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Autore: Oggetto: Solo gli americani

Elite




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  postato il 08/06/2006 alle 12:34
Stavo riflettendo su quanti ciclisti si siano trasformati nelle loro carriera da corridori da corsa in linea a grandi campioni per grandi giri,orbene mi sembra che gli unici a fare il gran salto siano stati LEMOND e ARMSTRONG,il primo lo ricordo ancora brufoloso che vinceva qualche tappa alla TIRRENO ADRIATICO il secondo vinceva il mondiale e qualche tappa al tour ma allo stesso tempo a crono veniva raggiunto e superato da un certo INDURAIN partito 3 minuti prima che sembrava possedere un altra cilindrata...voi come spiegate queste metamorfosi,col fatto che gli americani quando si mettono in testa una cosa la ottengono?Con i corsi di sopravvivenza stile RIIS - BASSO?Noi ci abbiam provato coi vari ARGENTIN BETTINI e buon ultimo DI LUCA,ma a parte forse i 2 o 3 anni magici di BUGNO senza grossi risultati,perchè invece i maledetti yankee si?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 12:43
Bè Lemond mi pare altra cosa rispetto ad Armstrong. Era il giovane delfino di un certo "Tasso" bretone piuttosto forte.... A tappe era portato anche da giovane Greg. a cronometro è cresciuto con l'età, invece. Ma l'impugnatura stretta lo ha aiutato molto.

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 08/06/2006 alle 12:57
Anche secondo me il paragone è improprio.

Nel 1982, al suo secondo anno da prof Lemond arrivò comunque terzo alla Tirreno Adriatico e primo al Tour de l'Avenir. Nel 1984, a soli 23 anni e con la maglia iridata, arrivò terzo al Tour, dietro Fignon e Hinault.

 
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  postato il 08/06/2006 alle 13:50
Sentenza, epiteti come "maledetti yankee" tieniteli per te.

L'indagine ci sta, altro no.
Grazie.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
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  postato il 08/06/2006 alle 14:03
Anch'io penso che quella di Lemond non sia stata una trasformazione, bensì una maturazione che nel giro di pochi anni lo ha portato in vetta al Tour. probabilmente se il cognato non lo avesse impallinato durante una battuta di caccia avrebbe potuto vincere anche più di 3 Tour.
Per quanto riguarda gli italiani, ricordo che ad inizio carriera Argentin riuscì ad arrivare 3^ ad un Giro, nel 1984.
Ricordo altri corridori che, pur avendo il pedigree di corridori da corse in linea sono riusciti a vincere grandi corse a tappe, Jalabert, Kelly e, addirittura Maertens, tutti alla Vuelta.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 08/06/2006 alle 14:13
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sentenza, epiteti come "maledetti yankee" tieniteli per te.

L'indagine ci sta, altro no.
Grazie.


Non vorrei sindacare su di un intervento di un moderatore ma 'maledetto Yankee' (damn yankee) è un epiteto molto comune, letterario e cinematografico. Insomma si può affermare che faccia parte del linguaggio comune. Certo l'intenzione che sta dietro ad un aggettivo è difficile da verificare ma stavolta, secondo me, si poteva passare.
Anche se non è compito mio e mi scuso se mi sono intromesso.

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 08/06/2006 alle 14:15
Originariamente inviato da Sentenza

Stavo riflettendo su quanti ciclisti si siano trasformati nelle loro carriera da corridori da corsa in linea a grandi campioni per grandi giri,orbene mi sembra che gli unici a fare il gran salto siano stati LEMOND e ARMSTRONG,il primo lo ricordo ancora brufoloso che vinceva qualche tappa alla TIRRENO ADRIATICO il secondo vinceva il mondiale e qualche tappa al tour ma allo stesso tempo a crono veniva raggiunto e superato da un certo INDURAIN partito 3 minuti prima che sembrava possedere un altra cilindrata...voi come spiegate queste metamorfosi,col fatto che gli americani quando si mettono in testa una cosa la ottengono?Con i corsi di sopravvivenza stile RIIS - BASSO?Noi ci abbiam provato coi vari ARGENTIN BETTINI e buon ultimo DI LUCA,ma a parte forse i 2 o 3 anni magici di BUGNO senza grossi risultati,perchè invece i maledetti yankee si?


