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Autore: Oggetto: [Thread vecchio] Fatti di politica 2007

Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2007 alle 00:34
Originariamente inviato da Subsonico

Mi avessi detto la Cina, avrei capito...
Ma stiamo parlando degli Stati Uniti, che essendo tali sono una confederazione di 50 stati (dunque all'incirca 6 milioni di abitanti a testa) in cui ogni stato gode di una certa libertà di legiferare, l'importante è che rispetti la costituzione. Insomma, gli Stati Uniti più che ad uno stato vero e proprio somigliano all'Unione Europea in quanto a ordinamento (certo, cultura diversa). E ogni singolo stato potrebbe gestirsi molto meglio di come fa.


Si ma in quei dati statistici, gli Stati Uniti vengono presi nella loro interezza, la Norvegia invece come stato singolo, così come ogni altro stato Europeo viene indicato come singola Nazione (parlo dell'indice di sviluppo umano).

Poi sono perfettamente d'accordo che gli Stati Uniti potrebbero gestirsi molto meglio, ma questo vale anche per molti altri paesi.

Comunque sempre per citare alcuni dati, vediamo la spesa sanitaria, negli Stati uniti si spendono circa 6000$ procapite, in Norvegia che è al top in europa circa 4100$ procapite, a cuba 229$.

Però anche qui ... come è facile intuire i dati medi nascondono parecchie cose, per questo dico che bisogna stare attenti quando si tentano di analizzare dati statistici.

La realtà presenta aspetti che non sono contemplati.

 

[Modificato il 10/12/2007 alle 00:50 by Federico Martin]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2007 alle 00:46
Aggiungo una considerazione sul grafico postato in precedenza, mi sembra un po' strano il dato relativo all'Asia ... considerando che ci sono stati come la Cina e l'India in pieno boom e fameliche di risorse, e c'e' pur sempre il Giappone che è la seconda potenza economica mondiale se non consideriamo l'Europa come soggetto economico unico.

 

[Modificato il 10/12/2007 alle 00:51 by Federico Martin]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2007 alle 09:05
Originariamente inviato da Federico Martin

Si ma in quei dati statistici, gli Stati Uniti vengono presi nella loro interezza, la Norvegia invece come stato singolo, così come ogni altro stato Europeo viene indicato come singola Nazione (parlo dell'indice di sviluppo umano).

Poi sono perfettamente d'accordo che gli Stati Uniti potrebbero gestirsi molto meglio, ma questo vale anche per molti altri paesi.


Federico, mi sa che non hai capito.
Quel grafico si basa sul concetto: "Quanti pianeti Terra sarebbero necessari se tutto il Mondo avesse lo stile di vita del Paese X?"
Dunque se, per ipotesi, le 6,5 miliardi di persone che popolano questo pianeta consumassero quanto l'americano medio, avrebbero bisogno delle risorse di 6 pianeti Terra.
Invece se tutta l'umanità consumasse quanto l'europeo medio avremmo bisogno di 3 pianeti Terra.
Se tutta l'umanità consumasse quanto il cubano medio, sarebbe più che sufficiente questo pianeta per sfamare tutti.

 

[Modificato il 10/12/2007 alle 09:08 by Lore_88]

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2007 alle 11:04
Toh! Ieri non avevo detto una cavolata...

Luttazzi "La censura?
Ho criticato l'Enciclica"


Intervista al comico che risponde alle accuse dopo lo stop del suo programma
"Io non ho insultato Ferrara. Molti non afferrano il senso profondo della satira"

ROMA - "È una situazione grottesca. Cancellano il Decameron senza motivo, Giuliano Ferrara non ha subìto insulti e difatti non protesta, con la censura La 7 ha un danno di immagine e di sabato si priva del 4 per cento dell'ascolto e di due milioni e mezzo di contatti". Daniele Luttazzi non riesce a darsi pace. Via mail l'azienda gli ha comunicato la risoluzione del rapporto ("coinvolti anche la regista Franza Di Rosa e una cinquantina di talenti"), ma sulle ragioni vere del gesto di Antonio Campo Dall'Orto il comico nutre dei dubbi, "perché chiudere un programma satirico non è come chiudere il meteo di una televisione".

Luttazzi, l'hanno bloccata dopo la registrazione della puntata su "Spe Salvi", l'enciclica del Papa. È il vero motivo del licenziamento?
"È un motivo plausibile. Perché l'altro motivo non regge. Ma nel mio monologo (di venti minuti) non prendevo in giro il Papa, lui è un sant'uomo. Mi interessava il tema: confrontavo i punti principali dell'enciclica di Ratzinger con argomenti satirici. Ho un punto di vista eterodosso, certo sconfesso la sua visione del Purgatorio, ma le mie battute su temi seri divertivano. Contestavo la visione dolorifica del mondo contenuta nell'enciclica e il plagio di massa delle religioni. La satira non è una burletta, la satira è una cosa seria".

Per ridere di Ferrara lei è andato giù pesante. Le risulta che abbia minacciato le dimissioni per i suoi "insulti"?
"Campo Dall'Orto mi ha assicurato che Giuliano non è intervenuto. La mia satira? Ferrara è stato uno dei più spietati propagandisti della guerra in Iraq, così l'ho inserito in un quadretto grottesco che attinge alla tradizione satirica (quella di Rabelais), che in Italia va dal Ruzante a Dario Fo. Nel monologo su Ferrara, da una parte mostravo gli eccessi sessuali e dall'altra gli eccessi della guerra: dal Napalm a Falluja alle torture di Abu Ghraib. Come diceva Lenny Bruce, non è il sesso ad essere pornografico, bensì la guerra".

Visto che Ferrara non è il mandante del suo licenziamento, andrebbe a parlare dei limiti della satira a "Otto e mezzo"?
"Ferrara è intelligente. È il primo che si diverte con la satira. Questo però raddoppia le sue responsabilità: lui ha fatto in Italia quello che l'Iraq Group di Carl Rowe ha fatto con gli americani. Ma io non vado ad aumentare l'audience di un programma altrui, soprattutto nella tv che ha cancellato il Decameron. Non sono la scimmietta di nessuno. Col c... che vado a Otto e mezzo!".

Eppure sabato sembrava che la rottura con La 7 si potesse sanare. Visto che Campo Dall'Orto ripeteva che lei, pur avendo sbagliato, resta il più bravo autore satirico su piazza...
"Anch'io lo speravo dopo il primo sms. Ma ormai è tardi: Telecom Media mi ha anticipato la notifica della risoluzione del contratto. Certo, c'è un controsenso in quello che ha fatto il direttore Campo Dall'Orto, e io glie l'ho detto: stai facendo l'errore più grande della tua carriera, distruggi quello che hai costruito in questi tre anni, l'immagine di La 7 come tv libera. Ma lui, che pure m'ha riportato in tv dopo l'editto bulgaro, ha scelto la via dura. Sabato sera si è creata una situazione "cilena" al montaggio: per motivi legali, io e la regista Franza Di Rosa, stavamo completando al montaggio la sesta puntata (visto che nessuna comunicazione ufficiale della sospensione era ancora arrivata). Verso le 20, dei funzionari di La 7 sono entrati in sala di montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere... Ho chiamato l'avvocato: stavano commettendo un reato, violenza privata, e potevo chiamare la polizia. Così sono usciti. Poi, quando ho finito uno di loro è entrato per cancellare tutto il girato di Decameron, passato e futuro. E lunedì lo faranno!".

(10 dicembre 2007)

fonte: www.repubblica.it

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2007 alle 11:05
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Federico Martin

Si ma in quei dati statistici, gli Stati Uniti vengono presi nella loro interezza, la Norvegia invece come stato singolo, così come ogni altro stato Europeo viene indicato come singola Nazione (parlo dell'indice di sviluppo umano).
Poi sono perfettamente d'accordo che gli Stati Uniti potrebbero gestirsi molto meglio, ma questo vale anche per molti altri paesi.


Federico, mi sa che non hai capito.
Quel grafico si basa sul concetto: "Quanti pianeti Terra sarebbero necessari se tutto il Mondo avesse lo stile di vita del Paese X?"
Dunque se, per ipotesi, le 6,5 miliardi di persone che popolano questo pianeta consumassero quanto l'americano medio, avrebbero bisogno delle risorse di 6 pianeti Terra.
Invece se tutta l'umanità consumasse quanto l'europeo medio avremmo bisogno di 3 pianeti Terra.
Se tutta l'umanità consumasse quanto il cubano medio, sarebbe più che sufficiente questo pianeta per sfamare tutti.


Guarda che avevo capito il senso del grafico, i problemi di quei grafici è che magari non rappresentano fedelmente la realtà ma la appiattiscono.

