Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Alla Guardia, alla Guardia!
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
<<  1    2  >>
Autore: Oggetto: Alla Guardia, alla Guardia!

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/12/2006 alle 18:27
Chi non è genovese difficilmente comprende l’entusiasmo che ha accompagnato dapprima le anticipazioni e, poi, la conferma ufficiale dell’arrivo del Giro d’Italia al Santuario della Madonna della Guardia.
Anche chi segue distrattamente il ciclismo (o chi non lo segue affatto) ha mostrato interesse per la notizia.
Perché la Guardia, per tutti i genovesi credenti e non credenti, rappresenta un punto di riferimento, un luogo legato intensamente non solo alla storia della città, ma anche alla storia di ciascuno di noi.

Chi non è mai stato alla Guardia, alzi la mano!
Se ne alzerebbero ben poche, almeno di quelli della mia generazione, ma credo anche i più giovani. In casa non mancava mai un’immagine della Madonna, o una cartolina ricevuta da parenti in visita al Santuario. Sui cruscotti metallici delle auto erano poi diffusissime le immagini a calamita:un classico degli anni 60.
A scuola, nell’ora di musica, dopo l’inno di Mameli e quello di Garibaldi si cantava proprio l’inno dedicato alla Guardia (“dall’alto della vetta, dove apparisti un dì…. ).
Una volta (saranno passati vent’anni,) incontrai alla Guardia un signore. Avrà avuto più di sessant’anni.”Orami sono anziano” mi disse”eppure da quando ero bambino tutti gli anni vengo alla Guardia. Con i genitori prima, poi con gli amici.. Ora con la famiglia. La professione di medico mi impegna molto, ma trovo sempre il tempo di venire quassù. E’ un appuntamento al quale non rinuncio”.
E’ tradizione che una delle prime gite fuori porta per un genovese che si rispetti venga (o venisse) fatta alla Guardia.
Anche per me fu così. Ero contento di andare lassù, in cima al Monte Figogna, dove spiccava un edificio che da Bolzaneto appariva, in lontananza, piccolo piccolo; poi, a mano a mano che si saliva ,diventava imponente.
Metteva quasi soggezione quando compariva all’improvviso dietro a una curva.
Era comunque una novità per tutti andarci in macchina: la strada, infatti, era stata asfaltata nel 1964.
L’auto veniva posteggiata nei pressi della cappella dell’Apparizione (eretta a ricordo dell’evento, avvenuto nel 1490) e l’ultimo tratto di salita veniva percorso a piedi
Appena sotto il Santuario c’era un forno : si diceva che facesse dell’ottima focaccia. Sicuramente era molto buono il pane con lo zibibbo (l’uva passa), una sorta di pandolce che più d’una volta assaggiai.
Eppoi a quell’epoca c’erano le bancarelle permanenti . I giocattoli erano semplici , ed era sufficiente una palla di stoffa piena di segatura appesa ad un elastico per essere felici. Se poi mia zia Eugenia mi regalava la “resta” (collana) di nocciole era un’immensa gioia.
Tutto questo, però, dopo la visita al Santuario.
La chiesa non aveva nulla di particolare, in verità. Due cose mi colpivano: il campanile e. soprattutto, la sala dedicata agli ex-voto.
I più antichi risalivano ai primi del Novecento ed erano per lo più quadri raffiguranti scene di incidenti dai quali i soggetti beneficiati dalla Madonna erano usciti miracolosamente illesi.
C’erano barche nella tempesta, carri trainati da buoi, bambini caduti da muri, militari scampati a battaglie, auto precipitate nei burroni e così via.
E li guardavo tutti attentamente perché, effettivamente, avevano un impatto molto forte e colpivano la fantasia di un bambino
Quando si scendeva dal Santuario mio padre diceva:”Dovrebbe arrivare quassù, il Giro d’Italia, con questa salita…..”

Andare alla Guardia, quindi. Con ogni mezzo e a piedi, non solo da Genova. Il culto della Madonna della Guardia è molto sentito e diffuso anche nel basso Piemonte.. Mio padre mi raccontava di pellegrinaggi organizzati in occasione dell’anniversario dell’Apparizione (il 29 agosto).
Si costeggiava il monte Tobbio e, attraversando l’attuale Parco delle Capanne di Marcarolo , si arrivava sui Piani di Praglia, proprio di fronte al Santuario.
Un tempo c’era anche la guidovia che, inaugurata nel 1929 e funzionante sino al 1967, è stata troppo frettolosamente dismessa . Eppure ha fatto storia :in quasi quarant’anni ha trasportato in vetta- non esagero- milioni di persone. Erano necessari tre quarti d’ora per percorrere dieci chilometri su quelle vetture a motore con ruote di gomma, che viaggiavano su binari di cemento, grazie ad una guida di metallo . Una vettura ibrida e ingegnosa, rimasta nel cuore di tanti.
Recentemente il tracciato è stato completamente attrezzato con un percorso ginnico e, volendo,si può salire agevolmente in mountain bike.
Sarà faticoso ma, arrivati in cima, si gode un panorama unico.
Nelle giornate limpide si vede la Corsica e anche il Cervino. Lo sguardo si perde sul mare e sulle due riviere. Se si volge lo sguardo verso l’interno si vede il Monte Antola ,il Leco e il Tobbio. Alle spalle della Guardia, il Passo della Bocchetta.
Sotto, a Bolzaneto , non ci sono più le raffinerie di Garrone:direi che il panorama è meglio oggi di ieri.

