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Autore: Oggetto: Facciamo ridere i polli

Livello Fausto Coppi




Posts: 3166
Registrato: Feb 2006

  postato il 28/07/2006 alle 11:27
http://www.cicloweb.it/art643.html

Dopo l'articolo di Marco Grassi, veramente molto bravo come al solito, il mio cervello mi ha fatto pensare... Pensa... Pensa... Pensa... Ad un certo punto mi è tornato alla mente quel corridore venuto dal Texas... Però, non ricordo come si chiama... Ma sì, quello che ha vinto 7 Tour... Boh... Bè, visto che non ricordo il nome, lo chiamerò Mr X. Ma, come mai, hai pensato proprio a Mr X vi starete chiedendo, allora provo a spiegarvelo con questa fiaba...

C'era una volta un ciclista Texano che dopo aver vinto Campionato del Mondo, Classica di San Sebastian e Freccia Vallone era destinato a diventare un ottimo corridore. Sfortunatamente, nel giro di qualche mese, gli fu diagnosticata una malattia bruttissima, orribile... Aveva un tumore ai testicoli. Dopo questa notizia agghiacciante, però, lo sfortunato Mr X non si abbattè e si fece espiantare i testicoli, dopo aver fatto congelare il proprio sperma. Fortunatamente, guarì e miracolosamente ritornò un corridore professionista. La malattia, lo aveva trasformato da normale a stupenda, magnifica farfalla. Infatti, di punto in bianco era diventato un formidabile ciclista da corse-a-tappe. Il problema era che "doveva" assumere testosterone, a causa dell'espianto dei testicoli e, inoltre, non poteva essere sottoposto a controlli antidoping perchè i valori sarebbero risultati sempre e comunque sballati. Di conseguenza, Mr X vinse consecutivamente 7 Tour......
Quindi, viene da dire, povero Floyd...

 

[Modificato il 01/08/2006 alle 19:59 by Monsieur 40%]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2006 alle 11:46
Già, molti uomini hanno tifato Lenza in questi anni forse perchè sprovveduti cerebralmente e fisicamente dei cosiddetti.

Mentre il povero Floyd non ha l'appoggio di nessuno, perchè anca non fa rima con potenza.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 28/07/2006 alle 12:18
Che il texano abbia goduto di una specie di immunità riguardo ad alcune sostanze che doveva assumere in seguito alla sua malattia è risaputo.
In sostanza posteva assumere sostanze a lui consentite ed invece per gli altri considerate doping.
UN PO' COME QUEI CORRIDORI CHE GRAZIE AL CERTIFICATINO POSSONO AVERE L'EMATOCRITO PIU' ALTO DEL 50% CONSENTITO AGLI ALTRI.
Siccome l'ematocrito è un dato variabile questi corridori con l'attestazione di ematocrito "naturalmente" elevato non è detto che si trovino sempre "naturalmente" oltre la soglia consentita.
Mettiamo ora che un corridore si trovi, per esempio all'ultima settimana delle grandi corse a tappe, con un certificatino che gli consente di arrivare a 52% e con un valore di 46% (valore a caso) a causa dello sforzo fisico protratto.
Secondo voi cosa fa?
E' lampante che si trova nella condizione di sfruttare il certificatino.
D'altra parte c'è chi nasce principe e chi nasce povero.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2006 alle 13:03
Io direi una cosa semplicissima: Tu, corridore, puoi correre senza prendere: corticoidi, testosterone ecc... Benissimo. Se no, A CASA. Si eviterebbero certi casi, come quello di Mr X o di Landis...

 

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Livello Tour




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  postato il 28/07/2006 alle 13:11
Originariamente inviato da panta2

Io direi una cosa semplicissima: Tu, corridore, puoi correre senza prendere: corticoidi, testosterone ecc... Benissimo. Se no, A CASA. Si eviterebbero certi casi, come quello di Mr X o di Landis...

d'accordissimo!
se uno e` malato stia a casa a curarsi

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2006 alle 13:12
Originariamente inviato da panta2

Io direi una cosa semplicissima: Tu, corridore, puoi correre senza prendere: corticoidi, testosterone ecc... Benissimo. Se no, A CASA. Si eviterebbero certi casi, come quello di Mr X o di Landis...



Il fatto, ho già detto ma ripeto, è che non puoi vietare a nessuno di fare sport, neanche se uno rischia di morire, può farsi l'autocertificazione, come giusto e corre a suo rischio e pericolo.
Non si può vietare alla gente difare ciclismo per colpe non proprie, non penso che Armstrong se lo sia fatto venire il cancro...
Al massimo si possono fare due distinte categorie, come per i diversamente abili, ma questo porterebbe ad un dispendio di denaro immane.

