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Autore: Oggetto: Campionato Panamericano 2006

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  postato il 07/06/2006 alle 03:10
Visto che nei mesi scorsi si e' parlato di corse in Sudamerica apro questo thread per segnalare(dopo averla appresa da cyclingnews)la vittoria di Jose' Serpa al Campionato Panamericano su strada disputatosi in Brasile lo scorso 4 giugno.Il colombiano della Selle Italia ha avuto ragione proprio su 3 brasiliani che hanno alimentato con lui la fuga decisiva,tra questi si segnala il 2° classificato,Breno França Sidoti che corre in Italia con la Marchiol.Per Serpa questa e' stata la 7.a vittoria stagionale(oltre a quest'ultima 3 tappe alla Vuelta a Tachira,2 al Tour de Langkawi e una tappa al Giro del Cile).L'atleta colombiano ha preso parte anche alla prova a cronometro dove e' arrivato 6° con un distacco di 55" dal vincitore,il brasiliano Pedro Nicacio.

 

[Modificato il 08/06/2006 alle 01:07 by Monsieur 40%]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2006 alle 00:35
A livello femminile, ha vinto una ragazza cubana Yumari Gonzalez, oggi 27enne, che ricordo per un particolare che mi lasciò basito. Era il 23 luglio 1995, Yumari, allora appena sedicenne, al primo anno da junior, partecipò ai mondiali su pista di San Marino, che si tenevano a Forlì. Era una bella ragazzina, anche piena di talento, ma dava l’idea di essere denutrita. Bèh… subito dopo una eliminatoria per la corsa a punti, mentre stavo parlando proprio di lei con un collega, mi svenne davanti ai piedi. Fui il primo a soccorrerla. Vederla oggi mettere sotto le boriose americane, confesso che è una gran soddisfazione…

Yumari Gonzales

Questo è l’ordine d’arrivo dei Panamericani femminili (svoltisi su un percorso selettivo)

1a Yumari Gonzalez (Cuba)in 2.37.38 alla media di 33.115 kmh
2a Kori Seehafer (USA)
3a Clemilda Fernandes (Brasile) (Corre in Italia)
4a Uenia Fernandes (Brasile) Corre in Italia)
5a Giuseppina Grassi (Mexico)
(Un tempo era come una figlia per me. Suo padre, Giuseppe Grassi, è stato campione del mondo di mezzofondo dilettanti nel 1968 a Roma. Era un mio idolo dei tondini. Nella gara iridata superò Cees Stam, un olandese che poi ha segnato un’epoca nella specialità. Un grande, Giuseppe, ma nell’anno che doveva consegnarlo al ciclismo professionistico, s’ammalò ai polmoni e fu costretto ad abbandonare l’attività. Successivamente, conobbe una ragazza messicana in ferie in Italia e se la sposò emigrando a Città del Messico. Lì, ha avviato un negozio di biciclette. Come tutti i padri ex atleti, non avendo figli maschi, ha esageratamente riposto sulla figlia Giuseppina-Alessandra, le speranze di poter rivivere con lei quei fasti che, per un avverso destino, non aveva potuto provare compiutamente. Quando la inserii nella Sanson, aveva appena vinto il titolo italiano a cronometro (era in possesso di doppio passaporto). “Ale”, come la chiamavamo noi, pedalava bene, una bellezza sulla bici, ma difettava in concentrazione e non amava troppo i doveri del ciclismo.

