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Autore: Oggetto: ...quello splendido Giro del'92!!!

Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 27/12/2004 alle 15:13
come ho gia'datto qualche volta,seguo il ciclismo da circa una decina d'anni,quando ancora bambino vidi per la prma volta quell'omino pelato capace di realizzare anche le imprese piu'difficili,i sogni sportivi piu'proibiti,con la sua immensa classe,col suo saper esaltarsi nella sofferenza e le sue fenomenali gambe in salita,e ne rimasi innamorato,per sempre!
leggendo poi sui vari almanacchi i percorsi della storia del giro mi aveva particolarmente impressionato quello del'92,con arrivi in salita durissimi come il terminllo,il monte bondone,monviso,pila ed altre tapponi veramente spettacolari!nn avendo pero'piu'del mio atlante per ripercorrere quelle bellissime tappe,andando a tentativi,nn ero riuscito ad individuare tutti i segreti di quel giro,il primo targato indurain ed almeno sulla carta di gran lunga il piu'duro delle sette bellissime perle del navarro!
scoprendo poi sul web il percorso di quel giro,nei suoi piu'nascosti particolari ne sono rimasto impressionato ed entusiasta(ed anche un po'invidioso per nn averlo visto):
gia'dal prologo di genova che sepure molto corto prevedeva un paio di strappetti niente male,alla seconda tappa con arrivo ad arezzo dove nel finale oltre alle colline del chianti si scalava il famoso scopetone dal versante piu'duro e poi giu'in picchiata fino all'arrivo(vincitore sciandri),vicinissimo dallo scollinamento,al giorno seguente dove una cronometro nn lunghissima portava il gruppo a sansepolcro con un percorso pero'accidentato con la salita della scheggia e lo strappo di anghiari e dove indurain rafforzo'la sua rosa conquistata il giorno prima!alla quinta tappa che prevedeva gran parte della salita del mitico blockhous ed un'altro paio di salite,la prima delle quali molto impegnativa e la seconda subito a ridosso dell'approdo a sulmona e che vide vona compiere una delle sue rinomate imprese(davanti all'eterno conti),ma anche il giorno dopo con l'arrivo a melfi ed una tappa che prevedeva si le salite piu'dolci dell'appennino meridionale ma che prima del traguardo chiamava i corridori a confrontarsi su una bella salita di 10km.con cima a ridosso del paese(e vide bontempi vincitore a dimostrazione della sua completezza che andava oltre l'imperiale sprint)!iniziando poi la risalita verso nord,con il primo arrivo in salita,nel cuore dell'italia al terminillo,salita dura e regolare che tutti conosciamo,e che infatti vide gli scalatori giocarsi la vittoria(herrera primo su giupponi ed hampsten),ma con salite anche il giorno dopo ostiche scalate come il trebbio nell'arrivo ad imola preceduto da infiniti e massacranti strappetti che caratterizzano la zona(vittoria di pagnin) ma anche lo strappo della rosina il giorno seguente ancora nella tappa di bassano del grappa che anticipava i tapponi dolomitici che furono due ma che concentrarono molte delle salite piu'dure di quei bellissimi posti:staulanza,il terribile giau e valparola nella tappone di corvara(anch'essa vinta da uno splendido vona sesto a milano,davanti a campioni come indurain e chiappucci)ed il campolongo il pordoi(cima coppi)e soprattutto due volte il bondone il giorno dopo dove furlan(il carneade della sanremo'94 e della tristemente famosa gewiss se nn sbaglio)corono'una lunghissima fuga con dietro i migliori scalatori nostrani(chioccioli e chiappucci)a dare battaglia al re navarro!appena due giorni dopo nella tappa di sondrio,l'aprica e l'insidiosissimo p.trangia poco prima dell'arriva di sondrio inasprivano una tappa vinta dal commssario saligari ma con dietro ancora grande battaglia tra i primi...per arrivare infine alla bellissima tre giorni nelle alpi piemontesi e valdostane con arrivi in salita come il monviso(domato dall'ultimo italiano vincitore della vuelta giovannetti) e pila,col st.pantaleon e soprattutto il durissimo champremiere a fare da antipasto ad una tappa durissima che vide il tedesco della telekom,udo bolts,poi divenuto ottimo gregario di ullrich e rijs,coronare una bellissima fuga e con chioccioli e chiappucci provarle tutte per far vacillare il colosso navarro,ed infine il giorno seguente nella tappa di verbania scalare come ultimo dei tre colli di giornata,un'altra delle tantissime salite inedite fatte in quel giro,la durissima alpe segletta prima della picchiata e dell'arrivo nella cittadina lagunare(che vide vincere proprio"coppino"chioccioli sul"diablo"chiappucci)!!!
forse giusto la crono finale,eccessivamente lunga e completamente pianeggiante era un piccolo neo di una corsa bellissima,pero'si e'rilevata poco influente visto che il grande miguel si era riuscito a difendere alla grandissima in tutte quelle massacranti salite dagli scatenati scalatori italiani(e nn solo visti gli hampsten ed il giovanissimo tonkov rispettivamente quinto e settimo della generale),ma cmq con tutto quel ben di dio che c'era prima nn si puo'che applaudire l'accoppiata castellano-torrani(al penultmo giro mi sembra)inchinarsi al loro fantastico percorso e sperare che voi,che avete vissuto quello che sulla carta mi e'sembrato essere il giro piu'bello del ciclismo moderno,avete voglia di raccontare se i corridori(che fanno una corsa e nn il contraro)sono stati all'altezza di quello splendido tracciato..con almeno 10 tappe dove sulla carta poteva ribaltarsi tutto e che cmq ebbe la firma di velocisti d.o.c. come bontempi,leoni ed un cipollini che si stava avviando ad una carriera impareggiabile!!!