Si è detto che il culto della Madonna della Guardia è diffuso anche fuori i confini del Genovesato.
E’ un fenomeno relativamente recente, tuttavia. Sino alla fine dell’Ottocento, infatti, il culto della Guardia era sentito soprattutto tra gli abitanti della Valpolcevera. Quando venne edificata l’attuale Basilica si diffuse rapidamente.
Merito anche dell’ultimo papa ligure (Benedetto XV) il quale fece costruire nei giardini vaticani
un’ edicola nella quale venne collocata una statua della Madonna, alla quale i Pontefici del ‘900 furono particolarmente devoti.
Quando Giovanni Paolo II venne per la prima volta a Genova - nel settembre dell’85- si recò alla Guardia in una splendida domenica di sole.
Ero sceso in bicicletta per fare un bel giro nel Levante. In Piazza Corvetto notai una certa animazione . Mi fermai e, poco dopo, passò l’auto del Papa. Ero in cima a Via Roma, proprio di fronte al palazzo della Prefettura e lo vidi benissimo( era seduto accanto al Cardinale Siri).
Ci guardammo per un istante: chissà cosa avrà pensato di quel ciclista della domenica!

Quando c’è qualcosa che va storto, a Genova si usa dire:”E’ meglio andare alla Guardia”. A farsi benedire, s’intende!
Un modo di dire che , magari, non sempre si traduce nel pellegrinaggio di rito.
E questo riguarda non solo i singoli individui.
C’è stato un periodo in cui le squadre cittadine (Genoa e Sampdoria) si recavano al gran completo alla Guardia per chiedere la grazia di restare in serie A o, se in serie cadetta, di tornare nella massima divisione.
A volte serviva e la Samp, che negli anni ‘70 lottava per non retrocedere , si salvava spesso all’ultima giornata. A campionato concluso il presidente Colantuoni riportava lassù i suoi ragazzi per il pellegrinaggio di ringraziamento.
Mi pare che nel corso degli anni questa tradizione si sia persa .
Non si è persa, invece, la tradizionale benedizione dei caschi che ogni anno convoglia al Santuario centinaia di motocicisti.

Ma poi, perché si chiama “la Guardia”?
Perché pare che , ai tempi della Repubblica di Genova, in cima al monte Figogna esistesse una torre di guardia, finalizzata ad avvistare sgradite visite alla Repubblica di San Giorgio sia dal mare che dall’ entroterra. Non va dimenticato, infatti, che la strada che da Campomorone culmina nel passo della Bocchetta costituiva(sino all’apertura dei Giovi nell’epoca napoleonica) la principale via di comunicazione tra Genova e la Val Padana.
E come un tempo l’occhio correva verso la cima del monte Figogna, anche ai giorni nostri non c’è viaggiatore che non rivolga lo sguardo lassù:sia che si percorra l’autostrada Genova-Serravalle (o il ponte sul Polcevera), sia che si salpi dal porto di Genova o si atterri all’aeroporto Cristoforo Colombo.

Mancava solo il Giro d’Italia per far conoscere a tutti “il Santuario Principe della ligure terra”
Che di corse ciclistiche, sia chiaro, ne ha viste. Da quasi settant’anni vigila sul Giro dell’Appennino e diverse volte anche il Giro d’Italia è transitato attraverso la Val Polcevera .
Il progetto dell’U.S. Pontedecimo era, in realtà, più ambizioso:l’arrivo alla Guardia come finale di una tappa arcigna , magari con l’inserimento della Bocchetta .
L’organizzazione ha optato invece per una tappa di lungo chilometraggio ma che, con ogni probabilità, vedrà il gruppo compatto all’imbocco dell’erta finale
Tutt’al più il tracciato potrà favorire un fuga a lunga gittata,iniziata magari gìà dalle Cinque Terre o dal Passo del Biscia , e favorita dai saliscendi della Riviera di Levante (Grazie e Ruta).
In ogni caso la salita finale farà selezione .E non solo perchè è il primo vero arrivo in quota del Giro (nulla a che vedere con Montevergine) ma perché è salita vera. Non ci sono picchi di pendenza, certamente,ma l’ascesa è costante.
Ragioni logistiche, tuttavia, impediranno l’arrivo accanto al Santuario, sul piazzale che verrà occupato dai mezzi della Rai.
Ai corridori verrà quindi risparmiato l’ultimo tratto al 16% -uno spettacolare pavè- ma anche senza questo finale mozzafiato la salita non mancherà di essere avvincente.
Se sarà possibile, si salirà anche da Ceranesi, da Borzoli e da Pegli e la Guardia vivrà -è facile prevederlo- una grande giornata di sport.
Attenderemo ,quindi, questo giorno in cui “andare alla Guardia” non sarà soltanto il rinnovarsi di un rito religioso o una gita fuoriporta, ma unirà tante persone, su quelle strade, in un legame a suo modo sacro: quello del ciclismo.








Il santuario di N.S. della Guardia (804 metri s.l.m.)



Il santuario visto dalla cappella dell'apparizione



Il pavè finale (che i corridori non faranno)


Una rara cartolina della Guidovia


Quando Cancel andava alla Guardia, con mamma e zia.
Da notare che il traguardo verrà collocato proprio dovevo mi trovavo all'epoca, all'altezza del piazzale (oggi asfaltato) destinato a parcheggio. Mai foto fu più profetica.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2712
Registrato: Mar 2006

  postato il 16/12/2006 alle 19:20
peccato che nn ci sarà il pavè, davvero 1 peccato, ma sarà lo stesso avvincente e duro no???il 16% in pavè si fa sentire eccome....cmq nn si passa da li x ragioni logistike di mezzi ecc. vero??
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Gino Bartali




Posts: 1312
Registrato: Feb 2005

  postato il 16/12/2006 alle 19:26
Bellissimo racconto!!!

A questo punto mi sorge una domanda:
perchè non collocare questi bellissimi racconti in homepage,la stagione non permette articoli da presentare in bellavista e allora perchè non inserire questi bellissimi racconti,che oltre a fare emozionare sono ricchi di storia e di aneddoti.

