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Autore: Oggetto: simoni vs cunego

Livello Parigi-Nizza




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  postato il 02/12/2004 alle 10:21
ciao a tutti ho aperto questo thread perchè volevo esprimere la mia opinione riguardo all'ormai telenovela del contrasto fra simoni e cunego. ormai tutti i giornali ne parlano anche ieri sulla gazzetta la pagina del ciclismo era dedicata a questo argomento e i giornalisti stanno godendo come i matti perchè così possono sbizzarrirsi nelle loro teorie speculando su due corridori che, probabilmente non si sopportano, e che forse non dovrebbero correre nella stessa squadra ma il problema è che i dirigenti della nuova lampre-caffita non volevano privarsi di nessuno dei due così cercano un modo di farli convivere almeno per questa stagione, liberandosi poi di simoni che comincerà la sua fase calante visto l'età e puntando tutto su un cunego maturato e con 1 anno di esperienza in più.personalmente credo che questa sia una montatura mediatica nata da uno screzio e poi dilatata in modo spropositato dai giornalisti che avevano bisogno di scrivere qualcosa adesso che gare non ce ne sono.questo mi da fastidio perchè ci sarebbero molti argomenti ciclistici su cui parlare anche durante l'inverno ma non farebbero notizia come questo scontro.a chi può interessare che simoni e cunego sono andati con la loro squadra a gardaland???????????????bah misteri........
 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 02/12/2004 alle 10:25
comunque questa non è una critica ai giornalisti in generale ma rivolta a quelli che nei loro articoli speculano su ogni minima cosa che succede pur di fare notizia mentre ammiro molti altri che fanno articoli molto interessanti su argomenti che tanta gente non conosce e possono essere molto utili per tutti
 
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  postato il 02/12/2004 alle 17:11
Condivido le perplessità di ricky sui giornalisti che speculano sulle presunte rivalità (ad esempio, per uscire fuori dalla querelle cilistica Cunego-Simoni, mi viene in mente la combutta portoghese tra i nazionali di calcio Vieri-Buffon)

Putroppo, però, molte linee editoriali vogliono che i giornalisti si "prostituiscano" al gossip e alle chiacchiere da bar perchè, ahinoi, le persone "medie" sono maggiormente interessate a questo: altrimenti non si spiegherebbe la nascita di fenomeni televisivi come Costantino Vitagliano o le gemelle Lecciso, per dire i primi due casi che mi vengono in mente.

Fin quando i soldi avranno il sopravvento sulla coscienza, non potremo far altro che girare pagina o cambiare canale. Purtroppo, però, i canali ed i giornali interessanti sono sempre meno, e per questo mi lancio in un ringraziamento diffuso e sincero verso Cicloweb.it per aver creato su internet uno spazio "puro" per uno sport troppo vituperato e troppo spesso messo in cantina pre e post Giro da molte persone

W il Ciclismo!!

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 06/12/2004 alle 11:33
Credo che tutto nasca dal fatto che i giornalisti
dovranno pur parlare di qualcosa a ruote ferme
(vedi ad es. il calcio d'estate, l'apoteosi delle
"balle spaziali"..) e l'argomento solletica molto
perche' dove c'e' rivalita' c'e' pubblico che sta con
uno dei due contendenti.
Mettiamoci poi la storia del ragazzino fortissimo,
bello e simpatico che in bici ricorda tanto qualcuno
che ci ha lasciati... e il gioco e' fatto.
La rivalita' c'e' e non si puo' negare, ma i due non si
correranno mai contro: sono due persone serie e
professionali. Gibo non ha gradito lo scherzo di Bormio
e si aspettava un ringraziamento perche' a montevergine
gli ha fatto prendere la prima maglia rosa della
sua carriera: si e' sentito tradito dall'amico piy' che dal
compagno di squadra e non gliel'ha perdonata.
E cmq alla fine della fiera cunego ha vinto con merito
ma lo scherzetto e' costato a gibo il secondo
posto finale per via degli abbuoni persi proprio
li'...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 06/12/2004 alle 11:36
Per inciso Gardaland era solo la sede del primo ritiro stagionale,
quello di presentazione della squadra tanto attesa.
Forse pensavano in un duello tipo far-west tra i due
o che uno dei due sgonfiasse le gomme all'altro di notte...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 12:13
si ma quest'anno con tutto il rispetto gli avversari nn sono gontchar,un garzelli tutt'altro che al top,una sorpresa come cioni ed un popovich privo di una squadra all'altezza...o almeno nn saranno solo loro ed anche loro si presenteranno con rinnovate ambizioni:se gontchar scegliera'il giro al tour,vi saranno molti piu'km.a cronometro,arrivi in salita molto pedalabili e soprattutto avra'un corridore esperto e forte come l'eterno belli al suo fianco!
garzelli lo vedremo capitano di un tris di altissima qualita',basti pensare che pellizotti,il varesino e l'ottimo cioni si sono inseriti nei primi undici della scorsa generale,e probabilmente nessuno dei tre l'anno scorso ha mostrato tutto il suo potenziale!
popovich e'passato da una delle squadre piu'deboli,ad una delle piu forti del mondo,gli e' stato affiancato un ex vincitore del giro come savoldelli e soprattutto sappiamo bene della metamorfosi che spesso si manifesta a chi va a correre tra le fila dell'americano..
ma soprattutto ci sara'il terzo dello scorso anno al tour,il nostro grande basso,che se riportera'alle sue straordinarie gambe lo spirito battagliero mostrato al mondiale ed al lombardia saranno dolori per chiunque...e rischiera'di esserci anche il terzo al tour 2003,quel vinoukourov anche lui grande attaccante e capace di modificare gli esiti di una corsa con la sua grande fantasia,cui tra l'altro il percorso paventato gli si addice benessimo!
aggiungiamo a questi una schiera di ottimi giovani,tra i quali usciranno sicuramente delle sorprese,penso a sella e scarponi ma nn solo,gli eterni frigo e casagrande che magari azzeccheranno l'annata giusta,beh se fossi in cunego ma soprattutto in martinelli mi preoccuperei nn poco dell'accesa rivalita'che continua a covare tra mezze frasi,mezzi sorrisi di circostanza ma che sulle strade d'italia potrebbe risultare a dir poco dannosa per la saeco e per cunego in partcolare,nn per altro in quanto campione uscente..

