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Autore: Oggetto: I dirigenti di ciclismo - Chi governa il nostro sport?

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  postato il 19/11/2009 alle 15:21
Assemblea annuale ADISPRO: i protagonisti del ciclismo a confronto
L’evento dell’associazione che riunisce i direttori sportivi ospiterà una tavola rotonda con Di Rocco, Zomegnan, Bulbarelli e Scheidecker. Appuntamento domani (venerdì 20/11) al convento della “Castellina”

L’Assemblea annuale dell’ADISPRO, l’associazione italiana dei direttori sportivi professionisti, è ormai molto più di una semplice occasione di dialogo tra i tecnici del ciclismo. Lo conferma il programma dei lavori che domani, 20 novembre, saranno ospitati dalle sale del Convento S. Lucia alla Castellina, a Sesto Fiorentino.

Dopo l’assemblea ordinaria ed il punto sui nuovi corsi di formazione per direttori sportivi, infatti, si terrà una tavola rotonda moderata dal presidente dell’ADISPRO italiana, Alberto Volpi, sul tema “Ruoli a confronto”. Vi prenderanno parte il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, il direttore di Rcs Sport Angelo Zomegnan, il vice direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli ed il coordinatore dell’UCI Pro Tour Ricardo Scheidecker.

Alberto Volpi osserva: «Quest’anno intendiamo sviluppare ancor più che in passato il taglio di approfondimento e dibattito che da sempre connota il nostro meeting. L’adesione da parte del 90% degli associati ci dimostra che questa volontà è condivisa e la partecipazione è sentita. La presenza di personalità del ciclismo del calibro di Di Rocco, Zomegnan, Bulbarelli e Scheidecker, poi, testimonia la rilevanza del ruolo che l’ADISPRO ha saputo ritagliarsi tra le componenti del ciclismo».

Oltre a confrontarsi sugli aspetti tecnici e gestionali della loro professione, i direttori sportivi faranno il punto anche sull’attività svolta sino ad oggi da ADISPRO International. L’associazione internazionale, presieduta da Serge Parsani, fu costituita nel marzo 2008 proprio per iniziativa dei direttori sportivi italiani.

Ecco il programma completo del convegno:
Ore 9.00: Inizio lavori – Saluto del presidente ADISPRO e dei responsabili della “Castellina”
Ore 10.30: Assemblea ordinaria
Ore 13.00: Pranzo
Ore 14.30: “Nuovi corsi di formazione UCI per direttori sportivi”, relatore Ricardo Scheidecker
Ore 15.45: Break
Ore 16.00: Tavola rotonda: “Ruoli a confronto”, relatori Renato Di Rocco, Angelo Zomegnan, Auro Bulbarelli, Ricardo Scheidecker. Moderatore Alberto Volpi
Ore 17.30: Dibattito
Ore 18.30: Chiusura dei lavori
Ore 19.30: Cena

Ufficio stampa ADISPRO

 

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  postato il 20/11/2009 alle 19:10
Assemblea annuale ADISPRO: molti spunti dal convegno “Ruoli a confronto”
A margine della riunione organizzata come ogni anno dall’associazione dei direttori sportivi italiani, si è tenuta una tavola rotonda con Di Rocco, Zomegnan, Bulbarelli e Scheidecker. In mattinata il confronto interno sulla questione “radioline in corsa”

L’assemblea dei direttori sportivi del ciclismo professionistico, tenutasi oggi nel Convento S. Lucia alla Castellina di Sesto Fiorentivo, ha rispettato in pieno le premesse. Oltre a favorire il punto sull’attività dell’ADISPRO, infatti, ha ospitato un articolato dibattito tra le principali componenti del ciclismo.

Il convegno sul tema “Ruoli a confronto”, moderato dal presidente dell’ADISPRO italiana Alberto Volpi, ha fornito spunti di grande interesse grazie al contributo fornito dal presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, dal direttore di Rcs Sport Angelo Zomegnan, dal vice direttore di Rai Sport Auro Bulbarelli e dal coordinatore dell’UCI Pro Tour Ricardo Scheidecker.

Come sottolinea Volpi, «l’intervento di queste autorità conferma che la nostra associazione viene ritenuta un soggetto aperto al dialogo ed al confronto».

«Il rappresentante dell’UCI, Scheidecker, non ha mancato di sottolineare lo stimolo fornito dall’ADISPRO italiana alla costituzione dell’associazione internazionale» osserva il vicepresidente Luca Guercilena. «Tutti i relatori si sono soffermati sull’incisività del nostro operato e sul contributo che la categoria dei tecnici del ciclismo può e deve fornire all’intero movimento».

In mattinata, oltre a procedere all’approvazione del bilancio ed alla verifica delle dinamiche di gestione interna, i direttori sportivi hanno fatto il punto sull’utilizzo delle radioline in corsa. L’ADISPRO italiana ha confermato di ritenere fondamentale il mantenimento dei collegamenti radio in corsa, sia per consentire ai direttori sportivi di svolgere correttamente il proprio lavoro sia a tutela della sicurezza in gara.

Ufficio stampa ADISPRO

 

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  postato il 23/11/2009 alle 19:39
Consiglio Federale

Si svolgerà a Bergamo, presso lo Starhotel Cristallo Palace, a partire dal pomeriggio domani, martedì 24 fino a mercoledì 25 novembre, il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica Italiana, presieduto da Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Molti i punti all'ordine del giorno tra cui la Settimana Tricolore 2010, l'assegnazione del Giro d'Italia Internazionale femminile, l'assegnazione dei Campionati Italiani 2010-2011 per il settore Fuoristrada e su Pista (2010), oltre all'assegnazione dei Campionati Italiani Master e la partecipazione al Giro d'Italia Elite/Under 27 del 2010.

