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Autore: Oggetto: [Thread vecchio] Fatti di politica 2007

Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2006

  postato il 09/10/2007 alle 09:26
Originariamente inviato da Federico Martin

Tommaso "Bamboccione" Schioppa ... ieri se né uscito con questa frase:

«Mandiamo i bamboccioni fuori di casa» facendo riferimento alla norma della finanziaria 2008 che prevede agevolazioni sugli affitti per i giovani tra 20 e 30 anni.

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A parte che è semplicemente vergognoso che un ministro della repubblica italiana si esprima con certi termini nei confronti di una parte dei cittadini italiani ... questo dimostra quanto le istituzioni sono lontane anni luce dalla realtà del paese, dove i giovani sono costretti a vivere con l'aiuto dei genitori non per volontà ma per necessità.

Voglio vedere se Padoa Schioppa guadagnasse mille euro al mese da precario e dovesse pagare un affitto da minimo 600€ o una rata del mutuo con che cosa vivrebbe ????

Certo con la sua detrazione di 495 euro IN TRE ANNI (se non si guadagna più di 15000€ LORDI all'anno) ha risolto d'incanto tutti i problemi dei giovani che ora potranno serenamente guadagnarsi l'indipendenza.

Siamo al ridicolo ...


A proposito di bambaccioni ... che fatica vuoi che si faccia ad andare fuori di casa quando si è figli di ... vero Padoa Schioppa lei che è figlio di ex amministratore delegato delle assicurazioni generali e studiare alla Bocconi, fare master al MIT e trovare posto a bankitalia (di cui oggi gode dopo solo 24 anni di lavoro una pensione di 11 mila euro netti mensili da puro privilegiato con il bollino blu).

Fonte: Repubblica.it

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C'E' DAVVERO un po' di tutto nell'elenco dei 1253 esperti e consulenti a libro paga del governo Prodi. Giuristi e ginnasti, generali e creativi, cinefili e professoresse, ambasciatori e webmaster, giornalisti e rettori, figli della Patria e figli di papà. Sono 1253: una media di 48 esperti a dicastero, anche se questa - come tutte le statistiche - appiattisce una realtà dove ci sono ministri come Di Pietro e Mastella che dichiarano zero consulenti, e altri, come Rutelli, che con il loro elenco superano - da soli - un terzo del totale: 436.

Una Napolitano, Simona, nipote del presidente della Repubblica, è consulente del ministero dell'Ambiente (per 2800 euro al mese), incaricata di fornire "assistenza e consulenza riguardo le problematiche del settore giuridico e nel settore del diritto informatico, amministrativo e degli appalti pubblici". Un Mastella, Pellegrino, figlio del Guardasigilli, è consulente del ministero per le Attività produttive con l'incarico di assicurare (per 2700 euro al mese) "attività di collaborazione finalizzata all'approfondimento delle specificità dei modelli anglosassoni".

E un Gambescia, figlio del deputato diessino Paolo, è consulente del ministro per l'Innovazione (1500 euro mensili) "per l'elaborazione e la verifica delle linee programmatiche relative al rapporto tra la pubblica amministrazione e il sistema delle imprese". Non c'è invece - non ancora, perché il decreto non è stato ancora registrato dalla Corte dei conti - il nome di Angelo Rovati, che dopo essersi dimesso da consigliere di Prodi è stato riassunto una settimana fa come "esperto per il Kazakistan" (specializzazione tanto circoscritta quanto sorprendente).

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In Italia ci sono chi queste cose non può permettersele perché non figlio di ... e troverà quasi sempre le porte chiuse perché avanti non si va per merito ma per raccomandazione e quindi è costretto per necessità ad essere aiutato dai genitori nel tirare a campare.

Poi si certo è bellissimo pagare le tasse e se non ci fossero bisognerebbe invertarne di nuove come lei ci ha insegnato da perfetto professorino quale è, ma è INSOPPORTABILE vedere come vengono spesi i soldi di queste tasse e se vengono spesi male o per cose totalmente inutili per il bene dei cittadini ma utili solo per i privilegi di pochi, beh francamente si ha tutto il diritto di mandarla a quel paese quando fa certe affermazioni che è meglio che se le tenga per lei perché sicuramente farebbe di gran lunga una più bella figura.

 
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  postato il 09/10/2007 alle 20:28
Ah, dimenticavo...
Sandra Milo (!!), a Buona Domenica (!!!)- dopo aver raccontato che a 14 anni leggeva Marx e il Capitale (!!!!!)- s'è messa a parlare di Berlinguer:
L'ho amato follemente fin dal primo momento che l'ho visto, sono impazzita per lui, era così carismatico, con un'anima bellissima, un signore vero, lui non faceva il politico di mestiere, era uno che si interessava veramente agli altri, alla gente [...]
Un giorno l'ho seguito fino a Venezia dove era in corso una Festa de L'Unità, per vederlo, ma lui era già andato via, allora sono andata nel suo hotel e l'ho atteso fino alle tre di notte. Quando è arrivato ci siamo guardati a lungo mentre saliva dal porticciolo e tutto è iniziato da lì».
E' iniziato da lì???? Ma COSA? Toglietele la bottiglia!
Scusate, ancora una...


(S.M. ha poi precisato che il suo è stato un amore platonico, ndR)

 

[Modificato il 09/10/2007 alle 21:21 by desmoblu]


 
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  postato il 14/10/2007 alle 20:34
Della serie: altro mal non venga.

Caso Storace: Berlusconi, "errare humanum est"

MILANO - ''Capita a tutti di sbagliare: errare humanum est. Questa volta e' capitato anche a Francesco Storace, e me ne dispiaccio. Sono sicuro pero' che non gli manchera' l'intelligenza di riconoscerlo, come ha avuto il coraggio di fare altre volte''. Cosi' Silvio Berlusconi ha commentato poco fa l''attacco del leader della Destra al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Agr)


Il classico salvare capra e cavoli. Basta aspettare qualche giorno e un momento favorevole per NON dissociarsi da affermazioni gravissime e non perdere elettori. Questo è uno dei metodi per "non avere dissidi interni": assecondare gli alleati qualsiasi cosa dicono. Gli altri sono usare soldi e potere per comprarli, agevolarli oppure ricattarli.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/10/2007 alle 22:38
Molto bella la puntata di oggi di Report, fa sempre piacere vedere come vengono amministrati i soldi pubblici, siamo arrivati al punto che li usano per speculazione con i derivati ... alimentando lautamenente i bilanci delle banche.

E proprio bellissimo pagare le tasse e poi sapere che vanno a finire in derivati o swap dove solo le banche ci guadagnano milioni di eurozzi.


 
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  postato il 14/10/2007 alle 22:43
Un bel "carta canta":
«Ma chi vogliono prendere in giro. Qualcuno - denuncia in una nota il coordinatore del Lazio, Francesco Giro- sta tentando al fotofinish di tirare su i numeri per mascherare un mezzo flop. Passare dal milione e mezzo comunicato alle 17.30 ai due milioni annunciato alle 18.30 - accusa il deputato Fi - è un fatto poco credibile anzi fantascientifico.».

«La nascita di un nuovo partito di massa è sempre una cosa seria, meno seria è quella sorta di lievitazione di voti che si sta verificando in queste ultime ore, dalle 17 alle 18,30». (Fabrizio Cicchitto)

(ANSA) - ROMA, 10 apr - Secondo il primo exit poll del consorzio Nexus per Rai, alla Camera l'Unione è al 50-54% mentre la CDL è al 45-49%. (ANSA)..

