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Autore: Oggetto: Il direttore vede rosa (intervista a Zomegnan)

Livello Fausto Coppi




Posts: 1671
Registrato: Dec 2004

  postato il 27/05/2006 alle 23:30
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Caro Guido Roubaix, al di là del tabellino gol fatti - gol subiti, vorrei fare alcune considerazioni.
1) Gli ingredienti erano quasi perfetti, diciamo che i tempi della ricetta non erano ottimali, sarebbe stato opportuno miscelare meglio le tappe con un solo colle con i tapponi con più colli.
Idem le crono: se ne possono pure fare due, ma una deve avere luogo dopo le montagne, aveva ragione Gabri.
2) Gli ingredienti erano quasi perfetti ma non perfetti: gli azzardi sperimentali come Plan de Corones, sacrosanti oltre che ben remunerati dagli organizzatori locali, devono essere effettuati in tappe monotòne, tutta pianura con salita finale, viceversa si rischia di demolire sanguinosamente un tappone, come accaduto, fatto funesto.
3) Quando concedevano undici tappe a Petacchi, qualcuno scandalizzato reclamava che le tappe per i velocisti non fossero più di cinque: ce ne saranno state sei al termine di questo Giro, per un quieto vivere ce ne dovrebbero essere almeno otto.
4) Stando a quanto s'è sentito dire in tv, non la durezza del percorso, ma il calvario degli spostamenti dovuti alle scelte di logistica, hanno affossato l'anima dei corridori.
Due ore di pullman dopo una tappa fanno più danni di um Mortirolo talvolta.
Questo errore, per amore di verità, dobbiamo imputarlo allo Zome che abbiamo sin qui difeso.
Dice bene il nostro Frank VDB, a turbare l'animo dei corridori non era lo prospettiva di salire a piedi lungo il Plan de Corones, ma l'idea di dover tornare giù, in quella bolgia, in quelle condizioni climatiche, mentre altri colleghi cercavano di finire la loro corsa.
Non affosserei lo Zome, ma oltre un pareggio, complessivamente, secondo me non si può andare.
L'aspetto consolante è che gli ingredienti sono giusti, ribadisco.
Ciao


è giusta l' idea : salita, tapponi e giro duro.
gli ingredienti si possono dosare e mescolare meglio.
l'analisi di arancia mi sembra molto acuta ed equilibrata

ciao
mesty

 
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Livello Tour




Posts: 239
Registrato: Apr 2006

  postato il 27/05/2006 alle 23:38
Originariamente inviato da mestatore

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Caro Guido Roubaix, al di là ¤el tabellino gol fatti - gol subiti, vorrei fare alcune considerazioni.
1) Gli ingredienti erano quasi perfetti, diciamo che i tempi della ricetta non erano ottimali, sarebbe stato opportuno miscelare meglio le tappe con un solo colle con i tapponi con pi?li.
Idem le crono: se ne possono pure fare due, ma una deve avere luogo dopo le montagne, aveva ragione Gabri.
2) Gli ingredienti erano quasi perfetti ma non perfetti: gli azzardi sperimentali come Plan de Corones, sacrosanti oltre che ben remunerati dagli organizzatori locali, devono essere effettuati in tappe monot򮥬 tutta pianura con salita finale, viceversa si rischia di demolire sanguinosamente un tappone, come accaduto, fatto funesto.
3) Quando concedevano undici tappe a Petacchi, qualcuno scandalizzato reclamava che le tappe per i velocisti non fossero pi?cinque: ce ne saranno state sei al termine di questo Giro, per un quieto vivere ce ne dovrebbero essere almeno otto.
4) Stando a quanto s'è ³entito dire in tv, non la durezza del percorso, ma il calvario degli spostamenti dovuti alle scelte di logistica, hanno affossato l'anima dei corridori.
Due ore di pullman dopo una tappa fanno pi?ni di um Mortirolo talvolta.
Questo errore, per amore di veritଠdobbiamo imputarlo allo Zome che abbiamo sin qui difeso.
Dice bene il nostro Frank VDB, a turbare l'animo dei corridori non era lo prospettiva di salire a piedi lungo il Plan de Corones, ma l'idea di dover tornare gi? quella bolgia, in quelle condizioni climatiche, mentre altri colleghi cercavano di finire la loro corsa.
Non affosserei lo Zome, ma oltre un pareggio, complessivamente, secondo me non si può ¡®dare.
L'aspetto consolante è £he gli ingredienti sono giusti, ribadisco.
Ciao


è §iusta l' idea : salita, tapponi e giro duro.
gli ingredienti si possono dosare e mescolare meglio.
l'analisi di arancia mi sembra molto acuta ed equilibrata

ciao
mesty


Concordo, anche la cronosquadre non ha inciso in maniera decisiva... anzi.. non ha inciso per nulla.. se la si tiene con questa lunghezza è assolutamente auscipabile (soprattutto per la visibilità di cui necessitano gli sponsor) che si ripeta. Altra considerazione, la crono individuale non ha inciso!!!! A prescidere da Basso, che ha stradominato ovunque, guardate gli altri della classifica... nessuno è riuscito ma nemmeno ha tentato di difendere quanto ha conquistato nella crono (forse il solo Gutierrez che è andato cmq fortissimo in salita). Direi che le due crono sono un altro punto per lo zomegnan... aggiungerei (col senno del poi, si intende!!!): se la crono fosse stata dopo le montagne.. basso avrebbe dato 6 minuti al secondo della prova individuale , e non essendoci ullrich, avrebbe vinto pure quella

