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Autore: Oggetto: Breve ma sostenuta critica delle maturazioni tardive nel ciclismo. Ovvero...

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 28/05/2006 alle 15:18
Breve ma sostenuta critica delle maturazioni tardive nel ciclismo. Ovvero, un’avventurosa ipotesi sull’Iper-allenamento- intensivo-totalizzante come sistema dopante Concreto, Sostanziale e Coatto.


Bellalì, fatemi congratulare con i temerari che si avventurano su queste righe a fronte del titolo delirante del thread.

Finisce il giro dominato in lungo e in largo da un quasi cannibalesco Ivan Basso. Giro davvero poco incerto, si potrebbe dire noioso se usassimo categorie interpretative dello spettacolo o della fiction d’intrattenimento (ma per fortuna non le usiamo).
Nella tappa del Mortirolo il babbo di Santiago (ma che nome è?) scala l’impossibile: la sua stessa proverbiale mitezza per inchiodare Simoni sull’asfalto dell’Aprica.

Ohibò, cosa abbiamo quì? Abbiamo un “fuoriclasse”, abbiamo un “fenomeno”, abbiamo un “super”!
Scusate, sgombero il campo dagli equivoci e premetto una premessa: Ivan ha vinto alla grande, alla grandissima, se non fosse così telefonato negli attacchi, così prudente nelle picchiate e così piatto nelle interviste mi potrei pure convertire al Bassismo Vescovile. Ecco l’ho detto, grande rispetto per questa vittoria, adesso quello che non mi convince.

Giorni fa Morris in un ammirevole post spiegava in modo inappuntabile le caratteristiche tecniche e l’iter di crescita del campione varesino. Il talento riconosciuto da tutti, le caratteristiche tecniche da “gatto di marmo” (onore a BulbaRally) che gli hanno precluso molti successi e il passaggio dal tritatutto Ferron, fino all’approdo alla panacea Bijarne Rijs, l’uomo del sogno e delle trasformazioni. L’ombra di Armstrong e il valore dei progressi e dell’applicazione....la trasformazione.

Sì, perchè il ragazzo è ragazzo per modo di dire: 28 primavere ed la prima grande affermazione della carriera nella categoria maggiore.
Un paio di volte sul podio giallo e una mezza manciata ìdi piazzamenti in classiche più o meno monumento. Vittorie, poche; prima vittoria di prestigio assoluto: tappa del tour 2004, 26 anni alla quarta partecipazione.

Il ragazzo è quasi un vecchietto, potrà anche fare come Armstrong e dominare fino al 2012, ma rimane un esempio di quelle che io chiamo, con malcelato snobismo, maturazioni tardive.

Per carità, ognuno ha i suoi tempi e le sue progressioni atletiche, ma se non ci sono sfighe bibliche alla base dei risultati scarsi, uno che nei primi 5 anni da prof non vince praticamente nulla non è, ribadisco, NON E’, un fenomeno, non è un fuoriclasse......è sicuramente un campione, perchè non si vince un Giro senza esserlo, ma non lo metterei fra i grandi.

Le maturazioni tardive dicevo, ce ne sono state molte negli ultimi 20 anni e di tutte ho avuto il minimo rispetto:
Tafi che mi diventa mostro, Rijs che da gregario mi vince il Tour come sappiamo, lo stesso Petacchi, arrivo a dire, che comincia a vincere dopo molte stagioni anonime, il giro di quest’anno ci regala la favoletta simpatica di El bufalo Guitierrez Cataluna, novello campione fra i modesti.......ce ne sono altri, ma torniamo a bomba.
Poiche il progresso della sua carriera si attesta sulla frequentazione del ricciolo giallo, vediamo come è andata.

Il bravo Ivan Basso partecipa al tour per la prima volta nel 2001 a 23 anni, non partirà all’ottava tappa.
Nel 2002 a 24 anni finisce 11° a quasi venti minuti dal giallo. Nel 2003 a 25 anni è 7°. Nel 2004 è terzo e ottiene a 26 anni la prima vittoria di rilievo in carriera,un arrivo in salita gentilmente concesso da Lanza. Nel 2005 è secondo, pur non essendo mai in corsa per impensierire Lanza tratteggia un paio di allunghi in salita. Non facciamoci ingannare, non sono attacchi veri, ma meglio di niente.

Niente da dire sulla regolarità della progressione, costante e indefessa, salvo notare che un Cecco Moser ottenne la settima moneta finale a Parigi nel ’75, a 24 anni, vincendo il prologo, tenendo la maillot per 5 giorni, vincendo una tappa, battagliando ogni giorno col cannibale e portando la maglia bianca ai campi elisi nell’unica partecipazione alla kermesse gialla. Ma Franz aveva 5 chili di troppo sulle spalle contadine per ambire seriamente ai GT e la Francia gli riservò altre soddisfazioni.

La cosa che più mi spiace nella carriera di Basso è questo aspetto del “miglioramento”. A cronometro era una vera ciofeca e adesso va forte, in salita si difendeva e adesso è irresistibile, è diventato anche cattivo e bastardello e capace di solare Simoni all’Aprica, mica no! (e li mi sei piaciuto Ivan, di brutto mi sei piaciuto!)
Il concetto di miglioramento non è di per se sbagliato, ma lo diventa quando assume proporzioni come quelle osservabili nella attualità del Vescovo varesino.
Questi miglioramenti sono intervenuti a innalzare le sue prestazioni fino a surclassare quelle degli altri. Pare che solo Basso si sappia allenare, che solo Basso abbia le tabelle giuste, che solo Basso sappia stare a dieta, che solo Basso si sia adattato alle bici da crono, che solo Basso si sappia concentrare sugli obiettivi, che solo Basso faccia ginnastica tutti i giorni.......che siano tutti così sprovveduti, gli altri.

Il post di Morris è bellissimo, ma mi spaventa. Basso non fa stretching.....fa di più, va in piscina, fa gli addominali, cura la flessibilità e la forza muscolare. Basso non prova le bici da crono, si fa torture da 120 chilometri al colpo con le prolunghe, modella il suo corpo sull’attrezzo come un asceta. Basso non segue una dieta da atleta, è un monaco zen. Basso non lega semplicemente coi compagni di squadra, si getta con loro in Rallyadventure di sopravvivenza. Basso non fa ripetute in salita, le fa in salita, ma dietro motori!!!

Tutti gli altri cosa fanno, mangiano la pizza ai 4 formaggi prima della Maielletta?, Usano la bici della sorella ortolana per abituarsi agli spinaci, fanno le ripetute con la birra al doppio malto?

Cosa c’è che non va? Niente, solo che Basso non è un fuoriclasse, è un drogato di allenamento, è malato grave di
Iper allenamento intensivo, è un coatto della bicicletta scientifica........e la questione attinente al talento? E la questione attinente all’istinto di un campione? Dove sono finite? Da qualche parte, sommerse da un mare di cronotabelle, test, libri di yoga e dieta a zona. Che tristezza.

Un simile miglioramento è immaginabile solo a patto di un lavoro mostruoso, disumanizzante, alienante. Mi immagino la sua vita. Legge un libro che non sia un trattato di stretching della zona lombare? Che musica gli rimane il tempo di ascoltare, Mango? Qualcuno gli ha spiegato che Santiago è anche il nome di San Giacomo in spagnolo? (Come se Valverde chiamasse sua figlia Santamariagoretti!)

