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Autore: Oggetto: Giro 2006 - 17a tappa: Termeno-Plan di Corones

Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 19:57
Originariamente inviato da super cunego

Guardatelo sul Fuuuuuuuuuuuuurcia. che bello.

scusate chi era quello in rosa?


sarà che il rosso è più estetico del fucsia lampre.....ma il fisico è completamente diverso(gambe,busto,spalle)......

il giro è stato anticipato perchè nn si sovrapponesse ai grandi eventi di calcio mondiali,europei etc.

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 25/05/2006 alle 20:25
Davide,posso capire che tu abbia ancora dei dubbi sul plan de corones,ma ti posso assicurare che era percorribile al 100%,essendo stato presente posso confermartelo,ma non solo,a detta di tutti gli organizzatori e delle guardie forestali del luogo era fattibilissima.

P.S. Il punto probabilmente è che la maggior parte delle persone pensa ancora si trattasse di sterrato,invece era praticamente cemento,era durissimo,potrei paragonarlo ad una strada sterrata un pò usurata dal tempo. era garantita in caso di pioggia,pioggia c'è stata(non bufera come si è detto)la neve si è vista solamente nell'ultimo km e mezzo,non stiamo parlando di cm,ma di mm,un velo che alle prime moto veniva spazzato via...

E questo è tutto..........

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 20:40
Originariamente inviato da DeLorean

Davide,posso capire che tu abbia ancora dei dubbi sul plan de corones,ma ti posso assicurare che era percorribile al 100%,essendo stato presente posso confermartelo,ma non solo,a detta di tutti gli organizzatori e delle guardie forestali del luogo era fattibilissima.

P.S. Il punto probabilmente è che la maggior parte delle persone pensa ancora si trattasse di sterrato,invece era praticamente cemento,era durissimo,potrei paragonarlo ad una strada sterrata un pò usurata dal tempo. era garantita in caso di pioggia,pioggia c'è stata(non bufera come si è detto)la neve si è vista solamente nell'ultimo km e mezzo,non stiamo parlando di cm,ma di mm,un velo che alle prime moto veniva spazzato via...

E questo è tutto..........


Ok, se mi dici che la superficie era compatta e transitabile, non ho motivi di dubitarne.

 

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Davide

 
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  postato il 25/05/2006 alle 20:43
girando per google ho trovato 1 ricognizione fatta da Igor tavella sul plan de corones a chi interessa

http://video.google.com/videoplay?docid=5275246978673943129

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 21:43
Una piccola annotazione a margine, per l'amico Jan: io non sono per un ciclismo da finocchi, tanto piu' che questi ultimi, anche loro come il ciclismo eroico, non esistono neppure piu', sono diventati una figura retorica. Anche in questo caso il tipo sociologico che oggi li dovrebbe rappresentare ha subito mutazioni come si dice, epocali: questi, vivaddio, si mangiano te, me ed anche il Plan de Corones tutto intero. Con buona pace sono pero' per un ciclismo da atleti, sic et simpliciter.

Ciao,
Alberto


Caro alberto (prof ammetterai è un nick abbastanza impegnativo, preferisco usare la tua firma, soprattutto per il tipo di post su cui abbamo a che discutere), il ciclismo E' uno sport da atleti, Erbe o non erbe, plan de corones o no.
Questo sia ben chiaro.
Vedo che ti rifai a figure retoriche.
Capisco.
Francamente devo dirti che quando si invocano le figure retoriche, 9 volte su dieci si è andati verbalmente fuori dal vaso e non si trova di meglio per evitare il semplice scusarsi. Non con me. Ma proprio con quelle persone scambate per figure, appunto retoriche. Pe me la soluzione sarebbe proprio quella di ammettere di avere scelto paragoni infelici. e piantarla li.
Mihirakula NON è una figura retorica. E' una persona vera. E' esistito.

Non mi interessa certo sostenere una tesi a tutti i costi. Ero un pò lontano dal plan de corones per esprimere giudizi di merito sulla percorribilità delle strade. e fare paragoni su altre situazioni richiamate da molti in questo treat.
Quindi mi fido di chi ci era. Se De Lorean dice che si andava, non vedo perchè non credergli, a meno di dargli dell'incompetente. Sussurro ancora che Saronni (e' una figura retorica anche lui? o uno che non è mai andato gloriosamente in bici in inverno come te, Alberto? o un ruffiano in cerca di notorietà?) ha espresso in tv una opinione contraria. Lo avrà fatto per interessi particolari? O semlicemente esiste UN DUBBIO possibile. Una seconda ipotesi ragionevole?
O sosteniamo che Saronni cerchi un sostanziale stravolgimento dello sport della bicicletta?
Ilic

