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Autore: Oggetto: Danilo Di Luca

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 24/06/2008 alle 18:30
se è pericoloso rispondere al telefono, allora a maggior ragione lo sarà andare senza mani: è prevista una multa in questi casi?

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/06/2008 alle 19:07
Originariamente inviato da antonello64

se è pericoloso rispondere al telefono, allora a maggior ragione lo sarà andare senza mani: è prevista una multa in questi casi?

Ma guarda, andare senza mani sarà pure più pericoloso, ma qui si sta discutendo se sia giusto o meno tutto quella rigorosità del vigile nell'applicare i termini di legge in caso di un ciclista beccato al cellulare.
E il fatto è che, seppur più pericoloso, l'andare senza mani non è ancora off-limits (almeno spero, sennò sai quante multe ho scampato )

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/06/2008 alle 21:18
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da antonello64

se è pericoloso rispondere al telefono, allora a maggior ragione lo sarà andare senza mani: è prevista una multa in questi casi?

Ma guarda, andare senza mani sarà pure più pericoloso, ma qui si sta discutendo se sia giusto o meno tutto quella rigorosità del vigile nell'applicare i termini di legge in caso di un ciclista beccato al cellulare.
E il fatto è che, seppur più pericoloso, l'andare senza mani non è ancora off-limits (almeno spero, sennò sai quante multe ho scampato )


appunto: a mio modo di vedere questa rigorosità non ha senso, perchè una bici si può guidare anche senza tenere le mani sul manubrio.
E telefonare in bici non è certo più pericoloso che prendere una borraccia per bere.
Qui hanno applicato alla bicicletta una norma del codice della strada scritta espressamente per gli automobilisti, senza minimamente tener conto di quanto sono differenti i due mezzi, nelle caratteristiche e nella pericolosità intrinseca.

 

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Livello Tour




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  postato il 25/06/2008 alle 08:11
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Granfondista

Originariamente inviato da delpiero91

ha ragione a fare ricorso,anche io uso spesso il telefono e l'mp3,non dico che sia giusto però non mi sembra che possa mettere in pericolo le altre persone

Se un'automobilista al cellulare (o mp3) può diventare un potenziale pericolo in quanto distratto, non vedo il motivo per cui non debba valere anche per un ciclista.



quindi a tuo parere una macchina che sbanda o una bici che sbanda creano la stessa situazione di pericolo?

Se, guidando un'auto, improvvisamente davanti a te una bici si sposta al centro della strada, sei costretto a frenare di colpo ( e quindi chi ti segue ti arriva puntuale nel sedere), oppure sterzi d'istinto andando o fuori strada o nell'altra carreggiata con il rischio di centrare chi viene dalla parte opposta.
Oppure sei abbastanza freddo da scegliere il male minore e tiri dritto

 

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  postato il 25/06/2008 alle 09:10
Salve a tutti ragazzi.Sono un super tifoso di di luca. Venite a visitare il mio forum sul killer e se vi va registratevi e cominciate a scrivere.
http://danilodiluca.forumcommunity.net

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/06/2008 alle 23:12
Originariamente inviato da Granfondista

Se, guidando un'auto, improvvisamente davanti a te una bici si sposta al centro della strada, sei costretto a frenare di colpo ( e quindi chi ti segue ti arriva puntuale nel sedere), oppure sterzi d'istinto andando o fuori strada o nell'altra carreggiata con il rischio di centrare chi viene dalla parte opposta.
Oppure sei abbastanza freddo da scegliere il male minore e tiri dritto


ma che dici?
Esistono le distanze di sicurezza da rispettare, altro che frenare di colpo etc.etc.
Sta a vedere che se qualcuno non le rispetta, la colpa è del ciclista che sbanda.

 

[Modificato il 25/06/2008 alle 23:32 by Seb]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/06/2008 alle 23:33
Originariamente inviato da babeuf
Vigile multa ragazzo in bici che telefona. Di Luca dice la sua


Proseguo qui l'OT.

Se non ricordo male quello che ho letto da qualche parte, i vigili hanno spiegato la loro inusitata severità con il fatto che pochi giorni prima un ciclista era stato vittima di un incidente mortale perchè andava senza mani. Hanno voluto mandare un segnale: vista la discussione che hanno generato, messaggio riuscito.

Ed è tanto è vero che il codice della strada è "dalla loro parte" quanto è vero che esso è inadeguato alla pratica ciclistica.
Per non parlare delle bici da corsa, sprovviste ad esempio delle luci (che mi pare siano obbligatorie!!).

Ha ragione Antonello ad osservare che i mezzi sono diversi per caratteristiche e pericolsità intrinseca.
Fra le caratteristiche, mi sembra ci sia una maggiore variabilità nella capacità di guida: chiunque è sceso da un arrivo in salita del Giro o del Tour e si è visto superare da qualche professionista, sa di cosa sto parlando.

Il fatto che il codice della strada vada adeguato non nasconde però che le regole ci sono e devono esserci: giusto per non fare nomi, era in torto marcio Cipollini che una volta fu multato perchè era passato col rosso e si giustificò dicendo qualcosa del tipo "ma noi professionisti lo facciamo sempre". Pessima difesa e ancora peggiore messaggio "ai ggiovani".

Penso che il codice andrebbe riscritto privilegiando il problema della periolosità intrinseca rispetto a quello delle caratteristiche dei mezzi: il cardine dovrebbe essere la vecchia regola di saggezza, secondo cui chi è a piedi deve stare attento (soprattutto) a se stesso, chi è in bici (soprattutto) a chi va a piedi, eccetera: (quasi) tutto il resto è o anarchia (o legge del più forte, per chi preferisce) o eccesso di regole (inapplicabili se non, di fatto, arbitrariamente).