Primo, che dati sono stati usati, probabilmente quelli ufficiali degli istituti di statistica dei vari governi ... questi sono attendibili, già si possono avere dei dubbi sui dati americani figuriamoci per gli altri ???????
Secondo, che tipo di risorse nei consumi sono state utilizzate come parametro, alimentari, naturali, un insieme di queste o altre ancora, senza avere dei parametri di riferimento i dati hanno poca validità e non si possono prendere per oro colato.
Terzo, mi sembra scoprire l'acqua calda che più aumenti il tenore di vita del cittadino medio più risorse servono.
Quarto, il paragone tra Norvegia e Stati Uniti e' in questi termini, se la Norvegia per mantenere quel livello medio ha bisogno di X risorse energetiche facendo un piano energetico serio ed efficente magari solo con l'eolico può diventare autosufficente, eolico = energia rinnovabile e completa tutela dell'ambiente, può diventare autosufficente perché sono solo 5 milioni e perché il loro territorio glielo permette e soprattutto perché hanno risorse economiche sufficenti e tecnologia per farlo ... l'America potrebbe fare altrettanto su una scala di 300 milioni di persone e su un territorio completamente differente ??? lo vedo un po' più difficile quindi è chiaro che deve dipendere anche da altre risorse che non sono rinnovabili.
Ho portato l'esempio della Norvegia non a caso ma per il fatto che nell'indice di sviluppo umano e' sempre tra i primi posti nei vari aspetti presi in considerazione ... ma la domanda da porsi è il modello Norvegese o dei paesi nordici in genere (buon compromesso tra alto benessere e forti tutele sociali e utilizzo di risorse non in maniera ottimale ma pur sempre meglio di un paese come gli Stati Uniti o come la Cina) in genere è esportabile ovunque, io penso di no.
Ma ora faccio una domanda, siamo sicuri che un modello per così dire Cubano (che non è autosufficente ma deve importare anche lui risorse anche se magari lo fa in maniera più oculata prendendo e consumando solo quello che garantisce un livello minimo base di sussistenza) sia esportabile a livello globale. Chi detiene le risorse naturali ha un potere enorme e siamo sicuri che sia così propenso a "donarlo" liberamente senza chiedere nulla in cambio sapendo che queste risorse non sono infinite, ne cito un esempio per tutti il petrolio.
Con questo non voglio difendere gli Stati Uniti e il loro modello che presentano molti aspetti negativi, ma siccome non guardo le cose da un punto di vista solo ideologico ritengo che anche negli stati uniti ci siano delle cose positive, forse poche ma ci sono.
Comunque più porti benessere ad un numero sempre maggiore di individui è ovvio che più risorse servono, il problema della scarsità delle risorse è un problema vecchio come l'uomo, vedere ad esempio la Cina, che fino a vent'anni fa era si quasi autosufficente ma perché quasi tutta la popolazione era nella miseria più totale ... ora che il reddito medio si sta alzando consumano risorse come pochi altri.Poi possiamo discutere fin che ne hai voglia, che se non si diventa un po' meno consumisti ... le risorse sulla terra non saranno sufficenti per tutti, oppure che c'e' un disequilibrio abissale tra paesi ricchi e paesi poveri e su come ottimizzare e distribuire al meglio le risorse, ma ritengo che questo processo deve essere spontaneo, frutto di libere scelte dettate da senso di responsabilità, intelligenza e senso civile e non un processo coercitivo imposto da una qualche forma di autorità che si professa come unica depositaria del concetto di bene e verità assolute.

 

[Modificato il 10/12/2007 alle 11:08 by Federico Martin]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2007 alle 12:05
Originariamente inviato da Federico Martin

Primo, che dati sono stati usati, probabilmente quelli ufficiali degli istituti di statistica dei vari governi ... questi sono attendibili, già si possono avere dei dubbi sui dati americani figuriamoci per gli altri ???????
Secondo, che tipo di risorse nei consumi sono state utilizzate come parametro, alimentari, naturali, un insieme di queste o altre ancora, senza avere dei parametri di riferimento i dati hanno poca validità e non si possono prendere per oro colato.
Terzo, mi sembra scoprire l'acqua calda che più aumenti il tenore di vita del cittadino medio più risorse servono.
Quarto, il paragone tra Norvegia e Stati Uniti e' in questi termini, se la Norvegia per mantenere quel livello medio ha bisogno di X risorse energetiche facendo un piano energetico serio ed efficente magari solo con l'eolico può diventare autosufficente, eolico = energia rinnovabile e completa tutela dell'ambiente, può diventare autosufficente perché sono solo 5 milioni e perché il loro territorio glielo permette e soprattutto perché hanno risorse economiche sufficenti e tecnologia per farlo ... l'America potrebbe fare altrettanto su una scala di 300 milioni di persone e su un territorio completamente differente ??? lo vedo un po' più difficile quindi è chiaro che deve dipendere anche da altre risorse che non sono rinnovabili.
Ho portato l'esempio della Norvegia non a caso ma per il fatto che nell'indice di sviluppo umano e' sempre tra i primi posti nei vari aspetti presi in considerazione ... ma la domanda da porsi è il modello Norvegese o dei paesi nordici in genere (buon compromesso tra alto benessere e forti tutele sociali e utilizzo di risorse non in maniera ottimale ma pur sempre meglio di un paese come gli Stati Uniti o come la Cina) in genere è esportabile ovunque, io penso di no.
Ma ora faccio una domanda, siamo sicuri che un modello per così dire Cubano (che non è autosufficente ma deve importare anche lui risorse anche se magari lo fa in maniera più oculata prendendo e consumando solo quello che garantisce un livello minimo base di sussistenza) sia esportabile a livello globale. Chi detiene le risorse naturali ha un potere enorme e siamo sicuri che sia così propenso a "donarlo" liberamente senza chiedere nulla in cambio sapendo che queste risorse non sono infinite, ne cito un esempio per tutti il petrolio.
Con questo non voglio difendere gli Stati Uniti e il loro modello che presentano molti aspetti negativi, ma siccome non guardo le cose da un punto di vista solo ideologico ritengo che anche negli stati uniti ci siano delle cose positive, forse poche ma ci sono.
Comunque più porti benessere ad un numero sempre maggiore di individui è ovvio che più risorse servono, il problema della scarsità delle risorse è un problema vecchio come l'uomo, vedere ad esempio la Cina, che fino a vent'anni fa era si quasi autosufficente ma perché quasi tutta la popolazione era nella miseria più totale ... ora che il reddito medio si sta alzando consumano risorse come pochi altri.Poi possiamo discutere fin che ne hai voglia, che se non si diventa un po' meno consumisti ... le risorse sulla terra non saranno sufficenti per tutti, oppure che c'e' un disequilibrio abissale tra paesi ricchi e paesi poveri e su come ottimizzare e distribuire al meglio le risorse, ma ritengo che questo processo deve essere spontaneo, frutto di libere scelte dettate da senso di responsabilità, intelligenza e senso civile e non un processo coercitivo imposto da una qualche forma di autorità che si professa come unica depositaria del concetto di bene e verità assolute.


Cosa te ne importa dei parametri con cui è stato fatto il grafico? Tanto i valori in campo sono questi. Perchè negare l'evidenza? Non mi pare un atteggiamento costruttivo. Io non sto dicendo che gli Stati Uniti sono il male assoluto, ci mancherebbe, però loro da soli consumano circa il 30% di quello che viene prodotto nel mondo e sono poco più del 4% della popolazione globale. Idem l'Europa consuma molto più di quello che si potrebbe permettere. Sono dati sui quali dovrebbero riflettere in primis quelli che berciano e frignano perchè ci sono gli immigrati. Tanto per rimanere in una tema tanto dibattuto ora.
Il resto del tuo post lo lascio commentare a chi ha più competenze in materia del sottoscritto. Quando ho postato il grafico mica mi ero prefisso lo scopo di trovare il modello perfetto da applicare al mondo intero per salvare l'umanità dal collasso ecologico. Non sono così megalomane!
L'unica cosa che dico è che se aspettiamo che tutti acquisiscano senso di responsabilità, intelligenza e senso civile... Buonanotte!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2007 alle 12:38
Originariamente inviato da Lore_88

Cosa te ne importa dei parametri con cui è stato fatto il grafico? Tanto i valori in campo sono questi. Perchè negare l'evidenza? Non mi pare un atteggiamento costruttivo. Io non sto dicendo che gli Stati Uniti sono il male assoluto, ci mancherebbe, però loro da soli consumano circa il 30% di quello che viene prodotto nel mondo e sono poco più del 4% della popolazione globale. Idem l'Europa consuma molto più di quello che si potrebbe permettere. Sono dati sui quali dovrebbero riflettere in primis quelli che berciano e frignano perchè ci sono gli immigrati. Tanto per rimanere in una tema tanto dibattuto ora.
Il resto del tuo post lo lascio commentare a chi ha più competenze in materia del sottoscritto. Quando ho postato il grafico mica mi ero prefisso lo scopo di trovare il modello perfetto da applicare al mondo intero per salvare l'umanità dal collasso ecologico. Non sono così megalomane!
L'unica cosa che dico è che se aspettiamo che tutti acquisiscano senso di responsabilità, intelligenza e senso civile... Buonanotte!


Per i parametri importa, cito ad esempio il wwf

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In testa alla classifica dei paesi che, con i loro consumi e i loro rifiuti, occupano maggiormente questa immaginaria superficie espressa in ettari globali pro capite, ci sono gli Emirati Arabi Uniti. Seguono: Stati Uniti, Finlandia, Canada, Kuwait, Australia, Estonia, Svezia, Nuova Zelanda, Norvegia, Danimarca, Francia. Ventinovesima, l'Italia. Una classifica che, per molti versi stupisce. A sorprendere è la presenza di tanti stati del Nord Europa, famosi per la loro attenzione alle questioni ambientali. La spiegazione sta tutta nella metodologia usata dal Wwf. Che l’energia usata venga prodotta bruciando carbone o utilizzando pannelli solari, non importa. Quello che si vuole considerare non è il “come”, ma il “quanto”. E il “quanto” è alto anche per Norvegia, Svezia, Finlandia.

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Per quanto riguarda senso di responsabilità, intelligenza e senso civile ... cosa proponi come alternativa a cambiare lo stato di cose ?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2007 alle 14:46
Usando dei parametri intelligenti, l'energia prodotta tramite pannelli solari dovrebbe essere molto meno dispendiosa per il pianeta del carbone e simili.
Come vedi tutto torna: la statistica non è una scienza esatta, ma tende spesso e volentieri alla verità.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2007 alle 16:59
Il 90% degli stupri commesso da italiani
Il rischio maggiore da familiari e conoscenti


Una ricerca dell'Istat sfata molti luoghi comuni sui reati a sfondo sessuale
Secondo i dati resi noti dall'istituto solo il 10% delle violenze arriva da stranieri

ROMA - Lo stereotipo dello "stupratore medio", secondo molti italiani, è quello dell'immigrato. Ma la realtà è molto diversa. Il sessantanove per cento delle violenze nel nostro Paese è opera di partner, mariti o fidanzati. E solo in sei casi su cento il colpevole è estraneo alla cerchia familiare o delle conoscenze. Tra questi, non più del dieci per cento viene commesso da persone di origine straniera.

E' quanto risulta da uno studio dell'Istat, che ha aperto nella sua sede centrale il Global Forum sulle statistiche di genere. Secondo i dati raccolti, la maggioranza delle violenze più gravi subite dalle donne è dunque domestica: un vero e proprio ribaltamento dei luoghi comuni sulla pericolosità degli stranieri.