Chiusa per me in maniera definitiva questa parte della discussione, affronto la seconda.
in disaccordo con Davide stavolta.
Non credo he la ricerca di pendenze impossibili sia la strada giusta per il rilancio del ciclismo.
Tecnicamente è una scelta discutibile e anche spettacolarmente, credo non sia una scelta esaltante. Vedere una fila di ciclisti che pedalano su mezzi con rapportini da mountain , non credo sia esaltante.
e le differenze che percorsi eccessivi possono fare, non è paragonabile a quella di salite ove si possa fare un attacco effettivo. Resistere non è come attaccare Davide.
E la tua idiosincrasia per il cronometro, Davide , è figlia di cose che nulla hanno a che vedere con storia e tradizione delle due ruote. il cronometro, sai , per me non è il diavolo. lo fanno diventare pratiche illecite, il diavolo. Prendiamocela con quelle, non con una specialità tanto cara a Coppi, anquetil, Riviere, Merckx, Gimondi.....e tanti altri.
Salite ci sono in questo giro. Già a sufficienza.
piuttosto sarebbe un bene evitare di fare le dolomiti in maggio. Troveremo ogni anno da ridire. E da discutere per il tempo.
buona serata.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 21:57
Jan si anche io c'ho pensato al fatto che le dolomiti a maggio sono come le olimpiadi di sci alpino nello stesso periodo con effetti opposti !
Tuttavia non puoi mettere certe montagne a giugno a meno di un mese dal tour la preparazione sballa totalmente, si arriverà al punto che uno o fa il tour o fa il giro... non credi?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 25/05/2006 alle 22:08
si arriverà al punto che uno o fa il tour o fa il giro... non credi?

Scusa ma negli ultimi anni dove ti trovavi?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 22:12
Intendo nemmeno quei pochi come Basso e Savoldelli...
E chissà, magari nemmeno quelli non da classifica, ma che non sono da meno, come Petacchi e McEwen, soprattutto il primo che ci tiene sempre a portare la maglia ciclamino fino a Milano, magari l'australiano farebbe la prima settimana, come sempre, e si ritira, e alla fine che ci possa essere in una solo tappa Mortirolo, Zoncolan e Plan de corones (sempre che sia possibile in geografia non sono un drago ) gliene può fregar de meno...

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 25/05/2006 alle 22:14
In effetti sarebbe meglio far finire il giro ai primissimo di giugno(5-6-7)e iniziare il tour a metà luglio.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 23:15
dopo aver letto tutto, mi sono posto delle domande a cui soprattutto gli esperti del regolamento potrebbero rispondere:

1) era consentito a moto e auto di arrivare fino all'arrivo?
2) la strada avrebbe retto il passaggio di tutta la carovana?
3) se la strada si fosse sfaldata dopo il passaggio dei primi 30-40 corridori, e gli altri fossero stati costretti a salire a piedi, la tappa avrebbe potuto considerarsi regolare?
4) in caso di tappa non regolare, cosa sarebbe successo? ci sarebbe stato l'annullamento?
5) nell'eventualità appena citata, sarebbe bastato il reclamo di una qualunque squadra per far annullare la tappa, oppure decide sempre la giuria?
e infine
6) all'arrivo i corridori potevano rifocillarsi e cambiarsi?

A parte questo, sono d'accordo con chi dice che l'arrivo a Plan de Corones non aveva nessun significato tecnico: creare una nuova salita, per giunta sterrata e con il tratto finale al 26%, in un Giro già pieno zeppo di salita, significa soltanto voler stupire stupire a tutti i costi e cercare principalmente la spettacolarità fine a se stessa e l'audience televisiva.
Zomegnan ha voluto fare il fenomeno: adesso è giusto che si becchi la sua bella dose di fischi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 23:36
Ma piuttosto si dice che il comune spende un sacco di soldi per avere un arrivo di tappa al giro, ma ci saranno risarcimenti? Forse questa domanda può rispondere Mauro Stress...

 

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  postato il 26/05/2006 alle 01:27
Originariamente inviato da riddler
e alla fine che ci possa essere in una solo tappa Mortirolo, Zoncolan e Plan de corones (sempre che sia possibile in geografia non sono un drago )

Massimo, sono un po' distantucce..... (4 in geografia )


Ma piuttosto si dice che il comune spende un sacco di soldi per avere un arrivo di tappa al giro, ma ci saranno risarcimenti?