 

[Modificato il 06/12/2004 alle 12:15 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 06/12/2004 alle 12:23
ed ecco perche' sono rimasti entrambi: piu' e' alta la concorrenza e piu' i due serviranno al top e ognuno potra' fare la propria corsa: se scatta uno dei due o fulmina tutti e va a vincere o qualcuno gli andra' dietro permettendo all'altro di inseguire stando a ruota.
E poi se come sembra ci saranno due crono, non e' da escludere che siano proprio quelle a fare le gerarchie all'interno della squadra essendo i due corridori molto simili per caratteristiche tecniche (sprint a parte).
Non credo che gibo rinnovera' per altri due anni alla fine di questa stagione...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 12:38
quello e'vero,gibo,frtunatamente dico io cambiera'squadra nel 2005,ma personalmente credo che come gia'l'anno scorso paventava cassani,sia molto piu'sicuro puntare tutto su uno dei due(cunego sicuramente,nn fosse altro che per carta'd'identita',ma anche perche'molto piu'completo)ed affiancarlo con una squadra super,che nn cominciare a doversi scontare gia'con un tuo compagno di squadra...perche'chi ci crede che con un cunego messo meglio in classifica,se nn addirittura gia'in rosa,il trentino nn fara'di tutto per sottargliela dopo aver visto che ci ha provato eccome gia'l'anno scorso nonostante sulla carta nn fosse il suo unico e principale obiettivo stagionale,rischiando seriamente di far saltare il banco e con un popovich e basso ma nn solo pronti a sfruttarne le sorti di atti che come sul mortirolo l'anno scorso,seppur estremamente spettacolari,sono un'autentico atto masochista verso un obiettivo di squadra comune!!!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 06/12/2004 alle 13:00
Che possa essere rischioso e' vero, ma e' meglio avere due punte perche' in un giro di tre settimane non si sa mai.
Voglio invece lanciare una provocazione sulla tappa del mortirolo dello scorso giro:
e se la risposta di simoni all'attacco di garzelli fosse stata approvata o addirittura studiata a tavolino dal team?
Mi spiego meglio: visto che al momento dell'attacco di garzelli, della saeco erano solo in 4(gibo,damiano,mazzoleni e tonti stremato..) la risposta di simoni
ha consentito a cunego di stare a ruota tutta la tappa obbligando gli altri (de nardi e fassa) a stremarsi per chiudere il buco.
La storia insegna che se scappa il sesto i primi a muoversi saranno gli uomini del quinto e del quarto prima della maglia rosa....
Se si fossero rialzati dietro alla saeco andava bene perche' avrebbero comunque vinto il giro con gibo, anche se per sua stessa ammissione disse:"ero in fuga ma non so neanche perche'...non avrei insistito se avessimo preso piu' di 1 minuto e mezzo..."
Se pero' damiano fosse crollato? L'avevate mai vista in questa prospettiva?

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 13:12
beh c'e'da dire che a meta'vivione il vantaggio del terzetto garzelli,valjavec,simoni era superiore ai due minuti,quindi anche qui simoni ha detto una piccola bugia,ma cmq le ipotesi potevano essere molteplici,mi spiego se cunego nn si fosse dimostrato quel campione anche e sopattutto a livello mentale,molto raro per un ragazzo di 23 anni ancora da compiere al primo anno da protagonista tra i pro,poteva anche andare in crisi psico-fisica e beh in quel caso il giro di sicuro nn l'avrebbe vinto ne simoni ne la saeco come la classifica finale dimostra,a maggior ragione che lo stesso gibo quel giorno era tutt'altro che al top come si e'visto sulla presolana ed all'arrivo dove garzelli ne aveva sicuramente di piu'...

starsene tranquilli e scattare sull'ultima salita andando sicuramente a vincere la tappa,visto che il mortirolo ha dimostrato che su una salita secca nn c'e'molta storia tra gibo e tutti gli altri,damiano escluso,sarebbe stato sicuramente piu'giusto,rispettoso e probabilmente anche vincente!

ora l'anno scorso gli antagonisti alla vittoria finale erano tutt'altro che eccezionali,ma il prossimo anno nn sara'cosi..

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Octave Lapize




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  postato il 06/12/2004 alle 14:04
certo, tutto e' nato dal fatto che non abbiamo visto il simoni del 2003, altrimenti non penso che avrebbero dato cosi' tanta fiducia a cunego
Infatti se non rocordo male nella tappa di cesenatico erano una decina nel gruppo di cunego, e simoni si mise davanti a fare l'andatura (blanda, solo per tenere sotto controllo gli avversari tant'e' che garzelli rientro' facile).
E poi le volate di pontremoli e montevergine gliele ha tirate lui: gibo pensava a difendersi da garzelli notoriamente piu' veloce di lui nei piccoli sprint, e percio' ha mandato avanti cunego, pensando di poter poi recuperare sulle montagne dove damiano avrebbe fatto il suo ultimo apripista.
Cosi' non e' andata ma cmq abbiamo trovato un campione che magari non sarebbe uscito in modo cosi' impressionante.
Una cosa e' certa, se il giro sara' quello che ho visto anticipato nel thread omonimo, non serviranno capolavori tattici o idee innovative (vedi il trofeo baracchi mazzoleni-tonti della tappa di falzes),
chi dei due ne avra' di piu' in salita e a cronometro si imporra' naturalmente comne capitano e l'altro sono sicuro fara' il suo dovere di scudiero onestamente.
Ai posteri l'ardua sentenza....basta solo qualche mese in fondo!

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 15:00
Ciao Gente.

Umbi ha scritto
"Voglio invece lanciare una provocazione sulla tappa del mortirolo dello scorso giro:
e se la risposta di simoni all'attacco di garzelli fosse stata approvata o addirittura studiata a tavolino dal team?
Mi spiego meglio: visto che al momento dell'attacco di garzelli, della saeco erano solo in 4(gibo,damiano,mazzoleni e tonti stremato..) la risposta di simoni
ha consentito a cunego di stare a ruota tutta la tappa obbligando gli altri (de nardi e fassa) a stremarsi per chiudere il buco.
La storia insegna che se scappa il sesto i primi a muoversi saranno gli uomini del quinto e del quarto prima della maglia rosa.... "

Come provocazione ci stà tutta e a rigor di logica non fà una grinza, ma ci sono due fatti concreti che negano l’esistenza di una tattica in questo senso:
1) Gibo Simoni ha collaborato attivamente alla fuga con Garzelli, mentre una tattica di squadra avrebbe dovuto vedergli fare il succhiaruote, perchè il suo scopo sarebbe stato quello di proteggere Cunego e non di andare a cercare una vittoria di tappa, col rischio che egli stesso potesse saltare e con il rischio ipotetico che un Cunego in difficoltà potesse non tenere il passo degli avversari che sarebbero andati a ricucire lo strappo.
2) Quel giorno e solo quel giorno, a differenza di tutte le altre tappe del giro d’italia, Gibo Simoni non era in collegamento radio con Martinelli, quel giorno Gibo Simoni ha corso nell’anarchia con la voglia di vendicarsi dell’umiliazione patita a Bormio, rifiutandosi di sottostare a qualunque pianificazione tattica della squadra.

