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Autore: Oggetto: Punti Pro Tour

Livello Giro di Lombardia




Posts: 108
Registrato: Dec 2004

  postato il 17/12/2004 alle 09:50
Ciao a tutti,
sono un nuovo utente di questo bellissimo forum che ho scoperto da poco, e di fronte a tanta competenza sono forse anche un po' intimorito.
Ma al bando le incertezze, ho deciso di partecipare anch'io e come primo intervento riporto una classifica apparsa sul sito cycling4all che riporta da oggi la classifica del Pro Tuor (con i nuovi punteggi assegnati alle varie corse), come sarebbe stata se fosse stata in vigore l'anno scorso:

1 Davide Rebellin (Ita-Gst) (6)
2 Oscar Freire Gomez (Spa-Rab) (4)
3 Paolo Bettini (Ita-Qsd) (2)
4 Damiano Cunego (Ita-Sae) (1)
5 Lance Armstrong (Usa-Usp) (7)
6 Ivan Basso (Ita-Csc) (11)
7 Erik Zabel (Ger-Tmo) (3)
8 Francisco Mancebo Perez (Spa-Ibb) (14)
9 Michael Boogerd (Ned-Rab) (26)
10 Stuart O'Grady (Aus-Cof) (8)

11 Jan Ullrich (Ger-Tmo) (15)
12 Andreas Klöden (Ger-Tmo) (24)
13 Dario David Cioni (Ita-Fas) (40)
14 Tyler Hamilton (Usa-Pho) (21)
15 Miguel A.Martin Perdiguero (Spa-Sdv) (13)
16 Erik Dekker (Ned-Rab) (18)
17 Iban Mayo Diez (Spa-Eus) (23)
18 Roberto Heras Hernandez (Spa-Lst) (17)
19 Fabian Jeker (Swi-Sdv) (59)
20 Magnus Backstedt (Swe-Alb) (99)

21 Georg Totschnig (Aut-Gst) (53)
22 Santiago Perez Fernandez (Spa-Pho) (29)
23 Igor Astarloa Askasibar (Spa-Cof) (61)
24 Alejandro Valverde Belmonte (Spa-Kel) (5)
25 Alessandro Petacchi (Ita-Fas) (9)
26 Carlos Sastre Candil (Spa-Csc) (57)
27 Jens Voigt (Ger-Csc) (19)
28 Serhiy Honchar (Ukr-Den) (41)
29 Bobby Julich (Usa-Csc) (30)
30 Patrik Sinkewitz (Ger-Qsd) (109)

Tra parentesi la vecchia classifica UCI.
Devo dire che il nuovo punteggio del Pro Tour mi piace molto meno del vechio punteggio UCI. Salta all'occhio come i ciclisti più vincenti della stagione (come numero di corse) e cioè Petacchi e Boonen siano rispettivamente 25° e addirittura 39° (contro un ben più veritiero 9° e 10° posto della classifica UCI). Come Backstedt sia addirittura 20° avendo vinto solo la Parigi-Roubaix. Campioni come Mcewen sono addirittura fuori dei primi 80 (è 16° nella classifica UCI).
Lascio a voi un paio di riflessioni: non è che il nuovo punteggio Pro-Tour influenzerà il comportamento dei ciclisti nelle varie corse (soprattutto nei giri a tappe dove ogni tappa dà punteggi ridicoli per i primi posti)?
Dalla nuova classifica si evince che le classiche sono molto più "premianti" anche dei grandi giri (confrontate Backstedt ed Heras): non è che assisteremo a lungo andare (non credo che il primo anno possa accadere ma forse più avanti...) a una pressione da parte degli sponsor xkè le varie squadre mettano nel loro obiettivo primario tali classiche "snobbando" un po' quelli che sono l'anima del ciclismo e cioè i grandi giri?
Per il momento vi saluto xkè come primo intervento già ho detto fin troppo.
Ciao ciao e a risentirci,
Helios.

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 17/12/2004 alle 11:06
ti pareva che la riforma doveva avere un inganno....
Dalla lista punti per ogni competizione pubblicata sul sito che ha consigliato Helios si evince che
- vincere il tour vale piu' di giro e vuelta(chissa' perche'...)
-classiche monumento(sanremo,Fiandre,Liegi,Rouaix,Lombardia) valgono quanto le altre corse a tappe che non siano grandi giri;
-vincere una tappa in un grande giro da' 3-2-1 punti solo ai primi tre classificati.
La domanda nasce spontanea: e' mai possibile e sensato che vincere il giro del Lazio dia punti pari a vincere 13(tredici!!!!) tappe nei grandi giri?
Io non dico di classificarli alla pari ma almeno portare il rapporto 1 a 4...
In questo modo la tanto sbandierata classifica ciclistica universale a fine stagione per stabilire il corridore piu' completo credo sara' una classifica tipo quella della coppa del mondo degli anni passati: e allora che la fanno a fare?
Esempio: vincere due grandi giri e' quasi impossibile in questi ultimi anni per vari motivi, poniamo pero' che accada;
l'accoppiata giro-tour con 6 tappe vinte complessivamente e qualche altro piazzamento nei primi tre porta circa 215 punti. ovvio che nessuno e' un highlander e che quindi nel resto della stagione non si faccia granche' quindi diamo 35 punti complessivi.Totale 250.
vincere Fiandre e piazzarsi bene in Liegi e Freccia e Amstel (sono nell'arco di un mese e se si e' in condizione non e' per nulla improbabile, anzi...) da' gia' da solo 150 punti circa e siamo ad aprile... mettiamoci una corsa a tappe a marzo(tirreno o parigi-nizza) in cui ottenere qualcosina di buono, idem per le classiche di agosto (anche senza vincerne una) e il mondiale e siamo gia' ampiamente oltre i 300 punti.
Vi pare uno sforzo commisurato al precedente? Mah...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Alfredo Binda