A me sembra che tu di Lemond non sappia niente, mentre per Armstrong trascuri il fatto che il cancro lo ha del tutto cambiato, il che non spiega l'andar forte a cronometro, ma in salita sì, perché è ritornato alle corse molto dimagrito. Per quanto riguarda la cronometro anche il pirata era riuscito a migliorare molto.
Una considerazione finale: perché un amante del ciclismo deve "tifare" per forza per un connazionale? A me francamente non interessa per niente dov'è nato un corridore ed ho simpatia ad esempio per chi va forte in salita o per chi mi sembra più simpatico o anche meno incensato in confronto ai suoi meriti, ma limitarsi al "ius sanguinis" mi sembra un po' limitato. Ciao, Carlo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 14:18
Originariamente inviato da Rinaldo in campo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sentenza, epiteti come "maledetti yankee" tieniteli per te.

L'indagine ci sta, altro no.
Grazie.


Non vorrei sindacare su di un intervento di un moderatore ma 'maledetto Yankee' (damn yankee) è un epiteto molto comune, letterario e cinematografico. Insomma si può affermare che faccia parte del linguaggio comune. Certo l'intenzione che sta dietro ad un aggettivo è difficile da verificare ma stavolta, secondo me, si poteva passare.
Anche se non è compito mio e mi scuso se mi sono intromesso.


Maldidos gringos!

 

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Davide

 
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  postato il 08/06/2006 alle 14:34
Originariamente inviato da Rinaldo in campo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sentenza, epiteti come "maledetti yankee" tieniteli per te.

L'indagine ci sta, altro no.
Grazie.


Non vorrei sindacare su di un intervento di un moderatore ma 'maledetto Yankee' (damn yankee) è un epiteto molto comune, letterario e cinematografico. Insomma si può affermare che faccia parte del linguaggio comune. Certo l'intenzione che sta dietro ad un aggettivo è difficile da verificare ma stavolta, secondo me, si poteva passare.
Anche se non è compito mio e mi scuso se mi sono intromesso.


Rinaldo, probabilmente hai ragione, ma comunque la dicitura non è stata virgolettata e - da parte nostra - c'è un alto livello di guardia per far sì che questo Forum non divenga - come altri forum - un'arena dove gli iscritti sparlano.

Difatti, perché "non così grave", la parte finale del post di Sentenza non è stato cancellato, né modificato, così se lo stesso utente vorrà dare a quell'epiteto il riferimento cinematografico/letterario di cui parli, allora potrà farlo semplicemente evidenziandolo.

Ecco, però da parte nostra facciamo sapere che gli epiteti fuori luogo, quando sono fuori luogo, non fanno parte del Forum di Cicloweb.it.

 

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  postato il 08/06/2006 alle 14:44
Credo che Armstrong avesse una propensione per le cronometro anche ad inizio carriera, se non erro prima di fare ciclismo aveva fatto triathlon, quindi era già abituato alla bici da crono.
ricordo che nella tappa di Limoges al Tour del 1995 fece gli ultimi Km da solo volando ad oltre 50 di media! Probabilmente prima del 1999 non aveva mai affrontato una crono con pieno impegno perchè non mirava alla classifica di grandi giri.

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 08/06/2006 alle 14:55
la spiegazione?
motivazioni..
A Lemond hanno sparato accidentalmente..ha rischiato di morire ed è tornato + forte di prima..
X Armstrong la storia la conosciamo tutti..
motivazioni..motivazioni..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 15:12
Suvvia, Lemond è uno dei più grandi corridori di sempre, Armstrong non si sa ancora di preciso che roba sia.

 

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Davide

 
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  postato il 08/06/2006 alle 15:16
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Suvvia, Lemond è uno dei più grandi corridori di sempre, Armstrong non si sa ancora di preciso che roba sia.


concordo su Lemond, un corridore di grande classe ed intelligenza, capace di vincere mondiale e Tour praticamente senza squadra!
peccato che dopo l'incidente si sia dedicato esclusivamente al Tour, negli anni precedenti aveva fatto vedere buone cose anche in Italia (Giro e Sanremo).