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Ufficio Stampa FCI

 

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  postato il 25/11/2009 alle 23:03
CONSIGLIO FEDERALE - PROTOCOLLI D¹INTESA E ASSEGNAZIONE DELLA SETTIMANA TRICOLORE 2010, LA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA VUOLE SICUREZZA E INTERAZIONE NELL¹ATTIVITA¹ CICLISTICA

Milano, 25 novembre 2009 - Si è svolto a Bergamo, presso Starhotel Cristallo Palace, il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica Italiana, presieduto da Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Numerosi i temi discussi all¹ordine del giorno. Il Consiglio Federale ha quindi deliberato:
- Il protocollo d'intesa con la Federazione Italiana Sport Orientamento, in
particolare per l'interazione dell¹attività di MTB;
- Il protocollo con il Comitato Italiano Sport contro la Droga;
- Il Consiglio ha preso conoscenza inoltre della fattibilità della nomina, all¹interno del Ministero Infrastrutture e Trasporti- Consulta nazionale della sicurezza stradale, nella persona del Dott. Raimondo Soragni (Responsabile della Commissione Sicurezza della Federciclismo) a rappresentante della FCI in seno alla Consulta Nazionale della sicurezza stradale.

L¹organizzazione della Settimana Tricolore 2010, in programma da sabato 19 a domenica 27 giugno, è stata assegnata al Team 2000 Marchiol ASD. La Settimana Tricolore 2010 si svolgerà nella Provincia di Treviso, dove la promozione del territorio attraverso numerose attività collaterali, è uno dei principali obiettivi.

The Brain Farm
UFFICIO STAMPA FCI

 

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  postato il 27/11/2009 alle 14:36
CONSIGLIO FEDERALE: Assegnati i Campionati Italiani della pista e del fuoristrada

Oltre ad assegnare la Settimana Tricolore (da sabato 19 a domenica 27 giugno 2010) al Team 2000 Marchiol ASD (Treviso), il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica Italiana, riunitosi mercoledì 25 novembre a Bergamo, ha assegnato anche i seguenti campionati:

SETTORE PISTA: Campionati Giovanili - Assoluti – Paraciclismo su Pista 2010 presso il Velodromo di Mori.

SETTORE FUORISTRADA: Campionati Italiani categoria Allievi/Esordienti 2010 - Staffetta per Società categoria Allievi/Esordienti 2010 alla Società V.C. COURMAYEUR MONT BLANC (AO), 12 giugno 2010; Staffetta per CCRR (Comitati Regionali) 2010 alla Società AVS ST. LORENZEN/RAD – (BZ), 26 e 27 giugno 2010.
Campionati Italiani Allievi/Esordienti MTB 2011 alla società ASD GARDA SPORT ODOLO (BS).
Campionati Italiani BIKE TRIAL 2010 alla società MC LAZZATE BIKETRIAL – Lazzate (MI).
Campionati Italiani DH 2010 alla Società La Strana Officina Abetone (FI), 17 e 18 luglio 2010.
Campionati Italiani XCM 2011 al G.S. AVIS GUALDO TADINO (PG).
Campionati Italiani XCO 2010 – 2011 alla società Racing Team Dayco Torre Canavese (TO) per il 2010 (17 e 18 luglio) e al Gruppo Sportivo MTB Val di Sole Cup – Peio Terme (TN) per il 2011.
Campionati Italiani 4Cross 2010 alla società Vigor Cycling Team – Rossana Cuneo, 22 maggio 2010.

(federciclismo.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/11/2009 alle 18:11
Prendo spunto dall'assegnazione dei campionati italiani alla provincia di Treviso per la giusta polemica fatta dagli organizzatori del campionato europeo di mtb a Montebelluna (nello stesso week end..)

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=25221&tp=n

Visto che la data della mtb era gia' fissata , come è possibile che abbiano assegnato i campionati italiani a Treviso , praticamente nella stessa zona dei campionati europei di mtb ?
Treviso Era l'unica candidata ? se no è come darsi la zappa sui piedi..poi non era il caso di comunicarlo , per correttezza , all'altro organizzatore ?

In Estate dalle mie parti c'e' una proliferazione esagerata di sagre (asino , asado ecc finiamo domani..) Prima ce n'erano 2-3 in tutta la regione per week end (e tutte erano strapiene) adesso 10-12.. alcune si lamentano che non c'e' tanta gente.. chissa' come mai

 
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  postato il 27/11/2009 alle 18:32
Come avevo già fatto notare ieri a Subsonico, la lettera era stata già riportata da un utente nel thread sulla Settimana Tricolore 2010 la sera prima che fosse pubblicata su Tuttobiciweb.

 

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Vivian Ghianni

"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/11/2009 alle 18:41
Scusa.
Vado su Internet un giorno si uno no. e parto a leggere dal piu' recente. Non ero ancora arrivato al Thread settimana tricolore

 
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  postato il 29/11/2009 alle 18:13
Originariamente inviato da forzainter

Prendo spunto dall'assegnazione dei campionati italiani alla provincia di Treviso per la giusta polemica fatta dagli organizzatori del campionato europeo di mtb a Montebelluna (nello stesso week end..)

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=25221&tp=n

Visto che la data della mtb era gia' fissata , come è possibile che abbiano assegnato i campionati italiani a Treviso , praticamente nella stessa zona dei campionati europei di mtb ?


L'organizzazione dell'Europeo MTB a Montebelluna, sul Montello e sul Collalto era stata assegnata già nel 2008. Adesso il bello è che nel consiglio nazionale FCI - l'organo che ha assegnato la Settimana Tricolore a Treviso - è stato inserito un rappresentante per la MTB, l'altoatesino Riedmuller, che NON POTEVA NON SAPERE della concomitanza.... Adesso tutti a dire "non sapevamo", "non ce lo ricordavamo", ecc... però guarda caso le gare tricolori si svolgeranno in praticamente TUTTA la provnicia di Treviso... tranne che sul Montello!!!!