P.S. da poco ho iniziato a usare l'auricolare: se non l'ho già collegato prima, ogni volta rischio di schiantarmi quando lo collego, ma una volta che è collegato riesco indubbiamente a telefonare andando più forte ..

 

[Modificato il 25/06/2008 alle 23:37 by ProfRoubaix]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/06/2008 alle 11:15
a Verona, se non ricordo male, fanno multe pure a chi piscia fuori dalla tazza pur di riempire le casse comunali. Ricordo tempo fa una multa a una ragazza perchè stava mangiando uno spuntino in una piazza (!!!!) e la sudetta scoppiò in lacrime.

Ovviamente ai problemi seri il signor Tosi non ci pensa...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 26/06/2008 alle 11:51
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Granfondista

Se, guidando un'auto, improvvisamente davanti a te una bici si sposta al centro della strada, sei costretto a frenare di colpo ( e quindi chi ti segue ti arriva puntuale nel sedere), oppure sterzi d'istinto andando o fuori strada o nell'altra carreggiata con il rischio di centrare chi viene dalla parte opposta.
Oppure sei abbastanza freddo da scegliere il male minore e tiri dritto


ma che dici?
Esistono le distanze di sicurezza da rispettare, altro che frenare di colpo etc.etc.
Sta a vedere che se qualcuno non le rispetta, la colpa è del ciclista che sbanda.

Beh, è ovvio che un automobilista è tenuto a rispettare le distanze di sicurezza, ci mancherebbe altro: ma se la bici va ad una velocità inferiore a quella del limite, non credo tu sia obbligato a restarle dietro
a distanza finchè non svolta, puoi superarla, ed' è lì il punto critico in cui può succedere l'incidente.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/06/2008 alle 14:56
Originariamente inviato da Granfondista
Beh, è ovvio che un automobilista è tenuto a rispettare le distanze di sicurezza, ci mancherebbe altro: ma se la bici va ad una velocità inferiore a quella del limite, non credo tu sia obbligato a restarle dietro
a distanza finchè non svolta, puoi superarla, ed' è lì il punto critico in cui può succedere l'incidente.


mica lo capisco il tuo ragionamento!
Sembra che tu stia tirando fuori i casi limite in cui un ciclista può innescare un grave incidente.
Ne aggiungo uno io, toh: se un automobilista si distrae a guardare un pezzo di ragazza che va in bici può sbandare e causare un incidente, ergo multa alle belle donne che vanno in bici.

 

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  postato il 27/06/2008 alle 08:20
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Granfondista
Beh, è ovvio che un automobilista è tenuto a rispettare le distanze di sicurezza, ci mancherebbe altro: ma se la bici va ad una velocità inferiore a quella del limite, non credo tu sia obbligato a restarle dietro
a distanza finchè non svolta, puoi superarla, ed' è lì il punto critico in cui può succedere l'incidente.


mica lo capisco il tuo ragionamento!
Sembra che tu stia tirando fuori i casi limite in cui un ciclista può innescare un grave incidente.
Ne aggiungo uno io, toh: se un automobilista si distrae a guardare un pezzo di ragazza che va in bici può sbandare e causare un incidente, ergo multa alle belle donne che vanno in bici.


Eh no,scusa.
Qui la colpa è dell'automobilista che si è distratto, non della ragazza.
Io mi riferisco sempre al fatto che secondo me anche per i ciclisti deve essere vietato usare il cellulare o l'mp3 durante la marcia su strada perchè può essere un potenziale pericolo, nient'altro.

Certo che, tornando alla notizia, multare uno che telefona nel centro storico (magari in una zona a traffico limitato) è una applicazione ottusa della legge, buona solo per fare cassa.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/06/2008 alle 08:57
Originariamente inviato da Granfondista

Io mi riferisco sempre al fatto che secondo me anche per i ciclisti deve essere vietato usare il cellulare o l'mp3 durante la marcia su strada perchè può essere un potenziale pericolo, nient'altro.


pericolo per se stessi: per gli altri il pericolo che può causare una bici è veramente minimo, e non può essere assolutamente paragonato a quello che può causare una macchina.
passi per l'mp3 che non ti fa sentire i rumori delle auto o i clacson, ma se si vieta il telefonino allora bisognerebbe vietare anche di bere dalla borraccia, perchè la situazione di pericolo causata da entrambi gli atteggiamenti è praticamente la stessa.

Questa storia mi ricorda tanto quella della maratona di New York dell'anno scorso quando vietarono l'mp3 perchè dicevano che era pericoloso correre con le orecchie chiuse (ma lì c'era un problema di assicurazione e non di leggi).
Da noi, come hai detto tu, è solo un'applicazione ottusa della legge per prendere qualche soldo o per mania di protagonismo.

 

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  postato il 28/06/2008 alle 00:15
[OT] Proprio oggi ho incontrato un ciclista che chiacchierava amabilmente al cellulare, per di più andando senza mani... doppia infrazione, doppia multa! [/OT]

 

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  postato il 07/07/2008 alle 18:09
Oggi Danilo in diretta telefonica durante il Tour.

Principali novità:
1) tornerà al Matteotti a fine luglio
2) è in attesa di un invito per la Vuelta, e sarebbe una notizia grandiosa. spero che ci andrà, e, se ci andrà, spero che farà classifica visto che il percorso è più che adattissimo alle sue caratteristiche.
3) ha detto che Giro e Vuelta sono più belli del Tour (Danilo è un grande in queste affermazioni, non fa come le pecore che seguono il gregge), ma che prima di fine carriera almeno una volta ci andrà al Tour per fare bene. stai tranquillo Danilo, se salti il Tour non ci offendiamo, basta che continui a puntare su Giro e classiche...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/07/2008 alle 18:29
Originariamente inviato da babeuf

Oggi Danilo in diretta telefonica durante il Tour.