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 08/06/2006 alle 15:36
Originariamente inviato da urgnanese

la spiegazione?
motivazioni..
A Lemond hanno sparato accidentalmente..ha rischiato di morire ed è tornato + forte di prima..
X Armstrong la storia la conosciamo tutti..
motivazioni..motivazioni..


ho capito: il segreto è che al campioncino in erba capiti una disgrazia.
tu dici che se sparo a pallettoni contro pozzato mi vince un giro?

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 08/06/2006 alle 15:51
Originariamente inviato da effebi

Originariamente inviato da urgnanese

la spiegazione?
motivazioni..
A Lemond hanno sparato accidentalmente..ha rischiato di morire ed è tornato + forte di prima..
X Armstrong la storia la conosciamo tutti..
motivazioni..motivazioni..


ho capito: il segreto è che al campioncino in erba capiti una disgrazia.
tu dici che se sparo a pallettoni contro pozzato mi vince un giro?


non intendevo dire questo:però concordate con me ke dopo queste esperienze questi due hanno dato il meglio..

 

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Elite




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  postato il 08/06/2006 alle 17:25
In effetti di LEMOND non mi ricordo granchè ma mi pare che vista la sua abilità in volata nei primi 2 o 3 anni di carriera fosse considerato un corridore da classiche,certo il fatto che a 23 anni sia arrivato sul podio al tour significa che è maturato più in fretta di ARMSTRONG però il discorso non è quello di piazzarsi sul podio al tour o vincere la vuelta ma di vincere il tour,la differenza è notevole perchè vuol dire andare fortissimo a cronometro e non farsi staccare in salita,quel salto di qualità non riuscito ai vari KELLY ARGENTIN JALABERT e riuscito solo parzialmente allo stesso BUGNO(che nel 91 e 92 ebbe la sfortuna di trovarsi di fronte un certo INDURAIN),per quanto riguarda gli yankee stavo scherzando mi sembra ovvio....
 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 08/06/2006 alle 17:43
Sentenza, vale forse la pena di tornare a quel 1984...
il Tour aveva una cronosquadre - vinta dalla squadra di Lemond -, una crono di 67 km vinta da Fignon (Lemond 10° a 2.08) e una seconda crono di 51 km anche questa vinta da Fignon che dette 41" al quarto arrivato (Lemond).
Già all'epoca si vedeva quindi una certa predisposizione del giovane americano alle corse contro il tempo, anche se doveva affinarsi.
Quell'anno, però, Fignon era un gradino sopra gli altri: vinse con 10.32" su Hinault e 11.46" su Lemond. E questo perché il Tour non era quello piatto degli ultimi anni: all'11° tappa c'erano tre gpm di prima cat. e uno di seconda; alla 15° uno di prima e uno di seconda; alla 16° un HC; la 17° arrivava all'Alpe d'Huez dopo aver fatto due gpm di prima cat. e uno di seconda; il giorno dopo tre HC (Galibier, Madeleine, La Plagne) con un Lemond buon terzo all'arrivo in salita. Insomma, un Tour un po' più variegato e complesso di quelli a cui ci hanno abituati negli ultimi quindici anni. E Lemond non sfigurava nelle salite.

Discorso diverso dobbiamo fare per il Giro di Argentin (1984). Quel giro non fu particolarmente terrificante, anche perché la tappa in teoria più difficile, quella di Selva di Val Gardena, fu dimezzata. Argentin si impose in due tappe con arrivo in salita particolarmente congeniale alle sue caratteristiche: San Luca a Bologna e Block Haus. Per il resto un brillante terzo posto nel tappone di Arabba, che si sarebbe rivelato decisivo per conquistare il gradino più basso del podio e dignitosi arrivi con i primi. Ma, ripeto, non erano i giri duri di questi ultimi anni.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 20:15
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

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AL CUORE, RAMON....MIRA AL CUORE!!!!!

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 22:10
Lemond (classe 1961) arrivò terzo al Tour nel 1984, dietro al Fignon più forte di sempre (e secondo me il più forte corridore mai visto in una corsa a tappe negli ultimi 30 anni), e ad un certo Bernard Hinault (che, insomma, qualche grande giro lo ha vinto): quindi il suo podio vale parecchio.