Vallo a raccontare a quelli di Sant'Anna di Vinadio....

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 01:28
se zomegnan avesse fatto un bell' arrivo alle 3 cime (storia, tradizione, tecnica) senza voler ricecare il colpo ad effetto ed incassare i soldi dello sponsor, il giro ci avrebbe guadagnato

mesty
ps: poi magari gabri e i suoi seguaci in panetteria dicevano che le tre cime sono pedalabili ed in quanto tali consacrate al Vescovo (maiuscolo non a caso..)


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 01:33
Originariamente inviato da janjanssen
Chiusa per me in maniera definitiva questa parte della discussione, affronto la seconda.
in disaccordo con Davide stavolta.
Non credo he la ricerca di pendenze impossibili sia la strada giusta per il rilancio del ciclismo.
Tecnicamente è una scelta discutibile e anche spettacolarmente, credo non sia una scelta esaltante. Vedere una fila di ciclisti che pedalano su mezzi con rapportini da mountain , non credo sia esaltante.


Permettimi di fare come San Tommaso, carissimo Ilic, avrei preferito vederne la dimostrazione.
Non che non mi fidi di te, sia chiaro.

e le differenze che percorsi eccessivi possono fare, non è paragonabile a quella di salite ove si possa fare un attacco effettivo.


Questa è un po' contorta e sinceramente non sono riuscito a capirla.

Resistere non è come attaccare Davide.


Condivido, per questo stilisticamente le vittorie di Basso sono deprimenti, incapaci di entusiasmare, come Tettamanzi.

E la tua idiosincrasia per il cronometro, Davide , è figlia di cose che nulla hanno a che vedere con storia e tradizione delle due ruote. il cronometro, sai , per me non è il diavolo. lo fanno diventare pratiche illecite, il diavolo. Prendiamocela con quelle, non con una specialità tanto cara a Coppi, anquetil, Riviere, Merckx, Gimondi.....e tanti altri.


Mizzeca, un discorso alla George W. Bush: non prendiamocela con la libera vendita dei fucili, ma con chi ne fa un uso scorretto.
Ma poi, non è cambiato il ciclismo? Tutti a dire che il ciclismo non è più quello di 50 anni fa, tutti a dire che certe pazzie non si fanno più.
Caro mio, fa più male al fisico un miglioramento a cronometro che una discesa con asfalto bagnato.
Se il ciclismo del passato è morto, può morire anche quello del presente, il futuro sarà migliore.

Salite ci sono in questo giro. Già a sufficienza.


Sì, però il Giro è finito e non s'è ancora vista l'ombra di un tappone, che tristezza, manco alla Vuelta si sono visti percorsi così banali (non a caso lì Piepoli faceva una fatica boia a rimediare una vittoria).
Devo ammettere che avevo sopravvalutato Zomegnan e avevo sottovalutato l'opinione di Gabriella.

piuttosto sarebbe un bene evitare di fare le dolomiti in maggio. Troveremo ogni anno da ridire. E da discutere per il tempo.


Permettimi la battuta: su questo non ci piove, siamo d'accordo.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 01:58
ehi, guarda un pò

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
L'interpretazione dovrà ovviamente mostrarsi all'altezza, perchè lo spartito è grandioso e difficilissimo, concordo.
Diamo fiducia ai corridori, soprattutto ai nuovi talenti, quelli che in presenza di spartiti banali soffrono il carisma dei vecchi senatori.


leggermente diverso da quest'altro, non trovi?

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Sì, però il Giro è finito e non s'è ancora vista l'ombra di un tappone, che tristezza, manco alla Vuelta si sono visti percorsi così banali (non a caso lì Piepoli faceva una fatica boia a rimediare una vittoria).
Devo ammettere che avevo sopravvalutato Zomegnan e avevo sottovalutato l'opinione di Gabriella.


haha, beccato in castagna.


e comunque secondo me sono stati i corridori a essere banali (a parte uno), non i percorsi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 09:26
Originariamente inviato da antonello64

ehi, guarda un pò

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
L'interpretazione dovrà ovviamente mostrarsi all'altezza, perchè lo spartito è grandioso e difficilissimo, concordo.
Diamo fiducia ai corridori, soprattutto ai nuovi talenti, quelli che in presenza di spartiti banali soffrono il carisma dei vecchi senatori.


leggermente diverso da quest'altro, non trovi?

