tobia
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postato il 20/02/2006 alle 19:04 |
l'italia è l'unico stato dove ci sono questi regolamenti.
secondo voi sbaglia la federazione italiana o tutte le altre federazioni del mondo???
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aranciata_bottecchia
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postato il 20/02/2006 alle 19:10 |
Sbagliano le altre federazioni a mio avviso (ricordiamo comunque che stiamo parlando delle corse 1.12 e 1.19, per le 1.2 e 2.2 non ci sono problemi).
Mi pare però che da quest'anno anche la Francia abbia chiuso le porte agli over25 nelle corse nazionali (da verificare comunque). ____________________
Davide
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alt-os
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postato il 20/02/2006 alle 19:53 |
In qualche modo, è un tentativo di velocizzare l'emergere di giovani, in un ciclismo che con il tempo si è fatto sempre piu vecchio.
Dare un limite d'età alla partecipazione alle corse nazionali, significa far correre solo i giovani, e possibilmente il maggior numero possibile di atleti "di casa", sperando nell'emergere di qualcuno.
Può apparire ingiusto verso coloro che hanno un'età superiore e vivono gareggiando con squadre miniori, che non vengono invitate alle *.1 e *.2.
Forse ci sono modi migliori, come imporre che le squadre piu piccole abbiano almeno il 50% di under25? Anche questa decisione sarebbe criticabile...
Non so, non mi pronuncio, non saprei davvero che dire... ____________________
Web: http://www.free-os.it/blog/ Status: 
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aranciata_bottecchia
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postato il 20/02/2006 alle 20:17 |
Alt-Os, ci sono squadre che sono farcite di élite, spesso corridori di buon livello che meriterebbero di poter fare i gregari nel professionismo.
Questi corridori nel dilettantismo hanno lo scopo di fare incetta di prosciutti, con due conseguenze potenzialmente nocive se il loro numero aumentasse:
1) Demoralizzano la concorrenza, in particolare i ragazzi più giovani, quelli tra i 19 e i 21 anni, messi a confronto con atleti di 24 o 25 anni, un divario d'età notevole per una categoria giovanile.
Questi ragazzi giovani non fanno cicloturismo, ma cercano di capire se hanno le qualità per correre nel professionismo (domanda alla quale, sinceramente, un ragazzo di 24 anni avrebbe già dovuto dare una risposta), ed una presenza massiccia di élite rischia di falsare la percezione che un ragazzo può avere del proprio valore e del propri miglioramenti.
2) Queste corazzate imbottite di corridori élite spesso affrontano le corse in maniera esasperatamente professionistica, con un capitano che deve fare la corsa e una batteria di gregari al suo servizio, un atteggiamento che in sè non è malvagio, perchè permette ai ragazzi un primo approccio alla mentalità che troveranno nel professionismo, ma se esasperato diventa nocivo per i corridori più giovani della stessa squadra (inesorabilmente chiusi) e porta con sè l'effetto nefasto del sospetto "doping" (perchè le squadre sospettate di fare maggiore uso di doping sono le medesime che affrontano il dilettantismo come se partecipassero alle gran fondo).
Dunque? Io credo che il sistema attuale sia equilibrato.
La repsenza degli élite è talvolta invedente ma non al punto di monopolizzare la categoria, in questo modo il corridore giovane ha la percezione della difficoltà che incontrerà ma riesce a trovare comunque margini di espressione, non si trova completamente chiuso.
Il vero problema della categoria è una certa mancanza di professionalità, ed anche per questo motivo sarebbe folle accettare la presenza degli over25, perchè si sfrutterebbe l'esperienza di questi professionisti mancati per costruire squadre che siano accettabilmente vincenti anche in assenza di qualsiasi professionalità.
Quanto al riferimento all'estero, c'è da dire che in Europa tutte le squadre professionistiche hanno quella che nel calcio chiameremmo "squadra primavera", circostanza assente nel ciclismo italiano.
Visto il livello delle squadre professionistiche italiane, credo che cercare di emulare quanto accade all'estero sarebbe una follia, molto meglio difendere gli aspetti positivi del nostro sistema e cercare di migliorare quelli negativi (e non è il caso degli under 26 ed ex-pro). ____________________
Davide
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alt-os
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postato il 20/02/2006 alle 20:23 |
La mia non era una critica all'attuale regolamento, che come tutti i regolamenti di questo tipo, offre il fianco a critiche.
D'altra parte, delle scelte sono da fare, e quello che dici tu, è assolutamente condivisibile.
D'altra parte, l'esasperazione di qualsiasi cosa, porta sempre ad effetti collaterali... Ma alla fine della fiera, l'esasperazione si può contrastare solo con il buonsenso... ____________________
Web: http://www.free-os.it/blog/ Status:
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tobia
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postato il 20/02/2006 alle 23:45 |
basterebbe fare un calendario migliore:
gare under 23 tutte le domeniche
gare elite e under con possibilita sia sopra i 25 che gli ex prof
gare nazionali e internazionali under 23
gare nazionali e internazionali per elite
nn ci vuole un genio..solo che le federazioni come sempre dormono!
basterebbe sistemare il calendario...