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Registrato: May 2004

  postato il 17/12/2004 alle 11:34
Carissimi Helios e Umbi,
io sono concorde con voi nella condanna dell'Uci Pro Tour per motivi in parte uguali, in parte differenti dai vostri e, oserei dire, quasi diametralmente opposti. Cominciamo con i punti che ci vedono d'accordo
Sono d'accordo con voi sul punto che il tour non può valere in termini di punti più di Giro e Vuelta: è sacrosanto. Bisogna dare pari dignità alle tre grandi corse a tappe. La differenza la fa già il prestigio storico. Formalizzare questa "superiorità" del Tour nei confronti degli altri Giri in termini di punti è un'umiliazione per questi ultimi.
Sono invece convinto che il sistema di punteggio delle grandi classiche rapportato ai grandi Giri sia forse l'unica cosa che funziona.
Sono invece in disaccordo che un Giro del Delfinato dia più o meno gli stessi punti di una Milano Sanremo: dovrebbe darne molti meno.
Appare evidente nella classifica che Cunego ed Armstrong arrivano dietro a Bettini, Freire e Rebellin. La giustificazione non sta nel fatto che il sistema di punteggi ha penalizzato questi due corridori, ma nel fatto che il ciclismo delle corse a tappe è in crisi e i corridori riescono a correrne solo una d altro livello. Perchè quindi dovrei premiare un Armstrong che si vede 20 giorni all'anno invece di un Bettini che vola dalla Sanremo al mondiale (correndo anche il tour per le vittorie di tappe)?
Non deve stare scritto nel cielo che un atleta se vince il Tour o il Giro deve essere per forza il numero 1 della classsifica. Oggi i corridori da corse a tappe, eccezion fatta per Cunego, si vedono competitivi un mese all'anno ed è giusto che siano penalizzati nel ranking: Robertino Heras si è piazzato fra i primi 3 soltanto nella tappe della Vuelta e della Bicicleta Basca nell'anno appena trascorso, per complessivi 25 giorni di gare (forse anche di meno): perchè dovrei dargli una valanga di punti?
Forse si potrebbe trovare un escamotage per rivalutare i cacciatori di tappa dei grandi giri, abbassando il punteggio per la vittoria finale nella classifica generale e alzando i premi per le vittorie nelle singole tappe. Appare implicito che un giusto compromesso in questo senso non penalizzerebbe i primi della classifica generale che dovrebbero riguadagnare nei punti per i successi parziali quanto che perdono per i punti dei grandi Giri.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 11:40
Colgo l'occasione di salutare l'ingresso di Helios in questo forum: il tuo articolo d'esordio è stato uno dei più interessanti che abbia visto negli ultimi giorni. Non ti preoccupare se parte delle persone che popolano questo forum ti sembrano "troppo preparate": lo spazio per delle buonissime riflessioni è aperto a tutti gli appassionati e ogni contributo arricchisce la discussione. Colgo l'occasione anche per invitare le nostre carissime "donne", vale a dire Alessandra e Federica a continuare a partecipare alla discussione. Vorrei davvero sentirle sul tema Pro tour e magari sulla classifica riportata da Helios.
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 11:43
Un'ultima osservazione: magari il Giro del Lazio facesse parte del Pro Tour! Purtroppo l'UCI attribuisce punti al vincitore si una tapa del Giro di Polonia e non mette in calendario classiche bellissime come il Lazio, il Giro dell'Emilia, la Parigi Bruxelles e, perchè no, un ex gara di coppa del mondo come la Japan Cup!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/12/2004 alle 13:11
ma infatti ragazzi la scelta dei punti e della classifica che ne scaturira'e'veramente ridicola!!!
ma puo'essere che petacchi e le sue magnifiche nove vittorie al giro nn valgono quanto la vittoria in una tirreno-adriatico,o addirittura nella crnometro che si terra'in olanda a fine giugno...ma dai!
hai proprio ragione helios,spero e credo che s'accorgano che cosi come e'fatta la classifica pro-tour nn ha nessun valore..ma essa si sotituira'anche al vecchio punteggio u.c.i.???

p.s.benvenuto helios,nn t'intimorire di nulla,hai fatto un thread iniziale bellissimo

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 17/12/2004 alle 13:13
Due corsivi in cui si parla di questi temi: nel primo http://www.cicloweb.it/corsivo030.html si critica la classifica Pro Tour e altre cose della riforma.
Nel secondo http://www.cicloweb.it/corsivo009.html si critica la vecchia classifica Uci, con delle proposte che potrebbero essere attuali: dei 5 accorgimenti proposti in fondo al corsivo, l'Uci pare aver recepito il primo (a costo però di aver aumentato a dismisura il valore di corse a tappe secondarie), ma gli altri 4 potrebbero essere ancora validi a nostro avviso.

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 17/12/2004 alle 13:25
ma il giro del lazio non era una corsa 1HC? con che decisione cervellotica hanno potuto lasciarlo fuori dal pro tour? Misteri...
quel che dici tu, Emiliano, sulle corse a tappe va bene ma io nel mio esempio ho menzionato un ipotetico vincitore di giro e tour. Non meriterebbe costui piu' di chi faccia una buona stagione di classiche che sigifica andare forte per tre mesi come chi prepara due corse a tappe?
Dobbiamo invece farci la domanda:essere al top per un mese (ad aprile o nel mese in cui vi sia una corsa a tappe) deve essere equivalentemente retribuito a livello di punti?
se si' allora c'e' qualcosa che non va nei punteggi (un giro "equivale" ad arrivare terzo a s.sebastian,zurigo e amburgo...), se altrimenti vogliamo premiare chi e' piu' presente durante l'anno teniamo i punteggi cosi'. Ma di certo non rivalutiamo il settore corse a tappe che e' in crisi visto che ormai chi prova a fare due corse a tappe ne buca sempre una.
gia' infatti chi prepara la classiche ha molte piu' gare di pro-tour a disposizione e quindi potenziali punti in classifica rispetto a coloro che preparano i grandi giri i quali giustamente vanno a correre le piccole corse a tappe per fare la gamba con calma. Queste corse pero' appartengono al circuito continental o internazionale e quindi anche essendo protagonisti nn servono a nulla a livello di classifica pro-tour(i primi punti pro-tour di cunego quest'anno risalirebbero proprio al giro mentre prima ha dimostrato di andare forte vincendo trentino,larciano,appennino).
sono d'accordo sul fatto che le vittorie nelle singole tappe dei grandi giri debbano essere piu' valutate ma tenendo i punteggi delle vittorie finali immutati.
si potrebbero invece classificare le tappe dei grandi giri in base alla loro difficolta' (pianura,montagna,crono) e attribuire punteggi diversi ai vincitori(un tappone con 5 colli e 4000m di dislivello varra' piu' di una volata o di una fuga di fine tour, no?).