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Sì, però il Giro è finito e non s'è ancora vista l'ombra di un tappone, che tristezza, manco alla Vuelta si sono visti percorsi così banali (non a caso lì Piepoli faceva una fatica boia a rimediare una vittoria).
Devo ammettere che avevo sopravvalutato Zomegnan e avevo sottovalutato l'opinione di Gabriella.

haha, beccato in castagna.



Ho capito, che devo fare? Riconosco che il percorso aveva il vizio di essere impostato banalmente.
C'erano tre tapponi, tutti concentrati nel finale: uno è saltato, gli altri due rischiano di sembrare una festa di fine anno scolastico, perchè il Giro è già finito.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 09:31
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

le vittorie di Basso sono deprimenti, incapaci di entusiasmare, come Tettamanzi.



Aho, ce l'hai con Dionigi! Si, non è il massimo della vita, ma se pensi alla Curia Romana torna buono anche lui.

Dai, fai come me, sfoga la tua depressione ecclesiastica leggendo le biografie di Oscar Romero o Helder Camara... ciclisticamente non so a chi potrebbero assomigliare questi vescovi dei poveri, ma hanno un loro che.

A proposito, come si sta nelle segrete del palazzo vescovile? Ti hanno ancora liberato? O ti hanno portato a corte a cucinare pane profumato per il Vescovo e i suoi seminaristi?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 09:48
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

le vittorie di Basso sono deprimenti, incapaci di entusiasmare, come Tettamanzi.



Aho, ce l'hai con Dionigi! Si, non è il massimo della vita, ma se pensi alla Curia Romana torna buono anche lui.


Vabbè, dai, esageravo per esigenze di cifra stilistica.

A proposito, come si sta nelle segrete del palazzo vescovile? Ti hanno ancora liberato? O ti hanno portato a corte a cucinare pane profumato per il Vescovo e i suoi seminaristi?


Ti dirò, da quando ho preso a declamare "evviva C.L.!", hanno un po' più di comprensione

 

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  postato il 26/05/2006 alle 12:59
Originariamente inviato da janjanssen

Una piccola annotazione a margine, per l'amico Jan: io non sono per un ciclismo da finocchi, tanto piu' che questi ultimi, anche loro come il ciclismo eroico, non esistono neppure piu', sono diventati una figura retorica. Anche in questo caso il tipo sociologico che oggi li dovrebbe rappresentare ha subito mutazioni come si dice, epocali: questi, vivaddio, si mangiano te, me ed anche il Plan de Corones tutto intero. Con buona pace sono pero' per un ciclismo da atleti, sic et simpliciter.

Ciao,
Alberto


Caro alberto (prof ammetterai è un nick abbastanza impegnativo, preferisco usare la tua firma, soprattutto per il tipo di post su cui abbamo a che discutere), il ciclismo E' uno sport da atleti, Erbe o non erbe, plan de corones o no.
Questo sia ben chiaro.


Al'anima, caro Jan,il tuo nick è invece tanto piu' sobrio...,vabbè.

Prof era il soprannome che mi davano da dilettante in quanto ero l'unico studente del gruppo...guarda te.

Per quanto attiene agli ultimi km del Plan, avresti dovuto leggermi completamente e ti saresti accorto delle mie perplessità sull'opportunità o meno di andare su simili pendenze: non posso pero' nemmeno non apprezzare le parole di Davide, perchè non provarlo ?

Per il finocchio, invece, la pipi' fuori dal vaso l'hai fatta tu: non era affatto mia intenzione. Tant'è...

Ciao e comunque con rispetto.
Alberto

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 26/05/2006 alle 13:06
Ma poi, non è cambiato il ciclismo? Tutti a dire che il ciclismo non è più quello di 50 anni fa, tutti a dire che certe pazzie non si fanno più.
Caro mio, fa più male al fisico un miglioramento a cronometro che una discesa con asfalto bagnato.
Se il ciclismo del passato è morto, può morire anche quello del presente, il futuro sarà migliore.

Salite ci sono in questo giro. Già a sufficienza.


Sì, però il Giro è finito e non s'è ancora vista l'ombra di un tappone, che tristezza, manco alla Vuelta si sono visti percorsi così banali (non a caso lì Piepoli faceva una fatica boia a rimediare una vittoria).
Devo ammettere che avevo sopravvalutato Zomegnan e avevo sottovalutato l'opinione di Gabriella.

piuttosto sarebbe un bene evitare di fare le dolomiti in maggio. Troveremo ogni anno da ridire. E da discutere per il tempo.