 

____________________
DAvide

"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)

C.S.N.P.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/12/2006 alle 22:04
caro Cancel,
inutile dirti che a questo punto ci aspettiamo tutti una marea di belle foto (e magari anche un altro stupendo racconto) quando passerà il Giro.
E speriamo che sia una bella giornata di sole.

 

____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5547
Registrato: Nov 2004

  postato il 17/12/2006 alle 01:04
Originariamente inviato da falco46

peccato che nn ci sarà il pavè, davvero 1 peccato, ma sarà lo stesso avvincente e duro no???il 16% in pavè si fa sentire eccome....cmq nn si passa da li x ragioni logistike di mezzi ecc. vero??


Davvero Cancel... Sarà uno degli arrivi maggiormente spettacolari dal punto di vista paesaggistico... Qualcosa da vedere... Mi associo ad Anto.. Mandaci una marea di foto...
PS: Falco, a parte che è stato detto almeno 10.000 volte... secondo te come si fa a portate camion, strutture ecc ecc su per di li?? duretta, fidati

 

____________________
www.vcoazzurratv.it
...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Gino Bartali




Posts: 1312
Registrato: Feb 2005

  postato il 17/12/2006 alle 12:00
Bè,volendo si sarebbe potuto,ma probabilmente non ne valeva la pena.Un conto è farsi in quattro per portare l'arrivo in cima a polan de corones un conto per fare poche centinaia di metri di pavè!!!

Sarà comunque un arrivo spettacolare,mi aspetto tutta genova su quella salita!!

 

____________________
DAvide

"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)

C.S.N.P.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 203
Registrato: Feb 2006

  postato il 17/12/2006 alle 15:53
Bravissimo, come al solito, Cancel! Oltre alla passione per il ciclismo c'è anche la passione per panorami stupendi da ammirare. Dalla "Guardia" si vede quasi tutta la città di Genova, dai "forti" sulle mura al mare. Se il 22 maggio sarà una giornata di sole assisteremo ad una tappa entusiasmante. Subito dopo la presentazione del Giro del 2 c.m. ho inviato una mail alla redazione del "Bollettino della Guardia" elencando tutte le tappe che sono arrivate in Liguria dal 1909 sino alla tappa di Sestri Levante del 19 maggio u.s.. Spero che l'amico redattore Carrea (mi dice qualcosa questo nome ...) pubblichi nei prossimi numeri del bollettino quanto inviatogli. Pensate che nell'inverno 1945/46 Fausto Coppi si recò alla "Guardia" con la neo sposa Bruna Ciampolini ed il bollettino pubblicò nel maggio del 1946 alcune foto di quel "pellegrinaggio". Intorno alle bancarelle di cui parlavi, i ragazzini si sono avvicinati al Campione di Castellania che veniva prontamente immortalato con una "resta" (collana) di nocciole al collo.
A mio avviso ho trovato più impegnativa la scalata al Santuario che non al Passo della Bocchetta. La Bocchetta è dura all'inizio e prima e dopo Langasco, poi si può ... respirare. Lo scollinamento non è durissimo. Al Santuario, invece, quando si raggiunge lo stabilimento delle acque minerali si sale sempre con pendenze sempre in aumento. L'ultimo chilometro è micidiale ed i corridori hanno già 230 km nelle gambe! Per fortuna che non percorreranno i 250 metri di pavè conclusivi altrimenti avremmo visto atleti spingere a piedi la bici.
Una dozzina di anni fa è giunta alla "Guardia" una corsa agonistica di amatori. Ho preso al volo il vincitore - perchè scendere dalla bici dalle parti della Cappella dell'Apparizione non è facile - e l'ho sorretto tenendogli il braccio sinistro: gli batteva forte il cuore e ci son voluto minuti perchè il corridore prendesse fiato e si calmasse. Pensate quanto avranno sofferto gli ultimi del gruppo!
A proposito: il Rettore del Santuario, Monsignor Marco Granara, è un tifoso di ciclismo e coppiano convinto. Quando salgo sul Monte Figogna non manco mai di portargli qualche libro sul tema (all'inizio dell'anno gli ho portato "L'ultimo dicembre" scritto da Gino Bailo) anche in considerazione del fatto che, avendo lavorato per molti anni con suo fratello Piero, sono diventato amico del Rettore che se potesse, sono certo, farebbe un salto a Castellania con me il 2 gennaio p.v.

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/12/2006 alle 23:58
Grazie Cancel per l'ottimo racconto.
Si'la guardia e' meta fissa per i genovesi.
Chi per devozione e chi per tradizione (a Natale:"si va alla guardia alla
messa di mezzanotte e poi si mangia la focaccia!").

Comunque vada, almeno una volta all'anno la mia famiglia e tutti
i miei conoscenti ci saliamo (per non parlare delle gite a piedi
od in bicicletta)
Io ho trovato lassu' visitatori (devoti e no) anche la
mattina presto durante la settimana (io ero salito in bici
prima di andare in ufficio).

Peccato davvero che la guidovia non esista piu'

Mi e' stato detto che la rampa finale e' stata esclusa
per tre ragioni:
- fondo un po'brutto e scivoloso in caso di pioggia (non condivido,
se salgo io che sono un paracarro....)
- strada troppo stretta per transennarla ed ospitare tutti i tifosi
(anche qui non condivido).
- in cima non c'e' spazio per la logistica ( non condivido neanche
questo, il piazzale dell'arrivo e' piccolo useranno comunque lo spazio
in cima ed i mezzi rai possono stare in uno egli altri due
piazzali in vetta: quello del capolinea degli autobus [quindi la
strada tanto piccola non lo e'...]
o quello in erba davanti al santuario [oltre alla strada] )

morale: va bene non allungare con la bocchetta (anche per me
meno dura della guardia) ma almeno arrivare in cima!!!!


pazienza sara' comunque molto bello

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 18/12/2006 alle 09:50
Bellissimo contributo il tuo Mario, sono sicuro che sarà una tappa davvero spettacolare, sia dal punto di vista tecnico che paesaggistico.
Io aspetto con ansia la tappa di Montevergine, la salita non è molto impegnativa (io quando sono in forma in alcuni tratti uso anche il 53) però è un posto molto suggestivo meta di continui pellerinaggi di fedeli.
Da tantissimi anni c'è la tradizione del pellegrinaggio a piedi, sono delle vere e proprie maratone notturne in cui si arrivano a percorrere fino a 80 km, molti poi camminano senza scarpe in segno di penitenza.
Probabilmente in cima arriverà un gruppo abbastanza numeroso che si giocherà il successo allo sprint però in passato è spesso capitato che la priam salita, anche se facile, facesse già delle vittime.

