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Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Chi, secondo voi, nell'immaginario collettivo è da considerarsi "l'uomo delle classiche" ?
Sondaggio: Chi, secondo voi, nell\'immaginario collettivo è da considerarsi \"l\'uomo delle classiche\" ?
1) Moser;
2)Argentin;
3)Bartoli;
4) Bugno;
5)Saronni;
6) Bettini;

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Autore: Oggetto: Chi, secondo voi, nell'immaginario collettivo è da considerarsi "l'uomo delle classiche" ?

Livello Tour




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  postato il 26/04/2006 alle 18:52

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 20:25
Essendo abbastanza giovane, prediligo soprattutto i corridori che ho potuto vedere più "da vicino"... e di quelli citati, con tutto il bene che voglio a Bettini e alla sua grinta, il migliore è Bartoli.
Del resto il palmares parla da solo: 2 Liegi, 2 Lombardia, 1 Fiandre, 1 Amstel e 1 Freccia. (dati tratti da le memoire du cyclisme)
Avrebbe forse potuto vincere la Sanremo, gli sono mancate la Gand e la Roubaix, che però forse non rientrano nelle sue caratteristiche migliori...

 

[Modificato il 26/04/2006 alle 20:34 by marco83]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 20:28
nn ha pero mai vinto gare minori come san sebastian o amburgo o zurigo... e cosi via, cmq concordo bartoli è stato 1 grande, betini ha vinto il suo primo lombardia solo perkèp si trovava in forma smagliante x 1 mondiale...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 21:24
Ne cito tre.. Argentin, Bartoli e Bettini.. ma su tutti Museeuw

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
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"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 26/04/2006 alle 22:10
Io ho votato Argentin, soprattutto per la sicurezza che ha sempre mostrato nelle sue vittoria, talvolta anche rocambolesche come la Liegi del 1987.
subito dopo metterei Bartoli, le sue vittorie sono sempre state spettacolari, in particolare il Fiandre 1996 (scatto fantastico sul Grammont) e Liegi 1997 dove riuscì a damolire la tenaglia Once di Jalabert e Zulle.
Tra gli stranieti ricordo con piacere (Arentin un po meno)Sean Kelly.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 22:13
uno dei miti di casa Argentin...il mitico Moreno che si vede spesso fare qualche scorrazzata per i boschi qui vicino a casa mia....Grande

 

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  postato il 26/04/2006 alle 22:18
chi ricorda la terza Liegi di Argentin, quella del 1987?
a pochi kilometri dal traguardo aveva un ritardo di quasi un minuto da Roche e Criquellion, poi i due iniziarono a temporeggiare in attesa della volata e vennero letteralmente "infinocchiati" da Moreno.
Un po come fece Bruyneel con Cassani e Chiapucci alla Placci del 1992.

 

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  postato il 26/04/2006 alle 22:48
Originariamente inviato da W00DST0CK76

chi ricorda la terza Liegi di Argentin, quella del 1987?
a pochi kilometri dal traguardo aveva un ritardo di quasi un minuto da Roche e Criquellion, poi i due iniziarono a temporeggiare in attesa della volata e vennero letteralmente "infinocchiati" da Moreno.
Un po come fece Bruyneel con Cassani e Chiapucci alla Placci del 1992.


Belli sti sondaggi che ce mandano indietro nel tempo...
Ringrazio Woodst0ck, è da un po' che cercavo di ricordare
quale fu la gara di Cassani e Chiappucci infilzati da Bruyneel che venne giù come un proiettile...ora me l'hai ricordato!!
Riguardo al sondaggio.
Sicuramente fra quelli che ho visto correre BARTOLI
è stato straordinario.
E quello che ha vinto è cmq poco rispetto a quello che secondo me
avrebbe vinto se non si fosse infortunato nel momento migliore della carriera. ARGENTIN negli '80 è stato il nostro paladino!
L'unico italiano (visto il crollo di risultati di Saronni e Moser a fine carriera) in grado di contrastare lo strapotere degli atleti del nord-europa nelle classiche.
Peccato che nel periodo 86-88 non seguissi il ciclismo, ne ho perse di belle prove di Moreno!
Ho iniziato a seguire le corse solo nel 1989 (ultima tappa del Tour
con la cronometro fra Fignon e Lemond...)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 23:59
il più forte è stato Moser, ma "l'uomo delle classiche" è Argentin: Moser è l'uomo dei record
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 00:44
Un grande deli anni 80 Argentin... ricordo la sua delusione del 1992 alla sanremo, una Sanremo già vinta e persa da un Kelly spericolato giù dal Poggio. Un Fiandre che poco forse gli si addiceva vinto di giustezza, 4 Liegi sempre con Criquelion in coda e tante altre belle vittorie