Di sicuro non avrei potuto dir nè meglio nè di piu', Davide, anche se a Giugno le Dolomiti non sono tanto divese dalla fine di Maggio (meteorologicamente parlando, s'intende). Se non vado errato, il Bondone di Gaul capitò in Giugno. Certamente giornate del genere sono statisticamente piu' frequenti a Maggio che a Giugno, questo si'.

Ciao,
Alberto

Permettimi la battuta: su questo non ci piove, siamo d'accordo.

 

[Modificato il 29/05/2006 alle 09:02 by Andrea_Web]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 14:52
caro davide, un tappone è praticamente saltato. Gli altri due arrivano quando c'è in gruppo rassegnazione.
Questo è innegabile.
Ma lo spazio per fare mele c'è eccome, non scherziamo. Forse mancano gli attori, piuttosto, che dovrebbero fare del male al vescovo. E non è un complimento per certi panettieri.....
Ditribuite male le tappe?
Per me si. Ma al giro non è la prima volta che le maggiori difficoltà stanno in fondo al tracciato.
nel 49 ad esempio la 17 tappa era la famosissima Cuneo -pinerolo, la 18 una cronometro (aborro!!!! mi sembra di sentire...)da 65 km... e l'ulima tappa, la 19 , c'era il ghisallo. Coppi inflise a Bartali , nelle ultime tre tappe un distacco di oltre 13 minuti. altro ciclismo, certo ma....
Nel 51 la 17 tappa era la trieste cortina, la 18 cortina bolzano, 19 bolzano st moritz, con la cima più alta.E nelle ultime tre tappe Magni tolse la maglia a V. steembergen.
Nel 53 la penultima tappa, con lo stelvio, permise a Coppi di ribaltare la classifica ai danni di Koblet. Aveva già fatto la festa Hugo il giorno prima, dopo il tappone dolomitico.
Non contiuo, mi limito a citarti i giri 67...dove le montagne erano tutte concentrate fra la 19 e 22 tappa, con il golpe Gimondiano alla 21, davanti ad Anquetil...
del 75, che finiva (letteralmente) sullo stelvio..
insomma ci sono stati decine di giri in cui i tapponi sono stati concentrati alla fine. e non mi risulta che Gimondi o Coppi siano usciti sminuiti dall'averli vinti. Gli scalatori potrebbero ancora ribaltare tutto. e ne avessero. non cercare scuse, Davide. fino ad ora non sono giustificate, visto il dominio assoluto di Basso fino ad ora.
e non sto certo cantando prima, sto solo cercando di contenere un pò di lamenti sparsi.

Alberto, per me , come ho già scritto, la questione è chiusa.
quindi..
ciao.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 19:38
caro davide, un tappone è praticamente saltato. Gli altri due arrivano quando c'è in gruppo rassegnazione.
Questo è innegabile.
Ma lo spazio per fare mele c'è eccome, non scherziamo. Forse mancano gli attori, piuttosto, che dovrebbero fare del male al vescovo. E non è un complimento per certi panettieri.....
Ditribuite male le tappe?
Per me si.


Ma è ovvio, ho riconosciuto che le tappe sono state distribuite male, che altro dovrei fare, andare in Via delle Botteghe Oscure e gridare a squarciagola "D’Alema, Berlusconi è più comunista di te e di Fassino messi insieme!!!"?
Pensavi che volessi giustificare gli avversari del Vescovo?
Sei tu, carissimo Ilic, che vedi ovunque la mia malafede, e me ne dispiaccio, per bacco!
Abbasso il Catechismo Sostanzialmente Coatto!
Ti hanno catechizzato ben bene, carissimo, sei inquadrato oramai!

insomma ci sono stati decine di giri in cui i tapponi sono stati concentrati alla fine. e non mi risulta che Gimondi o Coppi siano usciti sminuiti dall'averli vinti. Gli scalatori potrebbero ancora ribaltare tutto. e ne avessero. non cercare scuse, Davide. fino ad ora non sono giustificate, visto il dominio assoluto di Basso fino ad ora.
e non sto certo cantando prima, sto solo cercando di contenere un pò di lamenti sparsi.