Tocca a me lanciare una provocazione: al prossimo giro d’italia, se io fossi Martinelli, e se i miei due corridori fossero entrambi in ottime condizioni atletiche, punterei su Gibo Simoni mandando subito allo scoperto Cunego perchè così facendo otterrei lo stesso effetto sorpresa sfruttato quest’anno dalla saeco, ma girato al contrario!
Questo perchè sarebbe molto più facile convincere al sacrificio Cunego che non Simoni.
Certamente se Cunego si rivelasse imbattibile sin dalle prime tappe anche Gibo Simoni farebbe buon viso a cattiva sorte ed accetterebbe l’andazzo.
Poi sottoscrivo quello che ha scritto Umbi:
"chi dei due ne avra' di piu' in salita e a cronometro si imporra' naturalmente comne capitano e l'altro sono sicuro fara' il suo dovere di scudiero onestamente. "
Di sicuro, se Cunego accettasse che almeno in partenza il capitano sia Simoni, l’attrito tra i due potrebbe appianarsi definitivamente e Simoni, in cambio di un’uscita da grande protagonista, nelle prossime stagioni potrebbe diventare il gregario più forte e fidato di Cunego, assieme a quel grandissimo che è Mazzoleni.

ps Complimenti Umbi, i tuoi post sono sempre interessantissimi, sei benvenuto nel vero senso della parola.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 15:10
ragazzi io dopo i fatti di quest'anno,son quasi sicuro che se simoni dimostrera'di esser piu'forte cunego si mettera'al suo servizio(nonstante sia la rosa uscente,come gibo nel 2003...),forte anche del dover correre anche il tour,ma la stessa cosa nn posso dire di simoni,o cmq di certo nn ci metterei la mano sul fuoco,a maggior ragione quest'anno che per gibo il giro sara'il principale obiettivo stagionale,e son sicuro che neanche cunego si fida del trentino,e dopo lo scorso giro nn gli si puo'dar torto...
spero solo che questi attriti nn portino all'autodistruzione in favore di altri contendenti,basso su tutti,nn perche'nn vorrei veder il veresino primeggiare sulle strade d'italia anzi,ma perche'mi darebbe fastidio che il giro nn venga vinto dal piu'forte e che quindi cunego soprattutto nn dovra'per vincere esser l'unico a battere tutti,ma proprio tutti,compagni di squadra compresi!!!
e'vero sono due grandi campioni,se al top di un livello simile(anche se cunego ancora nn ha espresso al massimo il suo potenziale)ma nn dimentichiamoci che damiano e'molto piu'veloce e prendere un minutino d'abbuono nelle volate di gruppi ristretti in tappe intermedie potrebbe risultare determinante..

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 15:14
una cosa e'certa se simoni cambiasse squadra,ci sarebbe la fassa ma nn solo,lo spettacolo sarebbe sicuramente superiore e la lotta sarebbe veramente per tutti ad armi pari e soprattutto senza esclusione di colpi di nessun tipo...sportivi s'intende

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 06/12/2004 alle 17:18
Thread molto interessante.
Io credo che la Lampre Caffitta abbia tenuto due galli nel pollaio e la convivenza non sarà certo facile. L'idea di tenere Simoni da parte del team dovrà pur avere una sua logica. Simoni correrà sicuramente il Giro d'Italia e anche se non è al top nella corsa rosa è un avversario pericoloso, è una certezza: sul Mortirolo è andato davvero bene, anche se la maglia di rosa di Cunego forse in quel frangente non è stata in serio pericolo. Forse Martinelli ha fatto questo conto: meglio avere Simoni con noi che contro di noi. Siccome se lo avessero mollato sicuramente avrebbe puntato sul Giro con un'altra squadra, l'ex Saeco ha voluto prendere le sue precauzioni.
Detto questo, quello su cui non sono d'accordo è dirigere i due galli nel pollaio entrambi sullo stesso obiettivo stagionale.
A mio avviso dei tre obiettivi (i tre grandi Giri) il Giro d'Italia è il più facile da ottenere, la Vuelta il più difficile. Pertanto avrebbe una logica che uno dei due si preparasse per il Giro (ad esempio Cunego che, in quanto vincitore uscente deve avere il diritto di scegliere per primo) e si lasciasse Simoni al tour. Cunego in questo modo, sfruttando il suo spunto veloce e la sua duttilità come atleta, potrebbe anche correre le classiche delle ardenne con aspirazioni di vittoria.
Questo ovviamente non è l'unico scenario possibile: considerati i limiti denunciati da Simoni nei due tour de France corsi, si potrebbe far preparare Gibo al Giro e alla Vuelta e far concentrare Cunego sul tour dove, vista l'assenza di Armstrong, potrebbe anche vincere. A questo punto Cunego potrebbe correre le classiche di agosto con ampie velleità (S.Sebastiano e Zurigo le vedo molto adatte a lui). L'importante è che i due atleti non si scannino nella corsa rosa.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 06/12/2004 alle 17:58
Caro Emiliano, interessante quello che dici, ma mi preme fare due precisazioni :
1- La Saeco avrebbe volentieri scaricato Simoni ma nessuna squadra si è sentita di elargire a Simoni l'ingaggio che attualmente percepisce in Saeco.
Quindi, suo malgrado, è stata costretta a tenerselo.
2- Scontato che Simoni non è corridore da Tour e che Cunego non può puntare al Tour perchè troppo giovane, perchè handicappato dalle cronometro e dal percorso, nel 2005 i due saranno costretti a scontrarsi al Giro cercando di non danneggiarsi. Poi prevarrà il più forte ed il più scaltro tenendo naturalmente in considerazione anche tutti gli avversari delle altre squadre.
Ciao.Evviva il ciclismo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/12/2004 alle 19:02
ora tranne l'annosa querelle sul fatto che cunego sia o meno tagliato per il tour,dove ognuno e'lecito abbia una propria opinione,stavolta sono abbastanza d'accordo con ciglgian...la saeco avrebbe voluto privarsi del trentino ma il suo faraonico ingaggio fatto in tempi in cui era il piu'forte italiano per le grandi corse a tappe glielo potevano pagare solo un'altro paio di squadre in italia(ammettiamo che per scelte familiari nn voglia andare all'estero):la fassa e la neonata liquigas,beh la prima ha fatto una scelta ben precisa puntando tutto o quasi su petacchi e la seconda ha fatto altre scelte,anche perche'una volta preso il blocco caldirola ed alessio con garzelli e pellizotti nn poteva fare diversamente!

quindi la convivenza mi sembra abbastanza forzata tra i due,ora io vedo un cunego che per meriti conquistati l'anno scorso si meriterebbe di partire capitano unico al giro,con gibo spalla,pronto "solo" in caso damiano nn fosse quello dell'anno scorso(piu'o meno il contrario dell'anno scorso),vista la nausea da tour del trentino vedo bene un cunego libero di inventare e fare esperienza magari con una squadra con punte per vittorie parziali(mazzoleni,bortolami,astarloa etc.)ed infine alla vuelta partirei con una squadra tutta compatta per simoni che,seppur nn primeggiando mai in classifica,ha sempre corso vuelte da protagonista!!!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 06/12/2004 alle 19:28
Cari amici,

vorremmo tornare all'origine di questo thread per dire qualcosa sul ruolo dei giornalisti. Non è stato Claudio Gregori della Gazzetta a mettere in bocca a Simoni il rilancio sulla teoria del tradimento di Cunego al Giro: il giornalista ha semplicemente riportato le dichiarazioni di Gibo. In che senso avrebbe speculato sulla vicenda?
Il giorno dopo Cunego ha risposto per le rime, anche in questo caso non imbeccato da nessun giornalista. Il dovere di cronaca impone ai giornalisti di rendere conto di tali querelle, che esistono indipendentemente dal fatto che possano poi essere rese pubbliche. A volte nessuno le scopre, a volte sì. Perché buttare sempre la croce sui giornalisti?
Tra l'altro, tra un buon numero di giornalisti che affermano una cosa, e Bobo Vieri che la smentisce, non abbiamo dubbi di chi fidarci. Proprio recentemente Totò Schillaci ha confessato in tv che una sua celebre rissa con Baggio, negli spogliatoi della Juve, era vera. All'epoca piovvero accuse pesanti sui giornalisti che la rivelarono. Del resto non è che uno si sveglia una mattina e s'inventa una rissa: sicuramente qualche fonte (compagni di squadra dei coinvolti, in genere) gli ha dato la dritta.

