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Autore: Oggetto: Dalla Lpr in poi: fuga degli sponsor...?

Livello Parigi-Tours




Posts: 86
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  postato il 14/08/2006 alle 11:55
la gazzetta dello sport di sabato, in un articolo i coda ,diceva che la LPR ha invitato i suoi atleti a trovarsi una sistemazione per l'anno prossimo.
se vera ennesima nota negativa per il ciclismo.Nessuno sa niente di piu?

 

[Modificato il 15/08/2006 alle 01:51 by Monsieur 40%]

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vivo sull'onda delle passioni come in un sogno,che cerco ostinatamente di realizzare.....spero di non svegliarmi.

 
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Livello Gastone Nencini




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Registrato: Sep 2005

  postato il 14/08/2006 alle 12:41
Io avevo sentito che si sarebbe fermata per un solo annno per organizzarsi e mettersi a posto per un eventuale ingresso nel circuito Pro Tour. Non so se sia una notizia infondata o meno.. bisognerebbe chiedere alla squadra stessa.
 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/08/2006 alle 13:02
Dal sito ufficiale non risulta niente di tutto ciò.
L'unica cosa certa è che l'anno prossimo Damiani salirà in ammiraglia Davitamon-Lotto.

Se decidono di lasciare, li capisco. Per loro è stata una stagione fallimentare: hanno tentato un improbabile rilancio di Dario Pieri, fallendo miseramente.
L'unica affermazione di prestigio resta la vittoria di Contrini al Giro di Svizzera.

E poi credo che gli ultimi scandali doping abbiano dato una bella spinta in tal senso, come già successe nel 2001 con il blitz di Sanremo (credo che i forfait di Liquigas e soprattutto Mapei nel 2002 siano stati determinati da quei fatti).

Temo che saranno in buona compagnia. Tira davvero una brutta aria per il ciclismo...

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/08/2006 alle 16:14
Beh, uno degli scopi dell'UCI era quello di assassinare le piccole squadre, per ridurre il numero di soggetti (i team) coi quali trattare la spartizione delle sostanze del ciclismo, rendendonolo maggiormente addomesticabile e più fruttifero per l'UCI stessa (ed i voti dei paesi africani e asiatici hanno un prezzo!).

 

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Davide

 
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Livello Giuseppe Saronni




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Registrato: Sep 2005

  postato il 14/08/2006 alle 20:59
Bravi, ci sono riusciti benissimo.
Ammazziamo le medie squadre: per quanti anni ancora sponsor come Tenax, Panaria, Selle Italia, Barloworld, ecc. foraggeranno ancora squadre che, seppur meritevoli (pensiamo alla stagione super che sta facendo la Tenax, per esempio!), non possono partecipare alle corse importanti?

I giovani, i neoprò, cosa faranno? Alcuni finiranno nelle squadre Protour, dove potranno crescere di livello affrontando le corse importanti, tutti gli altri in Continental raffazzonate dove potranno aspirare alle corse minori, nel frattempo ridotte alla stregua di gare da sagra paesana.
Aboliamo il ProTour, finchè siamo in tempo!

 

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Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/08/2006 alle 21:01
Brutta, bruttissima notizia. Spero ancora che la lpr non sbaracchi, ma era nell'aria da un po'. E temo non sarà l'unica.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/08/2006 alle 21:11
La notizia circola da un podi tempo.......infatti Oscar Gatto che ha gia firmato per il prossimo anno dovrebbe passare alla Panaria

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

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Livello Parigi-Tours




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  postato il 15/08/2006 alle 01:47
Ancora guai per la Phonak: iShares non sarà più lo sponsor

Le conseguenze della positività di Floyd landis si stanno moltiplicando e finiscono sempre per coinvolgere la Phonak. Il team svizzero sta peer perdere infatti anche quello che avrebbe dovuto essere il suo nuovo sponsor, la iShares. L'azienda americana, che doveva diventare il primo sponsor del team sostituenddo la Phonak che da tempo aveva rinunciato la sua intenzione di uscire dal ciclismo, è ormai orientata a rinunciare all'accordo dopo quanto accaduto a Landis sulle strade del Tour de France.

fonte tuttobici.it

andiamo bene e so che non sono le uniche tira bruttisima aria...

