antonello64
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 postato il 16/01/2007 alle 22:36 |
17 gennaio: compie 65 anni il grande Muhammad Alì, o se preferite Cassius Clay.
Probabilmente non è stato il miglior pugile di sempre, e forse neanche il più grande peso massimo (titolo che la maggioranza degli esperti attribuisce a Joe Louis), ma sicuramente non ha paragoni come personaggio, non solo nel pugilato ma nell’intera storia dello sport.
E’ difficile dire se verrà ricordato più per quello che ha fatto sul ring, le numerose vittorie contro pugili di altissimo livello, il modo nuovo di fare boxe soprattutto nei pesi massimi, oppure per le posizioni prese fuori dal ring, la scelta religiosa, l’amicizia con Malcolm X, il rifiuto al servizio militare (in primis) che gli costò il titolo mondiale e tre anni di carriera, ma che lo ha fatto diventare un simbolo di antimilitarismo e di pace in tutto il mondo.
Come pugile bisogna dire che uno come lui, nei massimi, non si era mai visto: non eccessivamente potente, ma velocissimo e rapido come un cobra.
Sembrava davvero un ballerino: portò un nuovo modo di combattere, basato più su tecnica, mobilità e velocità, piuttosto che sulla potenza dei colpi; vedendolo in azione si capiva perchè la boxe veniva definita “noble art”
E’ stato un grande interprete della parte difensiva della boxe ed un grandissimo incassatore, come dimostra il fatto che non è mai andato KO contro picchiatori terribili come Sonny Liston, Cleveland Williams, Joe Frazier e George Foreman.
Dopo la sosta forzata per il rifiuto alla leva, perse quel suo fantastico gioco di gambe che era stato il suo marchio di fabbrica, ma anche con meno mobilità rimase pur sempre il peso massimo più veloce in circolazione.
E’ stato il numero uno nell’epoca d’oro dei pesi massimi.
I suoi avversari sono stati Sonny Liston, Joe Frazier, George Foreman, Ken Norton: tutta gente che se fosse in attività oggi, dominerebbe alla grande il panorama mondiale.
Se gli si può trovare un difetto, è stato quello di non avere mai avuto troppo rispetto per i suoi avversari: li provocava a parole, li sfotteva e anche quando avrebbe potuto mandarli facilmente al tappeto, li faceva rimanere in piedi come se si divertisse a torturarli.
Nell’ultimo periodo di carriera vinceva più per il grande fascino che esercitava sulle giurie, piuttosto che per una netta superiorità sul ring: non che gli venisse regalato il verdetto, anche perchè non ce n’era bisogno visto che gli avversari di quel periodo erano ben poca cosa, però è innegabile che vennero fuori punteggi abbastanza larghi per quello che si era visto sul ring.
Fuori dal ring, per molti è stato il più grande personaggio sportivo di sempre.
Un attore che recitava a getto continuo non appena appariva in pubblico o davanti ai media: numerose testimonianze concordano che in privato fosse del tutto tranquillo, ma cambiava completamente atteggiamento non appena si accendeva una telecamera.
Un chiacchierone, uno sbruffone, un pagliaccio: gliene sono state dette di tutti i colori per quel suo modo di fare (che lui, tra l’altro, aveva copiato da un famoso wrestler dell’epoca, incontrato per caso in un programma televisivo).
Tutta acqua al suo mulino: il suo scopo era quello di attirare l’attenzione su di sè e ci riusciva alla grande.
Non era però solo chiacchiera, ma anche molta sostanza.
Fece scelte molto difficili e coraggiose che ne segnarono indelebilmente la vita e la carriera.
Già la conversione all’Islam non era una cosa molto ben vista all’epoca, figuriamoci poi l’appartenenza al gruppo più radicale, quello dei Musulmani Neri: grande amico di Malcom X, non esitò a rinnegarlo quando questi si mise contro il leader del gruppo, Elijah Muhammad.
Nel 1967, nel pieno della carriera pugilistica, rifiutò la chiamata alle armi nonostante avesse ricevuto ampie assicurazioni che il suo servizio militare sarebbe stato solo una cosa formale: per tener fede ai suoi principi, ci rimise il titolo mondiale, i tre anni migliori di carriera (dai 25 ai 28 anni) ed un mucchio di soldi per spese legali.
Alla fine la ebbe vinta lui, la Corte Suprema gli dette ragione, e con il passare degli anni quel suo rifiuto è diventato un simbolo dell’antimilitarismo e di tutti i movimenti pacifisti.
Ad accrescere la sua grandezza infine è arrivato il morbo di Parkinson: malattia che lui ha sempre affrontato con grande dignità, senza aver mai paura di mostrarsi, dimostrando come si può andare avanti nonostante questa grave menomazione e diventando anche qui un simbolo per tutti coloro che ne soffrono.
La sua apparizione come ultimo tedoforo ad Atlanta 1996, e l’accensione del braciere olimpico con quelle sue mani tremanti, è stata una cosa che ha commosso il mondo intero.
Per chi volesse vederlo in azione, su E-mule ci sono diversi suoi match.