 

____________________
Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 18/12/2006 alle 10:13
Cancel, una informazione.
Il Santuario della Guardia è non lontano da Pontedecimo o la sparo grossa? Se sì penso di averlo visto da lontano risalendo la strada che va al paesino di Cravasco, dove la mia famiglia (che per 6 anni è stata genovese: poi hanno pensato bene di concepire me e farmi nascere come lunigianese "dal sas") aveva amici di famiglia...

 

____________________
Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 18/12/2006 alle 11:05
Originariamente inviato da Frank VDB

Cancel, una informazione.
Il Santuario della Guardia è non lontano da Pontedecimo o la sparo grossa? Se sì penso di averlo visto da lontano risalendo la strada che va al paesino di Cravasco, dove la mia famiglia (che per 6 anni è stata genovese: poi hanno pensato bene di concepire me e farmi nascere come lunigianese "dal sas") aveva amici di famiglia...

ti rispondo io.
Si' la Guardia e' proprio sopra PonteX e si vede benissimo da Cravasco.
E' la montagna con in cima il santuario.
(da non confondere con il piu' basso Monte Gazzo, anche lui con
in cima una chiesa, caratterizzato dalle enorme cave che lo hanno
ormai consumato come un torsolo di mela)

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 18/12/2006 alle 11:20
Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da Frank VDB

Cancel, una informazione.
Il Santuario della Guardia è non lontano da Pontedecimo o la sparo grossa? Se sì penso di averlo visto da lontano risalendo la strada che va al paesino di Cravasco, dove la mia famiglia (che per 6 anni è stata genovese: poi hanno pensato bene di concepire me e farmi nascere come lunigianese "dal sas") aveva amici di famiglia...

ti rispondo io.
Si' la Guardia e' proprio sopra PonteX e si vede benissimo da Cravasco.
E' la montagna con in cima il santuario.
(da non confondere con il piu' basso Monte Gazzo, anche lui con
in cima una chiesa, caratterizzato dalle enorme cave che lo hanno
ormai consumato come un torsolo di mela)


Grazie. Ricordo benissimo anche le cave salendo verso Cravasco. Sono tanti anni che non ci vengo più, mi piacerebbe tornarci perchè nel piccolo cimitero di Cravasco abbiamo dei ricordi di famiglia intensi... chissà...

 

____________________
Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 18/12/2006 alle 17:32
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da Frank VDB

Cancel, una informazione.
Il Santuario della Guardia è non lontano da Pontedecimo o la sparo grossa? Se sì penso di averlo visto da lontano risalendo la strada che va al paesino di Cravasco, dove la mia famiglia (che per 6 anni è stata genovese: poi hanno pensato bene di concepire me e farmi nascere come lunigianese "dal sas") aveva amici di famiglia...

ti rispondo io.
Si' la Guardia e' proprio sopra PonteX e si vede benissimo da Cravasco.
E' la montagna con in cima il santuario.
(da non confondere con il piu' basso Monte Gazzo, anche lui con
in cima una chiesa, caratterizzato dalle enorme cave che lo hanno
ormai consumato come un torsolo di mela)


Grazie. Ricordo benissimo anche le cave salendo verso Cravasco. Sono tanti anni che non ci vengo più, mi piacerebbe tornarci perchè nel piccolo cimitero di Cravasco abbiamo dei ricordi di famiglia intensi... chissà...

Alberto ti ha già risposto.
Cravasco mi ricorda l'eccidio dei partigiani avvenuto in quella località nel marzo del 45.
Il poeta dialettale Edoardo Firpo scrisse una poesia , della quale ho recuperato una versione tradotta in italiano (fonte:www.prato-linux.it)

AI MARTIRI DI CRAVASCO

Quello stradino da capre,
tra stecchi nudi e spine
che si inerpica verso la cima,
è la strada che hanno percorsa
in quel tetro mattino.
Piangeva perfino il selciato,
piangeva l’acqua nel buio
nel fondo dei canaloni…
Mi sembra di sentire i loro passi
sinistri come un tamburo
lenti, che scivolano indietro
con il mutilato sulle spalle;
li vedo cadere, rialzarsi…
perché si rialzano se tra poco
cadranno poi tutti lassù!
Hanno chiamato Dio in aiuto
con ogni battito del cuore
per loro, per la madre, per i figli,
ma il filo si è fatto più corto
e la raffica alla fine lo ha strappato.
Perché nelle grandi ingiustizie
Dio è sempre lontano?
E cerco intorno ai miei passi
Se un segno fosse rimasto;
non ci sono che pochi fiorellini
che hanno lasciati sul sentiero,
poi uno straccetto di foglia
secca che sbatte contro un ramo…
Dunque il dolore si perde
come la sabbia nel vento?
Ma nella grande pace dei monti
si sente l’eco dell’acqua
lontana che li chiama, che li chiama…

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 18/12/2006 alle 22:15
è vero, la Guardia è una bella salita, ma secondo me la Bocchetta è più dura. Anche se ha i tratti di Langasco e Pietralavezzara dove si può respirare, attacca da subito con muri impegnativi che sembrano non finire mai. Se poi fa caldo, il tratto in fondo, subito sopra Campomorone è soffocante; la Guardia è più ventilata, oltre che più regolare come salita (le pendenze aumentano gradualmente). Comunque, come arrivo, la Guardia è sicuramente più spettacolare (e un arrivo in cima alla Bocchetta sarebbe improponibile). La Bocchetta affrontata da Cravasco (come ovviamente dal lato nord di Voltaggio) è invece sicuramente più abbordabile.
A pochi km da queste due, per chi è interessato, c'è un'altra bella salita che meriterebbe di essere inserita in una corsa importante: i Piani di Praglia.

