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Autore: Oggetto: Doping e antidoping 2007

Livello Hugo Koblet




Posts: 409
Registrato: Apr 2006

  postato il 28/12/2007 alle 13:52
ANTIDOPING: Casi di positività e sull'inchiesta "Oil for drug", le decisioni della Procura Antidoping
L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI ha disposto, in data odierna, tre deferimenti legati ad altrettanti casi di positività.

Deferimento dell'atleta Francesco Grasso (tesserato per la Società ASD CUS Catania) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Italiana Rugby per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di metabolita di tetraidrocannabinolo, in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000 in occasione della gara “Campionato Serie B – girone D AS Rugby Frascati–CUS Catania”, svoltasi a Frascati in data 28 ottobre 2007, con richiesta di un anno di squalifica.



Deferimento dell'atleta Rocco Capasso (tesserato per la Società Boyaca Es para Vivirla-Marche Team) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di eritropoietina ricombinante, in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, in occasione della gara “Gran Fondo dei Monti Ausoni”, svoltasi a Monte San Biagio in data 7 marzo 2007, con richiesta di due anni di squalifica.



Deferimento dell'atleta Marco Di Gaetano (tesserato per la Società ASD Ciclismo Gulp Pool Val Vibrata) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di Testosterone, in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, nella gara “5° GP Città di Ascoli” svoltasi ad Ascoli in data 1 agosto 2007, con richiesta di due anni di squalifica.

Nell’ambito del medesimo procedimento di indagine è stato altresì disposto il deferimento del direttore sportivo Marcello D’Ambrosio al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana, con richiesta di quattro anni di squalifica.



Nell’ambito dell’inchiesta “Oil for drug” sono stati adottato i seguenti provvedimenti.



Deferimento dell'atleta Francesco Di Paolo (tesserato per la Società Acqua e Sapone) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana con richiesta di due anni di squalifica.



Deferimento dell'atleta Giulio Salvatori (tesserato per la Società ASD Gruppo Sportivo Esercito) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana con richiesta di due anni di squalifica.



Deferimento dell'atleta Ruggero Marzoli (tesserato per la Società Tinkoff Sport Management Srl) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana con richiesta di squalifica a vita ai sensi (seconda violazione della normativa Antidoping).

Deferimento dell'atleta Simone Masciarelli (tesserato per la Società Acqua e Sapone) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione contestata (frequentazione di soggetto colpito da un provvedimento sanzionatorio per fatti di doping) con richiesta di tre mesi di squalifica.



Archiviazione del procedimento disciplinare nei confronti dell’atleta Andrea Masciarelli (tesserato per la Società Acqua e Sapone) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana.

ANTIDOPING: La Procura deferisce nove atleti
L’Ufficio di Procura Antidoping del CONI ha disposto in data odierna i seguenti deferimenti nell’ambito dell’inchiesta “Oil for drug”:



Deferimento dell'atleta Vicenzo Cacalano (tesserato per la Società UCD Rionero) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana con richiesta di due anni di squalifica, aggravata di ulteriori sei mesi di sospensione per mancata presentazione avanti l’Ufficio di Procura Antidoping;



Deferimento dell'atleta Alessandro Spezialetti (tesserato per la Società Liquigas Sport) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione contestata (frequentazione di soggetto colpito da un provvedimento sanzionatorio per fatti di doping) con richiesta di squalifica per tre mesi.



L’Ufficio di Procura Antidoping ha altresì disposto altri sette deferimenti per altrettanti casi di positività.



Deferimento dell'atleta minorenne S.I. (tesserato per la Società AS Pall. Calabria Crotone) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Italiana Giuoco Handball per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di metabolita di tetraidrocannabinolo, in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, nella gara “Campionato Italiano Under 18 gir. G Calabria Crotone-Altamura”, svoltasi a Crotone in data 7 ottobre 2007, con richiesta di squalifica per mesi tre ai sensi dall’art. 10.3 del Codice;



Deferimento dell'atleta Michel Chocol (tesserato per la Società G.S. Sintesi 96 ASD) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di triamcinolone in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, nella gara “Giro di Lombardia–Medio Fondo”, svoltasi a Como in data 21 ottobre 2007, con richiesta di tre mesi di squalifica.



