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Autore: Oggetto: E' morto Clay Regazzoni

Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 17:35
MILANO, 15 dicembre 2006 - L'ex pilota della Ferrari Clay Regazzoni, 67 anni, è morto oggi in un incidente stradale. La sua auto ha impattato violentemente con un camion in autostrada, nel tratto tra Parma e Fidenza. Lo schianto ha causato una coda di oltre 10 km. In Formula 1, Regazzoni aveva disputato 132 Gran Premi, vincendone 5 e collezionando 5 pole position. Miglior risultato in un Mondiale per lo svizzero il 2° posto nel 1974. In Ferrari aveva corso per 6 stagioni. La sua carriera da pilota di Formula 1 era terminata a Long Beach, nel 1980: protagonista di un brutto incidente, era rimasto seriamente ferito alle gambe e alla spina dorsale. Ma non aveva abbandonato il mondo dei motori, pur costretto su una sedie a rotelle.

Fonte:www.gazzetta.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 17:50
Lo ricordo con simpatia, Clay Regazzoni.
Protagonista della formula 1 negli anni 70 perse un titolo mondiale per pochi punti nel 74 e poi, quella vittoria al gran Premio d'Italia nel 75...
Lui e Niki Lauda :che coppia sulle rosse di Maranello!
Ha rischiato per anni sui circuiti di tutto il mondo ed ha incontrato la morte in autostrada.
Addio, Campione.


 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 15/12/2006 alle 17:54
Addio Clay, mito dell'eta' dell'innocenza.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 18:04


L'entusiasmo dei tifosi dopo la vittoria di Clay Regazzoni (Gran Premio d'Italia , 1970)
Fonte:www.grandprix.com

Avevo anche il modellino di quella ferrari!

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 15/12/2006 alle 18:40
Addio Clay

 

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Daniele

Maglia Nera CKC 2007

Campione italiano 2008 Fantaciclismo di Cicloweb

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 19:25
Addio Clay.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 19:40
Addio Clay.
Maledetto incidente a Long Beach.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 19:42
un saluto, e una lascrima, al grande Clay...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 19:58
Clay...poche parole, tanta simpatia, una tenacia difficile da incontrare, tanta passione, anche su una sedia a rotelle ha partecipato alla Parigi Dakar...persona impegnata per la tutela dei diritti del disabile...

"siamo noi gli INABILI che pur avendo a volte non diamo" Clay non era così!

 

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http://ilmiociclismo.blog.excite.it

"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 20:03
Ho appreso della notizia poco fa al telegiornale... che dire, se non che se ne va un altro grande Ferrarista, di quelli con la F maiuscola, che tanto hanno fatto impazzire noi tifosi.

Raggiunge in cielo due angeli come Alboreto e Villeneuve, nonchè tante altre stelle della Formula 1 che fu (da Senna a De Angelis, a Rindt e tanti altri piloti, troppi, che per questo mestiere hanno lasciato le penne), e che tanto rimpiango.

Riposi in pace...

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 15/12/2006 alle 20:49
Clay Regazzoni qualcosa di straordinario....ricordo ancora la prima vittoria che diede alla Williams sul podio non poteva toccare la bottiglia di Champagne xrispetto agli sponsor arabi della sua vettura sai che sofferenza xun tipo tuttogrinta come lui.
Se ne è andato un grande Ciao Clay.

 

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esiste doping.... dove esiste
antidoping...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/12/2006 alle 20:49
ho guardato i primi gp quando correva in Ferrari assieme a Lauda.sono tanto dispaiciuto...
 
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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 15/12/2006 alle 20:50
Ecco un bel ritratto di Clay.


L'ex pilota della Ferrari Clay Regazzoni e' morto in un incidente stradale. Si stava recando a Parma quando la sua auto si e` scontrata con un mezzo pesante.

Gian Claudio Regazzoni, detto Clay, nato a Lugano in Svizzera il 5/9/1939, e' stato sicuramente il campione Ferrari piu' amato dai tifosi nei primi anni settanta per la sua generosita' e quella carica di immediata simpatia che emanava. Dopo aver frequentato le scuole e lavorato nella carrozzeria del padre, nel 1963 inizia a correre con una Austin Sprite e poi con una Morris Cooper. Nel 1965 fa esperienza in F3 con una scuderia di Lugano, per poi firmare un contratto con la Tecno l’anno successivo (disputando anche qualche gara in F2). Nel 1967 partecipa alla Temporada Argentina e coglie il suo primo successo in F3 a Jarama. Pilota ufficiale della Tecno nel 1968, vince a Vallelunga, partecipa con continuita' e discreti risultati alle gare di F2 e alla fine di quell’anno firma un contratto per correre in F2 con la Ferrari, ma gli scarsi risultati lo fanno tornare alla Tecno. Nel 1970 Clay si rifa' vincendo il campionato europeo di F2.