Principali novità:
1) tornerà al Matteotti a fine luglio

Bene.

2) è in attesa di un invito per la Vuelta, e sarebbe una notizia grandiosa. spero che ci andrà, e, se ci andrà, spero che farà classifica visto che il percorso è più che adattissimo alle sue caratteristiche.

Danilo ha ripetuto più e più volte che il suo obiettivo principale, dopo il Giro, è il mondiale di Varese.
Dunque, la scelta di prender parte alla Vuelta è del tutto logica e comprensibile, anche se non è detto che farà classifica.
Ma tutto può essere.

3) ha detto che Giro e Vuelta sono più belli del Tour (Danilo è un grande in queste affermazioni, non fa come le pecore che seguono il gregge)

Io dico che è un gran parac*lo, invece, dicendo che, oltre al Giro, anche la Vuelta è meglio del Tour.
Sarà perché sta ancora aspettando l'invito?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/07/2008 alle 09:43
Originariamente inviato da Abajia

Io dico che è un gran parac*lo, invece, dicendo che, oltre al Giro, anche la Vuelta è meglio del Tour.
Sarà perché sta ancora aspettando l'invito?


Danilo invece è semplicemente uno che ragiona con la sua testa, uno che fa quello che vuole, prepara le corse che vuole, vince dove vuole. Non come certi corridori che, spinti da ds, preparatori, santoni, chiamateli come volete, saltano il 99% della stagione per essere al 100% al Tour, per poi magari raccogliere un 12° posto in generale, oppure lottare in qualche traguardo volante, fare qualche fughetta in mondovisione (perchè è questo il punto), provare a vincere una tappetta, per poi magari essere battuti. gente che potrebbe vincere le classiche e le salta, gente che potrebbe andare forte in altri GT, magari + adatti alle loro caratteristiche, ma li salta...
Danilo non ha questa mentalità.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/07/2008 alle 14:33
Guarda, prima di ieri non ho mai sentito Danilo dire che la Vuelta è più bella del Tour.
Questo vorrà pur dire qualcosa, eh...

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 08/07/2008 alle 20:37
E' molto triste sentire che un profesionista di alto livello tiene in così poca considerazione l'unica corsa in bicicletta che consegna l'uomo all'immortalità, il Giro ciclistico di Francia.
La verità è che mentre il Tour de France può fare a meno di qualsiasi singolo corridore, nessun corridore col tesserino da professionista può permettersi di snobbare il Giro di Francia, e se lo fa, sarà la sua carriera a essere irrimediabilmente declassata.
Al massimo potrei snobbarla io la Grande Boucle, dal momento che risulto appartenente alla categoria UCI denominata "Master Sport".
Ma non mi sognerei mai di farlo comunque.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/07/2008 alle 12:23
Originariamente inviato da mont ventoux

E' molto triste sentire che un profesionista di alto livello tiene in così poca considerazione l'unica corsa in bicicletta che consegna l'uomo all'immortalità, il Giro ciclistico di Francia.


Non concordo neanche con una singola lettera di quello che hai scritto... anzi, capovolgo la tua affermazione, è molto triste che certa gente snobbi il 99% dello splendido calendario ciclistico per puntare al Tour.


La verità è che mentre il Tour de France può fare a meno di qualsiasi singolo corridore, nessun corridore col tesserino da professionista può permettersi di snobbare il Giro di Francia, e se lo fa, sarà la sua carriera a essere irrimediabilmente declassata.


Carriere declassate? Devo forse citare Bettini, Rebellin, Moser, Museeuw, Di Luca stesso?

Qualcuno di questi che ho citato ha pure vinto qualcosina al Tour, ma non è certo una tappetta del Tour, oppure una fughetta a consegnare un corridore all'immortalità.
E poi il Tour non può affatto fare a meno dei grandi campioni, basta vedere la mediocrità del Tour 2006 (speriamo che non si ripeta più)...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/07/2008 alle 15:24
Probabilmente Di Luca non sarà alla Vuelta, visto che la corsa spagnola sembra orientata a mantenere le 20 squadre già invitate, senza aggiungerne altre.
Se così fosse, voglio proprio vedere se Di Luca continuerà a dire "la Vuelta è più bella del Tour"...
Ha detto che prima o poi ha intenzione di fare il Tour da protagonista, no? Beh, vedrete che prima comincerà a dire che la Grande Boucle è meglio della Vuelta!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 09/07/2008 alle 20:47
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da mont ventoux

E' molto triste sentire che un profesionista di alto livello tiene in così poca considerazione l'unica corsa in bicicletta che consegna l'uomo all'immortalità, il Giro ciclistico di Francia.


Non concordo neanche con una singola lettera di quello che hai scritto... anzi, capovolgo la tua affermazione, è molto triste che certa gente snobbi il 99% dello splendido calendario ciclistico per puntare al Tour.


La verità è che mentre il Tour de France può fare a meno di qualsiasi singolo corridore, nessun corridore col tesserino da professionista può permettersi di snobbare il Giro di Francia, e se lo fa, sarà la sua carriera a essere irrimediabilmente declassata.


Carriere declassate? Devo forse citare Bettini, Rebellin, Moser, Museeuw, Di Luca stesso?

Qualcuno di questi che ho citato ha pure vinto qualcosina al Tour, ma non è certo una tappetta del Tour, oppure una fughetta a consegnare un corridore all'immortalità.
E poi il Tour non può affatto fare a meno dei grandi campioni, basta vedere la mediocrità del Tour 2006 (speriamo che non si ripeta più)...