Marco Pantani si allenava seguendo l’istinto. Al primo Tour de France giunse sul podio a 24 anni e con un Giro e mezzo in memoria. Eddy Merckx era un perfezionista, cambiava le bici in corsa per provare le migliori posizioni, però vinse da subito, tantissimo, dominando e senza tante menate. Felice Gimondi aveva la testa di uno che non molla mai, si sarebbe allenato sempre, ma a 21 anni andò al tour e lo vinse. B. Hinault venne tenuto lontano dal Tour per un paio d’anni, perchè Guimard non voleva bruciarselo subito, infatto lo vinse al primo colpo, 24 o 25 anni, la sua maturazione avvenne nelle primissime stagioni da prof. dopo un paio di anni era già il tasso.

Citerò ancora un post di Morris, che in tema di doping si poneva il problema di considerare pratiche estreme di allenamento alla stregua di un doping non chimico, ma mentale, psicologico.

Ecco, pare che ci siamo vicini, non c’è nulla di vietato, non c’è dolo nei confronti degli avversari che possono anche loro trovarsi un guru come Rijs e una mentalità come quella del Vescovo e quindi Basso si merita ampiamente i suoi successi.
Ripeto per ogni tipo di comprendonio: Basso si merita i suoi successi, che non possono che essere legittimi!

Io però dico che non è un fenomeno, ne tantomeno un fuoriclasse. É uno che sta capitalizzando un paziente lavoro di anni. Questo è un merito, non c’è dubbio, ma non mi entusiasmerò mai per un campione simile. Meglio gli scavezzacollo panettieri con la cresta, che a 22 compiuti hanno già un Giro e un Lombardia nel palmares.

Non stò qui sottolineando la purezza di alcuni e insinuando il dubbio su altri, dio me ne scampi, lo fa già benissimo Gilberto SImoni. É’ una questione di misura, di stile di vita. Ivan Basso é notevole artigiano del ciclismo agonistico, copia alla perfezione la lezione che Bijarne gli impartisce mattino e sera, non inventa nulla, non scavalca i maestri, non straccia le convenzioni, non surclassa l’accademia.
Damiano Cunego, che con tutta probabilità è di un livello atletico inferiore al Vescovo, vinse il Giro a 22 annetti, sbaragliando il proprio capitano, profittando dei suoi errori, appropriandosi con uno scatto geniale del gioco in questione.

Ivan Basso è un Cimabue, non è un Giotto. é un pittore di icone bizzantine, perfeziona all’infinito uno stile e una maniera consolidati. Non è Masaccio che supera di slancio Masolino, il suo maestro, e che durante la decorazione della cappella Brancacci (dove doveva essere il suo aiutante) gli sottrae il proscenio e cambia in un gesto solo e per sempre la storia dell’arte occidentale. Qua se c’è qualcuno che cambia qualcosa è Rijs, inventa il sistema di iper allenamento intensivo totalizzante, Basso lo applica.

Merckx è come Masaccio, che si consumerà e morirà giovanissimo, purtroppo. E’ un rivoluzionario, inventa la corsa in testa, inventa il cannibalismo, inventa gli attacchi in maglia gialla da lontano e su terreno nemico. Basso vince gli arrivi senza nemici, svolge il compitino perfetto sull’ultima rampa e lo fa a una certa età.

Basso è diventato un cesellatore minuzioso di se stesso, ha raffinato e potenziato all’esasperazione il suo talento sorgivo. Non è stato il talento ha esplodere e travolgere.

Passo e chiudo.
Ciao belli Claudio

 

[Modificato il 02/06/2006 alle 15:25 by Monsieur 40%]

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 28/05/2006 alle 16:10
Su alcune cose, Claudio, possiamo essere d'accordo.
Ma sono dell'opinione che essendo professionisti, da tali si debbano comportare. Se con il duro lavoro di Basso si vince, e lui è disposto a farlo, mi pare assolutamente lecito (e giusto) farlo.
Preferisco onestamente Basso ad un Ullrich.

La spettacolarità è una caratteristica di ognuno di noi. Ci sono persone piu esuberanti, che possono, nel ciclismo, far faville, e altri piu tranquilli, che invece di dare spettacolo, puntano ai risultati.

 

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  postato il 28/05/2006 alle 16:13
Eccomi arrivato al traguardo di questo interessantissimo post! sicuramente su quello che scrivi Claudio non c'è nulla da eccepire, Basso non è un corridore coi cromosomi del fuoriclasse e le sue vittorie (spero per lui siano tante perchè le merita) non avranno mai il phatos dei trionfi di tanti illustri predecessori, le sue imprese desteranno ammirazione ma non credo che ci faranno esultare fino alle lacrime, però credo che la sua perseveranza nel perseguire gli obiettivi sia esemplare.
E' un po come ai tempi della scuola, c'erano due tipi di primi della classe, quelli a cui, per prendere 8 in matematica bastava capire un semplice meccanismo e poi affidarsi all'intuito, e quelli invece che dovevano sgobbare sui libri per nottate intere, Basso appartiene a questa seconda categoria, a quelli che, pur non avendo la benedizione della genialità, riescono a raggiungere l'eccellenza col duro lavoro.
fatte le debite proporzioni, azzardo un paragone con Indurain che, fino all'età di 27 anni era stato gestito col contagocce per poi vincere 5 Tour di fila. In questi anni Basso è migliorato anno dopo anno e penso che ciò possa preservare le sue vittorie da ogni sospetto (qualcuno di voi magari sorriderà per la mia ingenuità), attenzione però a non considerarlo prematuramente come un "marziano", al Giro ha dominato in lungo e in largo però c'è anche da dire che ha trovato avversari non al loro meglio, al Tour la musica sarà diversa, ci saranno più avversari in grado di contrastarlo, pochi di loro possono veramente ambire alla maglia gialla ma potrebbero essere in grado di farla perdere ad altri. credo che a luglio capiremo la reale dimensione di Basso per capire se lo "sgobbone primo della classe" arriverà alla laurea o dovrà accontantarsi del diploma.
In ogni caso posso dire che, anche se difficilmente avrà mie lacrime, non gli mancherà la mai simpatia e ammirazione, soprattutto perchè, pur nella sua programmazione esasperata, è uno dei pochi corridori in grado di dare cotinuità al suo calendario di gare, al cospetto di tanti, troppi "dormienti del Tour"!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 28/05/2006 alle 16:20
Claudio, verrai presto acchiappato e sbattuto in una delle più orride segrete del Vescovo!

Stai in guardia, o temerario, guardati le spalle, scrivi su tutti i muri "Viva C.L.", magari riuscirai a trarli in inganno...

Farina libera per tutti, Vescovi nella farina!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 28/05/2006 alle 16:27
grande claudio!
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 28/05/2006 alle 16:30
Questo post, scritto il 6/11/2004, apriva il thread "Maturazioni tardive"

Originariamente inviato da Felice

Binda ha vinto il primo Giro a 23 anni. Bartali a 22. Coppi a 20. Anquetil ha vinto il primo Tour a 23 anni, cosi' come Gimondi. Merckx a 23 anni ha vinto il Giro, Hinault a 24 ha vinto il Tour.

Cosa ne pensate delle "maturazioni tardive" di Indurain e Armstrong (primo Tour a 27 anni)?
La "maturazione tardiva" sembra portare con se' anche un'infallibilita' di tipo papale: 5 vittorie consecutive il primo, 6 il secondo, mai visto prima!

Chissa' che il nostro Basso, che e' arrivato all'eta' critica...


Beh, ora ci siamo!

