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Autore: Oggetto: [Thread vecchio] Fatti di politica 2007

Livello Fausto Coppi




Posts: 2432
Registrato: Jan 2005

  postato il 15/12/2007 alle 22:35
stress, contesto i quesiti d'esame.
troppo facili da risolvere


intanto berlusconi...
«Alleati, vi voglio un mare di bene»
troppo tardi! corra da solo se ne è capace! la destra non ha bisogno di gente come lui. che vada a fare i giochetti con qualche altro venduto dell'altra parte, che come lui dimostra di non avere un briciolo d'onore.

 

____________________
Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 7360
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/12/2007 alle 09:59
Sono in età studentesca, e allora rispondo:

Originariamente inviato da stress

Esame di giornalismo.
Abbiamo il governo + numeroso della storia Italiana;
Abbiamo 1 G. I. P. trasferito con demerito per aver giudicato politici;
Abbiamo 1 P. M. sulla stessa strada per aver indagato politici;
Abbiamo 30 milioni di euro in meno (da aggiungere agli oltre 80 in meno dell'anno scorso) alle università e alla ricerca;
Abbiamo le macchine delle forze dell'ordine ferme perché non ci sono soldi;
Abbiamo i pompieri che per mettere la benzina non pagano gli affitti;
Abbiamo da 2 anni la compagnia aerea nazionale in vendita e chi ci governa, a parte ridurla ai minimi termini a livelli di quotazioni, ancora non ha deciso come (S)-venderla;
Abbiamo ospedali dove si muore per operazioni alle tonsille;
Abbiamo una regione (la Calabria) dove l'emergenza sanità è gravissima;
Abbiamo un'altra regione dove l'emergenza "cronica" è l'immondizia;
Abbiamo almeno 4 regioni dove l'emergenza è la criminalità organizzata;
Abbiamo la pressione fiscale + alta della storia (superiamo di molto il 43%);
Abbiamo 1 consigliere RAI estromesso dal ministro delle finanze ma rimesso al suo posto dal TAR per illegittimità della cosa;
Abbiamo 1 comandante della Guardia di Finanza rimosso con demerito, sempre dal dal ministro delle finanze, ma pienamente riabilitato dal TAR per illegittimità totale della cosa e dei fatti.
Abbiamo un ministro delle finanze che dopo 2 sentenze passate in giudicato che smentiscono e censurano pesantemente i suoi atti sta ancora li al suo posto;
Lo stesso ministro dice che le tasse sono belle e quelli che restano a casa con i genitori (qui nel forum ce n'è un fottio) sono bamboccioni.

Abbiamo ............. abbiamo anche Luttazzi che è stato sbattuto fuori anche dalla 7.

L'esamimando spieghi [Parafrasando Facci (Marco concedimelo dai)] in 10 secondi cosa sarebbe successo se al governo ci fosse stata la destra.

Più o meno lo stesso, spesso e volentieri negli stessi settori (certo, le forze dell'ordine senza soldi, quello mai, Fini avrebbe stracciato le sue vesti da versace...magari levando qualche eurino al cinema)

In ulteriori 10 secondi dica quanti scioperi generali e quanti titoloni megagalattici ci sarebbero stati mensilmente se oggi al governo ci fosse stata la destra.
Gli stessi, ma stavolta in diversi settori. I camionisti, ad esempio, non avrebbero mai scioperato, e stesso dicasi per tassisti. In compenso, ci sarebbero stati scioperi a ripetizione degli statali.


Ps: se poi si trovano altri 10 secondi l'esaminando illustri come mai per cose uguali in questa nazione ci siano risposte diametralmente opposte (la variabile si sa è chi governa) da parte di quasi tutte le categorie ed in particolare da parte della stampa e dei sindacati.



Perchè ognuno ha la sua speciale morale per scegliere il prossimo culo da baciare.

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Laurent Fignon




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  postato il 16/12/2007 alle 16:32
sapete da dove sono stati tirato fuori i 40 milioni di euro in più per i camionisti?

dal fondo per l'università che doveva servire a coprire l'aumento delle borse per chi fa un dottorato di ricerca da 811 a 1.000 euro al mese.

per chi non lo sapesse, i dottorandi sono giovani ricercatori (in genere di età compresa tra i 25 e i 30 anni) con percorsi di formazione universitaria d'eccellenza, che vengono utilizzati come assistenti dai vari "baroni".

811 euro al mese per un'attività di ricerca professionale svolta da persone di talento, fate un po' voi - per fortuna che poi si parla di "bamboccioni".

molto meglio pagare il gasolio ai camionisti, no?!?

forza Italia!

 

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Nel mondo ci sono 10 tipi di persone: chi conosce il codice binario, e chi non lo conosce.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/12/2007 alle 17:10
Perfetto.
Ho scoperto che quelli di sinistra sono + a destra di me.

Oppure sto guardando al contrario?

 

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 16/12/2007 alle 20:31
Originariamente inviato da magliarossa

sapete da dove sono stati tirato fuori i 40 milioni di euro in più per i camionisti?

dal fondo per l'università che doveva servire a coprire l'aumento delle borse per chi fa un dottorato di ricerca da 811 a 1.000 euro al mese.

per chi non lo sapesse, i dottorandi sono giovani ricercatori (in genere di età compresa tra i 25 e i 30 anni) con percorsi di formazione universitaria d'eccellenza, che vengono utilizzati come assistenti dai vari "baroni".

811 euro al mese per un'attività di ricerca professionale svolta da persone di talento, fate un po' voi - per fortuna che poi si parla di "bamboccioni".

molto meglio pagare il gasolio ai camionisti, no?!?

forza Italia!


A parte il fatto che ai ricercatori i fondi e le (promesse) stabilizzazioni non sarebbero state concesse..per 2 semplici motivi: 1)il senato e la camera sono infarcite di baroni e 2) perchè per svolgere una ricerca subordinata/servile e innocua il ricercatore, cosi come qualcsiasi altro lavoratore, deve essere tenuto costantemente sotto ricatto.

Ad ogni modo, posto un articolo di Giulio Palermo, ricercatore, comparso qualche giorno fa sul Manifesto. Questo pezzo è totalmente slegato dalla dinamica parlamentare sulla stabilizzazione ecc, ma ha contenuto più politico e cerca di inquadrare la figura del "ricercatore precario" nell'attuale contesto universitario ed il suo rapporto col baronato:


Improbabili ricercatori nell'università fondata sulla cooptazione
Giulio Palermo*

Cari ricercatori precari, pur essendo un insieme eterogeneo di persone (dottorandi, borsisti, contrattisti), da qualche tempo agite come categoria unica, quella appunto dei Ricercatori precari. Senza giudicare i vostri percorsi personali, mi rivolgo dunque a voi come categoria.
Innanzi tutto: smettetela di chiamarvi ricercatori precari! Voi non siete né ricercatori, né precari.
Non siete ricercatori perché a questa funzione, in Italia, si accede per concorso, e voi questo concorso (truccato) non l'avete ancora vinto. Non siete nemmeno precari perché la precarietà significa innanzitutto un rapporto di dipendenza dalle forze impersonali del mercato, che in voi non esiste. Il lavoratore precario non ha un padrone; ne ha infiniti. La sua funzione sociale è di rendersi disponibile all'intero sistema delle imprese e di farsi da parte quando il padrone di turno lo richiede. Il suo padrone è dunque la classe dei padroni (e il dramma del suo stato di precario è che nessuno, all'interno di questa classe, è il suo padrone personale).
Ma voi di tutto questo non ne sapete niente. Il vostro rapporto con il vostro referente è diretto. È a lui, e solo a lui, che rendete conto. E da lui correte al minimo ostacolo. Il vostro solo problema è che la cooptazione è selettiva e alcuni di voi finiranno sul serio nel mondo della precarietà, assieme a tutti i figli di nessuno. Ma, appunto, quelli di voi che conosceranno veramente la precarietà, quando la conosceranno, non apparterranno più alla vostra categoria.
Perciò voi non siete «ricercatori precari», come dichiarate, bensì siete «aspiranti ricercatori in corso di cooptazione». Ed è proprio questo essere ancora in corso di cooptazione che vi crea tanti fastidi. Perché la cooptazione ha le sue regole, prima fra tutte l'obbedienza al barone-protettore. Così vi iscrivete ai concorsi solo se lui ve lo indica e vi ritirate dai concorsi «altrui» se lui lo ritiene opportuno. E poi, fingendo di rifiutare la cooptazione, gridate che volete concorsi puliti! Ma senza mai raccontare, ovviamente, come avete vinto il posto precario di cui godete. Eppure è noto che gli assegni di ricerca, i contratti di assistenza - insomma, i concorsi per ricercatore precario, come li chiamate voi - sono veramente ad personam, perché ogni barone si sceglie personalmente i suoi gregari.
Voi dunque non siete vittime della cooptazione. Ne siete i compiacenti artefici, anche se con responsabilità ben inferiori rispetto ai baroni che vi comandano. Le vere vittime sono invece quegli uomini e quelle donne che sono respinte dal sistema cooptativo, quelli che non accettano i compromessi intellettuali cui vi piegate voi e, per questo, non riescono nemmeno ad ottenere la posizione precaria di cui vi lamentate tanto. E poi, ovviamente, ci sono gli studenti, che pagano il conto della dequalificazione di questo sistema, che passa innanzi tutto per la dequalificazione vostra (e dei baroni che vi hanno preceduto nella scalata accademica) e per la vostra incapacità di costruirvi un percorso scientifico autonomo e critico.
Se solo riusciste ad inquadrare la vostra funzione sociale nel contesto della cooptazione (che serve solo a riprodurre la cultura della classe dominante e a far tacere le voci critiche indipendenti), dei rapporti baronali (basati sulla sottomissione spontanea), della mercificazione dell'università (e del conseguente svilimento della ricerca e della didattica), allora, sì, avreste ragione di arrabbiarvi. Perché è anche sulla vostra pelle che passa l'uscita della critica dall'università. Con questa presa di coscienza, potreste finalmente superare la vostra dimensione corporativa, rivendicando il diritto ad una vera crescita scientifica, frustrata proprio dai meccanismi servili della cooptazione. Scoprireste allora che non siete soli e che c'è invece un movimento studentesco che lotta contro la mancanza di percorsi critici nell'università, che contesta i contenuti e i metodi degli insegnamenti e che si oppone alla mercificazione dell'università e alle sue funzioni di indottrinamento e controllo sociale.
Ma per muovervi su questo terreno dovete innanzi tutto rifiutare la cooptazione, che vi allontana dagli studenti e vi divide dai vostri compagni di lotta, premiando quelli di voi che si prestano al peggior servilismo e lasciando fuori le teste veramente pensanti.
* Ricercatore, Università di Brescia