 

[Modificato il 18/12/2006 alle 22:18 by maglianera]

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 19/12/2006 alle 11:44
Un posto stupendo... mi auguro che uno o due giorni prima della tappa venga giu' un bel nubifragio a pulire tutto cosi' il panorama e' ancora piu' bello!

La salita poi e' tosta e per me anche piu' dura della Bocchetta.
Domenica c'e' stata anche la cicloscalata Udace e per avere un riferimento il primo ha chiuso in 25'24"

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 21/12/2006 alle 21:28
Pozzovivo alla scoperta della salita di Madonna della Guardia

Domenico Pozzovivo, giovane emergente della Panaria-Navigare, ha visionato la salita della Madonna della Guardia, sede di arrivo della decima tappa del prossimo Giro d’Italia, approfittando della sua visita a Genova per svolgere alcuni test presso il Centro Sportivo PalaDonBosco di Sampierdarena.
Nella mattinata infatti lo staff STC - Sport Training Center, centro preparazione atletica del PalaDonBosco che segue Pozzovivo attraverso il Prof. Fabrizio Tacchino, ha sottoposto lo scalatore lucano ad alcuni test per un monitoraggio invernale. Dai dati emersi, Pozzovivo risulta essere molto avanti nella preparazione rispetto all’anno scorso, un buon segnale in vista della prossima stagione in cui punterà a mettersi in luce sulle salite del Giro d’Italia.
Ricca di salite sarà proprio la decima tappa del 90° Giro dìItalia che porterà la carovana rosa da Lido di Camaiore al Santuario di N.S. della Guardia: dopo aver affrontato il Passo Biscia nel chiavarese, a Genova si attraverserà Quarto per poi percorrere la Sopraelevata e procedere sino a Bolzaneto da dove inizierà la salita finale: 8 km con pendenze medie del 9% per 750 metri di dislivello. L’arrivo in salita, il secondo dopo quello di Montevergine, si adatta perfettamente alle caratteristiche di Pozzovivo, che, proprio per questo, nella seconda mattinata di martedì ha ritenuto utile effettuare un attento sopralluogo sul tracciato.
Domenico Pozzovivo è sembrato soddisfatto della perlustrazione: «Mi è piaciuta molto, una salita adatta alle mie caratteristiche - dichiara appena rientrato al PalaDonBosco -. Sarà una bellissima tappa, dallo spettacolo assicurato. Credo che fino ad allora i distacchi in classifica generale saranno molto ridotti: la salita di Montevergine è troppo pedalabile. La Guardia è quindi la prima vera asperità del Giro 2007: chi vincerà la tappa, quel giorno vestirà anche la maglia rosa. Per questo difficilmente gli uomini di classifica lasceranno spazio ad una fuga durante la gara».
Lo scalatore della Panaria sembra aver analizzato molto attentamente ogni centimetro della strada che da Bolzaneto sale al Monte Figogna: «Bisognerà stare attenti all’imbocco della salita perché c’è una strettoia - prosegue Domenico - chi affronterà quel punto nelle retrovie del gruppo rischia di perdere posizioni importanti. L’ascesa presenta un primo tratto particolarmente pendente, una parte centrale che consente di rifiatare e gli ultimi chilometri che saranno i più duri di tutti perché la fatica comincerà a farsi sentire. Straordinario il panorama che si domina quando si giunge al Santuario: è una tappa spettacolare anche dal punto di vista paesaggistico».
Domenico Pozzovivo, 24enne di Policoro, è alla sua terza stagione da professionista con la maglia della Panaria-Navigare. Per il secondo anno consecutivo cura la sua preparazione atletica a Genova seguito dal Prof. Tacchino e da STC - Sport Training Center. Proprio a Genova, Pozzovivo ha raccolto il suo piazzamento migliore da professionista: un quinto posto al Giro dell’Appennino del 2005. Sempre nel 2005, ha corso da protagonista le tappe di montagna del Giro d’Italia, dando mostra delle sue spiccate qualità di scalatore puro. L’anno scorso, purtroppo, la sua stagione è stata compromessa da un brutto infortunio alla spalla ad un mese dall’inizio del Giro.
Quest’anno al Giro correrà soprattutto in appoggio ai suoi compagni di squadra Sella, Mazzanti e Perez Cuapio ma dopo il lungo stop ha voglia di riscatto e promette spettacolo appena la strada comincerà a salire. Per questo andrà a perlustrare anche le salite dello Zoncolan, del Colle dell‚Agnello, dell’Izoard e delle Tre Cime di Lavaredo. Al PalaDonBosco, però, tutti si aspettano da lui una buona prova soprattutto sulla salita della Guardia, dove molti genovesi, non solo di Sampierdarena, accorreranno sicuramente per tifare il giovane Domenico.


