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Autore: Oggetto: LA FUSIONE SAECO-LAMPRE

Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 20/10/2004 alle 10:06
Ufficializata la ffusione tra Saeco e Lampre. Questo diventera' uno squadrone, forte e completo, grazie a Cunego, Astarloa e Simoni, che molto probabilemente svolgeranno il ruolo di capitani, con Cunego che pnta sul Giro, SIMONI SUL TOUR E cUNEGO E asTarloa sulle classiche(il mondiale, visto il percorso, non dovrebbe rientrare nei loro piani, solO aSTARLOA POTREBBE TENTERE QUALCOSA)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/10/2004 alle 12:36
ed in piu'sto scoprendo questo marzano che aranciata mi aveva fatto passare come un nonno degli elite..(scherzo)ed invece ha l'eta'di cunego ed un'incredibile somiglianza,solo fisica,con pantani!
io dico che fara'molto bene..
cmq e'vero e'proprio uno squadrone la saeco-lampre,ma d'altronde da due colossi del ciclismo italiano nn ci si poteva aspettare di meno!!!

 

[Modificato il 20/10/2004 alle 14:09 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 20/10/2004 alle 21:07
Diciotto uomini confermati della SAECO , Sei da casa LAMPRE, tre giovani neo-prof e N:°1 posto vacante nella rosa delle due squadre. SPONSOR sara' pure il Caffe Vergnano
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/10/2004 alle 09:13
certamente Marzano puo' fare bene,non dimentichiamo che al Giro della Val d'Aosta ha piu' volte staccato Sella in salita
 
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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 21/10/2004 alle 10:54
si un grande squadrone non c'è dubbio ma io continuo a pensare che Cunego e Simoni non vadano bene nella stessa squadra...Simoni è alle ultime stagione e di sicuro non vuole rinunciare al Giro che sa di poter vincere per andare al Tour che in due anni l'ha ricoperto di umiliazioni!

 

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Milena
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  postato il 24/10/2004 alle 14:57
La Saeco era una grande squadra, la Lampre quest'anno era un po' persa, anche se con tutte le giustificazioni possibili (gli infortuni di Nando Casagrande, l'arrivo a primavera inoltrata dell'iridato Astarloa). Per l'anno prossimo ottima la scelta di non confermare Di Luca e prendere Figueras che finalmente avrà la possibilità di misurarsi con corse di un certo livello (sono curioso di vederlo all'opera nel "trittico rebelliniano" Amstel-Freccia-Liegi). Cunego e Simoni non si discutono per le corse a tappe (ho sentito di un interessamento della Fassa per Gibo, ma francamente non ci credo) e avranno, spero, più spazio da capitani sia Bertagnolli che Mazzoleni. Da vedere anche Vainsteins per la campagna del nord.
 
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Livello Classica San Sebastian




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  postato il 24/10/2004 alle 15:04
Vi ricordo che la fusione non è ancora stata ufficializzata. E'notizia di qualche giorno fa che sarebbero sorti problemi tra le due società, dovuti soprattutto a questioni di sponsor (sembra che il problema sia decidere quale dei due diventerà primo sponsor).
Ciao

 

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Damiano Cunego Blog

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/10/2004 alle 19:12
ma anche un problema che si deve risolvere,e pure in fretta,e'quello della scelta del team-manager al quale ne la saeco con corti ne la lampre col grande saronni vorrebbe rinunciare!
ed ho anche letto che entro il 25 ottobre andavan presentate le liste all'u.c.i.!!!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 26/10/2004 alle 20:52
io spero che in questo grande team se si fara'(credo di si ) ci sia pure il mio grande amico Mariano PICCOLI che cosi' terminerebbe alla grande la sua carriera ma , al momento ci sono troppi corridori da sistemare
 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 27/10/2004 alle 12:06
mi meraviglio del fatto che siamo tutti e cantare le lodi della nuova supersquadra e nessuno ha un pensiero x tutti quelli, corridori e staff, che a causa della fusione rimarranno a piedi! questi sono gli effetti perversi di tutte le superleghe, pro-tour incluso: a nome dello spettacolo si fanno fuori le piccole squadre e gli onesti gregari. e tra l'altro non è certo il modo migliore x combattere il doping, dato che chi è ricattato dalla possibilità di perdere il posto sara tentato di emergere con ogni mezzo!