aspetto i vostri racconti e gia'in anticipo vi ringrazio se avrete la voglia di raccontare a noi piu'giovani le emozioni di quei giorni!!!

 

[Modificato il 27/12/2004 alle 15:58 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 27/12/2004 alle 19:41
Caro Pirata, mi dispiace deluderti, ma a parte il tracciato, quel Giro non fu poi tanto avvincente da un punto di vista agonistico.
In quel Giro Bugno era assente e quelli che dovevano essere gli avversari più ostici del navarro erano appunto Chiappucci e Chioccioli.
Entrambi però accusarono dei ritardi nell'ascesa al Terminillo e se non sbaglio fu proprio Chioccioli a pagare oltre 5 minuti.
Il giorno dopo "Coppino" cercò di rifarsi attaccando nella tappa del Trebbio ma compagni di fuga poco collaboratori (Pagnin e Lietti, se non sbaglio) ed una "CARRERA" scatenata (non ho mai capito il perchè!) all'inseguimento, consentirono al toscano un recupero del tutto irrisorio.
Il proseguio fu come Tu hai anticipato. Chioccioli generosissimo e Chiappucci altrettanto, ma nulla poterono su Miguel, il quale si limitò ad amministrare, consapevole di avere dalla sua la cronometro finale.
Anche la tappa del Bondone (mi ricordo era un circuito), aldilà della vittoria solitaria di Furlan, offrì poi una volata di tutti i migliori della Classifica Generale.
Anche l'anno dopo, nonostante l'assalto finale ad Oropa da parte di Ugrumov, il gruppo (eccetto Chiappucci), spinto da Argentin nelle vesti di sceriffo, cercò di rendere facile la vita ad Indurain, il quale contraccambiava con grossi favori (non belligeranza contro la Mecair, così si chiamava il gruppo di Bombini, che con Argentin indossò la maglia rosa per diversi giorni). Ricordo che a pochi giorni dal termine della corsa rosa, in una particolare fase di corsa se ne andò una fuga comprendente Chiappucci ed Ugrumov. Ebbene Bombini giustificando che mancavano ancora troppi chilometri all'arrivo, obbligò l'ex tenente dell'armata rossa a non collaborare.
Qualche giorno prima sull'arrivo di Asiago, fu una MERCATONE UNO (team manager Franco Gini) scatenata che andò a riprendere Chiappucci che nel frattempo se ne era andato dal gruppo della maglia rosa Indurain.
Posso dirti caro Pirata, che il Giro avvincente fu quello del 1994, dove due ragazzini terribili non cedettero a nessuna logica e tattica politica e castigarono il navarro che pensava di essere venuto ancora una volta in Italia a vincere, allenandosi per il Tour.
Berzin incominciò da subito con l'arrivo a Campitello Matese dove battendo in volata Pelliccioli, conquistò tappa e maglia.
Poi nella cronometro Grosseto-Follonica sigillò la corsa battendo Miguel.
Si parlò per il navarro di problemi al polline; la miam idea è però che lui pensasse di fare molta meno fatica al Giro e di trovare avversari più compiacenti, come negli anni precedenti.
A Follonica Pantani perse diversi minuti (mi sembra 7 o 8) ed il giorno dopo a Pontedera mi confidò che il Giro non era finito e che con il Diablo ne avrebbero combinate delle belle.
Ricordo che la tappa fu vinta da Svorada e dopo l'arrivo i corridori erano sulle rispettive ammiraglie o pullman a pulirsi velocemente con dell'alcool perchè li aspettava un lungo trasferimento sino a Vicenza.