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 09:05
3 Freccie, 1 Mondiale, 1 Lombardia...
 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 27/04/2006 alle 10:40
Ho votato x Argentin, però sono tutti grandissimi campioni da classiche questi del sondaggio

 

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Daniele

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 27/04/2006 alle 11:12
Originariamente inviato da antonello64

il più forte è stato Moser, ma "l'uomo delle classiche" è Argentin: Moser è l'uomo dei record



il più forte è stato Saronni, ma "l'uomo delle classiche" è Argentin

qua rischiamo di riprendere una vecchia discussione, ma chiunque abbia seguito il ciclismo anni 80-90 credo ritenga Argentin il più grande cacciatore di classiche. con tutto il rispetto per Bartoli, non c'è confronto tra lui e Moreno, che era di un'altra categoria.
non è una questione di palmares, è il modo con cui Argentin aprrocciava le classiche. a differenza di Bartoli che è stato competitivo a grandi livelli per 3 anni (complice anche l'incidente al ginocchio), Argentin ha avuto una longevità spaventosa. non sono mai stato un suo sostenitore, dato che Argentin non sprizzava tanta simpatia, però oggettivamente è stato un grandissimo. il più grande cacciatore di classiche che ho potuto ammirare.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 27/04/2006 alle 11:24
Quoto Goodwood.Il più forte e talentuoso è stato Saronni.Beh per Argentin parla il palmares nelle classiche.(le 4 liegi soprattutto che gli sono valse il soprannome di Principe delle Ardenne)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 14:59
per chi dice che il più forte è stato Saronni: leggetevi i palmares di Saronni e Moser, corse italiane comprese, e poi ne riparliamo

classiche internazionali: 11-5 per Moser
classiche monumento: 6-2 per Moser
classiche italiane: Moser le ha vinte tutte, tranne il Trofeo Laigueglia ed il Giro di Romagna; a Saronni mancano alcune delle più importanti, come il Giro del Lazio, il Giro dell'Emilia, la Coppa Placci, più qualche altra che adesso non mi ricordo.

Se poi andiamo a spulciare anche i piazzamenti, il divario cresce ancora di più; vi cito solo i podii di Moser: 2 Mondiali, 1 Sanremo, 2 Fiandre, 4 Roubaix, 1 Amstel, 2 Campionati di Zurigo, 1 Gand-Wevelgem, 1 Lombardia, 1 Liegi.

Almeno nelle corse in linea non c'è proprio storia.

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 27/04/2006 alle 17:18
mi pare di tornare indietro di 25 anni: Saronni o Moser? Moser o Saronni?

oggettivamente Moser è stato superiore nelle corse in linea, ma nelle corse a tappe, sebbene Beppe non fosse un fulmine in salita, non c'era confronto.
e poi ciascun Giro vinto da Saronni credo abbia un "peso" superiore rispetto a quello vinto da Moser... sappiamo la storia di quel Giro, il voler fargli vincere a tutti i costi, in quegli anni, la corsa rosa eliminando montagne dopo montagne dai percorsi.

e dato che il valore di un corridore non si giudica solo per i risultati ottenuti nelle corse in linea, credo che Saronni fosse nel complesso più forte e completo di Moser.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 18:40
Saronni, secondo me, era leggermente superiore a Moser nelle corse a tappe: più scarso a cronometro (quand'era in forma, di poco) e migliore in salita (anche qui di poco, quando Moser era al top).
Nel complesso gli era superiore perchè aveva migliori capacità di recupero, e perchè il suo modo di correre attendista gli consentiva di sprecare meno energie di quanto facesse Moser.