La ricerca è stata effettuata su un campione di donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni e si riferisce al periodo tra gennaio e ottobre 2006.

"Se anche considerassimo che di questi estranei la metà fossero immigrati - ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale Istat per le indagini su condizione e qualità della vita - si arriverebbe comunque al tre per cento degli stupri, e se anche ci aggiungessimo il cinquanta per cento dei conoscenti, al massimo si arriverebbe al dieci del totale. Dati in totale contrasto con la percezione diffusa".

"Nell'immaginario collettivo - continua - gli stupri per le strade sono quasi sempre opera di immigrati. Ma non fare i conti con le statistiche può portare ad orientare in modo errato le priorità e il tipo di politiche".

Il presidente dell'istituto, Luigi Biggeri, ha ricordato che l'Istat ha avviato e vuole continuare il processo di riforma delle statistiche ufficiali. L'obiettivo è quello di fare luce sui temi caldi che fanno discutere il Paese e sfatare i luoghi comuni che in certi casi dominano l'opinione pubblica.

"Ma il nostro lavoro non si ferma qui: dovremo porre l'attenzione anche su altre tematiche come la discriminazione, terreno difficilissimo ma che ormai necessita di essere misurato in tutte le sue manifestazioni".

fonte: www.repubblica.it


Ora dirrano che sono dati falsi, blah blah blah...

 

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  postato il 10/12/2007 alle 19:40
Invece di parlare dei dati falsi parliamo del fatto che nel 90% dei casi le donne non possono fidarsi delle persone che hanno accanto, mariti, fidanzati, fratelli.
Si porta sempre l'attenzione sull'immigrato e non si discute della violenza sessuale, una violenza talmente odiosa che non ho parole per descrivere.

 

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  postato il 10/12/2007 alle 19:50
Ohi, oggi siamo in piena spinta benaltrista!!



Di questo passo non faremo luce su niente e i problemi quelli erano...e quelli resteranno.

 

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  postato il 10/12/2007 alle 19:55
Fare una vera legge sulla violenza sessuale che non abbia tutte le attenuanti del mondo è fare benaltrismo?
Io dico che adesso la gente si scannerà sui dati, ma non si scandalizzerà certo per le migliaia di stupri all'anno. E mi fa incazzare.

 

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  postato il 11/12/2007 alle 00:00
Originariamente inviato da Laura Idril

Fare una vera legge sulla violenza sessuale che non abbia tutte le attenuanti del mondo è fare benaltrismo?
Io dico che adesso la gente si scannerà sui dati, ma non si scandalizzerà certo per le migliaia di stupri all'anno. E mi fa incazzare.


quando una parte politica seria e lungimirante propose la castrazione chimica si gridò vergogna.
sarei curioso di leggere qualche dato sulla recidività delle violenze sessuali.

 

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  postato il 11/12/2007 alle 07:49
Vedi Euge, purtroppo si confonde sempre la violenza sessuale con... non so se posso dirlo vabbè tanto avete capito.
In realtà esistono varie forme di violenza sessuale e credimi, rendere impotente lo stupratore non è sufficiente.
Ci vuole un lavoro culturale che insegni a tanti uomini che non è sufficiente ragionare con le parti bassi e considerare le donne solo il riposo del guerriero. E lo si capisce anche da questi dati che vedono i mariti e i fidanzati i primi stupratori.
Se poi vogliamo proprio commentare i dati eccovi una risposta concreta:
in Italia abbiamo 90% di italiani e 10% di stranieri (non sono stanziali ma anche turisti). Gli stupri sono per il 90% italiani e 10% stranieri (anche turisti). Quindi ecco la risposta: gli uomini stupratori sono idioti in tutte le parti del mondo.

 

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  postato il 11/12/2007 alle 09:01
e quale sarebbe la parte politca seria e lungimirante? Aspetta aspetta, forse ho trovato 1 degli intellettuali a cui ti riferisci


Mario Borghezio è certamente uno dei più apprezzati crociati d'Italia, perennemente ospite di show televisivi. Il suo curriculum sembra impeccabile: infatti, lui può dimostrare di essere stato un Occidentale a tutti gli effetti molto prima dell'11 settembre. Lo scorso 15 febbraio, La Repubblica ha citato un suo violento attacco contro il comico Luttazzi, reo di aver definito Sharon un criminale di guerra:

"Il 'solito' [Luttazzi] ha reiterato ieri, con sguardo pieno di compiaciuta e festosa ironia, le feroci battute anti-israeliane, di cui aveva già dato prova in precedenza, con accenti quasi antisemiti. In questa occasione però si evidenzia anche la gravissima inopportunità rappresentata dal fatto che, nelle stesse ore, le tv ci hanno portato in casa le immagini sconvolgenti della più grave strage compiuta nei Territori a danno di civili e militari israeliani".

E in effetti, Mario Borghezio fa del suo meglio per essere un piccolo Sharon. Come Sharon, Borghezio non è né stupido, né ignorante come fa finta di essere: è una persona di una discreta cultura in vari campi.

Nel '93 ha preso una multa di 750.000 lire per aver picchiato un bambino marocchino. Non sarà proprio la strage di Sabra e Shatilla, ma la buona volontà indubbiamente c'era. Tempo fa Borghezio si è guadagnato un bel po' di pubblicità disinfettando i sedili sul treno Milano-Torino dove si erano sedute alcune prostitute nigeriane (i cui clienti, fino a prova contraria, erano certamente dello stesso colore e intelligenza dell'onorevole). Disinfettanti, spray e gas hanno un particolare fascino per l'eurodeputato ed ex-sottosegretario della Repubblica italiana. Nell'interessante pubblicazione Il paese dei campi, apprendiamo come durante un comizio di Borghezio a Voghera, i sostenitori della Lega Nord abbiano dimostrato tutta la loro abilità letteraria, recitando ad alta voce da un volantino quella che loro chiamavano «la preghiera dello zingaro». Il testo dice:

"Un bel milione dacci al mese, tanto il Comune non ha altre spese, dacci una casa con priorità, perché siam nomadi ma restiamo qua, non vorremmo però essere "gasati" dai Vogheresi oggi un po' incazzati."

A Sharon, i palestinesi
A Borghezio, i rom

Quindi chi meglio di lui può rappresentare il punto di vista ufficiale della Lega alla commissione Esteri del Parlamento europeo in occasione del dibattito sugli attentati negli Usa? Citando le immagini della CNN viste mille volte, Borghezio ha commentato:

"Le manifestazioni di giubilo in Medio Oriente hanno trovato eco immediata in consimili esternazioni, come già in passato in occasione di altri atti criminali dei fanatici islamici, nei centri religiosi e nelle moschee siti nei Paesi europei. [...] Ora non è più questione di fare come Ponzio Pilato di fronte al fanatismo islamico presente ed attivo anche nei nostri Paesi. Pensiamoci ed interveniamo, prima che sia troppo tardi."

Poco dopo, come riferisce La Padania dell'8 novembre 2001, Borghezio ha trovato un nemico degno di lui: il musulmano convertito Adel Smith, di Ofena in provincia dell'Aquila, che - come raccontiamo altrove - aveva costituito assieme a un unico seguace e con il potente aiuto di Bruno Vespa l'Unione Musulmani d'Italia, statutariamente un partito politico:

Mario Borghezio, deputato europeo della Lega, prende spunto dall’apparizione in televisione dell’esponente islamico Adel Smith per sollecitare lo scioglimento “subito del nuovo partito islamico in Italia». Smith, che Borghezio ricorda essere stato ospite di Porta a Porta dopo aver promosso una controversa manifestazione il 14 ottobre a Milano, è «leader indiscusso di un neonato movimento di musulmani italiani» che «si ispira alle vedute del più intollerante fanatismo religioso islamico. Ritengo che, in base ad un ben fondato principio di precauzione, il governo, prima che la propaganda di questo nuovo partito islamico diffonda in Italia messaggi che attizzino il fanatismo presso le comunità islamiche, debba immediatamente intervenire per precludere ogni attività ed esternazione propagandistica».

Prima di soccombere alle risate, il lettore dovrebbe sapere che Mario Borghezio proviene da ambienti che si potrebbero definire sommariamente di "destra radicale", che hanno avuto spesso vita dura. Ma Borghezio non sembra che abbia imparato la virtù della tolleranza dalle proprie esperienze.

Infatti il passato di Borghezio non è proprio così limpidamente occidentale come ci vorrebbe far credere. Nulla di male, ovviamente - se lui non avesse fatto della più intransigente intolleranza occidentalista la propria missione.

Ecco un interessante brano tratto da un articolo comparso sul numero di ottobre 2001 di Orion. Orion è una rivista che circola da molti anni in ambienti critici provenienti dalla diaspora del neofascismo italiano. Ci si trova di tutto - da articoli molto intelligenti a smaccate commemorazioni nostalgiche, passando per scritti di cattolici, di pagani e persino di un Testimone di Geova, anche se negli ultimi anni gli interventi intelligenti sembrano essere calati notevolmente. A smistare questo improbabile traffico, un piccolo editore milanese, Maurizio Murelli

Ecco quanto scrive Murelli a proposito di Borghezio ("Occidente: fronte infame", Orion, ottobre 2001, p. 3):

Un personaggio stomachevole che riempie sempre più spesso il video è l'onorevole padano Mario Borghezio, che oggi fa della guerra al terrorismo e all'Islam la sua bandiera di lotta. Un altro che ha fatto presto a cambiare cavallo.

Il lettore deve sapere che tra il 1985 e il 1990 l'onorevole Borghezio era ospite a casa mia praticamente tutte le settimane. Fu l'ideatore di "Orion-finanza" (supplemento a "Orion"). Allora io passavo per terrorista e più di me passava per terrorista Claudio Mutti che amorevolmente Borghezio soprannominava "Muttim" e della cui amicizia, fin dai tempi di "Giovane Europa", menava vanto.

