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Autore: Oggetto: Intervista ad Edgardo Simon & Vuelta Líder al Sur de Chile 2006

Livello Fausto Coppi
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  postato il 20/12/2005 alle 21:28
Ho trovato una bella intervista di alcuni mesi fà (poco prima del contratto con la squadra di Savio) al vincitore dell'UCI America Tour. La incollo qui con l'intento di fare un pò di pubblicità a questo ragazzo che nel 2005 è andato molto molto forte ma ciònonostante è uno semisconosciuto per la maggior parte degli appassionati europei.

Pedalare non solo per passione

Vincere una medaglia d’oro per il suo Paese e diventare professionista in Europa: sono questi i due grandi sogni di Edgardo Simon, ciclista argentino che vive e si allena in Italia

Il protagonista di questa intervista non è un veneto nel mondo, ma un argentino che vive in Italia e per alcuni periodi anche nella nostra regione, la quale, tra i molti primati, ha anche quello di essere terra di grandi ciclisti.

Edgardo Simon è la nuova stella del ciclismo argentino. Nato il 16 dicembre 1974 a Coronel Suárez, nella provincia di Buenos Aires, Edgardo si sta preparando ai mondiali su pista in programma a fine settembre in Danimarca, con la speranza di regalare al suo Paese una medaglia e possibilmente del metallo più pregiato. I suoi progressi in questa disciplina sportiva sono frutto di anni di duro lavoro e di sacrifici, confidando nella possibilità di poter un giorno essere ingaggiato da una squadra professionistica italiana.

Le strade d’Italia già sono state teatro di suoi successi: lo scorso giugno, nonostante sia specialista della pista, ha tagliato per primo il traguardo in una gara svoltasi su strada a Pordenone. In America, invece, di primati e trofei nazionali e internazionali ne ha vinto parecchi, ottenendo anche il record nazionale argentino di inseguimento individuale su pista e il record sudamericano di inseguimento a squadre. Un bottino che potrà presto rimpinguare, in quanto, prima dei Campionati del mondo, in calendario dal 25 al 29 settembre a Copenaghen, Simon parteciperà ai giochi sudamericani in Brasile e al Campionato Panamericano in Ecuador.

I problemi derivanti dalla crisi argentina non lo aiutano certo sul piano della tranquillità, ma il desiderio di concretizzare i suoi sogni lo spinge con forza ad andare avanti e migliorarsi.

Come è nata la tua passione per il ciclismo?

Ho cominciato per gioco a nove anni, per imitare mio fratello maggiore. Appartenevo al club "Deportivo Sarmiento" di Coronel Suarez. Correvo con entusiasmo, utilizzando addirittura la bicicletta di mio fratello che, appartenendo a un’altra categoria, gareggiava in momenti diversi, ma i risultati non hanno tardato a venire. I traguardi erano ogni volta più ambiziosi, passando dalle gare locali a quelle nazionali, fino a vestire a 16 anni, dopo aver vinto il titolo argentino, la maglia della nazionale. Quello stesso anno potei partecipare a un campionato Panamericano e questo fu motivo d’orgoglio per il mio paese natale. Una crescita che mi è costata tanta fatica, perché vengo da una famiglia umile. Mio padre faceva il muratore e non avevo soldi per i viaggi, tanto da dover spostarmi a volte anche in autostop. A diciotto anni incominciai a dedicarmi prevalentemente alla pista e dovetti trasferirmi dove c’era un velodromo, a Bahia Blanca, distante da casa.

La gente di Coronel Suarez ti ha sempre sostenuto?

Certo. Per consentirmi di partecipare ai campionati Panamericani del 1991, i miei concittadini organizzarono una raccolta di fondi e io, per ripagarli, riuscii a vincere la mia gara. L’anno seguente andai ai mondiali in Grecia, ancora grazie alla generosità della mia gente, e mi piazzai al quinto posto. Poi ho corso i mondiali in Norvegia nel ‘93, in Italia nel ‘94 e ho partecipato ai giochi olimpici nel ‘96. Ma il problema economico per la nostra Nazionale è sempre presente, ancor di più oggi a causa della grave crisi.

Gli sponsor non sostengono la vostra attività?