Le ultime proiezioni Nexus per il Senato, relative al 95% della copertura, danno l'Unione al 49,8% e la Casa delle Liberta' al 49,1%....
(10/04/2006 - Nexus su Senato (al 95%))

Ancora nessuna spiegazione sul ritardo con cui vengono annunciati i dati al Viminale. L'Ulivo allerta i parlamentari di Lazio e Campania...
"Non abbiamo ricevuto risposta sulla lentezza con cui vengono resi noti al Viminale i dati ufficiali. Visto il silenzio del Governo, riteniamo utile invitare in modo particolare i parlamentari di Lazio e Campania a esercitare la massima vigilanza presso le competenti prefetture per ristabilire il regolare andamento delle procedure di scrutinio. Siamo inoltre preoccupati del balletto di cifre e della perdurante incongruenza di dati che ci vengono forniti". Lo afferma una nota del coordinamento dell' Ulivo. (ANSA, 10 aprile 2006)

Tutti i sondaggi e gli exit poll sono stati smentiti clamorosamente. Nexus, Swg e altri istituti di ricerca sono sbalorditi dai dati che stanno emergendo, in grande contraddizione rispetto a tutte le indagini elaborate nei mesi, nei giorni e nelle ore scorse. (Ansa, aprile 2006)

 
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  postato il 16/10/2007 alle 11:47

Intervento di Mauro Mazza prima della messa in onda. Protesta dei giornalisti
Il ct aveva detto a Varriale che se avesse potuto avrebbe partecipato alle primarie

Donadoni: "Anch'io sarei andato a votare"
E il direttore del Tg2 censura l'intervista


di ALDO FONTANAROSA
ROMA - "Sono bloccato in ritiro, altrimenti sarei andato". E' la vigilia di Italia-Georgia. Ai microfoni di Enrico Varriale, inviato di Rai Sport, il ct della Nazionale Donadoni spiega che avrebbe votato alle primarie del Pd se solo avesse potuto. Ma i telespettatori del Tg2, quando il servizio va in onda sabato 13, non possono sentire né la domanda del giornalista né la risposta di Donadoni. Perché il direttore del Tg2 Mauro Mazza le taglia entrambe, prima della messa in onda.

La sforbiciata di Mazza non va giù a una buona metà dei redattori del Tg2 e di Rai Sport. Il sospetto è chiaro. Mazza, direttore nel cuore di An, si premura di tagliare Donadoni perché le sue parole avrebbero portato tanti tifosi ai seggi delle primarie. Ieri così partono le proteste ufficiali. I rappresentanti sindacali del Tg2 e di Rai Sport chiedono se la tv di Stato abbia conosciuto un caso di censura. L'Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, vuole sapere se l'inviato abbia subìto una vendetta il giorno dopo, domenica.

Il giorno dopo, Mazza non manda in onda un secondo pezzo di Varriale. Preferisce scrivere lui, il direttore, il servizio sul 2 a 0 dell'Italia. E' il clima generale, peraltro, a preoccupare la redazione. Mazza non ha forse criticato un giornalista sabato per aver parlato di "saluti fascisti" al corteo di An?

Mazza respinge ogni critica: "Il Tg2 aveva chiesto a Rai Sport sabato un servizio su una partita. La parte politica del pezzo era estranea e l'avrei eliminata anche se il ct avesse inneggiato al Polo. Domenica poi ho preferito scrivere io il servizio perché non sapevo, a quel punto, che cosa mi sarebbe arrivato. I saluti fascisti? Non c'erano immagini a documentarli. Quando la sinistra antagonista ha gridato slogan odiosi su Nassirya in corteo, ho preteso le immagini prima di citarli nel Tg2".

Mazza, a capo della "fondazione liberal" con esponenti e giornalisti della cdl. Complimenti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2007 alle 11:55
Originariamente inviato da desmoblu

Della serie: altro mal non venga.

Caso Storace: Berlusconi, "errare humanum est"

MILANO - ''Capita a tutti di sbagliare: errare humanum est. Questa volta e' capitato anche a Francesco Storace, e me ne dispiaccio. Sono sicuro pero' che non gli manchera' l'intelligenza di riconoscerlo, come ha avuto il coraggio di fare altre volte''. Cosi' Silvio Berlusconi ha commentato poco fa l''attacco del leader della Destra al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Agr)


Il classico salvare capra e cavoli. Basta aspettare qualche giorno e un momento favorevole per NON dissociarsi da affermazioni gravissime e non perdere elettori. Questo è uno dei metodi per "non avere dissidi interni": assecondare gli alleati qualsiasi cosa dicono. Gli altri sono usare soldi e potere per comprarli, agevolarli oppure ricattarli.


Solidarizza pure con Cuffaro...per la serie che la solidarietà non se nega a nessuno.
L'unico che non ha avuto la sua solidarietà è radiato.

 
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  postato il 16/10/2007 alle 15:33
E intanto, proprio dopo le dichiarazioni sui "bamboccioni", Il Tempo ha fatto questa inchiesta a Roma:

*************

Mutui fantasma ai precari
Ai lavoratori a tempo concessi prestiti solo per 85 mila euro

Nelle banche alla ricerca di finanziamenti con una busta paga da 1.200 euro: ecco i risultati.

Il mutuo rimane una chimera per molti giovani. Acquistare una casa tutta per sè è un sogno per la maggior parte dei precari. Lo sanno bene i lavoratori assunti a tempo determinato che sono costretti a vivere in casa con i genitori. La conferma da una nostra inchiesta tra i principali istituti finanziari della Capitale.

«Sei giovane? Sei precario? Vieni da noi. Abbiamo il mutuo che fa per te, a tasso fisso, che ti copre fino al 100% del valore dell'immobile». Questa la pubblicità che campeggia sulle vetrine di diversi istituti bancari in giro per la città. Peccato che la realtà sia ben diversa per chi è lavoratore «atipico», non ha mamma e papà che possano fare da garanti e guadagna poco più di mille euro al mese.
La prospettiva per queste persone è aspirare al massimo ad un mutuo di 85 mila euro (buono a malapena nella capitale per comprare un box in una zona semi periferica) oppure sentirsi dire dal funzionario di turno frasi come
«mi dispiace ma non abbiamo la soluzione alla sua richiesta», o domande tipo «non ha nessuno che garantisce per lei?», «non ha un compagno con cui cointestare il mutuo?». Abbiamo visitato diversi istituti bancari a Roma facendo subito presente di essere a) un lavoratore cocopro; b) di guadagnare 1.200 euro netti al mese; c) di volere un mutuo che copra l'intero valore dell'immobile, 250 mila euro (che poi è la somma minima per un appartamento a Roma). Tralasciando quegli istituti che non ci hanno neanche fatto sedere ascoltando la prima di quelle condizioni, ad una filiale della Bnl la signora molto gentile che ci ha accolto ha storto il naso alla parola «atipico».
«Scusi - chiediamo - la pubblicità qui fuori che parla di un mutuo al 100% (Revolution, durata 40 anni, tasso fisso) che copre l'intero valore dell'immobile?». «Riguarda però solo chi ha un contratto a tempo
indeterminato da almeno un anno», la sua risposta. Per gli altri? Se hai un genitore che può fare da garante (forse da qui il termine affibbiato ai giovani di «bamboccioni»?), ha un reddito annuo minimo di 23 mila euro e
soprattutto non ha più di 55 anni (perché alla data di estinzione del mutuo non deve superare gli 85), viene fuori a quelle condizioni richieste una rata mensile da 1.463,64 euro, vale a dire 263,64 euro in più del «nostro»
stipendio. E se volessimo invece farcela solo con le nostre forze? «Allora calcolando che guadagna 1.200 euro al mese e che per motivi di solvibilità deve disporre di almeno 700 euro, quindi ne restano fuori 500 circa per pagare il mutuo, le possiamo finanziare a 30 anni con una rata mensile a tasso fisso di 490,65 euro, 85 mila euro».
Buoni, appunto, per un box. Proviamo ad un'altra filiale, questa volta di Banca di Roma che pubblicizza Mutuo Giovani, dai 18 ai 35 anni. In questo caso poco importa alla funzionaria che di fronte a lei si sieda un lavoratore «atipico». Conta infatti che da solo o in due disponga di 4.696,2 euro (ma come? le ho detto che guadagno 1.200 euro al mese...), perché ad un tasso nominale annuo del 6,41% fanno 1.565,4 euro al mese (durata 30 anni) e
la rata non può essere superiore ad un terzo del mio reddito. Oppure in alternativa va bene un garante che anche in questo caso non superi i 55 anni di età, purché dimostri di avere un reddito annuo minimo di 53.000 euro
netti. Grazie, passiamo a Monte Paschi di Siena. Niente finanziamento al 100% ma all'80% sì. C'è una campagna autunno giovani coppie (fino al 31/12/07) e il mutuo on off dedicato proprio ai lavoratori atipici. Bene, se non fosse che la funzionaria ci avverte subito: «Per questo però lo spread (il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo), è 1,60 contro una media di 1 applicato nelle altre soluzioni». In poche parole, proprio perché sei atipico e puoi dare meno garanzie, devi pagare di più. E la rata mensile? A 30 anni è 1.549,40. Chiudiamo con San Paolo. C'è Mutuo Giovani a tasso fisso, durata 40 anni, rata mensile da 1.553,58 euro. Almeno in questo caso il funzionario ci scherza su: «Le conviene provare con l'affitto oppure si trovi marito!».