Nel 1985 fu secondo dietro al suo capitano Hinault, e non potè fare la propria corsa, frenato dagli obblighi di squadra: secondo me avrebbe perso lo stesso, però è innegabile che qualche laccio gli fu messo.

Nel 1986 finalmente vinse il Tour, battendo il solito "Tasso" che fino ad allora aveva un ruolino di marcia nei grandi giri fatto di 11 vittorie, 1 secondo posto (dietro il già nominato Fignon) ed un ritiro in maglia gialla.

Insomma, è stato un grande delle corse a tappe fin da subito, e non c'è diventato dopo svariati anni come è successo ad Armstrong.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/06/2006 alle 02:33
Per quanto mi stesse antipatico Lemond, paragonarlo ad Armstrong, significa fare gli sberleffi alla storia del ciclismo, ed avere una conoscenza di questo sport molto nebulosa. Capisco il volere a tutti i costi rendere "umana e possibile", la più grande anomalia (eufemismo per non dire quello che si sa, ma che è innominabile) di tutto lo sport. Capisco pure i più giovani, che sono cresciuti a pane e favole dei beccaccini per interesse o per ignoranza, ma a tutto c'è un limite e mi auguro che la verità, prima o poi, magari per un fatto fortuito, venga a galla. Un confronto con la Lanza, quando questi era un corridore in bicicletta, vede il Lemond doppiarlo.
Nelle corse a tappe il confronto non esiste: uno era un crescente protagonista sia al Giro che al Tour, l'altro un rematore ad oltre un'ora dal primo. Nelle corse in linea, Greg, a 21 anni, fu il primo dei tramortiti dalla "fucilata di Goodwood", a 22 vinse il mondiale annichilendo tutti; a 23, lo avrebbe vinto ancora se non ci fosse stata quella roba che non racconterò mai; a 24 fu di nuovo secondo, beffato da nonno Zoetemelck, pur essendo nettamente, alla faccia di mister Argentin, il più forte in corsa. Non avrà vinto classiche, ma le correva assieme e con occhio verso i grandi Giri. L'altro, aldilà dei pompaggi di coloro che, oggi, voglion passare per veggenti nell'aver previsto i suoi sette Tour nel 1993, era un tipo che nel '96, dopo la Freccia Vallone, era dato in calo dall'osservatorio. Si da il caso che il sottoscritto, nel ciclismo, in quel periodo ci fosse, e le orecchie per sentire le aveva ben più valenti di quelle odierne.... Comunque son discorsi vecchi e non val la pena ripeterli....
Quello che voglio quotare, perchè è da applaudire per la sua verità è questa frase di Antonello:
.....dietro al Fignon più forte di sempre (e secondo me il più forte corridore mai visto in una corsa a tappe negli ultimi 30 anni),

Nessuno ha mostrato una superiorità così sprezzante sugli altri, come Fignon nel Tour del 1984. Nemmeno Hinault, Indurain e persino la Lanza. Ci sarebbe riuscito Marco Pantani al Giro del 1999, se non fosse stata ordita ai suoi danni, la più grossa bestialità che la mia memoria ricordi negli sport individuali....

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Parigi-Roubaix




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  postato il 09/06/2006 alle 07:40
...nn capisco tutto questo odio nei confronti di ARMSTRONG nn sta simpatico a tanti ma cm si può negare ciò ke ha fatto..!! vi ricordo ke:

1) la prima corsa ke ha vinto nella categorie giovanili è stata una crono..!!

2) è il + giovane vincitore di tappa al tour e il 3 + giovane campione del mondo..!! inoltre quando si fermò x il cancro era tra i primi 5 della classifica UCI..!! prima del cancro ha vinto corse cm la freccia vallone san sebastian e il mondiale nn ke 2 tappe al tour..!! questo x quelli ke dicono ke prima del cancro nn andava..!!

3) l anno scorso al giro tt ad applaudire di luca..!! allora se di luca diventa un corridore da giri tt apposto se lo fa armstrong nn va bene e c deve essere x forza qualcosa sotto..??

...io vedo tanti pregiudizi nei confronti di un grande campione come LANCE ke prima di essere un grande campione è il più grande UOMO ke il ciclismo abbia mai avuto..!!

...GO LANCE..!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 07:46
Quanto ti ha pagato per scrivere queste cose?