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 28/05/2006 alle 16:41
Originariamente inviato da Lore_88

grande claudio!
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Quoto in pieno,basso non entusiasma e non entusiasmerà mai,questo è poco ma sicuro!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2006 alle 17:18
caro claudio,
non tutti seguono lo stesso percorso, quello di basso è simile a quello di tanti altri vincitore di gt del passato.
nessuno si sogna di iscrivere basso nel ristretto ruolo dei fuoriclasse.
c' è gente che ha vinto , come zoetmelk, uno caro a jan, il primo gt dopo i 30, ci sono giovani che non hanno confermato quanto vinto prima dei 25 anni.

sinceramente credo che cunego vincerà ancora molto, e lo spero anche.
basso probabilmente non segnerà un epoca come i fuoriclasse ,ma spero e credo che possa ritirarsi con un buon palmares.
dipende anche come cresceranno i giovani, da nibali a lokvist, da kai reus a dekker....
ciao bello
mesty

ps ci sono epoca, nelle storia dell' arte in cui ci sono pochi capolavori, in cui l' evoluzione sembra fermarsi. pensa al tardo seicento o al primo settecento, o al medioevo prima di giotto.
magari adesso nel ciclismo è un periodo così.
giudicheremo o giudicheranno tra 10 anni.

ps2 nonostante sia uno dei custodi più severi delle segrete del vescovo, ti concedo una grazia, non sarai rinchiuso insieme ad aranciata bottecchia.

ps3: alla kobram aiuterò comunque il grande web, devoto del vescovo.
quanto a te, chiederò a biarne come comportarmi

ps4 ho risposto solo a te, per il resto pausa di riflessione.

 
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  postato il 28/05/2006 alle 17:27
Originariamente inviato da DeLorean

Originariamente inviato da Lore_88

grande claudio!
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Quoto in pieno,basso non entusiasma e non entusiasmerà mai,questo è poco ma sicuro!!


ma perchè???
Perchè se si scatta in salita con la bandana ci
si entusiasma e SENZA no??
Basso è stato IRRESISTIBILE! Cosa gli manca rispetto a tanti
altri campioni del passato??
E' l'unico uomo che abbiamo che riuscirà a competere
per il Tour.
E' dai tempi di Marco (1998) che un italiano non lo vince.
Indietro nel tempo arriviamo al 1965 e a Felice Gimondi.
Ragà, sosteniamolo sto ragazzo, che ci darà enormi soddisfazioni!

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 28/05/2006 alle 17:45
Abbiamo parlato più volte sul perchè basso non entusiasmi,sul perchè non piace a molti e sul perchè non entusiasmerà mai(ci sono anche dei d apposta sull'argomento).

In tutta onestà penso che siano poche quelli appapsionati di questo sport che possono tifare basso,il giro vedo molta gente gridare Forza Ivan solamet eperchè l'hanno appena sentito in tv.

Ci sono corridori che pur non vincendo hanno moltissimo seguito,Basso fino a l'annos scorso era pochissimo considerato dai tifosi,ci sarà pur un motivo.é fortissimo,ma ci sono troppe cose che risultano insoddisfacenti...

 

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  postato il 28/05/2006 alle 18:06
Originariamente inviato da DeLorean

Abbiamo parlato più volte sul perchè basso non entusiasmi,sul perchè non piace a molti e sul perchè non entusiasmerà mai(ci sono anche dei d apposta sull'argomento).

In tutta onestà penso che siano poche quelli appapsionati di questo sport che possono tifare basso,il giro vedo molta gente gridare Forza Ivan solamet eperchè l'hanno appena sentito in tv.

Ci sono corridori che pur non vincendo hanno moltissimo seguito,Basso fino a l'annos scorso era pochissimo considerato dai tifosi,ci sarà pur un motivo.é fortissimo,ma ci sono troppe cose che risultano insoddisfacenti...



non saprei. Io ho preso in simpatia Ivan quando era l'unico
italiano a portare i nostri colori sulle grande tappe di montagna al Tour.
L'anno che arrivò 11°.
Mi dispiaceva non vederlo attaccare. Ma era giovane e stava maturando.
La maturazione è arrivata. Giro vinto a mani basse, e confidiam
in un Tour all'altezza. All'altezza di una VITTORIA.

 

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Livello Tour




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  postato il 28/05/2006 alle 18:38
Parlate per voi. Io che tifo per Basso dall'anno del primo podio al Tour,
in questi giorni sono andato in estasi!

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 28/05/2006 alle 18:42
in questi giorni sono andato in estasi!


Fortunato tu!!

 

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  postato il 28/05/2006 alle 18:44
Originariamente inviato da DeLorean

in questi giorni sono andato in estasi!


Fortunato tu!!

Uno domanda x te DeLorean, in questo momento qual'è un corridore che ti emoziona?

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 28/05/2006 alle 18:51
Il problema in campo non mi sembra qualie sia il corridore che in questo momento mi emoziona.Se parliamo di questo giro,cosa vuoi che ti dica,c'è un corridore che ha ammazzato una corsa,bè poco spazio per le emozioni.

Il problema è quanto può emozionare il VESCOVO basso.
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Una frase che riassume in parte il dilemma,ci aggiungerei il fatto che per sua natura ivan non è mai stato un trascinatore,mai uno scatto sui pedali,mai una parola fuori misura,mai una follia,mai un guanto di sfida...il sui unici mentori sono stati rijs e amstrong...bella roba!!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 28/05/2006 alle 18:55
Originariamente inviato da DeLorean

Il problema in campo non mi sembra qualie sia il corridore che in questo momento mi emoziona.Se parliamo di questo giro,cosa vuoi che ti dica,c'è un corridore che ha ammazzato una corsa,bè poco spazio per le emozioni.

Il problema è quanto può emozionare il VESCOVO basso.
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Una frase che riassume in parte il dilemma,ci aggiungerei il fatto che per sua natura ivan non è mai stato un trascinatore,mai uno scatto sui pedali,mai una parola fuori misura,mai una follia,mai un guanto di sfida...il sui unici mentori sono stati rijs e amstrong...bella roba!!


Credo che scattare sul Mortirolo a 55km dall'arrivo col giro in pugno sia una follia, e poi non è che non si alza mai sui pedali, sul Mortirolo, sul Bondone si è alzato sui pedali e ha salutato tutti.

 

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  postato il 28/05/2006 alle 19:00
Cosa posso dirti,buon per te se Basso riesce ad emozionarti!!!

 

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  postato il 28/05/2006 alle 19:02
Originariamente inviato da DeLorean

Cosa posso dirti,buon per te se Basso riesce ad emozionarti!!!

Non ho detto che riesce ad emozionarmi come faceva Pantani xò non è neanche vero che quando accelera non fa provare niente, credo che chiunque adoperi uno scatto faccia provare qualcosa a un tifoso

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 28/05/2006 alle 19:04
Piccola annotazione:
Basso è del 1977,i calcoli fatti da Cludio mi sembrano sbagliati,questo è l'anno dei suoi 29 anni,il suo primo tour lo fece a 24 anni(2001).

 

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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 28/05/2006 alle 19:22
Originariamente inviato da THE DOCTOR
Credo che scattare sul Mortirolo a 55km dall'arrivo col giro in pugno sia una follia, e poi non è che non si alza mai sui pedali, sul Mortirolo, sul Bondone si è alzato sui pedali e ha salutato tutti.


non è una follia, è un' IMPRESA,il mortirolo era solo ad una quarantina di km dall'arrivo, poi non si può scattare a inizio mortirolo e pensare di arrivare al traguardo... per quanto riguarda il fatto di alzarsi sui pedali si alzerà anche, ma non è in grado di scattare sui pedali...