 

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Moderatore




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  postato il 15/08/2006 alle 01:48
Magari è il momento in cui i team-manager possono capire che c'è bisogno di ridare credibilità al ciclismo...

 

[Modificato il 15/08/2006 alle 01:53 by Monsieur 40%]

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/08/2006 alle 02:09
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Magari è il momento in cui i team-manager possono capire che c'è bisogno di ridare credibilità al ciclismo...


Condivido al 100%.
Il Pro-Tour è un male, ma non è il male principale.
Il nocciolo del problema è la visibilità di questo sport, e la visibilità è collegata alla credibilità.
Non abbiamo bisogno di squadre straniere, abbiamo bisogno invece che i corridori italiani, i team manager italiani, i direttori sportivi e le squadre italiane siano credibili.
Le classiche minori del calendario italiano, come Giro del Lazio o Tre Valli Varesine, negli anni d'oro avevano al via tra i 60 e i 90 corridori, oggi diremmo pochissimi.
Invece quei pochi corridori avevano volti e nomi noti anche al grande pubblico, che ad essi si affezionava.
Pensare che una corsa sia importante solo se ci sono al via 150 corridori e almeno cinque squadre pro-tour è un errore di prospettiva.
Credibilità, qualità, visibilità, questa è la via.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/08/2006 alle 07:15
come gia' detto altre volte,non e' il Pro-Tour in se' a essere sbagliato,perche' in fondo anche negli altri anni in corse come il Giro del Lazio o la Tre Valli partecipavano solo le squadre italiane,ma le squadre del Pro-Tour devono essere 16 e non 20

 

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  postato il 15/08/2006 alle 10:42
Se tutto quello che sta succedendo nel ciclismo sta portando meno gente sulle strade e davanti alla TV, anche gli sponsor, di conseguenza, si allontanano , nessuno vuole accostare la propria immagine ad un mondo che ormai nell'immaginario collettivo appare come "marcio".
Ormai non esiste nemmeno più lo sponsor all'antica, quallo che entra nel ciclismo per passione, col Pro Tour ormai sono una specie in via di estinzione.
Il discorso è sempre lo stesso, chi mette i soldi vuole un tornaconto e in uno sport la cui credibilità è in caduta libera è difficile realizzarne.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/08/2006 alle 10:53
Phonak, iShares, Skoda, l'anno scorso Fassa Bortolo...
Nel caso di Lpr il problema stà tutto nell'impossibilità di partecipare al Giro d'Italia e nella scarsa visibilità, o nella marginalità dell'impatto mediatico, delle altre corse.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 15/08/2006 alle 10:56
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Phonak, iShares, Skoda, l'anno scorso Fassa Bortolo...
Nel caso di Lpr il problema stà tutto nell'impossibilità di partecipare al Giro d'Italia e nella scarsa visibilità, o nella marginalità dell'impatto mediatico, delle altre corse.


Kaiku... 3 Molinos...

 
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Non registrato



  postato il 15/08/2006 alle 13:25
ragazzi non siamo ingenui, gli sponsor se ne vanno perchè hanno esaurito i loro interessi economici.
L' LPR sapeva dall'inizio che avrebbe partecipato, come sponsor, a corse minori, eppure è entrata lo stesso, quindi il discorso visibilità c'entra fino a mezzogiorno.

 

[Modificato il 16/08/2006 alle 04:38 by Admin]


 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 15/08/2006 alle 13:35
Ciclismo: la squadra di Landis verso lo scioglimento
ZURIGO (Svizzera) - La squadra di Floyd Landis, vincitore dell`ultimo Tour de France licenziato per doping, e' in procinto di sciogliersi. I corridori che fanno parte della Phonak saranno lasciati liberi dai vertici della societa'. Secondo il patron della ARcycling, Andy Rihs, lo sponsor Phonak aveva gia' deciso di non rinnovare il contratto, ma nessun'altra azienda ha voluto prendere il suo posto. (Agr)

fonte: gazzetta.it

 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 15/08/2006 alle 17:28
Originariamente inviato da Reggio Emilia

ragazzi non siamo ingenui, gli sponsor se ne vanno perchè hanno esaurito i loro interessi economici.
L' LPR sapeva dall'inizio che avrebbe partecipato, come sponsor, a corse minori, eppure è entrata lo stesso, quindi il discorso visibilità c'entra fino a mezzogiorno.