Fonte:tuttobiciweb.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Moreno Argentin




Posts: 366
Registrato: Jan 2005

  postato il 21/12/2006 alle 23:38
dai allora!!!
dopo diverse salite a piedi, questa volta andremo alla madonna della giardia in bici e per il giro



 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/03/2007 alle 08:48
Novità per quanto riguarda il finale di tappa della Guardia:

Il novantesimo Giro d'Italia torna a Genova con la tappa di arrivo al Santuario di N.S. della Guardia il 22 maggio. Il primo di luglio, poi, corso Italia e il centro saranno invase da u migliaio di biciclette per la Settimana Tricolore e la Pedalata Tricolore riservata a professionisti e appassionati. Il 5 agosto ancora Genova protagonista delle due ruote con il Giro dell'Appennino. Nei prossimi mesi il capoluogo ligure diventa capitale del ciclismo nazionale. Ieri, per presentare le iniziative in programma, il Comune ha invitato due grossi campioni del passato, le leggende Gianni Motta e Francesco Moser, che a Palazzo Tursi hanno ricevuto anche il Genovino d'oro da parte dell'assessore allo sport Giorgio Guerello presente insieme all'assessore regionale Fabio Morchio e al presidente dell'unione sportiva Pontedecimo Ivano Carozzino.

Per la prima volta la maglia rosa dovrà scalare la salita che dalla delegazione genovese porta al Santuario che domina la città. L'entrata della carovana del Giro d'Italia è prevista intorno alle 15 a Nervi dopo che i ciclisti, partiti da Viareggio, avranno percorso tutta la via Aurelia lungo il territorio ligure. L'arrivo al Santuario è in programma dopo circa un'ora e mezza, con un tragitto che vedrà impegnati i campioni del ciclismo internazionale lungo la strada a mare a Quarto, con toccata al monumento dei Mille, corso Italia, la Foce, corso Torino, corso Sardegna, corso De Stefanis, la strada nuova di Amaldoli, l'entroterra con l'uscita nel comune di Tensasco e il rientro a Pontedecimo. «Il favorito alla vigilia del Giro d'Italia - spiegano Motta e Moser - è Basso, ma è da tenere presente anche il modenese Ricò, Cunego e Simoni, che sono giovani fortissimi e in grado di vincere la maglia rosa. Pensiamo che sia un Giro adatto anche agli scalatori, considerato il tipo di percorso scelto per la novantesima edizione, e non soltanto per i velocisti».

I campioni del passato hanno poi fatto un'appello per l'uso del casco.

«Qualche volta non l'ho usato - dice Motta - e quando sono caduto, come capita a tutti, mi sono dovuto fare cucire con trenta punti alla testa. Consiglio quindi a tutti, sia giovani, sia adulti, di indossare il casco anche per le gite della domenica».


Fonte:www.ilgiornale.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/03/2007 alle 08:54
Contrariamente alle previsioni, quindi, il Giro non farà la sopraelevata ma percorrerà la val Bisagno (Via ADAMOLI) per poi scalare la salita di TRENSASCO (se non ricordo male è gìà stata percorsa qualche anno addietro, mi pare al Giro del 97, nella tappa del Beigua con arrivo a Varazze).
E' una salita breve ma che può movimentare la corsa prima del finale.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 29/03/2007 alle 16:45
Breve? sono 5 km, e belli tostini in alto..Un GPM di seconda categoria da Tour!

 

____________________
"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:12
Originariamente inviato da gru-nt

Breve? sono 5 km, e belli tostini in alto..Un GPM di seconda categoria da Tour!


Non c'è dubbio, caro gru-nt, che al Tour sarebbe quotata diversamente.
Peccato che al Giro , nell'edizione del 97,non fosse valida nemmeno come GPM di terza!
Sulla lunghezza: la salita di Trensasco è poco più di 4 Km;a occhio non pensavo di più.
Forse è più lunga quella di pino, che arriva alla galleria.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:19


fonte:www.salite.ch

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:28
Quella di Pino e' molto piu' dolce..e piu' bassa!
Comunque e' un'asperita che puo' far staccare un gruppetto..e , vista la discesa mozzafiato che c'e' dall'altra parte e la non troppa pianura prima della salita al santuario , potrebbe caratterizzare la tappa molto di piu' di quello che si crede.
In gran parte, fino a Manesseno, e' un budello di curve e controcurve..e da Manesseno a Geo/livellato, dove si comincia a salire, ci sono un paio di km o meno...

Per gli amanti del paesaggio, poco sopra lo scollinamento c'e il Forte Diamante, una delle piu' belle fortificazioni delle genova barocca.

 

____________________
"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:29
Belandi Cancel, SEI ANCHE GUZZISTA!!

Ne ho avute diverse...

 

____________________
"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:32
Originariamente inviato da gru-nt

Belandi Cancel, SEI ANCHE GUZZISTA!!

Ne ho avute diverse...


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 29/03/2007 alle 19:51
allora probabilmente , come me, sei Genoano, abituato a soffrire...

 

____________________
"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 30/03/2007 alle 22:42
Originariamente inviato da gru-nt
Geo/livellato, dove si comincia a salire,


Geo.
Quando arriveranno a Livellato in diversi avranno
gia' avuto apparizioni mistiche.....

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 31/03/2007 alle 01:23
Vero...





 

____________________
"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 152
Registrato: Apr 2007

  postato il 03/04/2007 alle 10:08
Originariamente inviato da gru-nt

In gran parte, fino a Manesseno, e' un budello di curve e controcurve..e da Manesseno a Geo/livellato, dove si comincia a salire, ci sono un paio di km o meno...



per arrivare a manesseno che strada percorreranno?? io credo che scendereranno a piccarello per poi fare la strada più larga o invece taglieranno dritto per manesseno passando per Isola?
In questo secondo caso hai pienamente ragione , se un gruppetto di 6 / 7 corridori riescirà a staccarsi a sullo strappo di trensasco la strada in discesa ( piena di curve e abbastanza stretta ) non permetterà un gran recupero da parte del gruppo sui fuggitivi.