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aranciata_bottecchia
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postato il 20/02/2006 alle 23:55 |
A parte il fatto che le corse internazionali sono comunque aperte agli over 25, a quale scopo si dovrebbe tutto ciò?
Scusa, ma che interesse suscita vedere un trentenne battere i ragazzini di 19 anni?
Che gusto dell'orrido... ____________________
Davide
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tobia
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postato il 21/02/2006 alle 00:38 |
Il gusto di poter studiare con tranquillità e poi dopo cominciare a correre seriamente a 24-25 anni...
oppure il gusto di andar a lavorare e di continuare a fare uno sport che piace senza dover fare le udace!
basterebbe inserire se no le vecchie categorie a punteggio...
ma che gusto avrà un professionista di 36-37 anni quando batte un neo prof di 22 ????
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aranciata_bottecchia
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postato il 21/02/2006 alle 10:24 |
Caro Tobia, innanzitutto non è necessario che un corridore abbia per forza un titolo di laurea, l'auspicio è che un domani sia obbligatorio il possesso di un titolo di studio di scuola superiore, anche solo professionale, affinchè l'atleta non sia costretto a pensare "non posso smettere di fare ciclismo perchè non saprei che altro fare".
In genere la scuola superiore termina tra i 18 e i 19 anni.
Che gusto c'è per un professionista a vincere il Tour de France? Boh, non saprei, ma non credo che si faccia un problema se per caso partecipano una decina di diciannovenni.
Dimmi tu quale gusto prova un trentenne a battere due venticinquenni, una ventina di ventitreenni e un'altra ventina di diciannovenni...
Ma perchè questi over25 non li facciamo correre pure contro juniores e allievi? Ti piace vincere facile eh? ____________________
Davide
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tobia
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postato il 21/02/2006 alle 13:16 |
io non vinco...e manco arrivo all'arrivo, e poi nemmeno sto correndo...
be se chi vince il tour de france nemmeno chi corre elite si fa i problemi per i 19enni visto che possono fare gare under 23
allora in pista e cross i vari pontoni e chiappa nn dovrebbero farli correre
quest'anno ci sono corridori che sn passati prof a 27-28 anni..in italia nn avrbbero mai potuto
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aranciata_bottecchia
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postato il 21/02/2006 alle 19:10 |
Ciao Tobia, si trattava di un "tu" generico, non mi rivolgevo a te in particolare.
La prospettiva comunque non cambia, anzi, se lo scopo sarebbe quello di permettere ogni tanto ad un ventottenne di approdare al professionismo, direi che sarebbe un suicidio.
Del resto, già i neopro' di 22 anni sono spesso costretti a correre gratuitamente, figurati se sulla strada gli si para innanzi pure un trentenne disposto a pagare per correre...
La pista e il ciclocross sono settori in perenne equlibrio precario, se impedisci ai ragazzi di confrontarsi con i veterani allora otterrai la morte del movimento in breve tempo.
Sono realtà assai differenti dallo stradismo.
A me fa semplicemente orrore l'idea che il dilettantismo si riempia di certi "cacciatori" che per ora invecchiano nelle gran fondo o nelle corse esotiche laggiù agli antipodi. ____________________
Davide
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tobia
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postato il 21/02/2006 alle 20:12 |
aranciata è bello litigare con te!!!
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aranciata_bottecchia
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postato il 21/02/2006 alle 20:46 |
Originariamente inviato da tobia
aranciata è bello litigare con te!!! |
Dici? Suvvia, fino ad ora abbiamo discusso amabilmente, non mi sembra affatto un litigio.
Ciao! ____________________
Davide
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tobia
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postato il 21/02/2006 alle 21:28 |
uno scambio di vedute fra galantuomini...
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arcipen
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postato il 22/02/2006 alle 01:48 |
Originariamente inviato da tobia
l'italia è l'unico stato dove ci sono questi regolamenti.
secondo voi sbaglia la federazione italiana o tutte le altre federazioni del mondo??? |
Sbagliano le altre federazioni, ma quali sono questi regolamenti????
 
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tobia
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postato il 22/02/2006 alle 19:35 |
il regolamento....
in italia da 6-7 anni hanno vietato di partecipare alle corse regionali e nazionali ai corridori elite con più di 25 anni.
nel resto del mondo questa regola non l'hanno ancora inventata e nn credo se ne parli neanche.
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aranciata_bottecchia
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postato il 22/02/2006 alle 19:52 |
Va detto che la regola ha lo scopo preciso di fare del dilettantismo una categoria giovanile e non la serie B del professionismo.
Nei racconti di Morris s'è più volte letto di antiche figure, anche di valore, consumatesi nel dilettantismo dei tempi che furono.
Ci sono già le magagne dell'età contemporanea, a me non pare il caso di dover riesumare quelle del passato.