Verissimo, ma occorre un'ulteriore precisazione. Con la necessaria pemessa che l'attuale normativa fiscale non è piu' tanto premiante come un tempo nei confronti delle sponsorizzazioni sportive alla luce del sole, va detto che si danno attualmente due tipi di sponsors: quelli che hanno necessità di trasferire fondi (a volte anche utili d'azienda ma, purtroppo, non sempre...) dall'azienda ad "altri" fini e gli sponsors "seri" che lo fanno con fini leciti di marketing.

Vi dirò che, nell'attuale situazione di coma del ciclismo, ho il fondato sospetto che i primi prevarranno di gran lunga sui secondi.

Fossi in un team manager, ma lo stesso vale per ds, medici, dirigenti etc., mi cercherei un lavoro in banca...D'altronde, chi è causa del suo male pianga sè stesso.

Ciao,
Alberto

Buon Ferragosto a tutti !!!!

 

[Modificato il 16/08/2006 alle 04:39 by Admin]


 
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Livello Jaques Anquetil




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Registrato: Apr 2005

  postato il 15/08/2006 alle 18:57
Altra squadra che cessa l'Attività è la Com.Valenciana..........

 

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esiste doping.... dove esiste
antidoping...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/08/2006 alle 19:04
Originariamente inviato da Popo

Altra squadra che cessa l'Attività è la Com.Valenciana..........


...che tra l'altro è la squadra più vecchia del mondo, se non mi sbaglio (la kelme - comunidad valenciana esisteva già negli anni '80...corregetemi se sbaglio )

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Non registrato



  postato il 16/08/2006 alle 08:50
Originariamente inviato da prof

Verissimo, ma occorre un'ulteriore precisazione. Con la necessaria pemessa che l'attuale normativa fiscale non è piu' tanto premiante come un tempo nei confronti delle sponsorizzazioni sportive alla luce del sole, va detto che si danno attualmente due tipi di sponsors: quelli che hanno necessità di trasferire fondi (a volte anche utili d'azienda ma, purtroppo, non sempre...) dall'azienda ad "altri" fini e gli sponsors "seri" che lo fanno con fini leciti di marketing.


Avevo discusso, in un altro post, il discorso della sponsorizzazione come semplice promozione di immagine, ma continuano a non convincermi certe operazioni......si parlava infatti della Festina, azienda che produce orologi di gamma medio-alta che starebbero bene al polso di velisti e golfisti, non certo al polso di appassionati di ciclismo, sport anti-fighetto per antonomasia. Poi si scopre che la squadra ciclistica Festina ha sede ad Andorra, che mi risulta essere un paradiso fiscale, ed ecco che il discorso quadra.....
Anch'io, come te, propendo per la soluzione "trasferimenti per altri motivi"......

Chiedo scusa a Mario perchè mi sono reso conto di avere ingenuamente riportato il meccanismo classico di finanziamento ma, credimi, è il segreto di pulcinella......

 
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Livello Giro di Romandia




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Registrato: Aug 2005

  postato il 16/08/2006 alle 09:21
Purtroppo sia l'economia Mondiale, sia il Ciclismo stanno passa un periodo veramente brutto.
Perciò nessuna azienda rischia di investire alcuni molioni di euro su un Team che non ha una visibilità internazionale, e sopratutto con lo spauracchio del Doping.
Insomma gli indstriali non hanno tutti i torti, o no?
Sono i Team Manager che dovrebbero realmente vigilare su ciò che fanno i propri atleti, sui preparatori ecc... e non fare solo finta.

 

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http://www.eciclo.com

 
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Livello Parigi-Tours




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Registrato: Sep 2005

  postato il 16/08/2006 alle 13:11
Originariamente inviato da Reggio Emilia

Originariamente inviato da prof

Verissimo, ma occorre un'ulteriore precisazione. Con la necessaria pemessa che l'attuale normativa fiscale non è piu' tanto premiante come un tempo nei confronti delle sponsorizzazioni sportive alla luce del sole, va detto che si danno attualmente due tipi di sponsors: quelli che hanno necessità di trasferire fondi (a volte anche utili d'azienda ma, purtroppo, non sempre...) dall'azienda ad "altri" fini e gli sponsors "seri" che lo fanno con fini leciti di marketing.