Cmq sia per noi genovesi e per gli amanti del ciclismo sarà una bella giornata ; personalemente non ho mai fatto la salita della guardia in bici. Lo scorso anno mi sono limitato alla bocchhetta e a praglia ma anche perchè ho girato poco. Sicuramente andrò a fare un bella ricognizione prima di maggio...

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 19/04/2007 alle 19:36
Svelati gli ultimi dettagli della tappa della Guardia:

90^ GIRO D’ITALIA: IL PERCORSO DELLA TAPPA CHE ARRIVA ALLA GUARDIA

La tappa del 22 maggio entrerà in provincia di Genova dal Passo Biscia e dalla Val Graveglia “dei Garibaldi” attraverserà Tigullio, Golfo Paradiso e Genova, da Quarto a San Gottardo, arriverà da Trensasco a Sant’Olcese, poi a Pontedecimo, Geo e Guardia.

Genova, 19 - Tre Gran Premi della Montagna - al passo della Biscia, a Campi di Sant’0lcese e al traguardo finale al Santuario di Nostra Signora della Guardia sul Monte Figogna - per la decima tappa del 90^ Giro d’Italia, Lido di Camaiore – Santuario della Guardia, che il 22 maggio prossimo attraverserà per 106 chilometri il territorio della Provincia di Genova, che ha promosso e coordinato l’evento sportivo che richiamerà molti appassionati delle due ruote. Il percorso dei corridori - definito ieri da tutti gli enti, le istituzioni e gli organizzatori nazionali e locali del Giro, alla presenza degli assessori provinciali alla viabilità Piero Fossati e allo sport Giulio Torti, del direttore organizzativo del Giro d’Italia Mauro Vegni, del vice comandante della Polizia Municipale di Genova Giacomo Tinella e dei membri del Comitato di tappa - entrerà in provincia di Genova dal Passo della Biscia (primo Gran Premio della Montagna della giornata, a 892 metri di quota) e attraverserà la Val Graveglia, terra delle più antiche radici di Garibaldi, Cogorno, il Tigullio da Lavagna e Chiavari a Zoagli e Rapallo per entrare nel Golfo Paradiso dalla Ruta e seguirne tutta la costa fino a Genova e arrivare da Nervi al Traguardo volante dedicato a Garibaldi al monumento dei Mille a Quarto. L’itinerario cittadino del Giro seguirà poi (con le conseguenti modifiche, limitazioni o divieti di transito e sosta per la sicurezza e la regolarità della corsa che saranno comunicati nei prossimi giorni dal Comando della Polizia Municipale di Genova) la strada litoranea fino a corso Italia, da dove devierà per corso Torino e corso Sardegna verso la Val Bisagno, seguendola sino a San Gottardo per risalire – attraverso Trensasco – al secondo Gran Premio della Montagna, a Campi di Sant’Olcese (a 392 metri di quota) e scendendo nel territorio dello stesso Comune a Piccarello e Manesseno per poi arrivare da Bolzaneto a Pontedecimo (che festeggia quest’anno i primi 100 anni di sport della U.S. Pontedecimo e dove sarà allestito in piazza Ghiglione il villaggio commerciale della carovana pubblicitaria del Giro d’Italia) e chiudere infine l’anello della Val Polcevera tornando a Bolzaneto per iniziare, da Geo nel Comune di Ceranesi, l’impegnativa e selettiva salita finale, con una pendenza media del 9% sugli ultimi tre chilometri, che porta al traguardo di tappa (e terzo Gran Premio della Montagna della giornata a quota 760) del Santuario di Nostra Signora della Guardia sul monte Figogna. Nelle 48 ore precedenti la gara sarà vietata la sosta dei veicoli lungo la salita della Madonna della Guardia dove il 22 maggio i bus del trasporto pubblico non transiteranno dalle 14 fino al completo deflusso dal Santuario della carovana ciclistica del Giro e degli appassionati ( previsto intorno alle 18.30). Fino a mezzogiorno, invece, saranno in servizio anche bus navetta del trasporto pubblico per la Guardia. Per garantire la regolarità e la sicurezza della tappa saranno impegnate congiuntamente la Polizia Stradale di Stato, i Carabinieri, la Polizia Provinciale e la Polizia Municipale di Genova e dei Comuni dell’area.

Fonte:www.prono.provincia.genova.it



 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 19/04/2007 alle 19:41
Doveroso omaggio all'U.s. Pontedecimo, il passaggio previsto da quella delegazione.
Però in tal modo si allunga la strada tra il GPM e l'imbocco della salita.

All'entusiasmo per una tappa sognata da sempre, si accompagna la delusione: temo che il 22 maggio non potrò essere presente!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 19/04/2007 alle 22:36
Originariamente inviato da cancel58

Originariamente inviato da gru-nt

Breve? sono 5 km, e belli tostini in alto..Un GPM di seconda categoria da Tour!


Non c'è dubbio, caro gru-nt, che al Tour sarebbe quotata diversamente.
Peccato che al Giro , nell'edizione del 97,non fosse valida nemmeno come GPM di terza!
Sulla lunghezza: la salita di Trensasco è poco più di 4 Km;a occhio non pensavo di più.
Forse è più lunga quella di pino, che arriva alla galleria.

al Tour, anche la Ruta di Camogli sarebbe gpm di terza,quindi i gpm sarebbero 4! (anche di più considerando quelli che sarebbero considerati diquarta, come la salitella di Zoagli). E poi c'è lattraversamento delle 5 terre.Una tappa per niente facile.

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 19/04/2007 alle 22:37
Originariamente inviato da cancel58

Doveroso omaggio all'U.s. Pontedecimo, il passaggio previsto da quella delegazione.
Però in tal modo si allunga la strada tra il GPM e l'imbocco della salita.

All'entusiasmo per una tappa sognata da sempre, si accompagna la delusione: temo che il 22 maggio non potrò essere presente!

