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Autore: Oggetto: BianchiPressEvent '07 - Cicloweb c'era

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  postato il 22/06/2006 alle 03:31
BIANCHI PRESS EVENT 2007




Treviglio (BG), 5 giugno 2006 - Per chi non è del posto non è la cosa più semplice del mondo raggiungere gli stabilimenti Bianchi di Treviglio, sede storica della società. Ci si perde intorno ad alcune rotonde, alcune indicazioni stradali assenti, alcuni paesini di cui non ricordiamo neanche i nomi.
Le strade son strette, una provinciale neanche troppo trafficata ci accompagna verso l'ingresso: il cancello si apre, oggi è il giorno della presentazione delle biciclette Bianchi - reparto corsa e mtb - per la stagione 2007.

Davide Brambilla, amministratore delegato dell'azienda, spiega: «Abbiamo deciso di riproporre il BianchiPressEvent perché crediamo sia importante fornire alla stampa internazionale gli highlights della nuova gamma con largo anticipo sulle fiere dell'autunno. Anche nel 2007 la gamma Reparto Corse punta sulla tecnologia. Il lavoro degli ingegneri Bianchi verte sul raggiungimento di livelli estremi di leggerezza e rigidità per consentire ai nostri campioni performance vincenti. Biciclette tecnologiche, quindi, ma dal volto umano, costruite con gli ingegneri del dialogo e del confronto diretto con i corridori».


Felice Gimondi con il meccanico storico della Bianchi, Bruno, sotto lo stand allestito a Bergamo per la prova su strada delle biciclette

«La gamma 2007 è frutto di molteplici test, continue prove di laboratorio e migliaia di chilometri su strada - spiega Luca Minesso, responsabile Sviluppo & Ricerca di Bianchi -; la costruzione di un nuovo telaio può scaturire da un'idea, da una percezione improvvisa mentre si pedala, da una fantasia che traduciamo in realtà grazie alla tecnologia di cui disponiamo. Spesso, le suggestioni ci vengono dai campioni con cui collaboriamo sotto forma di specifiche esigenze a cui dare una risposta efficace. È questo il cuore del lavoro che svolgiamo ogni giorno in questo reparto ed avvalendoci, in alcuni casi, del supporto dei più importanti centri di ricerca italiani, come il Politecninco di Milano, dove abbiamo svolto di recente alcuni test in galleria del vento».


Vera Carrara, presente "per caso" alla giornata di prove, posa per uno scatto con Mario Casaldi

Angelo Lecchi e Lars Svalin - product manager Bianchi - hanno descritto poi i cardini delle scelte effettuate dalla società di Treviglio per le nuove biciclette del 2007, scelte sfociate in tre grandi famiglie ove collocare le differenti tipologie di modelli:

1) HoC FRAMES (Hors Category) - telai super-leggeri e no-compromise con geometria reattiva, destinati alle Specialissime Bianchi: votati a prove estreme ed alle salite più impegnative;
2) B4P FRAMES (Born for Performance) - telai leggeri; rapporto peso/rigidità ottimizzato per ottenere telai multifunzionali;
3) C2C FRAMES (Coast to Coast) - geometria stabile con posizione in sella meno aggressiva, arricchita dalla tecnologia BAT (Bianchi Active Technology): per chi corre sulla distanza.

La giornata del 6 giugno, perlopiù la mattinata, è stata il punto cruciale della due-giorni-bergamasca, visto che in un'area di Bergamo, nelle vicinanze di un ristorantino che ci ha fatto da quartier generale, rifornimento, refettorio (all'ora di pranzo) e chi più ne ha più ne metta, la Bianchi ha allestito uno stand con un gazebo gonfiabile veramente suggestivo sotto il quale erano racchiuse tutte (o quasi) le biciclette di cui avevamo sentito parlare il giorno prima e che avevamo visto a mo' di mostra, con un delizioso aperitivo a cielo aperto, in una delle piazze ciottolate della città di Bergamo.