Regazzoni e' lanciato in Formula 1 all’eta' di 31 anni nel corso della stagione 1970 da Enzo Ferrari che lo ha apprezzato nelle formule minori. Clay e' al volante di una rossa dal GP d’Olanda, dove debutta e stupisce tutti con il 6° posto in griglia e il 4° in gara, risultato ripetuto nel seguente GP di Gran Bretagna. La sua prima vittoria arriva gia' nello storico GP d’Italia, sua quinta gara in F1. Il ticinese sa interpretare meglio di tutti il gioco delle scie sull’impegnativo tracciato di Monza e va a vincere la gara, davanti a campioni del calibro di Stewart e Hulme. Il bilancio del campionato 1970, assegnato postumo a Jochen Rindt (morto proprio a Monza nel corso delle prove del sabato), e' di una vittoria, 3 podi, una pole e il terzo posto nel mondiale, a soli 7 punti dal suo compagno di squadra Jackie Ickx, secondo in classifica, avendo disputato solo 8 gare sulle 13 in calendario. Chissa' cosa avrebbe potuto fare con una partecipazione completa al campionato…
La stagione 1971 vede risultati invece sensibilmente diversi. La nuova 312 B2 non e' all’altezza delle aspettative né degli avversari, e i risultati non sono quelli sperati. Clay sale sul terzo gradino del podio solo 3 volte, ma nella classifica finale e' comunque davanti al compagno di squadra (e futuro campione del mondo 1978) Mario Andretti.

Regazzoni vince inoltre con i prototipi la 9 ore di Kyalami. La stagione 1972 ricalca le medesime deludenti orme dell’anno precedente, e soltanto un 2° e un 3° posto danno qualche soddisfazione a Clay (anche se i prototipi gli regalano un’altra vittoria alla 9 ore di Kyalami e il successo nella 1000 km di Monza). Al termine dell’anno la Ferrari non gli rinnova il contratto, lo svizzero passa alla BRM, squadra giunta alla frutta ma con cui ottiene ugualmente una pole in Argentina, ma e' destinato a tornare alla rossa dal 1974.

La stagione 1974 inizia bene per Clay, con vari podi. Il campionato e' equilibrato, e i punti equamente divisi tra la coppia Ferrari Regazzoni-Lauda e Fittipaldi sulla McLaren. Nel Gran Premio di Monaco, pero', il “Rega” getta definitivamente al vento la possibilita' di porre una seria ipoteca sulla conquista del Mondiale. Pressato da vicino dal compagno Lauda quando era in testa, incappa in un banale testacoda, che lo relega al quarto posto. Una giornata disastrosa per Clay, che per l’unica volta nella sua carriera esagera con l’istintivita' e compromette la scalata a quel titolo che aveva sempre inseguito. La vittoria in Germania sembra rilanciare le speranze di vittoria finale per lo svizzero ma, dopo il successo tedesco, la lotta tra i due piloti della Scuderia non viene disciplinata al meglio dai box: nonostante Clay fosse in testa non gli venne assegnato un vero e proprio ruolo di prima guida, che senza dubbio meritava anche per il suo lungo passato in rosso. La mancanza di affidabilita' nelle ultime gare esclude definitivamente Regazzoni dalla battaglia per il titolo, e Fittipaldi ne approfitta per laurearsi campione all’ultima gara. L’anno successivo Lauda e' irresistibile, e Regazzoni si deve accontentare di fare la seconda guida, anche se la sua vittoria a Monza contribuisce sensibilmente alla conquista del titolo costruttori. Nel 1976 la Ferrari ha ancora la monoposto migliore del lotto: lo confermano i due successi in apertura di campionato in Brasile e Sud Africa, mentre Clay si impone a Long Beach. Niki Lauda mette pero' in discussione la vittoria dello svizzero nel GP degli USA Ovest: secondo lui il nuovo responsabile della gestione sportiva Audetto avrebbe favorito lo svizzero indicando a Lauda di non attaccarlo. I rapporti di Regazzoni con la Ferrari iniziano a peggiorare, finché il gravissimo incidente al Nurburgring in cui Lauda rischia la vita crea uno sconvolgimento notevole a Maranello: in particolare Ferrari non perdona a Clay di aver disertato il GP d’Austria per un suo incidente durante una partita a tennis. La Ferrari conquista ugualmente il titolo costruttori, ma nel 1977 si conclude il capitolo Ferrari per Regazzoni, che viene sostituito da Reutemann, gia' ingaggiato l’anno precedente per sostituire l’infortunato Lauda. Le annate successive sono anonime: il 1977 alla Ensign, il ’78 alla Shadow, con povero bottino di 9 punti e soli piazzamenti nelle due stagioni. Nel 1979 Regazzoni e' ingaggiato da Frank Williams, che puo' contare su ingenti finanziamenti dall’Arabia. Regazzoni dovrebbe fare il secondo di Alan Jones, ma lo svizzero che rompe invece le uova nel paniere portando il 14 luglio a Silverstone la prima vittoria della storia, salutato anche dalla Ferrari, ad una Williams dall’entusiasmo moderato per l’insuccesso personale del suo alfiere Jones.