Dunque, oltre a frequentare amabilmente me, Salvatore Francia (più volte accusato di essere il terrorista numero uno di "Ordine Nuovo"), Adriana Pontecorvo (sempre di "Ordine Nuovo" e nei cui uffici bivaccava) e Oggero di Carmagnola (che stampava una rivista intitolata, ma guarda un po', "Jihad"); oltre ad accompagnarsi a sedicenti "colonnelli" del fantomatico Stato del Sahara Occidentale Spagnolo; oltre ad essere stato accusato lui stesso di atti terroristici (e, mi pare di ricordare, processato) per una lettera anonima della "Falange armata" inviata all'allora giudice di Torino Violante; ebbene, a parte queste "pericolose" ed "equivoche" frequentazioni ciò che lo contraddistingueva era la sua ideologia ferocemente antiamericana e soprattutto antigiudaica.

Oggi, e cito lui perché è il più insopportabile nei suoi atteggiamenti provocatori e mistificatori da "bassa lega", è diventato - come molti altri - campione dell'intransigenza anti-islamica.

L'aspetto più infame di questo nuovo ammiratore di Bush e Sharon è a mio avviso la maniera in cui si è costruito una carriera conducendo la più facile delle Crociate, quella contro i Rom. Sempre dal prezioso studio Il paese dei campi, apprendiamo che:

Il 92% dei 1.521 bambini interrogati dall'IRES del Piemonte hanno dichiarato, senza aver ricevuto nessuna indicazione, che hanno paura degli zingari «perché rapiscono i bambini».

Non è certo difficile trovare voti in una società che crede, quasi in blocco, a simili panzane. Ma è tragico pensare che politici che sfruttano gli aspetti più oscuri della psiche collettiva siano poi in prima fila nel pretendere di dare lezioni di civiltà al resto del mondo. Usando le armi più atroci mai inventate per imporsi su chi non vuole ascoltare.


 
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  postato il 11/12/2007 alle 19:08
L'attuale blocco a cascata (quello che sta paralizzando l'Italia) non fa che confermare una mia veccia teoria economico-sociale.
Mi sa che abbiamo il vincitore del prossimo Nobel.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 19:42
Originariamente inviato da desmoblu

L'attuale blocco a cascata (quello che sta paralizzando l'Italia) non fa che confermare una mia veccia teoria economico-sociale.
Mi sa che abbiamo il vincitore del prossimo Nobel.


Povero cascata

Skerzi a parte, mi ritengo fortunato che ho entrambe le macchine a terra per motivi meccanici...così non devo rosicare

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 20:26
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L'attuale blocco a cascata (quello che sta paralizzando l'Italia) non fa che confermare una mia veccia teoria economico-sociale.
Mi sa che abbiamo il vincitore del prossimo Nobel.


Che sarebbe per quelli che non conoscono la tua vecchia teoria economica-sociale, così solo per capire.


 
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  postato il 11/12/2007 alle 20:33
Hehe...non posso giocarmi il nobel così.
Scherzi a parte, è un discorso basato sull'instabilità sostanziale di un'economia globale basata su lunghe distanze, pianificazioni correttive e uno sviluppo non bilanciato su tutti i piani (non ultimo quello ambientale).

 
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  postato il 11/12/2007 alle 20:53
Originariamente inviato da desmoblu

Hehe...non posso giocarmi il nobel così.
Scherzi a parte, è un discorso basato sull'instabilità sostanziale di un'economia globale basata su lunghe distanze, pianificazioni correttive e uno sviluppo non bilanciato su tutti i piani (non ultimo quello ambientale).


La cosa più interessante mi sembra sulle pianificazioni correttive, sul tema specifico dei trasporti in italia sarebbe meglio stendere un velo pietoso.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 21:18
Sulle pianificazioni correttive faccio un piccolo esempio, a scanso di equivoci: il latte scarseggia nei supermercati e nei negozi (grazie alla protesta selvaggia), ma i distributori locali di latte fresco (quelli che riforniscono le famose "edicole" spuntate in mezza Italia) bypassano il problema. La gente si rifornisce lì, ha un prodotto fresco di origine nota (le fattorie della zona), a un prezzo addirittura minore di quello dei supermercati.
Se penso che questi piccoli produttori- "grazie" alle direttive europee- devono buttare una parte di questo latte non si sa bene perché (ma si sa benissimo che c'è una legge che lo impone, per regolamentare i flussi e la produzione a livello europeo), mi viene francamente da ridere. In compenso il latte sloveno è bloccato sul suo bel tir.

Interventismi di altro tipo invece li capisco, senza saremmo all'anarchia (o meglio, alla legge del "chi si fa pagare di meno" e del "posso lucrarci di più).

La realtà odierna è questa: basta uno starnuto del presidente Polacco, uno scoiattolo in Francia, un blocco di 8 ore della circolazione e siamo nel CAOS. Questo significa che il nostro equilibrio (se di equilibrio si può parlare, e ho i miei dubbi) è tutto fuorché solido.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 21:42
In compenso il "compagno" Bianchi precetta gli scioperanti.

Poi.

L'ex presidente della Fgic D'Alema: "Sono in sintonia col presidente Bush sulla sicuarezza2.

D'Alema bis sull'Iran: "Non siamo contrari a sanzioni europee ma le sanzioni devono essere accompagnate anche da incentivi

Il noto compagno Damiano, ministro del lavoro, già ex dirigente Fiom :" per risolvere il problema della sicurezza st valutando di concedere incentivi alle imprese virtuose"

Berinotti riceve il Dalai Lama

Mussi, compagno comunista: quello del welfare è un buon compromesso

Giordano: ""A gennaio ci faremo sentire"

Fassino: “Ancora operai che muoiono sul posto di lavoro, questo e’ inaccettabile". dopo 948 se ne è accorto. Meglio tardi che mai.

Veltroni: «No alla democrazia dei veti»

Nicola Rossi, ex Pci: «Prima che qualsiasi altra cosa avvenga bisogna ripristinare la legalità. Per fare un esempio oggi ho incontrato un imprenditore alimentare che chiedeva al governo di difendere il diritto suo e di altri suoi colleghi a non vedere deperire la merce e a consegnarla come pattuito dal con tratto. Sono preoccupazioni legittime. Prima di negoziare il governo, secondo me, dovrebbe ottenere la sospensione della protesta». ..Ma il Pci non difendeva i lavoratori. Oggi invece i padroni.Beh, è il progresso.

Questa è la "sinistra" italiana.
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  postato il 11/12/2007 alle 22:06
Pacho mi hai dato proprio un quadro desolante... che brutta fine ha fatto la mia sinistra

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:13
Originariamente inviato da pacho

In compenso il "compagno" Bianchi precetta gli scioperanti.

Poi.

L'ex presidente della Fgic D'Alema: "Sono in sintonia col presidente Bush sulla sicuarezza2.

D'Alema bis sull'Iran: "Non siamo contrari a sanzioni europee ma le sanzioni devono essere accompagnate anche da incentivi

Il noto compagno Damiano, ministro del lavoro, già ex dirigente Fiom :" per risolvere il problema della sicurezza st valutando di concedere incentivi alle imprese virtuose"

Berinotti riceve il Dalai Lama

Mussi, compagno comunista: quello del welfare è un buon compromesso

Giordano: ""A gennaio ci faremo sentire"

Fassino: “Ancora operai che muoiono sul posto di lavoro, questo e’ inaccettabile". dopo 948 se ne è accorto. Meglio tardi che mai.

Veltroni: «No alla democrazia dei veti»

Nicola Rossi, ex Pci: «Prima che qualsiasi altra cosa avvenga bisogna ripristinare la legalità. Per fare un esempio oggi ho incontrato un imprenditore alimentare che chiedeva al governo di difendere il diritto suo e di altri suoi colleghi a non vedere deperire la merce e a consegnarla come pattuito dal con tratto. Sono preoccupazioni legittime. Prima di negoziare il governo, secondo me, dovrebbe ottenere la sospensione della protesta». ..Ma il Pci non difendeva i lavoratori. Oggi invece i padroni.Beh, è il progresso.

Questa è la "sinistra" italiana.
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Roba da matti ...

Prova a leggerti questo intervento

"... Viviamo ora nel periodo più drammatico per quanto riguarda la difesa da un governo centrale in espansione e con una costante erosione delle nostre libertà.
Ci ricordano in continuazione che “l'11 Settembre ha cambiato tutto.” Sfortunatamente, la politica che doveva venire cambiata più di tutte – cioè la nostra politica di intervenzionismo all'estero – non ha fatto altro che espandersi. Non c'è più possibilità che una politica di umiltà negli affari esteri, evitando di fare lo sceriffo del mondo intero a rovesciare ed installare governi, sia meritevole di considerazione. Viviamo ora in un'America post 11-9 dove il nostro governo ha intenzione di renderci sicuri non importa a quale prezzo. Ci si aspetta che noi facciamo buon viso a cattivo gioco e ci adeguiamo quando ci viene sottratta qualche nuova libertà, in nome del patriottismo e della sicurezza.

Anche se gli Americani in larga parte accettarono in un primo momento questo sforzo per renderci sicuri, ed erano inclini a sacrificarsi per la causa, sempre più ora stanno diventando preoccupati che le nostre libertà civili stanno venendo sacrificate in modo pericoloso e non necessario. Il problema è che la guerra all'Iraq continua a trascinarsi ed esiste un reale pericolo che si allarghi. Non si vede una tregua all'orizzonte in Iraq, o nella guerra al terrore o in quella alla droga. La vittoria non è neanche definibile. Se il Congresso è incapace di dichiarare una guerra ufficiale, è impossibile sapere quando finirà. Siamo stati ampiamente avvertiti che il conflitto mondiale in cui siamo coinvolti oggi durerà molto, molto a lungo ..."