Non sono d'accordo sul peso superiore dei Giri vinti da Saronni: secondo me ha vinto due tra i Giri più facili degli ultimi 30 anni.
Il primo era sfacciatamente disegnato per Moser, che non lo vinse perchè si beccò la congiuntivite, mentre nel secondo ebbero un peso fondamentale gli abbuoni, che premiavano in maniera esagerata le vittorie di tappa.
Inoltre gli avversari battuti da Saronni non erano al livello di quelli battuti da Moser nel 1984.

Sono d'accordo sul Saronni più completo, e forse anche potenzialmente più forte, però il giudizio definitivo non si può basare sul potenziale ma sui fatti, e nei fatti è stato superiore Moser, più grintoso, più lottatore, che in definitiva ha saputo sfruttare meglio (e più a lungo) le proprie qualità.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 27/04/2006 alle 20:49
vorrei aggiungere un elemento alla discussione saronni-moser: gli scontri diretti. su un bicisport di anni fa erano riportate le statistiche degli scontri diretti e ricordo che c'era un vantaggio spaventoso di saronni forse proprio anche per lo spunto di beppe. non ricordo la cifra precisa, sarebbe interessante fare una ricerca su memoire, comunque erano diverse decine le volte che moser è arrivato secondo dietro saronni. senza contare poi i piazzamenti peggiori del trentino
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 21:16
Il più forte era Moser. Fosse stato belga, sarebbe stato un mito e non avrebbe avuto il pallino del Giro. Non ha mai vinto le Fiandre. La corsa sicuramente a lui più adatta al pari della Roubaix. Il destino...
Argentin, dopo di lui. Furbo come una volpe. Saronni in teoria il più dotato di sprint. Ma in fondo in certe corse non ci arrivava.
Podio in linea...
Moser
Argentin
Saronni.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 21:55
Originariamente inviato da galibier98

vorrei aggiungere un elemento alla discussione saronni-moser: gli scontri diretti. su un bicisport di anni fa erano riportate le statistiche degli scontri diretti e ricordo che c'era un vantaggio spaventoso di saronni forse proprio anche per lo spunto di beppe. non ricordo la cifra precisa, sarebbe interessante fare una ricerca su memoire, comunque erano diverse decine le volte che moser è arrivato secondo dietro saronni. senza contare poi i piazzamenti peggiori del trentino


gli scontri diretti tra corridori con caratteristiche diverse, sono più una curiosità che un valore tecnico.
Probabilmente anche Hinault sarebbe dietro negli scontri diretti con Saronni (e forse anche dietro Moser), così come probabilmente Indurain sarebbe dietro a Chiappucci e Pantani sarebbe dietro a chissà quanti.
Secondo me una statistica del genere, nel giudicare il valore di due atleti, ha un valore minimo.

 
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  postato il 27/04/2006 alle 22:22
Ch belle ste disquisizioni tecniche Saronni contro
Moser, Coppi contro Bartali, e perche' no?? Un bel confronto
GOTTI contro BARTOLI!!


Io dico che Saronni e Moser sono stati due ottimi corridori, per
le classiche vinte da Moser, forse anche qualkosa in più.
Quest'ultimo poi mise anche il record dell'ora....

Ma (e qua lancio una provocazione) 2 corridori mai competitivi
al Tour de France (Saronni s'è sempre giustificato con la storia degli sponsor che non li facevano correre all'estero... ) non possono
essere annoverati secondo me nel GOTHA dei migliori.
Onestamente credo che un corridore come
Claudio Chiappucci (non particolarmente vincente)
ha rappresentato meglio degli altri due l'Italia,
andando bene anche al TOUR.
E per diversi anni.
E vi domando questo:
Ma se SARONNI e MOSER avessero corso il Tour (credo Moser indossò in un prologo la maglia gialla davanti a Merckx ,mi sa nel '73)
quand'erano al TOP della loro carriera, come si sarebbero piazzati??
Sul podio?
Nei 5 almeno?
Oppure solo nei dieci??