Damiana Verucci

(fonte: iltempo.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2007 alle 17:16
Originariamente inviato da Monsieur 40%

E intanto, proprio dopo le dichiarazioni sui "bamboccioni", Il Tempo ha fatto questa inchiesta a Roma:

*************

Mutui fantasma ai precari
Ai lavoratori a tempo concessi prestiti solo per 85 mila euro

Nelle banche alla ricerca di finanziamenti con una busta paga da 1.200 euro: ecco i risultati.


Senza scomodare i precari ... anche una famiglia dove entrambi lavorano da dipendenti e un figlio a carico è proibitivo comprare casa senza aiuti extra.

Esempio ... trilocale appena fuori città 250.000 mila €, anticipo 50.000 mutuo trentennale a tasso fisso da 200.000 mila € ... rata mesile dai 1100 ai 1200 €.

Entrambi dipendenti a tempo indeterminato con stipendi da 1000-1200 € a testa come fanno a tirare a campare, tenendo conto che si devono pagare anche bollette, mangiare, almeno 1 auto, abbigliamento, etc., etc.

Non è solo la genrazione dei precari ad avere problemi, ma molte e molte persone se vogliono creare una famiglia devono fare i salti mortali, altro che Bamboccioni sono degli eroi chi ce la fa senza aiuti extra.

 

[Modificato il 16/10/2007 alle 17:21 by Federico Martin]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2007 alle 22:48
E' il risultato matematico di vent'anni di riduzione di diritti ai lavoratori.
meno diritti = più ricattabilità
più ricattabilità = meno soldi ai lavoratori
meno soldi ai lavoratori = più soldi alla finanza (non guardia di finanza)
più soldi alla finanza = più immobili alla finanza
più immobili alla finanza = monopolio sui prezzi degli immobili
monopolio sui prezzi degli immobili = immobili sempre più cari per i lavoratori ( figuriamoci per i precari).

 

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nino58

 
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  postato il 16/10/2007 alle 23:39
si: un 'ottima collaborazione bipartisan: prima i co.co.co (enorme cappella, o atto criminale, del centrosx) poi la definitiva pietra tombale targata centrodx, i co.pro (e, come ricordava Luttazi, copro in greco significa- eufemismo- "quello che esce dal di dietro": affossiamoli e insultiamoli pure), condita dalla "legge Biagi" (che delle idee di Biagi ha preso solo il peggio, dando però l'alibi per dire "se attaccate questa legge attaccate una vittima dei terroristi quindi siete terroristi"). Ora vorrebbero combattere il precariato, ma anche il centrosx ha le sue belle responsabilità. Non ha dato le mazzate peggiori, però il suo l'ha fatto.

A proposito: mi stavo riguardando (per quel copia incolla sulle primarie) le agenzie del 10 aprile e giorni seguenti. D'Alema diceva che bisognava eliminare il conflitto d'interessi, qualcun altro che bisognava subito pensare al problema giustizia, altri che dicevano che era importantissimo cambiare la legge Biagi. A che punto siamo oggi? Mi sa che in Italia c'è una commistione di poteri forti che impedisce determinate svolte. Anche dal '96 in avanti non toccarono i feudi di berlusconi, non mandarono rete4 sul satellite nonostante le varie sentenze in proposito (Cassazione; in questi giorni si è espressa anche- per l'enensima volta- l'Ue), fecero ben poco in tutti gli altri campi. E dire che ne avrebbero tratto giovamento. Probabilmente sanno che se pestano davvero i piedi finiranno vagamente male.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2007 alle 09:11
Originariamente inviato da desmoblu

si: un 'ottima collaborazione bipartisan: prima i co.co.co (enorme cappella, o atto criminale, del centrosx) poi la definitiva pietra tombale targata centrodx, i co.pro (e, come ricordava Luttazi, copro in greco significa- eufemismo- "quello che esce dal di dietro": affossiamoli e insultiamoli pure), condita dalla "legge Biagi" (che delle idee di Biagi ha preso solo il peggio, dando però l'alibi per dire "se attaccate questa legge attaccate una vittima dei terroristi quindi siete terroristi"). Ora vorrebbero combattere il precariato, ma anche il centrosx ha le sue belle responsabilità. Non ha dato le mazzate peggiori, però il suo l'ha fatto.

A proposito: mi stavo riguardando (per quel copia incolla sulle primarie) le agenzie del 10 aprile e giorni seguenti. D'Alema diceva che bisognava eliminare il conflitto d'interessi, qualcun altro che bisognava subito pensare al problema giustizia, altri che dicevano che era importantissimo cambiare la legge Biagi. A che punto siamo oggi? Mi sa che in Italia c'è una commistione di poteri forti che impedisce determinate svolte. Anche dal '96 in avanti non toccarono i feudi di berlusconi, non mandarono rete4 sul satellite nonostante le varie sentenze in proposito (Cassazione; in questi giorni si è espressa anche- per l'enensima volta- l'Ue), fecero ben poco in tutti gli altri campi. E dire che ne avrebbero tratto giovamento. Probabilmente sanno che se pestano davvero i piedi finiranno vagamente male.


Mi sa che il problema non sono i contratti FLESSIBILI che nel mondo esistono ovunque, ma lo sfruttamento di questi ... ma se i primi a sfruttare il lavoro precario sono proprio i parlamentari con i propri portaborse che interesse avranno mai a sistemare le cose, sarebbe così difficile premiare chi merita a danno dei parassiti e non viceversa come avviene oggi.

Siamo governati da incapaci, o per meglio dire da persone capacissime che fanno poco o nulla per cambiare lo stato di cose perché semplicemente ci sguazzano.

Una breve storia tratta da Repubblica.it di quanto avviene in altri Paesi, e queste storie non sono utopia ma basta solo avere la volonta di farlo e sai quanti Reinardh Koch si potrebbero creare nel Sud Italia invece di dare finanziamenti a pioggia che non servono a nulla se non a finanziare il potere politico/mafioso.

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La storia di Rheinard Koch

È una storia che comincia nel 1989, quando Güssing era solo la capitale di una delle regioni più povere del paese. Non c'era altro che lavorare nei campi e il 70% della popolazione era costretta ad emigrare. Anche Koch aveva dovuto andare a Vienna, finché Herr Krammer, il sindaco di allora, pensò di offrirgli un posto come tecnico comunale. Racconta Koch: "Ci siamo chiesti che cosa si poteva fare per creare lavoro e ricchezza. E per prima cosa abbiamo realizzato che qui c'erano molti soldi: tutti quelli che la gente doveva spendere per procurarsi energia. Erano 36 milioni l'anno per la regione, 6 per Güssing. E così abbiamo pensato di creare da noi l'energia, sfruttando le nostre risorse".

Quei soldi sono rimasti nella zona e hanno creato lavoro. Negli ultimi dieci anni sono nate 60 aziende per 1.200 posti di lavoro. "Abbiamo scalato la classifica della povertà e siamo diventati i primi produttori al mondo di gas naturale". Ora Güssing è completamente autosufficiente. Negli otto diversi impianti produce 22 megawattora di energia l'anno, compresi 8 megawatt di surplus che vende. Contro la sagoma del vecchio castello della nobiltà ungherese che è il simbolo del paese, si stagliano adesso montagne di segatura e cattedrali di tubi. Verena, i capelli dritti in testa per il gel, lavora in un altro dei nuovi alberghi: "Sì, adesso vengono un sacco di persone, pare che tutti siano curiosi di sapere come abbiamo fatto". E Ullriche, che va a far la spesa con il cesto di vimini: "Questa era una città morta, adesso cercano sempre nuovo personale".