 
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Livello Laurent Fignon




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  postato il 16/12/2007 alle 22:24
Originariamente inviato da pacho


Improbabili ricercatori nell'università fondata sulla cooptazione
Giulio Palermo*

Cari ricercatori precari, pur essendo un insieme eterogeneo di persone (dottorandi, borsisti, contrattisti), da qualche tempo agite come categoria unica, quella appunto dei Ricercatori precari. Senza giudicare i vostri percorsi personali, mi rivolgo dunque a voi come categoria.
Innanzi tutto: smettetela di chiamarvi ricercatori precari! Voi non siete né ricercatori, né precari.
Non siete ricercatori perché a questa funzione, in Italia, si accede per concorso, e voi questo concorso (truccato) non l'avete ancora vinto. Non siete nemmeno precari perché la precarietà significa innanzitutto un rapporto di dipendenza dalle forze impersonali del mercato, che in voi non esiste. Il lavoratore precario non ha un padrone; ne ha infiniti. La sua funzione sociale è di rendersi disponibile all'intero sistema delle imprese e di farsi da parte quando il padrone di turno lo richiede. Il suo padrone è dunque la classe dei padroni (e il dramma del suo stato di precario è che nessuno, all'interno di questa classe, è il suo padrone personale).
Ma voi di tutto questo non ne sapete niente. Il vostro rapporto con il vostro referente è diretto. È a lui, e solo a lui, che rendete conto. E da lui correte al minimo ostacolo. Il vostro solo problema è che la cooptazione è selettiva e alcuni di voi finiranno sul serio nel mondo della precarietà, assieme a tutti i figli di nessuno. Ma, appunto, quelli di voi che conosceranno veramente la precarietà, quando la conosceranno, non apparterranno più alla vostra categoria.
Perciò voi non siete «ricercatori precari», come dichiarate, bensì siete «aspiranti ricercatori in corso di cooptazione». Ed è proprio questo essere ancora in corso di cooptazione che vi crea tanti fastidi. Perché la cooptazione ha le sue regole, prima fra tutte l'obbedienza al barone-protettore. Così vi iscrivete ai concorsi solo se lui ve lo indica e vi ritirate dai concorsi «altrui» se lui lo ritiene opportuno. E poi, fingendo di rifiutare la cooptazione, gridate che volete concorsi puliti! Ma senza mai raccontare, ovviamente, come avete vinto il posto precario di cui godete. Eppure è noto che gli assegni di ricerca, i contratti di assistenza - insomma, i concorsi per ricercatore precario, come li chiamate voi - sono veramente ad personam, perché ogni barone si sceglie personalmente i suoi gregari.
Voi dunque non siete vittime della cooptazione. Ne siete i compiacenti artefici, anche se con responsabilità ben inferiori rispetto ai baroni che vi comandano. Le vere vittime sono invece quegli uomini e quelle donne che sono respinte dal sistema cooptativo, quelli che non accettano i compromessi intellettuali cui vi piegate voi e, per questo, non riescono nemmeno ad ottenere la posizione precaria di cui vi lamentate tanto. E poi, ovviamente, ci sono gli studenti, che pagano il conto della dequalificazione di questo sistema, che passa innanzi tutto per la dequalificazione vostra (e dei baroni che vi hanno preceduto nella scalata accademica) e per la vostra incapacità di costruirvi un percorso scientifico autonomo e critico.
Se solo riusciste ad inquadrare la vostra funzione sociale nel contesto della cooptazione (che serve solo a riprodurre la cultura della classe dominante e a far tacere le voci critiche indipendenti), dei rapporti baronali (basati sulla sottomissione spontanea), della mercificazione dell'università (e del conseguente svilimento della ricerca e della didattica), allora, sì, avreste ragione di arrabbiarvi. Perché è anche sulla vostra pelle che passa l'uscita della critica dall'università. Con questa presa di coscienza, potreste finalmente superare la vostra dimensione corporativa, rivendicando il diritto ad una vera crescita scientifica, frustrata proprio dai meccanismi servili della cooptazione. Scoprireste allora che non siete soli e che c'è invece un movimento studentesco che lotta contro la mancanza di percorsi critici nell'università, che contesta i contenuti e i metodi degli insegnamenti e che si oppone alla mercificazione dell'università e alle sue funzioni di indottrinamento e controllo sociale.
Ma per muovervi su questo terreno dovete innanzi tutto rifiutare la cooptazione, che vi allontana dagli studenti e vi divide dai vostri compagni di lotta, premiando quelli di voi che si prestano al peggior servilismo e lasciando fuori le teste veramente pensanti.
* Ricercatore, Università di Brescia


a parte il fatto che
1) mi sento di considerare a buon diritto "ricercatore" chiunque faccia ricerca in modo professionale, al di là di tecnicismi di stampo accademico;
2) il fatto che l'autore dell'articolo sia un Ricercatore (mettiamolo con la erre maiuscola allora) all'università rende il suo articolo e le sue argomentazioni ridicole;
3) che l'università come istituzione si fonda necessariamente sul metodo della cooptazione, concorsi truccati o meno (tant'è che all'estero si accede ai dottorati di ricerca per chiamata diretta e non per concorso);
4) che il sottoscritto magliarossa è attualmente disoccupato (forse perchè non si è piegato a certe forme di servilismo, forse perché semplicemente non ha le qualità necessarie per entrare nell'ambiente accademico) e ciònonostante si sente di esprimere piena solidarietà a quegli "aspiranti ricercatori precari", che sono nel 99% dei casi persone che si meritano pienamente quei (pochi) soldi che l'università e lo stato italiano passano loro

in ogni caso tutto ciò non ha nessuna relazione con i due dati di fatto a) che 811 euro al mese sono oggettivamente uno stipendio da fame e b) che quei 40 milioni di euro che dovevano andare alla ricerca universitaria siano finiti (letteralmente) in... gasolio.

 

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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 17/12/2007 alle 12:48
Caro stress,
il tuo post mi sembra l'esempio più lampante di un'analisi faziosa della realtà italiana.
Vedere solo il marcio, il mal fatto e lo sfascio.
E di alcune cose vedere solo il lato che fa comodo.

La politica di oggi fa così. Noi dovremmo capire che è un modo distorto e aberrante di analizzare le cose.

Questo governo e il precedente non si possono comparare, per varie ragioni; in primis perché figlio di una maggioranza risicatissima (e per certi versi non maggioranza) e di una legge elettorale creata per mandare alla deriva il Paese (operazione in parte riuscita)

Detto questo, passo a risponderti.