Vantando una personale amicizia con Chiappucci, questi mi invitò in quei particolari momenti a salire sull'ammiraglia,dietro accanto a Pantani. I due stavano svolgendo queste operazioni di toelette e fu proprio in questi frangenti che il Pirata mi confidò queste intenzioni con il tacito assenzo di Chiappucci. Perlomeno allora, sembrava filare tutto liuscio tra i due!
Per la cronaca, cinque giorni dopo Pontedera ci fu l'arrivo a Merano ed il giorno successivo all'Aprica, con la scalata del Mortirolo.
Qui però finisce il mio intervento ed incomincia la leggenda....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/12/2004 alle 20:06
mi commuovi caro roberto,mi sembra ieri che da bambino tifoso di chiappucci chiedevo a mio zio,che mi aveva indirizzato verso il diablo,perche'subito prima di lui in classifica c'era un suo compagno di squadra,perche'questo sconosciuto ragazzo nn si faceva da parte e aiutava il gia'consacrato capitano....la cosa nn me la spiegavo e mi lasciava un velo di antipatia per questo che pensavo fosse un giovane sbruffoncello.....stavo parlando della persona,che senza mai conoscerla personalmente(tranne un paio di occasioni)mi ha trasmesso emozioni piu'di tante persone nella mia vita care o presunte tali!!!

grazie ancora eterno,indimenticabile Campione

 

[Modificato il 27/12/2004 alle 20:09 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 28/12/2004 alle 10:36
Concordo pienamente con Frateroby. L'assenza di Bugno apparì da subito fondamentale, a Chiappucci mancava ancora qualcosa mentre Chioccioli subì il colpo inatteso del Terminillo. Indurain fu dominatore da subito ma soprattutto non furono mai sfruttate le occasioni che il percorso forniva (la Maielletta, il Pordoi, lo Champremiere) lontano dall'arrivo.
La tappa più bella alla fine risultò quella di Imola con un grandissimo attacco di Chioccioli da lontano.
Putroppo tutti i grandissimi arrivi in salita furono affrontati come desiderava Indurain, vale a dire con il fido De Las Cuevas a fare l'andatura sino ai 4 km dall'arrivo ed Indurain a rintuzzare gli attacchi (peraltro poco incisivi) con il rapportino in agilità.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/12/2004 alle 13:16
Dal punto di vista del traciati quello del 1992 fu un giro da subito considerato duro...in effetti lo era eccome, Castellano (era lui dal 1990 a disegnare il Giro e Torriani era solo'Patron') presentò 4 arrivi in salita (Terminillo, Bondone, Monviso e Pila) ed altre tappe molto dure (Sulmona, Imola, Corvara, Sondrio,Verbania). Da questo punto di vista niente da dire, forse uno dei più belli di 'Elo', dal punto di vista dello spettacolo in effetti ha ragione Frateroby, Indurain era semplicemente inattaccabile, Giovannetti, Furlan, Herrera, Tonkov e Vona furono capaci di exploit giornalieri, Chiappucci non riusci MAI!!! a levarsi di ruota il Navarro e Chioccioli pur combattivo perse troppo terreno al Terminillo e si accontentò della frazione di Verbania (io ero quattordicenne ma c'ero), nella quale diede il maggior distacco ad Indurain salendo a Segletta; 10 metri!!! Non credo che Miguel abbia vinto il Giro solo grazie alle crono, davvero a quel Giro c'era poco da fare. Insomma bel tracciato ma corsa chiusa dai 'banchieri' della Banesto.