 

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Via i dopati dal ciclismo.

Non è che mi sono staccato, è che il gruppo è andato in fuga!


 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 27/10/2004 alle 12:16
sono daccordo con te gregorio al 1000x1000, infatti bisogna considerare che tra lampre e saeco vi erano 7 d.s. poi i massaggiatori, i meccanici, chi fornisce il materiale etc che dovranno lottare per scalsarsi un posto ma bisogna considerare pure chi andra' a spasso con famiglie da mantenere etc

e la disoccupazione continua

 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 27/10/2004 alle 12:26
Ma c'è qualcuno che è già in grado di quantificare quanti saranno,rispetto ad ora, i ciclisti, massaggiatori e vari accompagnatori che dovranno scendere in una squadra di 2° fascia o peggio ancora smettere di lavorare?
E se sì, quanto sarebbe colpa del prossimo pro-tour e quanto invece di un ridimensionamento generale degli sponsor(se c'è)?
Giusto per sapere se si tratta di un problema,in teoria, in parte risolvibile (nel 1° caso cioè rivedendo qualche aspetto del pro-tour)oppure no.
in teoria

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 27/10/2004 alle 12:47
marc, io credo di no, faciamo il caso lampre che io conosco abbastanza, 5 meccanici, 6 massaggiatori (piu' quelli a giornata) 22 corridori, 3 direttori poi sidi che gli da' le scarpe, wiler che gli passa le bici etc piu' saronni, adetti stampa di questi ogni squadra ne ha altrettanti, se di sei squadre ne facciamo tre, i meccanici diventeranno 9 ma 3 a casa, i direttori tra lampre e saeco sono 7 3 saranno a casa e cosi' via per tutte le altre posizioni e per i corridori in primis, considera che una pro tour massimo saranno 30 corridori

 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 27/10/2004 alle 17:23
Quindi, Maxspeed2, sarebbe totalmente inesatta (ti parlo da non addetto ai lavori) l'equazione Pro-tour = partecipazione a maggior numero di gare importanti = + visibilità degli sponsor che allargherebbero di conseguenza i cordoni della borsa = necessità di squadre numericamente molto + folte = alla fine + opportunità o al massimo le stesse di lavoro che in passato............... ma allora da questo pro-tour chi ci guadagna?!?
 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 27/10/2004 alle 19:57
ci guadagnano gli sponsor che unendosi scaricano lo stesso e dividono

comunque la lampre-saeco e fatta e gia' chiusa con sponsor in uguale misura saeco e lampre , bici cannondale e poi gli altri coosponsor di minore entita' saranno da definire nell'ordine di baget. Wilier sponsorizzera' quasi per certo la Cofidis, Sidi dovrebbe sostituire Diadora per quanto riguarda le scarpe , rudy projet dovrebbe garantire occhiale e caschi

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2004 alle 23:18
Ovviamente lo scopo del pro-tour è quello di far guadagnare di più l'UCI e di meno gli organizzatori, compito eseguito facendo credere alle squadre che spetterà loro una fetta di torta un po' più grande.
Ma non credo che il pro-tour alimenterà la piaga del doping, perchè il punto di non ritorno è già stato raggiunto, qui e oggi, giacchè esiste un doping legalizzato ed inoltre gli strumenti per individuare il doping illegale non sono e non saranno mai al passo con le tecniche dopanti.

Ma non farei neppure un dramma per i tanti gregari che cambieranno mestiere, forse qualcuno cadrà in depressione ma tanti salveranno la propria salute, e questo è un fatto molto positivo.
Tenete presente che è la grande quantità di squadre professionali che invogliava tanti atleti mediocri a giocare col proprio sangue per spuntare un contratto.
Ora, tenendo presente che il doping è diffuso pure nelle paraolimpiadi e quindi non ci si può illudere più di tanto, ritengo che una maggiore selettività avrà la funzione di disilludere molti di questi atleti mediocri, convincendoli a non tentare la via del doping, visto che non sarebbe un espediente sufficiente a garantire un ingaggio (cosa che oggi accade invece puntualmente).
Inoltre il prepensionamento di tanti atleti forzati consentirà uno spazio maggiore ai giovani.