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 23:39
Moser mise la maglia nel 75.
Moser non era semplicemente un corridore da corsa a tappe dura. Poi ha vinto un Giro , si è piazzato un altro paio di volte, ma moser era un corridore da brevi corse a tappe e soprattutto da dure corse di un giorno. aggressivo, potente, veloce abbastanza, fondista....grintoso. Antipatico.
Che c'entra se non sarebbe arrivato davanti a Chiappucci in un Tour? Mica ci sono solo corse a tappe... boonen è una pizza? V.Looy pure? De Vlaeminck?
dai , non siamo monocordi.


ce ne fossero degli Argentin, dei Moser, dei Saronni....... Non sarebbero al top arrivati davanti al tuor, nessuno dei tre e non ci arriverebbero neanche adesso, ma ci farebbero divertire, tranquillo.

 

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  postato il 27/04/2006 alle 23:51
Nell'unico Tour a cui partecipò (1975) Moser si comportò molto bene, vinse il prologo battendo Merckx (il quale si arrabbiò non poco), portò la maglia gialla per 7 giorni e vinse anche una tappa in linea (battendo di nuovo il cannibale), alla fine arrivò a Parigi in 7^ posizione, non male per un'esordiente! Peccato che poi non ci abbia più riprovato.

 

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  postato il 28/04/2006 alle 00:24
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Nell'unico Tour a cui partecipò (1975) Moser si comportò molto bene, vinse il prologo battendo Merckx (il quale si arrabbiò non poco), portò la maglia gialla per 7 giorni e vinse anche una tappa in linea (battendo di nuovo il cannibale), alla fine arrivò a Parigi in 7^ posizione, non male per un'esordiente! Peccato che poi non ci abbia più riprovato.

7°?
Mica male...perchè non c'ha riprovato!!!
e Saronni?
Mai messo piede alla grand-boucle??

x janjannsen, SORRY!!! ma io sono fissato coi corridori da grandi corse
a tappe e meno di quelli da 1 giorno, quindi fra un Chiappucci e un Moser, dico Chiappucci tutta la vita.
Poveraccio, nemmeno un GIRO con tutto il mazzo che s'è fatto...

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 28/04/2006 alle 01:30
rispondo a Knightlake:

credo che per quanto già detto sul fatto che Saronni fosse più competitivo di Moser nelle corse a tappe, se Beppe avesse corso il Tour nei suoi anni di grazia avrebbe potuto fare molto bene... probabilmente vincere no, perchè contro Hinault e Fignon al Tour non avrebbe avuto nessuna possibilità di primeggiare, ma sicuramente sarebbe potuto salire sul podio, perchè il Saronni del 79 e dell'83 era nettamente superiore ai vari Zoetemelk, Agostinho, Kuiper, Martin, Arroyo, Van Der Velde e Winnen, ovvero tutti coloro che sono arrivati nel podio in quegli anni.

Moser avrebbe avuto grosse difficoltà ad arrivare nei 5, forse nei 10... basti pensare alle difficoltà che ha avuto al Giro.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 08:22
e Saronni?
Mai messo piede alla grand-boucle??

Saronni andò al Tour nel 1987, ma ormai era a fine carriera.
Anni fa, in occasione della consegna di un premio, chiesi a Beppe se non avesse qualche rammarico per non aver partecipato al Tour durante gli anni migliori perchè, a mio parere, avrebbe potuto lottare egregiamente per la maglia a punti.
Mi rispose che effettivamente questo traguardo sarebbe stato alla sua portata ma che in quegli anni, com'è noto, le squadre italiane disertavano la Grand Boucle.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 10:11
Originariamente inviato da Knightlake98

Originariamente inviato da W00DST0CK76

Nell'unico Tour a cui partecipò (1975) Moser si comportò molto bene, vinse il prologo battendo Merckx (il quale si arrabbiò non poco), portò la maglia gialla per 7 giorni e vinse anche una tappa in linea (battendo di nuovo il cannibale), alla fine arrivò a Parigi in 7^ posizione, non male per un'esordiente! Peccato che poi non ci abbia più riprovato.