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/12/2004 alle 19:04
beh almeno un po'di quel rammarico che avevo per nn aver potuto seguire le gesta dei girini in un cosi appassionante tracciato con i vostri racconti mi e passato
certo fu un peccato rovinare quel percorso con un fare passivo,anche che se da cio'che intuisco la battaglia nn fu epica solo per alcune coincidenze diciamo cosi sfortunate:il fatto che il trionfatore dell'edizione passata chioccioli entro'tardi in condizione e che il suo attacco'nella tappa di imola,fu contenuto addirittura dal team di chiappucci(e da compagni modesti di fuga)facendo il gioco di indurain,che da cio'che dite quell'anno era cmq imbattibile e che era abile a sdebitarsi lasciando agli altri le briciole....un qualcosa di simile a cio'che e'stato fatto dalla csc quest'anno quando ullrich ha attaccato....che tristezza!!!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/12/2004 alle 21:32
Su una cosa puoi starne certo...quell'anno Indurain non si staccava neanche col motorino...Chiappucci, col suo solito stile di corsa sparagnino ma inconcludente, non potè nulla... Chioccioli tanto meno...dunque Giro meritato...

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 29/12/2004 alle 09:46
Tutto vero. L'analisi del Giro del '92 è assai interessante e propone dei paralleli stuzzicanti come quello dell'attacco di Ullrich al Tour. Nessuna squadra, nessun capitano è talmente forte da poter pensare di controllare una corsa di 20 giorni con le proprie forze. Nelle corse a tappe si formano equilibri delicatissimi che vanno normalmente a vantaggio del più forte. E' normale. Un po' come ci accade tutti i giorni in ufficio...
In quel Giro Indurain partì già forte da Genova fece una crono straordinaria a Sansepolcro. I possibili avversari stranieri erano inconsistenti, i nostri in palese difficoltà. Sui giornali si parlò subito di Santa Alleanza ma era chiaramente un trucco per mantenere l'interesse del publico su una sfida che sembrava già perduta. Così i nostri invece di crescere in tranquillità in vista dell'ultima settimana si annullarono con una serie incredibile di scattini ad uso e consumo del publico. anche nelle tappe meno impegnative. Ripeto l'unico vero attacco fu quello nella tappa di Imola costruito come un'imboscatae senza tanti calcoli.Chiappucci probabilmente rincorse per evitare di farsi superare dal Coppino nell'immaginario popolare del grande attaccante. Tenete conto che Chiappucci pagò con gli interessi quell'inseguimento quando Bugno fece la stessa cosa nel Tour dello stesso anno nella famosa tappa del Sestriere.
Indurain sfruttò in entrambi i casi questi equilibri che si vennero a creare cosa che fa oggi Armstrong. Entrambi addormentano la corsa e, soprattutto, si permettono di affrontare le salite al loro ritmo. Ma sapete quanto è importante questo fatto? Inutile. La vera grandezza di Pantani fu quella di sovvertire questi equilibri attaccando in salita da subito, all'attacco del Mortirolo, Alpe d'Huez o Galibier che fosse. Attaccando da lontano.
Chiaro che per riuscirci bisogna essere retti da una forza non comune.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/12/2004 alle 12:27
Ci fu anche Indurain in difficoltà, ricorda lo spagnolo che nella tappa da Riva del Garda a Palazzolo partì un attacco sulla Molina di Ledro con Miguel che rimase a fondogruppo. La sua squadra tamponò e la sua rosa fu salva...che squadrone la Banesto...Con Miguel c'era gente tipo Delgado, Bernard, Ruè...Sull'inseguimento di Bugno verso Sestriere non la vedrei così dura...Bugno a quel tempo era ancora in classifica, rimasero in due dietro a Chiappucci e non vedo perchè non avrebbe dovuto tirare...Non credo però che Chiappucci perse il Tour per la trenata di Gianni; anche se fosse uscito in giallo avrebbe perso la maglia nella crono di Blois (60 Km). Si sono fatti spesso dispetti in corsa Gianni e Claudio. La verità fu che Miguel fece la salita finale alla grande, calando solo nel finale. A Chiappucci va dato a atto di aver dato spettacolo ma all'atto pratico non ha rivoluzionato il Tour.

