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Autore: Oggetto: Era il 27 luglio del 1998

Livello Hugo Koblet




Posts: 401
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/12/2006 alle 11:46
Lascio sul forum questo mio piccolo ricordo sulla tappa del galibier del tour del 1998. ho visto che un thread simile era stato chiuso da adimin quindi ne apro uno nuovo.

Era sabato 18 luglio, il giorno della cronometro, ed ero sull’autobus che mi stava riportando da un torneo di calcio in repubblica ceca. Dai ragazzi che allenavo fu lanciata l’idea di andare a vedere una tappa del tour. C’era grande entusiasmo attorno a pantani. Dissi che era una buona idea e che se nella settimana seguente marco avesse dimostrato di poter lottare per la vittoria finale si poteva andare a seguire la tappa con arrivo a les deux alpes. Le cose si misero bene: ci fu il buon risultato nella cronometro, l’attacco sul peyresourde, il trionfo a plateau de beille. Prima delle alpi pantani era distante solo 3 minuti da ullrich, quindi si decise di partire. Domenica 26 arriviamo a sansicario, luogo del nostro alloggio. Fa un gran caldo, nonostante i 1700 metri di quota. Si preannuncia l’indomani una lotta sotto il sole. Non ho la televisione nell’appartamento, quindi sono costretto ad origliare da quella del vicino che fortunatamente tiene le finestre aperte. C’era la tappa con arrivo a Grenoble ed io ho sempre la preoccupazione che pantani possa perdere del tempo per le cadute che lo hanno sempre penalizzato nei tour precedenti nelle tappe pianeggianti. Tutto per fortuna va bene, il distacco da ullrich rimane di 3 minuti. Sento l’atmosfera delle grandi occasioni. Lunedì 27 luglio, giorno del mio compleanno, ci svegliamo con la brutta sorpresa del cattivo tempo: e dire che la gazzetta titola “oggi battaglia nella canicola del galibier”!. Partiamo verso il galibier in macchina con la tristezza del cattivo tempo. Parcheggiamo a 3 chilometri dalla vetta del lautaret, con l’intenzione di risalire a piedi gli ultimi 7 chilometri del galibier in senso inverso alla marcia dei corridori. Camminiamo verso il col du lautaret ma prima di arrivare siamo già completamente fradici e infreddoliti. La temperatura al colle è di 5 gradi! Quindi decidiamo di vedere il passaggio dei corridori lì, in discesa. Manca tanto all’arrivo della corsa, trascorriamo il tempo vedendo la carovana pubblicitaria e discutendo di ciclismo sotto i chioschi dei commercianti. C’è gente da tutta europa. La tensione sale, si sparge la voce che all’attacco del telegraphe pantani sia caduto, ma non è niente di grave. Sono sotto il chiosco di un venditore di formaggio ma lì nessuno ha una radio quindi mi sposto dall’altra parte della strada, al coperto, e lì finalmente vedo un olandese con le cuffie. Gli chiedo se sta ascoltando la corsa e lui mi risponde di sì e che il gruppo dei migliori è ancora unito verso il galibier. Sono impaziente, chiedo continuamente notizie ma lui mi risponde che non ci son novità. Io mi chiedo: ma cosa aspetta ad attaccare?! all’improvviso l’olandese mi urla: pantani!!!! E mima con la mano il gesto del razzo!! Non sto più nella pelle, l’olandese comincia a darmi i vantaggi senza che gli chieda niente: 30 secondi…1 minuto…2 minuti…2 minuti e mezzo…mi dice che hanno scollinato, è il momento di mettersi sulla strada. In 10 minuti i corridori sono lì e marco è in testa al gruppetto dei 6 corridori con la mantellina bianca. Entusiasmo alle stelle. Dopo 3 minuti passa ullrich. I gruppetti si susseguono alla spicciolata. Jalabert arriva dopo 10 minuti, i francesi sono abbattuti. Decidiamo di tornare verso la macchina, siamo congelati. Comincio a fare i calcoli del vantaggio che potrà ottenere marco e arrivo alla conclusione che potrebbe prendere la maglia ma ci sarà da attaccare anche il giorno dopo perché il vantaggio sarà risicato. Mentre scendo non ho più questi pensieri e non penso al fatto che la corsa si sta decidendo mentre camminiamo. All’improvviso sento uscire da una macchina parcheggiata in un piazzale il suono della radio, mi avvicino e sento lo speaker francese che dice: è la sesta vittoria di tappa al tour per pantani. Allora ha vinto!! il padrone della macchina si sta asciugando, gli chiedo col mio stentato francese quanto ha guadagnato pantani. Mi risponde: 6 minuti! Solo che io capisco che ullrich è arrivato a 6 minuti e quindi il vantaggio è di 3 minuti in classifica. Sono contentissimo quando salgo in macchina ma so che sarà dura portare il giallo a Parigi. In macchina ho la radio accesa, mi soffermo su un canale francese perché sento che stanno parlando del tour. Danno la linea a patrick chene, il commentatore di antenne 2, che inzia così: giornata eroica, leggendaria al tour, pantani guadagna 9 minuti su ullrich!! Ho capito bene?? 9 minuti?! Capisco che ormai è quasi fatta, è arrivato il momento che aspettavo da quando seguo il ciclismo…un italiano primo al tour. Che regalo per il mio compleanno!
Era il 27 luglio del 1998…grazie marco

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5547
Registrato: Nov 2004

  postato il 25/12/2006 alle 00:28
I ricordi personali mi piacciono tanto... Bravo Galibier... Quel giorno lo ricordo come adesso. Nessuno pensava che quello scatto sul Galibier potesse creare uno sconquasso... Ecco come ricordo Pantani io... Non come uno che gli sta contro, ma come uno che apprezza queste gesta... queste grandi giornate di ciclismo... e se è questo il Pantani che vogliamo ricordare allora mi unisco: Grazie marco!!!!!!!!

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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