I corridori che citi hanno comunque vinto tappe e, a parte Moser, non erano uomini da classifica generale.
Ovviamente il discorso che ho fatto per Di Luca vale anche per gente come Moser e Saronni.
Il Tour non può fare a meno dei campioni semplicemente perchè i campioni di ogni epoca, almeno quelli che possono davvero essere definiti tali, non si sono mai sognati di non programmare l'appuntamento di luglio come il fulcro della loro stagione, chi per vincerlo, chi per fare bella figura andando a caccia di tappe o della maglia verde, chi per vincere le volate, in ogni caso, chi non è stato mai protagonista al Giro ciclistico di Francia, non potrà mai ambire ad un posto tra gli immortali nello sport della bici.
Un corridore come Chiappucci, senza vincere grandi giri ma grazie alle sue prodezze al Tour, si è conquistato una dimensione ed una popolarità internazionali che tanti vincitori del Giro, tipo Simoni, Savoldelli o Di Luca si sognano.
Bisogna almeno provarci, se poi un corridore che si è dimostrato grande in altre corse non dimostrerà di esserlo anche sul palcoscenico più importante, quello che garantisce l'"immunità a vita", chi capisce davvero di ciclismo non farà fatica a tirare le opportune conclusioni, ma almeno a quel corridore gli si potrà rendere l'onore delle armi.
Spero che un corridore del livello di Di Luca, prima di appendere la bici al chiodo, si metta alla prova nel mese di Luglio.
Andare contro la più ineluttabile delle leggi di questo sport che recita "non sono i corridori che fanno grande il Tour, è il Tour che li fa grandi", è come voler fermare un TGV lanciato a tutta velocità con la forza delle braccia.
Un tentativo senza alcuna speranza.

 

[Modificato il 09/07/2008 alle 20:49 by mont ventoux]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/07/2008 alle 21:03
Originariamente inviato da mont ventoux
"non sono i corridori che fanno grande il Tour, è il Tour che li fa grandi"


posso dire che questa frase non ha senso (oltre ad essere a mio parere una fesseria) e che i francesi farebbero bene ad abbassare un pò la cresta, soprattutto dopo gli ultimi due tour?

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/07/2008 alle 23:28
Originariamente inviato da MDL

Originariamente inviato da mont ventoux
"non sono i corridori che fanno grande il Tour, è il Tour che li fa grandi"


posso dire che questa frase non ha senso (oltre ad essere a mio parere una fesseria) e che i francesi farebbero bene ad abbassare un pò la cresta, soprattutto dopo gli ultimi due tour?

No, non è una fesseria.
I corridori hanno fatto grande il Tour negli anni passati, ma ora come ora è il Tour che fa grandi i corridori, è vero.
Se, per assurdo, per uno-due anni la grande corsa francese venisse bistrattata dai grandi nomi del panorama ciclistico internazionale, il Tour rimarrebbe comunque la corsa più importante al mondo.
Quindi, la Grande Boucle è stata resa grande dai grandi corridori che vi hanno preso parte e alle loro imprese sportive, ma al giorno d'oggi è una vittoria al Tour che consacra un corridore a livello mondiale, non il contrario.
Non so se mi spiego.

 

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  postato il 10/07/2008 alle 00:08
a diree il vero Evans era una pippa...ai tempi antichi, ora mi sembra un fenomeno....sono solo chiacchiere, c'è più spettacolo nel Giro...
quindi Evans, ora solo che lo sento, mi viene in mente uno forte, ma in effetti è un buon corridore....
caioooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2008 alle 09:45
Originariamente inviato da mont ventoux

I corridori che citi hanno comunque vinto tappe e, a parte Moser, non erano uomini da classifica generale.
Ovviamente il discorso che ho fatto per Di Luca vale anche per gente come Moser e Saronni.
Il Tour non può fare a meno dei campioni semplicemente perchè i campioni di ogni epoca, almeno quelli che possono davvero essere definiti tali, non si sono mai sognati di non programmare l'appuntamento di luglio come il fulcro della loro stagione, chi per vincerlo, chi per fare bella figura andando a caccia di tappe o della maglia verde, chi per vincere le volate, in ogni caso, chi non è stato mai protagonista al Giro ciclistico di Francia, non potrà mai ambire ad un posto tra gli immortali nello sport della bici.


Pensiamo a Simoni, Savoldelli, Heras (se non fosse stato beccato dopato), ma anche Basso, che x il 2009 non farà il Tour, tra i velocisti pensiamo a Petacchi, che per un motivo o per l'altro ha vinto relativamente poco al Tour, e poi agli uomini da classiche che ho già citato...


Un corridore come Chiappucci, senza vincere grandi giri ma grazie alle sue prodezze al Tour, si è conquistato una dimensione ed una popolarità internazionali che tanti vincitori del Giro, tipo Simoni, Savoldelli o Di Luca si sognano.


Chiappucci, vedendo il palmares, era un piazzato nei GT, Simoni, Savoldelli e Di Luca dei vincenti (e quest'ultimo non solo nei GT). Questo fa la vera differenza.


Bisogna almeno provarci, se poi un corridore che si è dimostrato grande in altre corse non dimostrerà di esserlo anche sul palcoscenico più importante, quello che garantisce l'"immunità a vita", chi capisce davvero di ciclismo non farà fatica a tirare le opportune conclusioni, ma almeno a quel corridore gli si potrà rendere l'onore delle armi.
Spero che un corridore del livello di Di Luca, prima di appendere la bici al chiodo, si metta alla prova nel mese di Luglio.
Andare contro la più ineluttabile delle leggi di questo sport che recita "non sono i corridori che fanno grande il Tour, è il Tour che li fa grandi", è come voler fermare un TGV lanciato a tutta velocità con la forza delle braccia.
Un tentativo senza alcuna speranza.