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Parigi-Roubaix




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  postato il 09/06/2006 alle 07:49
Originariamente inviato da miky70

Quanto ti ha pagato per scrivere queste cose?



...magari m avesse pagato..!!

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/06/2006 alle 10:36
Originariamente inviato da Stef88

...nn capisco tutto questo odio nei confronti di ARMSTRONG nn sta simpatico a tanti ma cm si può negare ciò ke ha fatto..!! vi ricordo ke:


Nessuno nega quel che ha fatto, anzi qualcuno lo studia pure bene. Il problema è dove collocare queste cose, nell’ambito delle azioni totalmente umane….

1) la prima corsa ke ha vinto nella categorie giovanili è stata una crono..!!


Che andasse fortissimo a cronometro da giovane, è una delle tante favole a cui un popolo di ipnotizzati ha creduto. Col metro delle sue capacità a cronometro pretumore, anche Marco Pantani, che l’ha battuto, può definirsi un cronoman.
In quanto alla prima vittoria in una crono americana giovanile, il suo valore è infinitesimale e se poi a ciò accostiamo l’esperienza triathlon, entriamo nello sport più aleatorio ed ormonale che vi sia, calcio e pesi ovviamente esclusi. Ti ricordo, che una mia ex atleta coetanea della Lanza, andata in trasferta negli Usa, in quella terra, usò gli integratori compagni di tutti i triathleti, tranquillamente venduti e diffusi come il Gatorade. Quando tornò in Italia, due giorni dopo, fu casualmente sorteggiata per un antidoping, finendo per risultare positiva con una percentuale di nandrolone stellare. Carriera finita.

2) è il + giovane vincitore di tappa al tour e il 3 + giovane campione del mondo..!! inoltre quando si fermò x il cancro era tra i primi 5 della classifica UCI..!! prima del cancro ha vinto corse cm la freccia vallone san sebastian e il mondiale nn ke 2 tappe al tour..!! questo x quelli ke dicono ke prima del cancro nn andava..!!


Chi ha mai detto che non ha vinto quelle corse? Sulla posizione in classifica, stendiamo un velo pietoso….. Da quando l’UCI ha stabilito un ranking, non è mai riuscita a raggiungere il 50% del livello di credibilità di un Trofeo Superprestige Pernod o delle altre graduatorie precedenti, non stilate dall’ente. Che Armstrong valesse davvero il quinto posto nel ’95, è una cretinata. Allora il mio amico Stefano della Santa che è stato numero 8 mondiale che dovrebbe dire?
Sulle due tappe prendi per buona la prima, perché la seconda fu una concessione….
In ogni caso nessuno ha mai detto che non era un giovane forte, ma se tu conoscessi la storia del ciclismo, uno come la “non ancora Lanza”, non lo collocheresti per il segmento antecedente il ’97, in una posizione migliore del 40esimo posto.
In quanto al tumore, anche tu come tanti e troppi, non ti poni mai la domanda sul perché gli è venuto……

3) l anno scorso al giro tt ad applaudire di luca..!! allora se di luca diventa un corridore da giri tt apposto se lo fa armstrong nn va bene e c deve essere x forza qualcosa sotto..??


Qui hai perfettamente ragione.

...io vedo tanti pregiudizi nei confronti di un grande campione come LANCE ke prima di essere un grande campione è il più grande UOMO ke il ciclismo abbia mai avuto..!!


Non si tratta di pregiudizi, ma della conoscenza che non si legge nei fumetti americani. Grande campione, anzi fuoriclasse assoluto e primario, lo è stato sicuramente ….nella trasformazione fisica….Per quanto riguarda il dopo …..bèh è una bella statistica, ma bisogna vedere se è stata stilata sugli uomini coi loro difetti, errori e le insicurezze tipicamente umane… In quanto al più grande uomo, che dire? Mi sembra che tante persone, capaci di sconfiggere tumori assai più complicati del suo, non siano venerate come totem.

...GO LANCE..!!

Bèh ….Grazie Lance per esserti tolto dal ciclismo, di danni ne hai fatti anche troppi!!

