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Autore: Oggetto: Le Nazionali verso Salisburgo 2006

Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 21:51
Forse il premier Kazako vuole visitare Salisburgo e la partecipazione di Vino alla crono gli permette di fare il turista per 4 giorni

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 21:54
forse l'unico dubbio è che lui ci deve aiutare a fare selezione.... ma quest'anno abbiamo tanti uomini forti e non credo sia un problema...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 22:33
Secondo me uno che potrebbe fare molto bene domani è Gusev...
Per quanto riguarda Vino: insomma ci sono nazioni che non puntano tutto su un corridore... io lo ripeto, la nazionale italiana non ha Bettini e 8 gregari a sua disposizione, ha altre alternative, fortunatamente direi, e deve sfruttarle... se manda avanti gli uomini giusti all'inizio, e senza che dietro ci sia Bettini a scattare ogni 5 minuti, potremmo far fare la gara agli altri e magari agire con lo stesso Grillo in contropiede...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 22:41
se domani piove è possibile che vengano stravolti i risultati della crono????? così forse qualche possibilità di podio.... sarebbe troppo bello per essere vero....
 
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Livello Charly Gaul




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  postato il 20/09/2006 alle 22:44
ma honchar la fa la crono perche insieme a karpets non è inserito nella lista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 22:45
Originariamente inviato da pincez

ma honchar la fa la crono perche insieme a karpets non è inserito nella lista


ma allora la fa o non la fa??????

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 20/09/2006 alle 22:50
Nella lista ufficiale diramata dall'UCI non c'è.. quindi penso di poterlo dire con certezza.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2006 alle 23:03
Originariamente inviato da riddler

Secondo me uno che potrebbe fare molto bene domani è Gusev...


Ah dimenticavo buone cose si potrebbero vedere da Posthuma... ma il fenomeno Tomas Dekker che fine ha fatto?

 

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  postato il 21/09/2006 alle 00:34
Honchar e Karpets non correranno la cronometro di giovedì; i loro nomi erano nelle pre-selezioni nelle rispettive nazionali, ma poi non sono stati scelti (Grivko e Krivtsov per l'Ucraina, Gusev e Bespalov per la Russia).

Thomas Dekker si è rotto il polso destro al Giro di Polonia, quindi si è dovuto necessariamente tirare fuori dai giochi.

In quanto a Vinokourov, non so se faccia male a correre la crono; secondo me sa di avere una grande gamba e sa, soprattutto, che la concorrenza è molto più elevata domenica che non giovedì; il percorso della cronometro non è propriamente piatto e un po' lo avvantaggera, la lunghezza (50 km e qualcosa) metterà fuori dai giochi parecchi corridori, e - soprattutto - sa che domenica o arriva da solo, o in volata (contro 9 corridori su 10) perde. E non sarà semplice arrivare da solo, domenica.

Io dico che preferisce portarsi avanti col "lavoro" e a crono punta all'oro.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2006 alle 09:44
Originariamente inviato da Monsieur 40%

In quanto a Vinokourov, non so se faccia male a correre la crono; secondo me sa di avere una grande gamba e sa, soprattutto, che la concorrenza è molto più elevata domenica che non giovedì; il percorso della cronometro non è propriamente piatto e un po' lo avvantaggera, la lunghezza (50 km e qualcosa) metterà fuori dai giochi parecchi corridori, e - soprattutto - sa che domenica o arriva da solo, o in volata (contro 9 corridori su 10) perde. E non sarà semplice arrivare da solo, domenica.

Io dico che preferisce portarsi avanti col "lavoro" e a crono punta all'oro.


Sono d'accordo.

 

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  postato il 22/09/2006 alle 16:05
Bettini: «Senza paura del vento in faccia». Azzurri annunciano gara d’attacco. Ballerini: «Squadra perfetta»