Deferimento dell'atleta Andrea Ciavatti (tesserato per la Società Velo Club Service ASD) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Ciclistica Italiana per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di eritropoietina ricombinante e di metaboliti di mesterolone in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, nella gara “Gran Fondo Monte Ausoni”, svoltasi a Monte San Biagio in data 7 ottobre 2007, con richiesta di due anni di squalifica.



Deferimento dell'atleta Giacomo Vannelli (tesserato per la Società Golf Club Quarrata) al competente Organo di giustizia federale della Federazione Italiana Golf per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di idroclorotiazide in occasione del controllo antidoping effettuato dalla Commissione Ministeriale ex lege 376/2000, nella gara “Campionato Individuale 3 categoria” svoltasi a Monsummano Terme in data 7 ottobre 2007, con richiesta di squalifica un anno.



Deferimento del ciclista Marco Buratti (tesserato per la Società Tre Colli Regolo) al Giudice di Ultima Istanza in materia di doping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di metaboliti di Nandrolone e di Efedrina, in occasione del controllo antidoping effettuato dall’Unione Ciclistica Internazionale, nella gara internazionale “UCI World Masters Road Championships”, svoltasi in Austria il 26 agosto 2007, con richiesta di squalifica per anni due ai sensi dell’art. 10.2 del predetto Codice;



Deferimento del ciclista Gianluca Coletta (tesserato per la Società Team Cinelli affiliata alla Federazione Ciclistica Sammarinese) al Giudice di Ultima Istanza in materia di doping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di Tramcinolone, in occasione del controllo antidoping effettuato dall’Unione Ciclistica Internazionale, nella 3° tappa della gara internazionale “Giro d’Abruzzo”, svoltasi a Notaresco il 21 aprile 2007, con richiesta – in quanto soggetto non tesserato per FSN o DSA - di inibizione a rivestire cariche o incarichi in seno al CONI alle FSN o DSA, a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi, per un periodo di anni due, ai sensi del combinato disposto dall’art. 10.3 seconda violazione del predetto Codice e dell’art. 3.7 delle istruzioni operative UPA,;



Deferimento del ciclista Alexander Filippov (tesserato per la Società ACS Gruppo Lupi affiliata alla Federazione Ciclistica Sammarinese) al Giudice di Ultima Istanza in materia di doping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla positività riscontrata per presenza di Eritropoietina ricombinante in occasione del controllo antidoping effettuato dalla FCI/CONI-NADO, nella gara “41° Piccola Sanremo”, svoltasi a Sovizzo il 25 marzo 2007, con richiesta – in quanto soggetto non tesserato per FSN o DSA - di inibizione a rivestire cariche o incarichi in seno al CONI alle FSN o DSA, a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti ed al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti enti sportivi, per un periodo di anni due, ai sensi del combinato disposto dall’art. 10.2 del predetto Codice e dell’art. 3.7 delle istruzioni operative UPA.


Fonte: www.coni.it

 

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  postato il 28/12/2007 alle 15:37
Doping, squalificato a vita il dottor Giustarini

ROMA - La commissione disciplinare della federazione dei medici sportivi ha accolto la richiesta della procura antidoping del Coni squalificando a vita il dottore Simone Giustarini coinvolto nell'inchiesta Oil for Drug. (Agr)