" ... La mentalità guerresca, e la pervasiva paura di un nemico fantasma, consentono una continua erosione delle nostre libertà, e con questo vengono meno la confidenza nella nostra autonomia e la fiducia in noi stessi. Pensate solamente al sacrificio ed all'umiliazione quando passiamo abitualmente agli screening negli aeroporti. Anche se non ci sono prove scientifiche che qualsiasi tipo di liquidi o gel possano venire miscelati a bordo di un aereo per fabbricare una bomba, vengono sprecati miliardi di dollari per buttare via dentifrici e gel e per perquisire vecchiette in carrozzella.
I nostri nemici dicono buh e noi trasaliamo, andiamo in panico, e puniamo noi stessi. Ci comportiamo peggio di un bimbo che ha paura del buio. Ma in un certo modo, la paura di un terrorismo non ben definibile è basata sulla nostra incapacità di ammettere la verità del perché c'è il desiderio da parte di un ristretto numero di Islamisti radicali arrabbiati di uccidere degli Americani. Certamente non perché sono gelosi delle nostre ricchezze e libertà.

Non riusciamo a renderci conto che degli estremisti, inclini a sacrificare le loro stesse vite per uccidere i loro nemici, lo fanno per un senso di debolezza e disperazione dopo attacchi veri o percepiti al loro stile di vita, alla loro religione, al loro paese ed alle loro risorse naturali. Senza i classici metodi diplomatici o militari per rispondere a questi attacchi, e dato che i loro stessi governi non sono intenzionati ad interessarsene, fanno ricorso alla strategia della disperazione del terrorismo suicida. La loro rabbia verso i loro stessi governi, che considerano collusi col Governo americano, è pari se non maggiore di quella che nutrono verso di noi ..."


Sembrerebbe quasi un discorso di un esponente di estrema sinistra in realtà ... come per dire che molte volte le appartenenze ingannano.

Discorso del Senatore Repubblicano (per meglio dire uno degli ultimi veri liberali rimasti) USA Ron Paul ... prossimo candidato alle presidenziali USA ...

 

[Modificato il 11/12/2007 alle 22:16 by Federico Martin]


 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:16
Beh, pacho..per il "compagno" Bianchi spezzo una piccola lancia, per quel che vale. Gli scioperanti non stanno solo mandando a ** l'economia di questo paese (in fondo è la cosa che meno m'interessa), ma soprattutto stanno facendo mancare generi di prima necessità, o il carburante per far funzionare le auto della polizia ma soprattutto le ambulanze. Ci sono le ambulanze a secco.
Se l'unico effetto fosse quello di impedire lo shopping natalizio me ne fregherei (anzi), ma oltre certi limiti non puoi andare (e cioè non puoi compromettere la sicurezza altrui). Non sto parlando di "non avete avvisato una settimana prima, non potete scioperare", sto parlando di un reato che poi è la violenza privata: non puoi impedire la libera circolaziona altrui (senza contare il diritto al lavoro, alla salute etc etc). Posso capire i motivi della protesta, ma non le modalità. Perchè a questo punto il taxista che vuole protestare può anche lui commettere reati o limitare la libertà altrui, o io posso andare a sparare tra la folla se mi hanno licenziato. No.
Altre cose indigeste: le gomme tagliate a chi non aderiva allo sciopero, oppure l'intervista in cui dicevano "possiamo resistere a lungo, abbiamo i camion pieni di roba da mangiare" (era la roba che NON possono mangiare tutti gli altri cittadini, quelli con lo scaffale vuoto). I motivi della protesta sono giusti? Benissimo, sono d'accordo. Ma non puoi mettere in mezzo gente che non c'entra niente, gente che ha bisogno di lavorare, gente che ha bsogno di cure mediche, gente che ha bisogno di mangiare (e poi dire "eh, ci spiace per loro, ma.."). Ma niente.
Ripeto per la terza volta che capisco anche perchè protestano, ho amici e conoscenti che fanno quel mestiere. Però non posso accettare certe cose.



Per le altre cose.... vabbè, diritti? Welfare? IN Italia? Ma stiamo scherzando...

 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:30
Originariamente inviato da desmoblu

Beh, pacho..per il "compagno" Bianchi spezzo una piccola lancia, per quel che vale. Gli scioperanti non stanno solo mandando a ** l'economia di questo paese (in fondo è la cosa che meno m'interessa), ma soprattutto stanno facendo mancare generi di prima necessità, o il carburante per far funzionare le auto della polizia ma soprattutto le ambulanze. Ci sono le ambulanze a secco.
Se l'unico effetto fosse quello di impedire lo shopping natalizio me ne fregherei (anzi), ma oltre certi limiti non puoi andare (e cioè non puoi compromettere la sicurezza altrui). Non sto parlando di "non avete avvisato una settimana prima, non potete scioperare", sto parlando di un reato che poi è la violenza privata: non puoi impedire la libera circolaziona altrui (senza contare il diritto al lavoro, alla salute etc etc). Posso capire i motivi della protesta, ma non le modalità. Perchè a questo punto il taxista che vuole protestare può anche lui commettere reati o limitare la libertà altrui, o io posso andare a sparare tra la folla se mi hanno licenziato. No.
Altre cose indigeste: le gomme tagliate a chi non aderiva allo sciopero, oppure l'intervista in cui dicevano "possiamo resistere a lungo, abbiamo i camion pieni di roba da mangiare" (era la roba che NON possono mangiare tutti gli altri cittadini, quelli con lo scaffale vuoto). I motivi della protesta sono giusti? Benissimo, sono d'accordo. Ma non puoi mettere in mezzo gente che non c'entra niente, gente che ha bisogno di lavorare, gente che ha bsogno di cure mediche, gente che ha bisogno di mangiare (e poi dire "eh, ci spiace per loro, ma.."). Ma niente.
Ripeto per la terza volta che capisco anche perchè protestano, ho amici e conoscenti che fanno quel mestiere. Però non posso accettare certe cose.



Per le altre cose.... vabbè, diritti? Welfare? IN Italia? Ma stiamo scherzando...


Beh però c'e' da dire che i nostri politici fanno infiniti sul nulla, sono ancora lì a fare e disfare partiti (cambio nome, lavo con perlana e spaccio nuovo ciò che nuovo non è) o discutono su leggi elettorali come se fatta quella tutti i problemi spariscono.

le uniche leggi che fanno, oggi si è discusso ore sulla finanziaria ... e ciò che hanno tirato fuori ad esempio è un emendamento sull'IVA da applicare alla compravendita degli ASINI ... e non è uno scherzo.

Con tutti i problemi che ci sono in Italia ... abbiamo una manica di politici irresponsabili, che poi saltano fuori con i loro discorsi moralistici.

Al di là dei modi incivili di scioperare dei trasportatori, abbiamo che chi ci deve governare non fa nulla di concreto per migliorare un po' le cose.

Se l'economia va peggio di quello che dovrebbe e perchè siamo governati da incapaci., o meglio capaci di fare i loro interessi e molto poco quelli dei cittadini.

 

[Modificato il 11/12/2007 alle 22:33 by Federico Martin]


 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:34
Originariamente inviato da Federico Martin

Originariamente inviato da pacho

In compenso il "compagno" Bianchi precetta gli scioperanti.

Poi.

L'ex presidente della Fgic D'Alema: "Sono in sintonia col presidente Bush sulla sicuarezza2.

D'Alema bis sull'Iran: "Non siamo contrari a sanzioni europee ma le sanzioni devono essere accompagnate anche da incentivi

Il noto compagno Damiano, ministro del lavoro, già ex dirigente Fiom :" per risolvere il problema della sicurezza st valutando di concedere incentivi alle imprese virtuose"

Berinotti riceve il Dalai Lama

Mussi, compagno comunista: quello del welfare è un buon compromesso

Giordano: ""A gennaio ci faremo sentire"

Fassino: “Ancora operai che muoiono sul posto di lavoro, questo e’ inaccettabile". dopo 948 se ne è accorto. Meglio tardi che mai.

Veltroni: «No alla democrazia dei veti»

Nicola Rossi, ex Pci: «Prima che qualsiasi altra cosa avvenga bisogna ripristinare la legalità. Per fare un esempio oggi ho incontrato un imprenditore alimentare che chiedeva al governo di difendere il diritto suo e di altri suoi colleghi a non vedere deperire la merce e a consegnarla come pattuito dal con tratto. Sono preoccupazioni legittime. Prima di negoziare il governo, secondo me, dovrebbe ottenere la sospensione della protesta». ..Ma il Pci non difendeva i lavoratori. Oggi invece i padroni.Beh, è il progresso.

Questa è la "sinistra" italiana.
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Roba da matti ...

Prova a leggerti questo intervento

"... Viviamo ora nel periodo più drammatico per quanto riguarda la difesa da un governo centrale in espansione e con una costante erosione delle nostre libertà.
Ci ricordano in continuazione che “l'11 Settembre ha cambiato tutto.” Sfortunatamente, la politica che doveva venire cambiata più di tutte – cioè la nostra politica di intervenzionismo all'estero – non ha fatto altro che espandersi. Non c'è più possibilità che una politica di umiltà negli affari esteri, evitando di fare lo sceriffo del mondo intero a rovesciare ed installare governi, sia meritevole di considerazione. Viviamo ora in un'America post 11-9 dove il nostro governo ha intenzione di renderci sicuri non importa a quale prezzo. Ci si aspetta che noi facciamo buon viso a cattivo gioco e ci adeguiamo quando ci viene sottratta qualche nuova libertà, in nome del patriottismo e della sicurezza.

Anche se gli Americani in larga parte accettarono in un primo momento questo sforzo per renderci sicuri, ed erano inclini a sacrificarsi per la causa, sempre più ora stanno diventando preoccupati che le nostre libertà civili stanno venendo sacrificate in modo pericoloso e non necessario. Il problema è che la guerra all'Iraq continua a trascinarsi ed esiste un reale pericolo che si allarghi. Non si vede una tregua all'orizzonte in Iraq, o nella guerra al terrore o in quella alla droga. La vittoria non è neanche definibile. Se il Congresso è incapace di dichiarare una guerra ufficiale, è impossibile sapere quando finirà. Siamo stati ampiamente avvertiti che il conflitto mondiale in cui siamo coinvolti oggi durerà molto, molto a lungo ..."

