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Autore: Oggetto: Pro Tour boicottato dai tre grandi organizzatori

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  postato il 14/11/2004 alle 02:15
Riprendendo il discorso intrapreso nel Thread "Ciao Ciao Phonak", apro questo nuovo per dichiarare ufficialmente il fallimento del ProTour!!!

Oggi, oltre alla revoca della licenza alla Phonak (ricordiamo il ricorso con sentenza definitiva per il 2 dicembre), l'UCI ha deciso di concedere licenze ridotte per altre tre squadre:
Lampre-Caffitta (licenza 3 anni)
T-Mobile (licenza 2 anni)
Illes Baleares (licenza 2 anni)
Fassa Bortolo (licenza 1 anno)
Le altre licenze sono confermate per 4 anni.

Ma ora veniamo al bello:
gli organizzatori dei tre Grandi Giri (Tour, Giro e Vuelta) hanno deciso di non partecipare al circuito ProTour, e questo comporterà, in pratica, il fallimento del progetto... in quanto oltre alle tre grandi corse a tappe su citate, gli organizzatori possiedono anche altre corse importanti, come:
Parigi-Nizza
Tirreno-Adriatico
Milano-Sanremo
Parigi-Roubaix
Freccia Vallone
Liegi-Bastogne-Liegi
Parigi-Tours
Giro di Lombardia

Praticamente tutte le corse più belle dell'elite ciclistica rimarrebbero con regolamenti invariati, lasciando al ProTour la figuraccia e lo smacco di organizzare "solo" 16 gare, tra cui spiccherebbero il Giro delle Fiandre, il Romandia, il GIro di Svizzera e la Gand-Wevelgem (verrebbe aggiunto al circuito, inoltre, il Gp Ouest-France à Plouay)... sai che spasso per Verbruggen e Adorni!!!

Spero solo che prevalga il buonsenso e il ProTour venga rimandato di un anno (se proprio deve essere "necessariamente" istituito)!!!

 
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  postato il 14/11/2004 alle 02:23
Non nego che il ProTour mi aveva affascinato soprattutto per il fatto che avrebbe garantito al Giro d'Italia una schiera di partenti più prestigiosa di quella degli ultimi anni, nonchè un percorso disegnato in maniera diversa, per non farci prendere in giro e per far sì che la battaglia tra i campioni fosse più emozionante del possibile.

Dato quanto appreso poco fa da cycling4all.com, la mia proposta è:
non sarebbe il caso di "obbligare" le squadre più forti (non necessariamente 20, numero che reputo troppo ampio, ma che ne so... 14) a partecipare ai tre Grandi Giri, istituendo una sorta di premio UCI al miglior "uomo a tappe" dell'anno (i corridori dovranno necessariamente disputare almeno 2 Giri su 3)?!?

Non sarebbe meglio? Si eviterebbero criteri geo-politici, si eviterebbe il sovra-affollamento del calendario internazionale delle corse obbligatorie, si consentirebbe ai Team di diversificare la stagione e di puntare ad un mercato più mirato, i team fuori dai 14 (quelli "obbligati") non sarebbero tagliati fuori per tutta la stagione, anche perchè le squadre per i Giri saranno una 20ina e gli organizzatori potranno scegliere le altre 6. Tutto questo garantendo ai Giri quello spettacolo e quel pathos che il pubblico si attende e si merita!

Credete non sia anche più semplice?

 
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  postato il 14/11/2004 alle 02:42
Sembra comunque che il rifiuto di ASO (Tour), RCS Sport (Giro) e Unipublic (Vuelta) non sia definitivo e che possono esserci spiragli d'intesa...

...cmq è novembre e non è che abbiano molto tempo per farlo...

Credo che si risolverà tutto con un "risentiamoci per il 2006". Secondo voi?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/11/2004 alle 13:31
Dunque la bomba potrebbe scoppiare...