Esame di giornalismo.
Abbiamo il governo + numeroso della storia Italiana; vero; è la becera tendenza della classe politica italiana (a dx o sx) di autodifendere le proprie posizioni, autopremiarsi, autopromuoversi...
Abbiamo 1 G. I. P. trasferito con demerito per aver giudicato politici; idem, ma la questione è anche controversa
Abbiamo 1 P. M. sulla stessa strada per aver indagato politici; idem, ma il comportamento di tale PM non mi è parso ineccepibile...
Abbiamo 30 milioni di euro in meno (da aggiungere agli oltre 80 in meno dell'anno scorso) alle università e alla ricerca; altra tendenza tipica della politica italiana; però la questione non è definitiva e c'è un ministro che è cosciente dell'inaccettabilità della situazione. Diamogli tempo per provare a rimediare.
Abbiamo le macchine delle forze dell'ordine ferme perché non ci sono soldi; tra le forze dell'ordine si realizzano sprechi su sprechi. Tagliare anche in quell'ambito, come in parecchi altri, non significa mettere in pericolo la sicurezza, significa obbligare le forze dell'ordine ad amministrarsi in maniera migliore. Dire che "non ci sono soldi per la benzina" è demagogia, retorica ridicola; si amministrino meglio e i soldi per la benzina ci sono...
Abbiamo i pompieri che per mettere la benzina non pagano gli affitti; i pompieri sono sottopagati e in numero assolutamente insufficiente in relazione al territorio e alla popolazione. Ma sui VVFF, come sull'Università, sono anni che si taglia, non certo a partire dal governo-Prodi
Abbiamo da 2 anni la compagnia aerea nazionale in vendita e chi ci governa, a parte ridurla ai minimi termini a livelli di quotazioni, ancora non ha deciso come (S)-venderla; la questione Alitalia viene da molto lontano; né questo né il precedente governo hanno saputo gestirla bene. A me sembra sintomo di una crisi dell'imprenditoria italiana, piuttosto che della politica italiana
Abbiamo ospedali dove si muore per operazioni alle tonsille; in certi ospedali italiani si muore da decenni. Statisticamente quello della malasanità è un problema principalmente del Mezzogiorno; le principali cause? Sprechi nella gestione di fondi (finiti spesso nelle mani delle mafie, a discapito delle strutture) e il dilagare del sistema delle raccomandazioni (con medici inadeguati): sono le due piaghe del sud-Italia, che la Lega cavalca da anni. A questo va aggiunto il ricorso inaccettabilmente massiccio alle cooperative. Insomma, non tutta farina del sacco dell'ultimo governo
Abbiamo una regione (la Calabria) dove l'emergenza sanità è gravissima; vedi sopra
Abbiamo un'altra regione dove l'emergenza "cronica" è l'immondizia; vedi sopra
Abbiamo almeno 4 regioni dove l'emergenza è la criminalità organizzata; mah, dire che negli ultimi anni non si siano fatti decisi passi in avanti sulla criminalità organizzata è inaccettabile; se ne fecero già nell'ultimo periodo della gestione-Berlusconi
Abbiamo la pressione fiscale + alta della storia (superiamo di molto il 43%) attualmente la pressione fiscale non può che essere elevata. La questione va approfondita, avendo magari le competenze del caso (che io non possiedo); dire: "con tutte queste tasse non si riesce ad arrivare alla fine del mese" non è una verità, è demagogia: se non si arriva alla fine del mese, le cause sono molteplici e la pressione fiscale serve anche per provare ad arginare tali problemi
Abbiamo 1 consigliere RAI estromesso dal ministro delle finanze ma rimesso al suo posto dal TAR per illegittimità della cosa; la RAI è specchio del degrado della politica. Da anni.
Abbiamo 1 comandante della Guardia di Finanza rimosso con demerito, sempre dal dal ministro delle finanze, ma pienamente riabilitato dal TAR per illegittimità totale della cosa e dei fatti. c'è ancora un grado di giudizio. I Tar non sono un tribunale divino ed infallibile e la vicenda è ancora da chiarire.
Abbiamo un ministro delle finanze che dopo 2 sentenze passate in giudicato che smentiscono e censurano pesantemente i suoi atti sta ancora li al suo posto; l'idea che mi sono fatto del caso-Speciale è che quanto ha detto Padoa-Schioppa sul personaggio rispecchia proprio la realtà. A me sembra il tipico Comandante che si crede onnipotente e peraltro usa fondi pubblici per abusi di potere come quello dei voli. In tutto questo non vedo nulla di censurabile nell'operato governativo; anzi, per quanto mi riguarda, restando alla finestra per capire come si evolve definitivamente la vicenda giudiziaria, la rimozione di personaggi del genere è più che la benvenuta
Lo stesso ministro dice che le tasse sono belle e quelli che restano a casa con i genitori (qui nel forum ce n'è un fottio) sono bamboccioni. le tasse sono belle, concordo. Bamboccioni: http://www.corriere.it/politica/07_ottobre_04/padoa_bamboccioni.shtml quando lo lessi mi spellai le mani; tutto fottutamente giusto; non un'offesa gratuita, ma un impegno a mettere i giovani nella possibilità di rendersi indipendenti; non disse "i giovani italiani sono bamboccioni", ma "mandiamo i bamboccioni fuori di casa", facendo quindi capire che i "bamboccioni" sono tali anche perché economicamente non viene data loro la possibilità di liberarsi da questa situazione. Tuttavia, il problema dei "bamboccioni" non è solo economico o legato alla precarietà del lavoro (promossa infelicemente e in modo quasi criminale nella scorsa legislatura), ma anche di mentalità, di un'Italia dove in troppi stanno bene in casa con mammà...
Abbiamo ............. abbiamo anche Luttazzi che è stato sbattuto fuori anche dalla 7 ahahahahahahaha. Scusa, mi faccio una risata: che c'entrerebbe questo con l'azione governativa? Cioè, me lo metti sullo stesso piano dell'editto bulgaro? Dai, siamo seri, per cortesia, siamo seri un minuto. La7 non è servizio pubblico, le sue decisioni sono assolutamente svincolate dal governo (tanto più che Luttazzi è stato rimosso dall'incarico non certo per satira nei confronti di qualcuno della maggioranza)

L'esamimando spieghi [Parafrasando Facci (Marco concedimelo dai)] in 10 secondi cosa sarebbe successo se al governo ci fosse stata la destra. altre leggi ad personam, tasse ugualmente elevate, ma mai sulle spalle dei più ricchi e coperte da una retorica distorcente, altri editti bulgari, magari stavolta silenziosi, chissà quale altro provvedimento sull'immigrazione, sfruttando demagogicamente i fatti della cronaca, protezione del mondo della finanza in tutte le sue azioni...

In ulteriori 10 secondi dica quanti scioperi generali e quanti titoloni megagalattici ci sarebbero stati mensilmente se oggi al governo ci fosse stata la destra. molti di più di quelli che ci sono adesso, giustamente

Ps: se poi si trovano altri 10 secondi l'esaminando illustri come mai per cose uguali in questa nazione ci siano risposte diametralmente opposte (la variabile si sa è chi governa) da parte di quasi tutte le categorie ed in particolare da parte della stampa e dei sindacati. provo a riformulare, non so se ho interpretato bene; se intendi chiedere "come mai agli stessi problemi si propongano soluzioni diametralmente opposte da parte di ciascuna delle categorie ecc ecc" io direi che dipende dal fatto che si ragiona troppo faziosamente, ognuno preoccupandosi del proprio orticello. Ad ogni livello. Anche in questo 3D.

W l'ITALITA Viva chi fa del disfattismo di comodo

(scusate la lunghezza)

 

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  postato il 18/12/2007 alle 18:36
Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2007 alle 19:00
L'Assemblea Generale dell'ONU ha approvato l'ordine del giorno contenente la richiesta, ai paesi che ancora la applicano, di moratoria sulla pena di morte.
Ora, prima di cadere, l'attuale Governo dovrebbe riuscire a far approvare le legge che, in Italia, sanziona chi tortura.
Dopodichè possiamo dire che è stato un eccellente Governo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2007 alle 20:24
Originariamente inviato da desmoblu

Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?


Se parliamo in termini economici, la crescita della Spagna è dovuta in gran parte alla bolla immobiliare ... addirittura le banche spagnole sono arrivate a proporre mutui di 50 anni.

Più che insegnarci qualcosa, secondo me dovrebbero imparare che prima o poi le bolle scoppiano, e più si ritarda questo più gli effetti saranno forti.

Ai posteri, ne riparliamo tra qualche anno e vedremo quanto durerà questo boom economico "sano" della Spagna.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2007 alle 20:42
Originariamente inviato da nino58

L'Assemblea Generale dell'ONU ha approvato l'ordine del giorno contenente la richiesta, ai paesi che ancora la applicano, di moratoria sulla pena di morte.
Ora, prima di cadere, l'attuale Governo dovrebbe riuscire a far approvare le legge che, in Italia, sanziona chi tortura.
Dopodichè possiamo dire che è stato un eccellente Governo.


Per il momento, la moratoria non è affatto vincolante ... quindi non è che cambia molto.

Ricordo solo che l'Italia è dal 1994 che si muove a livello internazionale per farla abolire, dopo che con la legge n. 589 del 1994 è diventata un paese completamente abolizionista.

http://www.nessunotocchicaino.it/chisiamo/index.php?iddocumento=2000006

La speranza e che nel futuro questa risoluzione dell'ONU diventi vincolante, anche se la cosa è molto difficile per via della stessa natura dell'ONU.

Per quanto riguarda il governo Prodi ... bisogna fare un bello sforzo di immaginazione per definirlo un governo eccellente.

 
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  postato il 18/12/2007 alle 21:02
Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?


Se parliamo in termini economici, la crescita della Spagna è dovuta in gran parte alla bolla immobiliare ... addirittura le banche spagnole sono arrivate a proporre mutui di 50 anni.

Più che insegnarci qualcosa, secondo me dovrebbero imparare che prima o poi le bolle scoppiano, e più si ritarda questo più gli effetti saranno forti.

Ai posteri, ne riparliamo tra qualche anno e vedremo quanto durerà questo boom economico "sano" della Spagna.

Beh, per esempio a me la vicenda insegna che un "buon" governante a livello ideologico può anche non fare troppi danni. Che non c'è bisogno di urlare al comunista per fare gli interessi degli industriali, o di inneggiare Lenin per offrire buone condizioni lavorative. Che il buon senso è più efficace degli slogan, e che si possono prendere scelte coraggiose governando BENE (penso ad esempio alla scelta dei pacs nella cattolicissima Spagna: ora la maggior parte degli spagnoli è favorevole).
Giochino: Trovare le differenze tra Zapatero e D'Alema, o Rutelli, o Prodi.
Quelli che non hanno fatto nulla per tv pubblica, conflitto d'interessi, leggi vergogna, per esempio.
(ps: non è un plauso alla destra nostrana; se dovesi dare dei voti, il centrodx sarebbe non classificabile, il centrosx gravemente insufficiente, Zapatero avrebbe un bel 7+...peccato che stia in Spagna).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2007 alle 21:25
Originariamente inviato da desmoblu

Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?


Se parliamo in termini economici, la crescita della Spagna è dovuta in gran parte alla bolla immobiliare ... addirittura le banche spagnole sono arrivate a proporre mutui di 50 anni.

Più che insegnarci qualcosa, secondo me dovrebbero imparare che prima o poi le bolle scoppiano, e più si ritarda questo più gli effetti saranno forti.

Ai posteri, ne riparliamo tra qualche anno e vedremo quanto durerà questo boom economico "sano" della Spagna.