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 29/12/2004 alle 13:25
Ciao Alefederico, le tue osservazioni mi trovano sicuramente d’accordo.
Dovendo aggiungere qualcosa a conferma di quanto scrivi direi che di quel Giro Indurain vinse anche la maglia Intergiro, e benchè sembri una barzelletta è semplicemente la verità, sintomo della volontà di addormentare la corsa, sintomo della voglia di intimorire gli avversari, sintomo della grande forza di Indurain.
A Cascata Toce vorrei ricordare che Indurain non vinse solo ed esclusivamente grazie alle cronometro, ma anche che Chiappucci in quel Giro prese più di 5 minuti di distacco, dei quali almeno 4 e mezzo nelle cronometro, e di questi ben 3 nella maxicrono finale.
Io continuo a pensare che gli avversari vivessero molto male la presenza di Indurain, continuo a pensare che in cuor loro si sentissero battuti in partenza perchè i Kilometri a crono che il Navarro aveva a disposizione rendevano disperata l’impresa di metterlo in difficoltà.
L’atteggiamento di Chiappucci/Carrera verso Chioccioli ricorda proprio quello di Basso/CSC verso Ullrich, ovvero la volontà di proteggere la seconda piazza perchè la prima è irraggiungibile.
E non mi sembra differente l’atteggiamento di Bugno verso Chiappucci, sempre citato da Alefederico.
Ecco che il cronometro é sempre più il simbolo della prostituzione del ciclismo eroico verso il ciclismo programmato, non tanto o non solo per la pesante incidenza che il doping ha sul cronometro, considerazione soggettiva, ma anche e soprattutto perchè questo esercizio che dovrebbe esaltare l’individuo, che dovrebbe mettere a confronto uomo contro uomo, finisce invece per intaccare le tattiche di gara collettive, finisce per mettere i secondi contro i terzi a favore dei primi, considerazione oggettiva.
Non credo sia fuoriluogo imputare alla programmabilità di corsa, concessa dall’abuso dei cronokilometri, la crisi di "vocazione" dei corridori per corse a tappe, suggerita dal senso del ridicolo ispirato da alcuni dei recenti top-five del Tour (Moreau, GonzalezDeGaldeano, Rumsas, Zubeldia, Azevedo, Kloden, addirittura la tripletta di Beloki, tutti corridori che passeranno alla storia del ciclismo per la quantità e la qualità delle vittorie).

Per rendere programmabile una corsa a favore di un grande passista scalatore è necessario aumentare i Kilometri a cronometro.
Nel Giro del 1992 furono 112, in quello del 1993 furono 92, in quello del 1994 furono 86, e "casualmente" il Navarro incontrò difficoltà sempre maggiori.
Ricordo ancora che tra il 1991 e il 1995 Indurain vinse il Tour disponendo sempre di almeno 170 Kilometri a cronometro (ben 200 nel 1992), invece nel 1996 ne ebbe solamente 103, e casualmente toccò a lui demoralizzarsi e non agli avversari.

Unico aspetto consolante potrebbero essere le garanzie che il Pro Tour dovrebbe fornire alle squadre aderenti, ovvero il "posto assicurato" e la possibilità di effettuare programmi a lunga scadenza anche sul fronte Tour de France, allestendo per tempo un organico adeguato senza dovere attendere la fine dell’anno per scoprire se si è entrati o meno nelle prime 14 della classe.
E’ piccolo ma è pur sempre un primo passo contro la politica degli scambi di favori.
E almeno Cipollini non dovrà più partecipare al giro della Georgia per chiedere ad Armstrong il permesso di partecipare al Tour de France (e io che credevo che a comandare fosse Jè Em Leblanc).