Avevo discusso, in un altro post, il discorso della sponsorizzazione come semplice promozione di immagine, ma continuano a non convincermi certe operazioni......si parlava infatti della Festina, azienda che produce orologi di gamma medio-alta che starebbero bene al polso di velisti e golfisti, non certo al polso di appassionati di ciclismo, sport anti-fighetto per antonomasia. Poi si scopre che la squadra ciclistica Festina ha sede ad Andorra, che mi risulta essere un paradiso fiscale, ed ecco che il discorso quadra.....
Anch'io, come te, propendo per la soluzione "trasferimenti per altri motivi"......

Chiedo scusa a Mario perchè mi sono reso conto di avere ingenuamente riportato il meccanismo classico di finanziamento ma, credimi, è il segreto di pulcinella......


ragazzi stiamo scherzando spero ...il ciclismo è riconosciuto da tutti gli esperti di marketing come il miglior veicolo pubblicitario rapportato al'investimento richiesto,non infanghiamo piu di quello che già è ,questo povero ciclismo,con le solite leggende metropolitane tese solo a fare polemica distruttiva.
cerchiamo piuttosto di essere costruttivi,ad esempio io penso che invece il ciclismo soffra del complesso di inferiorità anche nella ricerca dello sponsor, nonostante possegga un prodotto di marketing così appetibile.
vedo che il manager di cilismo (generalmente improvvisato e senza alcuna preparazione) quando cerca lo sponsor lo fa da mendicante,come se cercasse l'elemosina,autorizzando così gli eventuali sposor a pretendere troppo.
quando un fornaio sa che il suo pane è piu buono di tutti, perchè usa i mogliori prodotti, lo vende piu caro,senza affrontare trattative da "marocchino" ,e i suoi clienti continuano ad aumentare ......
QUALITA', PROFESSIONISMO DIRIGENZIALE, PREPARAZIONE PROFESSIONALE, ad ognuno il suo ruolo,non deve essere sufficiente un glorioso passato da ciclista ,per essere nei posti chiave del potere.
con stima
Daniele.

 

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  postato il 16/08/2006 alle 13:30
Originariamente inviato da lucida follia

ragazzi stiamo scherzando spero ...il ciclismo è riconosciuto da tutti gli esperti di marketing come il miglior veicolo pubblicitario rapportato al'investimento richiesto,non infanghiamo piu di quello che già è ,questo povero ciclismo,con le solite leggende metropolitane tese solo a fare polemica distruttiva.


Non è che io voglia fare della polemica distruttiva, ma secondo me è un errore ciò che sostieni anche tu.
Da chi viene seguito il ciclismo? dagli appassionati di ciclismo, ovvio....marginalmente, anche da chi lo segue casualmente. Quindi la promozione del proprio marchio è rivolta a questi, non ad un pubblico generalizzato come può essere la pubblicità televisiva o su carta stampata ( o i banner, che secondo me sono il futuro ).
Oltre a questo aspetto, bisogna considerare "l'oggetto" che si promuove: se aranciata_bottecchia non postava il link sulla CSC, sarei rimasto convinto a vita che la CSC fosse un'azienda danese, non americana. Ad esempio, continuo a non sapere cosa faccia la Milran.
Rimango dell'idea che si diventi sponsor più per un ritorno economico "di altro tipo" piuttosto che per una reale promozione d'immagine o per un ritorno indiretto, scarto in maniera netta l'idea degli sponsor che finanziano una squadra (di qualsiasi sport) perchè credono in quello sport e in quel progetto.
Forse sono pessimista, ma è così. Diciamo che ne ho sentite delle belle.
ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 16/08/2006 alle 13:31
Originariamente inviato da cassius

Dal sito ufficiale non risulta niente di tutto ciò.
L'unica cosa certa è che l'anno prossimo Damiani salirà in ammiraglia Davitamon-Lotto.

Se decidono di lasciare, li capisco. Per loro è stata una stagione fallimentare: hanno tentato un improbabile rilancio di Dario Pieri, fallendo miseramente.
L'unica affermazione di prestigio resta la vittoria di Contrini al Giro di Svizzera.

E poi credo che gli ultimi scandali doping abbiano dato una bella spinta in tal senso, come già successe nel 2001 con il blitz di Sanremo (credo che i forfait di Liquigas e soprattutto Mapei nel 2002 siano stati determinati da quei fatti).