Io non ho mai avuto sponsor facoltosi, ho beneficiato solo dell’aiuto di piccole aziende di amici che mi hanno permesso di tirare avanti. Con quei pochi contributi e i premi conquistati nelle corse regionali dei fine settimana riuscivo a comprarmi da mangiare. Poi, in vista delle gare internazionali, al mio paese si organizzava una lotteria il cui ricavato, aggiunto a qualche contributo datomi dal sindaco, mi permetteva di avere le risorse appena necessarie per viaggiare e per acquistare l’indispensabile materiale tecnico, che, peraltro è carissimo. In Argentina ci sono solo club amatoriali che possono garantire, al massimo, 500 pesos al mese ai ciclisti migliori, ma di sponsor importanti nemmeno l’ombra… In Argentina, ormai, lo sport è senza risorse. Basti pensare che la nostra nazionale sta usando ancora le maglie delle Olimpiadi del 2000 di Sidney.

Come fai a mantenerti qui in Italia?

Dal 2000, con l’aiuto della gente di Coronel Suárez, io e i miei compagni di squadra siamo riusciti a venire in Italia ad allenarci. Nel 2001 stavamo preparando bene il mondiale, ma in una gara sono caduto e mi sono fratturato: peccato, perché avremmo potuto ottenere un grande risultato. Adesso disponiamo di una bicicletta per la pista e di una per la strada, ma se si rompono, non abbiamo alcun ricambio. Lo stipendio, se così possiamo chiamarlo, è di 100 dollari e gli sponsor ci danno 500 pesos, che al cambio sono appena 140 Euro. Grazie al sindaco del mio paese sono stati raccolti 1.300 dollari e con quelli cerchiamo di vivere in tre persone. Coi premi e la pubblicità di qualche piccola azienda locale italiana, ci siamo comprati i caschi e possiamo disporre di un’auto per spostarci. Speriamo che questo sponsor prima o poi arrivi… Questo ci consentirebbe di programmare adeguatamente la nostra attività in vista delle Olimpiadi di Atene 2004, il nostro principale obiettivo. E’ da 50 anni che l’Argentina non conquista un oro e noi crediamo di avere la possibilità di interrompere questa lunga attesa.

Quali sono le differenze tra le squadre argentine e quelle europee?

In Argentina non abbiamo riferimenti perché non c’è competitività. Noi abbiamo bisogno di misurarci costantemente con atleti di alto livello per poter poi, nelle gare che contano, competere con gli avversari più forti. Nelle prove alle quali abbiamo partecipato sino ad ora abbiamo ben figurato, migliorandoci sempre. Se dovessimo tornare in Argentina, con tutti i problemi che ci sono lì, probabilmente dovremmo rinunciare a ogni prospettiva futura. Avevo già provato questa esperienza in Spagna, ma dopo alcuni mesi sono restato senza soldi e sono dovuto tornare.

Nessuna possibilità di entrare a far parte di una squadra spagnola?

Sì, ma sempre a livello amatoriale. Per entrare in una squadra di professionisti bisogna fare alcune stagioni tra i dilettanti e io non potevo permettermelo e ancor meno oggi che ho una moglie e un bambino piccolino.

E le squadre italiane?

E’ questo uno dei traguardi più importanti per me: diventare professionista in Italia. Correndo lo scorso anno per una squadra cilena, ho preso contatto con due club italiani, ma anche loro mi hanno detto che, almeno per il primo periodo, dovrei procurarmi una sponsorizzazione. Questa significherebbe darmi la possibilità di preparare adeguatamente i grandi appuntamenti internazionali e di poter regalare all’Argentina una grande soddisfazione, anche per rilanciarne l’immagine sportiva e avvicinare i giovani allo sport. Purtroppo la crisi del nostro Paese è talmente grande che, di fronte ai gravi disagi sociali e a gente che non ha neanche da mangiare, i problemi dello sport non vengono nemmeno presi in considerazione.

Come pensi sarebbe la tua vita in Italia?

Non ho idea, ma quando si corre in bicicletta il sogno più grande è quello di diventare professionista. Certo, la mia vita e quella della mia famiglia cambierebbero se riuscissi a far parte di una squadra europea. Questo è il lavoro che sogno di poter fare un giorno.