Beh, per esempio a me la vicenda insegna che un "buon" governante a livello ideologico può anche non fare troppi danni. Che non c'è bisogno di urlare al comunista per fare gli interessi degli industriali, o di inneggiare Lenin per offrire buone condizioni lavorative. Che il buon senso è più efficace degli slogan, e che si possono prendere scelte coraggiose governando BENE (penso ad esempio alla scelta dei pacs nella cattolicissima Spagna: ora la maggior parte degli spagnoli è favorevole).
Giochino: Trovare le differenze tra Zapatero e D'Alema, o Rutelli, o Prodi.
Quelli che non hanno fatto nulla per tv pubblica, conflitto d'interessi, leggi vergogna, per esempio.
(ps: non è un plauso alla destra nostrana; se dovesi dare dei voti, il centrodx sarebbe non classificabile, il centrosx gravemente insufficiente, Zapatero avrebbe un bel 7+...peccato che stia in Spagna).


Siccome la tua affermazione partiva dal fatto che la Spagna ci ha superato in ambito economico, diciamo che il boom economico è iniziato un po' prima di Zapatero, nel campo economico Zapatero ha cambiato poco rispetto a quanto fatto dal suo predecessore.

Anche se poi bisogna vedere bene cosa c'e' dietro questo boom, e sarebbe bene riparlarne tra qualche anno, perché se le bolle scoppiano lasciano molta gente in braghe di tela.

Però quello che c'e' da dire al di là dell'ambito economico è il fatto che in Italia abbiamo un presidente del Consiglio di 68 anni, in Spagna invece ne ha uno di 46, e un po' di differenza la fa, nulla contro gli anziani, ma in Italia abbiamo un male endemico ed è che c'e' gente che fa politica per lustri e lustri, come può questa gente portare innovazione e scelte coraggiose.


 
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  postato il 18/12/2007 alle 21:33
Beh, c'è anche un altro fattore: Zapatero ha coraggio. I nostri no.
Anche Rutelli è relativamente giovane, ma non farà mai quello che ha fatto lo spagnolo.
Secondo me non è un fatto anagrafico, o non solo: è un problema di testa, di idee, di "attributi". Vedi, è come la proposta di Grillo, quella di limitare a due le legislature: un buon politico non lo vedi da quanti anni ha o da quanto governa, lo vedi da cosa fa e come lo fa.

 
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  postato il 18/12/2007 alle 21:43
Originariamente inviato da desmoblu

Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?

Non vedo il nesso tra pacs, matrimoni gay e prodotto interno lordo, a dire il vero... in ogni caso fu Aznar ad introdurre i pacs in Spagna, non Zapatero.
Del quale, come già tu stesso hai fatto, riconosco il coraggio politico, pur non condividendone alcuni dei contenuti. Un coraggio che i nostri politici probabilmente si sognano col binocolo.

Comunque faccio anch'io un plauso al nostro Governo per l'impegno preso con successo contro la pena di morte. In effetti è un piccolo passo in avanti, ma meglio un piccolo passo in avanti che il nulla cosmico. Bene così.

 

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  postato il 18/12/2007 alle 21:53
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, c'è anche un altro fattore: Zapatero ha coraggio. I nostri no.
Anche Rutelli è relativamente giovane, ma non farà mai quello che ha fatto lo spagnolo.
Secondo me non è un fatto anagrafico, o non solo: è un problema di testa, di idee, di "attributi". Vedi, è come la proposta di Grillo, quella di limitare a due le legislature: un buon politico non lo vedi da quanti anni ha o da quanto governa, lo vedi da cosa fa e come lo fa.


Sai ad esempio che Zapatero ha lanciato un "piano Africa" ... ce la vedo proprio una sinistra come quella italiana a fare altrettanto.

Per quanto riguarda i politici di "professione" ... io ritengo che qualsiasi persona intelligente che vuole fare politica dovrebbe di sua spontanea volonta' farsi da parte passato un certo tempo a governare o a esercitare il potere, questo perché esercitare per troppo tempo il potere di qualsiasi forma non è mai un bene, almeno io la penso così.



 
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  postato il 18/12/2007 alle 22:16
Marco..non c'era nessun nesso, semplicemente stiamo parlando della stssa persona. Quello che voglio dire è che puoi essere di sinistra, fare politiche sociali e contemporaneamente guidare un Paese favorendo tutti, destra e sinistra.
I pacs non sono propriamente di Zapatero, proprio come non è possibile ascrivere all'attuale premier il progresso economico (che parte addirittura prima di Aznar). Però Zapatero ha avuto coraggio nel mantenere e migliorare la rotta, ha avuto coraggio ad introdurre nuove politiche sociali (ad esempio i matrimoni gay, a rischio di essere impopolare). I risultati dicono che l'economia Spagnola avanza, e che gli spagnoli si fidano di Zapatero (perfino le vecchie che vanno in chiesa).
Da noi la sinistra è ancora impantanata nei compromessi e nei timori reverenziali, e intanto Fede fa "buh!" dal suo tg ("se votate per loro la famiglia andrà a p*****!", disse il famoso pio sporcaccione).

 
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  postato il 18/12/2007 alle 23:30
Dopo nove mesi di vita in Spagna e di lettura di quotidiani spagnoli, vi posso assicurare che la levatura politica di Zapatero è veramente notevole: trattasi di esemplare di "sinistra non radicale con le palle".

Forse solo Veltroni, in Italia, ci si può avvicinare, ma sarà il tempo a dircelo.

 

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  postato il 18/12/2007 alle 23:59
Beh, il primo atto di Veltroni è stato cercare l'intesa elettorale con Berlusconi (che tra l'altro è l'artefice dell'ATTUALE disastro elettorale), fregandosene delle "consultazioni" con gli altri leader (e ponendo un interessante trampolino per un bel bypass parlamentare). Insomma, in linea con la stimata bicamerale dalemiana.
La mia impressione è che sia un parac***o alla ricerca del compromesso, poi vedremo.

 
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  postato il 19/12/2007 alle 00:11
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, il primo atto di Veltroni è stato cercare l'intesa elettorale con Berlusconi (che tra l'altro è l'artefice dell'ATTUALE disastro elettorale), fregandosene delle "consultazioni" con gli altri leader (e ponendo un interessante trampolino per un bel bypass parlamentare). Insomma, in linea con la stimata bicamerale dalemiana.
La mia impressione è che sia un parac***o alla ricerca del compromesso, poi vedremo.


mmm, io do un'analisi un po' diversa della cosa.
C'è la necessità di fare una riforma elettorale (e se possibile delle altre). Non ci sono i numeri, salvo un accordo con parte dell'opposizione. In questo caso è giusto che un leader di partito incontri quello dell'opposizione per vedere che tipo di convergenze siano possibili. Mi sembra un gesto responsabile, al di là dei frutti (secondo me nessuno) che possa portare.

Ti suggerisco di leggere http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_15/Verderami%20_7f6f1458-aae9-11dc-a893-0003ba99c53b.shtml, da cui traggo:
«Io rischio», dice Bertinotti: «Iniziamo a rischiare tutti. Iniziamo a rompere le logiche opportunistiche, a superare i settarismi, ad abbandonare interessi di piccolo cabotaggio, in base ai quali, io che sono girotondino non ci sto, io che sono un piccolo partito non ci sto, io che punto a preservare una posizione di potere non ci sto. Con la politica del "non ci sto" siamo diventati "politiglia", come ha scritto Giuseppe De Rita sul Corriere. Perciò sono convinto che sia giusto dialogare con tutti, anche con Berlusconi ». In fondo, come ha spiegato ai suoi, il dialogo porta a un processo di «auto-responsabilizzazione » del Cavaliere: la mano tesa è un segno di fiducia, toccherà a lui non dilapidarla.

 

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  postato il 19/12/2007 alle 00:25
Giusto, incontrare il leader dell'opposizione. Problema: quale leader e quale opposizione? No, perchè sulla riforma elettorale la destra è spaccata: forzaitalia contro udc+an, la lega guarda dalla finestra, i minori sono contrari. Se si cerca la maggioranza più vasta probabilmente bisognerebbe sentire gli ex-missini e gli ex-conviventi (però se lo fanno il pd non ne esce così rafforzato).
E ancora: incontrare o consegnarsi mani e piedi legati (sperando magari di guadagnarci qualcosina nel processo)? Berlusconi ha fregato Gelli e Craxi, non dimentichiamolo. I suoi interessi sa proteggerli più che bene, e fare una riforma elettorale sulla base dei suoi desideri (ma sperando che non faccia troppo male) è ridicolo.
Inoltre con questa mossa Veltroni ha difeso gli interessi suoi (pd) e di forzaitalia, ed è esattamente il contrario di quello che scriveva Bertinotti. Con il fumoso pastrocchio-macedonia che si profila si favorirà all'35% il pd e al 60% forzaitalia, scavalcando una buona fetta di partiti ma soprattutto elettori (e cittadini).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 00:26
Originariamente inviato da rizz23

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Beh, il primo atto di Veltroni è stato cercare l'intesa elettorale con Berlusconi (che tra l'altro è l'artefice dell'ATTUALE disastro elettorale), fregandosene delle "consultazioni" con gli altri leader (e ponendo un interessante trampolino per un bel bypass parlamentare). Insomma, in linea con la stimata bicamerale dalemiana.
La mia impressione è che sia un parac***o alla ricerca del compromesso, poi vedremo.


mmm, io do un'analisi un po' diversa della cosa.
C'è la necessità di fare una riforma elettorale (e se possibile delle altre). Non ci sono i numeri, salvo un accordo con parte dell'opposizione. In questo caso è giusto che un leader di partito incontri quello dell'opposizione per vedere che tipo di convergenze siano possibili. Mi sembra un gesto responsabile, al di là dei frutti (secondo me nessuno) che possa portare.