Quanto al gossip, è deprecabile, ma è un'altra cosa. Mentre Cicloweb.it dà copertura delle liti tra Cunego e Simoni, perché fondamentalmente nascono e si sviluppano nell'ambito sportivo, vi sfidiamo a trovare una sola riga di cronaca sul recente divorzio di Armstrong o sulla sua nuova storia d'amore. Quelli sì sono solo fatti suoi, così come erano fatti privati le relazioni coniugali o extra o post di Bugno o di Coppi, in passato. Noi non ce ne saremmo occupati, ma in entrambi i casi ci furono schiere di perbenisti pronte a ululare.

 

[Modificato il 06/12/2004 alle 19:33 by Admin]


 
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  postato il 06/12/2004 alle 20:54
Caro Admin, raccolgo la tua risposta, ma ti spiego perchè i miei pensieri sono comunque quelli: non dico che il giornalista non debba dare la parola ad un atleta (rimanendo nell'ambito del giornalismo sportivo) o ad un dirigente o, peggio ancora, di non consentire alle persone prese in questione il diritto di replica e/o di rettifica, anzi.

La cosa che assolutamente non mi piace, però, è il fare di una litigata, anche grave se vogliamo, un caso nazionale: quanti di noi giocando a calcetto con i propri amici se le sono dette (a volte anche date) di santa ragione per un presunto rigore o per una rimessa dal fondo che in realtà era un calcio d'angolo? Nessuno si scandalizza, poi, se i due amici in questione finiscono a mangiare insieme (anche la sera stessa). Il giornalista che da la parola a qualcuno che lo richiede fa il suo lavoro; quello che fa domande provocatorie, si lascia andare ad interpretazioni o peggio ancora travisa le risposte il proprio lavoro non lo fa. I giornalisti, come inviati di informazione, devono informare la gente. Poi ci sono quelli che si vestono da opinionisti, e lì cade la loro autorità informativa. Se Aranciata_Bottecchia andasse a fare un'intervista a Braccioforte, e da questa uscisse fuori un qualcosa di "scoopistico", chi ci crederebbe (con tutto il rispetto per l'obbiettività di analisi di aranciata... il mio è soltanto un esempio, trattandosi cmq di analisi)? L'opinionista è un ruolo inventato dalle TV per far lavorare ex-atleti e personaggi di cui francamente, almeno io, non sento il bisogno. Il critico, quello si, può analizzare la situazione facendo capo a dei studi approfonditi sulla materia (mi vengono in mete il teatro, la letteratura e l'arte) e non su proprie concezioni personali. Il giornalista riporta la notizia. Stop. Il lettore deve farsi l'opinione.

Siamo d'accordo che il gossip è deprecabile e che è proprio fuori dalla cronaca sportiva.

Tutto questo io lo dico con la speranza di diventare giornalista sportivo, sia ben chiaro, e senza buttare la croce addosso ai giornalisti. Se un idraulico mi sbagliasse la tubatura in casa mia non me la prenderei con gli idraulici, ma con quell'idraulico. E secondo me giornalisti, e giornali, che speculano, o che tentano di farlo, ce ne sono.

Mario

 
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  postato il 07/12/2004 alle 01:47
In merito alla questione Lampre-Caffita paventata dalla possibile pestata di piedi tra Damiano Cunego e Gilberto Simoni, io vorrei farvi notare alcune cose:
la Lampre, essendo per lo più un'azienda a vocazione italiana (a differenza della Saeco, conosciuta in tutto il mondo) vorrà puntare con decisione al Giro d'Italia, motivo per cui Martinelli e Saronni dovranno avere l'onore e l'onere di schierare entrambi i campioni su citati al via di Reggio Calabria. Per questo, in risposta ad Emiliano, credo che i "due galli nel pollaio" siano necessari... non solo per puntare alla vittoria finale (seppur con la "macchietta" di Cunego che partirà anche in vista dell'esperienza Tour, mentre Simoni ha come obbiettivo primario la Rosa), ma anche per far parlare i giornali della loro rivalità: vuoi mettere la pubblicità per l'azienda? E quei corridori di quella squadra sulla bocca di tutti?

Certo, Cunego può puntare anche secondo me alle classiche più dure, visto il suo notevole spunto veloce (nella prima vittoria al Giro ha battuto McGee e Moreni, praticamente due ex-velocisti...), ma dubito che almeno per il 2005 questo accada. Magari lo vedremo al via, e protagonista, a Freccia e Liegi, ma credo si fermerà lì. La Lampre-Caffita farà bene invece a chiedere a Gibo gli straordinari per correre una Vuelta da primattore (diciamo anche unico protagonista) e far disputare ad Eddy Mazzoleni (guai giudiziari permettendo: come è andata a finire la storia della perquisizione dello scorso anno al Giro?) le restanti classiche con l'aiuto dei vari Commesso e Bortolami

P.S.: Credo che Simoni avrebbe comunque rifiutato un passaggio ad un'altra squadra; credo che il suo carattere voglia dimostrare di essere un vincente non scappando da Cunego, ma affrontandolo. Se non gli sarà data la possibilità allora nel 2006 sarà pressochè certa la sua partenza dal neonato team. Ma credo anch'io che, con l'ottima direzione di Martinelli, tra un paio d'anni Simoni possa essere il primo gregario di Cunego, quest'ultimo permettendo (lasciando a Gibo gli spazi che si merita, o che gli assegnano)