 

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Registrato: Aug 2005

  postato il 28/05/2006 alle 19:25
Originariamente inviato da Frank_VDB

Originariamente inviato da THE DOCTOR
Credo che scattare sul Mortirolo a 55km dall'arrivo col giro in pugno sia una follia, e poi non è che non si alza mai sui pedali, sul Mortirolo, sul Bondone si è alzato sui pedali e ha salutato tutti.


non è una follia, è un' IMPRESA,il mortirolo era solo ad una quarantina di km dall'arrivo, poi non si può scattare a inizio mortirolo e pensare di arrivare al traguardo... per quanto riguarda il fatto di alzarsi sui pedali si alzerà anche, ma non è in grado di scattare sui pedali...

Riguardati la tappa dell'anno scorso al Colle di Tenda e guarda che fucilata ha tirato a Caruso. Cmq ammetto che non sia un fulmine a scattare. Xò quando sta bene è in grado di fare degli scatti

 

[Modificato il 28/05/2006 alle 19:31 by THE DOCTOR]

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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 28/05/2006 alle 19:29
Originariamente inviato da THE DOCTOR

Cmq ammetto che non sia un fulmine a scattare xò quando sta bene è in grado di scattare no che non è capace


eh???

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 28/05/2006 alle 19:31
Originariamente inviato da Frank_VDB

Originariamente inviato da THE DOCTOR

Cmq ammetto che non sia un fulmine a scattare xò quando sta bene è in grado di scattare no che non è capace


eh???

IO PARLO SAVOOOOOOOOOOOOOOOOONESE

 

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IO TIFO IVAN BASSO

 
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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 28/05/2006 alle 19:38
Originariamente inviato da THE DOCTOR
IO PARLO SAVOOOOOOOOOOOOOOOOONESE

ok ecco spiegato tutto...

 

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Livello Tour




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  postato il 28/05/2006 alle 19:44
Originariamente inviato da THE DOCTOR

Originariamente inviato da DeLorean

Il problema in campo non mi sembra qualie sia il corridore che in questo momento mi emoziona.Se parliamo di questo giro,cosa vuoi che ti dica,c'è un corridore che ha ammazzato una corsa,bè poco spazio per le emozioni.

Il problema è quanto può emozionare il VESCOVO basso.
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Una frase che riassume in parte il dilemma,ci aggiungerei il fatto che per sua natura ivan non è mai stato un trascinatore,mai uno scatto sui pedali,mai una parola fuori misura,mai una follia,mai un guanto di sfida...il sui unici mentori sono stati rijs e amstrong...bella roba!!


e poi non è che non si alza mai sui pedali, sul Mortirolo, sul Bondone si è alzato sui pedali e ha salutato tutti.


Infatti in questo Giro ha fatto progressioni sui pedali che facevano veramente male!!
Lascia stare, la gente vede solo quello che vuol vedere! Lascia stare

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 28/05/2006 alle 19:46
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Originariamente inviato da THE DOCTOR

Originariamente inviato da DeLorean

Il problema in campo non mi sembra qualie sia il corridore che in questo momento mi emoziona.Se parliamo di questo giro,cosa vuoi che ti dica,c'è un corridore che ha ammazzato una corsa,bè poco spazio per le emozioni.

Il problema è quanto può emozionare il VESCOVO basso.
hai espresso tutto alla perfezione: basso è il più forte, dunque si merita di vincere questo giro! ma non è un fenomeno, non è un fuoriclasse! è un uomo che, seguendo uno stile di vita alienante, si sta robotizzando! e i robot non entusiasmano!


Una frase che riassume in parte il dilemma,ci aggiungerei il fatto che per sua natura ivan non è mai stato un trascinatore,mai uno scatto sui pedali,mai una parola fuori misura,mai una follia,mai un guanto di sfida...il sui unici mentori sono stati rijs e amstrong...bella roba!!


e poi non è che non si alza mai sui pedali, sul Mortirolo, sul Bondone si è alzato sui pedali e ha salutato tutti.


Infatti in questo Giro ha fatto progressioni sui pedali che facevano veramente male!!
Lascia stare, la gente vede solo quello che vuol vedere! Lascia stare

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 28/05/2006 alle 19:48
Vado un po' fuori tema, oggi ce l'ho con Simoni...
Pure quella di Simoni è stata una maturazione tardiva. I primi risultati di rilievo, tra i prof, li ha ottenuti nel 1999 con il terzo posto al giro d'italia e al giro di svizzera. aveva 28 anni, a quell'età basso aveva già all'attivo due podi al tour de france.

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 28/05/2006 alle 19:50
Originariamente inviato da effebi

Vado un po' fuori tema, oggi ce l'ho con Simoni...
Pure quella di Simoni è stata una maturazione tardiva. I primi risultati di rilievo, tra i prof, li ha ottenuti nel 1999 con il terzo posto al giro d'italia e al giro di svizzera. aveva 28 anni, a quell'età basso aveva già all'attivo due podi al tour de france.


Ammazza odi Simoni anche + di me, da ieri lo stai massacrando

 

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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 28/05/2006 alle 19:51
simoni ha avuto problemi di carattere personale (sono morti suo padre e suo fratello) e aveva quasi lasciato il ciclismo...

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 28/05/2006 alle 19:57
Originariamente inviato da THE DOCTOR


Ammazza odi Simoni anche + di me, da ieri lo stai massacrando


No. io non odio Simoni. Come ho scritto in precedenti post nei giorni scorsi, io ho apprezzato molto in questo giro d'Italia Simoni: nonostante fosse uno dei più anziani in gara è stato l'unico a rimanere a ruota di Basso o a provare ad attaccarlo (magari facendo leva su Piepoli). In corsa è stato bravissimo, così come tante altre volte in passato. Non è un succhiaruote, è uno che attacca e che si prende i suoi rischi.
Solamente non sopporto più il suo vittimismo. Mi sembra che abbia superato i limiti.
Sono pronto anche a ritirare i giudizi drastici su di lui (e a modificare di netto la mia opinione su Basso) se venisse fuori che ha detto la verità. Del resto, se veramente Basso ha offerto soldi a Simoni vuol dire che ce l'ha di vizio (voglio dire: chi glielo fa fare, visto che è l'ultima tappa di montagna di un giro che ha stravinto e che, vincendo la tappa, può tornare a riprendersi la ciclamino?) e allora non resta che attendere altri corridori che hanno detto: "sì, anche a me ha fatto la stessa proposta indecente".
p.s. - scommetti che il prossimo "traditore" di simoni sarà Piepoli?

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 28/05/2006 alle 20:01
Originariamente inviato da effebi

Originariamente inviato da THE DOCTOR


Ammazza odi Simoni anche + di me, da ieri lo stai massacrando



p.s. - scommetti che il prossimo "traditore" di simoni sarà Piepoli?


E che no, lui ha vinto 2 tappe mentre il vero "uomo" niente

 

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 28/05/2006 alle 20:06
Parlerai anche con malcelato snobismo Dance....ma mi hai fatto capire perche il vescovo mi lascia indifferente...come mi lasciava indifferente Lance..

 

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"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
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Livello Tour




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  postato il 28/05/2006 alle 20:42
Devo dissentire in pieno con quanto ha scritto Claudio nel suo post ma non per le conclusioni che tira quanto per i presuppusti su cui basa la sua "teoria".

Per gli appellativi come fuoriclasse o fenomeno preferisco lasciar decidere se usarli al Bulba o a chi ne fa le veci tanto per loro durano giusto il tempo di una tappa e quella dopo cambia tutto, io mi limito a discutere delle emozioni che suscita un ciclista.