Ti suggerisco di leggere http://www.corriere.it/politica/07_dicembre_15/Verderami%20_7f6f1458-aae9-11dc-a893-0003ba99c53b.shtml, da cui traggo:
«Io rischio», dice Bertinotti: «Iniziamo a rischiare tutti. Iniziamo a rompere le logiche opportunistiche, a superare i settarismi, ad abbandonare interessi di piccolo cabotaggio, in base ai quali, io che sono girotondino non ci sto, io che sono un piccolo partito non ci sto, io che punto a preservare una posizione di potere non ci sto. Con la politica del "non ci sto" siamo diventati "politiglia", come ha scritto Giuseppe De Rita sul Corriere. Perciò sono convinto che sia giusto dialogare con tutti, anche con Berlusconi ». In fondo, come ha spiegato ai suoi, il dialogo porta a un processo di «auto-responsabilizzazione » del Cavaliere: la mano tesa è un segno di fiducia, toccherà a lui non dilapidarla.


Ancora a parlare di legge elettorale, non si capisce che i problemi non sono nelle leggi elettorali ma sono in chi ci governa ...

Esempio ... Zapatero è andato al governo e non ha fatto nulla per cancellare quanto di buono aveva fatto il suo predecessore, in Spagna non si litiga su ogni stupidata come bambini come avviene in Italia ... in Spagna si fanno le cose, e non è difficile trovare gente di Sinistra che fa cose che di sinistra hanno ben poco a che vedere ... vedi ad esempio il Piano Africa, e viceversa.

Poi vogliamo parlare dell'ultima finanziaria proposta da Zapatero ... tra i punti cardine è prevista la RIDUZIONE FISCALE PER TUTTI.

Qui in Italia si fa esattamente il contrario ... PIU' TASSE PER TUTTI.

Dopo ci si meraviglia che la Spagna ci supera, la si governa, qui si fa del teatrino, la c'e' gente che a 45 anni diventa presidente del consiglio (prima Aznar e poi Zapatero) qua abbiamo che le uniche alternative possibili da decenni sono Prodi e Berlusconi ...

Poi ripeto, anche in Spagna non è tutto ora quello che luccica, il principale arteficie del boom economico e la bolla immobiliare che tra i paesi europei è sicuramente tra quelle più pericolose, e quando questa scoppierà creera non pochi problemi, sia di carattere economico sia di carattere sociale.

Dimenticavo una cosa ... dopo due mandati Aznar ha abbandonato spontaneamente a 51 anni la vita politica (stessa cosa ha fatto Blair e sono sicuro farà anche Zapatero), cosa che ogni persona con un senso alto della politica dovrebbe fare spontaneamente, senza avere leggi che lo impongono, siccome però in Italia non succede mai ... allora a mali estremi, estremi rimedi

 

[Modificato il 19/12/2007 alle 00:31 by Federico Martin]


 
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  postato il 19/12/2007 alle 00:49
Beh, Aznar ha abbandonato ma dopo aver perso le elezioni contro Zapatero...

A parte questo, le leggi che non sono state cancellate sono le peggiori, quelle "vergogna". Questi abbiamo.

 

[Modificato il 19/12/2007 alle 01:16 by desmoblu]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 11:44
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, Aznar ha abbandonato ma dopo aver perso le elezioni contro Zapatero...

A parte questo, le leggi che non sono state cancellate sono le peggiori, quelle "vergogna". Questi abbiamo.


Come candidato alle elezioni del 2004 per il PP, c'era già Rajoy e non Aznar, e in caso di vittoria Aznar non sarebbe stato più il primo ministro, solo per informazione.

Sui politici italiani, se abbiamo questi, mica dobbiamo tenerceli per forza, in qualche modo si può anche lottare ad esempio per fare in modo che non facciano le ragnatele sulle poltrone.



 
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  postato il 19/12/2007 alle 11:55
Lottare, dici. Ma come? Con un referendum guidato dall'ennesimo savonarola, basato sulla pancia e non sulla testa? Limitando a due il numero di legislature? Ripeto, non è un problema di legislature, ma di idee.
Ed è un problema anche di testa, la testa degli italiani (noi italiani) che sono stati abituati a non protestare, non reagire, accendere il televisore.

Ad esempio io penso che elezioni di mid-term sarebbero utili, ma non con l'attuale scenario politico (al moneto si passerebbe ogni tot anni da berlusconi a non-berlusconi).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 11:59
Originariamente inviato da Federico Martin
Sui politici italiani, se abbiamo questi, mica dobbiamo tenerceli per forza, in qualche modo si può anche lottare ad esempio per fare in modo che non facciano le ragnatele sulle poltrone.


Qui sbagli.
I partiti politici attuali sono diversissimi da quelli di anni fa.
Non esiste più una base, ma esiste solo un apparato dirigente (e non in tutti i partiti).
Non esiste più dialogo fatto nelle sezioni, non esiste più la partecipazione di una volta.
Non esiste la gavetta fatta nella FIGC (non quella del calcio), o nel FUAN ad esempio.
Non esistono più politici veri, ma gente riciclata dalla tv, tipo mara carfagna, tipo la carlucci, tipo la gruber, tipo pionati ecc...
Non esiste più il senso della politica, ma esiste il marketing politico, a colpi di sondaggi, esiste in maniera crescente il populismo.
Esiste solo il mantenimento dello status quo, al limite si cambia nome al partito o al movimento, si spostano pedine da destra a sinistra, ci fa campagna acquisti, e niente più.

Sono pessimista, ma il nuovo non avanzerà mai, almeno nel breve periodo.
Perciò la mia unica forma di lotta, non riconoscendomi in nessun partito (a meno che la sinistra non si unisca davvero e non in modo raffazzonato come stanno tentando di fare), non voterò più.
Anche perchè ho visto che chi ho votato non mi ha soddisfatto. E non ha fatto quello che aveva detto.

Il cambio di persone può avvenire solo attraverso una rivoluzione dal basso, ma poichè il 90% delle rivoluzioni nascono dalla fame...finchè staremo così, nessuno muoverà un dito.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 12:04
Originariamente inviato da desmoblu

Lottare, dici. Ma come? Con un referendum guidato dall'ennesimo savonarola, basato sulla pancia e non sulla testa? Limitando a due il numero di legislature? Ripeto, non è un problema di legislature, ma di idee.
Ed è un problema anche di testa, la testa degli italiani (noi italiani) che sono stati abituati a non protestare, non reagire, accendere il televisore.

Ad esempio io penso che elezioni di mid-term sarebbero utili, ma non con l'attuale scenario politico (al moneto si passerebbe ogni tot anni da berlusconi a non-berlusconi).


Se non lo fanno autonomamente come avviene in molti altri paesi "democratici" ... allora ben vengano tutte le iniziative, non guardo a chi le propone ma alla sostanza, certo la proposta di grillo è migliorabile ma può anche essere un punto di partenza.

E' vero che contano le idee, ma è più facile che le idee si rinnovino se non è solo una persona ad averle.

 
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  postato il 19/12/2007 alle 12:08
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da Federico Martin
Sui politici italiani, se abbiamo questi, mica dobbiamo tenerceli per forza, in qualche modo si può anche lottare ad esempio per fare in modo che non facciano le ragnatele sulle poltrone.


Qui sbagli.
I partiti politici attuali sono diversissimi da quelli di anni fa.
Non esiste più una base, ma esiste solo un apparato dirigente (e non in tutti i partiti).
Non esiste più dialogo fatto nelle sezioni, non esiste più la partecipazione di una volta.
Non esiste la gavetta fatta nella FIGC (non quella del calcio), o nel FUAN ad esempio.
Non esistono più politici veri, ma gente riciclata dalla tv, tipo mara carfagna, tipo la carlucci, tipo la gruber, tipo pionati ecc...
Non esiste più il senso della politica, ma esiste il marketing politico, a colpi di sondaggi, esiste in maniera crescente il populismo.
Esiste solo il mantenimento dello status quo, al limite si cambia nome al partito o al movimento, si spostano pedine da destra a sinistra, ci fa campagna acquisti, e niente più.

Sono pessimista, ma il nuovo non avanzerà mai, almeno nel breve periodo.
Perciò la mia unica forma di lotta, non riconoscendomi in nessun partito (a meno che la sinistra non si unisca davvero e non in modo raffazzonato come stanno tentando di fare), non voterò più.
Anche perchè ho visto che chi ho votato non mi ha soddisfatto. E non ha fatto quello che aveva detto.

Il cambio di persone può avvenire solo attraverso una rivoluzione dal basso, ma poichè il 90% delle rivoluzioni nascono dalla fame...finchè staremo così, nessuno muoverà un dito.


Tu confondi la gavetta con l'esercizio del potere, sono due cose ben differenti.

Le rivoluzioni non vengono solo dal basso ... esempio banale l'opera di genio ... a suo modo è rivoluzionaria.

Rivoluzionare significa sovvertire lo stato di cose è questo può avvenire in miliardi di modi possibili, non solo dal basso.

 
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  postato il 19/12/2007 alle 12:13
Serpa, in parte concordo. Direi che col pd s'è persa un'ENORME opportunità. Un grande partito veramente rappresentativo, candidati giovani e/o comunque scelti dalla base, rappresentativi appunto. Con le sezioni ds e dl e socialiste (avendo voluto escludere la sinistra cosiddetta "radicale") si poteva avere un'ottima rete di partenza. E invece primarie falsate, poco o nulla di nuovo.
Dall'altra parte non ne parliamo c'era forzaitala e forzaitalia rimane, con un leader che inventa voti e gazebo, che si autoincorona, che sceglie da solo i suoi viceré. E che si butta tra la folla in maglietta e giacca, ma poi ad accogliere il milan torna in doppiopetto.