Il paese dell'eco-energia è cambiato: ci sono le case pastello con i tetti spioventi e i nidi di cicogna, ma anche le palazzine con le parabole sui balconi. Il Rathaus, il municipio, ha la scritta gotica e la facciata di pietra tirata a lucido e per le strade viaggiano i Renault Traffic della Biomasse Fernheizwerk Güssing. "La cosa più difficile - spiega Koch - è stata quella di convincere la gente che la nostra energia era buona come quella delle multinazionali". Ma la gente si è convinta e l'energia costa dal 30 al 40% in meno che nel resto del Paese. Al festival del teatro, quest'estate, hanno messo in cartellone il Don Chisciotte. Proprio come Koch, l'ingegnere che è diventato ricco facendo prima diventare ricco il suo paese. "Dice che sono un visionario? Sì, forse. Ma le mie visioni sono diventate realtà".

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Altro che PD, DS, Ulivi Quercie e altre amenità del genere, serve solo gente capace che ha voglia di fare indipendentemente dal colore politico ma nell'interesse dei cittadini ... ovviamente poi i cittadini ci devono mettere molto del loro.

 
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  postato il 17/10/2007 alle 10:18
Segnalo questo articolo, davvero uno dei più interessanti che abbia letto ultimamente:

Il sole, il legno, il mais, i rifiuti bastano per alimentare
il riscaldamento e le auto di tutto il villaggio

Viaggio nell'utopia di Güssing
il paese a emissioni zero

L'ideatore: "Un sistema perfetto, è per questo che le grandi lobby non lo vogliono"

dal nostro inviato CINZIA SASSO


GÜSSING - La città dell'utopia è arrampicata sulle colline del Burgerland, nell'Austria più profonda, ai confini con l'Ungheria, tra campi di mais e foreste di pini. Si chiama Güssing, ha quattromila abitanti e un profeta: Rheinard Koch, 46 anni, un ingegnere alto due metri e quattro che giocava a basket nella nazionale austriaca e che ha realizzato il sogno di trasformare il paese dove è nato in un'isola pulita che produce da sé, con quello che la natura gli mette a disposizione, tutta l'energia di cui ha bisogno. Il sole, il legno, il mais, i grassi vegetali, i rifiuti, a Güssing si trasformano in riscaldamento, elettricità, gas, carburante per le auto. Dice Koch: "Certo che è un sistema perfetto, ed è per questo che le grandi lobby non lo vogliono. Parliamo di molti soldi, e molti soldi vuol dire molto potere. Se ogni comunità facesse come noi, quel potere verrebbe meno".

L'uso dell'energia alternativa ha permesso alla città di ridurre del 90% le emissioni di biossido di carbonio e di guadagnare ogni anno, dalla vendita alla rete nazionale del surplus energetico, 500 mila euro che vengono reinvestiti in nuovi progetti. Dal '95 ad oggi, le emissioni sono state ridotte del 93% mentre la città svedese che ha vinto il premio per la Sustainable Community, Vaxjo, ha tagliato i veleni nell'aria del 25% negli ultimi dieci anni. E Al Gore ha auspicato una riduzione del 90% entro il 2050.

In Europastrasse, là dove ha la sua sede il Centro Europeo di Energia Rinnovabile, hanno dovuto costruire anche un albergo, il Com Inn, per le comitive che arrivano da tutto il mondo: dall'Ocse di Vienna, con i cinquanta diplomatici guidati dal direttore degli affari economici Bernard Snoy, agli scienziati giapponesi; dai ricercatori del Canada alle comitive di contadini scozzesi, quasi 5.000 visitatori solo l'anno scorso. "Questa città - dicono - ha saputo coniugare la crescita economica con la sostenibilità ambientale". Aggiunge Peter Vadasz, un ex professore che ora è sindaco: "Non avremmo mai sognato di raggiungere simili risultati: la montagna di denaro che prima lasciava la città, adesso rimane qui".

È una storia che comincia nel 1989, quando Güssing era solo la capitale di una delle regioni più povere del paese. Non c'era altro che lavorare nei campi e il 70% della popolazione era costretta ad emigrare. Anche Koch aveva dovuto andare a Vienna, finché Herr Krammer, il sindaco di allora, pensò di offrirgli un posto come tecnico comunale. Racconta Koch: "Ci siamo chiesti che cosa si poteva fare per creare lavoro e ricchezza. E per prima cosa abbiamo realizzato che qui c'erano molti soldi: tutti quelli che la gente doveva spendere per procurarsi energia. Erano 36 milioni l'anno per la regione, 6 per Güssing. E così abbiamo pensato di creare da noi l'energia, sfruttando le nostre risorse".

Quei soldi sono rimasti nella zona e hanno creato lavoro. Negli ultimi dieci anni sono nate 60 aziende per 1.200 posti di lavoro. "Abbiamo scalato la classifica della povertà e siamo diventati i primi produttori al mondo di gas naturale". Ora Güssing è completamente autosufficiente. Negli otto diversi impianti produce 22 megawattora di energia l'anno, compresi 8 megawatt di surplus che vende. Contro la sagoma del vecchio castello della nobiltà ungherese che è il simbolo del paese, si stagliano adesso montagne di segatura e cattedrali di tubi. Verena, i capelli dritti in testa per il gel, lavora in un altro dei nuovi alberghi: "Sì, adesso vengono un sacco di persone, pare che tutti siano curiosi di sapere come abbiamo fatto". E Ullriche, che va a far la spesa con il cesto di vimini: "Questa era una città morta, adesso cercano sempre nuovo personale".

Il paese dell'eco-energia è cambiato: ci sono le case pastello con i tetti spioventi e i nidi di cicogna, ma anche le palazzine con le parabole sui balconi. Il Rathaus, il municipio, ha la scritta gotica e la facciata di pietra tirata a lucido e per le strade viaggiano i Renault Traffic della Biomasse Fernheizwerk Güssing. "La cosa più difficile - spiega Koch - è stata quella di convincere la gente che la nostra energia era buona come quella delle multinazionali". Ma la gente si è convinta e l'energia costa dal 30 al 40% in meno che nel resto del Paese. Al festival del teatro, quest'estate, hanno messo in cartellone il Don Chisciotte. Proprio come Koch, l'ingegnere che è diventato ricco facendo prima diventare ricco il suo paese. "Dice che sono un visionario? Sì, forse. Ma le mie visioni sono diventate realtà".


(17 ottobre 2007- repubblica.it)

 
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  postato il 17/10/2007 alle 12:43
E' indicativo che quando le cose si voglio fare si possono fare!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2007 alle 15:32
A proposito di tasse e a chi ritiene che il governo Prodi non le abbia aumentate, sotto questo aspetto SIAMO AL PRIMO POSTO NEL MONDO, oltre che primeggiare con i costi della politica siamo anche i primi al mondo nell'aumento delle tasse, non c'e' che dire almeno qualche primato lo possiamo vantare.

Fonte. ilsole24ore.com

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L'Italia è il paese dove le tasse sono aumentate di più

L'Italia è il Paese dove l'imposizione fiscale è cresciuta di più nel 2006. L'anno scorso l'incremento è stato dell'1,7%, passando dal 41% del 2005 al 42,7% in rapporto al Pil. Lo segnala un rapporto dell'Ocse che evidenzia come il carico fiscale dei 30 Paesi membri sia tornato a crescere negli ultimi anni raggiungendo i livelli record del 2000. Nel 2006 la pressione fiscale risulta in crescita in 14 dei 26 Paesi per i quali è possibile disporre di dati confrontabili con il 2005, mentre è scesa in undici Paesi. In media la pressione ha toccato il 36,2% in rapporto al Pil, come nel 2005. Nel 2004 era al 35,5%. Si è tornati ai livelli del 2000, anno in cui si ebbero massimi storici.

Oltre all'Italia anche in Irlanda e Corea la pressione è aumentata di oltre un punto percentuale. In altri tre Paesi invece la pressione tributaria è stata tagliata di più di un punto percentuale: si tratta di Lussemburgo, Nuova Zelanda e della Slovacchia. L' Ocse segnala infine che nel 2005 è leggermente salita, al 6,9% del pil, la quota di tributi legati al consumo (nel 2004 era stata pari al 6,8% mentre nel 2000 si attestava sul 6,7%).

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  postato il 17/10/2007 alle 19:11
Sì, corriamo appresso alle tasse.
Il problema è lo sfruttamento del lavoro, non le tasse.
Le tasse sono un problema soprattutto di chi ha tanto soldi.
Il problema di chi ne ha pochi si chiamano prezzi e tariffe.
Che se chi ha soldi non paga le tasse si alzano ancora di più.

