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Autore: Oggetto: Esistono siti italiani sul doping?

Livello Marco Pantani




Posts: 1446
Registrato: Oct 2004

  postato il 16/11/2004 alle 20:20
Eccone alcuni francesi :
www.dopage.com
www.vivre-sport.com
www.wada-ama.org
www.cpld.fr

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
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  postato il 16/11/2004 alle 21:28
Diamine Ciclgian, questo tuo improvviso interesse per la dopa mi sorprende, che è successo?

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
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  postato il 17/11/2004 alle 00:33
Veramente, di doping, in Italia perlomeno, si parla solo quando si può legare questo flagello al ciclismo.

Era fin troppo ovvio che siti veri e propri non vi fossero...... qui sul suolo nostro, comanda il calcio. Anzi, l'Italia è una Repubblica fondata sul calcio.....

Direttamente legato al problema, anche se con pretese più vaste, quasi tutte nel male più che nel bene, vi è solo:
www.sportpro.it

Sarebbero tante le contestazioni da muovere a Capodacqua (il deux et machina) e prima o poi lo farò. Mi limito solo a dire che la denuncia serve a poco se non si danno risposte e, soprattutto, non si possiede la geografia del fenomeno a livello interdisciplinare. Se poi aggiungiamo che l'approfondimento con prove e confronti, è come cercare un tapiro nel centro di Milano....siamo a buon punto...

Ciao!

Morris

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1446
Registrato: Oct 2004

  postato il 17/11/2004 alle 09:04
Salve Aranciata.
Ho voluto evidenziare che, con tutti quei siti (e ne esistono altri), il problema doping è più sentito e messo in risalto e perseguito in Francia che in Italia.
Proprio in Francia dove il nome di Armstrong è sovrastante. Tu mi dirai, è proprio per quello! Però , ti rispondo Armstrong ha subito in Francia un'enorme quantità di controlli tutti negativi.
Dopo di che entriamo nel mondo dei dubbi, delle ipotesi, dei se, dei ma che è proprio il mondo che non mi piace.

 

[Modificato il 17/11/2004 alle 09:09 by ciclgian]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/11/2004 alle 13:02
Ciao Ciclgian, ti ricordo che il mondo dei dubbi e delle ipotesi da oltre duemila anni si chiama "filosofia".
Può non piacerti, altri l'adorano.
Comunque devi darmi atto di avere scritto in lungo e in largo sul perchè considero Armstrong la più grande patacca di tutti i tempi, anche se non è romagnolo ().
Quanto ai siti sul doping...non so se ti sei accorto che cicloweb è il migliore ma anche l'unico sito di "opinione" presente sul panorama italiano, non si limita a riportare news, liste d'arrivo e tabelline del ciclomercato, fà anche opinione.
Bene, avrai notato anche tu che in ambito franco-belga ci sono almeno una dozzina di siti d'opinione, certo non tutti a livello di cicloweb ma comunque ci sono.
Allora è nell'ordine delle cose che in francia ci siano tre siti sul doping e in italia uno solo.

Tra le altre cose ti faccio notare che Armstrong corre in francia circa venticinque ventisei giorni all'anno (classique des alpes, dauphiné liberé, tour de france), questo almeno da quando si è trasferito a vivere in spagna (perchè dopo alcuni anni, forse cinque o sei, la terapia oncologica per la cura e la prevenzione del cancro, in assenza di proliferazione delle metastasi, prevede una riduzione dei farmaci che spesso, casualmente, sono farmaci dopanti a restrizione d'uso, concessi agli ammalati, quindi appena il protocollo è diventato meno permissivo Lance ha traslocato).
Allora ti dico, pensa a quanti controlli sarà stato sottoposto David Millar, che in francia si allenava e correva una tonnellata di corse, chez cofidis.

La differenza tra me e te stà nel fatto che tu certi risultati (pochi, sei, non di più) li accetti con gioia e serenità, io invece li accetto a malincuore e mi fanno incazzare come un toro miura, perchè se nascesse mai un nuovo Merckx questi sarebbe soffocato dall'impero del doping, che è l'elogio della mediocrità non del campione.
Quindi la mia non è la cultura del sospetto, è la cultura di chi s'arrabbia quando gli schiacciano le palle (che non è come schiacciare un piede per sbaglio).