Ciao!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 10:48
Originariamente inviato da Morris

a 23, lo avrebbe vinto ancora se non ci fosse stata quella roba che non racconterò mai


Per chi nel 1984 aveva solo 9 anni e ricorda solo Criquelion e Corti, sarebbe utile che raccontassi cosa accade allora. Senza forzarti, ovvio, ma per amore della storia e del sapere.

Per stef88: anche se non scrivi in stile sms va bene lo stesso, anzi va meglio così noi "vecchi" si capisce al volo e voi giovani imparate a scrivere...

 

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Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 09/06/2006 alle 10:51
Originariamente inviato da Morris
se poi a ciò accostiamo l’esperienza triathlon, entriamo nello sport più aleatorio ed ormonale che vi sia, calcio e pesi ovviamente esclusi.

OT: Morris riferendoti al triathlon cosa intendi per sport "aleatorio ed ormonale"?

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 09/06/2006 alle 11:00
Originariamente inviato da Morris

a 23, lo avrebbe vinto ancora se non ci fosse stata quella roba che non racconterò mai


Ostrega sto invecchiando. Ricordo che qualcosa successe.
Lemond era in fuga con cri-cri mi sembra ma poi ... il tempo ha rimosso il ricordo.
In spagna se non erro.
Lemod si giocò pure una sanremo con kelly (che mostro sean!!) in volata ed il nostro beccia 3° (il giorno del "raglio d'asino non giunge in cielo" di torriani rivolto a beccia, se non ricordo fantasie giornalistiche). Beccia (in ammiraglia) con il quale Lemond vinse il tour del 90?89?
saluti
gall

 
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Livello Parigi-Roubaix




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  postato il 09/06/2006 alle 16:08
Che andasse fortissimo a cronometro da giovane, è una delle tante favole a cui un popolo di ipnotizzati ha creduto. Col metro delle sue capacità a cronometro pretumore, anche Marco Pantani, che l’ha battuto, può definirsi un cronoman.
In quanto alla prima vittoria in una crono americana giovanile, il suo valore è infinitesimale e se poi a ciò accostiamo l’esperienza triathlon, entriamo nello sport più aleatorio ed ormonale che vi sia, calcio e pesi ovviamente esclusi. Ti ricordo, che una mia ex atleta coetanea della Lanza, andata in trasferta negli Usa, in quella terra, usò gli integratori compagni di tutti i triathleti, tranquillamente venduti e diffusi come il Gatorade. Quando tornò in Italia, due giorni dopo, fu casualmente sorteggiata per un antidoping, finendo per risultare positiva con una percentuale di nandrolone stellare. Carriera finita.


...con questo vorresti dire che armstrong durante la sua carriera ha vinto perchè era pieno come un uovo..??
...allora ora mi spieghi perchè se armstrong fa l Alpe d Huez in 37'36" in una cronoscalata (quindi senza fatiche precedenti) è un dopato e pantani che ci mette 45" meno dopo aver fatto 160km a spasso tra le alpi è il + grande scalatore di tuti i tempi..??

...questa me la devi spiegare..!!

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 09/06/2006 alle 17:45
Originariamente inviato da Morris

a 23, lo avrebbe vinto ancora se non ci fosse stata quella roba che non racconterò mai;


Morris, abbi pazienza... ma non puoi gettare il sasso e nascondere la mano. Ora anch'io sono curioso perché questa storia non la conosco. Puoi raccontarla? Dai, fallo nel nome della comune amicizia con Stefano Della Santa!

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 10/06/2006 alle 01:58
Frank VDB ed Efebi…
Sul contesto del mondiale ’84, sono a ribadire che non ne parlerò mai qui, anche se tracce che possono far capire l’oggetto, le ho lasciate in un precedente intervento su un altro thread. Si tratta di argomenti non da forum. Mi spiace, semmai a cena……

Stef88....
...con questo vorresti dire che armstrong durante la sua carriera ha vinto perchè era pieno come un uovo..??