 

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  postato il 17/10/2007 alle 20:16
Originariamente inviato da nino58

Sì, corriamo appresso alle tasse.
Il problema è lo sfruttamento del lavoro, non le tasse.
Le tasse sono un problema soprattutto di chi ha tanto soldi.
Il problema di chi ne ha pochi si chiamano prezzi e tariffe.
Che se chi ha soldi non paga le tasse si alzano ancora di più.


Permettimi di dissentire totalmente ... chi ha i soldi le tasse le elude perché si può permettere di pagare fior di commercialisti che trovano ogni escamotage "legale" per eludere.

Il problema delle tasse colpisce in primis chi non le può evadere e colpisce ancora maggiormente il ceto medio e soprattutto lo sviluppo economico nonché gli investimenti esteri.

Quale imprenditore estero investirebbe in italia con una tassazione sul lavoro o con una burocrazia come quella italiana ???????

Lo sfruttamento di alcuni tipi di lavoro e anche figlio di una tassazione esagerata sulle attività produttive, che essendo costrette a competere sul mercato non possono permettersi certi costi del lavoro.

Aumentare la pressione fiscale non risolve nessun tipo di problema se non quello di fare cassa e spremere come limoni proprio chi ha minor reddito il che crea inevitabilmente una contrazione nei consumi e blocca sul nascere lo sviluppo economico ... senza sviluppo economico si diventa tutti più poveri tranne chi è ricco che ha tutti gli strumenti per "gestire" i propri capitali.

Se poi aggiungiamo che le spese dello stato italiano sono per lo più spreco e non servizi utili, allora si capisce che se non si cambia radicalmente politica l'Italia non ha grandi prospettive future, soprattutto per il suo ceto pvero/medio.

 
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  postato il 17/10/2007 alle 20:33
Credevo che Calderoli fosse il punto più modesto mai salito su un ministero. Stasera, ascoltando Fioroni, a proposito degli esami di riparazione, ho capito che uno più vuoto del leghista, c’è!

 

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  postato il 17/10/2007 alle 20:34
Originariamente inviato da Morris

Credevo che Calderoli fosse il punto più modesto mai salito su un ministero. Stasera, ascoltando Fioroni, a proposito degli esami di riparazione, ho capito che uno più vuoto del leghista, c’è!


No Morris, questo è impossibile

 

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  postato il 17/10/2007 alle 20:44
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da Morris

Credevo che Calderoli fosse il punto più modesto mai salito su un ministero. Stasera, ascoltando Fioroni, a proposito degli esami di riparazione, ho capito che uno più vuoto del leghista, c’è!


No Morris, questo è impossibile


E' possibile è possibile, la bontà personale, le volgarità persino il razzismo, non contano sulla formulazione del QI e quello di Fioroni è da uomo poco superiore al 59 della scala.... Forse il primo a dover riparare tutte le materie è proprio lui.

 

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  postato il 17/10/2007 alle 20:45
Fioroni è vuoto, vero. Purtroppo Calderoli è pieno. Qualcuno diceva che preferiva i cattivi agli stupidi, perchè a volte si riposano. Io dico che nella disgrazia è meglio vedere all'opera Fioroni che un Calderoli o un Borghezio.. (e con questo non voglio dire che Fioroni sia cattivo, semplicemente che mi spaventa meno degli altri due).
 
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  postato il 17/10/2007 alle 20:49
In effetti la storia degli esami di riparazione è alquanto ridicola e la spiegazione finale del ministro lo è ancora di +:
"Non abbiamo ripristinato gli esami di riparazione.
Gli alunni sosterranno delle VERIFICHE per dimostrare di aver recuperato i crediti formativi"!!!
Mia moglie (insegnante) sta ancora ridendo (per non piangere SIC!!!).
Ah, per chi non lo sa il consiglio dei ministri ha modificato il proprio ddl, approvato pochi giorni fa, sul Welfare ripristinando quanto stabilito a luglio.
Astenuti i ministri di PRC e PDCI (come l'altra volta).

E tante buone cose.

 

[Modificato il 17/10/2007 alle 20:55 by stress]

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 17/10/2007 alle 21:07
Situazione riforma welfare (fonte adn kronos):

Bonino:
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "Trovo sgradevole, inaccettabile questo modo di procedere. Quasi fossi un ministro-squillo.... Convocata senza nemmeno essere messa nelle condizioni di leggere un testo complesso che ho avuto solo pochi minuti prima del Cdm" E' lo 'sfogo' di Emma Bonino a Radio Radicale.

Ferrero (ministro astenuto):
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "E' assolutamente necessario che in Parlamento si cambi la parte del testo sul welfare relativo alla precarieta'. Ho ribadito in Cdm che e' necessario che tutta la maggioranza chieda in Parlamento queste modifiche". A sottolinearlo e' il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero che conferma la sua astensione in Cdm sul protocollo per il welfare.
E ancora:
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "La manifestazione del 20 ottobre serve perche' permettera' di far vedere uno spaccato di questo Paese e di far parlare i lavoratori. Spero che sara' ascoltato dalla maggioranza". A sottolinearlo e' stato il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero lasciando palazzo Chigi al termine del Cdm.

Mastella:
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - "Spero che alla manifestazione sul welfare del prossimo 20 ottobre i ministri non vadano. Gia' al Senato siamo attaccati con lo sputo, la saliva alla fine si secca". E' quanto ha dichiarato il ministro della Giustizia Clemente Mastella intervenendo alla puntata di 'Temporale', il programma di approfondimento politico condotto da Pierluigi Diaco su Canale Italia e in contemporanea con Sky.

Mi sa che la strada del protocollo sarà impervia.

 

[Modificato il 17/10/2007 alle 21:09 by stress]

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La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
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  postato il 17/10/2007 alle 21:18
Originariamente inviato da desmoblu

Fioroni è vuoto, vero. Purtroppo Calderoli è pieno. Qualcuno diceva che preferiva i cattivi agli stupidi, perchè a volte si riposano. Io dico che nella disgrazia è meglio vedere all'opera Fioroni che un Calderoli o un Borghezio.. (e con questo non voglio dire che Fioroni sia cattivo, semplicemente che mi spaventa meno degli altri due).


Un giorno, proprio durante l'esame di criminologia, mi capitò di fare un esempio che si inquadra col tuo riporto. A domanda estrema del professore: "è meglio avere un pazzo che ti punta una pistola o uno scemo con la medesima arma"? Risposta: "Un pazzo non è detto che sia stupido, ed è sempre possibile che un lampo di intelligenza lo faccia desistere, uno scemo ti spara di sicuro!"

Su Fioroni-Calderoli
Si tratta di certamente di due modesti, ma con due differenze sostanziali: il primo, ha dietro un movimento che pretende di dipingersi innovativo, credibile, addirittura illuminato, mentre il secondo è un volgare che si può dipingere delinquentello, per il manipolo di imbecilli che lo seguono. Se vivi al nord la Lega ti sembra gran cosa, ma se vieni sotto al Po'la vedi come un fatto triste definibile come "folclore dell'imbecillità". Non fanno paura le volgarità, i razzismi degli scemi, sono le scemenze dei considerati intelligenti, passate per vigorosi passi in avanti, il vero rischio per un paese contraddittorio come l'Italia. Gente come Fioroni non dovrebbe gestire nemmeno il traffico delle formiche, invece si trova a fare il ministro.
Calderoli e Borghezio con le figuracce che ci fanno fare oltre i confini, paradossalmente, possono persino essere utili, per farci capire a che razza di livello è giunta la politica nel nostro paese. Con Fioroni invece, mettiamo un ulteriore muro alla crescita dell'Italia perchè c'è chi spaccia, con ben altra voce, le sue cretinate come riforme importanti.
Intanto oggi, sullo specifico degli esami di riparazione, Calderoli merita 10 Fioroni 0.
Stare così staccato da uno scemo, cosa significa? Sì, Fioroni è un innocuo Homo di Neanderthal.

 

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  postato il 17/10/2007 alle 21:23
Originariamente inviato da stress

In effetti la storia degli esami di riparazione è alquanto ridicola e la spiegazione finale del ministro lo è ancora di +:
"Non abbiamo ripristinato gli esami di riparazione.
Gli alunni sosterranno delle VERIFICHE per dimostrare di aver recuperato i crediti formativi"!!!
Mia moglie (insegnante) sta ancora ridendo (per non piangere SIC!!!).