Bisogna pensarci, il ciclismo deve essere per tutti e per questo bisogna trovare una soluzione per tutti, sarà una lunga strada, ma è percorribile.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2006 alle 13:17
Originariamente inviato da super cunego

Originariamente inviato da panta2

Io direi una cosa semplicissima: Tu, corridore, puoi correre senza prendere: corticoidi, testosterone ecc... Benissimo. Se no, A CASA. Si eviterebbero certi casi, come quello di Mr X o di Landis...



Il fatto, ho già detto ma ripeto, è che non puoi vietare a nessuno di fare sport, neanche se uno rischia di morire, può farsi l'autocertificazione, come giusto e corre a suo rischio e pericolo.
Non si può vietare alla gente difare ciclismo per colpe non proprie, non penso che Armstrong se lo sia fatto venire il cancro...
Al massimo si possono fare due distinte categorie, come per i diversamente abili, ma questo porterebbe ad un dispendio di denaro immane.

Bisogna pensarci, il ciclismo deve essere per tutti e per questo bisogna trovare una soluzione per tutti, sarà una lunga strada, ma è percorribile.


No, se vogliono possono correre. Se però per correre devono assumere testosterone, corticoidi o altri farmaci dopanti, no. Altrimenti, scusa, la corsa/gara viene falsata...

 

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Livello Tour




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  postato il 28/07/2006 alle 13:21
Originariamente inviato da super cunego

Originariamente inviato da panta2

Io direi una cosa semplicissima: Tu, corridore, puoi correre senza prendere: corticoidi, testosterone ecc... Benissimo. Se no, A CASA. Si eviterebbero certi casi, come quello di Mr X o di Landis...



Il fatto, ho già detto ma ripeto, è che non puoi vietare a nessuno di fare sport, neanche se uno rischia di morire, può farsi l'autocertificazione, come giusto e corre a suo rischio e pericolo.
Non si può vietare alla gente difare ciclismo per colpe non proprie, non penso che Armstrong se lo sia fatto venire il cancro...
Al massimo si possono fare due distinte categorie, come per i diversamente abili, ma questo porterebbe ad un dispendio di denaro immane.

Bisogna pensarci, il ciclismo deve essere per tutti e per questo bisogna trovare una soluzione per tutti, sarà una lunga strada, ma è percorribile.


NO non e` per tutti, infatti fanno una visita per l'idoneita` se hai problemi cardiaci non la ottieni.
se uno ha male all'anca, o corre con il male o sta a casa, nessuno e` obbligato a fare attivita` agonistica figuriamoci una corsa di 3 settimane

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2006 alle 13:24
Se una persona a causa di danni fisici non può reggere uno sforzo come quello di una gara a tappe è giusto che stia a casa fino ad essersi ripreso, o, se il danno è permanente, rinunci allo sport professionistico.
Poi se vuole e se il suo fisico lo consente può farsi qualche uscita di 20-30 km, per tenersi un pò in forma.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3166
Registrato: Feb 2006

  postato il 28/07/2006 alle 13:28
Originariamente inviato da Lopi

Se una persona a causa di danni fisici non può reggere uno sforzo come quello di una gara a tappe è giusto che stia a casa fino ad essersi ripreso, o, se il danno è permanente, rinunci allo sport professionistico.
Poi se vuole e se il suo fisico lo consente può farsi qualche uscita di 20-30 km, per tenersi un pò in forma.


Dillo a Mr X o a Landis...

 

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Livello Bernard Hinault




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Registrato: Feb 2006

  postato il 29/07/2006 alle 02:11
queste le prime righe dell'articolo scritto da Marco Grassi in home:

Facciamo ridere i polli

Landis positivo, il Tour a Pereiro


E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi». Ecco, magari sarebbe l'ora di smettere di usare questa paludatissima espressione, le imprese d'altri tempi lasciamole appunto agli altri tempi. Quella di Floyd Landis a Morzine, invece, è stata proprio un'impresa di questi tempi, figlia del ciclismo cibernetico e robotizzato degli anni che stiamo vivendo.