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 28/05/2006 alle 00:22
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Non affosserei lo Zome, ma oltre un pareggio, complessivamente, secondo me non si può andare.


caro Davide, quando uno parte per vincere 5-0 (questo era l'obiettivo dello Zome, a giudicare anche dagli entusiasmi manifestatisi subito dopo la pubblicazione del percorso), anche un pareggio somiglia ad una sonora sconfitta.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 28/05/2006 alle 00:48
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Non affosserei lo Zome, ma oltre un pareggio, complessivamente, secondo me non si può andare.


caro Davide, quando uno parte per vincere 5-0 (questo era l'obiettivo dello Zome, a giudicare anche dagli entusiasmi manifestatisi subito dopo la pubblicazione del percorso), anche un pareggio somiglia ad una sonora sconfitta.


Guarda, io non ho mai letto che Zomegnan abbia dichiarato di voler vincere 5 - 0, a che cosa poi, al calciobalilla?
Zomegnan deve stare col piede in tre scarpe: risorse economiche, ritorno mediatico, cifra tecnica del percorso.
Non è facile.
Pensavo che meritasse un bel nove in pagella, si deve accontentare di un sette e mezzo.
Però se mi parli di sconfitta sonora non ha senso che ne discutiamo insieme, meglio che ti rivolgi ad altri forumisti.
Ciao

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 28/05/2006 alle 01:13
può darsi che mi sbagli, ma io ho avuto l'impressione che lo Zome volesse stupire il mondo: altrimenti non mi spiego perchè mettere una tale quantità di ascese quando la metà bastava per fare un Giro interessante e spettacolare, e non mi spiego a cosa servisse creare una salita dal nulla (per giunta sterrata e con pendenze impossibili) quando l'Italia è piena di salite con difficoltà notevoli.
Ho avuto l'impressione che, una volta avuto in pugno il bastone del comando, abbia voluto dare una dimostrazione di come si costruisce un vero Giro d'Italia, come se quelli prima di lui (che non erano riusciti a fare ciò) fossero dei poveri mentecatti.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Giro di quest'anno fa una ben misera figura in confronto a quello dello scorso anno.

P.S. riconosco che lo spettacolo noioso di quest'anno dipende, per buona parte, dalle scadenti esibizioni offerte da parecchi corridori che venivano dati come protagonisti sicuri.

P.P.S. può darsi che le mie impressioni siano influenzate dall'antipatia che ho verso Zomegnan, fin da quando era giornalista della Gazzetta e pontificava con notevole presunzione nei vari processi alla tappa.

Comunque, questa è la mia idea.

 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 29/05/2006 alle 00:09
Originariamente inviato da antonello64
può darsi che mi sbagli, ma io ho avuto l'impressione che lo Zome volesse stupire il mondo: altrimenti non mi spiego perchè mettere una tale quantità di ascese quando la metà bastava per fare un Giro interessante e spettacolare,

La mia impressione, da subito, e' stata che lo Zome volesse conquistare
una maggior fetta di mercato in campo internazionale creando
un SuperGiro capace di attirare l'attenzione all'estero ma senza
pestare i piedi, in Italia, ai signori del calcio; adesso abbiamo
le prove, ma che Moggi&c. fossero cosi' potenti da travolgere
chiunque si fosse messo fra loro e la pecunia lo sapevano anche i
muri (specie quelli di Campiglio ).


e non mi spiego a cosa servisse creare una salita dal nulla (per giunta sterrata e con pendenze impossibili) quando l'Italia è piena di salite con difficoltà notevoli.

Beh, di Mercoledi' e con la strada sistemata a spese di quelli di
Kronplatz: a me sembra solo un esperimento ben retribuito....


Ho avuto l'impressione che, una volta avuto in pugno il bastone del comando, abbia voluto dare una dimostrazione di come si costruisce un vero Giro d'Italia, come se quelli prima di lui (che non erano riusciti a fare ciò) fossero dei poveri mentecatti.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Giro di quest'anno fa una ben misera figura in confronto a quello dello scorso anno.

P.S. riconosco che lo spettacolo noioso di quest'anno dipende, per buona parte, dalle scadenti esibizioni offerte da parecchi corridori che venivano dati come protagonisti sicuri.