7°?
Mica male...perchè non c'ha riprovato!!!
e Saronni?
Mai messo piede alla grand-boucle??

x janjannsen, SORRY!!! ma io sono fissato coi corridori da grandi corse
a tappe e meno di quelli da 1 giorno, quindi fra un Chiappucci e un Moser, dico Chiappucci tutta la vita.
Poveraccio, nemmeno un GIRO con tutto il mazzo che s'è fatto...


Moser, come molti corridori italiani, era ossessionato dal giro. e gli disegnavano giri abbordabili... nel 76 fu battuto da Gimondi in una delle edizioni più soporifere, nel 77 da Pollentier, nel 78 fu di nuovo terzo dietro De Muynck e Baronchelli e nel 79, l'edizione più piatta immaginata dai tempi delle bighe, finì secondo dietro Saronni. Poi arrivò Hinault....
Il tour allora era invece molto più duro del giro. L'edizione 76 era strapiena di montagne e dal 78 arrivò un certo Tasso....
Andare al tour senza speranze non valeva la candela per chi tentava il giro e tutte le classiche primaverili. Moser avrebbe dovuto sacrificare le corse in linea per giro e tour, un pò come Bugno e non aveva certo la stessa regolarità in montagna....
Saronni? era adatto ai giri leggeri di allora. Cilindrata piccola col turbo, era esplosivo ma non resistente. Avesse corso il tuor, si sarebbe finito ancor prima.... Io terrei in conto questo, prima di azzardare paragoni con uno dei diesel pesanti più regolari della storia, il signor Joop Zoetemelk..... Ah... forse è vero il contrario. Ci hanno guadagnato i nostri che Joop non sia mai venuto qui a bastonarlii al giro. i Pollentier ed i de Muynck, per fare un esempio,che i nostri hanno tranquillamente strbastonato, non gli arrivavano alla caviglia.....

 

[Modificato il 28/04/2006 alle 10:15 by janjanssen]

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Livello Marco Pantani




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  postato il 28/04/2006 alle 11:00
Attenzione, F. Moser partecipò a una sola edizione del tour de france, nel 1975, distinguendosi non poco. Vinse il prologo su Merckx e tenne la Maillot per cinque tappe, tappe nelle quali ottenne due secondi posti, perdendola dal cannibale dopo un crono di una trentina di Km.
Non è finita, il giorno dopo vinse la tappa di Angouleme e sulle montagne finali si difese strenuamente, finendo il tour (il primo tour dopo l’era Merckx, vinto da Thevenet) in settima posizione a una ventina di minuti dal primo.
Purtroppo non tornò più al Tour, a mio avviso commettendo un errore. Infatti se è vero che quei Tour erano molto più duri dei Giri d’Itallia contemporanei, è vero anche che il tipo di gara iperagonistica della grand boucle esaltava le doti lottatorie di Francesco. Probabilmente non avrebbe potuto vincere, ma avrebbe trovato terreno per le sue sfuriate, eccome!
Invece Saronni non era tipo da tour, la corsa gialla lo avrebbe travolto, ha ragione Jan, gli avrebbe accorciato una carriera già corta, fece bene a disertare aldilà delle esigenze degli sponsor di allora, mono orientate sul giro d’italia.
(uhm….il primo tour di Basso….settimo giusto?..non ditelo a Gabry!!!)

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 11:16
Originariamente inviato da claudiodance

(uhm….il primo tour di Basso….settimo giusto?..non ditelo a Gabry!!!)


No, il primo anno non lo finì e il secondo arrivò 11°.

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 11:22
Originariamente inviato da Andrea_Web
Originariamente inviato da claudiodance
(uhm….il primo tour di Basso….settimo giusto?..non ditelo a Gabry!!!)
No, il primo anno non lo finì e il secondo arrivò 11°.


Se non sbaglio non lo concluse per una brutta caduta in una discesa bagnata, mentre era in fuga, in un tornante a destra.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 28/04/2006 alle 11:38
Originariamente inviato da stress

Originariamente inviato da Andrea_Web
Originariamente inviato da claudiodance
(uhm….il primo tour di Basso….settimo giusto?..non ditelo a Gabry!!!)
No, il primo anno non lo finì e il secondo arrivò 11°.