 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 07/12/2004 alle 10:07
la mia opinione è che un giornalista sportivo debba parlare di sport nel senso stretto e anche se siamo in un periodo di pausa ce ne sono di argomenti di cui parlare riguardo al ciclismo che non siano la litigata tra simoni e cunego.per esempio di preparazione:non ho mai trovato un articolo sui quotidiani che parli delle preparazioni che fanno le varie squadre durante l'inverno (anche se so che non è facile sapere tutto perchè magari preferiscono tenere qualche segreto.Non servono pagine intere con terminologie tecniche (quelle in caso si possono usare nelle riviste di settore) ma qualcosa sì per far conoscere anche a quelle persone che quando gli si parla di ciclismo l'unica rsposta che ti danno è "sono solo tutti dei dopati!", che il ciclismo è invece fatica e sacrificio ed è uno sport con la "S" maiuscola, non come tanti altri che si definiscono sport ma non vengono fatti sfruttando le capacità umane ma sfruttando motori artificiali.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/12/2004 alle 12:52
il discorso che fai mario riguardo il ritorno pubblicitario e di conseguenza economico che dara'avere un duello in casa ancor prima che nei confronti di tutti gli altri proprio al giro,che e'cmq la miglior vetrina per le squadre italiane,e'assolutamente vero!
la vedo pero'piu'che come una scelta del team,come una gran bella consolazione di un aspetto tecnico che sicuramente nn era l'ideale prospettato;io credo che la lampre-caffita si sarebbe liberata volentieri dal trentino,magari sostituendolo con figueras e valverde,dico loro perche'sono stati piu'o meno avvicinati ma poi sono sorti dei problemi di varia natura,di modo che si sarebbe potuto fare programmi abbastanza complementari tra i tre senza che nessuno si pestasse i piedi,al massimo con i due talenti del ciclismo mondiale che si potevano incontrare al tour ma cmq senza nessun problema,in quanto ad entrambi almeno sulla carta era richiesto di fare esperienza!in qusto modo oltre che a rinnovarsi(lo spagnolo a 10 anni di meno di gibo)capite come le potenziali vittorie dei due si sarebero moltiplicate rispetto alla situazione attuale!
sicuramente ora stara'alla bravura di martinelli a far in modo che la coppia tragga vantaggi dal fatto di essere in due,anche perche'se nn tradiranno le attese pure garzelli e cioni(ai quali si potrebbe aggiungere anche pellizotti)e savoldelli-popovich saranno delle coppie altrettanto temibili,oltre ad un basso che i due saeco dovranno cercare di staccare in montagna visto che presumibilmente andra',seppur di poco,meglio a cronometro,e se sara'quello dello scorso tour nn ci sara'spazio per conflitti interni nello squadrone di martinelli ma anzi dovranno cercar di unirsi senza pensare ad interessi personali ma solo al bene della squadra!
credo infatti che nn servira'che uno dei due si consegni all'altro facendogli da spalla,ma almeno fino all'uscita delle dolomiti credo si dovranno mettere in gioco entrambi peche'considerando che ad ivan l'anno scorso neanche armstrong l'ha staccato in montagna,e che da un popovich che credo vedremo come mai prima,si potrebbe pagare anche 5 e piu'min.a cronometro....per nn parlare di un vinoukourov se il kazako decidesse di esser protagonista in una corsa che sembra esser su misura per le sue caratteristiche!

certo che solo a parlarne la sfida al prossimo giro si fa gia'entusiasmante...

 

[Modificato il 07/12/2004 alle 12:54 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 07/12/2004 alle 20:15
Innanzitutto non bisogna scordare che, senza l'esplosione di Damiano, oggi staremo parlando del "tris Rosa" di Simoni, uno degli italiani più forti per le corse a tappe. Non trattiamolo come un fardello, dunque, anche perchè il campione trentino può dare, secondo me, ancora molto al ciclismo e alla Lampre-Caffita (non dimentichiamoci che il primo Giro, nel 2001, lo vinse proprio con Saronni)

Certo, ognuno fara corsa a sè e dato che sono grandissimi professionisti non si faranno di certo battaglia a scapito della squadra (sennò sai Martinelli...)! Nel 2004 se lo sono potuto permettere, vista anche la scarsa rosa di pretendenti (i più accreditati, Garzelli e Popovych erano venuti clamorosamente a mancare), dovendosi guardare soltanto dal "tic-tac" di Honchar e dalla voglia di Cioni (cmq staccatissimo)!

Nel 2005 Basso, la coppia di "esploratori", la coppia della Liberty, e tutti coloro che abbiamo già citato daranno molta più battaglia... quindi "buon viso a cattivo gioco", se servirà

P.S.: Per quanto riguarda le prove in linea, la Lampre-Caffita ha "confermato" dal Team Saeco l'austriaco Glomser, un tipetto con uno spunto veloce discreto e una buona tenuta in salita (nel 2004 vinse il Giro d'Austria), che potrebbe ben figurare nelle classiche "non-monumento", diciamo così

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/12/2004 alle 20:29
mario pensandoci bene dire che ognuno fara'corsa a se e'gia'uno svantaggio,mi spiego:io credo che per "sbancare"il prossimo giro servira'che i due cercheranno di unire le loro forze,senno'sara'molto dura staccare un campione come basso,ma anche ad un garzelli o dare parecchi minuti a corridori come popovich ma anche gontchar e se sara'sui livelli di qualche anno fa beloki!
credo potrebbe nn bastare che ognuno facesse corsa a se,o quantomeno le due corse dovranno essere complementari e mai pestarsi i piedi,anche perche'poi si metterebbe in crisi tutta la squadra,rischiando di rovinare tutto!
ragazzi sara'una mia sensazione,spero di sbagliarmi anche perche'so che se sara'cosi a parita'di condizione a vincere sara'cunego(quantomeno tra i due),ma dopo cio'che e'stato fatto l'anno scorso e cosciente della rabbia che gibo cova per le cocenti delusioni di questo 2004 io veramente proprio nn riesco a vedere il trentino starsene buono se si presentasse una situazione simile a falzes...

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 07/12/2004 alle 23:35
conoscendo il testardo ma leale Gibo penso che lui pretenda solo di potersela giocare alla pari con cunego: sono due attaccanti-scattisti e quando qualcuno dei due "se la sente" deve partire, a meno che il compagno non l'abbia anticipato sul tempo...
Per la squadra,poi, il lavoro è lo stesso sia per uno che per due capitani (non credo che in un ipotetico gruppetto di migliori possa entrare qualche altro corridori se non Mazzoleni...); l'unico problema potrebbero essere eventuali "fazioni" in seno alla squadra tra i gregari, ma questo sta solo a loro e alla loro professionalità...
La concorrenza è solleticante (ho letto poco fa sulla Gazzetta che anche Beloki verrà al giro per fare più o meno sul serio)ma attenzione a chi ci viene per la prima volta e poi su vinokurov ho qualche dubbio sulla sua resistenza alle tre settimane: qui si fa sul serio fino alla fine, non come al tour che all'ultima settimana c'è quasi solo la maxi-crono(tour 2003: staccato a luz-ardidien tappa 14 perse 1'30" da ullrich,basso,mayo,zubeldia,hamilton mentre il giorno prima quasi quasi prendeva la maglia; praticam stesso tempo di Mayo nell'ultima crono del sabato...)
Cmq una cosa è sicura,l'attesa è tanta: non potremmo essere già ad aprile?

 

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Pedivella rovente

 
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  postato il 07/12/2004 alle 23:42
Dimenticavo i ringraziamenti ad aranciata per il gradimento mostratomi; e ricambio perchè mi ha dato qualche retroscena sulla tappa del mortirolo che non conoscevo: per farsi un'idea bisogna avere più elementi oggettivi possibili.

