Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Un ciclista d'altri tempi: Luigi Ferrando
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
Autore: Oggetto: Un ciclista d'altri tempi: Luigi Ferrando

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 06/02/2006 alle 19:37
Luigìn era uscito presto, quella mattina. La bicicletta era la sua passione, e non poteva certo rinunciare alla consueta sgroppata sull’Aurelia. Si diresse quindi verso Voltri, procedendo a buona andatura. La sua attenzione, tuttavia, fu catturata da un ciclista, uno vero, che procedeva in senso contrario, verso il Turchino.
Perché non seguirlo? Fu un attimo: l’inversione di marcia fu rapida e dopo un breve inseguimento Luigìn si accodò al ciclista, che lo degnò appena di uno sguardo quando si accorse di lui.
Il ragazzo, appena dodicenne, non si staccò e, quando arrivò in cima al Turchino, capì che la bicicletta sarebbe stata la sua vita .
Il ciclista gli avrebbe confessato, anni dopo, che da quel giorno non partecipò a competizioni ciclistiche.
Comincia così la carriera di Luigi Ferrando, nato ad Acquasanta (Genova) il 28 aprile 1911.
Un campione degli anni Trenta, un campione che ho conosciuto personalmente (era il suocero di mio zio), il corridore genovese forse più popolare di tutti i tempi.
Atleta precocissimo, inizia a correre nel 1924, spesso ingannando gli organizzatori delle competizioni alle quali partecipa sulla sua vera età.
Nel 1926 conquista il titolo di campione ligure Allievi e, tra i dilettanti, conquista una serie impressionante di successi, vincendo gare importanti quali le Coppe Federico Momo e Paolucci Curzio.
Nel 1930, a soli 19 anni, è campione italiano assoluto nella categoria Indipendenti, imponendosi all’attenzione dei critici come una delle più brillanti promesse del ciclismo nazionale.
Nello stesso anno conquista il secondo posto nella Tre Valli Varesine, superato solo da Albino Binda, fratello del più celebre Alfredo.
Partecipa a diverse edizioni della Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia, a due Giri d’Italia (nel 1931 e nel 1934), ed alle altre classiche nazionali, nelle quali è spesso protagonista, meritando la giusta attenzione da parte della stampa specializzata e riscuotendo sempre maggiori simpatie tra gli appassionati.
Nell’edizione del 31 della Predappio-Roma, sulla distanza di 480 chilometri, è solo al comando, ma un incidente meccanico gli impedisce di proseguire verso la vittoria: arriva 20° ad oltre trentotto minuti da Gestri: il giorno dopo la Gazzetta dello Sport lo incorona vincitore morale della competizione.
Atleta eclettico, si dedica non soltanto alle corse su strada(nelle quali era molto forte in salita), ma anche alla pista (vincendo una americana durante la sfida Italia -Francia al velodromo genovese della Nafta) e, soprattutto, al ciclocross, diventando un vero e proprio “campionissimo” in questa specialità.
Tra il 1932 ed il 1939 è il dominatore incontrastato in campo nazionale, conquistando ben cinque titoli assoluti, oltre ad un secondo posto.
Solo Renato Longo, negli anni ‘60, supererà questo invidiabile record.