Ilic, non è che mi confondi con qualcun altro?
Basso è fortissimo e avrebbe vinto su qualsiasi percorso, anche con venti tapponi su venti, su questo non ho dubbi, nondimeno dico lo stesso che aveva ragione chi sosteneva che il Giro non era strutturato perfettamente, anche se sul giudizio complessivo ha pesato l'ignominioso accadimento che ha avuto luogo nella tappa del Plan de Corones.
Avevo sottovalutato questo difetto strutturale del piano complessivo, la corsa ne è risultata molto chiusa e sostanzialmente noiosetta.
Sono andati a sovrapporsi le prestazioni sottotono di molti dei protagonisti attesi, a tappe monotòne, tutta pianura con salita finale.
Forse hanno temuto che Plan de Corones potesse partorire stravolgimenti di classifica inattesi e poco graditi, dunque hanno pensato che sarebbe stato opportuno giungere a quella tappa con dei piazzamenti in classifica consolidati, attraverso frazioni cronometrate e attraverso tappe che non offrivano alcuna possibilità di interpretazione tattica.
Perchè mi dici che voglio sminuire Basso, dunque? Leggi di malavoglia quello che scrivo? Nessuno ti obbliga, caro Ilic, by-passami allora, come suggerirebbe qualcuno.
Ciao ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 21:44
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

caro davide, un tappone è praticamente saltato. Gli altri due arrivano quando c'è in gruppo rassegnazione.
Questo è innegabile.
Ma lo spazio per fare mele c'è eccome, non scherziamo. Forse mancano gli attori, piuttosto, che dovrebbero fare del male al vescovo. E non è un complimento per certi panettieri.....
Ditribuite male le tappe?
Per me si.


Ma è ovvio, ho riconosciuto che le tappe sono state distribuite male, che altro dovrei fare, andare in Via delle Botteghe Oscure e gridare a squarciagola "D’Alema, Berlusconi è più comunista di te e di Fassino messi insieme!!!"?
Pensavi che volessi giustificare gli avversari del Vescovo?
Sei tu, carissimo Ilic, che vedi ovunque la mia malafede, e me ne dispiaccio, per bacco!
Abbasso il Catechismo Sostanzialmente Coatto!
Ti hanno catechizzato ben bene, carissimo, sei inquadrato oramai!

insomma ci sono stati decine di giri in cui i tapponi sono stati concentrati alla fine. e non mi risulta che Gimondi o Coppi siano usciti sminuiti dall'averli vinti. Gli scalatori potrebbero ancora ribaltare tutto. e ne avessero. non cercare scuse, Davide. fino ad ora non sono giustificate, visto il dominio assoluto di Basso fino ad ora.
e non sto certo cantando prima, sto solo cercando di contenere un pò di lamenti sparsi.


Ilic, non è che mi confondi con qualcun altro?
Basso è fortissimo e avrebbe vinto su qualsiasi percorso, anche con venti tapponi su venti, su questo non ho dubbi, nondimeno dico lo stesso che aveva ragione chi sosteneva che il Giro non era strutturato perfettamente, anche se sul giudizio complessivo ha pesato l'ignominioso accadimento che ha avuto luogo nella tappa del Plan de Corones.
Avevo sottovalutato questo difetto strutturale del piano complessivo, la corsa ne è risultata molto chiusa e sostanzialmente noiosetta.
Sono andati a sovrapporsi le prestazioni sottotono di molti dei protagonisti attesi, a tappe monotòne, tutta pianura con salita finale.
Forse hanno temuto che Plan de Corones potesse partorire stravolgimenti di classifica inattesi e poco graditi, dunque hanno pensato che sarebbe stato opportuno giungere a quella tappa con dei piazzamenti in classifica consolidati, attraverso frazioni cronometrate e attraverso tappe che non offrivano alcuna possibilità di interpretazione tattica.
Perchè mi dici che voglio sminuire Basso, dunque? Leggi di malavoglia quello che scrivo? Nessuno ti obbliga, caro Ilic, by-passami allora, come suggerirebbe qualcuno.
Ciao ciao

Bypassami? ci mancherebbe!

Impaginato così, è un delirio il topic......

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2006 alle 22:29
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Forse hanno temuto che Plan de Corones potesse partorire stravolgimenti di classifica inattesi e poco graditi, dunque hanno pensato che sarebbe stato opportuno giungere a quella tappa con dei piazzamenti in classifica consolidati, attraverso frazioni cronometrate e attraverso tappe che non offrivano alcuna possibilità di interpretazione tattica.


Qui mi riferivo ovviamente a Zomegnan e soci.

 

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Davide

 
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  postato il 31/05/2006 alle 03:27
Originariamente inviato da DeLorean

Davide,posso capire che tu abbia ancora dei dubbi sul plan de corones,ma ti posso assicurare che era percorribile al 100%,essendo stato presente posso confermartelo,ma non solo,a detta di tutti gli organizzatori e delle guardie forestali del luogo era fattibilissima.


