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Autore: Oggetto: cari amici, ripartiamo?

Livello Giro di Romandia




Posts: 50
Registrato: Jul 2006

  postato il 28/07/2006 alle 13:03

carissimi amici,

il nostro sport è alla deriva totale, morale, economica e strutturale.

La ghigliottina del doping, dove tutti o quasi fanno e tutti pensano di farla franca ammazza questo sport e la sua rivoluzione.

I dirigenti, anche quelli bravi, non sono più credibili, molti sapevano tutto e speravano che tutto fosse cosi sporco che essere sporchi non fosse un problema.

Da domenica scorsa ho sospeso la mia dipendenza dal capo (inteso non come singolo ma come vertice) per riprendere da capo, cosa vuol dire?

riprendere a fare ciclismo, a dare la possibilità di sognare, di trovare delle emozioni

a pensare ad un bambino quando toglie le rotelle e pedala, ad un ragazzo o ad una ragazza quando supera la vetta di una montagna per primo\a o ultimo\a che sia, o alla vittoria braccia al cielo, solo se vera.

Ricominciamo?

ripartiamo da questo? 1 riunione al mese collettiva per parlare (tutti prima la base e poi i dirigenti se verranno con interventi di 5' cadauno) e organizziamo squadre giovanili e gare per il futuro?

è una proposta, ripartire, ve lo dice chi ha partecipato come dirigente ai giochi olimpici, capo delegazione a 4 mondiali, diretto 6 coppe del mondo su pista, 8 anni di F.C.I., attuale vice presidente Europeo, ecc. ecc., ma che ricorda la bicicletta per i 10 anni in cui ha gareggiato, da bambino, ragazzo e uomo.

da capo e non dal capo, quindi, se volete ne parliamo organizzando una prima riunione quando avrò concluso la procedura di dimissioni da U.E.C. (mancano alcuni passaggi indispensabili) e sarò così di base e non di altezza, non punto ad incarichi (l'avrei già e lo lascio) ma a ripartire

ciao, un abbraccio, viva il ciclismo (non questo spettacolo osceno)

rimango a disposizione per vostre e.mail e proposte

jeanclaude alias

claudio santi
santicl@tin.it


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5156
Registrato: Apr 2005

  postato il 28/07/2006 alle 13:25
Caro Claudio,io sono un suiveur, non un addetto ai lavori.
Però insisti.

 

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nino58

 
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Livello Gianni Bugno




Posts: 584
Registrato: Jun 2006

  postato il 28/07/2006 alle 14:14
ciao e scusa se mi permetto lo sfogo, forse queste cose che ho pensato io l'hanno già scritte in tanti, ma da quando è uscita la notizia di landis mi sembra evidente che quel minimo di credibilità residua il nostro mondo se l'è giocata tutta.

E allora non sarebbe il caso di "sfoltire" la rosa dei professionisti?
Perchè non pensare di fare un età massima oltre la quale i prof. non possano più partecipare a gare UCI? (sino al cambio generazionale completo)
Perchè non mettere età molto basse per gare tipo le olimpiadi (under 23)?

Insomma io sarei per un cambio generazionale completo dei professionisti.....

basta con i landis,hincapie,piepoli ecc. ecc. che diventano campioni dopo i 30 anni .......

e per tutti i prof la regola che per partecipare a gare UCI non bisogna mai essere stati presi positivi in tutta la carierra.... (vuol dire squalifica a vita per una positività)

Sicuramente ci sarà chi dice che poi si fanno due pesi e due misure con gli altri sport, ma in questo momento non si puo' più tirare fuori la vecchia storia che siamo solo noi ad essere i più controllati, in questo momento bisogna rimboccarsi le maniche e pensare a come fare per uscire da questa situazione ridicola che purtroppo abbiamo solo noi, in questo momento agli occhi di tutti siamo un mondo di tossici.

 

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oltre la cima

 
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Livello Giro di Romandia




Posts: 50
Registrato: Jul 2006

  postato il 28/07/2006 alle 14:25
ogni proposta o risposta è un contributo, ma da parte mia (solo opinione personale) il mondo migliora quando avanza una nuova cultura e non per giustizialismo. Poi chiaro che regole rispettate e punizioni severe sono giuste ma io ho solo una speranza, un nuovo ciclismo dalla base che domani non caschi nelle vergogne di oggi. Parliamone

claudio santi

 
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Livello Tour




Posts: 165
Registrato: Jan 2006

  postato il 28/07/2006 alle 14:33
secondo me bisognerebbe trovare un metodo per colpire le squadre e i D.s di atleti coinvolti in casi di doping, sia con pene pecuniarie che squalifiche e interdizioni.
Il vero male sono le dichiarazioni del Ferretti di turno che da del mascalzone a uno che non ha neppure 1/10 delle sue colpe.
L'altro problema sono gli ex-prof che vanno a fare i D.S in squadre giovanili, ma che esempio possono dare ai giovani??