Se non sbaglio non lo concluse per una brutta caduta in una discesa bagnata, mentre era in fuga, in un tornante a destra.


Infatti, ricordo anch'io così. se non sbaglio era in fuga insieme a Jalabert che poi vinse la tappa.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 28/04/2006 alle 12:27
scusa claudio ma non si può dire, secondo me, che saronni ha avuto una carriera breve: ha corso a livelli straordinari dal 77 all'83 cioè per 7 anni! non credo siano tanti i corridori che riescono ad essere tra i 4-5 più forti del mondo per 7 anni, con, a parte la prima eccellente stagione da neo prò, una media di 25 gare vinte a stagione
 
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  postato il 28/04/2006 alle 12:33
la cosa strana della carriera di Saronni è il fatto che il declino sia iniziato già a 26 anni, dopo il "giro dei veleni" del 1983.
ha iniziato e finito presto, peccato abbia corso poco all'estero.

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 28/04/2006 alle 13:53
ognuno di noi ha le sue idee che derivano da anni e anni trascorsi a seguire gare ciclistiche.
per quanto mi riguarda azzardo i paragoni perchè credo di avere un minimo di conoscenza in materia e allora ripeto che il Saronni del 79 e dell'83 era superiore nelle corse a tappe a tutti coloro che in quegli anni si piazzavano 2° e 3° al Tour... compreso il buon Joop Zoetemelk.

è una mia considerazione e non mi aspetto (e per certi versi nemmeno mi interessa) che gli altri la condividano

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 28/04/2006 alle 14:58
L'età (40 anni) in questi casi (ma solo in questi) è un vantaggio, perchè li ho visti in azione tutti. Da ragazzo ero un Moseriano convinto (anche perchè non sopportavo Saronni), ma credo che Mr classiche fosse il Bartoli. Non solo per il palmarès, soprattutto per la classe cristallina. Un ricordo su tutti: la splendida vittoria a Liegi quando, nella tenaglia Zulle-Jalabert, tutti pensavamo che fosse fritto... ed invece li bastonò uno per uno. Grandissima vittoria, grandissimo corridore da classiche. Peccato non abbia mai vinto la Sanremo, ma quelle che ha vinto bastano ed avanzano.
 
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  postato il 28/04/2006 alle 16:00
Originariamente inviato da W00DST0CK76

la cosa strana della carriera di Saronni è il fatto che il declino sia iniziato già a 26 anni, dopo il "giro dei veleni" del 1983.
ha iniziato e finito presto, peccato abbia corso poco all'estero.


Ho una registrazione di highlights presa da ESPN classic sport di quel giro, lo vinse proprio Saronni...
ma perchè veleni??
Per via della faccenda degli abbuoni di tappa?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 16:05
Argentin, Bugno e Bartoli pari merito.
Argentin la scaltrezza, Bugno l'incognita (Vedremo!!!) e Bartoli l'eleganza.
Il cuore però dice Bugno.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 18:47
intervengo su Saronni e Moser al Tour: secondo me avrebbero potuto puntare al massimo al terzo posto, perchè i primi due erano appannaggio di Hinault e Zoetemelk.
Checchè se ne dica l'olandese era molto più competitivo dei nostri nelle grandi corse a tappe: fortissimo a cronometro ma anche in salita; nel 1979 poi l'olandese andava come un treno, vinse la Vuelta con gran facilità e perse il Tour di soli tre minuti contro quello che io considero il più forte Hinault di sempre (il terzo infatti arrivò a 25 minuti)
Moser magari lo avrebbe battuto a cronometro (di poco) ma in salita sarebbe stato bastonato di brutto; Saronni avrebbe beccato su entrambi i terreni.
Un podio però era alla portata di entrambi, perchè in talune edizioni alle spalle del duo già citato non è che ci fosse granchè: se sono arrivati sul podio Van der Velde, Winnen o Alban, ci sarebbero potuti arrivare anche Moser e Saronni.
C'è da dire poi che Moser avrebbe avuto a disposizione anche un paio di tappe sul pavè, che in quegli anni non mancavano mai dal percorso della grande Boucle.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/04/2006 alle 20:00
Originariamente inviato da Knightlake98

Originariamente inviato da W00DST0CK76

la cosa strana della carriera di Saronni è il fatto che il declino sia iniziato già a 26 anni, dopo il "giro dei veleni" del 1983.
ha iniziato e finito presto, peccato abbia corso poco all'estero.