Temo che saranno in buona compagnia. Tira davvero una brutta aria per il ciclismo...


Aggiungerei la vittoria di tappa in Malesia di Aggiano sotto un temporale monsonico.
Io sono dell'idea che questi sponsor di piccole squadre italiane (oltre a LPR, Acqua&Sapone, Tenax, Panaria, Selle Italia) dovrebbero coalizzarsi e cercare di strappare la licenza Pro Tour lasciata libera dalla Phonak. Dopo la scomparsa della Fassa penso che l'UCI avrà un occhio di riguardo nel far tornare a quattro le licenze del massimo circuito in Italia. Se queste son le regole e non si è in grado di cambiarle bisogna cercare di "aggiustarle" al proprio bisogno.


 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 16/08/2006 alle 13:36
Originariamente inviato da Reggio Emilia

Originariamente inviato da prof

Verissimo, ma occorre un'ulteriore precisazione. Con la necessaria pemessa che l'attuale normativa fiscale non è piu' tanto premiante come un tempo nei confronti delle sponsorizzazioni sportive alla luce del sole, va detto che si danno attualmente due tipi di sponsors: quelli che hanno necessità di trasferire fondi (a volte anche utili d'azienda ma, purtroppo, non sempre...) dall'azienda ad "altri" fini e gli sponsors "seri" che lo fanno con fini leciti di marketing.


Avevo discusso, in un altro post, il discorso della sponsorizzazione come semplice promozione di immagine, ma continuano a non convincermi certe operazioni......si parlava infatti della Festina, azienda che produce orologi di gamma medio-alta che starebbero bene al polso di velisti e golfisti, non certo al polso di appassionati di ciclismo, sport anti-fighetto per antonomasia. Poi si scopre che la squadra ciclistica Festina ha sede ad Andorra, che mi risulta essere un paradiso fiscale, ed ecco che il discorso quadra.....
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Ciao RE,

Le squadre italiane pro tour sembrano, a tutta prima, del tutto serie, hanno tutte sede in Italia: purtroppo stanno diminuendo di numero e non pare che altre abbiano intenzione di affacciarsi all'orizzonte. La mia personale opinione è, l'ho già riportato, che la normativa fiscale vigente non sia piu' premiante per uno sponsor ma anzi lo esponga ancor di piu' alla lente di ingrandimento del fisco. Se a ciò aggiungiamo la pessima immagine costruitasi dal ciclismo, non dovebbe essere molto complicato desumerne che si profilano tempi durissimi all'orizzonte: certamente per lo specifico italiano.

La strada c'è per uscire da questa situazione:

- Lotta senza quartiere al doping ed ai suoi corifei (attuali team managers, ds etc. etc.) secondo le linee sviluppate dal dibattito che si svolge da tempo su questo forum.

- Una normativa fiscale che sia premiante nei confronti di chi investe nello sport alla luce del sole. E' appena il caso di ricordare che tutte le attuali vessazioni di cui soffrono le aziende italiane hanno come unico risultato quello di condurre sponsors senza scrupoli alla pratica delle affiliazioni fatte nei paesi ben noti, con tutto il corollario di sovrafatturazioni, finte fatturazioni etc. etc. nonchè di scarse o nulle tutele nei confronti dei corridori ed altro personale.

Insomma, un programma che sembrerebbe proprio tutto il contrario di ciò che si vuole fare in questo sfortunato paese, preda di una classe dirigente che è quella che è.

Tant'è. Mi dirai poi che cosa significa l'ultima frase...

Ciao,
Alberto

 
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  postato il 16/08/2006 alle 13:59
Originariamente inviato da Reggio Emilia

Chiedo scusa a Mario perchè mi sono reso conto di avere ingenuamente riportato il meccanismo classico di finanziamento ma, credimi, è il segreto di pulcinella......


Se "Mario" fossi io, dovresti gentilmente spiegarlo anche a me...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 16/08/2006 alle 14:20
volevo scrivere Marco e ho scritto Mario
stamattina ho scritto senso al posto di tempo , con la testa sono ancora a Cipro

@Prof: concordo in tutto e per tutto nel tuo scritto: purtroppo chi vuole sponsorizzare, al di là dei motivi per cui lo fa, non dovrebbe sottostare a mezzucci e furberie tipicamente italiane, ma andrebbe premiato con sgravi fiscali per l'importante appoggio che dà ad una pratica sportiva. Effettivamente nella mia risposta avevo ingenuamente riportato qual'è il mezzuccio principale a cui ricorrono sponsor/associazioni sportive (peraltro tollerato perchè anche lo stato ci guadagna più del dovuto), e giustamente marCo ha modificato il mio post.......