Assolutamente da non perdere quello con Foreman a Kinshasa (The Rumble in the Jungle), nel quale irretì il texano con la sua straripante personalità, e alla fine lo mise KO quando George era ormai sfinito e frustrato per tutti i suoi tentativi andati a vuoto.
Indimenticabile anche il terzo incontro con Joe Frazier, a Manila (The Thrilla in Manila), che è stato uno dei combattimenti più selvaggi mai visti su un ring, con i due protagonisti che se le sono date di santa ragione per 14 riprese, senza mai tirarsi indietro neanche quando erano così stremati da far veramente fatica a reggersi in piedi.
Mi fa piacere segnalare due cose importanti che lo legano all’Italia: la medaglia d’oro vinta a Roma nel 1960, nei mediomassimi (dove non si capisce perchè non fu premiato come miglior pugile del torneo, titolo che andò al nostro Nino Benvenuti), ed il suo trainer storico, l’italo-americano Angelo Dundee.
Qualche altra informazione:
http://www.olimpiadi.it/campioni/Cassius_Clay/index.html
http://www.arcobaleno.net/sport/CassiusClay.htm
http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=400&biografia=Cassius+Clay
e se trovate qualche altro sito o articolo più completo, non esitate a segnalarlo.
Grazie
La sua foto più famosa: è il secondo match con Sonny Liston
Il “labbro di Lousville”
Dopo l’annuncio del rifiuto alla leva
Il famoso gancio sinistro di Joe Frazier, che lo mise al tappeto nel 15° round del loro primo incontro
Altra foto di quello storico pugno (che gran pugile che era anche Smokin’ Joe!)
Con Foreman a Kinshasa
Ecco Foreman che va giù: ALI BOUMA YÈ
Ultimo tedoforo ad Atlanta 1996
Accende il tripode sotto lo sguardo della nuotatrice Janet Evans
Con tutte e due le mani tremanti per reggere il fuoco sacro di Olimpia.
Un immagine che ha commosso il mondo
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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)
"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)
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ProfRoubaix
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postato il 16/01/2007 alle 23:15 |
Gran bel ricordo Antonello, grazie 
E certe foto (praticamente tutte quelle che hai postato) mettono una pelle d'oca ....
Originariamente inviato da antonello64
Fuori dal ring, per molti è stato il più grande personaggio sportivo di sempre.
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Nel thread di qualche tempo fa l'avevo indicato secondo solo a Jesse Owens.
Ma forse la distinzione fra sport pre-televisivo e televisivo sarebbe utile per dare due primi posti in due categorie diverse.
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ProfRoubaix
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postato il 16/01/2007 alle 23:23 |
"Repubblica" di qualche giorno fa anticipava un documentario intitolato "Alì Rap", il 17 sera alle 22.30 su "Espn Classic".
Dovrebbe essere su Alì come precursore del rap. Narratore tale Chuck D, un nome che immagino a qualcuno dica qualcosa.
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janjanssen
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postato il 16/01/2007 alle 23:37 |
Grande Ali. E bravissimo antonello.
Una carriera da essere umano. piena di difficoltà, rinascite e dolori.
Defraudato da Liston, con due "tonghi" imposti dalla mafia, della conquista del titolo dei massimi, riuscì a dimostrare DOPO di essere il più grande.
Difese di comodo con Bryan London o Karl Mildemberger (tutt'altro che irresistibili, ma Liston aveva spazzato via tutti...) o con pugili finiti (Cleveland Williams, ammorbidito da due disfatte contro Liston e da due colpi di pistola sparatogli contro da n vigile urbano di Dallas per un non stop ad un incrocio..), non ne intaccarono il grande carisma.
Pattersson , Chuvalo, Cooper e Terrel, la concorrenza di allora, era stata scardinata. Poi il Vietnam. Il no alla divisa. La frase "nessun vietnamita mi ha mai chiamato sporco negro". E la rinascita. Interrotta da Frazier. Messa in dubbio da Norton, che seppe rompergli la mascella. E completata dalla magica notte di Kinsasha. Foreman annichilito da Allah....e dal suo braccio terreno. Poi il declino, lento, inesorabile. La malattia. Spinks che lo ridicolizza, Holmes che lo risparmia, Berbick che lo batte. Ed il Parkinson che lo mina.
Alì tecnicamente non era perfetto. anzi. Chi cerca di imitarlo se ne rende conto. Difesa impossibile da imitare, schivate arretrando, scioltezza di movimenti immensa e vulnerabilità al gancio sinistro d'acchito. Cooper seppe metterlo giù, praticamente KO. Frazier idem. ma sapeva soffrire e rialzarsi. Nessuna sconfitta per ko...mai abbattuto, nonostante abbia incrociato picchiatori come Liston (non vale..) Foreman, Frazier, Norton, Shavers, Lyle. il parkinson e i suoi reni di cristallo stanno li a dimostrare come il più grande sopportasse anche le cannonate.
Buon compleanno Ali. Che la vita ti sia lieve, oggi più di ieri.
Detto da chi ama il pugilato e non è mai stato tifoso del "labbro di Louisville". ____________________
pedala che fa bene.....