Come sei drastico... cmq Di Luca ha detto che il Giro (e ha ragione) è 100 volte più BELLO, non più IMPORTANTE. La corsa più importante è il Tour, che, dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio, è la manifestazione sportiva più seguita al mondo (non chiedetemi dove lo ho letto, perchè non me lo ricordo). Ma solo per questo è più importante, non perchè abbia in sè qualcosa che gli altri due GT non hanno. Per questo parecchi corridori saltano il 99% della stagione per il Tour, perchè il Tour è in mondovisione, e questo fa non bene, ma benissimo agli sponsor che pagano x avere il loro nome sulle maglie delle squadre. Ed è pure comprensibile.

Secondo me Di Luca ci proverà prima o poi, ma lo ha anche detto in tv, ma non lo giudicherò MAI fallito se fallirà al Tour.

 

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  postato il 10/07/2008 alle 10:44
Non ho detto che Di Luca è un fallito.
Semplicemente credo che lui, come altri vincitori del Giro incapaci di ripetersi ad alti livelli al Tour, saranno sempre destinati a recitare un ruolo minoritario a livello "storico". Questo è quanto.
E poi, anche questa storia per cui il Tour è l'evento più importante solo perchè ha una visibilità mondiale che altre corse non avrebbero ma che in realtà tecnicamente sarebbe tra le meno guardabili e godibili, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
Innanzitutto perchè gli sponsor o le televisioni non le prega il Tour di farli accorrere o per farli pagare, non è così che funziona.
Il Tour è uno spettacolo sociale che va ben oltre la corsa, già questo basta per giustificare il suo fascino a livello mondiale, ed è per questo che i media sono interessati al fenomeno.
E la corsa, è corsa vera in ogni tappa, ad eccezione di tappe del tutto piatte come quella di ieri, che ogni tanto sono presenti anche al Giro. E' uno spettacolo vedere i fuggitivi all'attacco nelle stradine e sui lievi dislivelli delle stradine francesi, col gruppo che insegue o anche quando gli lasciano 20 minuti di vantaggio perchè le squadre non sono in grado di inseguirli, perchè c'è la lotta, la stretegia, il rischio, l'azzardo, di trovare la mossa decisiva e vincere una tappa al Tour, una cosa che da sola significa dare un senso alla propria esistenza di corridori professionisti. Il tutto, sempre circondati da una marea di gente.
Il clima e la passione del pubblico basterebbero già da soli a fare spettacolo, una sensazione che riscontro solo guardando il Giro delle Fiandre o la Parigi-Roubaix, magia.
Come se non bastasse questo, c'è la sostanza vera e propria, cioè la lotta fra i migliori professionisti del mondo per sfilare con la maglia gialla sul viale più bello e suggestivo del mondo, al termine di tre settimane durissime che vanno ben aldilà del calcolo aritmetico della pendenza delle salite o dei km di salita, ma riguardano soprattutto il livello cometitivo, che è altissimo.
Ecco spiegato l'interesse globale che riveste il Tour, la storia, la tradizione e i contenuti tecnici di altissimo livello non sono cose che cadono casualmente dal cielo e vanno a depositarsi di volta in volta su una corsa o su un'altra. Niente avviene per caso, si tratta di un processo materiale e storico, questo ce lo insegnano i grandi rivoluzionari, Carlo Marx su tutti.

 

[Modificato il 10/07/2008 alle 10:54 by mont ventoux]

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  postato il 10/07/2008 alle 11:04
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Non ho detto che Di Luca è un fallito.
Semplicemente credo che lui, come altri vincitori del Giro incapaci di ripetersi ad alti livelli al Tour, saranno sempre destinati a recitare un ruolo minoritario a livello "storico".


e i vincitori di tour che non si sono ripetuti al giro?
è facile andare più forte di altri quando prepari per tutto l'anno una corsa mentre i tuoi avversari hanno nelle gambe da un mese un gt

 

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se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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  postato il 10/07/2008 alle 12:03
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Non ho detto che Di Luca è un fallito.
Semplicemente credo che lui, come altri vincitori del Giro incapaci di ripetersi ad alti livelli al Tour, saranno sempre destinati a recitare un ruolo minoritario a livello "storico".


e i vincitori di tour che non si sono ripetuti al giro?
è facile andare più forte di altri quando prepari per tutto l'anno una corsa mentre i tuoi avversari hanno nelle gambe da un mese un gt


Non giustifico per nulla chi prepara una sola gara a tappe seguendo la logica della massimizzazione del profitto, è una logica importata nel ciclismo da quando questo sport e i suoi protagonisti hanno scelto di rovinarsi, in tutti i sensi.
Ma sicuramente, reputo ben più probante una corsa dove ci sono tutti i migliori piuttosto che un'altra dove la lotta è limitata più o meno sempre agli stessi, con l'eccezione che quando viene un fuoriclasse come Contador, pur non brillantissimo, se li mette tutti nel sacco.
Benissimo ha fatto quindi Riccò a doppiare l'impegno, e che non stia a sentire le fandonie sul fatto che deve uscire di classifica e puntare alle tappe, ripetute anche da un personaggio come Ferretti ieri in telecronaca.
Questo è solo l'ennesimo esempio di un provincialismo tutto italiano, secondo il quale gli Italiani devono concentrarsi sul Giro e lascare perdere il resto. Se si dimostrano campioni nella corsa rosa, automaticamente possono fare a meno del Tour, cioè del confronto con il resto del mondo.
Un'ottica più limitata e italo-centrica di così è difficile trovarla.
Che ci provi quindi Riccò, anche quest'anno che ha improvvisato, a fare classifica al Tour. Poi col tempo, migliorando naturalmente un pò a cronometro ma senza snaturarsi, potrà venire a correre il Tour con ambizioni ancora più importanti.
L'importante è che non stia a sentire certe voci incoscienti e del tutto provinciali, e c'è da rallegrarsi per il fatto che prima del Tour, si sia sentito e consigliato con Chiappucci, grazie al quale, dpo un oblio lunghissimo, gli Italiani si sono ricordati che la storia di questo sport si scrive soprattutto nel mese di luglio in terra di Francia, le cose vanno così da un secolo.
Come c'è da congratularsi anche con Nibali. Un corridore, quando non è rimasto soddisfatto da una sua prestazione, ed è appunto il caso di Nibali al Giro, brucia dalla voglia di darsi un'altra occasione e di mettersi alla prova, aspetta con ansia la corsa successiva per placare la propria rabbia. Chi fa ciclismo a livello agonistico sa a cosa mi riferisco, a quel fuoco che ti brucia dentro, il fuoco della vendetta.
E quindi ha scelto di correre anche il Tour, bravissimo.