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 14:05
A proposito di quanto dici tu, carissimo Umbi, c'è da dire che la classifica UCI era anche essa molto falsa: se non erro nel 1987, correggetemi se sbaglio, sto andando a memoria, Roche vincitore di Giro Tour e mondiale arrivò dietro a Kelly nel ranking uci di fine stagione!
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 14:11
In seconoo luogo non ci vedo un grande scandalo se il Pro tour verrà vinto da un piazzato delle classiche. Capisco il ragionamento di Umbi ed Helios (razionalmente ineccepibile), ma credo che vincere il Pro tour varrà nell'immaginario collettivo meno della coppa del mondo. La vittoria di Giro e Tour nel medesimo anno ha un che di eccezionale ed è impresa sognata dagli atleti da 100 anni, certamente se a questa si aggiunge la vittoria del Pro Tour (un pasticcio che forse sparirà presto) non si aggiunge nulla al prestigio dell'impresa.
Il pro tour trova, seppur mal costruito, il suo senso nel premiare la regolarità, quindi ci può stare che possa essere vinto da un corridore costantemente piazzato nell'arco dei dodici mesi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/12/2004 alle 14:11
hai sicuramente ragione emiliano,a maggior rgione perche'quell'anno il grande sean kelly nn ando'oltre la parigi-nizza,il giro dei paesi baschi,il criterium internazionale,il giro d'irlanda e poco altro...briciole per lui!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 14:12
Ovviamente a premessa di ciò sta il mio modo di intendere il Pro Tour winner non come il titolo di miglior corridore dell'anno, ma come una prova per la contninuità!
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 14:49
Caro Pirata, a parte che con la formula perversa del pro tour i Paesi Baschi valgono come il campionato del mondo direi che dalle classifiche di fine anno non bisogna aspettarsi chissà che cosa...trovano forse più senso per consolare i piazzati per che per far urlare di gioia i vincenti!
La coppa del mondo era cosa ben diversa...era un mondiale a punti giusto ed equilibrato ed era diventata ancora più importante come correttivo del mondiale su gara secca che, spostato ad ottobre, ha perso molto del suo lustro e significato!
Vi dirò di più per me i veri campioni dl mondo dal 1995 in poi sono quelli che risultano dall'albo della coppa!

 
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Non registrato



  postato il 17/12/2004 alle 15:33
Sulla questione dei punteggi del ProTour (già discussa in precedenza in un altro thread, da cui era scaturita l'istituzione di una nostalgica classifica di Coppa del Mondo fatta da "noi" del Forum...), devo dire mi trovo parecchio in accordo con Emiliano: che male c'è, dico io, a premiare un Boogerd di 25 posizioni dopo che è stato 2° a Amstel-Liegi-Lombardia?! Diamogliela almeno una soddisfazione...

Nell'immaginario comune, almeno per il primo anno di istituzione, la maglia del leader del ProTour sarà nè più nè meno pari a quella della maglia intergiro al Giro d'Italia... una maglia data dagli sponsor! Il fatto è testimoniato in parte anche dalla stessa UCI, che non dà alcun punto al vincitore finale del ranking. Chiaro sintomo che la classifica che si andrà a formare non sarà nient'altro che una sorta di buonuscita verso l'anno nuovo ed una sorta di indicatrice di regolarità, più o meno vincente, negli appuntamenti "veramente importanti" decisi dall'UCI (in cui il Giro di Polonia vale come una Sanremo e quasi 20 volte di più di una tappa al Giro/Tour/Vuelta)

Semmai le considerazioni da fatte sono sulla coerenza della stessa classifica e sulla attribuzione dei punteggi: si dice chiaramente che il vincitore del Tour prenderà 100 punti (il doppio delle classiche monumento) e che il vincitore del Giro (o Vuelta), poveretto, ne prenderà 85. Poniamo per assurdo che la distinzione, anche in seno all'UCI, tra Tour e gli altri due GT sia di 15 punti: d'accordo (sempre per assurdo, ndr).
Perchè allora assegnare alle tappe dei tre GT 3 punti al vincitore, 2 al 2° e 1 al 3°?!? Una tappa del Tour dovrebbe dare più punti, no?! Che so, almeno 5-3-2 (almeno sarebbe contento Nevio Scala...)

In questo modo sarebbero di certo penalizzati i Petacchi/Mc Ewen vari, mentre saranno avvantaggiati i vincitori delle corse a tappe di medio/basso livello... il Giro del Benelux che vale come quello di Svizzera? che vale come un Mondiale? Era stata buona l'idea di distinguere tra classiche monumento ed altre corse di un giorno... ma mettere le prime al pari di una vittoria del Giro di Polonia mi sembra una contrapposizione assurda.

Un fantomatico Frigo, diciamo, potrebbe vincere Giro del Benelux e Giro della Polonia ed avere gli stessi punti di Ullrich che vince il Tour, e ben 20 punti in più di Petacchi che vince Sanremo e 10 tappe al Giro!!!

Prendiamola con le molle la classifica ProTour, dunque, anche perchè se a fine 2005 si accorgeranno che la vincerà qualche nome che non porta valore aggiunto, ad inizio 2006 la cambieranno di sicuro. A questo punto non so che augurarmi... che la vinca Gomez Marchante o che la vinca Cunego?! Ai posteri (Verbrugge e Adorni) l'ardua sentenza...

P.S.: Helios, benvenuto, chiunque ami il ciclismo qui si troverà bene. E dal tuo post iniziale sembri proprio un innamorato.

P.S.1: Questa sarà la maglia del leader ProTour:

 

[Modificato il 17/12/2004 alle 15:37 by Monsieur 40%]


 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1409
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  postato il 17/12/2004 alle 16:33
Benvenuto a Helios!

A me sembra che si debba decidere cosa esattamente si vuole premiare: la regolarità o il prestigio delle vittorie ottenure? I punteggi che sono stati previsti sono una sorta di via di mezzo: né carne, né pesce.

Se si vuole premiare la regolarità (e qui vado decisamente contro corrente...) i grandi Giri sono nettamente sottovalutati. Dal punto di vista della REGOLARITA, vincere - poniamo - il Fiandre e il Lombardia non vuol dire un bel niente (ovviamente con tutto il rispetto per queste due grandissime corse!!). Vincere un grande Giro vuol dire, per forza di cose, che, almeno per un mese, si é stati estremamente regolari.

Se si intende premiare il prestigio delle vittorie o dei piazzamenti, allora i pungeggi sarebbero tutti da rifare. Sono ovviamente d'accordo con tutte le critiche che sono già state fatte nei precedenti posts, del tipo Giro di Polonia = Milano-Sanremo. In più io ho, anche in questo caso, l'impressione che i grandi Giri siano sottovalutati.
Con tutto il rispetto per le grandi classiche, una grande classica si puo' vincere anche per caso. Vincere un grande Giro per caso puo' succedere, ma é più difficile.
Indipendentemente da questo, e con tutto il rispetto per la Milano-Sanremo, vincere il volatone conclusivo della Classicissima non mi sembra confrontabile con il vincere il Giro d'Ialia, non c'é paragone nello sforzo da produrre. Per conto mio ci vogliono almeno due vittorie in classiche-monumento + , eventualmente, un piazzamento in una terza per dare l'equivalente di una vittoria in un Giro o un Tour. Mi rendo conto che é un'opinione piuttosto personale...