 
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Livello Parigi-Tours




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  postato il 16/08/2006 alle 17:07
Originariamente inviato da Reggio Emilia

Originariamente inviato da lucida follia

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Non è che io voglia fare della polemica distruttiva, ma secondo me è un errore ciò che sostieni anche tu.
Da chi viene seguito il ciclismo? dagli appassionati di ciclismo, ovvio....marginalmente, anche da chi lo segue casualmente. Quindi la promozione del proprio marchio è rivolta a questi, non ad un pubblico generalizzato come può essere la pubblicità televisiva o su carta stampata ( o i banner, che secondo me sono il futuro ).
Oltre a questo aspetto, bisogna considerare "l'oggetto" che si promuove: se aranciata_bottecchia non postava il link sulla CSC, sarei rimasto convinto a vita che la CSC fosse un'azienda danese, non americana. Ad esempio, continuo a non sapere cosa faccia la Milran.
Rimango dell'idea che si diventi sponsor più per un ritorno economico "di altro tipo" piuttosto che per una reale promozione d'immagine o per un ritorno indiretto, scarto in maniera netta l'idea degli sponsor che finanziano una squadra (di qualsiasi sport) perchè credono in quello sport e in quel progetto.
Forse sono pessimista, ma è così. Diciamo che ne ho sentite delle belle.
ciao


scusami ma credo che tu non conosca cio di cui parli,non si puo parlare di cose per sentito dire altrimenti non facciamo altro che le solite chiacchiere da osteria.
intanto quello che sostengo io non è una mia opinione ,ma il risultato di uno studio fatto da aziende di marketing di importanza mondiale.
poi pensare che chi investe nel ciclismo lo faccia solo per raggiungere solo gli appassionati mi sembra quantomeno riduttivo,soprattutto per il ciclismo,che fortunatamente è uno sport popolare e seguito da una buona percentuale di sportivi e non .
anzi proprio dagli studi di marketing risulta che il ciclismo sia il miglior mezzo di comunicazione per prodotti di largo consumo,quindi destinati ad una grande fetta di un pubblico come dici tu "generalizzato".
inoltr per maggior informazione ti voglio ricordare che aziende come MAPEI,MERCATONE 1,e tante altre hanno ottenuto ,dati alla mano, un risultato nettamente superiore rispetto a qualsiasi altra forma di pubblicità(compreso i banner :Od in termini di conoscenza del marchio e di crescita aziendale.
quindi per correttezza ritengo che prima di fare certe supposizioni e dichiarazioni sia utile documentarsi,onde evitare di provocare danni inutili.
senza rancore
Daniele

 

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  postato il 16/08/2006 alle 19:31
Originariamente inviato da lucida follia

scusami ma credo che tu non conosca cio di cui parli,non si puo parlare di cose per sentito dire altrimenti non facciamo altro che le solite chiacchiere da osteria.


ho una media di 27.3 nei tre esami di marketing sostenuti all'università, quindi CREDO di parlare con UN MINIMO di cognizione di causa.

Originariamente inviato da lucida follia
poi pensare che chi investe nel ciclismo lo faccia solo per raggiungere solo gli appassionati mi sembra quantomeno riduttivo,soprattutto per il ciclismo,che fortunatamente è uno sport popolare e seguito da una buona percentuale di sportivi e non .


Infatti io non ho detto questo, ho detto che secondo me il grande mondo delle sponsorizzazioni sportive ruota sul fatto che le aziende DEVONO effettuare operazioni di questo tipo per evitare cumuli eccessivi, ne hanno la necessità per evitare controlli e ne hanno anche convenienza in certi casi (3:1....se sai cos'è, altrimenti chiedi). Una stragrande maggioranza fa ragionamenti di questo tipo, il denaro è prezioso per tutti in particolare quando è guadagnato, solo una piccola percentuale lo fa per questioni di promozione di immagine. E comunque, chi investe nel ciclismo SA che avrà una visibilità inferiore al calcio, tanto per citare il principale, e squadre non pro tour SANNO che non faranno classiche e grandi giri, le corse coperte dalle riprese TV. commercialmente dei suicidi, mi verrebbe da dire......