Veronica Fincati

 

[Modificato il 12/03/2006 alle 11:34 by Monsieur 40%]


 
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  postato il 20/12/2005 alle 22:20
Fax, scrivi su che sito o giornale l'hai trovata...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/12/2005 alle 12:31
www2.regione.veneto.it
 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 23/12/2005 alle 00:39
Sarebbe interessante trovare in qualche sito o in qualche giornale un reportage sul ciclismo in Argentina o comunque in Sudamerica.
Ci sono suggerimenti ?

 

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The famous Sbrindolin hasta luego

 
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  postato il 10/03/2006 alle 16:42
Riporto su questo thread per segnalare che nella Selle Italia "senza frontiere" Edgardo Simon ha conquistato la prima vittoria da professionista,imponendosi nel prologo del Giro del Cile.Simon tra l'altro,ha preceduto di 2" il compagno di squadra Alberto Loddo.
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/03/2006 alle 21:29


L'argentino Edgardo Simon, qui sopra in maglia di lider del circuito continentale americano, è il campione uscente della Vuelta a Chile, una corsa nella quale è grande protagonista già da diversi anni (avrà vinto ad occhio e croce una decina di tappe!) visto che correva con la squadra più importante del paese: il Team Lider.

Prologo

1.- Edgardo Simon 2.25.78 Selle Italia
2.- Alberto Loddo 2.27.65 Selle Italia
3.- Gonzalo Miranda 2.28.21 OGM
4.- Arturo Corvalán 2.29.41 Glasse Bryc
5.- Richard Rodríguez 2.29.55 OGM
6.- Enzo Cesáreo 2.31.04 Glasse Bryc
7.- Andrei Sartasov 2.31.42 Líder
8.- Andrés Rodríguez 2.31.76 Bolivia
9.- Jairo Pérez 2.31.91 Lotería Boyaca
10.- Libardo Niño 2.32.02 Lotería Boyaca

1^ tappa : Quellón-Ancud

Semitappa Quellón-Castro, 80Km
1º.- Richard Rodríguez (OGM) 2h
2º.- Edgardo Simón (Selle Italia)
3º.- Andrei Sartasov (Lider)

Semitappa Castro-Ancud
1º.- Arturo Corvalán (Glassex Bryc) 1h57'6"
2º.- Alberto Loddo (Selle Italia )
3º.- Francisco Cabrera (Lider)

Ricordo che oltre al sardo Alberto Loddo, già due volte secondo, gli altri italiani della Selle Italia in gara sono Barbero e Belli. Pedraza e Serpa completano la formazione del team diretto dal "principe" Gianni Savio.

Ciao
Nicolò

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/03/2006 alle 21:36
Dalla Vuelta al Valle invece, competizione del calendario nazionale colombiano disputatasi dall'1 al 5 di marzo, giunge notizia di due vittorie di tappa (2^ e 4^) ed un terzo posto nella classifica generale per Freddy Gonzalez (Selle Italia - Diquigiovanni), pienamente ripresosi dalla frattura alla clavicola rimediata nella frazione inaugurale della Vuelta al Tachira. Il titolo finale è andato all'idolo di casa John Freddy Garcia (EPM-Orbitel), che i più ricorderanno per quella tremenda caduta al Giro 2002 mentre sprintava con Casagrande per un GPM. Per concludere... il 26 febbraio, in un criterium di poco conto sempre in Colombia, è andato a segno Marlon Perez della Tenax.
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/03/2006 alle 21:51
A questo punto chiedo gentilmente ai moderatori di riunire in un unico topic sul ciclismo sudamericano quelli del Costa Rica, del Tachira, questo, ecc... Sarebbe un megaregalo per il mio quattrocentocinquatraquattresimo messaggio su cicloweb.
 
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  postato il 11/03/2006 alle 11:52
Originariamente inviato da faxnico

A questo punto chiedo gentilmente ai moderatori di riunire in un unico topic sul ciclismo sudamericano quelli del Costa Rica, del Tachira, questo, ecc... Sarebbe un megaregalo per il mio quattrocentocinquatraquattresimo messaggio su cicloweb.



Il thread sul CostaRica è sacro, fa parte della tradizione dicembrina di questo forum e di Cicloweb!

Tutto il resto può essere accorpato in un thread intitolato "Ciclismo sudamericano". A voi la palla.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/03/2006 alle 10:29
Precisazione : la gara che si stà disputando si chiama "Vuelta Líder al Sur de Chile" ed è giunta alla 10^ edizione.