Treviso Era l'unica candidata ? se no è come darsi la zappa sui piedi..poi non era il caso di comunicarlo , per correttezza , all'altro organizzatore ?


lo sapete come "l'organizzatore" è venuto a sapere della cosa? Era nell'ufficio di uno sponsor, una nota marca di calzature sportive trevigiana che da anni collabora con l'evento MTB, per definire i dettagli della sponsorizzazione. Ed è stato proprio lo sponsor a comunicargli che non poteva essere molto d'aiuto perchè.... preferiva sostenere la Settimana Tricolore. Di cui ovviamente l'organizzatore MTB non sapeva nulla...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/11/2009 alle 18:03
Originariamente inviato da the.mtb.biker

lo sapete come "l'organizzatore" è venuto a sapere della cosa? Era nell'ufficio di uno sponsor, una nota marca di calzature sportive trevigiana che da anni collabora con l'evento MTB, per definire i dettagli della sponsorizzazione. Ed è stato proprio lo sponsor a comunicargli che non poteva essere molto d'aiuto perchè.... preferiva sostenere la Settimana Tricolore. Di cui ovviamente l'organizzatore MTB non sapeva nulla...

Ancora peggio
Conferma quello che penso di questa federazione (vedi i casi Callari - Collinelli ecc)
Le parole lealta' e correttezza non sanno cosa siano
Il Bello è che la Federazione dovrebbe fare gli interessi di tutti i tesserati , compresi gli organizzatori

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/03/2010 alle 13:40
Originariamente inviato da Bartoli dal thread "Giro 2010, i Protagonisti al via"

Comunque è con ragionamenti come "date agli italiano 15 milioni e vedete cosa combinano" che il nostro sport (tutto lo sport) è in crisi, bisogna imparare a rispettare anche ciò che non è italiano


Quoto questo post, perché mi dà degli spunti, per spostare il discorso a livello generale. Avevo scritto nel thread "Giro 2010, i Protagonisti al via" :

Tralasciando Liquigas e Lampre, inserite nelle protour, quante squadre professional italiane possiedono un organico in grado di essere protagoniste, per esempio, alle classiche di primavera, al Giro d'Italia, al Giro di Svizzera ed al Tour de France? ....

Il mio ragionamento è questo: ipotetiche squadre come, ad esempio, Acqua & Sapone-Flaminia o Androni-ISD, per non parlare del guscio vuoto che era la Footon-Servetto che dava l'accesso alla partecipazione alle gare del calendario internazionale senza nessun problema, composte con i migliori elementi sono formazioni di "prima fascia" con corridori importanti e budget importanti, che possono presentarsi alla porta di qualsiasi organizzatore e PRETENDERE di essere invitate..........


Il mio ragionamento (chiamiamolo così) si forma in step successivi:

1° step (quest'inverno leggendo delle squadre per la stagione 2010): .. mumble mumble ..., anche quest'anno piccole squadre ed all'estero pochi italiani.

2° step (ieri leggendo le squadre invitate al giro): quello che ho scritto nel quote sopra.

3° step: (questa mattina a colazione): e che cavoli, sei squadre italiane tra protour e professional sono più che sufficienti.

4° step (quando ho iniziato a scrivere questo post): e che cavoli, noi nel nostro piccolo siamo più bravi (questa la spiego alla fine e non centra nulla con il ciclismo).

Ragiono sul 3° step.
Squadre italiane (o quasi) protour
Liquigas: a posto con un roster competitivo
Lampre: deboluccia anche con Cunego e Petacchi
Footon-Servetto (anche sa ha la licenza spagnola): potranno esserci corridori giovani con una promettente carriera, però ....

Squadre italiane professional
Androni: competitiva in primavera, può fare belle cose al giro, ma poi, aspettando che i big rifiatino, per qualcos'altro di importante si deve aspettare l'ultima parte della stagione (e comunque sempre nel calendario italiano)
Acqua&Sapone: idem c.s.
ISD, Carmiooro, Flaminia, CSF e De Rosa: squadre con nomi importanti o con giovani interessanti, ma comunque con formazioni limitate nel numero dei componenti

Il punto è questo: i manager del ciclismo italiano devono mettersi nell'ordine di idee di "fare squadra" (come direbbe qualcuno, oppure lobby, corporazione, sistema o fate voi). Personalmente ritengo che gli "spazi vuoti" che avevano i team protour Lampre e Footon potevano essere riempiti dalle risorse importanti presenti nelle squadre professional e con il resto allestire tre squadre professional di buon livello. Sei squadre, personalmente, sono il massimo che il ciclismo professionistico di un certo livello può permettersi in Italia.

Guardo le squadre invitate al Giro e trovo cinque italiane + la Footon; penso inoltre che il prossimo anno ci potrà essere la Radioshack e quindi probabilmente ci sarà a disposizione un posto in meno. E noi qui a discutere che non è giusto estromettere questa o quella squadra, pronti a riversare su Zomegnan i peggiori improperi e lui, poveretto, ad inventarsi lo storie più verosimili (tanto ci sarà sempre il paravento del doping e della redenzione) per giustificare le varie esclusioni.

Se fosse presente una seria lobby delle squadre professionistiche italiane l'ipotetico dialogo tra costoro e Zomegnan potrebbe essere: Caro Zomegnan siamo tre squadre professionistiche di prima e tre di seconda fascia. Per il Giro d'Italia inviti cinque squadre italiane, le tre più forti e due di seconda fascia. Escludi a rotazione una delle tre squadre secondarie però ti diciamo noi chi lasciare fuori, secondo una rotazione da noi prestabilita. Tanto sai perfettamente che al Giro noi ci teniamo e non ti manderemo mai una squadretta. E già che ci sei cerca di invitare altre 17 squadre serie per non dover venirti in soccorso come tappabuchi. E non rompere le ba.lle.

