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Autore: Oggetto: Italia e i "Piccoli" Giri....

Livello Herman Van Springel




Posts: 445
Registrato: Jun 2006

  postato il 15/06/2006 alle 23:37
Forse sono troppo pignolo...ma perchè un corridore Italiano da due anni circa non riesce a vincere un "piccolo" Giro( Tirreno- Paesi Baschi-Svizzera- Delfinato -Giro di Germania- Parigi Nizza- Romandia- etc.)????
Escluso il Paesi baschi di Di Luca dello scorso anno non si è più vinto niente.Mentre gli spagnoli ad esempio riescono sempre a vincere e a monopolizzare il podio in tutte questa corse.
Secondo me i corridori italiani snobbano questi giri...
Forse I nostri corridori preferiscono un 15esimo posto la Giro d'Italia o un 20esimo alle classiche delle ardenne che vincere un Paesi baschi un Giro di Svizzera o un Romandia...

 
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Livello Tour




Posts: 178
Registrato: Mar 2006

  postato il 16/06/2006 alle 18:15
A mio avviso sono 2 le ragioni principali:
- Gli italiani preferiscono impegnarsi nelle corse italiane e non sprecare troppe energie in quelle con poca visibilità (quanti giornali parlano della Vuelta a Murcia o della 3 giorni di La Panne?)
- Spesso queste piccole corse si decidono nella tappa a cronometro, specialità a cui i nostri corridori sono allergici.

Comunque quest'anno Basso a vinto il Criterium Internazionale che può essere assimilato ad una piccola gara a tappe.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1795
Registrato: Sep 2005

  postato il 16/06/2006 alle 19:38
Probabilmente è dovuto alla gran quantità di impegni in italia, le squadre e i corridori preferiscono fare bella figura davanti al proprio pubblico e quindi puntano più sulla Coppi&Bartali o la Coppa Agostoni che sul Delfinato. Se noti molti piccoli giri del pro tour sono andate a corridori che in patria non hanno corse a tappe di rilievo (Dekker, Evans, Landis, Leipheimer) o a corridori di casa (Canada e Marchante).
Inoltre bisogna vedere anche le squadre italiane: la Lampre corre quasi solo in Italia, la Milram non ha uomini da corse a tappe (per la classifica di solito i loro uomini di punta sono Iglinsky e Ghisalberti) e la Liquigas quest'anno proprio non va.

 
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Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 16/06/2006 alle 21:58
Il motivo secondo me sta nel fatto che in Italia non ci sono tante brevi corse a tappe. Tirreno, Coppi & Bartali, Trentino e Brixia e poi?
E' ovvio che gli spagnolo che hanno tantissime brevi corse a tappe poi vadano meglio anche in quelle più importanti...

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1795
Registrato: Sep 2005

  postato il 16/06/2006 alle 22:34
Originariamente inviato da Seb

Il motivo secondo me sta nel fatto che in Italia non ci sono tante brevi corse a tappe. Tirreno, Coppi & Bartali, Trentino e Brixia e poi?
E' ovvio che gli spagnolo che hanno tantissime brevi corse a tappe poi vadano meglio anche in quelle più importanti...


Inolte la più importante di queste (la Tirreno) presenta sempre percorsi inverecondi, lanno scorso se la sono giocata Freire e Petachhi con gli abbuoni, quest'anno Dekker e Jaksche con la crono

 
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Livello Greg Lemond




Posts: 858
Registrato: May 2005

  postato il 16/06/2006 alle 22:58
Mah, io credo che sia anche questione di obiettivi.
I nostri campioni o sono corridori da classiche alla Bettini, Pozzato, Bennati, Ballan e non hanno grandi chances nelle brevi gare a tappe, o sono completi e portati per i GT come Cunego e Basso e si preparano principalmente per quelli. Quindi può capitare che in fase di preparazione Cunego fuori dall' Italia arrivi secondo al Giro di Romandia o alla Vuelta Murcia, o che Basso vinca il Criterium Int, ma non sono certo i loro obiettivi stagionali e molte di queste brevi gare a tappe manco le corrono.
Se poi anche corridori come Di Luca o Garzelli che possono fare benissimo sia nelle classiche che nelle brevi corse a tappe si dedicano ai GT allora la frittata è fatta...

 

____________________
Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 17/06/2006 alle 02:00
Originariamente inviato da gabri59

Mah, io credo che sia anche questione di obiettivi.
I nostri campioni o sono corridori da classiche alla Bettini, Pozzato, Bennati, Ballan e non hanno grandi chances nelle brevi gare a tappe, o sono completi e portati per i GT come Cunego e Basso e si preparano principalmente per quelli. Quindi può capitare che in fase di preparazione Cunego fuori dall' Italia arrivi secondo al Giro di Romandia o alla Vuelta Murcia, o che Basso vinca il Criterium Int, ma non sono certo i loro obiettivi stagionali e molte di queste brevi gare a tappe manco le corrono.
Se poi anche corridori come Di Luca o Garzelli che possono fare benissimo sia nelle classiche che nelle brevi corse a tappe si dedicano ai GT allora la frittata è fatta...


sono d'accordo: ormai queste corse sono diventate di preparazione.
Alla Tirreno si va per preparare la Sanremo, al Romandia per preparare il Giro, al Tour de Suisse per preparare il Tour e così via.
Quando le vinciamo, le vinciamo per caso, tipo Di Luca l'anno scorso ai Paesi Baschi, quando vinse la prima tappa, prese la maglia e decise di difenderla fino alla fine: se magari avesse perso lo sprint della prima tappa, probabilmente non avrebbe avuto lo stimolo di lottare per la classifica.

 
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Livello Herman Van Springel




Posts: 445
Registrato: Jun 2006

  postato il 17/06/2006 alle 12:00
Originariamente inviato da Lopi

Probabilmente è dovuto alla gran quantità di impegni in italia, le squadre e i corridori preferiscono fare bella figura davanti al proprio pubblico e quindi puntano più sulla Coppi&Bartali o la Coppa Agostoni che sul Delfinato. Se noti molti piccoli giri del pro tour sono andate a corridori che in patria non hanno corse a tappe di rilievo (Dekker, Evans, Landis, Leipheimer) o a corridori di casa (Canada e Marchante).
Inoltre bisogna vedere anche le squadre italiane: la Lampre corre quasi solo in Italia, la Milram non ha uomini da corse a tappe (per la classifica di solito i loro uomini di punta sono Iglinsky e Ghisalberti) e la Liquigas quest'anno proprio non va.
Ma un Romandia e un Svizzera sono molto piu importanti di una Coppi e Bartali...sicuramente però gli sponsor preferiscono una vittoria in Italia che in Spagna o in Svizzera, mentre penso che il corridore preferirebbe una vittoria in una breve corsa a tappe del pro-tour.

 
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