 
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  postato il 29/12/2004 alle 14:45
Se non ricordiamo male, Indurain vinse la maglia Intergiro perché all'epoca venivano computate in questa classifica anche le cronometro, e valevano i distacchi di gara, e non solo gli abbuoni come succede ora.
 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 29/12/2004 alle 15:37
Propòrio così Admin. Allora la classifica dell'intergiro veniva calcolata in base ai distacchi reali al traguardo intergiro crono comprese. Così pensato fu istituito nel 1991, se non ricordo male. Lo vinse quell'anno Leanizbarrutia che il primo giorno in Sardegna verso Olbia andò in fuga e prese quasi 20' giusto in vista dell'intergiro. Il gruppo reagì e lo riprese prima del traguardo finale lui indossò la maglia azzurra e fu semplice a quel punto controllare la situazione con tanto distacco. Dopo quell'episodio si comprese che la nuova classifica impediva le grandi fughe da lontano giacchè chi era interessato controllava la corsa sino all'intergiro che a quel tempo, per onor di sponsor, era considerata la seconda classifica della corsa ed era piuttosto remunerativa.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/12/2004 alle 15:40
Io resto convinto che Indurain quell'anno non si staccava neanche col fucile, lui ha certamente sfruttato la sua abilità a crono ma in salita non si è mai staccato...anzi, se avesse voluto credo abrebbe staccato lui gli altri... Chiappucci a cronometro spffriva, ma in quale occasione di quel Giro ha veramente messo in difficoltà Miguel???

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 29/12/2004 alle 17:38
Mmmm, io non affermo che Chiappucci fosse più forte di Indurain, anzi, e dirò anche che spesso ho detestato il suo modo di portare quegli scattini secchi ma bervi brevi, girandosi dopo venti metri per vedere se gli altri avessero reagito.
Piuttosto cercavo di mettere in evidenza lo stato d’animo degli avversari di Indurain (e qui sono io che non mi farei staccare neanche col fucile).
Dici che se avesse voluto sarebbe stato lui a staccare gli altri in salita?
Dai, non scherziamo.
Ti faccio un esempio: pensi che se Pantani fosse andato forte a cronometro si sarebbe portato dietro una squadra di gregari? Andava Fortissimo in salita, supponiamo per amore del gioco che andasse forte a cronometro, direi allora che si sarebbe portato appresso qualche juniores per raccontar loro le barzellette alla sera in albergo.
Idem Indurain, perchè se si fosse sentito sicuro in salita come si spiegherebbe quella condotta di gara cui ha fatto cenno Alefederico?
Purtroppo gli scatti a ripetizione che avrebbero potuto far soffrire Indurain avrebbero potuto anche portare fuori classifica chi avrebbe dovuto condurli, ed ecco allora che questi scatti il più delle volte erano degli "assaggini" poco convinti, tanto per vedere mai se Indurain fosse in giornata no.
Pantani era diverso, portava i propri attacchi con coraggio, senza la paura di perdere il secondo o il terzo posto in classifica, era campionissimo nella testa prima ancora che nelle gambe.

Mi ha colpito una frase di Frateroby:
- Il giorno dopo "Coppino" cercò di rifarsi attaccando nella tappa del Trebbio ma compagni di fuga poco collaboratori (Pagnin e Lietti, se non sbaglio) ed una "CARRERA" scatenata (non ho mai capito il perchè!) all'inseguimento, consentirono al toscano un recupero del tutto irrisorio.
Il proseguio fu come Tu hai anticipato. Chioccioli generosissimo e Chiappucci altrettanto, ma nulla poterono su Miguel, il quale si limitò ad amministrare, consapevole di avere dalla sua la cronometro finale. -

Se Miguel era consapevole della crono finale, provate a immaginare quanto lo fossero i suoi avversari che arrancavano!
E magari l’atteggiamento della Carrera fu proprio stimolato da questa consapevolezza.
Certamente il 1994 offrì la concomitanza di alcuni fattori che misero in crisi Indurain: un Giro con meno Kilometri a cronometro, l’exploit della meteora transiberiana Berzin, la comparsa di un cavallo di razza come Pantani, e i "limiti" di Miguelon vennero tutti a galla.
Certo, non se la prese più di tanto, in fondo al Tour de France lo attendevano pur sempre i suoi 185 amati Kilometri a cronometro.

