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Autore: Oggetto: PER NON DIMENTICARE IL CAMPIONISSIMO

Livello Raymond Poulidor




Posts: 340
Registrato: Mar 2005

  postato il 02/01/2006 alle 19:45
Il 2 gennaio del 1960 moriva il più grande corridore di sempre almeno in Italia, probabilmente il migliore in assoluto fino alla sua epoca, e credo il secondo in assoluto di tutti i tempi, dopo Eddy Merckx. Tutto ciò che ho saputo su di lui sono i racconti del nonno, del babbo, degli zii.... i libri e i gli LP al riguardo (Coppi ha vent'anni, uscito nel 1980). Credo fosse un personaggio ed un corridore davvero incredibile, io l'ho voluto ricordare, sia via web che alla TV. E dunque 'tiro' virtualmente le orecchie a tutti i ciclowebaioli che, colpevolmente, avessero dimenticato questa data..... Dopo di che, UN BUON INIZIO DI 2006 A VOI TUTTI....

"Ne avevo visti di scalatori; avevo visto Bartali, avevo visto il " camoscio " Camusso e la prodigiosa isterica " pulce dei Pirenei " Trueba. Ma, adesso, vedevo qualcosa di nuovo: aquila, rondine, alcione, che sotto alla frusta della pioggia e al tamburello della grandine, le mani alte e leggere sul manubrio, le gambe che bilanciavano nelle curve, le ginocchia magre che giravano implacabile, come ignorando la fatica, volava, letteralmente volava su per le dure scale del monte, fra il silenzio della folla che non sapeva chi fosse e come chiamarlo".

Era Fausto Coppi quest'animale in bicicletta che la penna immortale di Orio Vergani descriveva nel maggio del 1940. Era Fausto Coppi ma lo avrebbero ribattezzato il Campionissimo, era nato a Castellania nel 1919, sarebbe morto in Africa a soli 41 anni, stroncato dalla malaria.

Una vita breve ma intensa, un uomo che ha fatto storia, in quell'Italia misera del Secondo Dopoguerra che nelle imprese di Coppi ritrovava l'orgoglio e la dignità perse sul campo di battaglia. Coppi, con la o chiusa che rende solenne il cognome, Coppi primo esempio di corridore moderno, maniacale nell'alimentazione, metodico negli allenamenti, pignolo quasi in eccesso su misure dell'attrezzo e materiali.

Coppi l'uomo in fuga, in anticipo sugli avversari e sui tempi, Coppi che volle dichiarare al mondo il peccato amoroso dell' extraconiugalità e scelse il giorno del trionfo mondiale, Lugano 1953, per avere accanto a se la Dama Bianca e mostrarla alla nazione, incollata alla TV.

La Leggenda del Campionissimo passa da imprese per altri impossibili, come un Record dell'Ora preparato da soldato in trincea, che si allenava nei ritagli di tempo, tra una corvé e una guardia. Come i 192 km di volo solitario nella Cuneo-Pinerolo del Giro 1949, come i 147 per arrivare a Sanremo e vincere la Classicissima con 14 minuti di vantaggio sui più immediati inseguitori.

Quando l'Airone apriva le ali i pedali cantavano e il suo volo era poesia. Quando le Ali dell'Airone si chiusero era il 2 gennaio del 1960. "Il dolore fu collettivo, anche di chi non apparteneva al popolo dei tifosi. Perchè tutti nel misero dopoguerra, avevano tratto consolazione, forze ed orgoglio del suo andare vittorioso". Era Fausto Coppi, era per tutti il Campionissimo. Il suo mito è intatto e indelebile, anche a 46 anni di distanza da quel 2 gennaio 1960 nel quale tutta l'Italia si fermò.


MOSERONE

 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 335
Registrato: Oct 2005

  postato il 02/01/2006 alle 19:57
In due occasioni ho partipato alla commemorazione di Coppi il 2 Gennaio a Castellania. E' stata una cosa molto toccante anche per chi come me è nato alcuni anni dopo la morte del Campionissimo.

 

____________________
The famous Sbrindolin hasta luego

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 02/01/2006 alle 21:12
Originariamente inviato da Moserone
Coppi l'uomo in fuga, in anticipo sugli avversari e sui tempi, Coppi che volle dichiarare al mondo il peccato amoroso dell' extraconiugalità e scelse il giorno del trionfo mondiale, Lugano 1953, per avere accanto a se la Dama Bianca e mostrarla alla nazione, incollata alla TV.


Ahiahiahi signor Moserone, mi è caduto proprio sulla Tv!
Che in Italia è arrivata il 3 gennaio del 1954.
Approfitto della caduta da poco di Moserone per ricordare le cadute e le crisi drammatiche di Fausto (per non parlare di Serse).