Vedi, ognuno ha le sue opinioni, che sono tali anche se nell’intimo si vivono come certezze. Per quanto mi riguarda, le certezze su quel signore, rappresentano qualcosa di più pesante, rispetto alla personale opinione circa la diffusione totale del doping nello sport di vertice. Ma anche queste sono, appunto, opinioni. In altre parole non sono un giudice oltre il livello dei campi d’azione dei giudici, mi tengo le mie opinioni vissute come certezze e non vado a denunciare nessuno. Spero solamente che qualcuno, che non sei tu e nemmeno io, trovi magari fortuitamente la possibilità di inchiodare una realtà offuscata dalla ignoranza collettiva e da quel potere che, da che mondo e mondo, non ha mai messo le persone sullo stesso piano. Ora, per essere ancor più chiaro e per farla finita su un soggetto che mi da l’orticaria (anche se quando lo sento nominare, mi si rizzano i peli e commetto sempre l’errore di non star zitto), ti dico dove collocherei il tuo idolo nella storia del pedale, secondo i miei concetti sportivi. Bene, non prima del quarantesimo posto, per la carriera precedente il tumore e aggiungerei un “ingiudicabile” o un pugilistico “no contest” per quella post malattia. Il perché l’ho spiegato più volte qui e non ho voglia di ripetermi.

...allora ora mi spieghi perchè se armstrong fa l Alpe d Huez in 37'36" in una cronoscalata (quindi senza fatiche precedenti) è un dopato e pantani che ci mette 45" meno dopo aver fatto 160km a spasso tra le alpi è il + grande scalatore di tuti i tempi..??


Bèh ti dirò di più, il Pantani del ’99 e soprattutto del 2000, l’anno che doveva essere il suo più forte per la finalmente raggiunta cementazione di una attività continuativa, senza la crocifissione che tutti conoscono, avrebbe fatto molto meglio all’Alpe d’Huez. Dirti che è stato il più grande scalatore di tutti i tempi non sono io, ma quelli che con lui dividono la palma di più grandi grimpeur: Charly Gaul e Federico Martin Bahamontes. Fra questi due, per dichiarazioni di entrambi, sentite dalle mie orecchie, c’era sempre stato un dibattito su chi era il più forte. Giunsero ad un difficile compromesso: Gaul più forte su più salite, Bahamontes su una singola asperità. Con l’arrivo di Marco, Charly disse: “Ecco chi ci mette d’accordo definitivamente!” . Federico lo guardò e sorridendo rispose: “Credo proprio di sì!”. Confrontare il vero Pantani col Robocop dei sette Tour in salita e pensare ad un match pari, è da visionari. Nel 2000, a Churchevel, un Marco al 60%, minato dalla coca e da una vita già alla deriva, bastò per staccarlo.
Pantani era pulito? Se ti dicessi che la mano sul fuoco non la metterei su nessuno degli atleti che ho seguito direttamente e nemmeno su mio figlio se fosse un atleta di vertice, cosa mi diresti?
Sono sempre stato convinto delle qualità da fuoriclasse di Marco (nel 1990, primo in Italia, scrissi che era il nuovo Gaul!), vedevo come s’allenava e come avesse un istinto da leggendario, ma ho sempre pensato che fosse costretto anche lui a mangiare qualcosa di “strano”, per non farsi soffocare. Certo, molto meno dei più, o degli altri in generale. L’autopsia, che è un esame veritiero come nessuno, ha confermato che il “simbolo del doping” per i deficienti, non era dedito costantemente a certe pratiche. In parole più semplici, uno tutt’altro che pieno come un uovo.
Fai un po’ tu….

P.S. Presumo tu sia molto giovane, ed allora nella speranza che tu possa leggerti tanti passi della storia del ciclismo con l’ottica di uno che ha sete, ma non vuole bere acqua inquinata, voglio dirti di stare attento di fronte ad un monumento come Marco Pantani. Parrà paradossale, ma le distorsioni sulla sua ellisse negli anni bui premorte, non sono più marcate rispetto a quando la sua stella splendeva fulgida. Marco si fidava poco dei giornalisti, stava sempre abbottonato o, volutamente, si dipingeva contraddittorio e denso di aculei. Era il suo modo di verificare l’attendibilità e la buona fede dell’interlocutore. Uno solo, che sappia, godeva sicuramente della sua fiducia: Enzo Vicennati. Nei momenti belli, mi chiedevo come fosse possibile dare per scontata la sua grandezza, senza gustarsi e capire gli epigoni del suo talento unico. Non mi spiegavo come mai non si ponesse l’accento sul suo essere ciclista d’altri tempi, nel modo di concepire l’allenamento e nella gioia di provare gli stimoli, senza armarsi di quella che già veniva definita scientificità. Lui era così diverso dagli altri. Solo il fatto di non avere un preparatore doveva far riflettere chi era chiamato a narrare. Ecco perché era il contrario di un robot come Armstrong, ed ecco perché trovo vomitevole un semplice accostamento fra i due. Marco era l’estro allo stato puro, l’altro un figlio del laboratorio e delle cartine al tornasole anche nel mangiare la marmellata.