Sia chiaro: il pomo della discordia è solo e semplicemente il danaro, ovvero la gestione dei diritti televisivi, che l'UCI vorrebbe sottrarre agli organizzatori storici in virtù del solo fatto che le loro corse si troverebbero all'interno di uno scatolotto chiamato pro-tour.
Ma è ovvio che le corse di questi organizzatori possono svolgersi tranquillamente senza il pro-tour, senza il minimo danno.
Ma dove hanno la testa quelli dell'UCI?

Le squadre di ciclismo "rendono" solo ed esclusivamente attraverso la partecipazione ai tre grandi giri.
Le classiche e tutto il resto potrebbero consentire loro di "sopravvivere", non di "rendere".
Il pro-tour ha fatto pensare a molti team-manager italiani che gli òneri sarebbero stati superiori alle entrate, dopodichè si sono lasciati convincere ma hanno rifiutato la proposta di ridurre da nove a otto elementi l'organico delle formazioni al via nei grandi giri.
Perchè? per non cedere troppo spazio a squadre esterne al pro-tour, perchè sarebbe troppo comodo per esse ottenere tutti i vantaggi della partecipazione al giro d'italia (o al tour de france) senza affrontare il pesante impegno economico costituito dalla partecipazione a tutti gli eventi pro-tour, senza contare le necessarie garanzie bancarie che sono richieste.
Ovviamente ai grandi giri non piace l'idea di poter invitare solo due o tre squadre esterne al pro-tour.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/11/2004 alle 13:53
io resto dell'idea che la fine il pro-tour si fara'anche nei grandi giri,ma e'un'opinione mia personale anche perche'senza la soluzione della riduzione delle squadre da 9 a 8 corridori proprio nn saprei quale altra strada percorrere dato per sontato che i tre grandi giri come minimo vorrano invitare almeno 4-5 squadre ,di loro nazionalita'oltre alle prime 20!
forse proprio perche'son convinto di cio'che dice bottecchia...e'cioe'che il ciclismo,come il mondo gira solo per i soldi....e che il resto si risolve!
potrebbe uscir fuori un accordo che veda per il 2005 la rinuncia ad aderire dei grandi giri ma nn delle bellissime corse a loro appartenenti:roubaix,liegi,sanremo,lombardia,freccia,tours etc.
credo resti giusto novembre e forse unaprima meta'di dicembre per raggiungere questo accordo,che almeno al giro sarebbe cmq una garanzia di ben altro livello di partecipanti rispetto agli ultimi anni!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 14/11/2004 alle 16:15
Le considerazioni fatte da aranciata sono giuste, ma è anche difficile dar torto agli sponsor ed agli investitori che hanno "ceduto" alle lusinghe del ProTour. La cerchia deve essere un tantino ristretta... se l'arbitrarietà degli organizzatori è così ampia, chi lo fa fare ad una Euskaltel, ad esempio, a partecipare al ProTour se poi sarebbe comunque invitata al Tour, alla Vuelta e alle principali corse spagnole per non lasciar fuori dalla lista dei partecipanti un potenziale vincitore come Iban Mayo?! E' giusto, dunque, secondo i criteri fissati dal ProTour non dare molta arbitrarietà agli organizzatori vari, dando loro la possibilità di scegliere la metà delle squadre tra le Professional Continental del loro paese (in questo modo l'Italia, che ha 4 squadre di questo tipo - Acqua&Sapone-Adria, Panaria-Navigare, Tenax e Barloworld - potrebbe invitarne solo 2; il Belgio che ne ha 2 ne potrebbe invitare 1 e così via)!!

Questo credo che sia la via d'uscita più equa sia per gli investitori, che per l'UCI che per gli organizzatori. Anche perchè hgo sentito dire che se i tre organizzatori dei tre grandi giri non si uniranno al circuito, le 19 (o 20, a seconda della Phonak, che però pare ormai esclusa) squadre NON POTRANNO prendere il via alle corse organizzate da suddetti personaggi!!

L'UCI non vivrebbe senza i Grandi Giri, il ProTour neanche, ma i Grandi Giri non vivrebbero senza i campioni presenti nelle squadre del circuito appena istituito!