Noto che, nonostante l'articolo di Giuseppe Matranga praticamente in real-time dalla sala stampa del Plan de Corones, ci fosse ancora il dubbio sulla percorribilità della salita.

Ebbene, Giuseppe Matranga - alias Pirata x sempre - ha intrapreso la scalata (a piedi) del Plan de Corones alle 11 (circa) del mattino. Lo dirà anche lui, ma in qualche parte di salita i piedi di Giuseppe si afflosciavano già per via del manto stradale che si stava disfacendo per via della neve su Furcia e Plan.

Verso le 14, Elisa, Enula, Marco, Andrea ed Eugenio hanno intrapreso la stessa arrampicata al Plan de Corones, sempre a piedi, in un momento di pausa-pioggia sul Furcia.
Io e Sebastiano siamo andati su con l'ovovia (avevamo mangiato più pesto ), ed arrivati in cima al Plan de Corones ci siamo imbattuti in una vera e propria bufera di neve (neve e forte vento). Personalmente, dal momento stesso in cui ho messo piede fuori dalla stazione dell'ovovia, avevo capito che non si sarebbe arrivati lì sopra.

La situazione di forte vento e neve consistente sulla cima del Plan si è avuta fino all'annuncio di Bulbarelli in diretta tv, infatti siamo scesi dalla stessa ovovia con i vetri completamente appannati dalle avverse condizioni climatiche.
Anche sul Furcia pioveva.

Ripeto, dalle 14:05 all'annuncio di Bulbarelli, il Plan de Corones non poteva vedere l'arrivo di tappa con quelle condizioni climatiche. Non so quali fossero le condizioni dell'asfalto, post-Giuseppe, ma quello magari ce lo diranno Andrea, Marco ed Eugenio che sono saliti lo stesso fino alla cima (hanno saputo del cambio tracciato a metà scalata o poco più).

Sul Passo delle Erbe ho le vostre stesse rimostranze, anche perché dal camper non abbiamo potuto segurire le "performances" della De Stefano.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2006 alle 13:28
Io con Enu sono salita solo fino ai meno 2,5 alla vetta, ma confermo certi punti con il terreno molle in cui il piede affondava...non erano molti punti, ma uno in bici ci finiva dentro...

E poi proprio ai meno 2,5 (quando abbiamo deciso di scendere) c'era un vento allucinante, con la neve che sferzava in faccia...era una crudeltà farli salire, era impossibile.

 

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  postato il 31/05/2006 alle 14:25
Originariamente inviato da Monsieur 40%


Noto che, nonostante l'articolo di Giuseppe Matranga praticamente in real-time dalla sala stampa del Plan de Corones, ci fosse ancora il dubbio sulla percorribilità della salita.



Colgo l'occasione per fare i complimenti a Giuseppe per l'articolo su Plan de Corones e ad Enula per quello del Mortirolo.
Si percepiscono prorio l'atmosfera, le sensazioni, gli odori, l'abbraccio della folla, la tensione, la gioia .... come ad essere lì ...

 

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"...poi Dio creò la biciletta perché l'uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell'ardito itinerario della vita ..." (monumento al Ghisallo)


L’orizzonte era fatto di monti
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2006 alle 14:55
Un saluto a tutti per (ri)cominciare, ed un sincero ringraziamento a chi ha piacevolmente letto il racconto della mia fantastica avventura sul Plan.
Tecnicamente parlando dico che nel momento in cui sono salito, al mattino, la strada era ancora praticabile nonostante nella parte centrale, quella meno dura ma l'unica veramente sterrata, il fondo già cominciava a cedere con preoccupante facilità al solo passaggio delle poche decine di persone che si stavano avventurando fino in cima, me compreso.
Una volta su la neve è cominciata a scendere copiosamente ed il vento se possibile addirittura aumentato, rendendo ai limiti della praticabilità anche solo l'ultimo tratto, quello che dall'ultimo tornante, intitolato a Marco Pantani, portava fino in cima, nonostante fosse praticamente asfaltato. E questo perchè dobbiamo considerare che si trattavano di pendenze veramente impossibili, sempre a cavallo del 20- 25%, laddove la possiblità di slittare cresce in modo esponenziale in caso di strada bagnata.
Verso le tre, nel pieno della bufera di vento e neve, sono sceso di un km e mezzo per andare incontro agli altri, proprio fino alla fine del tratto asfaltato, e quelle poche decine di metri di sterrato che mi separavano dal rifugiuo in cui mi sono fermato mi avevano dato la netta sensazione che lo speaker che solo mezz'ora prima aveva dato per certo l'arrivo in cima avesse preso proprio un bell'abbaglio.
Ed infatti da qui a poco è arrivata la notizia che si era presa la decisione più saggia.
Così come è stato giusto render libero a tutti l'uso dell'ovovia per raggiungere in più in fretta possibile l'arrivo sul Furcia.
Ma almeno si poteva controllare un pò meglio il deflusso delle migliaia di persone che salivano nelle cabine in modo a dir poco selvaggio...