Ciao!


Strongale
OT: Morris riferendoti al triathlon cosa intendi per sport "aleatorio ed ormonale"?


Bravo! Domanda pertinente, a cui risponderò allargando gli orizzonti sulle discipline coinvolte, appena mi sarà liberato di una relazione che sto scrivendo. A presto!

 

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  postato il 10/06/2006 alle 09:27
Originariamente inviato da Morris

Frank VDB ed Efebi…
Pantani era pulito? Se ti dicessi che la mano sul fuoco non la metterei su nessuno degli atleti che ho seguito direttamente e nemmeno su mio figlio se fosse un atleta di vertice, cosa mi diresti?
Sono sempre stato convinto delle qualità da fuoriclasse di Marco (nel 1990, primo in Italia, scrissi che era il nuovo Gaul!), vedevo come s’allenava e come avesse un istinto da leggendario, ma ho sempre pensato che fosse costretto anche lui a mangiare qualcosa di “strano”, per non farsi soffocare. Certo, molto meno dei più, o degli altri in generale.


Che Pantani facesse uso di EPO (come tutti del resto in quel periodo) lo dimostra il 60 e passa per cento di ematocrito degli esami del sangue alle MOLINETTE di TORINO dopo la caduta del 95......

 
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Livello Tour




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  postato il 10/06/2006 alle 09:53
Moser se non sbaglio per fare il record dell'ora aveva "ricambiato" il sangue con quello piu' ossigenato da montagna, se non sbaglio e ora si scaglia contro il "doping"
 
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  postato il 10/06/2006 alle 14:12
Originariamente inviato da Sentenza

Originariamente inviato da Morris

Frank VDB ed Efebi…
Pantani era pulito? Se ti dicessi che la mano sul fuoco non la metterei su nessuno degli atleti che ho seguito direttamente e nemmeno su mio figlio se fosse un atleta di vertice, cosa mi diresti?
Sono sempre stato convinto delle qualità da fuoriclasse di Marco (nel 1990, primo in Italia, scrissi che era il nuovo Gaul!), vedevo come s’allenava e come avesse un istinto da leggendario, ma ho sempre pensato che fosse costretto anche lui a mangiare qualcosa di “strano”, per non farsi soffocare. Certo, molto meno dei più, o degli altri in generale.


Che Pantani facesse uso di EPO (come tutti del resto in quel periodo) lo dimostra il 60 e passa per cento di ematocrito degli esami del sangue alle MOLINETTE di TORINO dopo la caduta del 95......


Sentenza, non sono Morris, ma ti rispondo ugualmente: di queste cose, fatti acclarati sin da molto tempo, questo Forum è pieno di spiegazioni.

Tra l'altro, a chi già ha spiegato tali avvenimenti (come Morris spiegò quello, non solo medico, della Milano-Torino), si toglie anche il mordente quando si è "costretti" a ripetere taluni situazioni.

Ecco, con la funzione "cerca" (in alto a sx) digita il nome di Pantani e fai una bella ricerca d'archivio sui fatti della Milano-Torino.

Poi, dopo aver letto accuratamente, rientra in questo thread e dì che hai capito di aver scritto un'inesattezza.

Buona ricerca, e buona lettura.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/06/2006 alle 17:10
Originariamente inviato da lapis

Moser se non sbaglio per fare il record dell'ora aveva "ricambiato" il sangue con quello piu' ossigenato da montagna, se non sbaglio e ora si scaglia contro il "doping"


moser non dà tanto di persona onesta...l'ho sentito anche parlare di pantani con tono di sufficenza quando un cameramen, che aveva ripreso la famosa tappa di Oropa, si chiese come faceva un uomo a superare pure le moto...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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