Caro Marco,
solo chi è abituato a prendere posizione da subito commentando a caldo gli avvenimenti va incontro a clamorose figuracce... chi invece se ne sta buono buono aspettando che gli eventi si evolvano non correrà mai il rischio di sbagliare.
ma aggiungo, che è pure troppo facile parlare con il senno di poi... tutti sono in grado di farlo per poi elevarsi a grandi conoscitori di sport ed impartire lezioni agli altri ricorrendo a frasi che personalmente trovo inopportune e, talvolta, irritanti.

vedi caro Marco, frasi del tipo E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi» mi pare poco rispettosa nei confronti di tante, tantissime persone (tra cui il sottoscritto) che ha utilizzato quell'espressione motivandola e ritenendola opportuna alla luce di quanto mostrato quel giorno a Morzine da Floyd Landis.
sfido qualcuno ad affermare che quel giorno aveva la certezza che di li a poco sarebbe scoppiato questo polverone....

che si doveva fare? saremmo dovuti essere talmente competenti e perspicaci da ipotizzare assunzione di testosterone da parte dell'americano?
probabilmente te avrai queste doti, io purtroppo no.
ma sinceramente non ti invidio, preferisco commentare a caldo quello che vedo, correndo il rischio di venire sbugiardato in seguito, piuttosto che starmene zitto ed esprimere poi giudizi che sanno molto di presa per i fondelli e mancanza di rispetto verso gli altri. perchè E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi» ha tanto il sapore di una dimostrazione di superiorità da parte tua che potevi risparmiare, proprio per il rispetto nei confronti di utenti più o meno giovani che scrivono quotidianamente nel tuo forum e che hanno ritenuto, a mio avviso giustamente quel giorno, di considerare l'impresa di Landis in assoluto una delle più grandi del ciclismo moderno. ce n'erano tutti i motivi.

ora indubbiamente quegli stessi motivi son venuti a mancare, ma questo non può in alcun modo consentire a nessuno di sbeffeggiare e prendere le distanze in modo irrisorio e fortemente snob da chi in tempi non sospetti aveva avuto validi motivi per esprimere determinate opinioni.


sia chiaro, nel modo più assoluto niente di personale... semplicemente una frase che reputo infelice.

ciao.

 

[Modificato il 29/07/2006 alle 02:27 by Goodwood]


 
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Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 29/07/2006 alle 04:35
Goodwood, non per fare l'avvocato di Grassi, che non ne ha bisogno, ma credo che "quella" frase si riferisse in primis allo staff di Cicloweb.it, e la restante parte di frase assunta a mo' di monito proprio verso tale staff.

Del resto, questo fu l'articolo di Grassi dopo Morzine - http://www.cicloweb.it/art637.html

E queste sono state le mie pagelle post-Tour - http://www.cicloweb.it/art642.html

Come vedi, Marco ed io non abbiamo risparmiato gli elogi per Landis.
Non voleva essere - quindi - una mancanza di rispetto verso nessuno: soltanto un ammissione del nostro trasporto.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 29/07/2006 alle 09:51
In realtà personalmente detesto l'espressione "impresa d'altri tempi" così come "ciclismo eroico" e via dicendo. Sono luoghi comuni che mi danno l'orticaria, a sentirli nelle telecronache, o a leggerli in un articolo o su un forum.

Questa vicenda di Landis può essere il viatico per iniziare a farne a meno. Il rinnovamento del ciclismo non può anche passare attraverso lo svecchiamento di un certo armamentario linguistico che - come la storia poi ci insegna - non ha più ragion d'essere?

Non prenderla come un'attestazione di snobismo, ma semmai come un pungolo per usare la fantasia e cercare altre espressioni per esprimere certi concetti.

Saluti!

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 29/07/2006 alle 10:39
Originariamente inviato da Goodwood
sfido qualcuno ad affermare che quel giorno aveva la certezza che di li a poco sarebbe scoppiato questo polverone....
che si doveva fare? saremmo dovuti essere talmente competenti e perspicaci da ipotizzare assunzione di testosterone da parte dell'americano?


Uomo di poca fede, io te lo dissi che di Super Abarth si trattava!
Deh, convertiti! La fine del mondo si avvicina!

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Feb 2006

  postato il 29/07/2006 alle 11:08
Originariamente inviato da Goodwood

queste le prime righe dell'articolo scritto da Marco Grassi in home:

Facciamo ridere i polli

Landis positivo, il Tour a Pereiro


E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi». Ecco, magari sarebbe l'ora di smettere di usare questa paludatissima espressione, le imprese d'altri tempi lasciamole appunto agli altri tempi. Quella di Floyd Landis a Morzine, invece, è stata proprio un'impresa di questi tempi, figlia del ciclismo cibernetico e robotizzato degli anni che stiamo vivendo.