Io credo che la situazione attuale nasca dalla mancanza di ideali, di idee, di coraggio. Che differenza c'è tra Casini e Rutelli? L'unica cosa che unisce al momento è il "nemico comune": da una parte comunisti inesistenti, dall'altra un cavaliere più che esistente. A parte queste sottigliezze, non c'è novità.
Ripeto: non è un problema anagrafico, se fosse tutto qui allora dovremmo essere contenti della Meloni, di Capezzone, di Caruso, della Carfagna.
Non è un problema di legislature, perchè se Andreotti e Cossiga regnano da decenni è anche vero che con due sole legislature i De Gasperi e i Berlinguer avrebbero fatto molto poco (per poi finire a fare il sindaco o l'assessore: utile, ma molto più utile averli al governo).
Il problema principale è avere coraggio dall'alto e dal basso.

 
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  postato il 19/12/2007 alle 12:14
Originariamente inviato da Federico Martin

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Sui politici italiani, se abbiamo questi, mica dobbiamo tenerceli per forza, in qualche modo si può anche lottare ad esempio per fare in modo che non facciano le ragnatele sulle poltrone.


Qui sbagli.
I partiti politici attuali sono diversissimi da quelli di anni fa.
Non esiste più una base, ma esiste solo un apparato dirigente (e non in tutti i partiti).
Non esiste più dialogo fatto nelle sezioni, non esiste più la partecipazione di una volta.
Non esiste la gavetta fatta nella FIGC (non quella del calcio), o nel FUAN ad esempio.
Non esistono più politici veri, ma gente riciclata dalla tv, tipo mara carfagna, tipo la carlucci, tipo la gruber, tipo pionati ecc...
Non esiste più il senso della politica, ma esiste il marketing politico, a colpi di sondaggi, esiste in maniera crescente il populismo.
Esiste solo il mantenimento dello status quo, al limite si cambia nome al partito o al movimento, si spostano pedine da destra a sinistra, ci fa campagna acquisti, e niente più.

Sono pessimista, ma il nuovo non avanzerà mai, almeno nel breve periodo.
Perciò la mia unica forma di lotta, non riconoscendomi in nessun partito (a meno che la sinistra non si unisca davvero e non in modo raffazzonato come stanno tentando di fare), non voterò più.
Anche perchè ho visto che chi ho votato non mi ha soddisfatto. E non ha fatto quello che aveva detto.

Il cambio di persone può avvenire solo attraverso una rivoluzione dal basso, ma poichè il 90% delle rivoluzioni nascono dalla fame...finchè staremo così, nessuno muoverà un dito.


Tu confondi la gavetta con l'esercizio del potere, sono due cose ben differenti.

Le rivoluzioni non vengono solo dal basso ... esempio banale l'opera di genio ... a suo modo è rivoluzionaria.

Rivoluzionare significa sovvertire lo stato di cose è questo può avvenire in miliardi di modi possibili, non solo dal basso.


La gavetta politica ha portato all'esercizio del potere gente come fini, d'alema, casini, veltroni, alemanno...politici che si contano sulla punta delle dita, mischiati tra i vari proprietari di tv e suoi lacchè e giullari di corte.

L'opera di genio non è una rivoluzione politica.
Il colpo di mano di maradona è un opera di genio, a suo modo, di certo non quello che fa grillo.

 
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Ripeto: non è un problema anagrafico, se fosse tutto qui allora dovremmo essere contenti della Meloni, di Capezzone, di Caruso, della Carfagna.
Non è un problema di legislature, perchè se Andreotti e Cossiga regnano da decenni è anche vero che con due sole legislature i De Gasperi e i Berlinguer avrebbero fatto molto poco (per poi finire a fare il sindaco o l'assessore: utile, ma molto più utile averli al governo).
Il problema principale è avere coraggio dall'alto e dal basso.


Certo che non è un problema di età, ma è un problema di chi esercita per TROPPO TEMPO il potere.

E solo lì il problema, non puoi avere che le scelte, le azioni in sostanza il potere siano operate sempre dalla stessa persona per troppo tempo e penso che non ci sia il bisogno di spiegare il perché.

 
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L'opera di genio non è una rivoluzione politica.
Il colpo di mano di maradona è un opera di genio, a suo modo, di certo non quello che fa grillo.


Esempio ... Gandhi ... rivoluzione non violenta ... è riuscito a comprendere e a tradurre in azione i concetti di libertà e potere.

 
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Ripeto: non è un problema anagrafico, se fosse tutto qui allora dovremmo essere contenti della Meloni, di Capezzone, di Caruso, della Carfagna.
Non è un problema di legislature, perchè se Andreotti e Cossiga regnano da decenni è anche vero che con due sole legislature i De Gasperi e i Berlinguer avrebbero fatto molto poco (per poi finire a fare il sindaco o l'assessore: utile, ma molto più utile averli al governo).
Il problema principale è avere coraggio dall'alto e dal basso.


Certo che non è un problema di età, ma è un problema di chi esercita per TROPPO TEMPO il potere.

E solo lì il problema, non puoi avere che le scelte, le azioni in sostanza il potere siano operate sempre dalla stessa persona per troppo tempo e penso che non ci sia il bisogno di spiegare il perché.

Anche qui, dipende. C'è chi in pochi anni (vedi Putin) ha costruito una dittatura, c'è chi non l'ha fatto in decenni di "potere" (o servizio, dipende sempre dal suo punto di vista).
Il problema sono le persone e le idee.

 
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L'opera di genio non è una rivoluzione politica.
Il colpo di mano di maradona è un opera di genio, a suo modo, di certo non quello che fa grillo.


Esempio ... Gandhi ... rivoluzione non violenta ... è riuscito a comprendere e a tradurre in azione i concetti di libertà e potere.


Sì, ma sempre di rivoluzione dal basso si tratta.
E' pur rempre un "reagire è giusto" di maoista memoria.
Era non violento, ma non catalogherei la sua rivoluzione non violenta tra le "opere di genio", dove ci colloco leonardo, michelangelo...

 
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L'opera di genio non è una rivoluzione politica.
Il colpo di mano di maradona è un opera di genio, a suo modo, di certo non quello che fa grillo.


Esempio ... Gandhi ... rivoluzione non violenta ... è riuscito a comprendere e a tradurre in azione i concetti di libertà e potere.


Sì, ma sempre di rivoluzione dal basso si tratta.
E' pur rempre un "reagire è giusto" di maoista memoria.
Era non violento, ma non catalogherei la sua rivoluzione non violenta tra le "opere di genio", dove ci colloco leonardo, michelangelo...


Per me Gandhi è stato un genio in politica, genio non deve essere per forza associato solo ed esclusivamente all'arte.

Che poi la sua concezione sia stata seguita dalle masse è un altro discorso, lui e non altri però l'hanno concepita come forma di lotta non violenta.


 
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Ripeto: non è un problema anagrafico, se fosse tutto qui allora dovremmo essere contenti della Meloni, di Capezzone, di Caruso, della Carfagna.
Non è un problema di legislature, perchè se Andreotti e Cossiga regnano da decenni è anche vero che con due sole legislature i De Gasperi e i Berlinguer avrebbero fatto molto poco (per poi finire a fare il sindaco o l'assessore: utile, ma molto più utile averli al governo).
Il problema principale è avere coraggio dall'alto e dal basso.


Certo che non è un problema di età, ma è un problema di chi esercita per TROPPO TEMPO il potere.

E solo lì il problema, non puoi avere che le scelte, le azioni in sostanza il potere siano operate sempre dalla stessa persona per troppo tempo e penso che non ci sia il bisogno di spiegare il perché.

Anche qui, dipende. C'è chi in pochi anni (vedi Putin) ha costruito una dittatura, c'è chi non l'ha fatto in decenni di "potere" (o servizio, dipende sempre dal suo punto di vista).
Il problema sono le persone e le idee.


Completamente d'accordo che sono le persone e le idee che fanno la differenza, però converrai sul fatto che troppo potere e per troppo tempo in mano ad un unica persona non sia un bene, perché sappiamo bene che l'uomo è molto labile al fascino del potere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 19:04
Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da desmoblu

Intanto a quanto pare la Spagna di Zapatero ha superato (pil/ab) l'Italia di Berlusconi prima e Prodi poi.
Zapatero, quello dei pacs, dei matrimoni gay, quello socialista, quello.. forse questo dovrebbe insegnarci qualcosa, o no?


Se parliamo in termini economici, la crescita della Spagna è dovuta in gran parte alla bolla immobiliare ... addirittura le banche spagnole sono arrivate a proporre mutui di 50 anni.

Più che insegnarci qualcosa, secondo me dovrebbero imparare che prima o poi le bolle scoppiano, e più si ritarda questo più gli effetti saranno forti.

Ai posteri, ne riparliamo tra qualche anno e vedremo quanto durerà questo boom economico "sano" della Spagna.


Ti stra quoto
D'altronde ormai piu' di mezza spagna se la sono gia' venduta a tedeschi e spagnoli (strano come i gruppi di edilizia spagnoli siano fra i piu' grossi in europa..=
Basta vedere come hanno ridotto la Costa del Sol o la Costa Brava..
Quando finira'.. saran dolori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/12/2007 alle 22:32
A proposito del nostro "eccellente" governo ...

Notizia di oggi, il Bersani fa la voce "grossa" con i petrolieri ... chissa come gli tremano le gambe

''Abbiamo avvisato le compagnie petrolifere che in presenza di un andamento di questo genere, siamo intenzionati a convocarle'' ha affermato Bersani. ''Osserveremo se la prossima settimana questo andamento si conferma o meno'' ha aggiunto il ministro.