Esattamente!
Potremmo definirla: una esemplare fioronesca dimostrazione di vuotezza senza precedenti.
Caro Stress, dì pure a tua moglie che anch'io mi son messo a ridere per non piangere...

Ciao!

 

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  postato il 17/10/2007 alle 21:48
Originariamente inviato da Morris

Originariamente inviato da desmoblu

Fioroni è vuoto, vero. Purtroppo Calderoli è pieno. Qualcuno diceva che preferiva i cattivi agli stupidi, perchè a volte si riposano. Io dico che nella disgrazia è meglio vedere all'opera Fioroni che un Calderoli o un Borghezio.. (e con questo non voglio dire che Fioroni sia cattivo, semplicemente che mi spaventa meno degli altri due).


Un giorno, proprio durante l'esame di criminologia, mi capitò di fare un esempio che si inquadra col tuo riporto. A domanda estrema del professore: "è meglio avere un pazzo che ti punta una pistola o uno scemo con la medesima arma"? Risposta: "Un pazzo non è detto che sia stupido, ed è sempre possibile che un lampo di intelligenza lo faccia desistere, uno scemo ti spara di sicuro!"

Su Fioroni-Calderoli
Si tratta di certamente di due modesti, ma con due differenze sostanziali: il primo, ha dietro un movimento che pretende di dipingersi innovativo, credibile, addirittura illuminato, mentre il secondo è un volgare che si può dipingere delinquentello, per il manipolo di imbecilli che lo seguono. Se vivi al nord la Lega ti sembra gran cosa, ma se vieni sotto al Po'la vedi come un fatto triste definibile come "folclore dell'imbecillità". Non fanno paura le volgarità, i razzismi degli scemi, sono le scemenze dei considerati intelligenti, passate per vigorosi passi in avanti, il vero rischio per un paese contraddittorio come l'Italia. Gente come Fioroni non dovrebbe gestire nemmeno il traffico delle formiche, invece si trova a fare il ministro.
Calderoli e Borghezio con le figuracce che ci fanno fare oltre i confini, paradossalmente, possono persino essere utili, per farci capire a che razza di livello è giunta la politica nel nostro paese. Con Fioroni invece, mettiamo un ulteriore muro alla crescita dell'Italia perchè c'è chi spaccia, con ben altra voce, le sue cretinate come riforme importanti.
Intanto oggi, sullo specifico degli esami di riparazione, Calderoli merita 10 Fioroni 0.
Stare così staccato da uno scemo, cosa significa? Sì, Fioroni è un innocuo Homo di Neanderthal.


C'è del vero in quello che dici. Però..
Però c'è da dire che anche al nord la lega non sembra una gran cosa...per alcuni. Per altri è addirittura qualcosa di più di un partito, ed ha POTERE. E quello che fa paura sono anche le volgarità e i razzismi degli scemi (come giustamente scrivi), se questi hanno seguito. E se la volgarità e la stupidità sono portate a paradigma, idea. E hanno idee, e hanno bastoni per via di quelle idee. Capisci? Fossero soltanto due imbecilli con un seguito di qualche imbecille ti darei ragione. Ma quando hanno seguito, e soffiano sul fuoco del malcontento per avere potere, e quando usano i bastoni e il fuoco...allora preferisco un inetto. Un eroinomane collassa nel suo angolo, un cocainomane no: ecco la differenza.
I Borghezio e i Calderoli sono utili se la gente capisce la loro stupidità: se invece li applaude (e non ne capisce la facciata e l'opportunismo), sono dannosissimi.
Lìantidoto per i Fioroni è semplicemente non ritenerli dei geni, ma solo quello che sono: uomini di Neanderthal.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 10:28
Dopo aver speso la bellezza di 45 milioni di euro per fare il sito Italia.it, sito che doveva promuovere il turismo nel mondo ecco le parole del piacione

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Costi alti e scarsi risultati, il ministro non ci sta più
Rutelli pronto a chiudere il portale Italia
Pochi accessi e informazioni sbagliate sul sito creato per lanciare il turismo internazionale nel nostro Paese

L'home page del portale italia.it, creato per promuovere l'immagine turistica del Paese
ROMA — Questa volta sembra davvero deciso a dare una svolta a quello che viene considerato da più parti una macchina improduttiva: «Quel sito o cambia oppure è meglio chiuderlo». La sintesi dello sfogo di Francesco Rutelli al Comitato nazionale per il turismo è amara per il «portale Italia». Ma, dai racconti di chi ieri mattina era presente alla riunione, non solo nel tono, ma anche nei contenuti il Ministro per i Beni Culturali è stato a dir poco impietoso nei confronti del gran portale del turismo italiano: «Facciano qualcosa, altrimenti è meglio lasciar perdere». In altre parole un aut-aut deciso e netto.

Lanciato nel marzo del '94 dall'allora ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, come la pagina web che avrebbe rivoluzionato l'immagine del Bel Paese rendendola fruibile a tutti coloro che vogliono visitarla, italia.it non ha mai cessato di incassare critiche. E anche piuttosto robuste, visto che i costi del sito, stanziati solo per l'avvio dell'operazione, corrispondono a 45 milioni di euro.

Francesco Rutelli, con il governo Prodi, eredita il portale non appena nominato ministro e cerca di rilanciarlo come può. Ad un certo punto si mette anche a fare un discorso sulla «destagionalizzazione », vale a dire l'idea di vacanze italiane non più concentrate nel periodo estivo, magari ad agosto, ma distribuite lungo tutto l'anno. Come ad esempio avviene in Francia. E dice al «portale Italia» di studiare il progetto, senza, a quanto pare, ricevere risposte soddisfacenti. Ma, soprattutto, italia.it non riesce a decollare.

Criticato per lo stile vecchio e gli stessi contenuti, resta paurosamente indietro nella classifica degli accessi: nel maggio di quest'anno era ancora al 2.539˚ posto nella classifica dei web nazionali e al 579.039˚ in quelli degli Stati Uniti. Vale a dire un sito pressoché invisibile. Tra le ultime critiche incassate c'è quella di Gian Franco Fisanotti, presidente nazionale dell'Unionturismo: «Siamo preoccupati per il contenuto fuorviante del portale: contiene errori madornali nelle informazioni sul Molise, sulle Marche, sulla Liguria e sull'Abruzzo. Il governo deve intervenire». In realtà Rutelli sta meditando di farlo. E ieri mattina ha detto semplicemente ciò che pensava ormai da tanto tempo. Tempo che forse ormai è scaduto o sta per scadere per italia.it.

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Ecco Rutelli come non molto tempo fa il ministro faceva promozione del sito

http://it.youtube.com/watch?v=Lp2uDyzxP6g

In conclusione, un sito assolutamente inutile così come il nostro ministro


 
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  postato il 18/10/2007 alle 10:55
Originariamente inviato da Federico Martin

Molto bella la puntata di oggi di Report, fa sempre piacere vedere come vengono amministrati i soldi pubblici, siamo arrivati al punto che li usano per speculazione con i derivati ... alimentando lautamenente i bilanci delle banche.

E proprio bellissimo pagare le tasse e poi sapere che vanno a finire in derivati o swap dove solo le banche ci guadagnano milioni di eurozzi.



A proposito dell'ottima puntata di Report, che tra le trasmissioni televisive e una delle poche che si salva, sembra che si stia scoperchiando il pentolone

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Derivati: il settore pubblico al collasso
Di Intermarketandmore

Aggiornamento sulla vicenda dei derivati accollati alle amministrazioni pubbliche. La trasmissione di Raitre Report (citata in questo post che probabilmente ricorderete) ha un pochino mosso le acque e ha portato in evidenza situazioni veramente gravissime, con protagoniste banche senza pudore ed amministrazioni comunali totalmente incompetenti.

A suon di richieste di indagini, saltano fuori i primi dati che fino a qualche giorno fa sembravano top secret.