Ciao a tutti

 
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Non registrato



  postato il 17/12/2004 alle 16:41
Originariamente inviato da Felice

Se si vuole premiare la regolarità (e qui vado decisamente contro corrente...) i grandi Giri sono nettamente sottovalutati. Dal punto di vista della REGOLARITA, vincere - poniamo - il Fiandre e il Lombardia non vuol dire un bel niente (ovviamente con tutto il rispetto per queste due grandissime corse!!). Vincere un grande Giro vuol dire, per forza di cose, che, almeno per un mese, si é stati estremamente regolari.


Vincere Fiandre e Lombardia significa avere regolarità più ampia rispetto alla vittoria di un Tour. Armstrong è regolare solo a luglio, chi vince a Marzo il Fiandre e ad Ottobre il Lombardia è sicuramente più regolare (anche perchè nel frattempo si sarà preparato ed ottenuto qualche piazzamento, seppur solo a La Panne o alla Milano-Torino)

Per il resto sono d'accordo con te, ma questa mi sembra una grossa contraddizione. No?!

Per quanto mi riguarda, pensandoci bene, sono invece molto preoccupato per quanto riguarda le "qualificazioni" per i Campionati del Mondo... vedrò di scovare qualcosa per capirci di più, ma se intanto qualcuno vuole contribuire, ben venga!

 

[Modificato il 17/12/2004 alle 16:43 by Monsieur 40%]


 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 17/12/2004 alle 16:55
ero troppo piccolo ai tempi di roche e kelly che ricordo piu' di nome che per aver visto le loro prodezze.
Qualche precisazione:
1)Il mio ragionamento verteva sull'idea assolutamente personale che ognuno ha del ciclismo e del significato delle vittorie ottenute. ogni corridore ha le sue caratteristiche e quindi per me rebellin che vince amstel-liegi-freccia vale piu' di cunego armstrong o heras limitatamente a giro,tour e vuelta, ma che un piazzato a tutte e tre valga di piu' non mi sta bene e mi pare che i punteggi dicano esattamente questo..
2)E' un dato numerico che chi corre le corse di un giorno faccia piu' giorni di gare del pro-tour di chi prepara i giri e quindi c'e' un indiscutibile vantaggio almeno in termini statistici per i primi...
3)Se l'UCI ha intenzione di premiare i piu' continui non c'e' niente di male, anche se almeno la coppa del mondo dava il doppio dei punti a chi ne vinceva una prova rispetto a chi giungeva terzo premiando quindi i vincenti piuttosto che i piazzati(concordo con l'idea che era il vero mondiale...).
4)Se io corro al top dalla sanremo alla liegi (1 mese) perche' ho a disposizione quasi 300 punti contro i 110 circa di chi corre al top un grande giro che dura sempre un mese(quest'anno cunego avrebbe avuto 100 punti in questa ipotetica classifica a ritroso)? se voglio premiare la continuita' a rigor di logica devo guardare quanto un corridore sta ad alto livello e 1 mese e' sempre un mese...
insomma, mi sembrano tutti dati oggettivi (a parte il punto 1) indipendenti dalla visione del ciclismo che ognuno ha spostata verso le corse a tappe o le corse di un giorno.

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/12/2004 alle 17:02
Rispetto le idee differenti di Felice e comprendo che sono opinioni personali. Del resto è cosa risaputa in questo forum che preferisco le classiche ai grandi Giri :-)
In linea di principio il vincitore delle corse a tappe sta ad alto livello per un mese...ma è anche ricompensato per questo: ai punti per la vittoria del grande Giro si prende anche i punti delle tappe. Inoltre se non è un super-programmatore o un super-dopato andrà forte anche nelle piccole corse a tappe preparatorie tipo Svizzera o Delfinato.
Il cacciatore di classiche che vince la Roubaix e basta come Guesdon o Backstedt si becca i punti della classica punto e basta. Quindi direi che non ci sono problemi

 
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  postato il 17/12/2004 alle 17:04
E se si assegnassero 5 punti per ogni giorno di gara nel Pro Tour?
 
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  postato il 17/12/2004 alle 17:17
Troppo avvantaggiati i corridori delle corse a tappe... e poi più punti per un giorno di gara (anche se finisci ultimo) che per una vittoria al Giro/Tour/Vuelta?! Scusa Admin se mi permetto, ma non mi sembra affatto una buona idea...

Piuttosto, è stato detto qual'è il limite di giorni di corsa che deve avere un ciclista per essere presente nel ranking ProTour?! Spero minimo un 40/45...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/12/2004 alle 18:49
io invece la trovo un'ottima idea:se al prossimo giro un bettini riesce a far sue 15 e dico quibdici tappe in un grande giro(dico lui perche'uno dei pochi che in potenza potrebbe farlo)sarebbe nn giusto ma sacrosanto che abbia almeno gli stessi punti di chi e'primo a milano,piuttosto che a parigi o a madrid,ma scherziamo,sarebbe un'impresa che nn avrebbe pari nel passato e meritevole di qualsiasi punteggio!!!

per me e'il minimo che si dessero 5 punti ad ogni singola tappa dei grandi giri!!!
tanto che io ne darei anche otto-dieci...

poi certo sono opinioni,ma nn credo che una tappa del giro,pure la piu'facile e scontata valga meno di un terzo di una crono in olanda piuttosto che di un g.p.di plouay...poi sarei abbastanza d'acordo su chi dice che ogn tappa dovrebbe avere un punteggio diverso(nn so da 5 a 10)a seconda della difficolta'!

 

[Modificato il 17/12/2004 alle 18:53 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 17/12/2004 alle 21:41
Pirata, scusa se te lo faccio notare, ma credo che tu non abbia capito la proposta di Admin: non 5 punti per ogni vittoria di tappa, ma soltanto per ogni giorno di corsa (anche se finisci ultimo, magari ad un'ora e un quarto dal primo)...

...per il resto sono d'accordo con te come già detto nei precedenti post, ma io credo tu abbia letto male la "provocazione" lanciata da Admin: se poi l'hai letta bene e ne sei convinto, io sono assolutissimamente in disaccordo con voi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/12/2004 alle 22:34
Che dire... all' Uci non sono mai stati bravi con i punteggi...oltre all' esmpio già citat di Roche e Kelly (ma io ero troppo piccolo per ricordarmelo..) non dimenticate che nel 1998, Pantani, dopo l'impresa Giro-Tour era dietro a Jalabert...

Comunque sono d'accordo con Emiliano quando dice che, alla fine, il vincitore Pro Tour verrà considerato sicuramente meno che il vincitore di uno dei grandi Giri... Infatti, se una volta esisteva il "Prestigio", fino a ieri c'era la Coppa del mondo, e da domani ci sarà il Pro Tour, si può vedere chiaramente come il ciclismo cambia, ma I Giri rimangono e sono loro che aprono le porte della storia ai corridori che li vincono.