Avevo da subito messo gli occhi sulla 928 C, modello "Coast to Coast", dapprima perché avevo davvero voglia di pedalare su una bici col tubo obliquo curvato in quel modo, un po' perché avevo voglia di provare il cambio Shimano, ed unendo le due cose mi è stato facile scegliere suddetta bicicletta per i miei primi chilometri di "prova": dico la verità. Pedalo da poco, non è che la "tecnica" sia la mia passione, né la mia aspirazione. Però sono curioso, e la curiosità - per conoscere - aiuta. Il telaio è della mia misura, e per me che ho uno slooping - a casa - veramente compatto è una strana sensazione avere una bici così alta e leggermente difficile da guidare. La guarnitura Compact Dura Ace di Shimano risponde alla grande, i "cornini" che si innalzano più su del manubrio sono veramente comodi quando ci si prodiga nello scalare (o nel tentare di farlo) qualsivoglia salita. Però la Shimano, a differenza di Campagnolo, è per me - novizio delle bdc - di più difficile lettura: infatti, le leve poste dietro-freno e al freno (tra l'altro quella dietro-freno indurisce il rapporto posteriore, a differenza di Campagnolo che l'allegerisce: più intuitivo il secondo) hanno bisogno di più metabolizzazione per essere assunte a mo' di "credo religioso". I fili dei freni che s'incrociano davanti al manubrio (FSA, nel complesso molto comodo) sono anche abbastanza bruttini a vedersi. Faccio un pezzo di strada con Diego Caccia, professionista della Barloworld che - nel frattempo - si è unito al gruppo di pedalata: però resisto per poco; siamo difatti in salita, non ce la faccio ad appesantire le mie gambe - che hanno poco più di 60 km totali effettuati - con una salita così lunga. Torno dietro, e la provo in pianura... Dopo poco ricontro gli altri del gruppo, capitanati da un certo Danilo Di Luca, e mi riaccodo a loro: passa qualche km in allegria, scherzando e ridendo sul mio "ritardo di condizione", dopodiché qualche "pazzo" in testa al gruppo decide - di nuovo - di affrontare un altra salitella. No, non ci siamo. Provo a fare un po' l'elastico, ma mi sbrindello troppo in fretta e decido di tornare al capezzale, stavolta: dopo pochi km mi affianca di nuovo Di Luca: «Torni dietro?». «Sì - rispondo io - e a quanto pare non sono il solo...», ed abbozzo un sorriso all'abruzzese. Siamo in una mezza discesa, qui riesco a stargli dietro bene: «Allora, come stai? Smaltite le tossine del Giro d'Italia?», gli chiedo. «Sì, dài, ora sto abbastanza bene», mi risponde prima di pennellare l'ennesima curva a destra. Cavalcavia: lui sta scherzando, io sono a tutta: dopo poco, mi stacca: prendo una scorciatoia che ricordo dall'andata, lui continua a salire. Lo ribecco sul rettilineo "finale": «Ah, Danilo mio, come gregario non vai ancora per niente bene: non te l'hanno spiegato che i capitani in difficoltà - specialmente in salita - si aspettano?», gli rimprovero con la faccia sorridente. E Danilo, quasi a crederci sul serio: «Eh, t'ho aspettato alla fine dello strappetto, pensavo fossi dietro a me». «Eh no - ribatto - c'è da smaltire un po' di pancia». «Ma va' - conclude lui - c'è solo da allenarsi di più e meglio, e poi si migliora». Ci sediamo a tavola tutti insieme, c'è aria rilassata ed il clima ne beneficia.