La sua popolarità, tuttavia, è legata soprattutto alla vittoria ottenuta nella quinta edizione del Giro dell’Appennino, quella del 1938.
La corsa (che, all’epoca, si chiamava Circuito dell’Appennino) si disputava sulla distanza di 140 chilometri: partenza da Pontedecimo e, dopo avere scollinato una prima volta sul Passo dei Giovi, si percorreva la Valle Scrivia sino a raggiungere Novi Ligure per poi ritornare sulla stessa strada sino a Pontedecimo.
A quel punto iniziavano i 50 terribili chilometri finali (Bocchetta, Castagnola, Giovi) che sono rimasti tali sino ai nostri giorni
Già nell’edizione del ‘36 Ferrando aveva rischiato di vincere: primo sulla Bocchetta, si rese protagonista (insieme ad Augusto Como) di un finale tumultuoso.
I due, infatti, disputarono una volata non troppo cavalleresca, commettendo diverse scorrettezze.
La giuria premiò il terzo (Simonini) e retrocesse i due contendenti, che vennero classificati secondi a pari merito.
Evidentemente Luigìn, che aveva tagliato il traguardo gesticolando, sapeva che quella corsa era la “sua” corsa e , nel 38, si presentò alla partenza con desiderio di rivincita.
Vinse alla grande, staccando tutti sulla Bocchetta (ancora sterrata) e giungendo in solitudine al traguardo con un vantaggio di quasi tre minuti sul secondo classificato.
Così il giornale “Il Lavoro” descriveva l’impresa: “Luigìn ha vinto ieri una delle più belle corse della sua vita di atleta ….E’ ripartito ai piedi della Bocchetta e nessuno è più riuscito ad avvistarlo. La sua gara è stata un capolavoro di saggezza, di forza, di decisione. Noi non credevamo che un uomo come Ferrando -che ha ormai ventisette anni suonati e che era apparso, un anno fa, definitivamente tramontato- fosse capace di una simile impresa. Lo avevamo pronosticato tra i favoriti -anzi primo tra i favoriti- ma non pensavamo di vederlo dominare il campo con tanta autorità. Il corridore che avevamo visto battere i Proserpio, Camusso, Romanatti, Zanzi, in un campionato italiano indipendenti, che aveva saputo superare gli Olmo e i Bailo, era solo nei nostri ricordi un po’ confusi perché troppo giovanili. Ma queste immagini sono riapparse ieri ben chiare, nella nostra mente, mentre i nostri occhi vedevano -molto meno nitidamente- Ferrando che affrontava nella nebbia le ultime rampe della Bocchetta”.
E chi staccò , tra gli altri, sulla salita delle streghe il nostro Luigìn? Un giovanissimo Fausto Coppi che, non ancora diciannovenne, partecipò al Circuito dell’Appennino vestendo i colori del dopolavoro Montecatini di Spinetta Marengo ed arrivando sesto al traguardo, con un distacco di quasi cinque minuti.
All’inizio dell’ascesa Coppi cercò di non farsi staccare da Ferrando, che saliva in agilità e, accorgendosi della tenacia del ragazzo, si rivolse a Ghiglione (il creatore del Giro dell’Appennino e direttore della corsa) dicendogli : “Ma chi è quello lì, che non me lo posso togliere dalla ruota?”.
“Te ne accorgerai…” gli rispose .
Qualche anno fa, nel ricordare con orgoglio la sua vittoria, Luigìn mi raccontava che Coppi aveva tentato un allungo nel tratto finale della discesa dei Giovi: da atleta esperto, non si era lasciato impressionare dal giovane attaccante e, anzi, gli disse :“Vai, vai, che tanto c’è ancora la Bocchetta…”.
Probabilmente è l’unica volta in cui Fausto si sentì rivolgere un simile invito…
Avrebbe potuto vincere più corse, certamente. Arrivato forse troppo in fretta alla ribalta del ciclismo che conta , è stato tradito -secondo il giudizio di alcuni critici- dalla giovane età e da una eccessiva fiducia nei propri mezzi.
Altri gli hanno rimproverato un difetto di tenuta nelle corse superiori ai 180 chilometri.
Molti non sanno, tuttavia, che Ferrando avrebbe dovuto correre per i colori della Bianchi e che il passaggio alla prestigiosa casa non si concretizzò per l’inspiegabile atteggiamento ostruzionistico del titolare della fabbrica di bici con le quali gareggiava: costui, evidentemente, era tanto geloso del suo pupillo da impedirgli di accettare un’opportunità irripetibile che, con ogni probabilità, avrebbe proiettato Luigìn verso una carriera ancor più ricca di successi.
Amico di Olmo e di altri protagonisti di un’epoca eroica del ciclismo, Luigi Ferrando ha rappresentato una vera e propria icona del ciclismo ligure, lasciando un ricordo incancellabile nel cuore degli appassionati che lo hanno apprezzato anche per la sua simpatia.
Quando acquistai la mia prima vera bici da corsa (una Sedazzari ) fu lui ad accompagnarmi, consigliandomi nella scelta.
Nella mia infanzia lo frequentavo spesso, e ricordo ancora i suoi trofei, i diplomi, le pagine dei giornali nella casa di campagna a Silvano d’Orba, nell’Ovadese.
Non so perché scelse di trascorrere le sue estati lì, a coltivare l’orto ed a produrre vino: forse perché da quella casa si vedeva passare la Sanremo, o forse perché proseguendo si raggiungeva Novi
e, quindi, Castellania.
Una foto lo ritrae davanti al monumento funebre di Fausto.
Lo ha raggiunto tre anni fa, il 7 febbraio 2003.
Sulle rampe della Bocchetta sono ancora insieme.