" ... La mentalità guerresca, e la pervasiva paura di un nemico fantasma, consentono una continua erosione delle nostre libertà, e con questo vengono meno la confidenza nella nostra autonomia e la fiducia in noi stessi. Pensate solamente al sacrificio ed all'umiliazione quando passiamo abitualmente agli screening negli aeroporti. Anche se non ci sono prove scientifiche che qualsiasi tipo di liquidi o gel possano venire miscelati a bordo di un aereo per fabbricare una bomba, vengono sprecati miliardi di dollari per buttare via dentifrici e gel e per perquisire vecchiette in carrozzella.
I nostri nemici dicono buh e noi trasaliamo, andiamo in panico, e puniamo noi stessi. Ci comportiamo peggio di un bimbo che ha paura del buio. Ma in un certo modo, la paura di un terrorismo non ben definibile è basata sulla nostra incapacità di ammettere la verità del perché c'è il desiderio da parte di un ristretto numero di Islamisti radicali arrabbiati di uccidere degli Americani. Certamente non perché sono gelosi delle nostre ricchezze e libertà.

Non riusciamo a renderci conto che degli estremisti, inclini a sacrificare le loro stesse vite per uccidere i loro nemici, lo fanno per un senso di debolezza e disperazione dopo attacchi veri o percepiti al loro stile di vita, alla loro religione, al loro paese ed alle loro risorse naturali. Senza i classici metodi diplomatici o militari per rispondere a questi attacchi, e dato che i loro stessi governi non sono intenzionati ad interessarsene, fanno ricorso alla strategia della disperazione del terrorismo suicida. La loro rabbia verso i loro stessi governi, che considerano collusi col Governo americano, è pari se non maggiore di quella che nutrono verso di noi ..."


Sembrerebbe quasi un discorso di un esponente di estrema sinistra in realtà ... come per dire che molte volte le appartenenze ingannano.

Discorso del Senatore Repubblicano (per meglio dire uno degli ultimi veri liberali rimasti) USA Ron Paul ... prossimo candidato alle presidenziali USA ...


Più che un discorso "da esponente da sinistra estrema" è è un discorso che potrebbe fare il 90% della popoazione mondiale.
Se poi tu lo vuoi nobilitare con l'appellativo di "vero liberal", fa pure.
Poi se quelle poche migliaia che vanno in televisione, in quanto esponenti della borghesia (o se non ti piace, classe dirigente) che devono preservare i propri interessi dicono che non è vero..beh, lasciano il tempo che trovano.
MA mi fanno più incazzare i lavoratori che credono a simili panzane..

 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:37
Tutto vero, ma se già stasera 1/3 delle ambulanze dell'ospedale è fermo, se mancano i viveri nei negozi e nei supermercati, se la gente domani non potrà lavorare non è colpa dei politici, ma di chi ha materialmente bloccato tutto.
Ripeto: capisco le loro ragioni, ma non è accettabile un comportamento del genere.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:41
Originariamente inviato da pacho

Più che un discorso "da esponente da sinistra estrema" è è un discorso che potrebbe fare il 90% della popoazione mondiale.
Se poi tu lo vuoi nobilitare con l'appellativo di "vero liberal", fa pure.
Poi se quelle poche migliaia che vanno in televisione, in quanto esponenti della borghesia (o se non ti piace, classe dirigente) che devono preservare i propri interessi dicono che non è vero..beh, lasciano il tempo che trovano.
MA mi fanno più incazzare i lavoratori che credono a simili panzane..


io non voglio nobilitare nessuno ... ma è solo per farti capire che il mondo non è solo o rosso o nero, ma è un po' più vario, e magari avere idee liberali non vuol dire necessariamente essere individualisti, sfruttatori e persecutori del più bieco profitto ad ogni costo e con ogni mezzo.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:44
Originariamente inviato da desmoblu

Tutto vero, ma se già stasera 1/3 delle ambulanze dell'ospedale è fermo, se mancano i viveri nei negozi e nei supermercati, se la gente domani non potrà lavorare non è colpa dei politici, ma di chi ha materialmente bloccato tutto.
Ripeto: capisco le loro ragioni, ma non è accettabile un comportamento del genere.


A me hanno sempre insegnato che la prevenzione e la migliore cura ... se si aspetta sempre l'esasperazione di alcune categorie, quando si potrebbero fare molte cose concrete in anticipo invece di perdere tempo e occuparsi di caz...te

 

[Modificato il 11/12/2007 alle 22:53 by Federico Martin]


 
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  postato il 11/12/2007 alle 22:57
Ok, ma non perchè sono esasperato posso andare in strada e sparare sulla folla. Il concetto è questo.
Vogliono scioperare? Ne hanno il diritto, ci sono tempi e modi. Non gli stanno bene? Posso anche capirlo, ma non possono ledere i diritti altrui. E parlo del diritto a cure mediche, del diritto al lavoro, della possibilità di muoversi liberamente. Tra le ragioni della protesta c'era quella che i turni di lavoro dei camionisti mettono in pericolo loro e gli automobilisti. Vero. Ma con la loro protesta loro mettono in pericolo chi magari ha subìto un ictus o un infarto, e non può recarsi all'ospedale; chi sta per partorire; chi deve fare la dialisi, chi. E allora io non lo capisco. Protestano per il diritto al lavoro, ma l'operaio che non può recarsi in fabbrica, e guadagna 1000 euro al mese dovendo magari mantenersi una famiglia...che ne può? Chi glielo spiega? La gente che non si trova le cose negli scaffali e non ha l'orto, che ne può?
Come vedere Robin Hood che per rubare ai ricchi da' fuoco al villaggio dei contadini.

Non basta dire "sono esasperati, è colpa di chi li ha fatti arrivare a questi livelli", perchè a questo punto vale tutto.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 23:06
Originariamente inviato da desmoblu

Ok, ma non perchè sono esasperato posso andare in strada e sparare sulla folla. Il concetto è questo.
Vogliono scioperare? Ne hanno il diritto, ci sono tempi e modi. Non gli stanno bene? Posso anche capirlo, ma non possono ledere i diritti altrui. E parlo del diritto a cure mediche, del diritto al lavoro, della possibilità di muoversi liberamente. Tra le ragioni della protesta c'era quella che i turni di lavoro dei camionisti mettono in pericolo loro e gli automobilisti. Vero. Ma con la loro protesta loro mettono in pericolo chi magari ha subìto un ictus o un infarto, e non può recarsi all'ospedale; chi sta per partorire; chi deve fare la dialisi, chi. E allora io non lo capisco. Protestano per il diritto al lavoro, ma l'operaio che non può recarsi in fabbrica, e guadagna 1000 euro al mese dovendo magari mantenersi una famiglia...che ne può? Chi glielo spiega? La gente che non si trova le cose negli scaffali e non ha l'orto, che ne può?
Come vedere Robin Hood che per rubare ai ricchi da' fuoco al villaggio dei contadini.

Non basta dire "sono esasperati, è colpa di chi li ha fatti arrivare a questi livelli", perchè a questo punto vale tutto.


Io non difendo i modi di sciopero dei camionisti che sono incivili e l'ho già affermato... e le tue osservazioni sono corrette, ma mi irrita altrettando il moralismo dei politici e quindi me la prendo anche con loro.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 23:08
scusate: ma voi avete visto macchine ferme perchè senza benzina e scaffali vuoti?

No, perchè o reggio emilia è di un altro pianeta o anche queste sono panzane belle e buone.....

 
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  postato il 11/12/2007 alle 23:13
ah desmo, ripigliati un attimo!

Mettiamo un puntino sulle i e poi iniziamo il discorso:

INCIVILE E' CHI PONE gli INTESSI ECONOMICI innanzi a QUELLI vitali.
Come i benpensanti che additavano gli scioperi selvaggi dei ferrotranvieri dell'ATM che, dopo esseer stati presi per il culo dai sindacati confederali per 5 anni, alla fine, arrivati alla fame (provate a viverci voi, personcine civili, con 1100 euro a milano, con famiglia) hanno scioperato. E hanno vinto. Anyway.

Leggiamo un po' qui, da Comincialitalia.nel

Abbiamo intervistato un autotrasportatore disposto a dire quello che pensa lui e tanti della categoria.
Perchè vi siete fermati?

"Io perchè sono stanco, distrutto, non ce la faccio più a fare questa vita".

Quanti anni ha?

"29 anni".

E' giovane, perchè dice 'sono distrutto'?

"Perchè viaggio dall'Italia alla Spagna e nei Paesi del Nord senza sosta. Quando sono in viaggio, sto sul camion tutto il giorno, con tappe di poche ore. Poi mi fermo uno, al massimo un giorno e mezzo e riparto. Così da quattro anni. Non mangio mai un piatto caldo, solo panini. Ho un grave disturbo al fegato. Non fumo e non bevo, ovviamente".

Perchè questi turni?

"Il capoccia è anche buono. Però il principale dice, e ci li ha fatti vedere, che i costi per mandare avanti l'azienda, le tasse che deve pagare, tutte le altre cose, sono così cari che o si chiude o ci dobbiamo sacrificare. E noi gli abbiamo detto di tirare avanti. Però siccome ci sono altri padri di famiglia che piangono perchè si vedono venire via il lavoro, abbiamo detto che siamo disposti a stare fermi un mese o due e far lavorare qualcun'altro. Quell'altro poi ci da 100 euro al mese e noi intanto cerchiamo lavoro ai mercati generali, come operai..".

Lei è italiano?

"Eh certo..."

Quanto guadagna al mese?

"Se va bene 550 euro..Ci devo mantenere la ragazza, la casa, l'affitto...tutto..non ce la facciamo. Più che vivere, abbiamo voglia di morire, creda...Lo so che è un peccato. Ma Dio ci deve guardare".

[..]
Senta, ma i sindacati vi difendono?

"A me non m'importa niente dei sindacati...non ci credo. Tanto stanno tutti con quelli dei partiti. Però questa protesta mi pare utile. Hanno aderito tutti, vede".

Ma in sostanza qual è il problema?

"Che la vita è troppo cara....non ce la facciamo più! Un'azienda ti dà una miseria perchè il resto lo da allo Stato, a questi mascalzoni...che ci fanno i convegni. Ma, signò, se l'è chiesto quanto costa un partito, i convegni che fanno, ma lo sa chi li paga?".

Chi?