Mario noi dovremmo essere a fare pic-nic con amici lungo la salita.
Il mio numero lo hai se puoi ed hai voglia di torturarti chiamami
quando vuoi

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 152
Registrato: Apr 2007

  postato il 22/04/2007 alle 21:39
ho letto che basso ha nel suo calendario di preparazione al giro la supervisione della tappa della guardia. Dato che pochi giorni fa era in dolomiti a fare salite su salite volevo sapere se qualcuno aveva notizie più precise. Non sarebbe male beccare basso in allenamneto alla guardia , potrei dargli qualche dritta
scherzi a parte se qualcuno sa qualcosa....

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 22/04/2007 alle 22:25
In questo periodo ho veramente poco tempo libero.
nel tardo pomeriggio di ieri, approfittando della bella giornata , ho allungato con lo scooter fino alla salita di Trensasco.
In esclusiva per Cicloweb ho fatto alcune foto


la strada per Trensasco inzia da qui, nel quartiere genovese di san Gottardo





Dopo duecento metri inizia la salita. E' il primo tratto, che costeggia un torrente, e non ha pendenze eccessive.



Questa è la prima rampa:una pendenza decisa, secca.Siamo già nel territorio del Comune di sant'Olcese. Notare i lavori in corso

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 22/04/2007 alle 22:29


Il primo tornante....



e questo è il secondo,all'altezza di uno spiazzo dove c'è un distributore di GPL. Stando alle indicazioni, 1,8 KM dall'inizio della strada provinciale.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 22/04/2007 alle 22:34

Questo è il terzo tornante, dopo la frazione di Trensasco. la strada è perfettamente asfaltata


questo è il tratto finale, anch'esso impegnativo, preceduto da un altro tornante secco Lo scollinamento è posto poco oltre la curva che si vede in cima.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 22/04/2007 alle 22:39

un doveroso omaggio a trensasco...


una panoramica della zona. In fondo si intravede l'impianto della Sciorba, all'altezza del quale il giro lascerà la ValBisagno per imboccare la salita

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 22/04/2007 alle 22:50
Erano tre anni che non passavo da Trensasco. Ricordo di averla fatta in bici (in discesa) provenendo dalla Val Polcevera, il giorno della finale dei Mondiali dell'82.
Rispetto alla tappa del Giro dell'87 è collocata decisamente meglio. Quattro chilometri di salita che si faranno sentire , perchè le pendenze ci sono.
Se la tappa, che è già lunga, dovesse risultare combattuta sin dalla Riviera di levante, qualcuno potrebbe pagare dazio.
Penso che sulla salita finale ne vedremo delle belle......

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Giro di Lombardia




Posts: 105
Registrato: Jan 2007

  postato il 22/04/2007 alle 23:41
che che dire cancel e proprio un bel report!!magari in questi giorni faccio qualche foto della discesa verso piccarello e dei tratti piu impegantivi della guardia!comunque be non so quanti siano ma sono quasi certo che i metri di dislivello saranno superiori ai 3000..praticamente dalle 5 terre la pianura non c'e..se non da sestri levante a chiavari(5 km)magari mi avrai gia visto girare in bici comunque..(bici olmo divise azzurre)CIAO CIAO!

 

____________________
Tra cunego e simoni io scelgo damiano!!
CHE FENOMENOOOO!!!!!

Matteo

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 23/04/2007 alle 22:52
con la modifica di percorso che ha introdotto il tratto Trensasco-Pontedecimo (con strade molto più arzigogolate rispetto all'attraversamentno di tutta genova), la tappa dovrebbe anche risultare un po' più lunga dei 230 previsti, o sbaglio?

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 153
Registrato: Aug 2006

  postato il 04/05/2007 alle 20:47
Ciao a tutti, e complimenti al bellissimo post di cancel (conterraneo e guzzista..il massimo )
Ho fatto la Guardia sabato scorso e la bocchetta 2 settimane fa, vorrei rifarla domenica pomeriggio.
A mio avviso la Guardia nel complesso è un filo più dura però non è proprio regolarissima: il 3° km è davvero duro, poi ci sono 4 km abbastanza pedalabili (comunque impegnativi, sempre compresi tra 7 ed 8%) quindi un ultimo km davvero ostico, da dopo il primo parcheggio a sinistra. L'ultimo tratto di 400 m, quello che costeggia il bivio x Lencisa, per intenderci, e fino all'inizio del pavè, è arrabbiato come un cane, quacosa come 14% o più... io non ho visto cambi di pendenza tra asfalto e pavè . La salita, se si ha una media gamba, si può fare con un 34x20/21 e merita sia come panorami che come percorso, mai funestato da quei lunghi e deprimenti rettilinei modello Fedaia ...

Però a mio avviso, da ponentino, la vera salita spettacolare se mai ci arriveranno, sarà il Beigua da Varazze, un autentico calvario lungo 14 km con 1200 mt di dislivello...

Ah, io ci sarò il 22, mi piacerebbe incontrare qualcuno del forum!!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 06/05/2007 alle 00:14
Originariamente inviato da Nanard
Ah, io ci sarò il 22, mi piacerebbe incontrare qualcuno del forum!!

Tieni gli occhi aperti sui vessilli di Cicloweb, specie in zona finale.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 08/05/2007 alle 22:52
dopo le ultime modifiche di percorso, è ufficiale che la tappa invece di 236 km saà lunga 250. E, facendo la somma dei dislivelli, si sfiorano i 3000 metri.Potrebbe essere una delle tappe decisive

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Moreno Argentin




Posts: 366
Registrato: Jan 2005

  postato il 09/05/2007 alle 09:39
come mai è stata allungata la tappa con il tratto andata-ritorno tra bolzaneto e pondecimo?
 
Edit Post Reply With Quote
<<  1    2  >> Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
1.4394970