Salisburgo (Austria) - giovedì 21 settembre 2006 - «Noi non dobbiamo subire la gara», incita il ct Franco Ballerini. «Noi non dobbiamo avere paura del vento in faccia», ribatte Paolo Bettini. Sono parole che annunciano che tipo di mondiale sarà quello degli azzurri: un mondiale ad alta velocità.
Dalla bocca del commissario tecnico e da quella del capitano escono frasi di sida che dicono agli avversari quanto l'Italia sia sicura dei propri mezzi. Insomma, domenica la nazionale farà una gara tirata, sul percorso ci sarà un'Italia d'attacco.
«Noi vogliamo una gara dura», concorda Danilo Di Luca. Un'Italia unita e serena. «Risento il clima di Zolder (vittoria di Cipollini, 2002)», dice ancora Di Luca, la seconda punta che non vive contrapposizioni con Bettini.
«Io e Bettini come Del Piero con Totti? Il dualismo? No, sono sereno e tranquillo: ripeto, in squadra si respira un'atmosfera identica a quella che precedette la vittoria di Mario».
E Filippo Pozzato, un altro in grado di vincere (sua la Sanremo 2006), ma che lavorerà per Bettini aggiunge: «Faccio quello che mi dice la squadra. Siamo molto uniti e questo è già un vantaggio».
Fiducia, unità. Serenità, che non ha tolto neppure il caso Paolini (ieri la sua abitazione è stata perquisita con esito negativo dai Nas nell'ambito di una inchiesta sull'uso di anabolizzanti).
«Il gruppo mi è vicino», dice l'amico fraterno di Bettini che ha anche voglia di scherzare, durante l'incontro con i giornalisti: «Faccio l'uomo mascherato», dice nascondendo la sua faccia tra le foglie di una pianta che adorna la sala delle conferenze.
E a rincuorarlo c'è anche il presidente federale Renato Di Rocco: «In assenza di procedimenti certi il suo caso non lo prendiamo neppure in considerazione», per eventuali provvedimenti.
Nel clan azzurro c'è grande ottimismo. Ballerini ha confidato agli amici di aver visto il miglior Bettini. Ma al di là di questo il ct è convinto di aver allestito un gruppo ideale per il tracciato austriaco (266 km su un circuito di 22 da fare 12 volte, con due strappi di cui il secondo più impegnativo ma lontano dall'arrivo). «Ho una squadra perfetta - dice - per interpretare il percorso, abbiamo 4-5 soluzioni, i ragazzi sono in salute. Ora pensiamo agli altri, ma noi non dobbiamo subire la corsa».
Tradotto significa che l'Italia non andrà a caccia degli altri, ma imporrà la sua strategia, fatta di ritmo alto per non portare allo sprint i velocisti più pericolosi come il campione del mondo uscente Tom Boonen e Erik Zabel».
Per farlo occorrerà che gli azzurri stiano davanti al gruppo, sappiano evitare imboscate, frenino le iniziative della Spagna che cercherà di creare sorprese a favore di Alejandro Valverde.
Bettini lo sa e con ardore svela i piani: «Non dobbiamo avere paura di mettere la faccia al vento».
Significa stare davanti, significa essere protagonisti, significa far sfiancare gli altri per andare a rincorrere le mezze punte italiane che tenteranno il colpo da lontano.
Il capitano Bettini ha le idee chiare anche sugli avversari.
«In cima alla lista degli avversari ci sono Alexander Vinokourov e Valverde. Il primo sta andando fortissimo (ha vinto la Vuelta ed ha conquistato il bronzo nella crono mondiale) e da lui c'è da aspettarsi di tutto. Spero solo che tra Vuelta e crono abbia speso molto. E poi c'è Boonen: uno che vince il Fiandre non è solo un velocista». Si sente forte ed è convinto di avere una squadra forte, il capitano. «Gli altri hanno una, due soluzioni - dice Bettini - mentre noi siamo in molti in grado di vincere e questo dobbiamo farlo pesare in corsa. Siamo proprio un bel gruppo, un gruppo che lavora per domenica da tempo». Altra dichiarazione di sfida, altra similitudine con Zolder, dove la nazionale giurò molti mesi prima della gara fedeltà al progetto "Cipollini iridato" e l'obiettivo venne raggiunto. Forza, sicurezza nei propri mezzi e armonia. Come dimostra la scelta di Davide Rebellin regista, il figliol prodigo, quello che escluso dalla nazionale nel 2004 cercò di correre il mondiale di Verona con la maglia dell'Argentina e ora giurà fedeltà alla squadra («sono lusingato da questo incarico che non mi aspettavo»).

La ricognizione sul percorso, compiuta questa mattina, ha dato fiducia ulteriore alla nazionale e una convinzione: con gara dura la maglia iridata può arrivare. Serve però unità e gli azzurri hanno giurato di averla.

(fonte: ciclonews.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2006 alle 16:51
è quello che vogliamo vedere tutti... una nazionale d'attacco....
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2006 alle 19:08
Gli iraniani non saranno al via del Mondiale

La formazione iraniana, che avrebbe dovuto schierare sei corridori, non sarà al via del mondiale. Sembra che all’origine della decisione ci sia un problema di visti.
Facile immaginare - anche alla luce dell'esclusione di tre corridori sudamericani avvenuta alla vigilia della cronometo - lo stato d'animo dei lussemburghesi, ammessi con un solo atleta e costretti a lasciare a casa Kirchen, il giovane Schleck e Joachim

(fonte:tuttobiciweb.it)

Non si puo continuare ad andare avanti cosi, lasciando dei ciclisti validi a casa per poi portare queste nazionali sconosciute ciclisticamente, se in italia facessimo una nazionale con degli amatori sicuramente arriviamo prima degli iraniani.
Io proporei il diritto di partecipare ai mondiali ai primi 100 della classifica pro tour, trovando una formula per non escludere i ciclisti che corrono nelle professional, questi mondiali stanno diventando una colsa assurda.