La stessa lobby potrebbe magari impostare con gli organizzatori del Tour (non mi ricordo il nome del gran capo di ASO) l'ipotetico dialogo: Caro Tour de France siamo tre squadre professionistiche di prima e tre di seconda fascia. Per il le corse che organizzi, Tour, Freccia, L-B-L, Parigi Tours, inviti quattro squadre italiane, le tre più forti e una di seconda fascia (magari quella che non ha partecipato al giro). Escludi a rotazione due delle tre squadre secondarie però ti diciamo noi chi lasciare fuori, secondo una rotazione da noi prestabilita. Tanto sai perfettamente che al Tour noi ci teniamo e non ti manderemo mai una squadretta. E non rompere le ba.lle

La stessa lobby potrebbe magari impostare con gli organizzatori della Vuelta (idem c.s. per Unipublic) l'ipotetico dialogo: Cara Vuelta de Espana siamo tre squadre professionistiche di prima e tre di seconda fascia. Per la Vuelta inviti quattro squadre italiane, le tre più forti e una di seconda fascia. Escludi a rotazione due delle tre squadre secondarie però ti diciamo noi chi lasciare fuori, secondo una rotazione da noi prestabilita. Tanto sai perfettamente che alla Vuelta noi ci teniamo, perché dobbiamo preparare il mondiale e poi possiamo fare risultato e non ti manderemo mai una squadretta. E non rompere le ba.lle

Se così fosse le tre "prima fascia" parteciperebbero, ovviamente, a tutto il calendario internazionale, mentre ogni anno delle tre squadre di "seconda fascia" due hanno la certezza di partecipare al Giro e Vuelta mentre l'altra alla classiche delle Ardenne ed al Tour.

Ahh, che bel sogno.

Non è che questa realtà si possa creare con una bacchetta magica, perché ci vuole del tempo per realizzare una serietà del sistema, partire dalle risorse esistenti per poter attirare nuove risorse e creare un circolo virtuoso: squadre importanti - corridori importanti - corse importanti - risorse importanti - squadre più forti - ecc.... Ci vogliono anni.

L'esempio della sponsorizzazione di Geox è esemplare: l'azienda sponsorizza perché c'è la visibilità da parte di un grande pubblico. La stessa azienda difficilmente avrebbe sponsorizzato l'Androni, l'Acqua&Sapone o l'ISD.

In campo economico questa si chiama "Economia di Scala".

Ragiono sul 4° step.
Questa della lobby delle squadre italiane non è proprio fantascienza e vi racconto la mia personale esperienza, con le dovute proporzioni, in ambito di organizzazione di manifestazioni sportive (cerco di farla breve).

Faccio parte di uno Sci Club che partecipa a gare amatoriali di sci di fondo, con atleti che ottengono degli eccellenti risultati. Girando per l'Italia e all'estero si incontrano tante persone e si creano dei legami importanti. Nel 2004 erano in programma a Lillehammer, un luogo mitologico per gli appassionati di sci di fondo, i Campionati Mondiali Master.
La Norvegia non è dietro l'angolo, nemmeno tanto economica e la logistica non era semplice da organizzare ma l'attrazione era fatale.
E' successo così che componenti di quattro sci club diversi, tra cui quello cui appartengo, si siano uniti, abbiano fondato un gruppo e si sono messi alla ricerca di sponsor locali per potersi finanziare il viaggio. Ovviamente l'obiettivo è stato centrato e già che c'erano hanno prolungato il viaggio per partecipare alla Vasaloppet.
Il discorso è proseguito anche negli anni successivi, pur con attriti all'interno degli stessi sci club, si sono creati ulteriori agganci e conoscenze e, per farla breve, come sci club siamo in lizza per l'assegnazione dei Campionati Mondiali Master del 2013.
Ciò ha comportato l'accesso a fondi pubblici per la promozione turistica (previste 15.000 presenze in una settimana) e l'interessamento di aziende private alla sponsorizzazione dell'evento.

Ovviamente questo non sarebbe stato possibile se avessimo esclusivamente "coltivato il nostro orto" e senza questa attitudine all'apertura a nuovi orizzonti non avremmo mai potuto nemmeno pensare di imbarcarci in una simile avventura.

Allora dico: se pur appartenendo ad una realtà periferica e con risorse limitate, siamo riusciti a far nascere un'esperienza di questo tipo, perché i manager del ciclismo italiano non possono organizzarsi come ho descritto?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/04/2010 alle 14:41
meno male che in federazione si danno da fare per risolvere i veri grandi problemi del ciclismo...

Tuttosport. Pozzato, Di Rocco e il tricolore che fa discutere

La “look-mania” di Filippo Pozzato sta creando una rivoluzione culturale in seno alla Federazione Ciclistica Italiana. Domenica Pippo ha partecipato alla Parigi – Roubaix indossando una bellissima maglia nera con banda orizzontale verde-bianco-rossa al centro. Pozzato è Campione nazionale degli stradisti dal 28 giugno 2009. Tuttavia la vera maglia da Campione d’Italia, ovvero con verde, bianco e rosso equamente distribuiti (33, 3% ogni colore) dall’alto al basso non l’ha mai indossata. In numerose occasioni ha sfoggiato una maglia a fondo bianco con banda tricolore orizzontale al centro. “Non era regolare quella bianca e non lo è quella nera– ha ammesso Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana-; però non sanzioneremo Pozzato. Lo esorterò a indossare quella a fondo bianco, perché comunque ha colori regolarmente compresi nella bandiera italiana. La nera è stupenda, ma per il momento gli chiederò di farne a meno. Comunque Pippo sta facendo notevole pubblicità al titolo italiano. Stimolati da lui, in consiglio federale stiamo studiando innovazioni per la maglia da Campione d’Italia. Col nero di fondo starebbero bene anche atleti bassi di statura. Il tradizionale tricolore verde, bianco e rosso a corridori bassi sta male. Ci saranno novità”.

da Tuttosport
a firma di Alessandro Brambilla
(via tuttobiciweb)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/04/2010 alle 15:34

Eh già, menomale che in Federazione si sta studiando per porre rimedio al brutto aspetto dei corridori bassi che indossano il tradizionale tricolore italiano.
Mi stavo preoccupando non poco.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/05/2010 alle 23:35
Quanto dichiarato dal presidente della FCI, nonchè, vicepresidente UCI, Renato Di Rocco all'agenzia Italpress è privo di qualsivolglia fondamento, ed ha recato nocumento non solo all'atleta ingiustamente chiamato in causa, ma, altresì, all'intero team. Tale condotta appare ancor più grave, non solo perchè la notizia è assolutamente falsa e destituita da qualsivoglia fondamento, come già accertato presso i competenti uffici dell'UCI, ma poiché per vicende giudiziarie penali in atto in diverse Procure d'Italia, alcune delle quali coinvolgenti intere squadre professionistiche, ivi compresi i dirigenti, il Presidente della FCI ha preferito non rilasciare dichiarazione alcuna, tenendo un contegno diametralmente opposto. Pertanto, anche per la salvaguardia del buon nome non solo dell'atleta Scognamiglio, ma, altresì, del team ISD-Neri-Giambenini, nonché di tutti gli sponsor, ho già dato incarico all'Avv. Giuseppe Napoleone di tutelare nelle sedi che riterrà più idonee i diritti e gli interessi lesi dagli articoli in questione».
---
dal comunicato ISD-NERI riguardante la vicenda Scognamiglio
fonte : Cicloweb.it