"Le aziende che girano alla politica dal 30% e più. Per lavorare. E lavorano solo quelli che fanno questo. Poi m'ha detto il principale: "Dobbiamo stare anche buoni perchè avendo fatto questo, se alziamo la testa, ci fanno denuciare e si finisce con le indagini del fisco e magari ti fanno chiudere l'attività".

Lo sa che sta facendo una denuncia molto grave?

"Lo so...Io ho detto al principale mio, ma perchè non ve unite tutti, autodenunciatevi e dite che ognuno che lavora in Italia paga tangenti alla politica...se scoppia per tutti il bubbone...".

Ma lei non vota nessun partito, non c'è nessuno che le dà più fiducia?

"Questi? So' tutti uguali, e i mejo sono i peggio, pensi lei? Però se voto devo votà Berlusconi".

E perchè 'deve'?

"Perchè c'ha ragione il principale...non so come fà ma Berlusconi se non ti ribelli lo viene a sapè...e allora...te fà lavorà...per questo voteranno tutti Berlusconi".

E Prodi?

"Pure...So la stessa cosa...Tutti".

Qui scorgiamo tutta la frustrazione operaia/lavoratrice per la "sinistra" governativa, anche per quella "estrema" (ma fatemi il piacere..estrema!!!!che è piu a destra della dc!!).

Naturalmente leggiamo anche come i nostri onesti imprenditori, per mascherare lo sfruttamento alienano i lavoratori, speculando sulla loro miseria. come hanno sempre fatto naturalmente.
Allora la colpa non è dei profitti che macinano, per di piu in nero ed in tutta tranquillità, come bellamente ammesso. La colpa è delle tasse.
A questo punto vorrei sapere perche i contesti nazionali con i mercati del lavoro piu equilibrati sono quelli con una maggiore tassazione. Perche qui sembra che viviamo su marte e le leggi sociali e dell'economia funzionano al contrario. Talmente al contrario che sia i crucchi liberisti che la "sedicente sinistra" si trovano perfettamente d'accordo.

Intermezzo:federico martin perfavore non iniziare con le tue convinzioni che non stanno in piedi empiricamente - che poi te le dimostro e che alla fine dici " bravo allora vai a Cuba".

A questo punto facciamo due considerazioni sullo sciopero in sè e sulle ricadute ai cittadini.

1) ma come, abbiamo un governo che un giorno sì e l'altro puro richiama al senso di responsabilità, alla moderazione e poi, davanti ad uno sciopero causato dalla propria stessa negligenza, collusione criminale col profitto e sfruttamento (non sono solamente i camionisti) si comportà così.
Il bubbone dei trasportatori è in ballo da circa 15 anni. Siamo arrivati ad una situazione che non ce la fanno più. I sindacati se ne fottono, i padroni li sfruttano e li ricattano ed il governo li criminalizza. E qui abbiamo personcine responsabili che affibi degli "incivili". Bella mente ragazzi.
Ma come diceva il censis, questo è un paese dominato dall'individualismo. E' un paese malato. Ognuno si fa i cazzi suoi. Ed ai lavoratori in sciopero non gliene frega piu nessuno.
mi direte: si, ci sono alte forme di protesta. Quali? quelle che praticano da 15 anni (naturalmente condita da concertazione) che li hanno ridotti in questo stato?

Passiamo al punto II.

Io, quando sento Prodi le personcine responsabili che dicono: èèè,nonononono! qui si penalizza il cittadino - mi girano le palle a non finire. Cioè, qui abbiamo un'inflazione dei prezzi galoppante, ma mascherata. Una deflazione dei salari mostruosa. La gente fa fatica ad arrivare a fine mese. CI tagliano anche la tela delle mutande. Il 50% delle assunzioni sono precaire. CI tagliano le pensioni e ci svendono i fondi pensione....e hanno il coraggio di dire: èèènononoono, basta scioperi perhce difendiamo i cittadini? ma non ce l'hanno un minimo di vergonga??

FORZA AUTOTRASPORTATORI!!!Questo dovremmo dire! Vincete questa battaglia per dare un po' di morale a noi lavoratori! Basta a farci mettere i piedi in testa, dai partiti, dagli imprenditori e dai sindacati loro compari.

Ed invece mi sento dire, anche da simpatizzanti di sinistra, che manca la benzina nell'autoaumbulanza, e le merci al supermercato, come se fosse vero (magari)!!

Ma che me ne frega delle merci!!!qui siamo stati fregati dalle merci.ci hanno invaso le merci. ci hanno surclassato le merci. siamo pieni di merci inutili. a prodi non gliene frega un cazz.o dei possibili disagi..come agli imprenditori. A loro gli interessa che le merci continuino a girare. Sulle spalle di questi poveri cristi che abbiamo visto che vita fanno.

E noi, invece che incazzarci che lo politiche criminali e la sfacciataggine dei sindacati, imprenditori e giverni liberisti, ce la prendiamo coi lavoratori.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 23:32
Originariamente inviato da pacho

E noi, invece che incazzarci che lo politiche criminali e la sfacciataggine dei sindacati, imprenditori e giverni liberisti, ce la prendiamo coi lavoratori.



Prima che ti agiti, ti dico che su questultimo tuo intervento su alcuni punti (non molti) concordo, ma ti chiedo ... governi liberisti dove li vedi, io nel mondo nemmeno uno ... la maggior parte dei paesi sviluppati, occidentali o che dir si vaglia hanno una presenza dello stato talmente invadente e inefficente che definirli liberisti è una bestemmia.

Mi citi paesi a più alta tassazione dove c'e' più equilibrio nel lavoro, se mi citi i paesi nordici dimentichi un fatto è che sono quattro gatti cioé qualche milione di persone e da questo fatto sono un po' agevolati rispetto a nazioni che si avvicinano a qualche centinaio di milioni.

Poi c'e' da dire che c'e' un abisso culturale di differenza, siccome in Svezia ci ho vissuto un anno a studiare, il rispetto che hanno sia per l'ambiente sia per le cose pubbliche noi (parlo di italiani) non sappiamo neanche cosa vuol dire, ma però i loro bei problemi li hanno anche la ...

A proposito di inflazione posso chiederti perché ho parecchi dubbi in proposito, quali sono le principale cause di questa secondo te, al di là delle statistiche taroccate che ci dicono che è di circa il 2% in realtà sappiamo che è ben più alta.

 
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  postato il 11/12/2007 alle 23:39
No, io non me la prendo con i lavoratori. Io mi inca.zo, coi lavoratori, se vedo un'ambulanza ferma con un incidente a 20 km da qui e se so che loro per protestare hanno provocato questo. M'inca.zo coi loro capoccia che li sfruttano e li mandano allo sbaraglio, m'inca.zo con la pubblica istruzione che ha fallito. Me la prendo con uno di 29 anni che dice "voto berlusconi così mi fa lavorare", esattamente come vogliono i suoi capoccia, con la lacrimuccia di nostalgia per il condonino e la piccola Evasione di Fine Anno.
I trasportatori hanno tutta la mia comprensione, ma ripeto: non possono tirare in ballo la salute e la vita (inteso come sociale e lavorativa) di altri cittadini (CHE NON NE POSSONO NIENTE, e che sono in parte operai, lavoratori, operatori di call center, infermieri sottopagati, precari, disoccupati, anziani, pensionati) per poi dire "ci dispiace". Ci dispiace una strabeata.
Sono delle cose che non posso capire.
Mi ricordo una vecchia storiella di lupo alberto, credo degli anni'70: finiva con una frase "stretta la foglia, larga la via, chi ci rimette in queste dispute tra borghesi è sempre il proletario". E' vero, ma è anche vero che spesso in dispute tra borghesi e proletari ci rimettono ALTRI proletari, che non c'entrano peraltro nulla. DOvrebbe interessarti, come discorso.
In quanto a me, io in questo momento non faccio distinzioni tra borghesi e proletari. mi dici di calmarmi, magari pensando all'esempio dell'ambulanza. Però io credo che siamo in fondo tutti persone, e se una persona crepa questa notte perchè non è arrivata all'ospedale io non guardo se era borghese o proletario.
Ieri qui a Torino si protestava in piazza e ci si chiedeva se gli estintori erano carichi e in regola, oggi dovrei elogiare il fatto di avere ambulanze e vigili del fuoco fermi?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 00:33
Originariamente inviato da pacho

e quale sarebbe la parte politca seria e lungimirante? Aspetta aspetta, forse ho trovato 1 degli intellettuali a cui ti riferisci


eccolo, finalmente lo hai palesato in modo tale da potertene rendere conto tu stesso! questo è il tuo problema.
prendi un avvenimento, una porzione di un qualcosa di più complesso e cerchi di convincere te stesso e gli altri che tutto il sistema segua le leggi dell'esempio da te citato.
per dirla breve, porti la generalizzazione all'estremo.

apri gli occhi, pacho

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 00:43
voglio spendere qualche breve riga anch'io sulla questione autotrasportatori.

quello che si sta verificando è uno scandalo! oltre a non poter essere assolutamente catalogata come sciopero, la protesta messa in scena costituisce occupazione abusiva di suolo pubblico, interruzione di pubblico servizio e non so che altro, ma credo che queste due cose possano bastare no?

ben venga la precettazione, così come ben venga il diritto allo sciopero che rispetti le regole necessarie al vivere civile.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/12/2007 alle 00:50

Su inflazione

Una spiegazione dell'inflazione e della disoccupazione: una sfida alla teoria economica liberale

di Anwar Shaikh

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/12/2007 alle 00:59
Originariamente inviato da EugeRambler

voglio spendere qualche breve riga anch'io sulla questione autotrasportatori.

quello che si sta verificando è uno scandalo! oltre a non poter essere assolutamente catalogata come sciopero, la protesta messa in scena costituisce occupazione abusiva di suolo pubblico, interruzione di pubblico servizio e non so che altro, ma credo che queste due cose possano bastare no?

ben venga la precettazione, così come ben venga il diritto allo sciopero che rispetti le regole necessarie al vivere civile.


Grazie del contributo critico.
Faresti un'ottima coppia con DelDebbio,quello di studio aperto, di Secondo Voi. Lui ti intervista, e tu gli rispondi proprio così. Andresti benissimo per il livello del programma.