Albo d'oro

1997 José Medina (Unión Ciclista Curicó)
1998 Pablo González (Providencia)
1999 Víctor Garrido (Deportes Concepción)
2000 Juan Manuel (FierroEkono)
2001 Jorge Giacinti (Transportes Romero)
2002 Edgardo Simon (Publiguías Bianchi)
2003 Marco Arriagada (Publiguías Bianchi)
2004 Edgardo Simon (Líder)
2005 Edgardo Simon (Líder)

Il Giro del Cile vero e proprio si correrà invece per la 29^ volta più avanti nella stagione (a maggio mi sembra). Il primo a conquistarla fu nel 1976 un italiano: Giovanni Fedrigo. Altri vincitori illustri: Soujorouchenko (1990), Tonkov (1991), Moreau (1996), Halgand (1997), David Plaza (2001).

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/03/2006 alle 10:38


1 Francisco Cabrera (Chi, Team Líder – Presto) in 3h26'54"
2 Marcelo Arriagada (Chi, Glassex Bryc Curicó)
3 Gonzalo Garrido (Chi, Team Líder – Presto)
4 Sergio Barbero (Ita, Selle Italia)


Selle Italia compatta in testa al gruppo... (W.Belli sulla destra)

Per Loddo già 2 secondi posti...

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/03/2006 alle 14:53
3^ tappa - 1^ semitappa, 112 km

1 Richard Rodríguez (OGM) in 2h20'15"
2 Francisco Cabrera (Líder – Presto)
3 Arturo Corvalán (Glassex Bryc Curicó)

3^ tappa - 2^ semitappa, cronometro a squadre

1 Líder Presto 17.44.72
2 Selle Italia 18.05.24
3 Glassex Bryc Curicó 18.37.74
4 Selección nacional de Venezuela 19.00.82
5 Lotería de Boyacá Colombia 19.03.72


 
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  postato il 13/03/2006 alle 15:43
questa corsa ha un sito??

 

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Gianni



 
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  postato il 14/03/2006 alle 12:08
A Alberto Loddo la tappa di oggi !!

 
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  postato il 14/03/2006 alle 12:09
Originariamente inviato da lolloso

questa corsa ha un sito??


http://www.vueltalider.cl/vueltalider/actions/principal.do

 
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  postato il 14/03/2006 alle 15:51
grazie biarnes! e complimenti a Loddo,dopo questi risultati dovrebbe partecipare anche lui al giro

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2006 alle 19:44
Stage 4 - March 13: Valdivia - Pucon, 156 km
Results
1 Alberto Loddo (Ita) Selle Italia - Serramenti Diquigiovanni 3.42.38
2 Richard Rodriguez (Chi) OGM
3 Gonzalo Miranda (Chi) OGM
4 Arturo Corvalán (Chi) Glassex Bryc Curicó
5 Edgardo Simon (Arg) Selle Italia - Serramenti Diquigiovanni


www.cyclingnews.com

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/

 
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  postato il 16/03/2006 alle 11:25
5 tappa
1.Andrei Sartasov
2.Francisco Cabrera
3.Gonzalo Miranda
4.Alberto Loddo
5.Wladimir Belli

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 16/03/2006 alle 13:24
José Serpa a segno nella sesta tappa della Vuelta a Chile