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 4674
Registrato: Jun 2006

  postato il 28/07/2006 alle 14:36
Certo che ripartiamo.
Siamo sempre ripartiti.
Dopo Pantani siamo ripartiti;
Ripartiamo anche adesso;
Basta volerlo e questa volta farlo senza ipocrisia!

Non pensiamo però che sia tutto marcio, troviamo lo spirito giusto per incoraggiare tutti quei ciclisti che devono salire in bici domani e dopo domani, per poter dare ancora un senso alla loro vita.
La maggior parte dei corridori fanno della loro passione una professione, alcuni hanno progetti ambiziosi, molti altri vogliono vincere una tappa, altri aiutare i compagni di squadra.
Basta spingerli tutti verso la strada corretta per ottenere ogni traguardo possibile in modo sereno senza rischi per la salute.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Gianni Bugno




Posts: 584
Registrato: Jun 2006

  postato il 28/07/2006 alle 16:42
cara michela, "siamo ripartiti dopo pantani" è vero siamo ripartiti, ma come?

è questo l'errore da non ripetere.

 

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oltre la cima

 
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Livello Giro di Romandia




Posts: 51
Registrato: Jul 2006

  postato il 28/07/2006 alle 16:49
Ma se il ciclismo ha superato brillantemewnte 2 guerre mondiali e 5 anni del governo Berlusconi supererà anche questa

 

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Livello Fausto Coppi




Posts: 4674
Registrato: Jun 2006

  postato il 28/07/2006 alle 16:54
Originariamente inviato da spino_tk

cara michela, "siamo ripartiti dopo pantani" è vero siamo ripartiti, ma come?

è questo l'errore da non ripetere.


Appunto, noi siamo ripartiti, i dirigenti del ciclismo hanno un morto sulla coscienza e sono di nuovo qui a dirci che tutto va male.
Togliere Ivan Basso di mezzo servirà a far sembrare il ciclismo pulito?
Aspettano un nuovo morto forse?
Non credo che Basso abbia lo stesso carattere di Pantani, forse è per questo che hanno colpito lui e non un altro più emotivo? Perchè lui la botta la sa reggere e si farà una nuova vita, fuori dal ciclismo dove gli altri continueranno la loro ipocrita vita?
E se lui non solo regge la botta ma torna e vince, vince tutto quello che riesce a vincere, la botta chi la prende?
C'è gente che capisce solo con i cazzotti, sarà forse ora di cominciarne a darne, magari qualcosa si muoverà veramente!!!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


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Livello Giro di Romandia




Posts: 50
Registrato: Jul 2006

  postato il 29/07/2006 alle 09:30

ragazzi sul mio sito www.claudiosanti.net potete leggere alcuni fra i numerosi messaggi che arrivano da ds e società

ciao claudio santi

 
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Livello Giro




Posts: 148
Registrato: Feb 2006

  postato il 29/07/2006 alle 10:38
A mio giudizio, e qui esprimo una semplice opinione di ex-dilettante ora amatore, è necessario standardizzare l'esame antidoping su altri parametri rispetto a quelli attuali, ossia:
esame antidoping in tutte le gare per tutte le categorie, a partire dagli juniores e successive. Se non c'è un esame antidoping a fine gara, contribuito ad esempio 50% dagli organizzatori 50% dalla FCI, non si parte (come per l'ambulanza; d'altronde lo scopo di salvaguardia della salute degli atleti non è dissimile fra i due sistemi di sicurezza).

Se l'esame antidoping diventa una prassi ordinaria (con la formula vincitore + 4 sorteggiati, per esempio), diventa semplice diffondere una cultura dell'antidoping: i ragazzi fin da giovani imparano a non doparsi (almeno, con sostanze riscontrabili nelle urine, che comunque mi sembra già un discreto risultato). Il problema dei costi secondo me può facilmente essere affrontato, con poco impegno da parte della federazione e immettendo una quota d'iscrizione per ogni corridore come per gli amatori, dove l'organizzazione è pagata dai 7 o 8 euro a testa dei partecipanti. Ad esempio 5 euro a corridore, da versarsi alla partenza - si fa presto a fare i 500 euro necessari per un "contributo antidoping"!
Non ha senso?

 

____________________
La rivoluzione non è un pranzo di gala
o una festa letteraria;
non si può fare con tanta eleganza,
con tanta serenità e delicatezza,
con tanta grazia e cortesia.

La rivoluzione è un atto di violenza.

-Mao Tse Tung

 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 335
Registrato: Oct 2005

  postato il 29/07/2006 alle 18:56
Non sono d'accordo che il ciclismo sia alla deriva morale, anzi è fin troppo moralizzatore al punto di arrivare a farsi del male da solo (vedi esclusione Basso-Ullrich). Il calcio sì che è alla deriva morale, solo che sopravviverà sempre finchè si continuerà a interessarsene nel bene e nel male.

 

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The famous Sbrindolin hasta luego

 
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