-------

Ecco bravo, con gli avvisi vedrai che si va lontano, non sa forse il nostro signor ministro che il prezzo della Benzina è per il 70% tasse, addirittura c'e' l'aberrazione che riescono ad applicare le tasse sulle tasse.

Incredibile, la faccia tosta di certa genta ... con queste iniziative il ministro non risolve un bel niente e si copre solo di ridicolo.

Parallelamente Di Pietro se ne esce che aumenterà le tariffe autostradali nel 2008 del 3,6%.

Mi chiedo ... non sa che in Italia la gran parte delle merci si sposta sulle autostrade, e questo ennesimo regalino alle concessionarie inevitabilmente si ripercuotera anche su tutti i prezzi delle merci ... e poi ci si lamenta dell'inflazione.

Davvero complimenti, non c'e' che dire, devo dire che è difficile riuscire a fare meglio di così

 
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  postato il 20/12/2007 alle 13:46
Ci si può ancora indignare per qualcosa, al giorno d'oggi?

Dopo aver letto queste trascrizioni (pubblicate dal sito de L'Espresso) sono stato travolto da un senso di disgusto. Comprare i senatori offrendo loro in cambio favori sessuali di attrici...
Ma che paese da schifo siamo diventati?
E pensare che sono in tanti a sognare che questa persona torni a guidare l'Italia.
Io non ci capisco più niente.

VERBALE: di trascrizione di conversazioni telefoniche in arrivo ed in partenza sull'utenza avente il numero XXX XXXXXXX in uso a Saccà Agostino, come da decreto del 05.06.2007 emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli a firma del Dott. Dr. Vincenzo PISCITELLI
Data: 21/06/2007
Ora: 18:40:09 Durata: 0:07:17

S.S. = Segretaria Saccà
S. = Saccà
S.P. = Segretaria Presidente
P. = Presidente Berlusconi

S: Pronto.
S.S.: Direttore, glielo passano.
S: Si,.. pronto.
S.P.: Si Direttore, le passo il Presidente.
S: Si, grazie.
P: Agostino!
S: Presidente! Buonasera ..come sta ... Presidente...
P: Si sopravvive...
S: Eh .. vabbè, ma alla grande, voglio dire, anche se tra difficoltà, cioè io ... lei è sempre più amato nel paese ...
P: Politicamente sul piano zero ...
S: Si.
P: ... Socialmente, mi scambiano ... mi hanno scambiato per il papa..
S: Appunto dico, lei è amato proprio nel paese, guardi glielo dico senza nessuna piangeria ...
P: Sono fatto... oggetto di attenzione di cui sono indegno ...
S: Eh .. ma è stupendo, perchè c'era un bisogno ... c'è un vuoto ... che .. che lei copre anche emotivamente ... cioè vuol dire ... per cui la gente .. proprio ... è cosi ... lo registriamo...
P: E' una cosa imbarazzante ..
S: Ma è bellissima, però
P: Vabbè .. allora?
S: Presidente io la disturbo per questo, per una cosa fondamentale, volevo dirle alcune cose della Rai importanti in questo momento, perchè abbiamo faticato tanto per conservare la maggioranza .. eh, la maggioranza cinque è importante anche in questo passaggio, riusciamo a conservarla per un anno dopo la ... ma è strategica questa cosa, ma se la stanno giocando in una maniera .. stupida ... proprio, cioè ... quindi, volevo.. lei già lo sa ... perchè le avevo... volevo darle questo allarme, perchè, allora, se abbiamo la maggioranza in consiglio, e quindi abbiamo una forte importanza, questa maggioranza non la smonta più nessuno ormai dopo la decisione...
P: si, ... non capisco Urbani che fa lo "elemento di materiale organico atto a galleggiare", no?!
S: Mah! Allora ... Urbani, io non .. non lo so .. penso che in questi giorni sono stati più i nostri alleati ... che hanno un pò .. no! ... lui forse ha fatto un errore su Minoli ...e l'altra volta ... eh .. però sono stati un pò .. AN e anche la Lega, che per un piatto di lenticchie hanno spaccato la maggioranza ... dopo quindici giorni, in cui la maggioranza era uscita saldissima dalle aule giudiziarie, cioè quello che non è riuscito con specie ...
P: Mamma mia, vabbè, adesso io ho dovuto ... interessarmi di questa cosa....
S: Gli è riuscito con Speciale .. gli è riuscito forse con quello della Polizia ...
P: .. adesso li richiamo .. a ..(parola incomprensibile) ...
S: Li richiami lei all'ordine .. Presidente ...
P: Daccordo.
S: .. perchè abbiamo una grande vittoria .. qui in azienda stavamo riprendendo ...anche con Sensi ... Ingiro (fonetico) ..
P: vabbè .. va bè .. adesso vediamo, vediamo un pò. Senti, io ... poi avevo bisogno di vederti ..
S: Si.
P: perchè c'è Bossi che mi sta facendo una testa tanto ..
S: si .. si ..
P: .. con questo cavolo di .. fiction .. di Barbarossa ..
S: Barbarossa è a posto per quello che riguarda .. per quello che riguarda Rai fiction, cioè in qualunque momento ...
P: allora mi fai una cortesia ...
S: si
P: puoi chiamare la loro soldatessa che hanno dentro il consiglio ..
S: si.
P: .. dicendogli testualmente che io t'ho chiamato ...
S: vabbene, vabbene ..
P: ...che tu mi hai dato garanzia che è a posto ..
S: si, si è tutto a posto ..
P: .. chiamala, perchè ieri sera ..
S: la chiamo subito Presidente ...
P: ... a cena con lei e con Bossi, Bossi mi ha detto, ma insomma .. di qui di là ... dice ... Ecco, se tu potevi fare sta roba ...mi faresti una cortesia.
S: allora diciamola tutta ... diciamola tutta Presidente .. cosi lei la sa tutta, intanto il signor regista ha fatto un errore madornale perchè un mese fa ... ha dato .. e loro lo sanno .. ha dato un'intervista alla Padania, dicendo che aveva parlato con Bossi e che era tutto... io, ero riuscito a rimetterla in moto la cosa, che era tutto a posto perchè aveva parlato col Senatur .. bla, bla, bla ... il giorno dopo il corriere scrive ...
P: esiste ... (parola incomprensibile) ...
S: in due pezzi, dicendo, Saccà fa quello che gli chiede la ..(parola incomprensibile) le mando poi gli articoli ... così...
P: chi è il regista?
S: il regista è Martinelli, che è un bravo regista, però è uno stupido,un ingenuo, un cretino proprio...
P: uhm ...
S: un cretino, mi ha messo in una condizione molto difficile, perchè mi ha scritto un articolo sul corrier della sera ... e poi non contento, Grasso sul Magazine del corriere della sera ... scrive il potente Saccà fa quello che gli dice Berlusconi e basta ... ecc. .. che poi, non è vero, lei non mi ha chiesto mai ...
P: allora ascoltami...
S: lei è l'unica persona che non mi ha chiesto mai niente ... vogliodire ...
P: io qualche volta di donne ... e ti chiedo ... perchè ..
S: si, ... ma mai ...
P: ... per sollevare il morale del capo .. (ridendo)
S: eh esatto, voglio dire ... ma, mi ha lasciato una libertà culturale di ... ideale totale .. voglio dire .. totale .. e questo lo sanno tutti, allora perchè, e, malgrado questo, io sono stato chiamato poi dal Presidente, dal Direttore Generale: "Mah! Com'è sta cosa!?" Questa cosa vale perchè, vale perchè Barbarossa è Barbarossa, perchè Legnano è Legnano...
P: certo, certo ..
S: perchè i Comuni a Milano hanno segnato la civiltà dell'occidente .. voglio dire ..
P: daccordo .. vabbene ...
S: Quindi, adesso io la chiamo subito ecc. ... Presidente, poi quando lei ha un attimo di ...
P: la settimana prossima sto a Roma ... vieni a trovarmi quando vuoi ..
S: eh .. vediamo ..
P: ... chiama la Marinella lunedi ...
S: mi metto daccordo con Marinella ...
P: .. lunedi che ci mettiamo daccordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone ...
S: assolutamente...
P: .. perchè io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso ....
S: assolutamente ..
P: con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: no .. c'è un progetto interessante .. adesso io la chiamo ..
P: gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non centro niente io, è una cosa ... diciamo ... di...
S: chi mi dà il numero?
P: Evelina Manna ... io non c'è l'ho ...
S: chiamo ..
P: no, guarda su Internet ..
S: vabbè, la trovo, non è un problema ... me la trovo io ..
P: ti spiego che cos'è questa qui ..
S: ma no, Presidente non mi deve spiegare niente ..
P: no, te lo spiego: io stò cercando di avere ...
S: Presedente, lei è la persona più civile, più corretta..
P: allora ... è questione di .. (parola incomprensibile, le voci si accavallano) ....
S: ma questo nome è un problema mio ...
P: io stò cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...
S: capito tutto ...
P: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...
S: presidente ... a questo proposito, quando ci vediamo, io gli posso dire qualcosa che riguarda la Calabria .. interessante ...
P: molto bene...
S: .. perchè c'è stato un errore, in una prima fase c'è stato un errore per la persona che ha mediato il rappor ... poi glielo dico a voce ...
P: .. che non andava bene?
S: .. non andava bene ..
P: devo farlo io direttamente.
S: esatto, non andava bene per nulla ..
P: va bene ...
S: poi le dico meglio ... Presidente ..
P: va bene, io sto lavorando in operazione libertaggio .. l'ho chiamata così, va bene?
S: va bene ...
P: va bene .. se puoi chiamare questa signora qui ...
S: la chiamo .. e poi quando ...
P: Evelina Manna ...
S: .. ci vediamo le riferisco ..
P: .. e anche Elena Russo ... grazie, ci sentiamo ..
S: vabbene ... allora arrivederla Presidente ...
P: la settimana prossima ci vediamo ...
S: .. oh .. metta le mani però su sta maggioranza ... perchè veramente io ho rischiato tanto per avere la maggioranza in consiglio ....
P: faccio questo .. anche se ...
S: ... e si è sciolta dopo la set ... abbiamo fatto una figura barbina!
P: va bene ...
S: .. ma non per colpa .. mi creda ... di Urbani ....
P: daccordo ...
S: Urbani fa altre cazzate ...
P: Si, si va bene!
S: grazie Presidente ..
P: grazie ciao ... ci vediamo la settimana prossima.