Josè Serpa giovane talento colombiano, ultima scoperta di Gianni Savio, si è imposto nella sesta tappa della Vuelta Chile Lider.
Dopo gli ottimi segnali dal Giro di Malesia, Josè Serpa si conferma protagonista quando la strada inizia a salire.
Sulla salita finale il colombiano ha attaccato in compagnia di altri 3 atleti e ha poi sferrato l'attacco finale andando a trionfare sul traguardo di Concepcion.
Per la Selle Italia - Serramenti Diquigiovanni si tratta del sesto successo stagionale.
"Non smetterò mai di ringraziare Gianni Savio - ha detto Serpa dopo la vittoria - che mi ha dato l'opportunità di correre in una formazione di questo livello. Per me correre il Giro d'Italia è un sogno, mi sto preparando al meglio e spero di poter essere uno dei protagonisti".
Josè Sepra colombiano di Bucaramanga, 26 anni, con un passato da pistard, nel 2003 è giunto al sesto posto ai campionati del mondo inseguimento a squadre, ancora oggi per la Colombia si tratta di un record.
Gianni Savio ha notato Serpa nella Vuelta Venezuela e Clasico Banfoantes, il corridore era interessante ma un po' in sovrappeso quindi i contatti si sono temporaneamente interrotti lasciando comunque una porta aperta. Alla Vuelta al Tachira di quest'anno Serpa è arrivato molto "tirato" nell'inverno ha infatti perso circa 5 kg ed è stato protagonista vincendo due tappe, avrebbe anche potuto dire la sua per la vittoria finale se non avesse difeso i colori della formazione venezuelana Alcaldia de Cabimas che aveva nel venezuelano Manuel Medina il proprio leader.
Nell'ultima tappa la cronometro di San Cristobal al primo rilevamento cronometrico dopo 10 km aveva già un vantaggio di 1'30'' su Medina, la sua squadra ha però deciso di fermarlo per evitare che il venezuelano Medina fosse scavalcato dal colombiano Serpa che occupava la seconda posizione. Lo stesso giorno però per Josè Serpa, assistito dal procuratore spagnolo Antonio Vaquerizas, c'è stata la firma di un contratto triennale con la formazione diretta da Gianni Savio.
Serpa era seguito con molto interesse anche dalla formazione iberica Relax, Gianni Savio ha però vinto allo sprint. Lo scalatore colombiano, alla sua prima corsa con la Selle Italia - Diquigiovanni, il Giro di Malesia, ha vinto due tappe che hanno consentito alla formazione colombo-italica di vincere la classifica a squadre. Serpa sarà una delle punte della Selle Italia - Serramenti Diquigiovanni al prossimo Giro d'Italia.

fonte : tuttobiciweb



P.S. Incredibile il particolare della crono finale della Vuelta al Tachira!! Vi ricordate che stava succcedendo il finimondo ma, nonostante una caduta, Medina era riuscito a limitare i danni nel finale?? Pazzesco...

Faxnico : ATTENZIONE!!! MEDINA STA' PERDENDO TANTISSIMO E POTREBBE VINCERE SERPA!!!
Faxnico : Al km 23 di 31 Medina perde 1 minuto e 33 da Serpa... Può gestire ancora 55 secondi.
Faxnico : E' CADUTO MEDINA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! STA' SUCCEDENDO IL FINIMONDO!!!
aranciata_bottecchia : Forza Serpa! A Medina gli è venuta la "rasmussenite acuta"
lolloso : quanto manca??
Faxnico : Tappa a Serpa su Castelblanco. Medina ce l'ha fatta... ma che lotta!
aranciata_bottecchia : Peccato
Faxnico : Ha rischiato grosso con la caduta... però nel finale è riuscito a riprendersi.

Classifica di tappa

1 José Serpa (Col) in 46'48"
2 José Castelblanco (Col) a 59"
3 Manuel Medina (Ven) a 1'05"
4 Hernan Buenahora (Col) a 1'12"
5 Walter Pedraza (Col) a 1'27"
6 Alexander ??? (Rus) a 1'55"
7 Cesar Salazar (Ven) a 1'55"
8 Jorge Duarte (Col) a 1'56"
9 Jakson Rodriguez (Ven) a 1'58"
10 Franklin Chacon (Ven) a 2'01"

 
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  postato il 16/03/2006 alle 18:28
ancora Serpa!!! lo voglio proprio vedere in Italia questo ragazzo sono troppo curioso di vedere cosa combinerà al Giro

 

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  postato il 17/03/2006 alle 00:28
Bravo Serpa ma la festa della Selle Italia non e' ancora finita:
la settima tappa infatti ha visto vincere un'altra volta Loddo.Magari non saranno corse di primo piano ma era importante che questo ragazzo tornasse a vincere e aver messo la propria ruota davanti a tutti gia' 3 volte e' una bella iniezione di fiducia per le corse piu' importanti.

 
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  postato il 17/03/2006 alle 00:52
Bravo Alberto Loddo!!! si sta riprendendo bene dopo un anno passato nei dilettanti speriamo che possa fare bene magari al giro

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/03/2006 alle 15:47
Non saranno gare di primo piano ma il livello tecnico non è proprio pessimo. Vedi Serpa al Malesia...
 
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