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 04/05/2010 alle 09:56
Un bel autogol per il sempre più deludente Di Rocco. Posso capire che la veemenza nel cercare di non parlare o dribblare i sospetti verso pesci ben più grossi dell’ormai cadente ciclismo italiano, gli abbia fatto prendere un abbaglio su un carneade, ma tanto è. Ora questo comunicato, finalmente degno di attributi, di una società che mi auguro, attraverso il proprio avvocato, costringa lo spumeggiante sopravvalutato presidente, ad una smentita pubblica e relative scuse. Non sarebbe la prima volta, tra l’altro.

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 04/05/2010 alle 13:53
Originariamente inviato da Morris

Un bel autogol per il sempre più deludente Di Rocco. Posso capire che la veemenza nel cercare di non parlare o dribblare i sospetti verso pesci ben più grossi dell’ormai cadente ciclismo italiano, gli abbia fatto prendere un abbaglio su un carneade, ma tanto è. Ora questo comunicato, finalmente degno di attributi, di una società che mi auguro, attraverso il proprio avvocato, costringa lo spumeggiante sopravvalutato presidente, ad una smentita pubblica e relative scuse. Non sarebbe la prima volta, tra l’altro.


Straquoto ed aggiungo che io spero faccia di meglio: che se ne vada, per il bene del ciclismo italiano. Magari un posticino nel calcio pulito post - Calciopoli lo trova.

 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/05/2010 alle 13:57
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Morris

Un bel autogol per il sempre più deludente Di Rocco. Posso capire che la veemenza nel cercare di non parlare o dribblare i sospetti verso pesci ben più grossi dell’ormai cadente ciclismo italiano, gli abbia fatto prendere un abbaglio su un carneade, ma tanto è. Ora questo comunicato, finalmente degno di attributi, di una società che mi auguro, attraverso il proprio avvocato, costringa lo spumeggiante sopravvalutato presidente, ad una smentita pubblica e relative scuse. Non sarebbe la prima volta, tra l’altro.


Straquoto ed aggiungo che io spero faccia di meglio: che se ne vada, per il bene del ciclismo italiano. Magari un posticino nel calcio pulito post - Calciopoli lo trova.

e l'alternativa, visto che era l'UNICO candidato alle scorse elezione a presidente FCI?
lo disse all'epoca : nemmeno il tennispanca ( ammesso che esista ) non è in grado di produrre un'alternativa. segnali di un movimento ben oltre la canna del gas e senz la minima alternativa e ricambio generazionale, che non poteva altro che implodere

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 07/05/2010 alle 14:40
negli ultimi 20 anni le squadre dilettanti sono dimezzate e i corridori under 23 - elite dimezzati..
questo che significa? di chi è la colpa? le squadre italiane proff si stanno impoverendo..

ci vogliono dei manager veri e non dei mangiapastasciutte come Di Rocco o chi prima di lui come Ceruti e compagnia bella che pensa ai propri interessi.. e non sanno da che parte iniziare a programmare una ristrutturazione e si fanno belli solo delle vittorie dei mondiali che sono merito della squadra di ballerini e non certo loro..

 

____________________
Paolo Colò (Ds della Promociclo) a proposito di Piepoli: in lui riconosco un patrimonio del ciclismo, persona leale e coerente, atleta di lungo corso che con limpida autocritica sarà in grado domani di trasmettere valori umani e tecnici di ineguagliabile importanza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/05/2010 alle 17:23
il presidente del coni, or ora intervistato
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 06/10/2010 alle 10:16
Grandioso e da segnalare l’intervento di Marco Grassi in home page!
Lancia una traccia evidente su quali siano i compiti immediati e futuri di una Federazione claudicante, piena di tosse ed in fase assai prossima allo svenimento. Non si tratta di “cassandrismo”, ma di realismo. Cicloweb, ed il suo direttore, offrono da tempo al mondo del ciclismo, suggerimenti e stimoli di spessore enormemente superiore ai pochi, pochissimi, provenienti dai canali normali dell’ambiente e di un osservatorio schiacciato sul servizievole ruolo di sostegno a dirigenti che, con un eufemismo, potremmo dire han fatto il loro tempo.
Il vecchio Torri, ha ieri sancito, su un tema che s’abbina al ciclismo ormai da sempre, ciò che tutti sanno, ma che nessuno, salvo Cicloweb, ha mai voluto dire per i più disparati interessi e motivi, non ultimo quello di una latente ottusità. L’anziano magistrato, ha fatto un autogol, per chi vede il suo ruolo con gli occhi di una infallibilità o supposta superiorità, che è però sempre una miseria gigantesca di fronte alla verità della realtà. Ha ammesso, s’è di fatto ricreduto, sposando le tesi dell’onestà di una progressiva conoscenza e dell’avversione all’ipocrisia, che han sempre animato Grassi, ovvero colui che solo due anni fa, magari, pensava di querelare. Diamo atto ad Ettore Torri di essere stato capace di discutersi e ravvedersi: non è poco in un Paese come il nostro.
Ma se il Procuratore c’è riuscito, faranno altrettanto i “Ficiini”? È una gara durissima, che andrà ai supplementari e ai rigori ad oltranza….