 

[Modificato il 11/02/2006 alle 09:07 by Admin]


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 06/02/2006 alle 22:11
Mario, m'hai dato i brividi...

Onore alla memoria di Luigìn. Ed onore alle tue parole.

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:17

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:19


Luigi Ferrando stacca tutti sulla Bocchetta nel Giro dell'Appennino del 1938

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:35


....e Fausto lo insegue....

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:44


Luigìn a Pontedecimo, dopo la conclusione della corsa.


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:50


Luigi Ferrando a Castellania, davanti al monumento funebre di Fausto e Serse Coppi

 

[Modificato il 06/02/2006 alle 22:52 by cancel58]


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 06/02/2006 alle 22:51
Sbalordito.
Grandissimo!

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 3308
Registrato: Aug 2005

  postato il 07/02/2006 alle 01:15
Splendido racconto
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 274
Registrato: Feb 2006

  postato il 07/02/2006 alle 02:49
che racconto: ti fa immaginare questi personaggi spettacolari ed incredibili su strade polverose e con cancelli sotto le gambe, che fanno imprese ...dei loro tempi. davvero uomini veri.
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 9090
Registrato: Nov 2005

  postato il 07/02/2006 alle 08:55
Che Spettacolo: SEMPLICEMENTE FANTASTICO!!!!!
ma dove l'hai trovata quella foto di Fausto????
E quanti anni aveva nel 38? se non faccio male i conti ne aveva 18????

 

____________________
EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 07/02/2006 alle 09:08
Grazie Cancel, bellissima storia.
Dall'ombra di Luigin, altra luce sul mito di Coppi

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 07/02/2006 alle 09:22
Bellalì Cancel.
Grazie, lettura interessante e coinvolgente.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 07/02/2006 alle 11:00
Bravo Mario-Cancel, questo ritratto che hai riportato è davvero bello e coinvolgente!

 

____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 07/02/2006 alle 12:24
Complimenti Cancel!
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Giro di Lombardia




Posts: 108
Registrato: Dec 2005

  postato il 07/02/2006 alle 15:11
Bravissimo Cancel
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Federico Bahamontes




Posts: 390
Registrato: Oct 2005

  postato il 07/02/2006 alle 16:24
Grazie Cancel
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Parigi-Tours




Posts: 88
Registrato: Jun 2005

  postato il 07/02/2006 alle 17:34

 

____________________
Fansclub Daniele Colli

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Non registrato



  postato il 07/02/2006 alle 18:58
Complimenti Cancel...oltre a recensire i libri, dovresti prendere in seria considerazione l'idea di scriverne uno.

 

____________________

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 07/02/2006 alle 19:33
Cari amici del Forum, vi confesso che sono rimasto piacevolmente colpito dai vostri lusinghieri commenti.
Sono contento,innanzitutto, che abbia suscitato interesse(anche tra i più giovani) il ritratto di Luigi Ferrando.
Ci tenevo a ricordarlo proprio oggi, in occasione del terzo anniversario della sua scomparsa.
Pur avendolo conosciuto personalmente , per le ragioni di parentela a cui ho accennato,ho comunque un rammarico:quello di non essermi fatto raccontare la sua vita di corridore, così ricca di aneddoti.
Per quanto riguarda l'idea di scrivere un libro.....non escludo di farci un pensierino, anche perchè mia zia(la figlia di Luigìn) mi metterebbe volentieri a disposizione un vero e proprio archivio costituito da giornali d'epoca, foto, ecc.
Quanto agli applausi, quelli sono tutti per Luigìn!