 

[Modificato il 10/07/2008 alle 12:14 by mont ventoux]

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  postato il 10/07/2008 alle 12:10
quindi secondo te gli scalatori italiani dovrebbe snobbare la corsa di casa per andare a correre un corsa a tappe con più di 100km a cronometro e accontentarsi di un posto nei 20?
mi sembra chiaro come il sole che avendo una corsa così importante in casa nostra (cosa che americani, australiani, russi ecc. non hanno) i nostri diano un occhio di riguardo al giro (che sarà pure provinciale come dici tu...ma ha alle spalle una storia sai...) specie corridori come di luca e simoni che hanno caratteristiche affini alla corsa rosa


sarà ma io apprezzo molto di più un simoni o un savoldelli ...che uno zubeldia o un lehipeimer...

 

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  postato il 10/07/2008 alle 12:31
No, gli italiani non devono proprio snobbare una corsa importante come il Giro, chi l'ha detto?
Ho detto il contrario, e cioè che non mi piace per nulla un ciclismo nei quali ci si accontenta di fare bene una sola gara a tappe, è una presa in giro proprio nei confronti dei campionissimi di questo sport, è un'artificiosità introdotta dalla scienza applicata al doping, un vero schifo.
Tant'è vero, che uno dei miei corriori preferiti è Sastre, il quale corre ad alto livello almeno due grandi corse a tappe all'anno o addirittura tre, come nel 2006.
Ma resta il fatto che anche se è spagnolo, non si sogna di concentrarsi sulla Vuelta, ma va a scontrarsi al Tour, dove il percorso lo aiuta di meno e dove deve battersi contro tutti i migliori. Eppure è sempre lì, eppure è un esempio, mai al 100% ma spesso attorno al 90% della forma, bravissimo.
Come Evans lo scorso anno. Però loro al Tour ci sono sempre, poi possono scegliere di fare un'altra gara a tappe per vincere, ma il punto fisso è il Tour.
Che lo facciano anche altri italiani, se possono e vogliono farlo, diversamente io tiro le mie conclusioni.
Va bene battersi contro Sella e Bertolini, ma il mondo è un pò più grande eh.

 

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  postato il 10/07/2008 alle 12:47
Originariamente inviato da mont ventoux

Non ho detto che Di Luca è un fallito.
Semplicemente credo che lui, come altri vincitori del Giro incapaci di ripetersi ad alti livelli al Tour, saranno sempre destinati a recitare un ruolo minoritario a livello "storico". Questo è quanto.


Se Di Luca, oltre a ciò che ha già vinto, dovesse vincere altro ancora, tipo Mondiale, altre classiche tipo liegi e lombardia, non avrà recitato un ruolo minoritario a livello storico.


E poi, anche questa storia per cui il Tour è l'evento più importante solo perchè ha una visibilità mondiale che altre corse non avrebbero ma che in realtà tecnicamente sarebbe tra le meno guardabili e godibili, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra.
Innanzitutto perchè gli sponsor o le televisioni non le prega il Tour di farli accorrere o per farli pagare, non è così che funziona.
Il Tour è uno spettacolo sociale che va ben oltre la corsa, già questo basta per giustificare il suo fascino a livello mondiale, ed è per questo che i media sono interessati al fenomeno.
E la corsa, è corsa vera in ogni tappa, ad eccezione di tappe del tutto piatte come quella di ieri, che ogni tanto sono presenti anche al Giro. E' uno spettacolo vedere i fuggitivi all'attacco nelle stradine e sui lievi dislivelli delle stradine francesi, col gruppo che insegue o anche quando gli lasciano 20 minuti di vantaggio perchè le squadre non sono in grado di inseguirli, perchè c'è la lotta, la stretegia, il rischio, l'azzardo, di trovare la mossa decisiva e vincere una tappa al Tour, una cosa che da sola significa dare un senso alla propria esistenza di corridori professionisti. Il tutto, sempre circondati da una marea di gente.


Tutto quello che dici c'è anche al Giro, anche se forse quello che manca è un po' di pubblico e un po' di capacità di vendere bene il proprio prodotto da parte di chi lo gestisce.


Il clima e la passione del pubblico basterebbero già da soli a fare spettacolo, una sensazione che riscontro solo guardando il Giro delle Fiandre o la Parigi-Roubaix, magia.


Beh, se hai visto il Mortirolo quest'anno, o lo Zoncolan l'anno scorso, sai che ciò, in maniera lievemente minore, c'è anche al Giro.