 

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Pedivella rovente

 
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  postato il 08/12/2004 alle 15:02
Sarebbe bellissimo (e commovente) se i due si aiutassero per sconfiggere gli avversari... ma siccome questo non è un gioco manageriale dove si possono impostare i ruoli ed i gradi in seno ad una squadra, bisognerà scontrarsi con la realtà

Non puoi portare entrambi e "sperare" che uno dei due si pieghi al gregariato verso l'altro... sarebbe un controsenso! La verità è che i due Lampre-Caffita saranno la variante impazzita della corsa rosa: nelle altre squadre la suddivisione dei ruoli è più o meno scontata. La Discovery ha un Savoldelli "falco" in discesa, mentre Popo è notevolmente migliorato a cronometro, nella Liberty tra Scarponi e Beloki (il fatto che farà sul serio al Giro, caro Umbi, l'ha dichiarato anche su tuttobiciweb) non c'è neanche bisogno di dire chi preferisce la salita e chi il "tic-tac", mentre Martinelli e Saronni hanno due scalatori, forse i due più forti scalatori del plotone (con Basso e, se ci sarà, Piepoli), e non sarà facile dividere la posta in palio

Che Saronni, Corti e Martinelli si affidino all'estro dei due scattisti, allora, magari col rischio di non dormire la notte successiva a qualche tappa dove i due tenderanno ad "escludersi". Siccome poi Mazzoleni, Spezialetti, Tonti, Sabaliaukas, Szmyd e Stangelj hanno dimostrato di saper fare l'andatura per tutti i 3000 km del tracciato, che Cunego e Simoni ci facciano divertire (e discutere, senz'altro) durante la corsa, anche perchè sono sicuro che papà-Martinelli (soprattutto per il veronese) fornirà le dovute spiegazioni tattiche durante le tre settimane

Umbi, magari fossimo ad aprile... anche se mi accontenterei anche di metà febbraio...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/12/2004 alle 20:09
CUNEGO, SIMONI, MARTINELLI

Ricordo di avere letto un’intervista di Cunego, probabilmente all’ "arena di verona", forse in uno stralcio riportato sul blog di Srekal, dove gli riferivano che Cassani lo aveva visto appesantito sull’ultimo passaggio delle torricelle.
Damiano rispose che Cassani lo aveva visto appesantito anche nella tappa di Corno alle scale, invece non era vero.
Nell’intervista concessa a cicloweb sembra avere fatto marcia indietro, racconta di aver patito un appannamento e di essersi un po’ piantato, probabilmente per avere sbagliato il tempo dell’attacco.
Quest’ultima versione è molto credibile, anche se è stato straniante vedere Simoni partire all’inseguimento di un compagno di squadra.
Mi ero fatto quest’idea
1) Cunego sferra un attacco che non era stato programmato oppure che era stato programmato con tempi diversi, forse troppo anticipato, ed in entrambi i casi finisce per irritare Simoni.
2) Dopo un po’ Simoni parte all’inseguimento.
3) Cunego si pianta per avere speso eccessive energie nello scatto, oppure dall’ammiraglia Martinelli lo avverte che Simoni è partito all’inseguimento e che quindi deve fermarsi ed attenderlo.
4) Simoni raggiunge Cunego e lo supera senza degnarlo di uno sguardo, esattamente come si procederebbe contro un avversario per precipitarlo un una soggezione psicologica.
5) Cunego non tenta nemmeno di tenere il passo di Gibo, probabilmente perchè gli ordinano di attendere gli avversari, di proseguire a ruota e di bruciarli poi allo sprint, come effettivamente accadde.

Ma la domanda rimane valida: Cunego si era piantato o la reazione di Simoni ha spinto Martinelli ad ordinargli di fermarsi?
Niente può fugare del tutto i dubbi ma, colpo di scena, nel bellissimo bicisport di dicembre c’è una precisa dichiarazione di Martinelli:
"Damiano andava veramente troppo forte, tanto che in certi momenti l’ho fatto rallentare per non innervosire Gilberto. Il leader era Simoni, quando Damiano è scattato a Corno alle Scale gli ho detto di fermarsi "


Cambiando tema, come non ricordare il "bastardo ignorante" rifilato da Simoni a Cunego in quel di Bormio.
Per Simoni il Bocia avrebbe dovuto rispettare una sorta di patto d’onore, ovvero tirargli la volata anche a costo di perdere la tappa, perchè è "pericoloso" vincere sempre.
Martinelli racconta che in partenza quella tappa vedeva Simoni capofila, ma aggiunge di averli avvisati che se li sarebbe mangiati se avessero perso la tappa solo per farsi la guerra.
Spiega anche che quel giorno Simoni non aveva le gambe, altrimenti Cioni e Sella non lo avrebbero raggiunto, ma dice anche che Cunego ha sbagliato a scattare così forte (umiliando Simoni), ma probabilmente aveva paura di perdere la tappa (secondo me Simoni stava "Traccheggiando" eccessivamente, Damiano si è voltato tre volte per cercarne lo sguardo senza trovarlo).
La filosofia di Simoni sostiene che non bisogna comportarsi da cannibale.
In albergo Cunego si barrica in camera senza mettere fuori il naso, Simoni fà il diavolo a quattro finchè Corti, il classico buono che quando s’incazza fà paura anche a belzebù in persona, gli rinfaccia il comportamento da cannibale che egli stesso aveva tenuto con Pantani l’anno precedente, riconducendolo a più miti consigli.
Ma l’episodio non ha mancato di influire sull’animo del Piccolo Principe
Nella Japan cup di Utsunomiya Cunego regala la vittoria a Patrick Sinkewitz, sempre su bicisport si legge che a tre giri dalla fine la saeco impone il forcing con Celestino, Szmyd e Bertagnolli, finchè all’ultima tornata Cunego parte da solo, solo Sinkewitz resiste e per tutto il tracciato è il campioncino saeco a fare l’andatura con il tedesco sempre a ruota, finchè all’ultima curva Damiano lascia strada libera, sconcertando gran parte dei tifosi giapponesi che erano corsi ad acclamarlo.
"Non voglio fare il cannibale, con il secondo posto rafforzo il mio primato nella classifica mondiale".
Ciascuno si può fare la propria opinione e dire che abbia sbagliato o che abbia agito correttamente, ma non si può dire che l’episodio di Bormio sia passato senza influenzare il comportamento di Damiano.

 

[Modificato il 08/12/2004 alle 20:12 by aranciata_bottecchia]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/12/2004 alle 21:23
beh pero'io credo che se si ripresentasse una situazione,ma soprattutto una gara di importanza simile a quella di bormio2000,uno dei piu'bei tapponi del giro,penso che cunego si comporterebbe esattamente allo stesso modo...si puo'rinunciare ad una japan cup,ma nn ad un tappone di un giro,il piu'importante per una squadra italiana!

nn sottovaluterei questa dichiarazione di martinelli,ad una rivista che e'la bibbia come bicisport e quindi a migliaia di potenziali lettori,beh in una situazione di perfetta armonia e soprattutto di pari stima e considerazione per i programmi futuri,a me sembra stridere nn poco,con un'umiliazione gratuita manco tanto velata che con queste frasi gibo ha subito da parte del loro d.s. ...