Ho una registrazione di highlights presa da ESPN classic sport di quel giro, lo vinse proprio Saronni...
ma perchè veleni??
Per via della faccenda degli abbuoni di tappa?


Più che giro dei veleni , giro del "guttalax, come ricordavo in altro 3d:
Ma il tentativo di "avvelenare"Saronni ve lo ricordate?
Era il giro del 1983. Saronni, in maglia rosa, si presentò all'ultima tappa(cronometro di 40 Km da Gorizia ad Udine)con un vantaggio di 1'56" su Visentini il quale , scatenato, vinse la crono ma non riuscì ad annullare tutto il distacco .Recuperò 49" e Saronni vinse il Giro con un vantaggio di 1'07" sul rivale.
Al termine della tappa si seppe che era stato sventato un tentativo di "avvelenare" le bevande di Saronni.
Un fornitore di cerchioni che serviva la squadra di Visentini, infatti, aveva avvicinato due dipendenti dell'albergo in cui alloggiava la maglia rosa, promettendo due milioni se avessero versato un lassativo nella minestra del campione del mondo.
I due avvertirono un loro amico poliziotto che, travestitosi da cameriere, partecipò ala trattativa, chiedendo un altro milione. All'atto del pagamento il corruttore venne portato in questura e l'affare andò a monte.
L'episodio passò alle cronache come "il giallo del Guttalax" e la Gazzetta dello Sport così titolò il giorno successivo:
"Il Giro ringrazia due campioni e due camerieri".


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/04/2006 alle 02:29
Originariamente inviato da W00DST0CK76

la cosa strana della carriera di Saronni è il fatto che il declino sia iniziato già a 26 anni, dopo il "giro dei veleni" del 1983.
ha iniziato e finito presto, peccato abbia corso poco all'estero.


dò la mia impressione sul declino di Saronni: secondo me ha finito la carriera nel momento stesso in cui aveva vinto la sua lotta con Moser.
Probabilmente la rivalità con il trentino gli forniva quegli stimoli e quelle energie nervose che gli consentivano di essere sempre al top.
Dopo il Giro del 1983 non vi erano dubbi che Saronni avesse vinto la sua lotta con il rivale: a quel punto deve essersi sentito arrivato, convinto di aver tagliato il traguardo a braccia alzate, ed ha avuto un rilassamento psicologico dal quale non si è più ripreso.
Ha buttato via la stagione 1984 e, spinto dai nuovi successi di Moser, ha provato l'anno dopo a tornare al suo posto, ma ormai non aveva più la grinta e la sicurezza di prima: ha avuto un paio di stagione discrete ma si è tenuto ben lontano dai vertici di rendimento raggiunti in precedenza.

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/04/2006 alle 11:33
ho sempre ritenuto che il precoce declino di Saronni fosse riconducibile a due motivi fondamentali:

1) è mia convinzione che un ciclista non possa "fisiologicamente" restare ai suoi massimi livelli per più di 4-5 stagioni. ci sono delle eccezioni, ma più uniche che rare.
Saronni dal 79 all'83, ovvero per 5 stagioni, si è mantenuto quasi costantemente ad altissimi livelli.
nell'83 aveva 25-26 anni, ossia l'età in cui la stragrande dei ciclisti si avvicina alla maturità ciclistica ed inizia ad ottenre risultati... ma Beppe la sue stagioni a grandi livelli le aveva già sostenute, quindi era inevitabile un declino.
per certi versi ho il timore che anche atleti come Boonen e Cunego possano avere un tipo di carriera come Saronni. forse non avranno un calo netto verso i 26 anni, anche perchè Saronni correva praticamente tutto l'anno, mentre sia Boonen che Cunego sono competitivi al max per 3 mesi all'anno. quindi il declino potrebbe essere meno "evidente".