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Giro di Svizzera




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  postato il 17/10/2010 alle 23:27
Originariamente inviato da Morris nel thread Giro di Lombardia

Oggi però, abbiamo assistito all’intervista (che mi fa mangiare la bile per averla vista e sentita), di un tale numero uno (che lo è solo per i sorrisi dispensatori di insipienza), il quale, per non smentire il suo essere di persona…….(solito dispregiativo a scelta nei puntini), è riuscito, unico, a spiegare, con le ragioni di uno che di ciclismo capisce meno del rarefatto, che il successo italiano mancante da due anni nelle classiche, sarebbe caduto in questo Lombardia, se a Scarponi non fosse uscita la catena e, per rafforzare la lode inversa che si merita quasi sempre, se Nibali non fosse finito sull’asfalto in discesa. Ennesimo “pollice verso” a lui, inutile pupazzo in mano all’ente inutile di 4 lettere!


Si, fa veramente mangiare la bile! Non ci sono davvero parole per commentare la spocchia di questo piccolo uomo, sempre invariabilmente forte coi piccoli e debole coi grandi, che mena vanto delle 43 medaglie vinte dall'Italia e pensa che tanto gli basti perchè la gente creda che tutto scorra tranquillo nel meraviglioso mondo del ciclismo italiano.
Di certo non vincevamo 43 medaglie negli anni settanta quando si disputavano unicamente i mondiali su strada, su pista e ciclocross professionisti e dilettanti e stop. Ora abbiamo aggiunto gli juniores, le donne, il mountain bike con tutte le sue specialità, il bmx, i campionati europei di tutte le categorie e specialità. Come minimo le medaglie a disposizione si sono quintuplicate!
Rappresentante inutile di un'organizzazione superata dai tempi, con una struttura periferica ed elettorale ferma a quarant'anni fa, paralizzata dai veti incrociati di vecchi personaggi che hanno come scopo principale la loro permanenza perpetua all'interno dell'organizzazione stessa in un qualsiasi ruolo, questo invece ha un obiettivo leggermente diverso, tornare ai vertici dell'ente inutile di 4 lettere... e per questo è disposto a tutto.
Seguendo il brillante esempio di quell'altro piccoletto come lui, attua in maniera sistematica l'eliminazione del dissenso estromettendo tutte le persone che esprimono anche la minima critica al continuo immobilismo in cui si continua a voler restare.
Le sue interviste sono perfettamente inutili e ad altro non servono, se non appunto ad una forzata ingestione di bile da parte di chi ascolta, il contenuto e sempre lo stesso "Tutto va bene, madama la marchesa".
Avanti così, facciamoci del male...

 
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Livello Tour




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  postato il 18/10/2010 alle 08:46
Quel signore punta molto sui numeri, peccato che tiri fuori solo quelli delle medaglie conquistate. Non parla mai di bilancio, affermando ad esempio, che con l'aumento delle tasse che c'è stato nel 2010 si sono chiusi dei buchi nel bilancio federale. Perché sarebbe l'unica cosa positiva di una manovra economica che ha ucciso gare e squadre. Non parla mai di rinnovare il parco bici dei velodromi, la cui base è ancora affidate alle vetuste Colnago Master. E' vero, a volte funzionano meglio delle ultime forniture provenienti da Colnago ( dove il canotto è troppo piccolo rispetto al tubo ad esempio) o da Pinarello, ma non per questo si devono continuare ad usare in eterno. A proposito di pista, ho sentito delle voci secondo cui l'iscrizione ai centri aumenterà, anche oltre il triplo. Vedremo poi, nel caso l'iscrizione aumenti davvero e così tanto, dove finiranno quei soldi e come verranno spesi. Resta comunque una brutta pubblicità per una disciplina che non scoppia di salute. Non parla mai di abolire i meeting dei giovanissimi, manifestazioni che fanno sentire i bambini ( ma molto spesso più i genitori) già dei campioni. Sempre a riguardo dei piccoli mi auguro che venga eliminata la regola che obbliga il fuoristrada ogni terza domenica del mese, anche se mi pare sia un'esclusiva del comitato E.R. Perché va eliminata questa regola, che pure darebbe l'occasione ai bambini di praticare più discipline? Perché la realtà non è uguale alla teoria: poche gare, pochi iscritti, così molte squadre per problemi logistici si sono prese una domenica di riposo, o sono scappate fuori regione. Per quest'ultime, infine, nessuna sanzione o ammonizione.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/10/2010 alle 17:21
Mancano due anni alle elezioni, ma c'è chi si muove già per succedere a Renato Di Rocco. Nomi, cognomi, scenari, alleanze, come quelle illustrate da Ciclismo-Online: Daniela Isetti, consigliere nazionale, pronta a prendere la poltrona dell'attuale numero uno del ciclismo italiano, dall'altra Bruno Capuzzo, l'attuale presidente del Comitato Regionale Veneto. Ma di tutto questo parlare, cosa pensa Renato Di Rocco?
«Penso in un momento come questo, a due anni dalla scandenza del mandato, la priortà assoluta sia quella di lavorare - dice a tuttobiciweb.it il numero uno della Federciclismo -. Non vi nascondo che ho incontrato molte eccellenze dell'imprenditoria italiana per invitarli a scendere in campo, ma ho ricevuto solo tanti ringraziamenti, molti attestati di stima, ma con i tanti problemi che in questo momento animano l'economia mondiale, hanno declinato gentilmente l'invito».
Quindi?
«Quindi posso dire che salvo ripensamenti mi ricandiderò».
Per arrivare al terzo mandato, occorre il 65% delle preferenze...
«E' logico che questo è l'obiettivo, ma come ho detto all'inizio è ancora un po' presto per incominciare la campagna elettorale».
tuttobiciweb.it
---
"ma se ci fa la cortesia di lasciare il posto a una giovane precaria, a una ricercatrice, a una mamma di famiglia, forse è meglio che restare per 25 anni alla Camera o al Senato... quindi, concludendo, chi ha fatto tre mandati in Parlamento non si aggrappi alla sedia... "
Matteo Renzi, sindaco di Firenze (corrieredelmezzogiorno.it)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 25/10/2010 alle 18:03
Penso che Di Rocco prima se ne va, meglio è. Il fallimento della sua gestione è possibile vederlo anche nel bilancio consuntivo del 2009:
http://www.federciclismo.it/chi%5Fsiamo/BilancioFCI2009.pdf

Confrontando i dati con il 2008 le entrate federali passano da € 15.965.000,00 a € 16.057.000,00; si potrebbe dire "bene" ed invece no. Aumentano di € 455.000,00 i trasferimenti del CONI, di € 154.000,00 i contributi del Comitato Paralimpico e di € 137.000,00 i contributi degli Enti Locali a favore dei comitati territoriali. Di contro diminuiscono di € 617.000,00 i proventi delle sponsorizzazioni (-€ 540.000,00 dai Monopoli di Stato) e di € 46.000,00 le quote degli associati (segno evidente della crisi latente che vive il ciclismo).