(fonte: gazzetta.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/12/2007 alle 17:21
ECCO COME SI DOPAVA MARION JONES
SAN FRANCISCO - C'era anche l'epo nel coktail infernale di Marion Jones. E questo particolare fa crollare un altro luogo comune, che la famigerata eritropoietina sia servita e serva esclusivamente nel doping aerobico e degli sport di resistenza. Se la facevano anche gli sprinter e i velocisti, gli atleti dei 100 metri, quelli della forza esplosiva e della potenza che deflagra in pochi secondi. Ma quello che è emerso dalle agende sequestrate nel 2003 al laboratorio della Balco (California) e che i giudici ora stanno analizzando ha dell'inquietante. L'elenco lo ha fornito il San Francisco Chronicle che sul suo sito racconta dettagliatamente la "cura" completa della sprinter Usa prima dei Giochi di Sydney.
Accanto all'ormai famoso Thg (tetraidrogestrinone), l'anabolizzante "trasparente", soprannominato "the clear" (il trasparente) per la sua capacità di sfuggire ai test di controllo, c'era tutto il resto dell'ormai nota framacopea del diavolo: dall'ormone della crescita (Hgh), all'insulina. Anabolizzanti per aumentare la forza e l'esplosività; epo per recuperare rapidamente dai pesanti "carichi" di allenamento e "ricostruire" i valori ematici abbattuti con la fatica, insulina per intervenire sul metabolismo dei grassi, diminuendo la massa grassa e aumentando così quella magra. Punture (anche sotto la lingua), gocce, pasticche, supposte, infusi di ogni tipo. Che l'ex olimpionica si praticava da sola con la perizia di un'infermiera, se si rileggono le dichiarazioni di Victor Conte, l'inventore del Thg, il primo grande accusatore della Jones. E per non avere sorprese ai test la velocista si sottoponeva periodicamente ad esami presso laboratori privati. Una pratica che risulta essere oggi molto diffusa nel nostro calcio maggiore e viene ovviamente da chiedersi perchè. Quasi un paradigma, dunque, quel "trattamento". Con tutti i punti interrogativi ad esso connessi. Prima di tutto la mancanza di ogni certezza scientifica sugli effetti combinati sulla salute dell'individuo. Non esistono ricerche che mettano in luce gli esiti delle interazioni fra epo e gh, o fra epo e steroidi. Atleti che vestono i panni delle cavie più disponibili, dunque, capaci di sottoporsi a qualsiasi cura e a qualsiasi pericolo o rischio per inseguire risultati, fama e gloria. Ma anche atleti che per tanto, troppo tempo hanno vissuto in un ambiente omertoso che li ha coperti e protetti per anni. Risultati, fama e gloria effimeri per la Jones, che ha perso di colpo tutto quando è finita davanti al giudice del caso Balco. Il quale le ha chiesto se mai lei si fosse dopata. Lei, in un primo tempo ha risposto di no, mentendo. Per questo che negli Usa è considerato reato più grave dello stesso doping (oltraggio alla corte e non collaborazione) l'ex olimpionica (tre medaglie d'oro nel 2000, che ha dovuto restituire assieme agli emolumenti, nel momento stesso in cui ha dovuto confessare) rischia adesso anche il carcere.


fonte: http://www.sportpro.it

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Registrato: Oct 2004

  postato il 31/12/2007 alle 16:23
A proposito di Marion Jones, ecco un'altra burla:

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Rogge: le medaglie olimpiche di Ullrich sono a rischio

«Le medaglie olimpiche conquistate da Jan Ullrich a Sydney - oro nella prova su strada e argento nella crono - sono a rischio». Lo ha detto il presidente del Cio Jacques Rogge precisando che il Conitato Olimpico Internazionale sta indagando per scoprire se in quella occasione il tedesco abbia vinto sfruttando pratiche dopanti.
Intervistato dallo Süddeutsche Zeitung, Rogge ha precisato che gli otto anni di prescrizione per i successi di Ullrich scadrano nel settembre del 2008.
«Abbiamo cominciato la nostra indagine entro i limiti previssti e lo statuto ci autorizza a proseguire senza problemi di tempo. Tnati casi nel ciclismo? Direi di no, solo la voglia di portare avanti una grande battaglia e di smascherare finalmente chi pensa ad imbrogliare».
«Per me il vero shock è stato scoprire quello che è accaduto a Friburgo, dove medici della clinica universitaria si occupavano di organizzare il doping».

(fonte: tuttobiciweb.it)

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E l'oro a chi andrebbe?
Al 2°, ovvio... Vinokourov!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2007

  postato il 31/12/2007 alle 16:39
Originariamente inviato da bency


Fonte: www.coni.it

azz vedo che gli amatori ci dan dentro parecchio. io gli farei pagare l'analisi, una multa di 2000€ e a calci in Q giù dalla bici forever!

 
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Registrato: Oct 2004

  postato il 02/01/2008 alle 02:23
Stop.

Del 2008 se ne parla (già) qui: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=6982

 

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