Chi ci rimetterà, in questo caso come sempre, del resto, saremo noi tifosi! E no, a me non va bene... trovino una soluzione, ed in fretta!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/11/2004 alle 16:53
Probabilmente stanno giocando tra loro a braccio di ferro e tutto si risolverà all'ultimo secondo dell'ultimo giorno disponibile.
Probabilmente...
Tuttavia credo che, dal punto di vista strettamente legale, mancando le garanzie offerte dall'UCI nell'ambito del pro-tour (ovvero il diritto di partecipare alle corse più importanti), le squadre possano tranquillamente ritenere annullata la propria adesione al pro-tour, qualora lo ritenessero opportuno, proprio per inadempimento da parte dell'UCI.

Però, Mario, sia chiaro che io non sto prendendo le parti degli organizzatori, sto sottolineando la cialtroneria dei dirigenti UCI.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/11/2004 alle 18:06
Piccola previsione: hanno inserito plouay nel pro-tour, vuoi vedere che anche quando il disaccordo con i grandi organizzatori sarà sanato la gara di plouay rimarrà in calendario?
Pensare che ci sono corse come il giro del lazio, la praigi bruxelles , il giro dell'emilia, solo per dirne alcune, che fanno impallidire quella organizzata da ouest-france.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/11/2004 alle 18:21
sicuramente il g.p.di plouay restera'nelle corse del pro-tour....che rabbia!!!!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 14/11/2004 alle 21:04
aranciata: il mio concetto non era riferito a quanto da te scritto, ma ad un esempio ed un'analisi più generale... anch'io sto evidenziando la cialtroneria dei dirigenti, ma tendo anche a sottolineare l'arroganza di certi individui che, evidentemente, tengono più al "gonfiore" del loro portafogli più che agli applausi di noi tifosi (ma questo del resto, e aggiungo purtroppo, non è una novità e non è imputabile al solo ciclismo e al solo sport)!

Concordo nel ritenere il GP Ouest-France molto inferiore rispetto alle classiche da te citate, e anche se volessero attenersi alle "vecchie" categorie UCI, dovrebbero quantomeno aggiungere il Giro del Lazio (livello 1.HC come il GP francese)!!

Spero, cmq, nel caso le cose andassero male che la tua "disamina" legale sia veritiera... cioè le squadre saranno libere per inadempienza UCI!!

Staremo a vedere

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/11/2004 alle 01:22
Stasera a bikeshow (tv7lombardia) Felice Gimondi ha cercato di fare un po' di chiarezza sul disaccordo tra UCI e organizzatori.
In primo luogo questi ultimi non accettano che il loro diritto di organizzare la corsa sia trasformato in "licenza", come se l'UCI attraverso questa concedesse alla rcs di organizzare il giro d'italia, ovvero la rcs ritiene che sia doveroso riconoscerle la paternità storica della corsa e quindi il diritto intrinseco di organizzare la medesima, senza il vincolo di licenze che come sono concesse possono anche essere revocate (l'UCI ha buoni avvocati, ma gli altri non stanno a guardare).
In secondo luogo Gimondi ha sottolineato come il "capofronda" sia Leblanc, il quale più di tutti è irritato per l'aumento delle squadre pro-tour fino a 20 unità.
J.M.Leblanc addirittura aveva esercitato pressioni sull'UCI perchè almeno nel primo anno i team del pro-tour non superassero il numero di sedici.
Gimondi sostiene che la ASO non vuole assolutamente rinunciare a poter invitare le solite cinque o sei squadre francesi di basso livello (chissà perchè ).
Non si è parlato dei diritti televisivi, quindi presumo che su questo aspetto l'UCI si sia infine arresa.
La mia previsione è che Verbrugghen convincerà i team manager delle 20 squadre ad accettare la riduzione da nove a otto del numero di corridori da presentare al via nei grandi giri, per portare almeno a quattro le squadre iscrivibile tramite wild-card.
Solo con questo compromesso, e con l'accordo sui cavilli descritti in precedenza, le parti si potranno accordare e porre fine a questo tiraemolla.