Torino: siamo a quota 800 milioni

L'assessore al bilancio Peveraro scopre le carte. Il capoluogo piemontese ha un'esposizione sui derivati pari a 800 milioni ( !!! ) di euro. Rimangono ancora non reperibili (al sottoscritto) dati sulla Regione Piemonte, che tra le tante scommesse, sembra che addirittura abbia puntato su un default dello Stato Italiano… Quando si dice: si fa come al casinò…
A livello di volume di operazioni, risulta che il numero di contratti fatti con le Amministrazioni locali siano aumentati di un “discreto” +73%. E state pur certi che una buona parte degli acquirenti non avevano le idee chiarissime sul corretto funzionamento di questi prodotti. Il volume totale di queste operazioni? L'esposizione dovrebbe essere pari a 10 miliardi (e ripeto, 10 miliardi) di Euro. Ma la cifra è prudenziale e quindi non si possono escludere brutte sorprese.

Collar: finché si sta sui binari…

Ma qual è la formula della maggior parte di questi contratti di swap, fatti con le Amministrazioni pubbliche?
Si tratta di “Collar”, ovvero di contratti dove fin quando i tassi si muovono all'interno di un determinato range (immaginate 2 binari) l'acquirente ha un utile. Ma se esce fuori dai binari, sia al rialzo che al ribasso, beh…sono dolori. Il tutto condito con un bel po' di leva finanziaria. Ecco perché non si può parlare di vere assicurazioni contro un rialzo dei tassi, in quanto se i tassi si alzano o si abbassano oltre i suddetti binari, l'acquirente subisce delle perdite. Ma per rincarare la dose, cosa hanno fatto le banche? Per aumentare i loro utili, hanno pensato bene di restringere questi binari, e quindi riducendo il range di oscillazione dei tassi. Ne deriva quindi chela possibilità di andare a debito, per l'acquirente, diventa decisamente più elevata.

Dito puntato sui colpevoli: ma quanti sono?

Quindi la responsabilità deve essere divisa tra banche d'affari e Amministrazioni. Ma non solo. Come mai non c'è stato da parte degli organi competenti un corretto monitoraggio sull'operato di tali amministrazioni? E come mai è stato permesso che tali operazioni fossero fatte anche alle Amministrazioni pubbliche? Non dimentichiamo che il Governo NON può dire che non era al corrente. Ogni contratto sui derivati deve essere mandato per conoscenza al Ministero . Quindi… Ma non è tutto, una precisazione è d'obbligo. La Finanziaria del 2002 aveva limitato decisamente l'operato in ambito finanziario di Comuni, Province ecc.. La cosa comica però è che la stessa Finanziaria PERMETTEVA e permette tutt'ora questo tipo di operatività. Pazzesco. Il Governo aveva permesso operazioni suicidio come questa, magari limitando l'operatività su altre cose meno pericolose. E' un po' come dire ad un assetato: e' vietato bere. Però gli alcolici …sono permessi. Voglio vedere se non si beve una birretta… E i Comuni e le Amministrazioni Pubbliche sono da sempre assetate di denaro. E le banche, vecchie marpione, ne hanno approfittato. Contribuendo in modo concreto a far deragliare il treno, con dei collar che, oltre a mandare in crisi centinaia di amministrazioni, rischiano di fare danni enormi…che noi contribuenti dovremo sanare con il nostro portafoglio.

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In Italia, solo grazie a inchieste giornalistiche si scoprono certe cose, ovviamente chi governa e amministra i soldi pubblici è sempre all'oscuro di tutto.

Questo serve come in parte come risposta all'affermazione del ministro Padoa schioppa che è bellissimo pagare le tasse ... ma contemporaneamente fa venire il voltastomaco vedere come vengono spesi i soldi delle tasse.

E' moralmente corretto pagare le tasse e sapere che quei soldi vengono in parte spesi per comprare DERIVATI, strumenti iper-speculativi ???? Io penso che di senso civico non esiste nulla in quest'aspetto.

 
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  postato il 18/10/2007 alle 11:09
Questa notizia è davvero terribile. Terribile scoprire che le nostre amministrazioni locali, coi soldi nostri, delle nostre ICI, delle nostre tasse sui rifiuti, con le nostre addizionali IRPEF, invece di costruire scuole, parchi, piste ciclabili, risistemare le strade, eliminare discariche, fare raccolte differenziate porta-a-porta... fanno speculazione. Davvero non ho parole. Non ne ho più.

 

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  postato il 18/10/2007 alle 12:17
Già. Interessante però anche l'aver sentito che chi compra questi pacchetti non è (e non può essere) conscio dei rischi. Lo steso Siniscalco- ripeto quanto appreso dall'ottimo Report- affermò di non essere in grado di valutare il rischio di queste operazioni.
 
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  postato il 18/10/2007 alle 12:18
E allora questi investimenti non si devono fare. Con i soldi pubblici non si può giocare al rischio perchè sono soldi della collettività.

 

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  postato il 18/10/2007 alle 12:26
Perfettamente d'accordo. MA non credo che nel 100% dei casi ci sia voglia di speculare. Ho visto che ci sono anche piccoli comuni, località enti. Non lo so, probabilmente in una buona percentuale (o discreta) c'è una enorme responsabilità da parte degli istituti di credito, che possono giocare sulla non preparazione di determinati clienti per dire, ad esempio: si, vi conviene, è sicuro e in questo modo ripianate le spese di gestione.
 
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  postato il 18/10/2007 alle 12:30
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Già. Interessante però anche l'aver sentito che chi compra questi pacchetti non è (e non può essere) conscio dei rischi. Lo steso Siniscalco- ripeto quanto appreso dall'ottimo Report- affermò di non essere in grado di valutare il rischio di queste operazioni.


Questa è una aggravante ... non solo non conoscono gli strumenti, ma utilizzare strumenti speculative con soldi pubblici è civilmente INACCETTABILE, chi si rende protagonista di questo dovrebbe essere impedito di fare altri danni.

Nella puntata di Report, che riporto il link del testo integrale

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243^1074824,00.html

Nel pezzo sulla regione Campania e Napoli ci sono fatti di una gravità inaudita, e che in qualsiasi altro paese civile che possa definirsi tale dovrebbero far dimettere seduta stante l'intera giunta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 12:33
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Perfettamente d'accordo. MA non credo che nel 100% dei casi ci sia voglia di speculare. Ho visto che ci sono anche piccoli comuni, località enti. Non lo so, probabilmente in una buona percentuale (o discreta) c'è una enorme responsabilità da parte degli istituti di credito, che possono giocare sulla non preparazione di determinati clienti per dire, ad esempio: si, vi conviene, è sicuro e in questo modo ripianate le spese di gestione.


Il discorso è molto semplice ... i derivati SONO STRUMENTI SPECULATIVI per definizione, comprarli con soldi pubblici NON E' ETICO NE CIVILE, uno con i soldi privati può fare quello che vuole coi soldi pubblici invece NO, le scuse relative ad ignoranza in materia non sono accettabili.

 
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  postato il 18/10/2007 alle 12:41
Decisamente d'accordo. Ma quello che mi chiedo è questo: visto che i fondi devono essere gestiti da una banca, se questa propone un sistema di derivati non come speculazione, ma come normale gestione del risparmio, e l'amministratore pubblico si fida..che succede? Insomma, non credo che questo enorme stuolo di enti e associazioni in tutta Italia abbia voluto buttarsi in speculazioni estreme. Probabilmente in molti casi non erano nemmeno consci di tutto questo. Poi si può (si deve) discutere se la colpa più grande sia di chi truffa o di chi si fa uccellare, se è peggio il dolo o l'ignoranza.. però bisogna tenerne conto.
 
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  postato il 18/10/2007 alle 12:47
Se un'amministratore si fa fregare è peggio ancora. Significa che è un incapace e quindi non deve amministrare.