P.S. alcune trasmissioni episodiche ci furono anche prima: non è escluso che Lugano fosse fra queste.
Comunque, data la scarsissima diffusione del mezzo, resta difficile immaginare un'Italia (già) incollata alla Tv.

 

[Modificato il 02/01/2006 alle 21:25 by ProfRoubaix]


 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 03/01/2006 alle 02:40
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Comunque, data la scarsissima diffusione del mezzo, resta difficile immaginare un'Italia (già) incollata alla Tv.



Sarà stata incollata alla Settimana Incom, al cinema...

 
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Livello Giro di Romandia




Posts: 51
Registrato: Aug 2005

  postato il 03/01/2006 alle 08:34
On.line c'è una poesia su Coppi che è bellissima, http://www.eciclo.com/forum//viewtopic.php?topic=189&forum=21

Veramente bella!

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 05/01/2006 alle 16:44
Cari amici forumisti, buon anno a tutti( pur con qualche giorno di ritardo)!
E' da un po' di tempo che non intervengo sul forum: il pc, infatti, mi si è "piantato" prima di Natale e solo ieri sera sono rientrato a casa dopo avere trascorso alcuni giorni ad Anagni, ospite di amici.
Non ho certo dimenticato l'anniversario della morte di Fausto: per ricordarlo trascrivo la poesia di Roberto Roversi, a lui dedicata.

COPPI
I sette soli d'estate fischiano sulla pianura
cascano sopra il fieno, la canapa, la valle.
Approdano anche le grandi navi del vento favonio sulle
spalle della pianura padana appena sgelata.
Prima del'uomo il suo respiro calmo.
Prima del corridore il suo furore.
La ruota striscia sibila dento la pietra aguzza.
La mano sul manubrio è gialla.
Gialla e astuta come la zampa dell'aquila pescatrice.
Lenzuoli colorati coprono di nebbia
le labbra senza testa di duemila pini scatenati
QUANDO COPPI E BARTALI CORREVANO IN BICICLETTA.

QUANDO BARTALI E COPPI
Il Galibier è una vetta
Il Tourmalet è un altra vetta.
Cime naturalemnte tempestose e di=
scese nei boschi precipitose.
la gente aspetta in un silenzio feroce.
QUANDO BARTALI E COPPI CORREVANO IN BICICLETTA.

L'Italia è contadina
nei campi i buoi bianchi dalle corna di luna.
Una guerra terribile è ancora vicina
con le ossa tra le macerie della strada.
ma questa strada non ancora asfaltata porta ad un'altra strada.
Gli operai in tuta azzura lasciavano di
giuocare a palla per guardare e
Coppi leggero leggero come un pensiero appoggiato
sulle ruote dell'ombra che aveva strani bagliori saliva.
QUNDO BARTALI E COPPI.


QUANDO BARTALI E COPPI CORREVANO IN BICICLETTA.
La partenza è l'Aubisque.
L'arrivo è l'Izoard.
Minuti di ritardo. L'episodio cruciale. E al tramonto
sul traguardo il colpo di reni, un colpo di pedale.
La memoria non si caccia via coi sassi come un cane.
La memoria è storia non è oblio.
QUANDO COPPI E BARTALI
ero giovane anch'io.
Gino sembrava un todesco, Fausto un gatto
anzi no, una livra
e amdava su storto per la fatica prima di scomparire sot=
to un ponte dietro l'acqua del fiume.
Era sudato e come un lume senza più olio è andato a morire.

 
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Livello Giro di Romandia




Posts: 51
Registrato: Jul 2006

  postato il 05/01/2006 alle 21:41
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Originariamente inviato da Moserone
Coppi l'uomo in fuga, in anticipo sugli avversari e sui tempi, Coppi che volle dichiarare al mondo il peccato amoroso dell' extraconiugalità e scelse il giorno del trionfo mondiale, Lugano 1953, per avere accanto a se la Dama Bianca e mostrarla alla nazione, incollata alla TV.


Ahiahiahi signor Moserone, mi è caduto proprio sulla Tv!
Che in Italia è arrivata il 3 gennaio del 1954.
Approfitto della caduta da poco di Moserone per ricordare le cadute e le crisi drammatiche di Fausto (per non parlare di Serse).

P.S. alcune trasmissioni episodiche ci furono anche prima: non è escluso che Lugano fosse fra queste.
Comunque, data la scarsissima diffusione del mezzo, resta difficile immaginare un'Italia (già) incollata alla Tv.


Bei tempi, altro che il matrimonio Totti Blasi

 
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