Se le tappe conteranno poco, sapete cosa vi dico? Meglio così! Tanto la popolarità che guadagna il vincitore di una tappa al Giro non è neanche paragonabile a quello di un corridore che si piazza in una grande classica, e poi non fa più nulla. I cacciatori di tappe dunque non mancheranno mai, e magari questo tipo di punteggio potrebbe spingere la Fassa e Petacchi a puntare su altri obbiettivi, facendone guadagnare allo spettacolo del Giro (quello del 2004 lo ha salvato Cunego, altrimenti...!) e allo stesso Petacchi, che potrebbe andare a vincere gare più prestigiose, come è stato capace di fare Cipollini quando era lui il più forte velocista al mondo.

P.S.:Benvebuto Helios!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/12/2004 alle 23:03
Belìn! vi lascio un attimo e mi fate un thread pieno zeppo di post!
E io cosa scrivo adesso? avete già scritto tutto voi! mi avete lasciato a bocca asciutta villani!
Scherzi a parte, anche io porto il mio benvenuto ad Helios.
Per tirare le somme, e senza pretendere chissà che cosa da quelle lumache mentali dell'UCI, direi che qualche punticino in più per le vittorie di tappa ci poteva stare, e come ha detto Emiliano è fuoriluogo la super-premiazione del tour rispetto a giro e vuelta, il clamore mediatico che garantisce è già di per sè un premio immenso.
Poi che sia ridicolo premiare il giro di Polonia allo stesso modo del giro delle Fiandre lo scriviamo un po' tutti da tempo.
In merito alla classifica direi che a me non spiacerebbe che, oltre alla semplice somma dei punti ottenuti nelle differenti gare, ci fossero dei parametri di moltiplicazione dei punti per chi ottenesse risultati rilevanti sia nei grandi giri che nelle classiche, come il nostro Cunego quest'anno, evento quanto mai raro, oppure per chi ottenesse prestazioni come la doppietta in due dei tre grandi giri (come il Pantani o l'Indurain dei bei tempi), ovviamente con parametri di moltiplicazione inferiori per chi ottenesse solo dei podii.
Saluti a tutti gli eccezionali di questo forum eccezionale.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/12/2004 alle 02:10
Aranciata ha risvegliato un'idea folle balenata nella mia mente e in quella di Alessandro Brandoni, mio compagno di università in un mezzogiorno d'inverno presso un circolo Arci di Milano: noi avevamo in mente di riprogettare la classifica UCI con dei moltiplicatori simili a quanto proponeva aranciata. Noi però avevamo in mente questa cosa: dividere la stagione ciclistica in 3 quadrimestri: nella prima tranche ci stavano le classiche di primavera, nella seconda Giro e Tour e nella terza le corse da settembre in poi. Chi conquistava vittorie in tutti e tre i quadrimestri avrebbe avuto diritto ad un coefficiente 1 che moltplicasse la somma dei punti UCI ottenuti in tutto l'anno solare. Chi avesse vinto in due quadrimestri su tre avrebbe moltiplicato il suo punteggio finale per 0,9, chi avesse ottenuto vittorie in un solo quadrimestre avrebbe moltiplicato il suo monte punteggio per 0,8 o 0,75. Questo correttivo doveva potere servire per premiare la regolarità e scoraggiare la programmazione.
E' una proposta simile ad Aranciata (che cmq trova il mio appoggio) che invece di considerare una scansione per tipologia di corsa del calendario ne impone una temporale, al fine del calcolo della classifica UCI.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2004 alle 11:19
si mario hai ragione,io avevo capito 5 punti per ogni tappa del giro,ecco perche'mi sembravano persino pochi...

una cosa e'certa che se la classifica u.c.i.premiava almeno la meta'delle volte(ma nn di piu'..) il migliore di stagione,credo che se accadra'che il piu'forte sia anche il migliore nella classifica pro-tour cio'sara'per pura coincidenza...

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 18/12/2004 alle 14:50
Vestendo per un attimo i panni di Admin, mi permetto di dirvi, cari aranciata ed emiliano, che la vostra idea è stata "pensata" anche in un corsivo apparso su Cicloweb.it firmato da Radante o Grassi, adesso non ricordo. Anche loro proponevano una sorta di moltiplicatore per i pluri-vincitori: non soltanto la semplice addizione, ma un sistema di calcolo più complesso che avrebbe permesso al Cunego 2004 (o al Pantani 1998) di spopolare nei vari ranking (Cunego c'è riuscito anche senza, ma questo è un altro discorso...)

In più, nel corsivo, si parlava di tenere di anno in anno una sorta di "scorsa" di punti da tenere in dote per far si che non accadesse quello che è accaduto a Van Petegem nel 2003: dopo aver vinto il Fiandre, aveva nella classifica UCI meno punti del 2002, perchè nel frattempo aveva perso i punti ottenuti alla 3 Giorni di La Panne

Piuttosto: qualcuno ha scoperto quanti giorni di corsa sono necessari per apparire nel ranking e come funziona il meccanismo delle "qualificazioni" per i Campionati Mondiali?!

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/12/2004 alle 18:45
Grazie per la notazione, caro Mario82.
Volevo far notare altre incongruenze del sistema di punteggi del Pro Tour:
1) il terzo classificato della Vuelta vale come il campione del mondo, o come il vincitore della Roubaix: scandalo!
2) il mondiale dà 30 punti al terzo. Le grandi classiche monumento danno 35 punti per il terzo...vabbeh si tratta di pignoleria però il terzo del mondiale è pur sempre un medagliato...per me il prestigio è superiore ad arrivare terzi al Fiandre! Anche se ritengo la vittoria del Fiandre uguale a quella del mondiale.
3) il mondiale premia solo i primi tre: qui siamo al paradosso, il quarto del mondiale val meno del decimo al giro di Catalogna o del ventesimo del giro di Spagna.
In sintesi, e qui ripeto una cosa già detta, il male più grosso di questo sistema è che valgono troppo le classifiche generali delle corse a tappe (sia grandi in particolare il tour, sia piccole e qui siamo veramente al massimo della zozzeria col Delfinato che vale come il Lombardia o, peggio ancora, la Parigi Tours che vale meno dei paesi baschi). Valgono troppo poco invece le tappe delle grandi corse a tappe.
Cavolo...che schifo questo Pro tour, più lo guardo più sembra peggiorare.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/12/2004 alle 18:53
Alcune delle mie argomentazioni prendono spunto dal seguente articolo su gazzetta.it:

http://www.gazzetta.it/primi_piani/ciclismo/2004/pp_1.0.607852842.shtml

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/12/2004 alle 18:56
Cmq chi dovrebbe essere contento di questa scala di punteggi è soprattutto Piepoli: vincendo Paesi Baschi e Catalogna, piazzandosi a s.Sebastiano e con un bel podio al giro di svizzera, magari con l'aiuto di una buona squadra nella crono in olanda...potrebbe quasi vincere il pro tour e spillare un contratto milionario per il 2006!
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/12/2004 alle 19:16
Caro Emiliano, hai affermato, tra le righe, che preferisci le Classiche ai grandi Giri ed effettivamente le Classiche hanno un fascino del tutto particolare, ma i grandi Giri, secondo me, hanno un'attrattiva ed un richiamo ancora più seducenti.
Bruno Raschi, il più grande cantore del ciclismo che tra l'altro scriveva divinamente, soleva dire che una Classica è paragonabile ad una intrigante novella ed un Giro è paragonabile ad un grande romanzo.
Io, sinceramente, opto per quest'ultimo.
Ciao Emiliano. Evviva il ciclismo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2004 alle 19:44
Originariamente inviato da mario82

Vestendo per un attimo i panni di Admin, mi permetto di dirvi, cari aranciata ed emiliano, che la vostra idea è stata "pensata" anche in un corsivo apparso su Cicloweb.it firmato da Radante o Grassi, adesso non ricordo. Anche loro proponevano una sorta di moltiplicatore per i pluri-vincitori: non soltanto la semplice addizione, ma un sistema di calcolo più complesso che avrebbe permesso al Cunego 2004 (o al Pantani 1998) di spopolare nei vari ranking (Cunego c'è riuscito anche senza, ma questo è un altro discorso...)

In più, nel corsivo, si parlava di tenere di anno in anno una sorta di "scorsa" di punti da tenere in dote per far si che non accadesse quello che è accaduto a Van Petegem nel 2003: dopo aver vinto il Fiandre, aveva nella classifica UCI meno punti del 2002, perchè nel frattempo aveva perso i punti ottenuti alla 3 Giorni di La Panne


Mi diresti per cortesia il titolo del servizio?
Comunque se pensano contemporaneamente la stessa cosa tre genii come il sottoscritto, Emiliano e Marco Grassi (o Radente), direi che l'UCI dovrebbe tenerne conto

 
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  postato il 18/12/2004 alle 21:49
Avevamo linkato proprio quel corsivo qualche post fa.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/12/2004 alle 22:57
Ciao Admin, adesso l'ho letto, non me ne ero accorto.
Tutte le osservazioni sono validissime, e l'idea di base era la medesima.
Devo dire però che come soluzione piuttosto che i bonus preferisco il parametro di moltiplicazione, o coefficiente che dir si voglia, ma è una questione di lana caprina.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/12/2004 alle 12:09
In questo sistema di punteggi del pro-tour ci sono mille cose che non vanno, come messo in evidenza nei vari posts di questo thread. A quanto già detto, vorrei aggiungere che, a mio parere, non viene presa nel giusto conto la quantità d'energia che deve spendere un uomo da classifica nei grandi giri. Per me alcune cose sono chiare:

Facendo per un attimo l'ipotesi che tutti i maggiori corridori decidano di cercare di essere primi nella classifica pro-tour, e' evidente che due grande giri nello stesso anno non li correrebbe mai nessuno (troppa fatica e troppo pochi punti in palio). C'é persino da chiedersi se non sarebbe il caso di non correrne neanche uno!

Non si premia la completezza: e' chiaro che i passisti veloci sono avvantaggiati.

Non si premia la regolarità: un corridore da grandi classiche deve essere al top della forma a aprile; puo' in seguito fare l'impasse su maggio, giugno, luglio e magari anche su agosto e puntare in seguito sulle classiche di fine stagione: Mondiale, Parigi-Tours e Lombardia. In pratica 2 mesi o poco più al top della forma e ottime chances di vincere la classifica finale.

Nel 2005 il vincitore potrebbe essere benissimo un grande velocista: dovrebbe vincere i prevedibili volatoni finali di San Remo, Mondiale e Parigi-Tours e fare qualche piazzamento qua e là. Questo gli permetterebbe di essere davanti ad un ipotetico vincitore di Giro e Tour.

Sono perfettamente d'accordo che vincere il Tour non basta per essere il miglior corridore dell'anno. Certo pero' che vincere Giro e Tour...

Insomma, sono più che favorevole a sistemi che prevedano bonus o fattori correttivi per premiare chi fa bene sia nei grandi giri che nelle classiche o che faccia l'accoppiata in due grandi giri.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 19/12/2004 alle 17:52
Caro ciclgian, io ho sempre apprezzato in letteratura le novelle: non ho avuto mai la pazienza di leggere molti romanzi, ma le novelle, in particolare quelle di Cechov e anche quelle di Oscar Wilde, mi hanno intrigato sempre molto !
Un caro saluto

 
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  postato il 20/12/2004 alle 02:20
Originariamente inviato da Emiliano

1) il terzo classificato della Vuelta vale come il campione del mondo, o come il vincitore della Roubaix: scandalo!


Il terzo classificato della Vuelta, e del Giro!
Concordo per lo "scandalo"

Per Aranciata: l'UCI dovrebbe tenere conto di molte considerazioni fatte all'interno di questo forum... e questa, purtroppo, non è una bella cosa

 
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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 20/12/2004 alle 16:24
Ciao a tutti,
devo dire che non mi aspettavo un così caloroso benvenuto e ringrazio tutti per questo. :-)
Sulla questione che ho sollevato devo fare alcune osservazioni:
- il fatto che l'UCI voglia premiare la regolarità non mi vede contrario. Ma, in quest'ottica, perchè penalizzare gente come Petacchi o McEwen (stando alla nuova classifica) che corrono tutta la stagione e valorizzare le imprese di un giorno (o di pochi giorni) di carneadi come Backstedt o Jeker?
- sulla diatriba meglio classiche o grandi giri, io sono per i secondi: cosa sarebbe il ciclismo senza il Tour di Bartali del 48, la Cuneo-Pinerolo di Coppi, il Bondone di Gaul, il Gavia di (mi sembra) Van der Velde, primo in cima, e staccato di un quarto d'ora in fondo alla discesa, le imprese di Pantani, l'Alpe d'Huez, e tutto il resto?
Certo le classiche sono da rispettare e sono corse grandissime, soprattutto le classiche monumento come la Parigi-Roubaix... ma io amo i romanzi lunghi (non per niente il mio preferito è il "Signore degli anelli").;-)
- secondo me sarà importante l'atteggiamento degli sponsor nei confronti del nuovo meccanismo. Speriamo che capiscano che per loro sarà comunque più importante vincere (o piazzarsi) nei grandi eventi piuttosto che nei vari Giri del Benelux, Polonia o cronosquadre...
Altrimenti...potremo assistere a grandi pressioni perchè PincoPallino corra questa e quella gara anzichè questa o quest'altra.
Ma poi che senso ha fare una cronosquadre inserita nel Pro-Tour quando è universalmente riconosciuto che è una gara anacronistica (che mantiene quasi solo il Tour?).
Ciao ciao,
Helios