Il dettaglio del tubo obliquo e del tubo orizzontale ricurvo sulla 928 C


Il "prode" Casaldi (un po' sfatto ) tra le due prove

Dopo pranzo, passo al setaccio di un'altra bicicletta: in realtà la scelta non era più così ampia, visto che dopo aver mangiato ci si è fermato un po' a chiacchierare con Gimondi sul Tour de France che inizierà di lì a breve e con Luca Minneso si è un pochino fatto il sunto di quella che è stata la giornata del 2° BianchiPressEvent: «All'inizio ero un po' scettico, non avrei voluto fare le presentazioni senza alcuni componentistiche che ancora devono arrivare e senza alcune Mountain Bike. Però, in fin dei conti, mi rendo conto che è stato giusto così. Dopo il Giro d'Italia c'è parecchio entusiasmo, c'è un periodo di riposo abbastanza importante riguardo le competizioni di maggior prestigio, e poi giugno è il miglior momento per arrivare alle fiere autunnali avendo già messo in preventivo una presentazione e quindi un consenso ed un'accettazione del lavoro svolto per la realizzazione di questi telai».
Le bici, vi dicevo: quasi tutte erano già state "accalappiate" dagli altri "colleghi" per le prove, e lì - a mia disposizione - rimaneva, sola soletta, la 928 L: una B4P, quindi una bici comunque diversa dall'omonima di prima. Difatti il telaio è più compatto, anche se non slooping, e il meccanico mi fa chiaramente capire che quella bici per me è piccina. Poco male, devo fare pochi km per sentire come va, quindi si alza la sella e via... si parte. Torno al Campagnolo, al Chorus per la precisione, e per la prima volta in vita mia ho l'onore di pedalare coscientemente con una guarnitura "normale": 53-39 davanti, 12-25 dietro. Le ruote sono delle Campagnolo Bora Ultra ad alto profilo, ed anche qui è la mia prima volta. In bici mi sento più "piccolo", sento che la compattezza del telaio mi consente di guidarla meglio: prendete tutto questo col beneficio d'inventario che serve: come già detto, pedalo frequentemente soltanto dal 31 maggio di quest'anno, e mai mi permetterei di fornire giudizi definitivi. Descrivo soltanto le mie sensazioni. Cambio Campagnolo, dunque, e torno ad essere più comodo anche "in assenza di lucidità". Cerco un po' di strada dritta e possibilmente poco trafficata, ed anche se per arrivarci passo praticamente dentro un centro abitato con tanto di dossi (che siano maledetti) lo trovo: non sarebbe da fare, ma come faccio a non mettere il 53 e sentire come si sta? Lo faccio: dietro avrò il 16, e faccio una fatica bestia: cacchio se tira!! Mi faccio ancora un po' più male ed indurisco un pochino in un tratto in discesa: 53-14. Stop. Rientro nei ranghi. Torno al 39, e mi posso permettere, ora, anche il 13 dietro. Le ruote ad alto profilo, con un po' di vento, in discesa, ed in curva, sono abbastanza difficili da pilotare, soprattutto quella posteriore: i freni fischiano che è una meraviglia, quindi decido di lasciar correre la bici, tanto vado avanti d'inerzia. E le gambe ringraziano...


Mentre mi appresto a "provare" la 928 L



Un ragazzo biondo di cui non ricordo il nome ( ) prende le misure alla bici appena "provata" dal Monsieur e la segnala alla Bianchi: sarà la sua bici nel 2007?

 

[Modificato il 22/06/2006 alle 03:53 by Monsieur 40%]

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  postato il 22/06/2006 alle 03:47
I TELAI - LE BICI


La D2 Crono Carbon 2007 (montata Campagnolo Record), l'unica "improvabile" nel bici-test

Gli HoC FRAMES sono stati presentati come "telai fuori dal comune": racchiudono il meglio dell'ingegneria costruttiva nel campo delle road race; progettate per raggiungere i più alti livelli della tecnologia su due ruote; tali Specialissime Bianchi non sono inscrivibili in alcuna categoria. Grazie alla tecnologia Carbon Nano, il telaio e la forcella in carbonio HoC subiscono una riduzione del peso del 30% e raggiungono un grado estremo di leggerezza, condizione irrinunciabile per chi pretende un mezzo dalle prestazioni uniche.

** FG Lite C - Alu Carbon


** FG Lite A - Alu

** 928 C SL - Carbon


I B4P FRAMES rappresentato i telai "nati per vincere": telai versatili, pronti tanto allo scatto quanto ad inerpicarsi in salita. La struttura raggiunge un rapporto tra peso e rigidità ottimale offrendo la soluzione migliore per ogni tipo di corridore. Alluminio e carbonio riducono il loro peso dal 10 al 20%, mantenendo comunque le stesse caratteristiche di rigidità rispetto ai modelli esistenti.

** S9 Matta C - Titanium Carbon

** Freccia C HC - Alu Carbon

** Freccia C HA - Alu

** 928 L - Carbon

** 1885 - Alu Carbon


** Pinella - Boron

Altro ancora proviene dai C2C FRAMES, i telai "vincenti dall'animo buono": una geometria meno nervosa di quella dei telai HoC e B4P consente di pedalare assumendo una posizione rilassata in sella. Grazie all'utilizzo di un interasse allungato, la bici risulta essere più stabile e facile da guidare; la struttura non perde in rigidità, mentre i posteriori allungati consentono il massimo assorbimento degli urti. La tecnologia BAT (Bianchi Active Technology), utilizzando un opportuno posizionamento delle fibre di carbonio, riesce ad ottenere dei posteriori meno rigidi ai carichi verticali, ma più rigidi a quelli orizzontali. Questi telai sono amati anche dai granfondisti che cercano un mezzo con un buon assetto di pedalata, senza rinunciare alla perfomance.