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/11/2004 alle 14:24
Aranciata pensa che bello se si potesse avere un ciclismo pulito, dove il 100% dei corridori rispetta le regole, dove i medici fanno i medici e non gli stregoni, dove le società non pensano solo al business.
Purtroppo non è così, anche se molti irrispettosi vengono trovati e condannati ed altri, magari ugualmente irrispettosi, riescono a cavarsela.
Ma le regole ci sono ed io, povero appassionato, faccio riferimento a quelle mentre gli specialisti del doping, anche se tutti d'accordo sul riconoscere "la piaga", discutono, si arruffano, si contrastano ed altrettanto fanno i legislatori.
Che deve fare, ripeto, un povero appassionato se non aggrapparsi a quelle regole che bene o male sono state redatte.
Altrimenti ognuno può credere e pensare quello che vuole, può accusare, sospettare, fare di un campione un brocco o viceversa, dire tutte le cose più sensate e dire altrettante cavolate, appigliarsi a tutto pur di difendere il proprio campione prediletto e denigrare sempre e comunque l'avversario, manipolare a proprio piacimento le prestazioni, riconoscere o disconoscere come gli pare non secondo le classifiche ed i palmares in una girandola e baraonda di pareri, di giudizi e di disquisizioni.
Aranciata, te lo ripeto, contano i numeri.
Ciao, evviva il ciclismo.

 

[Modificato il 17/11/2004 alle 14:27 by ciclgian]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/11/2004 alle 14:45
caro ciclgian io penso che nel ciclismo,e nello sport come nella vita la vera vittoria sia quella di convincere le persone cui hai attorno della tua sincerita'e trasparenza,di esser degno di valori onesti e virtuosi tali da poter conquistare l'altrui fiducia,a maggior ragione come nel caso di armstrong inevitabilmete si finisce per essere un modello per gli altri....
cosa potranno mai ammirare i ragazzi che come me affascinati da questo sport vedono che a sensazionali risultati vengono accompagnate ombre e lati oscuri senza pari..come le gioventu'futura potrebbe rinnovare il ciclismo se vedono che nel suo maggior rappresentante e'completamente trascurato il suo senso primo dello sport...???

forse nn ci si rende conto del male che lance sta facendo ad uno sport,che dopo tanti errori costati anche carissime vite umane,sta disperatamente cercando di rinnovarsi...

un saluto

 

[Modificato il 17/11/2004 alle 15:02 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/11/2004 alle 15:12
Quello che scrive Pirata è condiviso dal sottoscritto.
Tanto per ricordare che non è vero che contano solo i numeri faccio presente che l'ungheria del '54 che perse il mondiale contro la germania è passata alla storia come una delle squadre di calcio assolutamente più forti di tutti i tempi.
Mentre i ragazzi della honved entravano nella leggenda, i ragazzotti tedeschi passarono alla storia per essere pieni fino alle orecchie di amfetamine in quella finale (nelle qualificazioni gli ungheresi avevano addirittura sconfitto i tedeschi per 8-1 o 8-2).
Dammi retta, i numeri contano solo nelle scienze, lo sport è un'altra cosa.
Del resto, se contassero solo i numeri, ti basterebbe accendere il televideo alla sera e leggere chi ha vinto la tappa, invece anche a te piace accendere la televisione per seguire la corsa o addirittura stare a bordo strada per goderti il passaggio dei corridori.
Sono assolutamente convinto che anche per te non contano solo i numeri, ma affermi il contrario perchè ti piace fare polemica con il sottoscritto, e sia chiaro che ne sono contento.
Dammi tempo Ciclgian e ti tirerò dalla mia parte, che in fondo è anche la tua parte, quella degli amanti del ciclismo, al quale Armstrong non appartiene perchè è una patacca.
Non mi sognerei mai di fare la guerra ad Indurain perchè schiantava tour e giro, non mi sognerei mai di fare la guerra a Pantani perchè umiliava tutti gli altri in salita, non mi sognerei mai di fare la guerra a Cipollini perchè ridicolizzava gli altri sprinter, non mi sognerei mai di fare la guerra a Museeuw perchè sul pavè faceva quello che voleva.
Questi corridori avranno avuto a che fare con il doping, se ci hanno avuto a che fare, esattamente come tutti gli altri colleghi, e allora sì ogni mia accusa sarebbe aprioristica.
Armstrong ha disseminato indizi inquietanti che nessuno dovrebbe trascurare.


Le leggi si fanno e si disfano, ci sono paesi democratici che applicano anche la pena di morte.
In fondo è il loro regolamento UCI applicato alla giustizia, quindi il boia si legge il regolamento e si comporta di conseguenza, ma tutto ciò non impedisce a molti concittadini di protestare schifati, non trovi?