Come se non bastasse questo, c'è la sostanza vera e propria, cioè la lotta fra i migliori professionisti del mondo per sfilare con la maglia gialla sul viale più bello e suggestivo del mondo, al termine di tre settimane durissime che vanno ben aldilà del calcolo aritmetico della pendenza delle salite o dei km di salita, ma riguardano soprattutto il livello cometitivo, che è altissimo.


Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Non sono i migliori professionisti al mondo quelli che lottano al Tour, ma i migliori professionisti al mondo NON ITALIANI. Gli italiani, numeri uno al mondo nel ciclismo, si concentrano esclusivamente sul Giro. Quest'anno un Contador, fenomeno del Tour 2007, all'80% ha battuto i nostri campioni all'80% sulle strade italiane. Il divario non è poi così tanto... e poi parliamo di Contador, un grande campione, se poi vediamo quello che hanno fatto gente da podio al Tour come Leipheimer e Kloden...


Ecco spiegato l'interesse globale che riveste il Tour, la storia, la tradizione e i contenuti tecnici di altissimo livello non sono cose che cadono casualmente dal cielo e vanno a depositarsi di volta in volta su una corsa o su un'altra. Niente avviene per caso, si tratta di un processo materiale e storico, questo ce lo insegnano i grandi rivoluzionari, Carlo Marx su tutti.


Come dice Marx, l'economia è alla base della società umana. E ho detto tutto.

 

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  postato il 10/07/2008 alle 12:52
Originariamente inviato da babeuf








Chiappucci, vedendo il palmares, era un piazzato nei GT, Simoni, Savoldelli e Di Luca dei vincenti (e quest'ultimo non solo nei GT). Questo fa la vera differenza.


Anche perchè nello scegliere tra il rivaleggiare con Osa, Garzelli, Hamilton o Simoni e Savoldelli stessi oppure farlo con Indurain o Lemond o magari con Bugno o Ugrumov, non ci sarebbe nessuno così matto da dire che preferirebbe affrontare i nomi degli avversari di Savoldelli e Simoni.
Macchè scherziamo?

 

[Modificato il 10/07/2008 alle 12:54 by mont ventoux]

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 10/07/2008 alle 12:56
Appunto, l'economia. Ma perchè "tira" il Tour a livello economico?
Hanno solo una bella confezione?
La scatola in realtà è vuota?
No.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/07/2008 alle 13:11
Originariamente inviato da mont ventoux

Appunto, l'economia. Ma perchè "tira" il Tour a livello economico?
Hanno solo una bella confezione?
La scatola in realtà è vuota?
No.

Caro mont ventoux, l'economia (e intendo sponsor, riscontri mediatici, ecc.) è ALLA BASE dell'importanza del Tour, non è conseguenza di qualcosa. Tutto il resto, il fatto che i corridori stranieri vanno al Tour, che c'è gente sulle strade, ecc. è "sovrastruttura".

 

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  postato il 10/07/2008 alle 13:13
Originariamente inviato da mont ventoux

Originariamente inviato da babeuf








Chiappucci, vedendo il palmares, era un piazzato nei GT, Simoni, Savoldelli e Di Luca dei vincenti (e quest'ultimo non solo nei GT). Questo fa la vera differenza.


Anche perchè nello scegliere tra il rivaleggiare con Osa, Garzelli, Hamilton o Simoni e Savoldelli stessi oppure farlo con Indurain o Lemond o magari con Bugno o Ugrumov, non ci sarebbe nessuno così matto da dire che preferirebbe affrontare i nomi degli avversari di Savoldelli e Simoni.
Macchè scherziamo?


No, non scherziamo. Un confronto reale A PARITA' DI CONDIZIONE in un GT tra i campioni italiani e stranieri non lo abbiamo mai visto negli ultimi anni. Il Tour 2008 secondo me è importante anche per questo, anche se l'italiano è solo uno.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 11/07/2008 alle 19:34
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da mont ventoux

Appunto, l'economia. Ma perchè "tira" il Tour a livello economico?
Hanno solo una bella confezione?
La scatola in realtà è vuota?
No.

Caro mont ventoux, l'economia (e intendo sponsor, riscontri mediatici, ecc.) è ALLA BASE dell'importanza del Tour, non è conseguenza di qualcosa. Tutto il resto, il fatto che i corridori stranieri vanno al Tour, che c'è gente sulle strade, ecc. è "sovrastruttura".

E' un discorso diverso il tuo.
Quello che voglio dire io è che il Tour fa certamente business, ma lo fa vendendo un prodotto straordinario, unico al mondo.
Non ci sono altri in grado di vendersi così bene perchè non hanno la stessa materia prima, questo è il motivo, a questo mi riferivo quando parlavo della superiorità del Tour e del motivo per cui riscuote interesse.
In ogni caso questo è un OT.
Il punto che mi stava a cuore esplicitare era l'impossibilità di fare a meno del Tour, della prova del Tour, per dimostrarsi un campione a tutto tondo. E l'unica prova imprescindibile in tal senso, questo è il fatto.

 

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  postato il 13/07/2008 alle 21:28
Cordero: Beltran positivo? Niente Vuelta per la Liquigas

Una dichiarazione a caldo? Forse, ma quelle di Victor Cordero, organizzatore della Vuelta, sono parole molto pesanti.
«Se ci sarà la conferma della positività di Beltran, la Vuelta a España non vedrà in corsa la Liquigas, alla quale ritireremo l'invito» ha detto Cordero al sito spagnolo Todociclismo.



io ci credo in questo cambio in corsa di squadre italiane....

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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  postato il 13/07/2008 alle 23:50
La notizia della possibile (probabile?) esclusione della Liquigas dalla Vuelta è una brutta notizia, bruttissima.
Lo è e rimane tale, ma forse permetto uno spiraglio per la Lpr di Di Luca, chissà...