 

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  postato il 18/10/2007 alle 13:52
Eh, lo so. Ma spesso certe cose sono difficili da capire anche per gli addetti ai lavori.. per cui bisognerebbe vedere caso per caso. Cacciare chi voleva speculare, cacciare chi ha proposto quei pacchetti.
Ma ad esempio il sindaco di una comunità di 1000 abitanti non credo sia preparato per affrontare le insidie dei prodotti bancari.. come nessun altro tra gli altri 999.
Poi è sempre lo stesso discorso: è più colpevole la Marchi o chi è cascato nel trucchetto? E' più da biasimare il rapinatore che dice "sono thor il figlio di odino e mi servono 400 euro per tornare a casa" o la pensionata che glieli da' anche?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 13:55
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Decisamente d'accordo. Ma quello che mi chiedo è questo: visto che i fondi devono essere gestiti da una banca, se questa propone un sistema di derivati non come speculazione, ma come normale gestione del risparmio, e l'amministratore pubblico si fida..che succede? Insomma, non credo che questo enorme stuolo di enti e associazioni in tutta Italia abbia voluto buttarsi in speculazioni estreme. Probabilmente in molti casi non erano nemmeno consci di tutto questo. Poi si può (si deve) discutere se la colpa più grande sia di chi truffa o di chi si fa uccellare, se è peggio il dolo o l'ignoranza.. però bisogna tenerne conto.


Ti ripeto non esistono derivati che non sono figli della speculazione, aggiungo che le stesse banche in molti casi non sanno pienamente cosa stanno vendendo, tant'e' che in alcuni casi rimangono fregate anche loro.

Il problema è uno solo, chi amministra soldi pubblici non dovrebbe occuparsi di finanza e/o gestione del risparmio, ma deve SOLO utilizzare i soldi per servizi utili alla collettività, qualsiasi ente pubblico non è una società di capitali che deve fare profitti, ma deve solo semplicemente nel migliore dei modi indirizzare i soldi verso servizi, infrastrutture, etc.

In nessun modo un amministratore pubblico deve interessarsi e fare finanza creativa, se lo fa, indipendentmente dal fatto che sia indotto a farlo da qualche banche, deve essere punito, per lo meno con il fatto che non possa più amministrare e in secondo luogo con il risarcimento dei danni creati.

 
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  postato il 18/10/2007 alle 14:03
Ma su questo siamo pienamente d'accordo. Il problema è: se un amministratore usa i fondi pubblici per i derivati, sa che sta speculando? Io credo che non sia sempre così: nello stesso servizio dell'altra sera si vedeva quel risparmiatore che s'era fidato del suo bancario di fiducia, il quale l'ha dirottato sui derivati. Credo che in molti casi le banche abbiano detto: "guardi, io le propongo questo fondo che le ripiana le spese di gestione", e ciao.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 14:09
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Ma su questo siamo pienamente d'accordo. Il problema è: se un amministratore usa i fondi pubblici per i derivati, sa che sta speculando? Io credo che non sia sempre così: nello stesso servizio dell'altra sera si vedeva quel risparmiatore che s'era fidato del suo bancario di fiducia, il quale l'ha dirottato sui derivati. Credo che in molti casi le banche abbiano detto: "guardi, io le propongo questo fondo che le ripiana le spese di gestione", e ciao.


Il privato può fare quello che vuole, e se sbaglia ci rimette di tasca propria e la lezione gli servirà in futuro.

Un amministratore pubblico non può fare lo stesso, e nel caso sbagli alla fine lui personalmente non ci rimette nulla, chi paga indirettamente sono i cittadini.

In sostanza, chi deve amministrare un bilancio comunale e/o regionale non può non avere un minimo di competenze altrimenti fa dell'altro, e chiunque si intende un po' di finanza sa benissimo che QUALSIASI tipo di derivati sono SPECULATIVI in quanto si basano su delle scommesse e/o previsioni.

 
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  postato il 18/10/2007 alle 14:24
Ma immagina ad esempio una comunità piccola..posso anche capire che l'amministratore non abbia piene competenze in materia, e magari si appoggia alla banca (che spesso è l'unica presente sul suo territorio).
Insomma...sarebbe interessante sapere quante cose siano state fatte in malafede e quante invece no..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 14:35
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Ma immagina ad esempio una comunità piccola..posso anche capire che l'amministratore non abbia piene competenze in materia, e magari si appoggia alla banca (che spesso è l'unica presente sul suo territorio).
Insomma...sarebbe interessante sapere quante cose siano state fatte in malafede e quante invece no..


nel caso della regione campania, dove bassolino e presidente, il consulente che lavora per UBS e che proponeva i derivati era suo figlio ... qui penso che sia inequivocabile la malafede.

Per quanto riguarda le piccole comunità che tu affermi, perchè mai un amministratore locale dovrebbe farsi consigliare da una banca su come amministrare i soldi pubblici ... se ci sono delle perdite di gestione non penso sia la banca che deve dire come "gestirle", e chiaro che una qualsiasi banca fa i propri interessi in quanto società privata.

In più ci dovrebbero essere delle strutture di controllo e di vigilanza su come vengono fatti certi tipi di operazioni, può passare che l'amministratore locale non sa ... ma chi deve controllare che fa, anche lui non sa ????

Ultima cosa ... possibile mai che i problemi saltano fuori solo grazie ad inchieste giornalistiche, abbiamo una amministrazione pubblica elefantiaca e non è capace di vedere certe cose che sono macroscopiche, mi viene invece il dubbio che esiste un "fortissimo" interesse da tutte le parti affinché vengano fatte certi tipi di operazioni per vantaggi personali a scapito della collettività.

 
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  postato il 18/10/2007 alle 14:37
Soprattutto sull'ultimo punto ti do ragione (e anche sul primo...)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 18:54
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Perfettamente d'accordo. MA non credo che nel 100% dei casi ci sia voglia di speculare. Ho visto che ci sono anche piccoli comuni, località enti. Non lo so, probabilmente in una buona percentuale (o discreta) c'è una enorme responsabilità da parte degli istituti di credito, che possono giocare sulla non preparazione di determinati clienti per dire, ad esempio: si, vi conviene, è sicuro e in questo modo ripianate le spese di gestione.


Il discorso è molto semplice ... i derivati SONO STRUMENTI SPECULATIVI per definizione, comprarli con soldi pubblici NON E' ETICO NE CIVILE, uno con i soldi privati può fare quello che vuole coi soldi pubblici invece NO, le scuse relative ad ignoranza in materia non sono accettabili.


sì, ma non vengono investiti in bond per fare speculazione.
gli enti pubblici si affidano ai derivati al fine di avere quella liquidità necessaria per fare fronte alla spesa corrente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2007 alle 20:31
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Perfettamente d'accordo. MA non credo che nel 100% dei casi ci sia voglia di speculare. Ho visto che ci sono anche piccoli comuni, località enti. Non lo so, probabilmente in una buona percentuale (o discreta) c'è una enorme responsabilità da parte degli istituti di credito, che possono giocare sulla non preparazione di determinati clienti per dire, ad esempio: si, vi conviene, è sicuro e in questo modo ripianate le spese di gestione.


Il discorso è molto semplice ... i derivati SONO STRUMENTI SPECULATIVI per definizione, comprarli con soldi pubblici NON E' ETICO NE CIVILE, uno con i soldi privati può fare quello che vuole coi soldi pubblici invece NO, le scuse relative ad ignoranza in materia non sono accettabili.


sì, ma non vengono investiti in bond per fare speculazione.
gli enti pubblici si affidano ai derivati al fine di avere quella liquidità necessaria per fare fronte alla spesa corrente.


E' pura follia finanziaria affidarsi ai derivati per fare fronte alla spesa corrente ... per la spesa corrente si pagano una montagne di tasse, se queste non sono sufficienti agli enti spendaccioni non è certo con uno strumento derivato (che è uno strumento SPECULATIVO a tutti gli effetti e in più agisce con forte leva finanziaria) che si risolve il problema, anzi non si fa altro che peggiorare la situazione, cioè per fare fronte a dei debiti mi faccio prestare dei soldi legati tramite leva finanziaria a dei sottostanti il cui andamento è del tutto non prevedibile pagando implicitamente dei costi assai rilevanti e non è quantificabile in maniera precisa quali saranno i debiti/costi futuri.

Non è molto meglio affidarsi ad un semplice finanziamento come si è sempre fatto ai tassi di mercato che avventurarsi su strumenti il cui calcolo è complicatissimo e di cui non si conosce a priori la rischiosità (in quanto dipendono da dei sottostanti).

Se le banche fanno a gara per piazzare questi strumenti c'e' solo un motivo ed è perchè ci guadagnano palate di soldi ...

Un qualsiasi ente pubblico non può e non deve avventurarsi in questi strumenti ... sperperare il denaro pubblico e reato, e lo deve essere anche usare soldi pubblici per fare finanza creativa.


 
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