** 928 C - Carbon


** S9 Matta - Titanum


** Via Nirone 7 AC - Alu Carbon


** Via Nirone 7 A - Alu


per altre foto e informazioni - http://www.bianchi.com

 

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  postato il 22/06/2006 alle 09:54
Originariamente inviato da Monsieur 40%




Felice Gimondi con il meccanico storico della Bianchi, Bruno, sotto lo stand allestito a Bergamo per la prova su strada delle biciclette



Nooo è incredibile, Bruno è cugino di mia mamma, e quando ha saputo ke mi sn appassionato al ciclismo mi ha seguito lui personalmente, poi quando ho comprato una Bianchi era l'uomo + felice della terra, nn avrei mai pensato di trovarmelo qui, è troppo un grande il mio parente nonchè meccanico di fiducia della mia Bianchi, però se l'avessi saputo prima avrei partecipato anke io a questo evento mi sa ke il Bruno si prende una bella sgridata x nn avermi avvisato

 

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Daniele

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  postato il 22/06/2006 alle 09:58
Rotondino il Casaldi, quasi come me.

 

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nino58

 
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  postato il 22/06/2006 alle 14:28
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Rotondino il Casaldi, quasi come me.


È il celeste che ingrassa...

 

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Livello Octave Lapize




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  postato il 22/06/2006 alle 14:33
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Rotondino il Casaldi, quasi come me.


È il celeste che ingrassa...


... E' per questo che Mario ha usato la bici più leggera!

nella descrizione: "... il telaio e la forcella in carbonio HoC subiscono una riduzione del peso del 30% e raggiungono un grado estremo di leggerezza, condizione irrinunciabile per chi pretende un mezzo dalle prestazioni uniche."

 

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"...poi Dio creò la biciletta perché l'uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell'ardito itinerario della vita ..." (monumento al Ghisallo)


L’orizzonte era fatto di monti
che guardavano in fondo la valle.
S'ergevano austeri e inviolati
al cuore d'un credo
provato dal non lontano
ricordo d'una immane prova di vita.... (L'Angelo della Montagna - Morris)

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 22/06/2006 alle 14:33
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Rotondino il Casaldi, quasi come me.


È il celeste che ingrassa...


Grandissimo Mario

 

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Daniele

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/06/2006 alle 14:55
La nuova 928 mi sembra un bel passo in avanti rispetto al vecchio modello.
A questa bici è stata applicata la nanotecnologia già utilizzata dalla BMC.

 
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  postato il 22/06/2006 alle 14:55
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Rotondino il Casaldi, quasi come me.


È il celeste che ingrassa...


... E' per questo che Mario ha usato la bici più leggera!

nella descrizione: "... il telaio e la forcella in carbonio HoC subiscono una riduzione del peso del 30% e raggiungono un grado estremo di leggerezza, condizione irrinunciabile per chi pretende un mezzo dalle prestazioni uniche."


Ho provato una "C2C" e una "B4P"... niente "HoC"...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/06/2006 alle 17:21
ehhhhh..la Vera.....

 

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...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/06/2006 alle 17:24
Originariamente inviato da Monsieur 40%

BIANCHI PRESS EVENT 2007



Un ragazzo biondo di cui non ricordo il nome ( ) prende le misure alla bici appena "provata" dal Monsieur e la segnala alla Bianchi: sarà la sua bici nel 2007?


insomma potevi anche stare meno sul dettaglio tecnico Caro Monsieur e farmi un regaluccio...

 

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"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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  postato il 24/08/2006 alle 15:43
E non dite che non v'avevo avvisato :

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928 C SL – Carbon: LA NUOVA ARMA VINCENTE DEL KILLER

Danilo Di Luca alla Vuelta a España con una nuovissima “arma” Celeste in anteprima mondiale: la 928 Carbon Super Leggera della gamma Bianchi 2007

