cancel58
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postato il 04/12/2005 alle 13:09 |
Veniva dalla campagna , Giuseppe Perletto, dall'entroterra del ponente ligure, terra di ottimo olio e di preziosi vini.
Non è stata lunga la sua carriera di corridore professionista, ma ciò non gli ha impedito di trovare qualche giornata di gloria.
Buon scalatore , arrivò secondo nel Giro dilettanti vinto da Moser, nel 71.
La sua prima vittoria la ottenne in una giornata importante, nella sua Sanremo, nel Giro del 74. Pioveva, quel giorno, e Fuente,in maglia rosa, lanciò un attaccò a Merckx, ma cedette claamorosamente alla distanza, perdendo maglia e Giro.
Perletto, profeta in patria, approfittò dela caduta di Panizza in discesa e si involò da solo verso il traguardo.Peccato che mancasse la diretta televisiva, ma evidentemente il rapporto con la Tv non gli era congeniale:vedremo perchè.
Non mancarono altre vittorie significative , come il Giro della Provincia di Reggio Calabria , l'Attraverso Losanna, vittorie di tappa nel Giro di Catalogna, alla Vuelta, nella Settimana Catalana (davanti a Merckx) e nella Roma-Napoli-Roma.
Al Giro, oltre a quela splendida prima vittoria , vinse in salita a Col Drusciè(sopra Cortina) nel 77 ed a Sarezzo l'anno successivo.
Fu quinto nella classifica generale del Giro del 75, con un bel terzo posto nella tappa finale dello Stelvio.
Pochi succesi, ma buoni, ed onorevoli piazzamenti per lo scalatore di Dolcedo.
Fu l'ultima sua vittoria , quella al Giro di Toscana nel 78, a renderlo protagonista, suo malgrado,di un episodio destinato a rimanere nella storia della televisione .
Sono passati molti anni ed in effetti ricordo che nel guardare la telecronaca registrata di quella corsa, l'arrivo solitario di Perletto alle Cascine di Firenze mi parve un pò strano: forse mancavano le staffette, forse la ripresa dedicata all'arrivo del vincitore era troppo breve, ed i tempi rispetto agli inseguitori non erano rispettati...
L'arcano venne svelato il giorno dopo: Perletto "recitò" a beneficio della televisione la parte di sè stesso vittorioso!
Accadde che l'operatore , dopo avere seguito la competizione, arrivò sul traguardo poco prima dei corridori, appena in tempo per riprendere l'arrivo.
Dopo le interviste si accorse che la macchina non era in funzione al momento dell'arrivo del vincitore!
Fu Adriano De Zan (che ricorda l'episodio nel suo "Gentili Signore e Signori Buongiorno")a proporre a Perletto di ripetere l'arrivo in solitudine, ed il buon Giuseppe interpretò sè stesso , tagliando nuovamente il traguardo.
Dopo quella corsa si ritirò dal ciclismo agonistico, per ritornare nella sua terra, a coltivare ulivi.
Spero che anche quest'anno abbia fatto un buon raccolto.
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sbrindolin
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postato il 04/12/2005 alle 18:56 |
| Ricordo di aver già letto da altre parti di questo episodio del Giro di Toscana. Quanto a Perletto, in un certo senso era un mio compagno di giochi da ragazzo sulla spiaggia, la sua foto era spesso sulle famose palline protagoniste di mille sfide sulle piste di sabbia. Ma esistono sempre le palline con i ciclisti ? ____________________
The famous Sbrindolin hasta luego
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janjanssen
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postato il 04/12/2005 alle 20:37 |
Cancel, Perletto me lo ricordo benissimo.
Il tuo racconto è veramente bello e ben scritto.
Complimenti. ____________________
pedala che fa bene.....
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cancel58
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postato il 04/12/2005 alle 20:49 |
Ti ringrazio, caro jan.
Anch'io, come te, ricordo con nostalgia il ciclismo degli anni 60 e 70.
Un saluto
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maurofacoltosi
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postato il 18/01/2006 alle 11:49 |
Ecco Perletto oggi
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Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it
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marco83
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postato il 18/01/2006 alle 12:42 |
Anch'io sapevo dell'episodio che coinvolgeva De Zan, ma non mi ricordavo che il corridore in questione fosse Perletto...
... e quindi, a maggior ragione, complimenti e grazie a Mario_Cancel per il bel ritratto di questo corridore, che a noi giovani (anzi... cioffani!  ) poteva risultare poco conosciuto.  ____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto) 
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