Luigi Ferrando, cinque volte campione italiano assoluto di ciclocross

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Non registrato



  postato il 07/02/2006 alle 19:43
Perchè no?
In fondo anche Chiaradia fece una cosa simile...con ottimi risultati (lo considero uno dei più bei libri sui ciclisti del passato).
Devo ringraziare gente come te, Morris e altri se ho la fortuna di imparare qualcosa sui campioni di un tempo.
Ciao Andrea

 

____________________

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 08/02/2006 alle 22:34
Grandioso Cancel!!!

 

____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 12/02/2006 alle 09:23


Luigi Ferrando in compagnia di un grande campione del passato, Giuseppe(Gepìn)Olmo .

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 15/02/2006 alle 01:39
Mario-Cancel,
grazie di cuore (anche se in ritardo) per questa perla sul
ciclismo eroico.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 19/02/2006 alle 15:42
Originariamente inviato da delfo in un thread doppione

Ho letto con grande emozione la lettera su Luigi Ferrando nato ad Acquasanta (Genova) il 28 aprile 1911 e volato in cielo il 7 febbraio 2003. Un giorno del 1995 l'ho conosciuto e ne sono diventato subito amico perchè entrambi avevamo i globuli rossi con i raggi. Ogni due/tre mesi andavo a trovarlo nella sua casa di via Balestrazzi ed un giorno (15 agosto 1995) siamo stati a rendere omaggio a Fausto Coppi nella Sua Castellania percorrendo tutto il percorso del Giro dell'Appennino che l'amico Luigi vinse nel 1938 (sestro Fausto) e fu secondo nel 1936. Allora il Giro si chiamava "Circuito" poi Ruggero Radice "Raro" suggerì al patron Luigi Ghiglione, presidente della società granata organizzatrice U.S. Pontedecimo 1907, di cambiare il nome in Giro e così fu.
Un giorno feci visita all'amico Luigi in compagnia di Stefano Gaggero, suo conterraneo e gregario di Fausto Coppi, e portai con me la telecamera. Filmai per quaranta minuti un Ferrando scatenato nel raccontare aneddoti e chicche da leggenda. Oggi ne racconto alcune.
Circuito dell'Appennino 1936: a duecento metri dal "telone di traguardo" solo due corridori si disputano la volata per la vittoria: uno è il nostro Luigi, l'altro è il novese Augusto Como, portacolori granata ingaggiato dal patron Ghiglione in quanto vincitore solitario delle due precedenti edizioni. La vittoria di un "granata" avrebbe fatto piacere agli appassiomati di Pontedecimo. Scatta Ferrando ma Como lo aguanta per la spalla per rilanciarsi, i due tentano di liberarsi reciprocamente ma Luigi riesce a ripartire stoppato ancora dalla mano destra di Como. Sulla fettuccia giungono insieme, dietro, a trenta metri, lo spezzino di Aulla Settimio Simonini, poi il vuoto ... I giudici declassano al secondo posto ex-aequo Como e Ferrando e la vittoria sorride ad uno stupito Simonini (che bisserà il successo dopo dodici anni nel 1948 dopo il dramma del secondo conflitto mondiale). "Dovevo vincere io - mi disse Ferrando - e la giuria doveva penalizzare solo lo scorretto Como che però indossava la maglia della società organizzatrice ed allora ...". Si rifece due anni dopo l'amico Luigi: raggiunse uno sconosciuto Fausto Coppi (che partecipò con la complicità di patron Ghiglione poichè non avrebbe potuto gareggiare non avendo ancora compiuto i 19 anni previsti dal regolamento) a Langasco e se ne andò via attraverso i Passi della Bocchetta, della Castagnola e dei Giovi. In piazza Arimondi precedette Bucco e Racca, Coppi fu sesto.