Originariamente inviato da lucida follia
anzi proprio dagli studi di marketing risulta che il ciclismo sia il miglior mezzo di comunicazione per prodotti di largo consumo,quindi destinati ad una grande fetta di un pubblico come dici tu "generalizzato".


Qua ti volevo, visto che dici che dico fesserie: al mattino tu sulle fette biscottate spalmi la marmellata CSC? ti vesti con jeans LAMPRE? Ti fai la doccia con bagnoschiuma LIQUIGAS? ma lo sai cosa sono i prodotti largo consumo?

Originariamente inviato da lucida follia
inoltr per maggior informazione ti voglio ricordare che aziende come MAPEI,MERCATONE 1,e tante altre hanno ottenuto ,dati alla mano, un risultato nettamente superiore rispetto a qualsiasi altra forma di pubblicità(compreso i banner :Od in termini di conoscenza del marchio e di crescita aziendale.


Ah sì? E perchè non hanno continuato allora? voglio conoscere il direttore commerciale della Mapei, che visto che guadagnava così tanto ha pensato bene di uscire dal business, oltretutto sbattendo la porta......

Non ti sei mai chiesto perchè c'è un fottio di banche/finanziarie a sponsorizzare le squadre? Oppure perchè Armstrong ha vinto dei tour sponsorizzato da un ministero statunitense (prima di questo caso, solo le varie Stella Rossa/CSKA erano stati casi analoghi).

Non nascondo che ci possa essere chi abbina ad una convenienza economica immediata (e non un investimento a medio termine derivato da una promozione d'immagine) la visibilità, ma cercare di dimostrare che le aziende puntino alla promozione del proprio marchio e a dei ritorni economici mi pare un'ingenuità......in particolare quando sono squadre non pro tour.....mapei e mercatone avranno avuto dei ritorni, ma avevano anche Pantani, Bartoli, Museeuw, ecc.

 

[Modificato il 16/08/2006 alle 19:35 by Carrefour de l arbre]


 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 17/08/2006 alle 17:00
Originariamente inviato da Reggio Emilia
Oppure perchè Armstrong ha vinto dei tour sponsorizzato da un ministero statunitense (prima di questo caso, solo le varie Stella Rossa/CSKA erano stati casi analoghi).


scusa l'ignoranza ma quale è il ministero che ha sponsorizzato Armstrong?

 

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  postato il 17/08/2006 alle 17:20
Originariamente inviato da spino_tk

Originariamente inviato da Reggio Emilia
Oppure perchè Armstrong ha vinto dei tour sponsorizzato da un ministero statunitense (prima di questo caso, solo le varie Stella Rossa/CSKA erano stati casi analoghi).


scusa l'ignoranza ma quale è il ministero che ha sponsorizzato Armstrong?


U.S. Postal Service. Sono (quasi) sicuro sia il Ministero delle Poste. Nel caso sia un'agenzia privata, di sicuro sarà controllata in qualche modo dal Governo americano.


 
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  postato il 17/08/2006 alle 17:34
La U.S. Postal Service è pubblica, perchè sono solo cinque stati nel mondo che hanno le poste private.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2006 alle 17:57
17/08/2006 Spagna: anche la 3 Molinos chiude i battenti

Un'altra formazione che chiude sotto i colpi dei casi di doping. Stavolta tocca alla spagnola 3 Molinos, giunta tra i professionisti all'inizio di questa stagione e già decisa a far le valigie a fine anno, nonostante i buoni risultati ottenuti.
Motivo della decisione annunciaata ieri dagli avvocati della società, sempre il solito: i problemi di doping che hannoi coinvolto alcuni corridori del team - Jan Hruska e Santos Gonzales su tutti (ma non sapevano chi ingaggiavano? vien da chiedersi) - e la conseguente rimozione dello staff tecnico a cominciare dal team manager Angel Luis Casero, ex professionista pure lui.
I corridori sotto contratto fino al 2007 riceveranno un indennizzo pari a quattro mensilità e mezzo e potranno cercarsi da subito una nuova squadra, mentre gli atleti sotto contratto fino al 31 dicembre 2006 riceveranno una buonba uscita pari a tre mensilità.
I responsabili della 3 Molinos hanno spiegato che la loro è una decisione momentaanea e che è loro intenzione rientrare nel ciclismo professionistico tra qualche stagione, coronando un progetto che sarà presto varato e che li porterà a costruire una nuovissima formazione formata da giovani spagnoli seguiti in tutto e per tutto dalla stessa società.

