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Autore: Oggetto: doping

Professionista




Posts: 41
Registrato: Dec 2004

  postato il 10/12/2004 alle 02:07
orsu dunque pargoletti...in questa nottata mi accingevo a ricercare on the net notizie per migliorare la mia tecnica calcistica inerente il doppio passo: la mossa che ha reso celebre ronaldo!ho trovato questo forum sul ciclismo dove purtroppo si parla di doping; ho conosciuto su questo forum MORRIS. mi chiedevo, attenzione cari utenti...il doping ma perchè non sperimentarlo...caffeina...mi spiego morris:se facessi una cura di un tot di caffè(non ho intezione di farmi un endovena di caffeina)prima di allenamenti e partita(gioco a calcio in una categoria dilettantistica, come penso si capisca dal post)otterei realmente dei vantaggi oltre a diventare super nervoso?rischio la tachicardia indi infarto?premetto che mi piacerebbe provare questo fantomatico doping per poi smettere...anche se una vittoria tira l'altra...ok il mio intereveto vuole essere irriverente...ok non rispondermi ma comunque ti ammiro...ciao mr Morris.
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 25/12/2004 alle 12:16
Caro Luna 46, amo il calcio, ma il calcio che non c’è più. Lo seguo, anche se i dirigenti calcistici rappresentano la miglior palpazione alle palle, che un misto di superstizione e ribrezzo può condensare. Di calcio ho scritto tanto, sempre con l’ottica di chi scava sul campione, perché solo lui è un artista. Gli altri, il contorno, li lascio ai pennivendoli- dipendenti, orridi distruttori di lingua italiana e occasione insuperabile per esemplificare nell’universo della gnoseologia, il significato del termine “ruffiano”. Con gente come Moggi & C. si sente spirare il vento del KGB o della CIA, quindi un’antitesi alla liberazione di un uomo che oggi, Natale, ricorda come simbologia religiosa di uno scopo e di una retta che non è mai avvenuta. Quindi, perdonami, se non perdo occasione per picchiare il calcio, è solo un gesto d’amore e proprio perché voglio bene a questo odierno ex sport, non posso che essere critico dalla A (intesa anche come serie), alla Z (per l’approccio sportivo prodotto e le enormi rilevanze antropologiche).
Vuoi un consiglio su come doparti?
Prima di scendere in campo, immergiti in effusioni d’amore con tua moglie, o la fidanzata o una semplice ragazza che prova verso di te, uguali proiezioni mentali e fisiche. Sciogliti in quel sano condensato d’estasi e ne uscirai sicuramente dopato. Di questo doping, scoprirai poi, una lettura delle due possibili. La prima, essendo tu uomo, è rappresentata da una stanchezza fisica che ti farà giocare male, ma ti renderà una lucidità umana che è in grado di farti comprendere con nitida concretezza, le bellezze di quella vita che ci han donato con lo scopo fosse migliore di quello che è. Questa ipotesi, con la scienza alla mano rappresenta l’80%. La seconda, invece, ti si presenterà come la proiezione liberatoria di mente e fisico uniti siamesi e la tua prestazione varrà quattro volte la caffeina che vuoi provare, semplicemente perché il tuo cuore e il tuo cervello faranno loro stessi l’amore più pieno, liberando completamente la prateria dei centri nervosi. Purtroppo, questa parte (anche qui con la scienza alla mano, contrariamente alle donne, il vero sesso forte), raccoglie solo il 20% delle possibilità, ma vale la pena provarci.
Crederai che ti voglia prendere in giro, ma non è così.
La caffeina dell’amatore e del calciatore dilettante classica, si presentava in pillole, o in artigianali intrugli in boccali di birra, su cui si versava un bicchiere di caffè e vi si facevano sciogliere una o due aspirine. Un perfetto “bibitone” da mandare il cuore verso la tachicardia e l’aritmia, indebolendolo o facendolo scoppiare a medio termine, mentre il cervello si imputridiva nell’ignavia dell’intontimento da stress.
La caffeina scientifica di oggi, non rende il tuo gioco migliore, il tuo calcio o tocco insomma, ti farebbe correre come un dannato senza capirlo, poi è ovvio che se hai del talento, tutto diverrebbe più facile. I rischi? Quelli che hai scritto ed una lenta ma costante caduta delle tue capacità sensoriali, d’apprendimento e, soprattutto, cardiache. Ne vale la pena? Direi proprio di no! Se ti vuoi aiutare, allenati con programmi mirati svolti sotto consiglio e osservazione di un insegnante di educazione fisica, non del probabile parolaio incompetente allenatore (che di teorie dell’allenamento quasi certamente sa poco, mentre si intinge di tattica fino alla nausea mentale ed anagrafica del linguaggio dei modesti della conoscenza). Prendi degli integratori a sostegno dello sforzo fisico, dopo averi letti ripassati e candeggiati con la lente di ingrandimento, o, più propriamente, inserisci un cucchiaio di zucchero ed un cucchiaino di sale in un litro d’acqua, così avrai costruito il tuo perfetto integratore salino, libero di quei coloranti e quelle aggiunte che consentono a delle celebri aziende di darsi alla collezione dei soldi. Lascia creatina, carnitina, tribulus terrestris e tanto altro a chi sei sicuro te le possan consigliare con onestà, su una eventuale e veritiera necessità.
Giochi nei dilettanti, non vai verso i Moggi che ti direbbero di prendere ben altro, perché per loro conta solo la vittoria e il denaro e se anche vinci, non sei nessuno per l’osservatorio che conta. Rimarrebbe dunque solo la soddisfazione personale di essere cresciuto in bravura e non è poco, lo confesso; ma se ci pensi, quante cose sono altrettanto belle, soddisfacenti, gratificanti e raggiungibili anche nel calcio col doping di una scopata, di una visione di un bel film, la lettura di un buon libro e la consapevole ebbrezza che più illuminare il proprio intorno.
Ricorda, c’era sempre un certo Giorgio Oberweger che, nel profondo degli anni cinquanta, diceva agli studenti di Harward: “ragazzi, i centri nervosi sono una prateria sconfinata che va scoperta attraverso le nostre facoltà prima di tutto, ed il giorno in cui faremo un passo in avanti su quella distesa di cui non vediamo il punto massimo d’orizzonte, avremo scoperto la “bomba” più efficace per le nostre prestazioni sportive e di vita”. Sii determinato, concentrato, volgi carezze alla tua gioventù nel senso più intenso, e scoprirai il doping più profondo ed insostituibile. Se non sei un fenomeno (perché questi esistono) il caffè prendilo nel numero di un massimo di tre al giorno e lascialo scorrere a fiumi nei bar.
Tanti Auguri Luna!

Morris

 
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