 

[Modificato il 17/11/2004 alle 15:16 by aranciata_bottecchia]

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 18/11/2004 alle 03:28
Ho voluto evidenziare che, con tutti quei siti (e ne esistono altri), il problema doping è più sentito e messo in risalto e perseguito in Francia che in Italia.
Proprio in Francia dove il nome di Armstrong è sovrastante. Tu mi dirai, è proprio per quello! Però , ti rispondo Armstrong ha subito in Francia un'enorme quantità di controlli tutti negativi.
Dopo di che entriamo nel mondo dei dubbi, delle ipotesi, dei se, dei ma che è proprio il mondo che non mi piace.



Caro Ciclgian, i controlli antidoping francesi sono come quelli italiani, belgi ecc., non sono più severi. Le normative sono le stesse e, nello specifico dei controlli UCI, superabili senza troppi affanni, grazie ad una vasta gamma di balzelli e con la sicura ed incontestabile autostrada dei certificati medici. Il “bello”, è che se ti trovano con un ematocrito al 51%, ma non sei coperto da “ricette particolari”, il livello corpuscolare del tuo sangue, viene messo in piazza dai megafoni dei media, ma se hai il 51-52% e sei coperto da certificazione, nessuno dice nulla, ed è come se tu corressi col 42%........
Dove possono stare in positivo le differenze fra la Francia e il resto? Forse nella cupidigia con la quale la gendarmeria controlla i mezzi di trasporto e, quindi, gli scrigni delle “pomate magiche”, ma anche qui, le certificazioni ben fatte, bloccano qualsiasi divisa. I transalpini inoltre, e va detto, aldilà delle estemporanee azioni dell’affaire Festina, con relative dita nell’ano a Zulle (per citarne uno), al fine di farlo confessare e verificare “nascondigli” con sistemi assai poco civili; dell’inevitabile sequestro alla farmacia ambulante di Rumsas (altro Jaskula, Rijs, Julich e quanti ne dovremmo aggiungere?), nonché le ovvie spinte d’indagine sulla Cofidis, non sono andati oltre. Niente di meglio dei nostri Nas, anzi, se i carabinieri fossero più sostenuti da altri Guariniello, l’Italia avrebbe finalmente un primato positivo….. Ed inoltre questi francesi……uomini di eccellenza (me de che?!), hanno sempre nel cassetto lo scandalo dei mondiali ‘98 …….con relativo scheletro che costò il posto ad una certa signora importante…. No, i transalpini non ci insegnano nulla e non hanno nemmeno vantaggio a scavare più di tanto su un signore che ha reso “grandeur” la “Grandeur du la Grande Boucle” degli ultimi tempi. Quando si parla di doping, non ci sono santi e non ci sono assi, diciamo che c’è molta ipocrisia, come han pure dimostrato le ultime tre edizioni delle Olimpiadi….
Quindi, se mettiamo in conto balzelli, certificati e la massima che ha reso celebre il santone che ha partorito Santo Lance, recitante….. “è doping solo quello che si trova” ….. diviene fin troppo ovvio che il signore-padrino (che minaccia di schiacciare i poveracci che han coraggio come Simeoni), la faccia franca. Venga in Italia, a correre la Milano Torino e il Giro del Piemonte e poi vediamo se Guariniello lo lascia …fra le braccia della tipa …..
Non si dimostra nulla, con i controlli superati, le verità stanno a monte, nelle trasformazioni, nelle “licenze di poesia chimica”, nelle garanzie che certe “cose” non si fanno con il Lance che vinse 32 corse, fra le quali poca roba interessante, se si esclude San Sebastian, un mondiale pirotecnico e ciclocrossistico, un’edizione non stellare della Freccia Vallone…. e che, per vincere il Tour du Pont ed una ventina di corsette, forse ha spinto un "piccolo oggetto tondeggiante non troppo intelligente" a scoppiare. Poi da quel testicolo, il miracolo….ed il brutto anatroccolo che prendeva al Tour un’ora e mezza da Indurain, è diventato il cigno dei beccaccini.
Per quanto giri e rigiri come un ruminante la storia intera dello sport, una favoletta così buffonesca, non l’avevo mai vista. Aveva ragione Marco, quello è un fumetto…..

Ragazzi, il ciclismo con o senza doping è qualcosa di straordinario, ma come tutti anch’esso possiede una eccezione che conferma la regola......

Ciclgian, ama il ciclismo ancora di più, ma lascia perdere i numeri, ti confondono l’amore che provi, ed alla lunga ne usciresti distrutto con te stesso. Credimi.
Per quanto mi riguarda.......pensare all’Armstrong che ha vinto un Tour più di Merckx, sinceramente, mi dona un senso di vomito.....


Morris

 
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