Bene le emozioni che cerchi tu sono quelle degli scavazzacollo predestinati che hanno dentro tutto quello che gli serve per vincere ma lo tirano fuori solo quando va a loro, beh forse (o certamente) non sarai d'accordo con me ma io ritengo che queste siano le persone peggiori e che il messaggio che lanciano non sia molto positivo.

Mi spiego meglio: alcuni nascono predestinati e altri ancora "più" predestinati, la natura li ha "fatti" in modo tale che sotto di loro la bicicletta si trasformi in arte. I primi possono vincere le corse ma più spesso aiutano il loro compagno migliore a vincerle, i secondi possono dominare le grandi manifestazioni e scrivere le più belle pagine di questo sport. Questo è un dato di fatto, alle fine del Mortirolo alcuni ne "hanno" altri no e qualunque cosa facciano questi ultimi prenderanno sempre minuti con il pallottoliere all'arrivo.

Ecco qui sta il centro del mio pensiero; Basso era uno del primo gruppo e ha avuto la forza di vincere, non battendo gli altri, ma battendo se stesso con una dote, la volontà, che è l'unica che non si può allenare. Mi fa davvero piacere sentir dire che tali miglioramenti non si possono raggiungere se non con "un lavoro mostruoso, disumanizzante, alienante" perchè questo, non solo è l'essenza del ciclismo, che per sua stessa natura è lo sport che qualcuno ha definito come "la sublimazione della fatica", ma è anche l'essenza della vita.

Non tutti nascono ciclisti e non a tutti importa diventarlo, ma un ragazzo come Basso ti insegna che per ottenere ogni giorno quello che vuoi devi innanzi tutto tirare fuori tutto quello che hai dentro e poi fare un passo in più.

Chapeau Ivan ti meriti ogni cosa buona.



p.s. Le vittorie si regalano ai gregari, se uno si reputa un campione dovrebbe aborrire più di ogni cosa il passare primo per concessione degli altri e Pantani ce lo ha insegnato quando ha tirato fuori l'anima a Courchevel per battere un tale che si era permesso lo sgarbo di lasciargli vincere la tappa del Mont Ventoux!

 

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Come si dice a Varese, questo è il momento in cui o si caga o si lascia libero il gabinetto.
Ivan Basso (ciclismo)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2006 alle 20:46
Caro Dancelli, porca zozza, t'ho messo nella lista dei forumisti i cui interventi non leggo più, perchè eri divenuto troppo donchisciottesco per i miei gusti popolani e volgari, come ben sai sto dalla parte della trippa coi fagioli che si mangia a casa del fornaio, piuttosto che dell'aragosta che sta sulla tavola del vescovo.
Ma stando alle reazioni di tanta brava gente, pare che tu abbia aperto un bel thread.
Ci penso un po', poi magari lo leggo.
Ciao Bello

 

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Davide

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 28/05/2006 alle 20:55
Ivan Basso = Ivan Drago ..... mi manca Rocky Balboa

Mi allineo Con Claudio Dance in Tutto....tranne x la ladrata del vescovo ai danni del moschettiere Gibo...

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Tour




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  postato il 28/05/2006 alle 21:01
Originariamente inviato da mik199

Devo dissentire in pieno con quanto ha scritto Claudio nel suo post ma non per le conclusioni che tira quanto per i presuppusti su cui basa la sua "teoria".

Per gli appellativi come fuoriclasse o fenomeno preferisco lasciar decidere se usarli al Bulba o a chi ne fa le veci tanto per loro durano giusto il tempo di una tappa e quella dopo cambia tutto, io mi limito a discutere delle emozioni che suscita un ciclista.

Bene le emozioni che cerchi tu sono quelle degli scavazzacollo predestinati che hanno dentro tutto quello che gli serve per vincere ma lo tirano fuori solo quando va a loro, beh forse (o certamente) non sarai d'accordo con me ma io ritengo che queste siano le persone peggiori e che il messaggio che lanciano non sia molto positivo.

Mi spiego meglio: alcuni nascono predestinati e altri ancora "più" predestinati, la natura li ha "fatti" in modo tale che sotto di loro la bicicletta si trasformi in arte. I primi possono vincere le corse ma più spesso aiutano il loro compagno migliore a vincerle, i secondi possono dominare le grandi manifestazioni e scrivere le più belle pagine di questo sport. Questo è un dato di fatto, alle fine del Mortirolo alcuni ne "hanno" altri no e qualunque cosa facciano questi ultimi prenderanno sempre minuti con il pallottoliere all'arrivo.

Ecco qui sta il centro del mio pensiero; Basso era uno del primo gruppo e ha avuto la forza di vincere, non battendo gli altri, ma battendo se stesso con una dote, la volontà, che è l'unica che non si può allenare. Mi fa davvero piacere sentir dire che tali miglioramenti non si possono raggiungere se non con "un lavoro mostruoso, disumanizzante, alienante" perchè questo, non solo è l'essenza del ciclismo, che per sua stessa natura è lo sport che qualcuno ha definito come "la sublimazione della fatica", ma è anche l'essenza della vita.

Non tutti nascono ciclisti e non a tutti importa diventarlo, ma un ragazzo come Basso ti insegna che per ottenere ogni giorno quello che vuoi devi innanzi tutto tirare fuori tutto quello che hai dentro e poi fare un passo in più.

Chapeau Ivan ti meriti ogni cosa buona.



p.s. Le vittorie si regalano ai gregari, se uno si reputa un campione dovrebbe aborrire più di ogni cosa il passare primo per concessione degli altri e Pantani ce lo ha insegnato quando ha tirato fuori l'anima a Courchevel per battere un tale che si era permesso lo sgarbo di lasciargli vincere la tappa del Mont Ventoux!


Chapeau anche a te

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 28/05/2006 alle 21:14
Grande, grandissimo.
Ivan Basso ha stravinto il Giro più duro di tutti i tempi infliggendo distacchi abissali ai suoi diretti avversari, staccandoli su tutte le salite (ripide o non ripide, dicevano taluni che avrebbe sofferto le salite ripide,infatti........), massacrandoli a cronometro.
Bisogna risalire a Merckx ed a Coppi per vedere distacchi così pesanti.
Ripeto grande, grandissimo Ivan Basso.

E avrebbe stravinto anche il Giro del 2005.

 