 

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Davide

 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 28/10/2004 alle 11:30
Le domande che mi facevo riguardavano esclusivamente l'aspetto economico e lavorativo.
Non avevo considerato quello del doping, però non so se una "scrematura" dei ciclisti può portare in questo senso tanti benefici anche perchè forse si trasferisce praticamente il problema verso altre gare di seconda fascia o, ancora peggio, si appesantisce ulteriormemte un settore MOLTO MOLTO MOLTO (e ripeto MOLTO) delicato cioè quello delle Gran Fondo........

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 28/10/2004 alle 13:59
x aranciata: non sono assolutamente d'accordo, su tutta la linea, con quello che dici. questione doping: non è assolutamente vero che non è possibile combatterlo, manca la volontà "politica" di farlo. se vuoi apriamo un tread apposta sull'argomento, che è molto complesso.
la selezione, da che mondo e mondo, aumenta la competizione. dunque chi vuole emergere dovrà esporsi in un modo o nell'altro; così gli atleti saranno costretti (xckè la competizione COSTRINGE a far certe cose se si vuole stare a galla) a doparsi sin dalle categorie giovanili, se non si vuole finire in squadre che corrono al massimo il gp nobili rubinetterie.
sul fatto che si è giunti a un punto di non ritorno, questo è da dimostrare. al peggio non c'è mai limite.

sull'altra questione: dici che non è un dramma se qualche gregario rimarrà a piedi. certo, mica lo perdi tu il posto!
e xckè poi i "vecchi" dovrebbero lasciare il posto ai giovani? ti faccio notare, comunque, che il numero totale di corridori sarà inferiore, non si tratterà di un semplice ricambio. e poi devono correre quelli bravi, mica x forza quelli giovani! io sfido a trovare giovani corridori forti come vladimir belli, giusto x fare un nome che non sia tra i più altisonanti, o altri della generazione '70 o '71.
inoltre è più facile che cambi mestiere uno che ha 20 anni rispetto a uno che ne ha 35. qui rimarrà disoccupata gente che magari ha dei figli a carico e che magari si è trovata costretta a doparsi x mantenerli.
io ti auguro di non trovarti in una situazione del genere, ma ti assicuro che "cambiare mestiere" (leggi: "rimanere disoccupato"), x non parlare della depressione, sono drammi eccome, e non vanno liquidati con sufficienza.

 

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 28/10/2004 alle 15:24
SONO D'ACCORDISSIMO CON TE

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/10/2004 alle 15:25
Ciao Gregorio, ti rispondo per punti.
1) Certamente manca la volontà politica di combattere il doping, quindi non è completamente campata in aria la mia convinzione che il doping stia vivendo un periodo di gran fulgore e che, manipolazioni genetiche a parte, difficilmente potrà aggravarsi la piaga, relativamente al mondo dei professionisti.
2) No, non è un dramma se dei gregari perdono il posto. Supponi di avere un fratello che fà il gregario professionista e che domani, poichè gli anabolizzanti assieme ai quadricipiti hanno ingrossato anche il suo cuore, rimane stecchito da infarto mentre esce dal salumiere.
Che diresti tu, che in fondo non faceva altro che il suo lavoro?
3) Vedo con piacere che non hai "toccato" la mia affermazione sul crollo di quella fabbrica di illusioni che è stata sino ad oggi la struttura del ciclismo professionistico italiano. Già, secondo me il punto più importante è proprio questo.
4) Guarda che io concordo con te che devono correre quelli bravi, infatti sono convinto che gregari eccellenti come Belli o Piccoli non avranno alcun problema a trovare un ingaggio.
5) Difficilmente i corridori dei professional team e dei continental team potranno vivere esclusivamente di ciclismo, si creerà un livello di semiprofessionisti per i quali un eventuale fallimento nel mondo dello sport sarà meno traumatico e per i quali doparsi per conservare il posto non sarà più una priorità, avendo altri agganci con la vita tipica di tutti gli esseri umani comuni.
6) Carissimo Gregorio, anche io ti auguro di non dovere mai perdere il posto di lavoro e di non cadere mai in depressione, io purtroppo ci sono passato ma questo non mi impedisce di parlare di tutto ciò che voglio nel modo che più ritengo opportuno.