 

[Modificato il 16/11/2004 alle 01:24 by aranciata_bottecchia]

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/11/2004 alle 14:23
beh soprattutto se come detto dal grande morris,verbrugghen e' l'unico esponente veramente illuminato nel mondo del ciclismo anch'io rafforzo le mie speranze che riesca a convincere le squadre a ridurre,solo per i grandi giri,il numero dei corridori x squadra e quindi le organizzazioni ad accettare..

 

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  postato il 17/11/2004 alle 14:46
Verbrugge, alla conferenza stampa per la presentazione della corno-squadre in Olanda, ha detto che alla fine gli organizzatori dei Grandi Giri accederanno al ProTour.

Per il discorso sulla disparità tra Tour e Giro/Vuelta, Verbrugge ha inoltre dichiarato che: "Solo il Tour può permettersi di vivere senza il ProTour, ma credo che Giro e Vuelta non possano beneficiare del nuovo circuito UCI".

Non c'è che dire... un bel modo di persuadere...

 
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  postato il 17/11/2004 alle 14:48
scusate, piccolo errore di battitura

"...credo che Giro e Vuelta non possano che beneficiare del nuovo..."

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/11/2004 alle 14:50
e ma nn e'che con questo tipo di risposta sottointende che il tour godra'di privilegi che giro e vuelta nn avranno...sono stanco di vedere ancora quelle squadrette francesi fuori dal pro-tour e che ci son gia'costate tante scandalose scelte,e magari il giro dover rinunciare ad una tra acqua e sapone-panaria e barloworld!!!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 17/11/2004 alle 14:57
Molti di voi l'avranno già letto, perchè è un po' che è in giro... comunque, per chi non l'avesse ancora letto, leggete qui:

http://www.cycling4all.com/index.php?content=myopin07.php

 
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  postato il 17/11/2004 alle 14:57
Ma tanto le squadre "scandalose" francesi ci sono cià nel ProTour...

...Bouygues Telecom (ex Brioches La Boulangere) ti dice niente?!

Io sono d'accordo che al Giro dovranno esserci un paio di squadre invitate da scegliere, senz'altro, tra Panaria, Acqua&Sapone e Barloworld, ma la disparità che si sta creando tra le varie competizioni non induce a buone prospettive, secondo me...

Verbrugge dovrebbe rendersi conto che il Giro e la Vuelta NON devono, almeno dall'UCI, essere considerate l'appendice e l'epilogo del Tour de France... ma corse con la loro GRANDISSIMA importanza e tradizione. Altrimenti si continua a mettere distanza tra le corse, e non credo ce ne sia bisogno!

 
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  postato il 17/11/2004 alle 14:59
Si Zillo, l'avevo letto e sono d'accordo non tanto nei contenuti quanto sulla tempistica.

Non si può fare una rivoluzione così grande in poco tempo... io credo che il ProTour debba partire nel 2006

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/11/2004 alle 15:01
Credo che più che altro quell' articolo sottolinei come, anche in uno sport di tradizione e di storia come il ciclismo l'aspetto commerciale stia ormai prendendo il sopravvento... e questo mi dispiace...
 
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  postato il 17/11/2004 alle 15:06
Originariamente inviato da mario82

anch'io sto evidenziando la cialtroneria dei dirigenti, ma tendo anche a sottolineare l'arroganza di certi individui che, evidentemente, tengono più al "gonfiore" del loro portafogli più che agli applausi di noi tifosi (ma questo del resto, e aggiungo purtroppo, non è una novità e non è imputabile al solo ciclismo e al solo sport)!


l'avevo già sottolineato in un altro post, ma il fatto è che tutto gira intorno a quattro "signori" che badano più a loro stessi più che a quello per cui sono pagati... speriamo che ci sia, come sempre, qualche grande appassionato che salvi la baracca...

 
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