[Modificato il 28/05/2006 alle 21:21 by ciclgian]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2006 alle 23:09
Non sono affatto d'accordo, ma pazienza caro Dance.
Maturazioni tardive.... Ne conosco. Bijarne Rijs. che a 31 anni diventa in grado di salire sul podio al tour. O Tony Rominger che a 31 anni diventa corridore da corse a tappe in Spagna.
Ma dai 26 ai 29, è sempre stata l'età della maturità e del massimo rendimento fra i corridori. Da che le ruote sono due.
Non vedo stranezze. Basso ha vinto un giro a 28 anni. a 27 aveva fatto un secondo posto al tour ed a 26 un terzo. Mica bisogna sempre solo vincere per essere competitivi. quest'anno al giro non c'era Armstrong. C'erano avversari molto più ..... lenti.
E' così strano che un corridore a 26 anni raggiunga competitività in campo internazionale? Per me no.
Adorni ha vinto il giro a 27 anni....
Binda a 23, 25, 26, 27, 31
Guerra a 31 (maturazione tadiva?)
Koblet a 25
Magni a 28, 31, 34 (anche lui tardivo?)
Gaul a 23 e 26
Nencini a 27
Baldini a 25
Anquetil 26 e 30
Pambianco a 25
Balmamion a 22 e 23
Motta 23
Gimondi a 24, 26, 33
Merckx 23, 25 27, 28, 29
Pettersson 31 (maturazione tadiva?)
Bertoglio 26
Pollentier 26
De muynck 30 (maturazione tardiva?)
Saronni 21 25
Moser 32 (maturazione tardiva?)
Hinault 25, 27, 30
Visentini 29
Roche 28
Hampsteen 26
Fignon 29
Bugno 26
Chioccioli 32 (maturazione tardiva?)
Indurain 28 e 29
Berzin 24
Rominger 34 (maturazione tardiva?)
Tonkov 27
Gotti 28 e 30
Pantani 28
Garzelli 27
Simoni 30 e 32 (maturazione tardiva?)
Savoldelli 29 e 32
Cunego 22
Se guardi le età, ti accorgi che vincere il giro a 22 o 23 anni non è sempre stato sinonimo di fenomeni. Balmamion, ottimo e roccioso regolarista, non mi pare fra i fenomeni del ciclismo italiano ed internazionale. Vincere il giro dopo i 27 anni , è successo anche a grandi. Pantani, uno per tutti.
insomma, questo assegnare a Basso una maturazione "tardiva", lasciando Simoninamente cadere li il termine (simile all'improvviso extraterrestre scoperto da Simoni ieri), non rendo merito ai due podi conquistati al tour da Basso stesso precedentemente.
Ah, già. Il Tour, per molti qui, è una corsetta priva di peso. Non ha salite degne, ci sono solo cronometro, non vale niente.
Basso non ha lo sprint. Non ha volata. Non è un fenomeno . Tanto il mondiale u.23 non vale niente vero? Non ha le stimmate del nuovo campione.... senza volata non si è campioni, vero?
Guarda Dance. Per me Basso è un corridore ammirevole proprio perchè per vincere deve fare più fatica di chi può stare a ruota per 60 km e fare lo scattino in volata, vincendo. L'Istinto del Killer, dicono. semplicemente veloce, aggiungo io.
E' un buon cronoman , non un mostro, un buon passista scalatore, un buon regolarista. Tagliato per le corse a tappe. Se siete in attesa di un nuovo Pantani, attenderete a lungo. forse un talento così non arriverà mai..... Io ero , molto più modestamente, in attesa di un nuovo Baronchelli, e mi pare che stavolta ci siamo. Anzi, qualche volta vincerò qualche corsa a tappe importante, invece di piazzarmi solo.

Cunego ha l'istinto del campione. E' guidato come peggio è impossibile. o perlomeno difficile. In questo giro è stato strapazzato alla grande. su tutti i terreni. dovrà lavorare molto, perchè il suo immenso talento non si perda come quello di altri prima di lui.
non tiferà mai contro di lui e non mi divertirò a vedere mortificato il suo patrimonio. ma se vorrà sfidare gli sfigatoni al tour, prenderà sberle da orbi. Non è pronto al duello. E' molto debole a cronometro e non compensa questa debolezza come faceva Pantani , con superiorità in salita. anzi. Anche in salita deve migliorare molto. A cronometro ha preso 6 minuti, ma in montagna 13......
Dovrà allenarsi come Basso. Correre le classiche di un giorno per vincerle, correre le corse a tappe bevi per vincerle. Poi sfiderà al tour chi vuole.
ora avrà anche vinto un giro a 22 anni. Ma deve ancora masticare del pane, il giovane panettiere, per essere competitivo al giro, contro certi competitori, come il senzatalento Basso, ed al tour contro altri.
Gotti ha detto una cosa in questo giro. C'era un corridore internazionale e tanti corridori di respiro nazionale. a tappe , naturalmente. e i distacchi sono li a dire che era vero.
Si può andare forte senza avere talento? Per me no. se fai allenare un elefante a correre come una gazzella, non sarà mai una agile gazzella, credimi.
la moda di dire che Basso è senza talento, è irriguardosa per le cose che il varesino ha mostrato. Quest'anno e prima.
E' il talento che si esprime in maniere diverse. Basso deve abbinarlo con la fatica. Per vincere dve staccare tutti. "Comodità" complessa proprio per tutti. Anche per i talentuosi panettieri. Che non mi pare stacchino tutti un giorno no ed uno si.
Ciao Dance, senza polemica ovvamente.

 

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pedala che fa bene.....

 
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  postato il 28/05/2006 alle 23:16
Originariamente inviato da janjanssen

Non sono affatto d'accordo, ma pazienza caro Dance.
Maturazioni tardive.... Ne conosco. Bijarne Rijs. che a 31 anni diventa in grado di salire sul podio al tour. O Tony Rominger che a 31 anni diventa corridore da corse a tappe in Spagna.
Ma dai 26 ai 29, è sempre stata l'età della maturità e del massimo rendimento fra i corridori. Da che le ruote sono due.
Non vedo stranezze. Basso ha vinto un giro a 28 anni. a 27 aveva fatto un secondo posto al tour ed a 26 un terzo. Mica bisogna sempre solo vincere per essere competitivi. quest'anno al giro non c'era Armstrong. C'erano avversari molto più ..... lenti.
E' così strano che un corridore a 26 anni raggiunga competitività in campo internazionale? Per me no.
Adorni ha vinto il giro a 27 anni....
Binda a 23, 25, 26, 27, 31
Guerra a 31 (maturazione tadiva?)
Koblet a 25
Magni a 28, 31, 34 (anche lui tardivo?)
Gaul a 23 e 26
Nencini a 27
Baldini a 25
Anquetil 26 e 30
Pambianco a 25
Balmamion a 22 e 23
Motta 23
Gimondi a 24, 26, 33
Merckx 23, 25 27, 28, 29
Pettersson 31 (maturazione tadiva?)
Bertoglio 26
Pollentier 26
De muynck 30 (maturazione tardiva?)
Saronni 21 25
Moser 32 (maturazione tardiva?)
Hinault 25, 27, 30
Visentini 29
Roche 28
Hampsteen 26
Fignon 29
Bugno 26
Chioccioli 32 (maturazione tardiva?)
Indurain 28 e 29
Berzin 24
Rominger 34 (maturazione tardiva?)
Tonkov 27
Gotti 28 e 30
Pantani 28
Garzelli 27
Simoni 30 e 32 (maturazione tardiva?)
Savoldelli 29 e 32
Cunego 22
Se guardi le età, ti accorgi che vincere il giro a 22 o 23 anni non è sempre stato sinonimo di fenomeni. Balmamion, ottimo e roccioso regolarista, non mi pare fra i fenomeni del ciclismo italiano ed internazionale. Vincere il giro dopo i 27 anni , è successo anche a grandi. Pantani, uno per tutti.
insomma, questo assegnare a Basso una maturazione "tardiva", lasciando Simoninamente cadere li il termine (simile all'improvviso extraterrestre scoperto da Simoni ieri), non rendo merito ai due podi conquistati al tour da Basso stesso precedentemente.
Ah, già. Il Tour, per molti qui, è una corsetta priva di peso. Non ha salite degne, ci sono solo cronometro, non vale niente.
Basso non ha lo sprint. Non ha volata. Non è un fenomeno . Tanto il mondiale u.23 non vale niente vero? Non ha le stimmate del nuovo campione.... senza volata non si è campioni, vero?
Guarda Dance. Per me Basso è un corridore ammirevole proprio perchè per vincere deve fare più fatica di chi può stare a ruota per 60 km e fare lo scattino in volata, vincendo. L'Istinto del Killer, dicono. semplicemente veloce, aggiungo io.
E' un buon cronoman , non un mostro, un buon passista scalatore, un buon regolarista. Tagliato per le corse a tappe. Se siete in attesa di un nuovo Pantani, attenderete a lungo. forse un talento così non arriverà mai..... Io ero , molto più modestamente, in attesa di un nuovo Baronchelli, e mi pare che stavolta ci siamo. Anzi, qualche volta vincerò qualche corsa a tappe importante, invece di piazzarmi solo.