Qualcuno potrebbe sostenere che stiamo discutendo sull’ipotesi che sia nato prima l’uovo piuttosto che la gallina, quindi sia chiaro che i miei sono dubbi che sento molto fondati, ma non sono certezze.
E chiedo scusa per avere tirato in ballo l’intergiro, non ricordavo che fossero conteggiate anche le cronometro.
Ciao

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 29/12/2004 alle 17:55
Certo staccare Indurain in salita non era semplice. In fondo chi ci è riuscito? Pantani. E poi? Ugrumov (una trentina di secondi ad Oropa). Il Navarro era un atleta eccezionale e soprattutto era un tipo tranquillo. Affrontava le salite e gli avversari con la calma dei forti. Solo Pantani riuscì a mandarlo fuori giri tanto che lui decise di non rispondere più ai suoi scatti. Era nettamente il più forte a cronometro ed era secondo a pochi in salita. Nel famoso Giro 92 gli avversari non erano all'altezza e lo si vide chiaramente. Probabilmente l'unico in quel periodo che avrebbe potuto impensierirlo era Bugno che però era già sull'orlo di una crisi. L'inseguimento a Chiappuycci in Val d'Isere nel Tour '92 fu una scelta autolesionista di Gianni e dei suoi tecnici. Chiappucci poteva essere il miglior gragario di Bugno in quel Tour.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/12/2004 alle 17:57
Sì, condivido quello che hai scritto.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 19:12
Sul fatto che Bugno e Chiappucci potessero aiutarsi vero... poi che Pantani sia stato l'unico a far soffrire Indurain è altrettanto esatto... Lui ha capito che rincorrerlo sarebbe stato deletero, saliva col suo passo e non perdeva più di tanto...Ma quello era Pantani, mica il primo che passava...

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 31/12/2004 alle 10:18
Okkio Cascata, non sono daccordo su un dettaglio. Bugno e Chiappucci non dovevano mica aiutarsi. Ci mancherebbe altro!
Chiappucci era davanti. Indurain non aveva ancora capito la dimensione dell'attacco del varesino. In Val d'Isere Bugno mise la Gatorade (Rondon su tutti) a tirare sino in cima all'Iseran ed oltre e poi attaccò sul Moncenisio. A che pro?
Perchè non lasciare l'onere dell'inseguimento alla Banesto?
Perchè, una volta rimasto con Indurain sul Moncenisio, non lasciare il navarro a prendere vento? (di li sino a Cesana ce n'è tanto davvero!)
Non scordiamoci che Indurain negli ultimi due chilometri prese una crisi. E se fosse arrivata prima?
Bugno non doveva aiutare Chiappucci avrebbe dovuto aiutare se stesso ma per lui il Tour era già chiuso in Lussemburgo, dopo la crono. Gianni era un campione meraviglioso ma terribilmente insicuro. Peccato.

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/12/2004 alle 14:22
Vero che Gianni a Lussemburgo aveva compromesso il Tour ( o meglio lo aveva vinto Indurain) ma era secondo il classifica!!!

 

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"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Bernard Hinault




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Registrato: Jul 2004

  postato il 31/12/2004 alle 14:26
CARO PIRATA PER SEMPRE. MI PIACCIONO LE TUE OSSERVAZIONI SUI TRACCIATI.
ABBIAMO QUESTA COSA IN COMUNE, LA CURIOSITA' SUI POSSIBILI TRACCIATI....

ADESSO APRO UN THREAD SU UN POSSIBILE ARRIVO IN SALITA IN PROVINCIA DI MODENA E POI MI DICI CHE NE PENSI...

 
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