2) il secondo motivo è da ricercarsi nel fatto che Saronni nel periodo 79-83 si è spremuto nelle volate, che inevitabilmente ti logorano, specie se oltre alle volate uno si spreme sia nelle corse in linea che nelle corse a tappe.
tutte quelle volatone alla fine si sono fatte sentire nelle gambe di Beppe. è arrivato a 25 anni ormai logoro fisicamente. la rivalità con Moser l'ha sicuramente logorato, ma ritengo più fisicamente che psicologicamente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/04/2006 alle 13:23
caro goodwood,
va bene essere tifosi e saronni fu certamente un gran corridore, ma dire che saronni fosse migliore del grande diesel jooop zoetmelk in corsa a tappe proprio non esiste.

io in quegli anni non tifavo nè moser nè saronni, mi stavano, allora come ora, antipatici tutti e due.
però, per quanto riguarda le classiche, il palmares di francesco è senz' altro superiore, non ci può essere discussione.

i miei uominoi da classiche (devo escludere eddy merckx, per forza,): sean kelly., de vlaeminck e bartoli.

ciao veci
mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/04/2006 alle 13:51
dò una risposta a Goodwood:

anzitutto non capisco perchè hai dimenticato il 1978, stagione nella quale Saronni fu in prima linea dal principio alla fine e nella quale vinse una trentina di corse.

Poi teniamo presente che in quel periodo tutti lottavano per l'intera stagione, però sono durati ben più di Saronni: De Vlaeminck almeno dieci anni (1970-1981), Moser 11 anni (1974-1984), Hinault 10 anni (1977-1986), Zoetemelk quasi venti, per citare solo quelli che lottavano sia nelle gare in linea che in quelle a tappe.
Moser e De Vlaeminck tra l'altro facevano gli sprint di gruppo, nè più nè meno come Saronni (magari Moser ne vinceva meno, ma l'impegno era lo stesso).

Sull'ultima tua affermazione sono convinto del contrario: la rivalità non ha logorato Beppe, ma l'ha tenuto vivo; finchè quel fuoco è stato acceso Saronni è stato Saronni, quando si è spento per manifesta superorità (cioè dopo il Giro del 1983, quando era ormai chiaro a tutti che la sfida era stata vinta da Saronni) Beppe si è adagiato sugli allori e non è più stato il corridore di prima.
Sono altresì convinto che se Moser non avesse avuto la straordinaria stagione del 1984, lo stesso Saronni non avrebbe avuto due discrete stagioni nel 1985 e 1986 (niente di trascendentale per uno come lui, ma pur sempre di buon livello); secondo me, senza lo stimolo di provare ancora una volta a riacchiappare Moser, Beppe avrebbe concluso il 1985 e il 1986 sulla falsariga del 1984, cioè zero assoluto.


 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/04/2006 alle 13:51
Originariamente inviato da mestatore

caro goodwood,
va bene essere tifosi e saronni fu certamente un gran corridore, ma dire che saronni fosse migliore del grande diesel jooop zoetmelk in corsa a tappe proprio non esiste...


ciao mesty,
non ho detto che in generale Saronni è stato più forte di Zoetemelk nelle corse a tappe, ma che il Saronni "del 79 e dell'83" era più forte dell'olandese. mi riferisco solo ed esclusivamente a quelle due stagioni, ovvero gli anni di grazia di Beppe.
certo che tirando le somme e considerando la carriera più in generale, Saronni non può essere messo sullo stesso livello di Zoetemelk

ma è una mia idea che se Saronni nel 79 avesse preso parte al Tour sarebbe arrivato secondo dietro Hinault e prima di Zoetemelk.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/04/2006 alle 13:56
Originariamente inviato da Goodwood
ma è una mia idea che se Saronni nel 79 avesse preso parte al Tour sarebbe arrivato secondo dietro Hinault e prima di Zoetemelk.


questa è parecchio azzardata: lo Zoetemelk del 1979 fu il miglior Zoetemelk di sempre, ed al Tour fece quasi corsa pari con il miglior Hinault che io ho visto.
Per fare un paragone indiretto, un grandissimo Battaglin (che due anni dopo avrebbe battuto Beppe al Giro) beccò qualcosa come una ventina di minuti dai due fuoriclasse.

 
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