 

[Modificato il 12/12/2007 alle 01:04 by pacho]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 01:13
Originariamente inviato da pacho


Su inflazione

Una spiegazione dell'inflazione e della disoccupazione: una sfida alla teoria economica liberale

di Anwar Shaikh


Forse ti riferisci a questo ... in linea di massima copio e incollo

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Il primo riguarda l'equilibrio di breve periodo, infatti sia l'approccio keynesiano che quello neoclassico tendono ad analizzare la produzione effettiva ed il livello dei prezzi come se fossero in equilibrio associati alla eguaglianza di breve periodo tra la domanda e l'offerta. Secondo questo punto di vista, il ciclo economico è una fluttuazione del prodotto nel breve periodo intorno al punto di equilibrio (Kalecki 1968). Ma ho rilevato chiaramente che il processo di livellamento della domanda e dell'offerta aggregate è ciò che da luogo ad un ciclo economico osservabile di 3-5 anni (crescita); quello che attualmente viene definito come « il » ciclo economico non è altro che la fluttuazione del prodotto effettivo (disequilibrio) nella continua ricerca di una domanda e di una offerta entrambe oscillanti in una fase di crescita endogena ossia che le fasi di innalzamento e di abbassamento del ciclo sono associate rispettivamente alle fasi positive e negative degli eccessi della domanda (Shaikh 1989,1991,1992)

Il secondo elemento ha a che fare con la moneta e il credito. La spesa in deficit di ogni unità produttiva ossia la spesa in eccesso rispetto al suo reddito corrente, può essere finanziata solo con la riduzione delle sue attività (ricavando capitale dalla vendita delle azioni) e con l' indebitamento presso terzi (Early e Parson ed altri 1976). Per l'economia nel suo complesso ciò si riduce alla richiesta di nuovi prestiti alle banche private e all’allargamento della base monetaria da parte della banca centrale. Finchè per soddisfare la domanda di denaro in termini di liquidità non si da luogo a nuovo credito e ad una più ampia base monetaria si possono facilmente verificare fenomeni di eccesso della domanda aggregata generata da un eccesso endogeno di offerta di moneta (Moore 1989, pag 483). Il disavanzo in deficit aggregato dello stato e del settore privato (comprese le famiglie) combinati con l’aumento del potere d’acquisto dei capitali provenienti dall’estero possono esercitare una pressione sui mercati, in particolare sul mercato dei beni. In un progetto di lavoro, stiamo sviluppando delle misurazioni dell'eccesso di domanda e della finanza che le sta dietro ed intendiamo dimostrare il loro rapporto con la crescita e l'inflazione nell'economia degli USA.

Il terzo elemento riguarda le implicazioni dovute al persistere dell'eccesso di domanda, infatti questo corrisponde all'eccesso di una domanda che generalmente cresce più dell'offerta e stimola quindi la crescita dell'offerta. I limiti di un processo di questo genere derivano quindi dai limiti all'offerta. Secondo la tradizione neoclassica e keynesiana, il limite generale dell'offerta di beni è determinato dalla disponibilità di lavoro, ma entrambe le scuole economiche si aspettano che un eccesso di domanda dovrebbe in primo luogo stimolare l’inflazione solo dopo avere praticamente raggiunto la condizione di pieno impiego, differiscono soltanto per il significato che viene dato al pieno impiego e se questo è o meno una condizione normale nel capitalismo, ma entrambi portano avanti la nozione di un tradeoff tra disoccupazione ed inflazione. Il guaio, come abbiamo visto, è che sono necessari notevoli contorsionismi per spiegare i periodi persistenti di crescita tanto dell'inflazione che della disoccupazione.

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Qui si parla di teorie neoclassiche e di keynes ... e gli austriaci dove li lasciamo ...

Ti rinnovo l'invito a leggere ad esempio il trattato di Von Mises sulla moneta e il credito , oppure il saggio di Rothnard e forse ti renderai conto che le disamine sull'inflazione non sono poi così diverse.

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Mises formulò la sua teoria del ciclo economico. Nell'economia di mercato, funzionale e armoniosa, si inserisce l’espansione del credito bancario e monetario, incoraggiata e appoggiata dai governi e dalle proprie banche centrali. Non appena le banche aumentano l’offerta di moneta (banconote o depositi) e prestano la nuova moneta alle imprese, esse spingono il tasso di interesse al di sotto del tasso "naturale" o delle preferenze temporali, cioè il tasso di libero mercato che riflette le proporzioni di consumo e investimento scelte volontariamente dal pubblico.
Non appena il tasso di interesse viene abbassato artificialmente, le imprese prendono a prestito nuovo denaro ed espandono la struttura produttiva, aumentando gli investimenti, in particolar modo nei processi "remoti" della produzione: processi molto lunghi, macchinari, materie prime industriali e così via. La nuova moneta viene usata per alzare i salari e gli altri costi e per trasferire le risorse in queste "alte" classi di investimento. Quando in seguito i lavoratori e gli altri produttori ricevono la nuova moneta, essi la spendono con le vecchie proporzioni, non avendo modificato le loro preferenze temporali. Ciò significa che il pubblico non riesce a risparmiare abbastanza per partecipare alle nuove ed alte classi di investimento; il collasso di quelle imprese e di quegli investimenti diventa quindi inevitabile.
La recessione o depressione è allora vista come un inevitabile riassetto del sistema produttivo con il quale il mercato liquida gli investimenti improduttivi in eccesso, causati dal boom inflazionistico, e ritorna alla proporzione consumo/investimento preferita dai consumatori.

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Solo che Von Mises lo diceva più o meno 70 anni fa.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/12/2007 alle 01:29
A se per te dice la stessa cosa...contento te contenti tutti. Basta vedere l'interpretazione che da della crisi alle ultime due righe da quanto postato.
Bah, da qui a poco Von mises diventa marxista.
Già non si riconosce nell'individualismo metodologico..adesso nemmeno nella disoccupazione neoclassica. Mi sa che me lo leggerò questo libro.

Comunque grazie per avermi detto a cosa mi riferivo.
L articolo si trova qui

http://www.autprol.org/public/documenti/inflazione_e_disoccupazione.htm


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 01:39
Originariamente inviato da pacho

A se per te dice la stessa cosa...contento te contenti tutti. Basta vedere l'interpretazione che da della crisi alle ultime due righe da quanto postato.
Bah, da qui a poco Von mises diventa marxista.
Già non si riconosce nell'individualismo metodologico..adesso nemmeno nella disoccupazione neoclassica. Mi sa che me lo leggerò questo libro.

Comunque grazie per avermi detto a cosa mi riferivo.
L articolo si trova qui

http://www.autprol.org/public/documenti/inflazione_e_disoccupazione.htm



Sull' ultima frase di Von Mises ho semplificato molto, appena avrè tempo di inserirò copie delle pagine del libro così capirai ancora meglio che non conoscendo ciò che uno ha scritto è molto facile confondere, generalizzare e inserire in categorie che non hanno nulla a che vedere, intanto se vuoi cominciare ad approfondire l'argomento qui può già trovare alcune cose interessanti

http://www.mises.org/Books/mysteryofbanking.pdf

Però una cosa è certa non è proprio Marxista ... così come Marx non poteva fare una disanima sull'utilizzo delle banche centrali attuali visto che ad esempio la Federal Reserve come istituzione è nata nel 1913, l'unica disamina che poteva fare era quella basata su quel modello che era la Banca Inglese che possiamo definire una prima bozza di concetto di banca centrale.

 

[Modificato il 12/12/2007 alle 01:57 by Federico Martin]


 
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  postato il 12/12/2007 alle 07:36
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/berlusconi-indagato/berlusconi-indagato/berlusconi-indagato.html
 
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  postato il 12/12/2007 alle 08:34
Originariamente inviato da desmoblu

No, io non me la prendo con i lavoratori. Io mi inca.zo, coi lavoratori, se vedo un'ambulanza ferma con un incidente a 20 km da qui e se so che loro per protestare hanno provocato questo. M'inca.zo coi loro capoccia che li sfruttano e li mandano allo sbaraglio, m'inca.zo con la pubblica istruzione che ha fallito. Me la prendo con uno di 29 anni che dice "voto berlusconi così mi fa lavorare", esattamente come vogliono i suoi capoccia, con la lacrimuccia di nostalgia per il condonino e la piccola Evasione di Fine Anno.
I trasportatori hanno tutta la mia comprensione, ma ripeto: non possono tirare in ballo la salute e la vita (inteso come sociale e lavorativa) di altri cittadini (CHE NON NE POSSONO NIENTE, e che sono in parte operai, lavoratori, operatori di call center, infermieri sottopagati, precari, disoccupati, anziani, pensionati) per poi dire "ci dispiace". Ci dispiace una strabeata.
Sono delle cose che non posso capire.
Mi ricordo una vecchia storiella di lupo alberto, credo degli anni'70: finiva con una frase "stretta la foglia, larga la via, chi ci rimette in queste dispute tra borghesi è sempre il proletario". E' vero, ma è anche vero che spesso in dispute tra borghesi e proletari ci rimettono ALTRI proletari, che non c'entrano peraltro nulla. DOvrebbe interessarti, come discorso.
In quanto a me, io in questo momento non faccio distinzioni tra borghesi e proletari. mi dici di calmarmi, magari pensando all'esempio dell'ambulanza. Però io credo che siamo in fondo tutti persone, e se una persona crepa questa notte perchè non è arrivata all'ospedale io non guardo se era borghese o proletario.
Ieri qui a Torino si protestava in piazza e ci si chiedeva se gli estintori erano carichi e in regola, oggi dovrei elogiare il fatto di avere ambulanze e vigili del fuoco fermi?


sono pienamante d'accordo!!! un altro problema grave di cui nessuno parla è che in Italia il trasporto merci è al 90% su gomma, quando si potrebbe deviare su rotaia con costi minori e piu vantaggi, ma nessuno si è mai preoccupato di questo altrimenti qualche industrialotto che fabbrica camion o pneumatici si incazz.a, questa è le fine che l'Italia si merita per non aver mai affrontato i problemi seri

 

____________________
Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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