 
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  postato il 20/12/2004 alle 20:08
Volevo comunque far notare, rimanendo nell'ambito della classifica ProTour in riferimento alla stagione 2004, che sono cambiati i riferimenti, non molto i nomi. Mi spiego meglio: i primi 5 sono coloro i quali, anche nel sondaggio di Emiliano sull'uomo della stagione, sono stati universalmente riconosciuti come i protagonisti del 2004, e cioè Rebellin, Freire, Bettini, Cunego e Armstrong. I restanti cinque che completano la top-10, cioè Basso, Zabel, Mancebo, Boogerd e O'Grady, stanno comunque ad indicare una certa "serietà" del nuovo concetto di classifica.

Proviamo però ad analizzare i punti, e non solo le posizioni:
Davide Rebellin (Ita-Gst) 222
Oscar Freire Gomez (Spa-Rab) 196
Paolo Bettini (Ita-Qsd) 194
Damiano Cunego (Ita-Sae) 155
Lance Armstrong (Usa-Usp) 149
Ivan Basso (Ita-Csc) 138
Erik Zabel (Ger-Tmo) 137
Francisco Mancebo Perez (Spa-Ibb) 135
Michael Boogerd (Ned-Rab) 130
Stuart O'Grady (Aus-Cof) 129
Da queste distanze dividiamo i gruppi in due sezioni: la prima (con Rebellin, Freire, Bettini) dei pluri-vincenti di classiche e la seconda (Cunego in giù) con i piazzati (tranne proprio Cunego). Si evince naturalmente che i corridori dei grandi giri sono svantaggiatissimi dalla nuova classifica, difatti Cunego che ha vinto Giro d'Italia (con 4 tappe) e Giro di Lombardia ha più di 40 punti di distacco da Bettini che ha vinto Olimpiade e Tirreno-Adriatico. Lo stesso Armstrong, vincendo il Delfinato (invece di arrivare 3°) avrebbe più punti del veronese, stando alla meritoria escursione di punti che la corsa francese rileva a quella italiana. Heras è completamente fuori, ma lo spagnolo già non figurava con la vecchia classifica UCI, figurarsi con questa. Sull'unica cosa che siamo d'accordo è magari sulle posizioni di Rebellin e Freire, col primo magico autore del tris sulle Ardenne (Amstel-Freccia-Liegi) più il 2° posto alla Parigi-Nizza e lo spagnolo autore dello storico bis Sanremo-Mondiale, più il secondo posto alla Tirreno Adriatico e il terzo alla Parigi-Tours.
Dalla quinta posizione in poi, però, si è troppo privilegiato il piazzamento a discapito delle vittorie. Basso ha conquistato solo il 3° posto al Tour e al Lombardia (questa è proprio bella... chi arriva 5° al Tour prende gli stessi punti di chi vince la Roubaix, o il Mondiale... 50!), Zabel ha costellato il 2004 di secondi posti, dalla Sanremo al Mondiale, e Mancebo per comparire in classifica senza vincere alcunchè si è comunque dovuto piazzare 6° al Tour e 3° alla Vuelta (45 punti nel primo caso, 50 nel secondo... soli 5 punti per 3 posizioni!). Boogerd merita il discorso a parte già fatto, visti i secondi posti di Amstel-Liegi-Lombardia e il suo ottavo posto ci potrebbe anche stare visto anche il piazzamento alla Tirreno-Adriatico, mentre O'Grady conta la vittoria di Amburgo, il 3° posto alla Sanremo e il 4° al Mondiale come pass per la top-10 (e dire che avrebbe anche 1 tappa al Tour e 2 al Delfinato... 5 punti totali!).
Vincitori importanti del 2004 come l'Ullrich del Giro di Svizzera, il Dekker della Tours (anche con i vari piazzamenti in primavera), l'Heras della Vuelta (discorso già fatto), il Cioni 4° in Italia, 5° in Romandia e 3° in Svizzera, il Perdiguero di Catalogna (+ 3 tappe) e S.Sebastian sono tutti tra la 11° e 20° posizione, in compagnia di Backstedt (che non definirei però carneade, caro Helios) che ha all'attivo la Roubaix e il 2° posto alla Wevelgem e di Kloden (addirittura 12°) che ha all'attivo soltanto il 2° posto del Tour e poco altro.

Da questa analisi risulta che i vincitori delle classiche sono avvantaggiati rispetto ai vincitori dei grandi giri a tappe, ma che entrambi contano crediti verso i piazzati delle stesse classiche, i piazzati dei grandi giri, ma soprattutto verso i vincitori e/o i piazzati delle brevi corse a tappe. I veri "ghigliottinati" sono comunque i velocisti, se è vero che Petacchi (vincitore di 9 tappe al Giro e 4 alla Vuelta) ha un distacco da Jeker (2° al Romandia e in Svizzera) di 8 punti!!

Secondo me andrebbero aumentati, e di parecchio, i distacchi tra i punteggi dati al primo rispetto a tutti gli altri (come già proposto da qualcuno), mentre in risposta a quanto scritto da Helios sull'eventualità che i "big" si distraggano da qualche classica tipo Amburgo-S.Sebastian e si concentrino sulla vittoria finale di Polonia-Benelux, beh... credo proprio sia possibile, in quanto poi i piazzamenti nel ranking ProTour da parte dei vari corridori scatenerà la "qualificazione" d'ufficio verso i Campionati del Mondo. E visto che i vari Freire, Bettini, Rebellin (ma anche Boogerd, Dekker, Di Luca e Valverde) hanno nelle gambe la possibilità di vincere brevi corse a tappe, credo che lo scenario che hai immaginato sia verosimile.

P.S.: La cronosquadre è l'esercizio più brutto del mondo, ma sai che manna per gli sponsor vedere un treno tutto "griffato" da loro?!