(FONTE:TUTTOBICIWEB.IT)

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

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  postato il 17/08/2006 alle 18:11
I costi pubblicitari sono fiscalmente deducibili quindi sono un buon modo per pagare legalmente meno tasse, se a questo aggiungi la passione di alcuni sponsor e la visibilità che comunque esiste (se mai dovessi abitare in un posto senza l'allacciamente del gas mi farei un impianto Liquigas) si capisce che rimanere nel ciclismo non è buttare via denaro. Quello che invece vorrei chiedere è questo: esiste un modo per ripartire i proventi dei diritti tv tra le squadre che partecipano a una corsa, come funziona questo sistema e, se non esiste, le squadre dalle corse ottengono solo gli eventuali premi guadagnati?

 

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  postato il 17/08/2006 alle 18:34
Originariamente inviato da Laura Idril

La U.S. Postal Service è pubblica, perchè sono solo cinque stati nel mondo che hanno le poste private.


grazie Laura per la precisazione. Una curiosità OT: quali sono?

 
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  postato il 18/08/2006 alle 07:19
Italia, Argentina, Ghana, Costa d'Avorio (e Nigeria mi pare).

 

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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 18/08/2006 alle 13:14
C'è chi esce e chi magari fra qualche anno rientra.


La compagnie d'assurances TVM pourrait faire son retour dans le peloton en tant que sponsor principal à l'horizon...2010. D'ici-là, elle sponsorise une équipe de patinage mais l'entreprise s'internationalise et cherche une vitrine plus large grâce au cyclisme et...la télévision!

TVM, présente dans le peloton de 1988 à 1999 a connu des coureurs aussi prestigieux que Phil Anderson, vainqueur d'étapes sur le Giro, Romandie...sous les couleurs hollandaises.

Johan Capiot(Bel), vainqueur de le Flèche Brabançonne en 88 et 92, du Volk en 90, de Paris-Tours en 91...Theunisse(Hol), le tour de Luxembourg, Nijdam(Hol), Knaven(Hol), Hamburger(DK), Voskamp(Hol), Roux(Fra)...d'autres succès retentissants.

Le Belge Peter Van petegem commença chez eux à se faire un nom, notamment avec le Volk en 97 et le Ronde en 99.

Le Hollandais Jeroen Blijlevens, excellent sprinter réserva aussi à TVM bon nombre de ses succès d'étapes entre Luxembourg, Romandie, France et Hollande.

L'équipe TVM connut aussi plusieurs titres nationaux avec Pieters en 88(Hol),Hoffman en 92(Hol), Alain Van Den Bossche en 93(Bel), Rooks en 94(Hol), Den Bakker en 96(Hol),le national du contre-la-montre en Suède en 97 avec Andersson, Ivanov en 99(Rus)...

Voilà de quoi orner une belle armoire en coupes et trophées et par les temps qui courent on ne peut que se féliciter de voir des sponsors s'intéresser au cyclisme, afin de pallier aux défections actuelles liées au dopage.

Celui-ci peut en tous cas toujours se dire que d'ici 2010, on aura enfin trouver(et mis en place!) une solution et que le sport sera plus sain, ou alors que les événements actuels seront ...aux oubliettes. On pencherait plutôt pour la première solution.

 

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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 18/08/2006 alle 13:15
E chi resta x i prossimi 2 anni
OTC-lauretana magari in professional

Cycling4all

 

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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 05/09/2006 alle 11:34
Ora si parla di un nuovo Team con LPR e Tinkoff che se non sbaglio è un cosposnsor della Miche

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/09/2006 alle 12:47
Originariamente inviato da Popo

Ora si parla di un nuovo Team con LPR e Tinkoff che se non sbaglio è un cosposnsor della Miche


è il secondo sponsor, in ogni caso esiste anche un team continental russo che si chiama tinkoff restourants.
Non so se si tratta della stessa azienda.

 
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