1995 - Giuseppina Grassi (Gelati Sanson)
Ciononostante, la sua bella corsa la stava vincendo in solitudine, ma un salto di catena con relativa necessità di scendere dal mezzo, a soli 300 metri dal traguardo, glielo impedì. Di lì telefonate su telefonate con Giuseppe, soldi a palate spesi per entrambi alle ore più incredibili, a causa del fuso. Mi venne pure a trovare e fu una festa di ricordi e luminosità per ambedue. Nell’occasione, gli feci una promessa: avrei fatto riprendere gli studi alla figlia. “Ale” disegnava benissimo e dipingeva altrettanto bene, anche se era un po’ monotematica: sempre quadri raffiguranti donne incinta. L’espressività era notevole, gli occhi di quelle donne parlavano (saperla oggi felice madre, mi da una grande soddisfazione). Decisi così di parlare al preside dell’Istituto d’Arte di Forlì e non mi fu difficile convincerlo ad inserirla nella sua scuola, pur ad anno scolastico avviato. Le procurai tutti i libri viaggiando per giorni nelle librerie della Romagna, soprattutto a Ravenna. Poi, quando stavo per vedere i frutti di quell’extra lavoro, “Ale” ci abbandonò tutti. Ne fui scosso e Giuseppe, ovviamente, pure. Tornò in Messico in preda ad una crisi con tinte mistiche. Tre anni dopo, alle quattro di notte di un giorno di febbraio se non ricordo male, il mio telefono squillò: era Grassi che, dal Messico, mi chiedeva aiuto perché la figlia, nel frattempo unitasi ad un gruppo di ambientalisti in California, non dava più notizie di sé. Mi diede un numero di telefono americano, affinché la cercassi e le parlassi, perché era sicuro che a me non si sarebbe fatta negare. Ed infatti la ritrovai, le parlai a lungo più di una volta, riuscendo a farla riappacificare col padre. Due anni dopo tornò in Italia, per correre con una formazione professionistica veneta, quando il sottoscritto non aveva più squadre. L’ho rivista lo scorso anno al Giro di San Marino, dove mi disse che era diventata madre. Mentre parlava del figlio, i suoi occhi brillavano proprio come quelli delle donne incinta che dipingeva. Nel frattempo aveva fatto incetta di titoli messicani, ma i suoi risultati atletici, restavano e restano nettamente inferiori al potenziale. Bèh… vedo che la cara “Ale”, giramondo, introversa ed estroversa a seconda delle voci che solo gli artisti sanno possedere, m’ha fatto scrivere e ricordare. Una delle mie tante divagazioni di cui mi scuso.

6a Mandy Poitras (Canada)
7a Rosane Kirch (Brasile) (Corre in Italia)
8a Monica Mendez (Colombia)
9a Francismar Pinto (Venezuela)
10a Erinne Willock (Canada) (Un talento. Se rifacessi una squadra la prenderei. Anche Erinne, figlia di una gloria del povero ciclismo canadese)
11a Magdaly Trujillo (Colombia)
12a Sarah Uhi (USA)
13a Karelia Machado (Venezuela)
14a Amber Neben (USA) (Ha vinto recentemente il Tour de l’Aude, bissando il successo nel 2005. Corre in Olanda, agli ordini di Jean Paul Van Poppel)
15a Evelyn Garcia (El Salvador) (Corre in Italia)

 

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  postato il 08/06/2006 alle 03:07
Mi sembra giusto a questo punto riportare anche i risultati della prova a cronometro femminile,corsa sulla distanza di 22,8 km:
Amber Neben (United States of America) 31.55 (42.862 km/h)
2 Erinne Willock (Canada) 0.49
3 Kori Seehafer (United States of America) 1.27
4 Giuzeppina Grassi (Mexico) 1.31
5 Maribel Diaz (Mexico) 3.14
6 Clemilda Fernandes (Brazil) 3.19
7 Daniely Garcia (Venezuela) 3.26
8 Evelyn Garcia (El Salvador) 3.29
9 Yudelmis Dominguez (Cuba) 3.32
10 Debora Gerhard (Brazil) 3.38
11 Monica Mendez (Colombia) 3.53
12 Monica Santapa (Argentina) 4.07
13 Magdaly Trujillo (Colombia) 4.14
14 Francismar Pinto (Venezuela) 4.17
15 Gabriela Larios (El Salvador) 7.32
(www.cyclingnews.com)

 
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  postato il 08/06/2006 alle 03:20
E' sempre un piacere leggere i tuoi aneddoti Morris e in quello che hai scritto mi permetto di quotare questo pezzo
Originariamente inviato da Morris
Ciononostante, la sua bella corsa la stava vincendo in solitudine, ma un salto di catena con relativa necessità di scendere dal mezzo, a soli 300 metri dal traguardo, glielo impedì