Due mesi dopo Ferrando si trovava alla stazione Brignole di Genova e si sentì chiamare: era Coppi che, riconosciutolo, lo salutava.
Ferrando vince sette maglie tricolori, cinque nel cross e due su strada. Partecipò a due Giri d'Italia, alla Milano-Sanremo, al Lombardia e ad altre classiche.
"In un Giro di Lombardia - mi disse - raggiunsi Alfredo Binda in maglia iridata in quanto attardato da una foratura. Eravamo in salita sul Ghisallo e volevo passarlo perchè stavo bene ed in salita non temevo nessuno, ma mi sentivo in soggezione. Come potevo superare un campione del Mondo? Allora mi misi a ruota e scollinammo insieme sul Ghisallo. In discesa presi una buca profonda che non vidi causa un polverontremendo sollevato dalle auto. Mi ritrovai a terra mal concio anche perchè i miei testicoli sbatterono violentemente sul manubrio: un dolore tremendo! Tanto allenamento per niente, dovetti abbandonare".
Dovete sapere che quando Ferrando rientrava a casa, ad Acquasanta (dove tutto'ora sorge un grande Santuario), si divertiva a staccare le auto dell'epoca sui duri tornanti in salita e poi le osservava giungere sbuffanti davanti a casa dopo diversi minuti!
La carriera dell'amico Luigi poteva avere una svolta decisiva quando un giorno Aldo Bini, portacolori dell'alessandrina "Maino", se lo vide incollato alla sua ruota dopo aver raggiunto in allenamento il Passo del Turchino scalato dalla parte più impegnativa, da Voltri. I suoi compagni si erano staccati ad uno ad uno ma quel giovanotto aveva tenuto duro. Due giorni dopo il Cav. Cavedini parlò con il padre di Luigi ed offrì un contratto da 600 lire al mese più premi a chilometro in caso di vittoria. Luigi volle correttamente avvisare Felice Rossi, suo conterraneo patron da anni e costruttore anche della sua bici. Rossi offrì un pari contratto per trattenere il suo pupillo e Ferrando, visto anche che sarebbe rimasto a vivere a Voltri, accettò. Dopo due mesi, però, Felice Rossi non fu più in grado di sborsare quella cifra ed il nostro campione perse un "tram" unico e tanti soldi! Con la "Maino" avrebbe magari potuto disputare anche il Tour, il suo sogno.
La lunga carriera sportiva di Ferrando comunque proseguì ed i successi non mancarono vista la classe dell'atleta.
Un giorno, circa tre mesi prima di lasciare la vita terrena, mi convocò a casa sua e mi regalò la Sua "Legnano" anni 60 che utilizzava per fare delle passeggiate dopo aver concluso l'attività sportiva. Per me è un ricordo bellissimo di un Campione con la "C" maiuscola, campione di umanità prima ancora che di ciclismo. Mi ha voluto bene! Grazie amico Luigi! Quest'anno porterò la Tua bici sulle strade bianche del Chianti per il decennale de "L'Eroica" che parte ed arriva a Gaiole in Chianti.
Indosserò una delle Tue maglie, magari una "Rossi" o una "Tellini" o, perchè no, una "Monti". E pedalando rivedrò le Tue foto, magari quella dove Sei con Vicente Trueba, la pulce dei Pirenei, che Ti sta accanto in una tappa del Giro del '35 a Rapallo. Arrivederci Grande simpatico Luigi!