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pedalando
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postato il 17/01/2007 alle 00:03 |
Non mi sono praticamente mai interessato di pugilato.....
ma Ali'e' sempre ali'!
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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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mestatore
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postato il 17/01/2007 alle 00:27 |
danza come una farfalla, pungi come un ape....
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nino58
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postato il 17/01/2007 alle 08:53 |
| Un po' riduttivo pensare ad Alì come precursore del rap. ____________________
nino58
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Mithrandir
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postato il 17/01/2007 alle 14:46 |
Sono troppo giovane per ricordarlo in azione...
da tante cose viste, lette, sentite... dall'emozione con cui mio padre mi racconta di quando facevano le ore piccole con i suoi amici per vedere Alì-Frazier in TV, da quella che ho provato io quando ho visto "quando eravamo re" capisco che è stato una persona irripetibile nella Storia dello sport, anche al di là delle sue immense doti pugilistiche
"No VietCong Ever Called Me Nigger"
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So' sajitu aju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu...
me parea che passu passu
se sajesse a j'infinitu!
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W00DST0CK76
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postato il 17/01/2007 alle 16:05 |
Non sono mai stato un grande appassionato di boxe anche se qualche incontro l'ho seguito, soprattutto ai tempi di Patrizio Oliva, molto popolare dalle mie parti, sono sempre rimasto affascinato però dalla figura del grande Alì.
Oggi si abusa del termine "leggenda" ma credo che pochi come lui meritino questo appellativo, un grandissimo campione sia nello sport che fuori, ho sempre apprezzato il suo essere un uomo libero, anche quando ciò poteva essere controproducente per la sua carriera.
Durante le non memorabili Olimpiadi di Atlanta uno dei pochi momenti emozionanti fu proprio la cerimonia di riconsegna di quella medaglia d'oro che Alì gettò nel fiume disgustato dal suo paese.
Oggi purtroppo la malattia ne limita i movimenti, beffardo destino, proprio lui, il pugile ballerino, prigioniero di un corpo non più in grado di assecondarlo, un corpo che, nonostante gli oltraggi del tempo, continua a custodire una grande anima, un'anima libera.
Auguri campione! ____________________
Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.
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antonello64
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postato il 17/01/2007 alle 19:39 |
il programma di questa sera su ESPN Classic Sport
mercoledì 17 gennaio 2007
CET
21:00
AUGURI... AL MASSIMO!
ESPN Big Fights
Rumble in the Jungle: Ali - Foreman
George Foreman racconta la sua sfida più famosa, un match che ha fatto la storia della boxe dal primo all'ultimo gong.
22:30
Ali Special
Ali Rap
Il programma ruota intorno all'ipotesi in base alla quale Ali avrebbe inventato la musica rap a sua insaputa, semplicemente essendo se stesso in pubblico.
23:30
ESPN Big Fights
Thrilla in Manila: Ali - Frazier III
Mohammed Ali batte Joe Frazier nello storico "Thrilla in Manila" per il titolo dei massimi. Forse la migliore prova di Ali dopo l'esilio dalla boxe.
0:30
ESPN Big Fights
Due campioni
Le similitudini e le differenze tra due leggende della boxe - Ali e Tyson.
2:00
Ali Special
Ali Rap
Il programma ruota intorno all'ipotesi in base alla quale Ali avrebbe inventato la musica rap a sua insaputa, semplicemente essendo se stesso in pubblico.
3:00
ESPN Big Fights
Rumble in the Jungle: Ali - Foreman
George Foreman racconta la sua sfida più famosa, un match che ha fatto la storia della boxe dal primo all'ultimo gong.
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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)
"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)
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antonello64
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postato il 17/01/2007 alle 19:43 |
| nel collage che ho nella firma, e che dovrebbe rappresentare i migliori pesi massimi di sempre, ci sono ben 4 avversari di Alì: e manca George Foreman! ____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)
"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)
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cancel58
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postato il 17/01/2007 alle 23:06 |
Complimenti, Antomello! splendido ritratto!
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omar
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postato il 24/01/2007 alle 23:03 |
| A canale quattro stanno dando una prima tv sul pugile ____________________
"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie
"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey
http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/
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Mithrandir
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postato il 25/01/2007 alle 09:19 |
Ma come fanno a dare una prima TV di quel tipo dopo mezzanotte? 
l'avessi saputo prima almeno avrei piazzato il videoregistratore 
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So' sajitu aju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu...
me parea che passu passu
se sajesse a j'infinitu!
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antonello64
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postato il 13/09/2007 alle 19:23 |
ho letto sulla Gazzetta che Muhammad Alì sarà tra i candidati al prossimo premio Nobel per la pace.
Che dire? Se davvero gli dovesse essere assegnato credo che sarebbe un motivo d'orgoglio per tutto lo sport mondiale.
Ma anche se non dovesse accadere, credo che questo non toglierebbe nulla alla statura e al valore di un personaggio del genere.
Si potrebbe veramente dire che l'uomo ha superato il pugile: una cosa quasi ai limiti dell'impossibile se pensiamo a che razza di pugile fosse Alì. ____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)
"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)
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