Il motivo di questo quote e' il fatto che mi hai ricordato cio' che successe un anno fa in quel di Cepagatti(10 km da casa mia)in occasione dei campionati italiani femminili su strada perche' rileggendo le righe da te scritte la Grassi fu protagonista di un episodio simile ma questa volta a parti inverse:ero presente ed era una giornata di caldo bestiale(mi pare che ci fossero non meno di 35 gradi)e nell'osservare i passaggi delle atlete mi posizionai in un punto sull'ultimo strappetto prima del breve rettilineo d'arrivo.In occasione dell'ultima tornata mi portai proprio nei pressi della linea del traguardo,cosi' che poi vidi in tv cosa realmente successe.Nei giri precedenti avevo visto che Giuseppina Grassi stava lottando con Silvia Parietti per la conquista del titolo italiano e nel finale erano rimaste loro 2 li davanti.Vidi appunto in tv che alla Parietti salto' la catena proprio a 300 m dal traguardo ai piedi dell'ultimo strappo,con la Grassi che sembrava destinata a vincere.Poi pero' la progressione tanto imperiosa quanto rabbiosa della Parietti spense il sogno di quella ragazza di cui personalmente sentii proprio quel giorno per la prima volta il nome.
Ho letto tra l'altro che dopo il campionato italiano si e' venuta a creare proprio una querelle con Giuseppina Grassi per il fatto che avrebbe optato definitivamente per la nazionalita' messicana,cosa che mi pare le sia costata la cancellazione dall'ordine d'arrivo del campionato italiano con conseguente restituzione della medaglia d'argento conquistata.Non so se sia anche stata squalificata per qualche mese dalla federazione.
Mi scuso anch'io della divagazione ma mi sembrava opportuno ringraziare Morris per avermi rievocato quella bella giornata dello scorso anno.Era tra l'altro la prima volta a cui assistevo ad una gara femminile.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2006 alle 09:23
Originariamente inviato da Abruzzese

Ho letto tra l'altro che dopo il campionato italiano si e' venuta a creare proprio una querelle con Giuseppina Grassi per il fatto che avrebbe optato definitivamente per la nazionalita' messicana,cosa che mi pare le sia costata la cancellazione dall'ordine d'arrivo del campionato italiano con conseguente restituzione della medaglia d'argento conquistata.Non so se sia anche stata squalificata per qualche mese dalla federazione.


E' stata tolta dall'ordine d'arrivo e multata pesantemente la società che l'aveva iscritta. Fu una leggerezza più del sodalizio che di Giuseppina...

Ciao Abruzzese!

 

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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 09/06/2006 alle 19:54
e questo è l'ordine d'arrivo uomini

1. Jose Serpa (Colombia) km 174 in 4h14'50" media 40,968;
2. Breno Sidoti (Brazil)
3. Alex Diniz (Brazil);
4. Renato Seabra (Brazil);
5. Marcio May (Brazil) a 34";
6. Tiago Fiorilli (Brazil) a 42";
7. Artur Garcia (Venezuela) a 1'21";
8. Gonzalez Ramirez (Mexico);
9. Paulo Barrantes (Costa Rica) a 1'26";
10. Eric Wohlberg (Canada) a 2'07";
11. Miguel Ubeto (Venezuela) a 5'05";
12. Pedro Perez (Cuba);
13. Anibal Borrajo (Argentina);
14. Dominique Rollin (Canada);
15. Jackson Rodrigues (Venezuela);
16. Alex Arseno (Brazil);
17. Magno Nazaret (Brazil);
18. Jairo Perez (Colombia);
19. Luis Pulido (Mexico);
20. Franklin Chacon (Venezuela).

per quanto riguarda Grassi, abita a Toluca dove lavora all'istituto dello sport cercando di scoprire nuovi talenti, ed ha sottomano alcuni elementi interessanti.
Giuseppe in Messico è considerato uno dei migliori allenatori di ciclismo ed aggiungo io a giusta ragione visto che Nancy Contreras (campionessa del mondo 500 mt su pista 2002,e coppa del modo 2003)e Belem Guerrero,(medaglia argento olimpiadi di atene) sono sue creature.
della serie ..Italiani Nel Mondo...ogni tanto ricordiamoci anche di loro, che hanno portato in giro con onore il nome dell'Italia


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 21:01
Grandissimo Sidoti!! Una giovane promessa!!

 

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