In compenso le uscite passano da € 15.821.000,00 a € 16.550.000,00. In particolare si devono notare queste voci dell'attività sportiva: Preparazione Olimpica/Alto livello -€ 207.000,00 Rappresentative Nazionali -€ 349.000,00 (totale -€ 556.000,00). I costi dell'attività sportiva segnano un -€ 136.000,00.

Aumentano, e non poco, i costi dell'attività centrale: in particolare i "Costi per il personale e collaborazioni" passano in un anno da € 1.931.000,00 a € 2.818.000,00 con un incremento di ben € 887.000,00

Perdita di esercizio per il 2009? € 766.640,00

Chicca finale; la relazione del Presidente al Bilancio 2009 si conclude così: Il risultato d’esercizio del 2009 evidenzia una perdita di € 766.640,00 che, come detto nelle premesse, si propone venga coperta con gli utili che saranno conseguiti nei prossimi esercizi, così come previsto nel piano di ricapitalizzazione triennale che sarà deliberato dal Consiglio Federale, contestualmente al bilancio in esame, e sottoposto all’approvazione del CONI.

La vergogna è una illustre sconosciuta da quelle parti.

 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




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  postato il 26/10/2010 alle 02:21

Originariamente inviato da Slegar

Aumentano, e non poco, i costi dell'attività centrale: in particolare i "Costi per il personale e collaborazioni" passano in un anno da € 1.931.000,00 a € 2.818.000,00 con un incremento di ben € 887.000,00


Toh! che caso! Nemmeno un mese fa era caldo caldo l'argomento di gente inutile mandata in vacanza nell'altro emisfero...

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/10/2010 alle 10:19
Originariamente inviato da Abajia


Originariamente inviato da Slegar

Aumentano, e non poco, i costi dell'attività centrale: in particolare i "Costi per il personale e collaborazioni" passano in un anno da € 1.931.000,00 a € 2.818.000,00 con un incremento di ben € 887.000,00


Toh! che caso! Nemmeno un mese fa era caldo caldo l'argomento di gente inutile mandata in vacanza nell'altro emisfero...

Continua a fare parlare di se Barbara Pedrotti, inviata ufficiale della Federazione. I filmatini, pubblicati su you tube, sono un flop di pubblico e di critica.

Non crediamo dire nulla di nuovo se diciamo che la qualità di questi filmati è pessima, in alcuni non si sente l’audio, in altri ci sono vistosi errori di montaggio e in altri ancora la mano dell’operatore è tutt’altro che ferma. Insomma, un pessimo servizio visto tra l’altro da pochi visitatori, la media visite è attualmente intorno ai 385, destinata a crescere lentamente con il passare del tempo, ma decisamente lontana, ad esempio, dai filmati prodotti da Cristian Torri per il Gs Emilia che alla sera della gara colleziona già un migliaio di accessi.

Non sappiamo quali siano gli accordi economici tra la Federazione e Barbara Pedrotti, in questi giorni stanno circolando molte voci, alcune delle quali vorrebbero Barbara Pedrotti lautamente pagata (cifre a 4 zeri ?) direttamente dai quattro sponsor del progetto. Se così fosse ci domanderemmo l’utilità, per la Federazione, di questo “servizio”, ma per ogni commento a riguardo, attendiamo di avere maggiori dettagli.

In questi giorni alcuni visitatori ci hanno inviato numerose proteste sulla qualità dei servizi, ma nonostante ciò sembra che né Barabra Pedrotti né altri dello staff azzurro si siano accorti di alcuni gravi difetti (p.es. non sentire quasi l’audio dell’intervistato), e che non siano corsi ai ripari per migliorare la qualità del prodotto.

Crediamo che qualunque service video, attualmente operante sulla piazza, sarebbe stato in grado di fare un lavoro migliore. Perché allora la Federazione non ha aperto un bando, tra i service compresa Barbara Pedrotti, per l’affidamento dello spazio sul sito Federale ? In questo modo la Federazione avrebbe potuto vendere, al miglior offerente, questa importante esclusiva.

Così, la Federazione non avrebbe avuto spese e, al contrario, avrebbe monetizzato immediatamente.

E’ poi assolutamente curioso il fatto che l’inviata ufficiale della Federazione non sia iscritta all’albo dei giornalisti. Se un soggetto privato può decidere di affidarsi a chi vuole, una Federazione dovrebbe sempre prediligere “inviati ufficiali” iscritti a tale albo. Ma, anche in questo caso, per Barbara Pedrotti è stata fatta un’eccezione.

Non ci resta che attendere quindi il prossimo Consiglio Federale nel quale sarà presentato il rendiconto delle spese australiane affinchè gli affiliati possano vederci chiaro su questa vicenda che ha ancora troppe ombre.
ciclismo-online.it

 
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Livello Tour




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  postato il 27/10/2010 alle 07:47
Un peccato che nell'intervista a Di Rocco in Homepage non si parli di ciclismo giovanile.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2010 alle 11:12
leggere di rocco è una pena, sembra di parlare con l'impiegato delle poste che ti dovrebbe spedire una raccomandata ma ti dice che le macchine sono bloccate.
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 27/10/2010 alle 11:17
Ottima e puntuale l'intervista a Di Rocco di Marco Grassi.