Caro Marco,
solo chi è abituato a prendere posizione da subito commentando a caldo gli avvenimenti va incontro a clamorose figuracce... chi invece se ne sta buono buono aspettando che gli eventi si evolvano non correrà mai il rischio di sbagliare.
ma aggiungo, che è pure troppo facile parlare con il senno di poi... tutti sono in grado di farlo per poi elevarsi a grandi conoscitori di sport ed impartire lezioni agli altri ricorrendo a frasi che personalmente trovo inopportune e, talvolta, irritanti.

vedi caro Marco, frasi del tipo E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi» mi pare poco rispettosa nei confronti di tante, tantissime persone (tra cui il sottoscritto) che ha utilizzato quell'espressione motivandola e ritenendola opportuna alla luce di quanto mostrato quel giorno a Morzine da Floyd Landis.
sfido qualcuno ad affermare che quel giorno aveva la certezza che di li a poco sarebbe scoppiato questo polverone....

che si doveva fare? saremmo dovuti essere talmente competenti e perspicaci da ipotizzare assunzione di testosterone da parte dell'americano?
probabilmente te avrai queste doti, io purtroppo no.
ma sinceramente non ti invidio, preferisco commentare a caldo quello che vedo, correndo il rischio di venire sbugiardato in seguito, piuttosto che starmene zitto ed esprimere poi giudizi che sanno molto di presa per i fondelli e mancanza di rispetto verso gli altri. perchè E pensare che c'è stato chi l'ha definita «un'impresa d'altri tempi» ha tanto il sapore di una dimostrazione di superiorità da parte tua che potevi risparmiare, proprio per il rispetto nei confronti di utenti più o meno giovani che scrivono quotidianamente nel tuo forum e che hanno ritenuto, a mio avviso giustamente quel giorno, di considerare l'impresa di Landis in assoluto una delle più grandi del ciclismo moderno. ce n'erano tutti i motivi.

ora indubbiamente quegli stessi motivi son venuti a mancare, ma questo non può in alcun modo consentire a nessuno di sbeffeggiare e prendere le distanze in modo irrisorio e fortemente snob da chi in tempi non sospetti aveva avuto validi motivi per esprimere determinate opinioni.


sia chiaro, nel modo più assoluto niente di personale... semplicemente una frase che reputo infelice.

ciao.


Io, ho applaudito Landis a Morzine, anche se sapevo che s'imbottiva di corticoidi.

Ps: Però, diciamocelo, non era un'impresa d'altri tempi...

 

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Rebellin... l'ultimo Gattopardo

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2006

  postato il 29/07/2006 alle 11:27
Era un'impresa da campione, tutti i grandi ciclisti ci regalano queste imprese, ma quando un ciclista non è all'altezza di queste imprese, mentre il mondo le reclama, ecco che viene in aiuto la scienza.
"impresa d'altri tempi" è stata tirata per i capelli dai commentatori che dovevano abbellire questo Tour menomato e sospetto.
Chi ha voluto emozionarsi si è aggrappato anima e corpo a quelle immagini, chi ha voluto abbracciare la tesi del abarth lo ha guardato con occhi indagatori.
Io oramai piangevo affogata nel mio triste triste tristissimo luglio sportivo.

Direi che non si può criticare chi si è infiammato per quell'impresa, Goodwood più volte ha ribadito di non interessarsi al doping, ha applaudito il gesto, tentato tra l'altro da un unico uomo su 3 tappe di montagna dure, partito all'arrembaggio senza sapere se avrebbe vinto o perso la sua battaglia.
Non si può neanche dire che sia sbagliata la teoria del sospetto, in quanto non ha fallito il bersaglio. Ma questa teoria lascia sul campo solo sconfitti. Partendo con l'idea che quello che vedi non è reale, non ti appassioni, non ti accendi, non vivi.

Perchè non facciamo un indulto per tutti i positivi e sospettati dell'anno?
Radiamo tutti i medici coinvolti, facciamo leggi che sospendano anche DS e team, facciamo il libretto sanitario per gli atleti e ripartiamo come se niente fosse
E poi i panni sporchi li laviamo in casa, così Gazzetta & co. non potrebbero più farsi emotrasfusioni di ipocrisia.
Chi ama questo sport lo seguirebbe comunque, pseudo-pulizia o meno, chi lo ha lasciato non ritornerebbe comunque. E vissero tutti felici e contenti. Soprattutto i tifosi di Basso

 

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Michela
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