Evelina Manna (www.beautifulwallpaper.com)


Elena Russo (www.iceposter.com)

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 20/12/2007 alle 13:52
Originariamente inviato da Federico Martin

Parallelamente Di Pietro se ne esce che aumenterà le tariffe autostradali nel 2008 del 3,6%.

Mi chiedo ... non sa che in Italia la gran parte delle merci si sposta sulle autostrade, e questo ennesimo regalino alle concessionarie inevitabilmente si ripercuotera anche su tutti i prezzi delle merci ... e poi ci si lamenta dell'inflazione.


Federico, a me pare che queste siano scelte politiche che si possono condividere o meno, ma che sono più che legittime: se aumenta il costo dei trasporti su strada, probabilmente il mercato deciderà una crescita dei trasporti su rotaia. La qual cosa - mi pare - non è un dramma, anzi, si tratterebbe di una svolta auspicata da tutti (tranne che dai camionisti).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/12/2007 alle 13:55
Originariamente inviato da Federico Martin

A proposito del nostro "eccellente" governo ...

Notizia di oggi, il Bersani fa la voce "grossa" con i petrolieri ... chissa come gli tremano le gambe

''Abbiamo avvisato le compagnie petrolifere che in presenza di un andamento di questo genere, siamo intenzionati a convocarle'' ha affermato Bersani. ''Osserveremo se la prossima settimana questo andamento si conferma o meno'' ha aggiunto il ministro.

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Ecco bravo, con gli avvisi vedrai che si va lontano, non sa forse il nostro signor ministro che il prezzo della Benzina è per il 70% tasse, addirittura c'e' l'aberrazione che riescono ad applicare le tasse sulle tasse.

Incredibile, la faccia tosta di certa genta ... con queste iniziative il ministro non risolve un bel niente e si copre solo di ridicolo.

Parallelamente Di Pietro se ne esce che aumenterà le tariffe autostradali nel 2008 del 3,6%.

Mi chiedo ... non sa che in Italia la gran parte delle merci si sposta sulle autostrade, e questo ennesimo regalino alle concessionarie inevitabilmente si ripercuotera anche su tutti i prezzi delle merci ... e poi ci si lamenta dell'inflazione.

Davvero complimenti, non c'e' che dire, devo dire che è difficile riuscire a fare meglio di così


Eh già...coi governi berlusconi la benzina scendeva in picchiata, le accise sono state tolte...ah...bei tempi, speriamo tornino presto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/12/2007 alle 14:41
Originariamente inviato da Admin

Ci si può ancora indignare per qualcosa, al giorno d'oggi?



Per la serie "la faccia come il q"...

SULLE INTERCETTAZIONI: «È un attacco violento, una cosa davvero criminale»
Berlusconi: «In Rai tutti raccomandati»
L'ex premier attacca: «Ci lavora chi si prostituisce e chi è di sinistra». Presentato esposto al Garante della Privacy


MILANO - Un attacco durissimo alla Rai. Arriva da Silvio Berlusconi, che usa parole pesanti: «In Rai sono tutti raccomandati, a partire dal direttore generale (Claudio Cappon, ndr). Ci lavora solo chi si prostituisce e chi è sinistra». Berlusconi commenta anche l’intercettazione telefonica pubblicata sul sito dell’Espresso con Agostino Saccà. «Non l’ho ancora sentita ma non c’è niente di preoccupante, salvo il fatto che siamo in un paese in cui non c’è più libertà. È un attacco violento, una cosa davvero criminale. Sono esposto al pubblico ludibrio senza motivo».

RACCOMANDATI - «Voglio essere chiaro: lo sanno tutti nel mondo dello spettacolo, in certi situazioni, in Rai, si lavora soltanto se ti prostituisci oppure se sei di sinistra» ha detto Berlusconi poco prima di partecipare a un pranzo con gli eurodeputati di Forza Italia, sottolineando che «in Rai non c'è nessuno che non sia stato raccomandato, a partire dal direttore generale che non è certo stato scelto attraverso una ricerca di mercato».

ESPOSTO - Intanto i legali dell'ex premier, Niccolò Ghedini e Michele Cerabona, sono pronti ad avviare azioni giudiziarie. «Ad appena 24 ore dal deposito degli atti alla difesa - scrivono in una nota - sul sito del quotidiano La Repubblica e del settimanale L’Espresso vi sono già delle intercettazioni di conversazioni, addirittura in audio, fra il presidente Berlusconi e il dottor Saccà. Dopo la clamorosa ed evidente violazione del segreto d’indagine avvenuta nei giorni scorsi e sulla quale sta investigando la Procura della Repubblica di Napoli, non è dato comprendere come sia pervenuta anche la versione audio al quotidiano, in ulteriore violazione di legge. Abbiamo provveduto a un immediato esposto al Garante della Privacy e provvederemo altresì ad ogni conseguente azione giudiziaria in merito».


20 dicembre 2007

(corriere.it)

 

[Modificato il 20/12/2007 alle 14:44 by Serpa]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/12/2007 alle 15:13
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da Federico Martin

A proposito del nostro "eccellente" governo ...

Notizia di oggi, il Bersani fa la voce "grossa" con i petrolieri ... chissa come gli tremano le gambe

''Abbiamo avvisato le compagnie petrolifere che in presenza di un andamento di questo genere, siamo intenzionati a convocarle'' ha affermato Bersani. ''Osserveremo se la prossima settimana questo andamento si conferma o meno'' ha aggiunto il ministro.

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Ecco bravo, con gli avvisi vedrai che si va lontano, non sa forse il nostro signor ministro che il prezzo della Benzina è per il 70% tasse, addirittura c'e' l'aberrazione che riescono ad applicare le tasse sulle tasse.

Incredibile, la faccia tosta di certa genta ... con queste iniziative il ministro non risolve un bel niente e si copre solo di ridicolo.

Parallelamente Di Pietro se ne esce che aumenterà le tariffe autostradali nel 2008 del 3,6%.

Mi chiedo ... non sa che in Italia la gran parte delle merci si sposta sulle autostrade, e questo ennesimo regalino alle concessionarie inevitabilmente si ripercuotera anche su tutti i prezzi delle merci ... e poi ci si lamenta dell'inflazione.

Davvero complimenti, non c'e' che dire, devo dire che è difficile riuscire a fare meglio di così


Eh già...coi governi berlusconi la benzina scendeva in picchiata, le accise sono state tolte...ah...bei tempi, speriamo tornino presto.


Guarda che non rimpiango affatto il governo Berlusconi, e manco lo difendo ... io giudico il governo sui fatti, il resto mi interessa poco.

Se il governo Berlusconi non ha abbassato le critico allo stesso modo in cui critico il governo Prodi.

Non mi interessano niente i discorsi di difendere qualcosa o qualcuno a priori o per ideologie più affini, mi interessano solo i fatti.

E i fatti, almeno dal mio punto di vista, sono che questo governo sta governando MALE, se dall'altra parte non c'e' un alternativa valida, non è una scusante per accettare qualunque cosa senza obiettare e/o criticare.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/12/2007 alle 15:16
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da Federico Martin

Parallelamente Di Pietro se ne esce che aumenterà le tariffe autostradali nel 2008 del 3,6%.

Mi chiedo ... non sa che in Italia la gran parte delle merci si sposta sulle autostrade, e questo ennesimo regalino alle concessionarie inevitabilmente si ripercuotera anche su tutti i prezzi delle merci ... e poi ci si lamenta dell'inflazione.


Federico, a me pare che queste siano scelte politiche che si possono condividere o meno, ma che sono più che legittime: se aumenta il costo dei trasporti su strada, probabilmente il mercato deciderà una crescita dei trasporti su rotaia. La qual cosa - mi pare - non è un dramma, anzi, si tratterebbe di una svolta auspicata da tutti (tranne che dai camionisti).


Più che una scelta politica, mi sembra l'ennesimo "regalo" ai proprietari delle concessionarie che fanno già profitti enormi reinvestondo pochissimo, ovviamente questo a danno dei cittadini, non solo i camionisti viaggiano in autostrada.

Poi è ovvio che siccome la gran parte delle merci viaggia su autostrada, questi aumenti inevitabilmente si riflettono sul prezzo finale. Aggiungi un po' qua, un po' la, qualcuno che ci specula pure, poi non ci si deve lamentare se i consumi si fermano e l'economia non cresce ... tutto è collegato.

 

[Modificato il 20/12/2007 alle 15:18 by Federico Martin]


 
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  postato il 20/12/2007 alle 15:25
Guardando nel breve termine, può sembrare così.
Ma se miriamo l'obiettivo a un lasso di tempo maggiore, mi pare innegabile il circuito che si attiva: un passaggio dalla gomma alla rotaia.

 

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