Dopo l’ulteriore podio sul terzo gradino a Monza, Clay, destinato ad essere sostituito in Williams ancora una volta da Reutemann, e' ad un passo dal contratto con la competitiva Brabham per il 1980, ma gli accordi saltano all’ultimo momento e Regazzoni deve accontentarsi della Ensign. È proprio con la Ensign che Regazzoni corre l’ultima gara della sua carriera: il 30 marzo a Long Beach, nonostante l’inferiorita' del mezzo, e' al quinto posto e in piena lotta quando, al 50° giro, Clay cerca in staccata i freni, ma non li trova; si appoggia cosi' al muretto per tentare di frenare la vettura, ma contro il muro e' posteggiata la Brabham di Zuniño. Lo scontro e' inevitabile e Clay, gravemente infortunato alla spina dorsale, rimane paraplegico e non recuperera' mai l’uso degli arti inferiori. Clay e' comunque un tipo che non si arrende: perseguisce impegni sociali per la difesa dei diritti dei disabili, scrive libri e diventa commentatore televisivo. La sua passione per le corse non si era ancora spenta: con vetture a comandi al volante ha corso ancora in pista e su sterrato: Raid Panama-Alaska, Carrera Panamericana storica...fino al triste epilogo di oggi.

grandprix.it

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2004

  postato il 16/12/2006 alle 01:28
Gianclaudio Giuseppe Regazzoni.... Fu un grande degli anni 70...sin proprio dal 1970, quando vinse a Monza. Fu lui a segnalare ad Enzo Ferrari lo sconosciuto Niki Lauda, sfiorò il titolo del 1974 battuto da Fittipaldi proprio perchè forse Lauda era 'cocco' del ds Luca di Montezemolo... Nel 1975 vinse la gara che diede a Lauda il titolo che tornava in Ferrari dopo anni... Nel 1976 con Daniele Audetto come Ds i rapporti con la Ferrari si deteriorarono ed a fine stagione lasciò il posto a Reutemann che già sostituì Lauda per qualche gp dopo il rogo del Nurburgring. Il cittadino Long Beach lo paralizzò ma non si perse d'animo. Non si perse d'animo e affrontò la disabilità con grande coraggio.. fino ad oggi. Arrivederci Clay

 

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...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Moderatore




Posts: 3308
Registrato: Aug 2005

  postato il 16/12/2006 alle 03:20
Monza 1975:una grande folla a dargli il giusto tributo.
L'incidente del 1980 con la paralisi,ora ancora il destino avverso che ha voluto portarlo via dal mondo proprio alla guida di un'auto,sebbene non una Formula 1.
Per certi versi mi sembra di rivedere,ovviamente con le dovute proporzioni,le vicende di un altro pilota ferrarista(assai meno amato),di cui se non erro si fece anche menzione nel forum in una discussione sulla F1,che ebbe un destino prima avverso e poi tragico:il francese Didier Pironi.Anche lui segnato da un grave incidente,anche lui perito qualche anno dopo,seppur in circostanze diverse mentre con passione gareggiava negli Off Shore.

 
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Livello Tour




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Registrato: Feb 2006

  postato il 16/12/2006 alle 08:50
Ho conosciuto personalmente Clay Regazzoni a Genova in occasione della partenza del Rally dei Faraoni (non ricordo l'anno preciso). Stavo osservando il parco chiuso in piazzale Kennedy quando, appoggiato alle transenne, mi son visto a fianco un uomo con i baffi. Stupito, gli ho detto: Ma lei è Clay Regazzoni? E lui, di rimando: E chi vuole che io sia! Allora io gli ho detto che non era di tutti i giorni trovarsi a fianco d'improvviso un campione del suo calibro ed abbiamo parlato del rally dei Faraoni. Poi, dopo dieci minuti, si è seduto sulla sedia a rotelle dietro di lui (che non avevo notato) e si è diretto verso la sua Alfa 164 rossa targata Canton Ticino. Il giorno dopo, a Voltri, l'ho seguito nella prova spettacolo ed il Grande Clay guidava la sua corsaiola Mercedes con maestria e perfezione.
E' un ricordo che mi è rimasto caro e che racconto volentieri agli amici di Cicloweb.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 16/12/2006 alle 17:58
Un campione prima del 1980, un campionissimo dopo.
Personaggio indimenticabile, anche per la coerenza che l'ha accompagnato, sempre.
Gli sia lieve la terra.

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2005

  postato il 16/12/2006 alle 18:04
Era una di quelle persone il cui carattere tutti vorrebbero avere o incontrare negli altri.

 

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nino58

 
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Livello Tour




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Registrato: Feb 2006

  postato il 19/12/2006 alle 22:06
Eureka! Oggi sistemando i miei automodelli da rally in scala 1/43 (in 35 anni ne ho collezionati, montati od alaborati 1.597) ho trovato l'autografo che Clay Regazzoni mi fece a Genova alla partenza del Rally dei Faraoni: porta la data del 27 settembre 1991. Non ricordavo più di aver chiesto al grande Clay un autografo ed oggi quando me lo sono trovato fra le mani mi sono commosso tantissimo. Il Grande Svizzero rimarrà sempre nel ricordo di chi ama lo sport vissuto con la grinta che Lui sapeva tirar fuori in ogni gara.
 
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