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 08/12/2004 alle 21:56
Guarda Pirata, io credo che il Cunego di oggi si comporterebbe diversamente anche a Bormio, nel senso che non si girerebbe più tre volte per cercare Simoni ma farebbe la propria volata di prepotenza, come è giusto che sia.
Piuttosto penso che in un futuro non avrebbe problemi a barattare un successo di tappa con un eventuale compagno di fuga che lo aiutasse attivamente a far fuori gli avversari, e credo che non lo vedremo più scatenato nelle corse minori, perchè non dovendo più dimostrare nulla giocherà sempre più spesso a tenersi coperto per pretattica, a non mostrare più apertamente la propria forza se non nei traguardi di grande prestigio.
Potrei anche sbagliarmi, ovvio.

Su Martinelli: spero che nel mio post non si confondano le sue dichiarazioni con le mie "rielaborazioni".
Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/12/2004 alle 22:02
allora la pensiamo esattamente allo stesso modo,ed e'il giusto atteggiamento che deve avere un campione seppur giovane come cunego!!!

su martinelli beh certo dovrei leggere il pezzo da te analizzato,ma davo per scontato che mettendo le virgolette la frase da te riportata come dichiarazione fosse esattamente tale,e se cosi fosse nn lascia molto spazio ad altre interpretazioni,nn credi...

 

[Modificato il 08/12/2004 alle 22:04 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 08/12/2004 alle 22:08
Confermo, nel virgolettato ho citato esattamente la dichiarazione di Martinelli pubblicata da bicisport.
Ciao Piratissimo

ps Ho visto che mi hai agganciato con il numero dei post!
Complimentissimi

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 09/12/2004 alle 09:55
Attenzione pero' a non confondere le idee: la tappa dell'anno prima alle cascate del Toce
non vedeva gibo e un compagno in fuga, e martinelli si' che si sarebbe arrabbiato se avesse lasciato la vittoria a
Frigo (che aveva appena vinto il giorno prima...) o a Pellizotti. E in quest'ottica nessuno critica Damiano, visto che ha portato a casa
la vittoria, solamente Gibo si attendeva il ricambio del favore di Montevergine, che non e' avvenuto.
Da qui il bastardo e l'ignorante perche' senza volerlo (credo...) ha rotto un equilibrio che comunque si era creato (Simoni dopo Falzes:"E' andata
come temevo, ma non come volevo...comunque ora il gioco e' per Damiano..").
N.B. Nel 2002, Gibo fu escluso dal giro per via di un documento presentato da alcune squadre a Castellano in cui si
parlava di quastioni di opportunita' legate alla permanenza di un atleta positivo ad un test antidoping pre-giro: a termini di regolamento UCI, lui poteva gareggiare fino almeno
alle controanalisi (come fu fatto con garzelli). Castellano per evitare malumori e possibili proteste opto' per il fermo del corridore...
Cosa vi aspettavate l'anno successivo se non una "vendetta, tremenda vendetta"?

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2004 alle 13:29
Per Umbi: non discuto assolutamente quello che scrivi, Gibo poteva avere in cuor suo una motivazione validissima.
Che Corti abbia usato quei termini mi sembra di averlo sentito dire da Pier Augusto Stagi di tuttobici in una puntata di bikeshow (ma non ci metto la mano sul fuoco).
Credo che in quella situazione il team manager non avrebbe potuto fare il pompiere in maniera migliore, ha rinfacciato a Simoni, che aveva già vinto due tappe e stradominava la classifica, che in quell’occasione si è comportato da cannibale replicando alla rasoiata di un Pantani fuori classifica (come del resto lo era un Frigo che era attardato ben oltre i dieci minuti).
Se nel ciclismo ci stà il comportamento di un Simoni alle cascate del Toce, allora ci stà anche quello di un Cunego a Bormio.
Tenendo presente che, a dispetto di quello che Cunego ha dichiarato a Roberto Sardelli, a bicisport Martinelli ha detto di avere fermato Cunego a Corno alle Scale (tappa voluta fortemente dallo sponsor saeco, il cui arrivo era praticamente poco sopra allo stabilimento di produzione delle macchinette).
Quindi favore per favore credo che la situazione fosse già in pareggio.
Se poi quando il Cuneghin si voltava per cercarlo il buon Gibo si fosse fatto vedere, forse il Bocia gli avrebbe anche tirato la volata.
Non dimentichiamo che a questo ragazzino tra tutte le qualità che possiede sicuramente fà difetto (o faceva difetto) l’esperienza, donde è credibile che vista la letargìa di Simoni abbia avuto paura che la tappa si potesse perdere e dunque prese la decisione di scattare con tutta la potenza che avesse in corpo, umiliando involontariamente il Gibo.
Ripeto, per me il Cunego di oggi non si girerebbe neanche a guardare e tirerebbe dritto per la sua strada.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2004 alle 14:13
e'sicuro umbi che se gibo si fosse dimostrato al top,o quantomeno il migliore dopo cunego,nella salita di bormio2000, quest'ultimo gli avrebbe tirato la volata eccome,ma capisci che se martinelli gli ordina pero'di nn rischiare di perdere la tappa,beh cos'altro doveva fare cunego se nn andare a vincere in scioltezza..tra l'altro guarda caso all'arrivo gibo nn fu neanche secondo e gia'questo e'piuttosto significativo,e se ha cio'aggiungi che cioni,nn dico un fenomeno e soprattutto nn uno scalatore puro,quel giorno era andato a colmare il buco creatosi in precedenza puoi capire che il rischio di una disfatta era veramente troppo alto!!!

 

[Modificato il 09/12/2004 alle 14:16 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 09/12/2004 alle 14:23
cunego è e sarà il capitano della Lampre...a Simoni il compito di concludere la carriera come apripista di uno dei più grandi campioni del XXI secolo!

 

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  postato il 09/12/2004 alle 14:36
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ripeto, per me il Cunego di oggi non si girerebbe neanche a guardare e tirerebbe dritto per la sua strada.


E io sinceramente spero che in futuro faccia proprio cosi'. Ma insomma, in fin dei conti, Simoni non e' che sia stato battuto per qualche centimetro: e' finito ben staccato. Cunego era ben piu' forte degli altri. Cosa doveva fare? Scendere dalla bicicletta e finire a piedi? Non vedo sulla base di quale spirito sportivo Simoni puo' reclamare che la vittoria spettava a lui!

In tema di volate e di recriminazioni, credo che la carta Cunego potesse essere giocata meglio ai mondiali. Che ne so? Si poteva chiedirgli di partire a tutta ad un chilometro dal traguardo per obbligare Freire e Zabel a una volata lunghissima e permettere a Paolini di stare a ruota o magari fare il contrario. Ad ogni modo penso che si potesse fare qualcosa di piu' astuto che dire semplicemente: "la volata la fa Paolini..."