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

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  postato il 22/09/2006 alle 19:10
Boonen avverte l'Italia

"Avere buoni corridori non significa essere la squadra migliore e io avrei portato un velocista". Sul percorso: "Non è così duro. Il rivale numero uno? Valverde"

SALISBURGO (Austria), 22 settembre 2006 - Tom Boonen sta ancora facendo colazione, ma ci sono già solo posti in piedi per sentirlo parlare. Il 25enne iridato belga ha dato appuntamento alla stampa alle 9 nel suo albergo di Salisburgo, a due giorni da una gara che potrebbe vederlo iridato per la seconda volta di fila, come Gianni Bugno all’inizio degli Anni 90.
"Ho scelto una preparazione diversa dall’anno scorso, non sono passato per la Vuelta - racconta il fenomeno di Mol, quest’anno re del Fiandre e per 4 giorni in giallo al Tour - ma mi sento anche meglio del 2005". E’ sempre sicuro di se. "Il titolo ha cambiato quello che c’è intorno a me, ma io sono rimasto lo stesso", dice.
Ammette di non aver ancora visto il percorso (lo farà in mattinata) ma sembra avere lo stesso le idee chiare: "Può anche accadere che arrivi al traguardo uno solo, due, tre, ma mi sembra difficile. C’è la possibilità di recuperare dopo lo strappo più duro. Dipende a che ritmo si farà la corsa, ma penso sia più probabile una soluzione di gruppo un po’ più ampio. Io in fuga? Se ci sono io, non c’è nessuna fuga...". Idee piuttosto definite anche sull’avversario numero uno: "Valverde". Sarebbe un remake del 2005, quando lo spagnolo fu d’argento dietro Tom.
E l’Italia? "Se guardiamo l’insieme, hanno i corridori migliori. Ma questo non significa che siano la squadra più forte". Fosse stato in Ballerini, avrebbe portato un corridore veloce tipo Petacchi o Bennati? "Sì. Poteva essere una carta in più da giocare". Tocca agli azzurri e al c.t. smentirlo.

Bettini prepara un altro sgarbo

Il capitano azzurro: "In volata ho già battuto Cipollini e Petacchi, potrei fare lo stesso con Boonen. Sono sereno, il Mondiale non è un'ossessione". Ballerini: "Noi favoriti ma tranquilli"

SALISBURGO (Austria), 22 settembre 2006 - Ha avuto i consigli di un mister d’eccezione, l’attuale allenatore del Salisburgo in testa al campionato, ma preferisce tenerli per se. "Mi ha fatto molto piacere incontrare Trapattoni - dice Paolo Bettini - è un vulcano, ci ha dato in pochi minuti una grande carica".
A meno di 48 ore dall’ennesimo assalto al titolo iridato sfiorato nel 2001 (argento a Lisbona) e visto da vicino almeno altre due volte, il capitano azzurro è però meno abbottonato quando si tratta di sfidare il campione in carica, nonché compagno di squadra, il belga Tom Boonen. "Come si batte dopo 265 chilometri? Beh ragazzi, ha due gambe e una bici, proprio come me. E’ uno. Noi siamo di più. Basta organizzarsi. E poi è l’unico che mi manca nella foto...", scherza l’olimpionico, riferendosi alla collezione di scalpi eccellenti che ha fatto in questi anni in volata: Cipollini, Petacchi, Zabel, Freire... "Vincere il Mondiale non è un'ossessione - ci tiene però a dire Bettini -. Finora non ce l’ha fatta, può darsi che da qui al 2008 recuperi tutto assieme".
Da quando Ballerini (luglio 2001), che ha confermato Tonti e Ferrara riserve, è sull’ammiraglia azzurra, Bettini è l’unico ad essere sempre stato presente. Per il c.t. "bisognerà essere bravi a non prendersi tutto il fardello della corsa, ma piuttosto a stanare le Nazionali con i nostri stessi interessi. Percorso più semplice del previsto? Io penso che invece possa diventare fastidioso. Se avessi portato un velocista puro non avrei potuto far lavorare la squadra in un certo modo. E poi noi il velocista l’abbiamo. Sappiamo che dovremo sopportare il peso del pronostico, ma questo non ci mette ansia. Anzi, ci carica".

(fonte: gazzetta.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2006 alle 19:40
Che sborooooni sti due capitani...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2006 alle 23:44
Originariamente inviato da omar

Gli iraniani non saranno al via del Mondiale

La formazione iraniana, che avrebbe dovuto schierare sei corridori, non sarà al via del mondiale. Sembra che all’origine della decisione ci sia un problema di visti.
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Esatto... sono queste le put..nate dell'Uci... Mamma mia ma che tipo quel Mc Quaid...

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 23/09/2006 alle 21:49
Boonen dalle dichiarazioni che ha fatto è molto sicuro, e questo è un brutto segno, ma anche l'Italia è sicura e può vincere se attua la tattica giusta.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/09/2006 alle 00:20
Originariamente inviato da Alben

Boonen dalle dichiarazioni che ha fatto è molto sicuro, e questo è un brutto segno, ma anche l'Italia è sicura e può vincere se attua la tattica giusta.


Certo... la cosa bella delle vigilie è che tutti si immaginano impeccabili in corsa e poi campioni... ma al termine della gara uno festeggia, due possono dirsi contenti e tutti gli altri spiegano... Tu hai mai visto uno che prima di partire dice "si ma tanto faccio pena..e dopo un giro mi fermo?" (si si voi mi direte Bugno.. ma lui poi finiva con le braccia al cielo!!!)

 

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"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
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"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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