Del resto con il sistema attuale non è detto che le porte siano chiuse per gli over 25, come dimostrano i casi di Omar Camoscio delle Dolimiti oppure di Alberto Milani. ____________________
Davide
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Monsieur 40%
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postato il 22/02/2006 alle 19:58 |
| ...solo per precisare che Omar "Camoscio" Di Felice compirà 25 anni il 21 luglio prossimo... quindi non è un over 25... ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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aranciata_bottecchia
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postato il 22/02/2006 alle 20:00 |
Originariamente inviato da Monsieur 40%
...solo per precisare che Omar "Camoscio" Di Felice compirà 25 anni il 21 luglio prossimo... quindi non è un over 25... |
Ma guarda 'sto Mario che non si fa mai i fatti suoi...
Poco importa, la sua è proprio la situazione modello descritta dal buon Tobia (Samuele?): un corridore che prima pensa a coprirsi le spalle e poi si dedica al ciclismo. ____________________
Davide
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tobia
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postato il 22/02/2006 alle 20:10 |
milani è stato un grande...nn ha proprio mollato e ce l'ha fatta, anche perchè le sue caratteristiche gli e lo hanno permesso un velocista nn ce l'avrebbe mai fatta perchè tutte le gare open sono dure dure...
però per un elite che va piano è un problema correre sempre con i prof!!
eh si camoscio ha avuto anche un bel po'di fortuna...amoscio 1981 visto che sta correndo dilettante fino a metà anno.
cmq grazie al regolamento vecchio ci sono ancora un paio di corridori che
nn stanno sfiguarndo nei prof, tonetti e vandelli...anzi tonetti mi sa che ha smesso proprio quest'anno.
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tobia
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postato il 22/02/2006 alle 20:12 |
si aranciata...samuele!!
ma nn posso cambiare il mio nick con sam senza perdere il mio livello ballerini???? : eh monsieur...tu che sai tutto???
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arcipen
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postato il 22/02/2006 alle 20:35 |
Originariamente inviato da tobia
il regolamento....
in italia da 6-7 anni hanno vietato di partecipare alle corse regionali e nazionali ai corridori elite con più di 25 anni.
nel resto del mondo questa regola non l'hanno ancora inventata e nn credo se ne parli neanche. |
Non sa come funziona ma di sicuro alla S.Geo non volevano far partire Buccero i DS di altre squadre che poi e' arrivato secondo e ha vinto il giorno dopo a Soprazocco.
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cassius
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postato il 23/02/2006 alle 20:34 |
Originariamente inviato da tobia
Il gusto di poter studiare con tranquillità e poi dopo cominciare a correre seriamente a 24-25 anni...
oppure il gusto di andar a lavorare e di continuare a fare uno sport che piace senza dover fare le udace!
basterebbe inserire se no le vecchie categorie a punteggio...
ma che gusto avrà un professionista di 36-37 anni quando batte un neo prof di 22 ????
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Si chiamano categorie giovanili perchè ci corrono i giovani, se no le chiamerebbero categorie senili 
Un ragazzo a 25 anni se non è già professionista allora per il suo bene deve pensare a cosa fare da grande, invece di pensare a come stravincere perchè corre contro gente più acerba fisicamente.
In più oggigiorno è possibile entrare nel ciclismo anche dalle GF, che sono aperte a tutti, perchè il livello è talmente alto che chi vince può pensare di correre tra i pro'.
Non disprezziamo le gare UDACE, UISP o Libertas, e ricordiamoci che le corse dei dilettanti servono a preparare al professionismo.
PS: Non capisco veramente la sortita sul 36enne che batte il 22enne (mi viene in mente Museeuw che batte Boonen nella Roubaix 2002).
Nei pro' si corre negli anni migliori della carriera, e ci sono i migliori. Chi vince sconfigge i migliori, siano essi di primo pelo o vicini ai 40 anni.
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forzainter
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postato il 24/02/2006 alle 21:05 |
In Francia corrono anche corridori di 40 anni e secondo me è un male (difatti si vedono i risultati)
Adesso stanno cercando di fare un calendario espoir per gli under 23
Secondo me un corridore over 26 ormai ha poco da dare , meglio che si trovi un lavoro , diverso il discorso per gli atleti dai 23 ai 25 che magari tra infortuni o scuola non hanno dimostrato tutto il loro valore
Secondo me la scelta italiana è la migliore
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WebmasterNSFC
Non registrato
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postato il 02/03/2006 alle 08:46 |
Originariamente inviato da Monsieur 40%
...solo per precisare che Omar "Camoscio" Di Felice compirà 25 anni il 21 luglio prossimo... quindi non è un over 25... |
Mica è tanto vera sta cosa!
Dovrebbe venire conteggiato l'anno...o perlomeno questo avviene per gli Under 23...
Comunque riguardo all'argomento anche la Federazione ha fatto chiarezza con un comunicato ufficiale:
COMUNICATO N. 7
del 21 febbraio 2006
PARTECIPAZIONE EX PROFESSIONISTI A GARE REGIONALI e NAZIONALI - Ogni limitazione contenuta nelle norme attuative 2006, decorre dal 1^ gennaio del c.a. Gli ex-professionisti, con età massima 25 anni – nati nel 1981 - che nel 2005 hanno gareggiato nella cat. elite / under 23, mantengono anche per il 2006 le prerogative già acquisite circa la partecipazione alle gare regionali e nazionali.
Come avevo anticipato ____________________
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