Cunego ha l'istinto del campione. E' guidato come peggio è impossibile. o perlomeno difficile. In questo giro è stato strapazzato alla grande. su tutti i terreni. dovrà lavorare molto, perchè il suo immenso talento non si perda come quello di altri prima di lui.
non tiferà mai contro di lui e non mi divertirò a vedere mortificato il suo patrimonio. ma se vorrà sfidare gli sfigatoni al tour, prenderà sberle da orbi. Non è pronto al duello. E' molto debole a cronometro e non compensa questa debolezza come faceva Pantani , con superiorità in salita. anzi. Anche in salita deve migliorare molto. A cronometro ha preso 6 minuti, ma in montagna 13......
Dovrà allenarsi come Basso. Correre le classiche di un giorno per vincerle, correre le corse a tappe bevi per vincerle. Poi sfiderà al tour chi vuole.
ora avrà anche vinto un giro a 22 anni. Ma deve ancora masticare del pane, il giovane panettiere, per essere competitivo al giro, contro certi competitori, come il senzatalento Basso, ed al tour contro altri.
Gotti ha detto una cosa in questo giro. C'era un corridore internazionale e tanti corridori di respiro nazionale. a tappe , naturalmente. e i distacchi sono li a dire che era vero.
Si può andare forte senza avere talento? Per me no. se fai allenare un elefante a correre come una gazzella, non sarà mai una agile gazzella, credimi.
la moda di dire che Basso è senza talento, è irriguardosa per le cose che il varesino ha mostrato. Quest'anno e prima.
E' il talento che si esprime in maniere diverse. Basso deve abbinarlo con la fatica. Per vincere dve staccare tutti. "Comodità" complessa proprio per tutti. Anche per i talentuosi panettieri. Che non mi pare stacchino tutti un giorno no ed uno si.
Ciao Dance, senza polemica ovvamente.



 

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"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2006 alle 23:18
Sulla scrupolosità di Basso...
Oggi alla partenza il foglio firma era situato davanti al Santuario del Ghisallo, la pavimentazione era fatta da sassi rotondi, non molto adatti a passarci sopra con delle bici da corsa.
Dopo essere salito sul palco lo hanno invitato a spostarsi in direzione del Santuario, lui ha risposto che non poteva camminare a piedi!!!
E' andato a prendere la bici e poi si è recato dove lo volevano...è maniacale .

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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  postato il 28/05/2006 alle 23:24
Originariamente inviato da Andrea_Web

Sulla scrupolosità di Basso...
Oggi alla partenza il foglio firma era situato davanti al Santuario del Ghisallo, la pavimentazione era fatta da sassi rotondi, non molto adatti a passarci sopra con delle bici da corsa.
Dopo essere salito sul palco lo hanno invitato a spostarsi in direzione del Santuario, lui ha risposto che non poteva camminare a piedi!!!
E' andato a prendere la bici e poi si è recato dove lo volevano...è maniacale .


immagino che quando è a tavola prima di mangiare una pietanza ne faccia sempre assaggiare un boccone al massaggiatore, non si sa mai!

p.s. bentornato Andrea

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 28/05/2006 alle 23:37
Caro Claudio,
rispondo al tuo primo post tralasciando di gettarmi nella mischia
biscardiana di questi giorni.
Condivido la tua analisi ma credo che anche la capacita', anzi
la "devozione", di sorbirsi allenamenti cosi' meticolosi sia
una caratteristica da fuoriclasse; fuoriclasse in altra maniera
ma pur sempre tale.
Per fare un paragone artistico, io di pittori
non capisco una tromba, nominerei Bach (con le dovute proporzioni):
un freddo calcolatore, canoni e fughe dove le arie, i motivi e le
note seguono degli schemi complessi e rigorosi.
Perfetto ed algoritmico ma diametralmente opposto alla genialita'
di un Mozart (sempre con le dovute proporzioni).
Ebbene, entrambi sono stati definiti come musicisti "toccati da dio".

Metodo(cioe' raziocinio) contro genialita'.

Mi viene un sospetto, non e' che la predilezione verso il primo
od il secondo sia in qualche modo legata al cosidetto
"emisfero dominante" ?
E, di conseguenza, non e' che la stessa definizione di fuoriclasse
dovrebbe essere bivalente ?

P.S.: un plauso va sicuramente a Riij perche' riuscire a gestire
una tale trasformazione senza snaturare le caratteristiche iniziali
non e' mica roba da poco!

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2005

  postato il 28/05/2006 alle 23:53
Fuoriclasse, campione, fenomeno, atleta naturale, atleta costruito ....... sono tutte definizioni che lasciano il tempo che trovano. Quello che conta sono le vittorie e poi come le si ottiene, tutto qui!
Basso non è un predestinato? Ha vinto il campionato del mondo under 23.
Basso è maturato tardi? A 26 anni ha fatto terzo al Tour a 27 secondo dietro il marxiano, se avesse puntato a gare meno difficili avrebbe vinto prima.
Impegnarsi seriamente ed allenarsi con scrupolo e dedizione, da quando sono aspetti negativi del ciclsimo?

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 29/05/2006 alle 11:26
Caro Jan,

dici che aspettavi il nuovo Baronchelli e che forse ora ci siamo? Per me ti sbagli e pure di grosso. Con Basso non hai trovato il nuovo Baronchelli, hai trovato il nuovo Indurain. Secondo me ci possiamo tranquillamente preparare ad un quinquennio di grandi corse a tappe senza storia.

Ecco, quanto hai scritto, e che riporto qui sotto, mi piace prorio.

Originariamente inviato da janjanssen
Ma dai 26 ai 29, è sempre stata l'età della maturità e del massimo rendimento fra i corridori. Da che le ruote sono due.
...
E' così strano che un corridore a 26 anni raggiunga competitività in campo internazionale? Per me no.


Da che le ruote sono due, a 26 anni circa si é "maturati". I "miglioramenti" che ci si possono aspettare sono piccoli. Chi diviene "competitivo" a 26 anni non diventerà un mostro inarrivabile a 29.
Chi a 26 anni si becca più di 8 minuti in due cronometro di 47 e 49 Km, piazzandosi una volta 20 e una 22, non diventerà un fulmine di guerra a crono a 29. Da che le ruote della biciclette sono due, come hai detto tu.

Altra cosa: gli Adorni, i De muynck, i Pettersson, con le maturazioni tardive c'entrano come i classici cavoli con la merenda. Nessuno mette in dubbio che un corridore tra i 27-30 anni possa raggiungere traguardi che non aveva raggiunto prima. Quello che é molto più choccante é che uno arrivi a questa rispettabile età per scoprirsi campione inarrivabile. Non "competitivo", ovvero in grado di battersi con ottime probabilità di vittoria con i più quotati avversari. Ma campione che polverizza i più diretti avversari. E, che io mi ricordi, né Adorni, né De Muynck, né Pettersson, hanno stracciato i rispettivi avversari e nemmeno hanno dato inizio a cicli di superiorità indiscussa.
Quanto a Pantani, lasciamo perdere! Avrà pure vinto il Giro a 28 anni, ma quando ne aveva 24 in montagna non ce n'era già più per nessuno.

Originariamente inviato da janjanssen
Gotti ha detto una cosa in questo giro. C'era un corridore internazionale e tanti corridori di respiro nazionale. a tappe , naturalmente. e i distacchi sono li a dire che era vero.