ps giusto per evitare equivoci: hai tutta la mia stima e questi confronti mi piacciono parecchio.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 28/10/2004 alle 16:49
1)sulla prima parte siam d'accordo, sulla seconda io penso che nel periodo 94-99 la situazione fosse più grave. ora qualcosa si è mosso, ma siamo ancora in alto mare.
2)la perdita del posto di lavoro comporta diverse conseguenze. queste possono essere più o meno gravi, si può andare dal piccolo problema al grande dramma, a seconda di vari fattori. alcuni di questi fattori sono esclusivamente soggettivi: nella medesima situazione due persone possono reagire in maniera diametralmente opposta. altri fattori, xò, sono molto meno soggettivi. un ciclista di circa 30 anni, di solito è uno che ha la licenza media, o superiore (i laureati o laureandi, tipo cioni e quinziato, sono eccezioni) e non ha in mano una professione, se non quella del ciclista. e a quell'età, al giorno d'oggi il mercato del lavoro ti taglia fuori, o quasi. se poi hai due o tre figli a carico, ecco che prima sei costretto a strappare il contratto x la stagione successiva un po' con ogni mezzo (anche a rischio della tua salute, se è x il bene dei tuoi figli), poi, una volta che perdi il posto, vai incontro a una situazione drammatica, xckè le tue prospettive sono o la disoccupazione cronica, o il lavoro saltuario, magari in nero e in condizioni di sicurezza precarie (14 morti nell'edilizia in campania negli ultimi mesi, gente alla disperata ricerca di un lavoro, che di certo non è contenta quando viene licenziata, anche se non rischia più la vita). chi sarebbe disposto ad assumere un ultratrentenne, che nella vita è solo andato in bicicletta e magari ha problemi di salute, fisica o psichica (pare sia provato il legame doping-depressione)? mi sono dilungato su questo punto x chiarire cosa intendevo con la parola "dramma": è chiaro che io, che ho ventitrè anni e vivo dai miei, perdessi il lavoro, non ne farei un dramma; x altri xò non è così. la disoccupazione è sempre un preoblema
3) quella parte del tuo post mi era sfuggita. in sostanza sono d'accordo; sarebbe meglio fare qualche nome (x esempio: in qualche thread qualcuno ha parlato bene di ferretti: allora io non avevo risposto, colgo l'occasione adesso x dire che non sono d'accordo, secondo me è uno dei più "elementi di materiale organico atti a galleggiare").in ogni caso non vedo ragioni x cui dire che questa situazione con il pro-tour possa cambiare.
4)siamo d'accordo
5)non so cosa siano continental team e professional team, mi informerò. però forse ho capito il discorso. secondo me, con il pro-tour si andrà verso un ciclismo elitario, verso una selezione eccessiva, x cui la carriera meritocratica diventa quasi impossibile. col vecchio sistema, c'erano molte corse in cui partecipavano sia le squadre più forti, sia squadre gs3. se un gs3 riusciva a vincere, battendo avversari così titolati, si faceva vedere agli occhi delle grandi squadre e poteva ottenere un ingaggio. con il nuovo sistema, un corridore a 25 anni o è nel pro-tour (o in una squadra che ambisce a entrarci), o è pressochè finito. magari la smetterà di doparsi (chi puo dirlo? si dopano anche nelle granfondo e alle paraolimpiadi!), sicuramente non avrà più possibilità di far carriera, un po'come avviene adesso per i dilettanti elites (tranne qualcuno tipo marzano: il più forte nella categoria e oltretutto ancora giovane), che xò avevano possibilità di strappare il contratto in piccole squadre. o come avviene nell'NBA: se un ragazzo a una certa età non è stato preso in una delle squadre del circuito, non può fare il cestista in america, anche se magari semplicemente ha solo bisogno di maturare e a 28 anni diventerà molto forte.

p.s.: nei punti 1) e 3) ho enunciato la mia posizione senza argomentare, poichè mi interessava approfondire altre questioni. se volete xò torniamo anche su quegli argomenti.

 

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