Originariamente inviato da cancel58

Grande Delfo!
Da oggi il forum di Cicloweb può annoverare tra gli iscritti non solo un sincero appassionato di ciclismo,ma un personaggio straordinario che ci arricchirà grazie alla sua approfondita(è dir poco) conoscenza della storia del nostro sport.
Non anticipo nulla, perchè siamo soltanto all'inizio:ne sentiremo delle belle!
Grazie, Delfo!

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 19/02/2006 alle 15:46
Bevenuto, delfo!!!

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 19/02/2006 alle 16:17
benvegnuo e grassie Delfo!

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Non registrato



  postato il 20/02/2006 alle 10:15
Originariamente inviato da delfo in un thread doppione

Altre curiosità racconatte dall'amico Luigi Ferrando.
CAMPIONATO MONDIALE DI CICLO CAMPESTRE:
"Partecipai a due campionati del mondo di ciclo campestre (non si chiamava ancora ciclocross) a Parigi. La prima volta fui accompagnato da Binda e Girardengo. Partenza velocissima grazie a due francesi che, gareggiando in casa, volevano mettersi in mostra. Alla prima salita impegnativa cambiai il rapporto ma il cambio, da me mal verificato, s'inceppò e dovetti gareggiare con un durissimo rapporto per tutta la competizione. Alla fine giunsi decimo ma vi assicuro che senza l'inconveniente potevo salire sul podio. Nell'altra occasione mondiale, invece, subito dopo la partenza mi si spezzò il manubrio, lo stesso che avevo utilizzato la domenica precedente al vittorioso campionato italiano. Naturalmente dovetti ritirarmi".
ROVINATO DAL SUO PATRON FELICE ROSSI DI VOLTRI:
"Sin da ragazzino correvo per la "Felice Rossi" di Voltri collezionando innumerevoli vittorie. Quando mi contattò la "Maino" promettendomi una mensilità consistente più premi a chilometro in caso di vittoria come si usava a quei tempi, anche il patron Rossi mi promise uguale trattamento ma dopo due mesi, adducendo inesistenti litigi con la moglie per questo fatto, non mi pagò più. Anni dopo venni a sapere che anche la "Bianchi" mi aveva cercato tramite Felice Rossi ma il patron non mi disse nulla perchè voleva che continuassi a vincere per la sua squadra. Praticamente Felice Rossi mi rovinò la carriera".
PREDAPPIO-ROMA DEL 1931 DI KM 480:
"Ero solo al comando da svariati chilometri e già mi sentivo vincitore. Vedevo avvicinarsi le prime palazzine di Roma e pensavo di avercela fatta quando improvvisamente mi accorsi che un tubolare si stava inesorabilmente sgonfiando. Non volevo sostituirlo perchè avrei perso troppo tempo ed allora scesi dalla bici e con la pompa lo gonfiai. Ripartii ma dopo pochi chilometri il cerchio era nuovamente a terra. Mi rifermai e ripetei l'operazione. Roma era vicina ma sembrava irragiungibile. Il tubolare continuava a sgonfiarsi ed io ero obbligato a rigonfiarlo. Ripartivo e dopo poco ero appiedato nuovamente. Ad un certo punto ho sentito stridere sul selciato i tubolari dei miei avversari che da destra e da sinistra mi sorpassavano impietosamente ed io ero li con il solito problema. Non mi capacitavo dell'errore commesso. Roma mi sembrava tanto vicina che non mi pareva il caso di sostituire il tubolare! Vinse Gestri ed io mi classificai ventesimo ad oltre trentotto minuti. I giornali parlarono del mio calvario e qualcuno disse che ero il vincitore morale".
CAMPIONE LIGURE DI 5A CATEGORIA NEL 1929:
Luigi Ferrando mi regalò un poster della "Cicli Felice Rossi" che in sintesi diceva: "Eguasanta (soprannome di Ferrando nativo di Acquasanta) chiude in bellezza la stagione 1929 vincendo il campionato ligure di quinta categoria con cicli Rossi. Questa collana di vittorie è l'afferamazione che ormai la Bicicletta Rossi ha la superiorità di scorrevolezza, di bontà e di lunga durata e seguiterà a migliorare in avvenire. Anche nel 1930 Eguasanta continuerà a difendere le biciclette che l'hanno reso campione. Le biciclette Rossi si vendono anche a rate mensili e sono montate con le insuperabili Gomme Pirelli".

 

____________________

 
Edit Post Reply With Quote

Non registrato



  postato il 20/02/2006 alle 10:24
Originariamente inviato da delfo nello stesso thread

ok, va bene. Non ho ancora imparato ad inserirmi bene nel Forum. Ora mi assenterò per una decina di giorni ma al rientro invierò foto di Ferrando e la storia della Milano-Tortona del 1939 vinta da Fausto Coppi, una corsa inventata perchè non fu mai corsa. La Milano-Tortona vide la prima edizione nel 1946.
Delfo


Grande!!!

 

____________________

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 9090
Registrato: Nov 2005

  postato il 20/02/2006 alle 14:07
bravo Delfo!!!!!
non vedo l'ora di leggere raconti sul mitico Fausto!!!!!

 

____________________
EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote
Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
1.2663219