 

[Modificato il 31/05/2006 alle 14:57 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Giro del Lazio




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  postato il 31/05/2006 alle 15:11
Originariamente inviato da Pirata x sempre

Ma almeno si poteva controllare un pò meglio il deflusso delle migliaia di persone che salivano nelle cabine in modo a dir poco selvaggio...


Conosco queste esperienze, quando sei alle corse non capisci più niente. Ma quanto freddo faceva lassù?

 

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VAI GRANDE CAMPIONE!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2006 alle 15:15
Penso almeno 3-4 gradi sotto lo zero al mattino, visto che la neve che scendeva era praticamente ghiaccio.
Verso l'una poi ha cominciato a riscaldare, restando comunque a cavallo dello zero, evidentemente più sotto che sopra.

Si, avevo 3 maglioni...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2006 alle 15:39
Penso che la decisione di annullare l'arrivo in quota al Plan sia stata doverosa, giustissima. Io, Andrea ed Eugenio siamo arrivati su intorno alle 16, 16e15 e l'atmosfera era semplicemente da tregenda: vento che sferzava fortissimo e lateralmente, asfalto reso molto viscido dalla neve che già stava attecchendo e tanta, tanta nebbia. Peccato, perchè almeno un po' di panorama me lo sarei voluto godere... e invece nulla!
Credo che tappe in condizioni simili, così come quella famosissima del Gavia nel 1988, non debbano diventare la normalità, anzi... i corridori rimangono pur sempre esseri umani, seppur immensi nella loro grinta e stoicità: di conseguenza, prendo le distanze da quei (pochi? tanti?) fischi ricevuti dai corridori sul Furcia.
Senza contare che nel tratto in vero e proprio sterrato il fondo stradale stava già cedendo in alcune zone... ci si poteva affondare il piede, e quindi per gli atleti non sarebbe stata una cosa simpaticissima.
Quindi, da questo punto di vista, va fatto un plauso agli organizzatori per la decisione presa.

In quanto al Passo delle Erbe non saprei dire molto, dal momento che non abbiamo potuto seguire al meglio la telecronaca... c'è chi dice che stesse nevicando anche là, chi (come Vegni) che invece la temperatura era ben al di sopra dello 0 termico, qindi... booooh!

Visto che siamo in tema, piazzo qualche foto del Plan... questa è la prima rampa, in simil-cemento...




Ecco poi lo sterrato...




E infine... il tornante Pantani, già sotto la neve.

 

[Modificato il 31/05/2006 alle 15:44 by marco83]

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Livello Greg Lemond




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  postato il 24/06/2006 alle 15:46
Cyclingnews.com riporta la notizia che Josè Louis Rubiera, delegato dell'associazione professionisti in seno al consiglio dell'Uci, con il consenso di molti suoi colleghi, denuncia in un rapporto le difficili condizioni che i corridori sono stati costretti ad affrontare durante l'ultimo Giro d'Italia. Si lamenta soprattutto della lunghezza dei trasferimenti che secondo l'Associazione si sono rivelate un lavoro extra insostenibile dai corridori.
L'arrivo a tarda ora negli alberghi non consentiva ai corridori il riposo (i due giorni di riposo erano mal posti e sono stati impiegati in gran parte per spostarsi) ed i massaggi indispensabili per affrontare un giro che era troppo duro, lo dimostrerebbero i rapporti che i corridori sono stati costretti a montare, molto più agili rispetto alla media. Lamentele anche riguardo alla sicurezza e citazione ad esempio dell'arrivo di Sestri Levante, considerato esageratamente pericoloso.

Ho scelto questo thread perchè questa fu la tappa in cui, direttamente al microfono di Alessandra de Stefano, Rubiera espresse più o meno le stesse lamentele. Non so se qualcuno aveva riportato già la notizia da qualche altra parte, io non l'ho trovata e dunque la posto.
Molte delle lamentele mi sembrano giustificate (sempre che volessero essere 'costruttive'), quella sulla durezza del percorso mi sembra un po' forzata invece (non che il giro non fosse duro ma lo si sapeva da prima di affrontarlo).

 

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