Admin
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postato il 16/11/2004 alle 21:58 |
Intervista ad Amici, organizzatore del Giro dell'Emilia: http://www.cicloweb.it/art210.html
Il nostro corsivo: http://www.cicloweb.it/corsivo030.html |
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aranciata_bottecchia
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postato il 17/11/2004 alle 00:09 |
Mi è piaciuta l'intervista ad Adriano Amici, in particolare c'è un passaggio che mi ha riempito di gioia, quando racconta che lo slittamento del giro dell'emilia è stato concordato con i vari gruppi sportivi, giuro che mi si è riempito il cuore dell'orgoglio di essere italiano.
Alla faccia del pro-tour e di una federazione italiana praticamente assente, è l'ennesima dimostrazione che il ciclismo vive e sopravvive grazie alla passione della gente e dei corridori, ma soprattutto grazie all'ingegno e al senso pratico di organizzatori, team manager e sponsor.
E' il segreto del ciclismo italiano, da sempre.
Quanto al pro-tour, i rischi economici evidenziati da Amici sono fondatissimi e tra qualche anno vedremo quali organizzatori avranno peccato di ottimismo.
E sacrosanta è l'insoddisfazione per la mancanza di gerarchie delle tante corse nello europe-tour, dove hanno infilato qualche scontata hors-categorie, quindi hanno deciso che dovevano occuparsi del pro-tour e tutte le altre corse sono finite nel calderone delle 1.1.
La coppa Sabatini vale quanto la classica haribo... ____________________ Davide
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