A me sembra che abbia lavorato bene, cio' che non e' riuscito in
questo giro, lo attribuirei a fattori imponderabili a priori:
brutto tempo e debacle autorevoli.
A me non piacciono i conservatori quindi gli riconosco il coraggio
di aver osato qualche cambiamento (non dimentichiamo il tentativo
delle 2 mezze tappe finali). Ha avuto il coraggio di osare nonostante
il bellissimo giro scorso. E' antipatico anche a me, ma gli riconosco
il coraggio.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 30/05/2006 alle 22:47
Sono molto d'accordo con gli interventi qui sotto, ma devo comunque assegnare il punto della 20° tappa. Che a va a Zomegnan: aritmeticamente, quindi, la mia valutazione a questo Giro è 5-4. Tante occasioni, quancuna perduta per un menu che nel complesso è risultato a volte esagerato nelle premesse ma spesso appetitoso.

Ho valutato il percorso, non l'equilibrio. A quello ci ha pensato Basso, l'asso

p.s. sul Plan - che ha segnato la differenza fra un buon Giro e quello che sarebbe stato un Giro magnifico - ho poco da dire, se non che ancora una volta si è capito che a vedere le cose in TV non si capisce niente. Aspetto che scriva chi c'era (ad esempio gli 8 ciclocamperisti: prima di incontrarli ero convinto che si sarebbe potuti arrivare, ma vedere Euge che ha delle perplessità sullo scalare una montagna è un'esperienza mistica, altro che Vescovi ), con una sola postilla: siamo sicuri che con tutti gli alberghi e impianti che ci sono non si potesse organizzare un buon servizio docce?

Originariamente inviato da mestatore

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Caro Guido Roubaix, al di là del tabellino gol fatti - gol subiti, vorrei fare alcune considerazioni.
1) Gli ingredienti erano quasi perfetti, diciamo che i tempi della ricetta non erano ottimali, sarebbe stato opportuno miscelare meglio le tappe con un solo colle con i tapponi con più colli.
Idem le crono: se ne possono pure fare due, ma una deve avere luogo dopo le montagne, aveva ragione Gabri.
2) Gli ingredienti erano quasi perfetti ma non perfetti: gli azzardi sperimentali come Plan de Corones, sacrosanti oltre che ben remunerati dagli organizzatori locali, devono essere effettuati in tappe monotòne, tutta pianura con salita finale, viceversa si rischia di demolire sanguinosamente un tappone, come accaduto, fatto funesto.
3) Quando concedevano undici tappe a Petacchi, qualcuno scandalizzato reclamava che le tappe per i velocisti non fossero più di cinque: ce ne saranno state sei al termine di questo Giro, per un quieto vivere ce ne dovrebbero essere almeno otto.
4) Stando a quanto s'è sentito dire in tv, non la durezza del percorso, ma il calvario degli spostamenti dovuti alle scelte di logistica, hanno affossato l'anima dei corridori.
Due ore di pullman dopo una tappa fanno più danni di um Mortirolo talvolta.
Questo errore, per amore di verità, dobbiamo imputarlo allo Zome che abbiamo sin qui difeso.
Dice bene il nostro Frank VDB, a turbare l'animo dei corridori non era lo prospettiva di salire a piedi lungo il Plan de Corones, ma l'idea di dover tornare giù, in quella bolgia, in quelle condizioni climatiche, mentre altri colleghi cercavano di finire la loro corsa.
Non affosserei lo Zome, ma oltre un pareggio, complessivamente, secondo me non si può andare.
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Ciao


è giusta l' idea : salita, tapponi e giro duro.
gli ingredienti si possono dosare e mescolare meglio.
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ciao
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Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 30/05/2006 alle 22:49
Originariamente inviato da ProfRoubaix

p.s. sul Plan - che ha segnato la differenza fra un buon Giro e quello che sarebbe stato un Giro magnifico - ho poco da dire, se non che ancora una volta si è capito che a vedere le cose in TV non si capisce niente. Aspetto che scriva chi c'era (ad esempio gli 8 ciclocamperisti: prima di incontrarli ero convinto che si sarebbe potuti arrivare, ma vedere Euge che ha delle perplessità sullo scalare una montagna è un'esperienza mistica, altro che Vescovi ), con una sola postilla: siamo sicuri che con tutti gli alberghi e impianti che ci sono non si potesse organizzare un buon servizio docce?


Prof, era on-line - grazie a Pirata_Giuseppe, la sera stessa: http://www.cicloweb.it/art594.html

 

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sugli alberi
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 30/05/2006 alle 23:00
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da ProfRoubaix

p.s. sul Plan - che ha segnato la differenza fra un buon Giro e quello che sarebbe stato un Giro magnifico - ho poco da dire, se non che ancora una volta si è capito che a vedere le cose in TV non si capisce niente. Aspetto che scriva chi c'era (ad esempio gli 8 ciclocamperisti: prima di incontrarli ero convinto che si sarebbe potuti arrivare, ma vedere Euge che ha delle perplessità sullo scalare una montagna è un'esperienza mistica, altro che Vescovi ), con una sola postilla: siamo sicuri che con tutti gli alberghi e impianti che ci sono non si potesse organizzare un buon servizio docce?


Prof, era on-line - grazie a Pirata_Giuseppe, la sera stessa: http://www.cicloweb.it/art594.html



L'avevo letta un po' di corsa ... sì, si capiva.

E quel "ripensandoci un pochino più a freddo" verso la fine è un ciclo-capolavoro

 
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