Per carità, con questo non voglio dire che si sarebbe vinto il mondiale. Freire e Zabel sono pur sempre dei grandissimi velocisti!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2004 alle 14:49
e'vero felice,sia basso ma soprattutto cunego sulla carta all'ultima tornata potevan fare qualcosa in piu',ma solo sulla carta e se il buon ivan anche se timidamente nelle ultime tornate ci ha provato,salvo poi nn insistere,anche perche'nn sostenuto da bogeerd,il fatto che damiano per sua stessa ammissione al mondiale,all'ultima tornata sulle torricelle,si e'piantato,riuscendo cmq con la sua grande classe a restare con i primi,era difficile che potesse attaccare pochi minuti dopo quando il gruppo tirato da grandi campioni spagnoli,filava a sessanta all'ora...e poi l'attacco di freire in salita ha psicologicamente tagliato le gambe a tutti,e vorrei vedere!!!

 

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  postato il 09/12/2004 alle 15:09
Un bravissimo a Ivan per averci provato e per averci dato un attimo di speranza. Per quanto riguarda Cunego, penso che gli si dovesse chiedere di fare qualcosa all'ultimo chilometro, non sulle Torricelle. Era chiaro che se si faceva una volata classica, negli ultimi 200-300 metri, l'avrebbero vinta senza ombra di dubbio i grandi spinters, Zabel o Freire. Bisognava provare a uscire dalle regole, sacrificando qualcuno (p.es. Cunego) in uno sprint disperato per favorire qualcun altro (p. es. Paolini). Detto questo, con tutti gli spagnoli che c'erano in quel gruppo, probabilemente non sarebbe servito a niente. Ma almeno uno ci avrebbe provato...
 
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  postato il 10/12/2004 alle 00:12
Sono d'accordissimo con Felice!!

Cunego a Bormio2000 era più forte di tutti (Simoni compreso) e ha vinto, Simoni lo era a Corno alle Scale, e lì ha vinto lui (anche se il vantaggio nelle ultime centinaia di metri fu piuttosto recuperato dagli altri, sintomo comunque di una non brillantissima condizione e/o dei primi segnali di insofferenza verso il veronese)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2004 alle 01:00
Ciao Mario, la verità la sanno solo Cunego Simoni e Martinelli, ma stando a quanto ho riportato nei post precedenti direi che non si può sciogliere il dubbio che la vittoria fi Gibo sul Corno alle scale fosse piuttosto "imposta".
Di sicuro la rivalità tra i due ha fatto epoca e passerà agli annali, polemiche comprese, e tra un decennio ci sarà ancora qualcuno a fae domande o a ricordare i fatti del giro 2004.
Ciao

 
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  postato il 10/12/2004 alle 10:26
Scusate ma alle cascate del toce, nessuno fu in grado di tenere il ritmo di gibo che vinse per distacco, quindi
non capsisco il cannibalismo: che si doveva fermare? e poi il giorno prima a pontechianale non fece neanche la volata con frigo...
Anche Miguelon lasciava le tappe, ma ai suoi compagni di fuga, mica a quelli che aveva staccato!
A bormio, poi, i due non si sono capiti tant'e' che ai 200m parti' cunego per fare lo sprint e simoni che era terzo provo' ad andargli subito in scia credendo che gli tirasse la volata,
ma lo scatto fu cosi' secco che simoni ottenne solo il risultato di tirare la volata a cioni e gonchar: vi pare che se ci fosse stata una qualsiasi strategia preordinata per un ipotetico arrivo in
volata i due se la sarebbero giocata in quel modo correndosi dietro?
Martinelli mi avete detto che li "minaccio'" se avessero perso la tappa per corrersi contro: mi pare che tirare la volata ad un compagno non sia corrersi contro, o no?
che cunego fosse il piu' forte quel giorno e' chiaro, e se l'accordo era che in caso di volata toccasse a cunego, simoni ha torto, viceversa se c'era liberta' valeva tutto...
Ripeto: non ho mai detto che cunego ha fatto male, ho solo espresso quello che simoni si aspettava dal compagno che aveva appena vinto il giro.
Forse oggi damiano non lo rifarebbe, o forse farebbe la sua corsa in totale liberta': lo scopriremo fra pochi mesi....

 

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  postato il 10/12/2004 alle 13:53
forse allora e'meglio che parli chiaro a scanso di equivoci,io credo che martinelli volesse intendere di provare a vincere con simoni con uno scatto in salita,per distacco diciamo ed in caso di volata con piu'di tre quattro uomini,dove l'esser in due poteva nn bastare,con cunego visto che il veronese era nettamente piu'veloce e soprattutto piu'in forma di tutti,a maggior ragione vedendo gibo tutt'altro che brillante...questo vuol dire nn rischiare!!!
nn gli ha mica detto proviamo a vincere con simoni a tutti i costi...


sulla tappa di pontechianale gibo come quest'anno slulla presolana per sua stessa ammissione disse che fare una volatta quel giorno con un frigo strordinario voleva solo dire perdere energie preziose,senza nessun risultato,fu una scelta per modo di dire...paragonarlo a miguel mi sembra proprio una forzatura!!!

ciao umbi mi unisco ai complimenti di bottecchia sulla tua notevole competenza

 

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  postato il 10/12/2004 alle 14:21
ciao Pirata, mi sono espresso male nel paragone simoni-indurain; volevo dire che neanche il piu' grande signore degli ultimi 20 anni cioe' Miguelon, se staccava gli avversari in maglia gialla o rosa li attendeva per non fare il cannibale.
A pontechianale simoni non fece la volata perche' frigo meritava la tappa e perche' non ne aveva piu'! Il paragone tra i due e' infattibile come hai detto tu.
L'unico gesto "alla indurain" fu sul pordoi con perez cuapio nel 2001, dove gibo prese la maglia rosa per la prima volta in carriera (anche se alcuni lo criticarono dicendo che il pordoi non si lascia a nessuno..(Rino Negri su tutti)).
grazie per i complimenti, e' la prima volta che trovo un forum di tifosi veri e soprattutto competenti e obiettivi che amano il ciclismo per quello che rappresenta, cioe' sacrificio e passione. Grazie!!

 

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  postato il 10/12/2004 alle 14:52
parliamo un po' di futuro.
Ho sentito che Damiano dovrebbe esordire a fine febbraio in una di quelle brevi corse a tappe spagnole (credo vuelta Castilla y leon o simili..), mentre Gibo pare essere intenzionato a partire addirittura con il tour Down Under in Australia attorno al 20 gennaio.
Conclusioni personali:
1) Gibo vuole arrivare al top per il giro e comincia sulla falsa riga della magica stagione 2003 (li' inizio con il giro del Qatar a fine gennaio, ma essendo totalmente piatto forse tanto vale andare dai canguri...)
2) Damiano parte piano(scusate la rima..), ma e' anche molto govane e, al contrario dell'amico-rivale, non gli servono certo molte gare per entrare in ritmo, quindi prevedo un cunego al top non dal giro del trentino, ma semmai dopo una settimana di giro d'Italia, anche se lui continua a dichiarare che il giro e' il suo primo obiettivo e che al tour non pensa di fare molto sulserio..
Gli dobbiamo credere?

 

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Pedivella rovente

 
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