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 20/12/2004 alle 20:20
Il distacco di Cunego è profondamente ingiusto, sia che si consideri il Pro Tour come il un premio ai migliori vincenti, sia che lo si consideri come un premio per la regolarità, dal momento che Cunego ha sia riportato 2 grandi successi, ed è quindi stato vincente, sia è stato molto regolare.
Sorgono delle domande:
1) Dunque per quali motivi Cunego si trova così indietro?
La risposta è che ha marcato un mare di punti nella classiche del calendario italiano che non fanno parte del Pro Tour.
2) Come sarebbe dovuto essere il sistema di punteggio per premiarlo in modo più equo?
La risposta secondo me è questa: doveva avere più valore la sua vittoria al Giro di Lombardia, dovevano valere più punti le tappe che ha vinto al Giro. La Tirreno Adriatico di Bettini, ad esempio, vale gli stessi punti del Lombardia di Cunego che a sua volta è uguale alla Sanremo.
E' noto a tutti che Parigi Nizza e Tirreno Adriatico sono nate come (straordinarie) corse di preparazione alla classicissima di primavera. Oggi se vinco la Tirreno Adriatico più una tappa faccio più punti della Sanremo: siamo arrivati al paradosso che la corsa di preparazione vale di più della corsa preparata! Incredibile!
Inoltre a Cunego manca anche qualche punto del nono posto al mondiale. Se sommate tutti questi effetti arriviamo grosso modo al livello di Bettini.

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 20/12/2004 alle 20:22
Cmq in altri forum c'è chi pensa che la scala di punteggi del Pro Tour sia equa!

 

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  postato il 20/12/2004 alle 20:34
D'accordissimo con te Emiliano, anche perchè il tuo discorso è facilmente trasferibile a Valverde e Boonen, tanto per fare due tra i nomi più vincenti del 2004

Per quanto riguarda i criteri di attribuzione e distribuzione dei vari punteggi ormai è palese che siano una bufala... avevano l'opportunità di rimediare all'opaca classifica UCI (dove, ricordiamo, vincere una Sanremo valeva quanto vincere un Zurigo ed entrambi valevano solo 20 punti in più di Svizzera e Tirreno-Adriatico, dove soltanto i Campionati Mondiali e l'Olimpiade valevano 400 punti al vincitore, a dispetto dei 500 punti dati al vincitore dei GT (e i 250 dati al 5°, 10 punti in più di chi vinceva una classica di coppa del mondo). Il paradosso continuava con i 280 punti attributi al vincitore della Challenge di Coppa del Mondo, ben 120 in meno rispetto all'iridato in linea, e soli 40 in più dell'iridato a cronometro) ed invece hanno fallito clamorosamente, con soltanto la buona iniziativa di distinguere tra classiche "monumento" e non. Questa distinzione è l'unica novità condivisibile dalla traslazione dei criteri di punti attuata.

P.S.: Voglio far notare che, in caso la maglia di leader ProTour debba andare sulle spalle di un qualsiasi ciclista che indossi un'altra maglia (sia quella di campione nazionale, che quella di leader di una corsa, addirittura l'iride), sarà ovviamente privilegiata l'ultima arrivata. Furbo, no!?

P.S.1: Spero vivamente che quest'anno vinca il ProTour un corridore di medio/basso livello e che all'UCI si rendano conto dell'enorme sbaglio, rivedendo i punteggi (e in parte il calendario)

P.S.2: Scala di punteggi equa!? Io mi tengo stretto il "nostro" forum

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 20/12/2004 alle 21:52
Caro Mario,
fammi un po' capire...la maglia che ha la precedenza su tutte è quella del pro tour?
Vuoi dire che se io sono maglia gialla al tour o sono campione del mondo devo togliermela e mettere quella maglia del pro tour ?
Mmm...idea affascinante!

 

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  postato il 20/12/2004 alle 23:55
Emiliano, che ti devo dire... così ho capito leggendo i vari articoli sul web. Non so se questo è traducibile con una sorta di accostamento tra le due maglie (ad esempio, invece dello sfondo bianco, lo sfondo giallo ed i "ricami" blu, oppure ancora l'iride tra i suddetti ricami), ma l'indicazione è che la maglia ProTour sarà la più importante per la stagione 2005.

Spero vivamente di non essere tradito dal mio inglese, oppure che qualcuno si accorga del pastrocchio (ennesimo) e si trovi una via di mezzo

 
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  postato il 21/12/2004 alle 00:09
Questione punteggi ProTour.
Provo a tradurre in numeri (con conseguente tabella) tutti gli aggiustamenti proposti dai componenti del forum, seguendo ovviamente come linea guida un mio ragionamento personale facilmente scovabile nei precedenti post del thread. Non mi sono addentrato nel discorso "moltiplicatori&bonus", anche per addolcirmi un po' il lavoro, cosa che non guasta mai.
Questa è la mia ipotetica scala:
A - Grandi Giri (Giro/Tour/Vuelta)
B - Classiche Monumento (Milano-Sanremo/Giro delle Fiandre/Parigi-Roubaix/Liegi-Bastogne-Liegi/Giro di Lombardia) + Olimpiadi + Campionati del Mondo (per entrambi soltanto le prove in linea)
C - Giro di Svizzera
D - Altre corse a tappe & Altre classiche di un giorno (comprese le cronometro di Olimpiadi e Campionati del Mondo)

A - Giro/Tour/Vuelta
1° 210 p.
2° 95
3° 60
4° 50
5° 40
6° 25
7° 20
8° 17
9° 13
10° 9
11° 7
12° 5
13° 3
14° 2
15° 1
Punti per il leader giornaliero: 8
Tappe - Classifica finale a Punti/Montagna:
1° 10
2° 5
3° 3
4° 2
5° 1

B - Classiche Monumento+Olimpiadi+Mondiali
1° 100
2° 55
3° 40
4° 25
5° 20
6° 15
7° 10
8° 8
9° 5
10° 3

C - Giro di Svizzera
1° 85
2° 50
3° 25
4° 18
5° 10
6° 8
7° 6
8° 4
9° 3
10° 2
Punti per il leader giornaliero: 5
Tappe - Classifica finale a Punti/Montagna:
1° 7
2° 3
3° 2
4° 1

D - Altre corse a tappe & Altre classiche+Olimpiadi(TT)+Mondiali(TT)
1° 60
2° 30
3° 15
4° 8
5° 6
6° 5
7° 4
8° 3
9° 2
10° 1
Punti per il leader giornaliero: 3
Tappe - Classifica finale a Punti/Montagna:
1° 5
2° 2
3° 1

La distinzione tra Giro di Svizzera e le altre corse a tappe mi è sembrata doverosa anche per il blasone della 4° corsa a tappe per antonomasia. Spero di finire presto la proiezione dei punteggi del 2004, così da confrontarla con quella "reale". Fatemi sapere le vostre opinioni... se siamo tutti d'accordo magari mandiamo una e-mail all'UCI (se Admin è d'accordo anche a nome di Cicloweb.it)

 

[Modificato il 21/12/2004 alle 00:13 by Monsieur 40%]


 
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