 

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  postato il 15/07/2008 alle 09:39
Vedere che Riccò fa dei bei numeri al Tour e vedere che Menchov è nei primissimi posti della generale, mi fa pensare che a questo Tour, visto anche il percorso, Di Luca avrebbe potuto giocarsi le proprie carte, sia per le tappe che per la classifica generale. rmai ha vinto un giro e ha ottenuto la visibilità che gli compete, da l'anno venturo sarebbe opportuno puntare sul Tour.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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  postato il 16/07/2008 alle 08:58
Originariamente inviato da Salvatore77

Vedere che Riccò fa dei bei numeri al Tour e vedere che Menchov è nei primissimi posti della generale, mi fa pensare che a questo Tour, visto anche il percorso, Di Luca avrebbe potuto giocarsi le proprie carte, sia per le tappe che per la classifica generale.


Ma tranquillamente se le sarebbe potute giocare. Il Killer è un grande in montagna, per lo meno quando è in giornata, le sue imprese sull'Izoard e sulle Tre Cime l'anno scorso non si possono dimenticare facilmente, solo ripensandoci ho ancora la pelle d'oca. Tanto il livello di questo Tour, come già avevo previsto a inizio maggio, è peggiore rispetto al Giro, dove scalatori come Sella, Gibo, Riccò, ma anche Pellizotti e Contador infiammavano la corsa. Di Luca fu sfortunato a beccarsi la bronchite proprio nell'ultima settimana, ma un Di Luca al top avrebbe potuto giocarsi il Giro sul Mortirolo o sull'Aprica, magari seguendo Sella. Figuriamoci se non abbia tutte le potenzialità per staccare Evans e questo Menchov (perchè a mio avviso quello del Giro era migliore nonostante la bronchite), Sastre e Cunego.


rmai ha vinto un giro e ha ottenuto la visibilità che gli compete, da l'anno venturo sarebbe opportuno puntare sul Tour.


Quella di Danilo è una SCELTA CONSAPEVOLE, lui adora il Giro e vuole a tutti i costi essere al 100% al via della corsa rosa. forse un anno proverà a fare classifica al Tour, ma per ora non se ne parla. Anche perchè DAnilo, giustamente, non ha la minima intenzione di trascurare le classiche, la Vuelta e il Mondiale. Ed è proprio il fatto che non ha assolutamente bisogno di guadagnarsi visibilità in campo mondiale che lo spinge, per il momento, a trascurare il Tour, per preferire le corse che ama. Danilo al giorno d'oggi è uno dei pochi (non l'unico) corridori che ragionano con la loro testa, e per questo è da ammirare.


 

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  postato il 16/07/2008 alle 09:21
danilo è un grande, quando lo vedo me lo farei per quanta grinta ci mette in sella e per il fatto di essere in grado di vincere sia nei gt che nelle classiche. poi ha due palle come due meloni, un consiglio per danilo: VIENI AL TOUR, hai potenza, hai classe, una volta nella vita ci devi andare per far classifica. all'olimpiade con una buona gamba avrebbe potuto far MOLTO BENE. al mondiale pretendo che sia capitano per lo meno come bettini.

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

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Elite




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  postato il 16/07/2008 alle 13:48
Se Danilo andasse al tour non finirebbe nei primi 5 IMHO.

Per me non è mai stato un corridore da GT, anche se ne ha vinto uno ed è sempre competitivo. Riccò gli è già davanti.

Grande classe, grande grinta, ma farebbe bene a puntare alle classiche.
Pratico ciclismo da quando ho 8 anni, i corridori da GT hanno altre caratteristiche.

Stesso discorso per Cunego.

I due hanno semplicemente sfruttato un giro favorevole in termini di concorrenza (mediocre) e uno stato di forma straordinario ed irripetibile.

Il tutto IMHO, ovviamente...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 13:57
Originariamente inviato da Messia

Grande classe, grande grinta, ma farebbe bene a puntare alle classiche.


Messia, nonostante le tue doti divinatorie, deducibili dal tuo username, non ti sei accorto che puntare alle classiche è esattamente quello che DAnilo fa dal primo anno di professionismo?


Pratico ciclismo da quando ho 8 anni, i corridori da GT hanno altre caratteristiche.


Senza cattiveria, rivediti Briançon e Tre Cime 2007, + Finestre 2005


Stesso discorso per Cunego.

I due hanno semplicemente sfruttato un giro favorevole in termini di concorrenza (mediocre) e uno stato di forma straordinario ed irripetibile.

Il tutto IMHO, ovviamente...


Andy Schelck, Mazzoleni in formissima, Simoni (con Piepoli in squadra), è concorrenza mediocre quella di Danilo nel 2007?

Su Gonchar e il Simoni del 2004, sono quasi d'accordo.

 

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Livello Federico Bahamontes




Posts: 395
Registrato: Apr 2007

  postato il 17/07/2008 alle 21:34
dopo il trofeo matteotti cosa farà il Killer?
correrà il Brixia Tour?

 

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"Quando stringi i denti, si contraggono i muscoli della faccia, poi quelli delle braccia, della schiena...
Sei al limite. Ed è lì che saltano fuori la grinta, l’orgoglio, la fame, la voglia".

La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare?

Le cose buone della vita sono illegali, immorali o fanno ingrassare.

“il ciclista non si corica come il calciatore, non simula. Il ciclista è condannato all’eroismo.”

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2480
Registrato: Sep 2007

  postato il 17/07/2008 alle 21:38
sii siii....tutte le corse italiane del mese di agosto ee poi spera nella vuelta, e poi i suoi grandi obiettivi di fine stagione, il mondiale ee il lombardia
ciaoooooooooooooo

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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