L’ha già testata con entusiasmo lo scorso 3 agosto al GP di Camaiore; ora l’arma vincente del Killer è pronta per l’esordio ufficiale, che avverrà sabato 26 agosto alla Vuelta a España. E visto che il Killer in questione è Danilo Di Luca, capitano della Liquigas, l’arma utilizzata non pùo che essere una Celeste.
La sua Bianchi è la 928 Carbon SL, una tra le punte di diamante dell’innovativa gamma Reparto Corse progettata e realizzata da Bianchi per la stagione 2007. Operatori di mercato ed appassionati potranno ammirarla alle fiere internazionali di settore dell’autunno, ma sarà proprio lui, il Killer, a svelarla in anteprima mondiale alla Vuelta a España.
La 928 Carbon SL monta un telaio della famiglia HoC (Hors Categorie), dalla geometria particolarmente reattiva. Tra i dati più significativi spicca il risparmio di peso: telaio e forcella in carbonio risultano più leggeri del 30% grazie alla tecnologia Carbon Nano.
Come leggenda insegna, le bici Bianchi nascono da un costante processo di ricerca tecnologica, accompagnato dal dialogo e dal confronto con i corridori. La parola passa inevitabilmente al campione di turno, Danilo Di Luca: «Ho potuto effettuare un primo test durante il GP Camaiore, lo scorso 3 agosto, e la risposta è stata decisamente esaltante» commenta l’abruzzese vincitore del Pro Tour 2005.
Quali sono le ragioni che hanno spinto Di Luca a scommettere su questo nuovo gioiello Celeste? «La 928 Carbon SL ha una guida versatile, risponde con straordinaria immediatezza alle sollecitazioni ed è efficace su ogni terreno: dalla salita impegnativa alla discesa più tecnica. Per questo ho deciso di metterla alla prova proprio alla Vuelta».
Che cosa rende unica questa bicicletta? «Direi la nuova forcella che garantisce un’incredibile precisione ad ogni ingresso in curva, soprattutto in quelle affrontate ad alta velocità. Questa bicicletta garantisce performance uniche ed ha una caratteristica vincente: non disperde alcun watt di potenza, scaricando sull’asfalto tutta la forza della prestazione atletica».
Il Killer può sorridere…



(fonte: Comunicato Stampa Bianchi)

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 24/08/2006 alle 15:47
Quindi è confermata la sponsorizzazione tecnica di Bianchi per Liquigas nella prossima stagione?
 
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  postato il 24/08/2006 alle 15:54
Originariamente inviato da nino58

Rotondino il Casaldi, quasi come me.


...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/08/2006 alle 18:31
Anche Di Luca sembra essersi convertito al carbonio!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/08/2006 alle 21:14
Originariamente inviato da Ottavio

Anche Di Luca sembra essersi convertito al carbonio!


Già... Prima usava l'alluminio, giusto?

 

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  postato il 26/08/2006 alle 02:35
Giusto, Panta2, usa(va) l'alluminio.

North Wind, sì, pare proprio che la partnership tecnica tra il Liquigas ProTour Team e l'azienda di Treviglio proseguirà anche nel 2007.

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 18/09/2006 alle 13:19
Uno stralcio dell'articolo pubblicato oggi su Basso, tratto da tuttobiciweb:

Intervista ad Amadio, Team Manager Liquigas:

..mentre i giochi sono ancora aperti per quanto riguarda le biciclette: confermo che Specialized è in pole position, ma stiamo valutando le interessanti proposte che ci sono giunte da due importanti marchi italiani (Bianchi e De Rosa, ndr), quindi la decisione non è stata ancora presa».

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 18/09/2006 alle 18:28
Originariamente inviato da North Wind

Uno stralcio dell'articolo pubblicato oggi su Basso, tratto da tuttobiciweb:

Intervista ad Amadio, Team Manager Liquigas:

..mentre i giochi sono ancora aperti per quanto riguarda le biciclette: confermo che Specialized è in pole position, ma stiamo valutando le interessanti proposte che ci sono giunte da due importanti marchi italiani (Bianchi e De Rosa, ndr), quindi la decisione non è stata ancora presa».



Nel caso la Liquigas prenderebbe bici della Specialized la casa di Treviglio rimarrebbe fuori dal ciclismo o hanno fatto offerte ad altre squadre? Spero proprio di vederle ancora in gruppo nel 2007

 

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  postato il 18/09/2006 alle 18:30
C'è qualche "rumor" interessante, che aspetto di conoscere un po' meglio prima di sottoporlo al vaglio del forum...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2006 alle 09:43
Spero che la Liquigas abbia come sponsor tecnico la Specialized, sarei proprio curioso di vedere le nuove colorazione "team" dei telai e di riflesso le maglie.

 

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http://www.nicolascattolin.com
Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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  postato il 25/10/2006 alle 13:39
Originariamente inviato da Ottavio

La nuova 928 mi sembra un bel passo in avanti rispetto al vecchio modello.
A questa bici è stata applicata la nanotecnologia già utilizzata dalla BMC.


Ho visto che anche il mio nuovo 928L usa nano tecnologia, in cosa consiste???

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 25/10/2006 alle 15:29
Originariamente inviato da Monsieur 40%

C'è qualche "rumor" interessante, che aspetto di conoscere un po' meglio prima di sottoporlo al vaglio del forum...


Anche Franz ha sentito un interessante "rumor" sulla sua bianchi...

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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