Gotti, Gotti, da che pulpito viene la predica! Vedremo come si difenderanno i grandi campioni da Tour. La mia previsione é che il Tour sarà senza storia, più o meno come il Giro. I distacchi saranno più contenuti perché la corsa é altimetricamente meno dura e perché qualcuno che si difende meglio a crono ci sarà. Ma essenzialmente sarà la stessa musica. Poi , non si sa mai. In fondo in Francia c'é Lourdes...

Senza polemica ovviamente.

Ciao

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 29/05/2006 alle 13:37
Originariamente inviato da Felice

Caro Jan,

dici che aspettavi il nuovo Baronchelli e che forse ora ci siamo? Per me ti sbagli e pure di grosso. Con Basso non hai trovato il nuovo Baronchelli, hai trovato il nuovo Indurain. Secondo me ci possiamo tranquillamente preparare ad un quinquennio di grandi corse a tappe senza storia.

Ecco, quanto hai scritto, e che riporto qui sotto, mi piace prorio.

Originariamente inviato da janjanssen
Ma dai 26 ai 29, è sempre stata l'età della maturità e del massimo rendimento fra i corridori. Da che le ruote sono due.
...
E' così strano che un corridore a 26 anni raggiunga competitività in campo internazionale? Per me no.


Da che le ruote sono due, a 26 anni circa si é "maturati". I "miglioramenti" che ci si possono aspettare sono piccoli. Chi diviene "competitivo" a 26 anni non diventerà un mostro inarrivabile a 29.
Chi a 26 anni si becca più di 8 minuti in due cronometro di 47 e 49 Km, piazzandosi una volta 20 e una 22, non diventerà un fulmine di guerra a crono a 29. Da che le ruote della biciclette sono due, come hai detto tu.

Altra cosa: gli Adorni, i De muynck, i Pettersson, con le maturazioni tardive c'entrano come i classici cavoli con la merenda. Nessuno mette in dubbio che un corridore tra i 27-30 anni possa raggiungere traguardi che non aveva raggiunto prima. Quello che é molto più choccante é che uno arrivi a questa rispettabile età per scoprirsi campione inarrivabile. Non "competitivo", ovvero in grado di battersi con ottime probabilità di vittoria con i più quotati avversari. Ma campione che polverizza i più diretti avversari. E, che io mi ricordi, né Adorni, né De Muynck, né Pettersson, hanno stracciato i rispettivi avversari e nemmeno hanno dato inizio a cicli di superiorità indiscussa.
Quanto a Pantani, lasciamo perdere! Avrà pure vinto il Giro a 28 anni, ma quando ne aveva 24 in montagna non ce n'era già più per nessuno.

Originariamente inviato da janjanssen
Gotti ha detto una cosa in questo giro. C'era un corridore internazionale e tanti corridori di respiro nazionale. a tappe , naturalmente. e i distacchi sono li a dire che era vero.


Gotti, Gotti, da che pulpito viene la predica! Vedremo come si difenderanno i grandi campioni da Tour. La mia previsione é che il Tour sarà senza storia, più o meno come il Giro. I distacchi saranno più contenuti perché la corsa é altimetricamente meno dura e perché qualcuno che si difende meglio a crono ci sarà. Ma essenzialmente sarà la stessa musica. Poi , non si sa mai. In fondo in Francia c'é Lourdes...

Senza polemica ovviamente.

Ciao

Sai Felice, la cosa in cui non concordiamo, è proprio sul "mostro inarrivabile".
Basso ha vinto un giro in cui i competitori più agguerriti sono stati un Simoni 35enne e senza alcuno scatto, un Gutierrez Catalunya veramente non mostruoso. Rujano, Di Luca e Savoldelli erano in condizioni di forma disastrose, uno per una preparazione sbagliata, l'altro per problemi, noti di allergia, l'altro ancora per dissidi con Savio.. Cunego poi deve ancora dimostrare di essere competitivo in un giro tanto duro.
Questa è la differenza di valutazione. anno scorso al tour, con un tracciato molto meno selettivo, ed avversari più competitivi, Basso era giunto secondo, dietro Armstrong. Non dietro Catalunya, con tutto il rispetto.
Riguardo la bravura a cronometro, Basso è certamente migliorato molto. Ma non ha vinto la crono. E' restato dietro ad un Ullrich di un quintale, lontanissimo dalla miglior forma.
Sinceramente Felice, non è stato Basso fortissimo, in questo giro, sono stati gli avversari debolissimi, per un motivo o l'altro. Non ci fosse stato Ivan, il giro sarebbe stato infatti probabilmente vinto da un carneade. Gutierrez Catalunya.
Quindi mi sento di non essere tanto sicuro che Basso al tour faccia una passeggiata. Mi spiace per lui, ma si ritroverà avversari di altro rango.
Riguardo al paragone con Indurain, che staccava a cronometro tutti di barcate di minuti e resisteva in montagna, mi pare le caratteristiche di Basso siano nettamente il contrario. Si difende a cronometro contro i migliori e in salita cerca LUI di fare la corsa dura e selettiva.
Che poi Basso faccia iniziare un ciclo di superiorità indiscussa, è un auspicio , vero? Perchè vincere un giro così con le limitazioni degli avversari incontrati, non mi pare una superiorità mondiale stracciante come vuoi fare sembrare.
Ah, Adorni il giro del 65 lo vinse con distacchi ancora più netti di Basso. Contro Zilioli, tre volte secondo al giro dietro Anquetil, Adorni e Motta, Gimondi (che avrebbe poi trionfato al Tour), Motta ecc. Altri avversari , Felice, rispetto ad un Simoni di 35 anni ed un Catalunya o un Savoldelli malato.
Insomma, io devo gettare acqua su Basso? Sono io che devo dire che non è nato Indurain , ma solo Basso?
Sai quale è la realtà, Felice? Che abbiamo , noi italiani, sottovalutato i due podi al tour conquistati da Basso. Che Simoni, Catalunya, Savoldelli o Di Luca non hanno mai raggiunto. O neanche avvicinato.
Non ti sfiora il dubbio? Non ti sfiora il dubbio che Basso sia già da il terzo anno che è uno dei migliori del mondo a tappe?
Ho l'impressione che la "teoria Simoni" vi condizioni. Fin a ieri Basso era una pippa, da oggi è un imbattibile. Niente di più errato. Sono 3 anni che Basso a tappe è fra i migliori. E alcuni che gli stavano davanti (Armstrong) non ci sono più in giro . Altri (Ullrich) stanno invecchiando.....
Sai Felice , Bobet dal 53 al 55 è stato il numero uno a tappe. Dopo anni di scoppole contro Kubler, Koblet, Coppi e Bartali. Neanche un podio aveva prima del 53... Maturato tardivamente? No, Bartali e Coppi sono calati causa età...kuebler pure. e lui è cresciuto quel pochino da superare i Koblet eccetera.
Se Basso sarà un dominatore, lo vedremo al tour, non prima. Al giro non c'erano nessuno dei primi 10 al mondo (trane lui e un Ullrich fuori forma) a tappe del momento. Forse Savoldelli ci può stare , ma era malato.
Oggi Ullrich in forma, Vinokurov, Landis, Mancebo, Kashektin, Popovich, Valverde e Menchov sono per me nettamente più forti a tappe degli avversari di Basso al giro. Lui e Savoldelli sano fanno per me gli attuali top ten..Opinione, quindi certamente non dogma. Semplicemente una chiave di lettura diversa. Meno maliziosa Felice, di quella proposta da Simoni.

 

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pedala che fa bene.....

 
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