Mi pare al solito: Di Rocco un colpo al cerchio e uno alla botte ( Torri ci ha rovinati ma è bravo, sì gli piacciono solo i casi eclatanti e trascura i giovani ma la lotta al dooing gli deve tanto ecc.).
Ma questo era scontato.
Quello che vorrei sapere è se davvero gli altri sport adesso sono controllati come il ciclismo ( a parte il rugby che non ha ancora accettato i controlli ematici). Controlli ematici a ripetizione obbligatori per tutti? Reperibilità continua per tutti? Passaporto biologico per tutti nonostante i dubbi? Controlli non ancora validati per tutti? Controlli ad hoc come a Valverde per tutti? Squalifiche che , di fatto, continuano anche dopo la scadenza ( vedi Riccò, Di Luca) per tutti?ecc. ecc. Non mi pare proprio.
Per non parlare della magistratura ( su cui Di Rocco non c'entra): perquisizioni, intercettazioni, telecamere nascoste ecc. per tutti?
Mi pare che, come al solito, si voglia dire che è tutto normale quando nulla lo è.

No, scusa , se l'impiegato delle poste dice che le macchine non funzionano, le folle caricate dalla propaganda televisiva contro i fannulloni, come minimo lo coprono di insulti...

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Giro di Svizzera




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  postato il 27/10/2010 alle 14:22
Giacché siamo in tema: come sono i rapporti con RCS Sport?
«Posso dire che, nei trent'anni che ho passato in Federazione, prima da segretario generale e poi da presidente, un rapporto paritario com'è oggi non c'è mai stato.»

«Abbiamo anche contattato un'agenzia di marketing affermatissima per valutare la possibilità di una campagna di grande impatto creativo. Ma purtroppo si tratta di investimenti che non ci possiamo permettere col nostro bilancio che ancora paga i buchi lasciati dalla precedente gestione.»

Ma esistono persone, qui dentro o da qualche parte parte nel mondo, che possono ascoltare frasi come queste senza rotolarsi per terra dalle risate?

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 27/10/2010 alle 16:31
Bravo Grassi, portare Di Rocco su Cicloweb è segno di credibilità e peso politico. Tuo e, in fondo, di tutti noi.

Il tipo non si tira indietro, peccato che dia quasi sempre una risposta doppia.
Oltre alle perle già segnalate nei post qui sopra, mi ha fatto sbellicare il riferimento al turismo: ostuni non era niente... il 50% delle montagne italiane era sconosciuta...
Quest'inverno salirò al Plan e chiederò quanti vanno lì a sciare per via del Giro; o andrò tra vecchietti in svernamento e scommettitori di Sanremo a porre la stessa domanda.
Admin, se hai tempo, fai un salto a fare la stessa domanda tra i fighetti che affollano le masserie pugliesi oggi tanto di moda. Venite qui perchè quasi 40 anni fa...?

Quelle di Di Rocco sono le tipiche risposte di chi fa il pavone a vuoto. Quando citava Rcs, Uci, Coni aveva ben altro tono. Un lacché. Come tanti. Inutile.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2010 alle 21:01
Originariamente inviato da Abajia


Originariamente inviato da Slegar

Aumentano, e non poco, i costi dell'attività centrale: in particolare i "Costi per il personale e collaborazioni" passano in un anno da € 1.931.000,00 a € 2.818.000,00 con un incremento di ben € 887.000,00


Toh! che caso! Nemmeno un mese fa era caldo caldo l'argomento di gente inutile mandata in vacanza nell'altro emisfero...


abajaaa ti vorrei vedere con quella che definisci "inutile"....

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/10/2010 alle 13:40
"La bicicletta vive una popolarità enorme, se si guarda la tv si vede che in 7 spot su 10 è presente l'elemento bicicletta"

si, in lapponia

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 18/11/2010 alle 12:41
Ho letto l'articolo di Marco Grassi in homepage su Zomegnan e la prima conclusione che traggo è la conferma di quello che ho sempre pensato del direttore del Giro d'Italia: è un retrogrado senza nessuna strategia a lungo termine.

Penso che Zomegnan sia l'uomo sbagliato nel posto giusto. Nell'articolo c'è un passaggio che mi ha particolarmente colpito: "Ma non solo: Amaury Sport, vedendoci più lontano di tutti, va in esplorazione di nuovi continenti: ....... ha un partenariato col Giro della California. ......... (guarda caso concomitante con il Giro d'Italia e questo è male)". Penso che questo sia l'inizio da parte di ASO di un attacco ad una quota della proprietà di RCS Sport (e questo è molto male).

Ho letto in una news dei giorni scorsi della rinascita della Lega Pro' in cui faranno parte anche gli organizzatori di corse professionistiche; sarebbe bene che questa RCS Sport non ne facesse parte, perché con questa mancanza di prospettive a lungo termine sarebbe una notevole palla al piede per chi il ciclismo pro' lo vorrebbe valorizzare.

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 18/11/2010 alle 21:13
Bello l'articolo in Home. Mi sembra però, in generale, che il problema del traino commerciale del Giro per le corse più piccole non sia solo un problema RcS, ma della RAI. La RAI ha potenzialmente 3 canali per lo sport, rai3, e i due sul satellite. è vero, si potrebbero vendere i diritti del Giro solo se si trasmettono anche le corse più piccole; ma direi che in generale la RAI ha trattato male il Giro; figuriamoci cosa farebbe con le corse piccole... Non dico come ore di trasmissione, perché quelle non si discutono, ma come lancio: i telegiornali parlano del Giro solo il giorno dopo l'arrivo di Milano; non fanno niente per lanciarlo, e questo perché i TG hanno troppa autonomia (so che fa ridere parlare di certe cose in questo periodo) e non dipendono da logiche aziendali. Quest'anno, con Nibali e Basso a lottare per la rosa, ricordo dei TG sportivi della settimana (ossia quando c'è meno sport) in cui si parlava di Valentino Rossi (gare di Mediaset).

Se la RAI investisse su tutte le corse, e smettesse di trattare il Giro "oggettivamente", quindi mettendolo sotto il Calcio, Vale Rossi e la Ferrari, ma riuscisse a pomparlo un po', sono sicuro che avrebbe altri ritorni.

Ma nel ciclismo italiano, nelle corse secondarie, non è solo Zomegnan che non ci crede più, ma anche la RAI.

Basterebbe tanto così, veramente poco, per fare le cose meglio...

 
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