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Autore: Oggetto: Gibì Baronchelli, una grande incompiuta ?

Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 28/11/2005 alle 21:04
Correva il 1974 e un 21enne neoprofessionista mette in seria difficoltà Merckx nella tappa delle Tre Cime di Lavaredo. Quel giro d'Italia fu vinto dal cannibale con soli 12" di vantaggio su Gianbattista Baronchelli. Da allora in poi si sono susseguite gioie e delusioni nella carriera dell'uomo di Ceresara. Una cinquantina di vittorie, un indimenticabile secondo posto alle spalle di Hinault nel mondiale di Sallanches, 6 Giri dell'Appennino consecutivi ... secondo voi Gibì ha vinto quanto avrebbe potuto, oppure la sua vera o presunta fragilità di carattere gli ha impedito di divenire un grandissimo ?

 

[Modificato il 28/11/2005 alle 22:29 by faberz10]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/11/2005 alle 22:04
caspita....il Tista.
Grandissima promessa. da dilettante un giro d'Italia ed un tuor de L'avenir...Da neopro un giro perso per una frattura del gruppo a Salerno (!!!) ...ci perse 19" e pese il giro per 12" ...
Però concediamogli le vittorie fatte...94 , non una cinquantina. Fra le quali un paio di giri di Lombardia, un gp. di Francoforte, giro del Lazio, 2 giri dell'Emilia, giro di Romandia, giro dei Paesi Baschi, Trofeo Baracchi (con Moser)...oltre ai 6 giri dell'Appennino, ai 2 giri del Piemonte, Placci, 2 Romagna, Calabria, Coppa Sabatini, 2 giri di Toscana, 5 tappe al giro...la maggior parte in arrivi solitari, visto la mancanza di spunto veloce.
Mancanza di carattere? Non ne sono convinto. Semplicemente mancanza di resistenza dopo 2 settimane di corsa. Il tutto forse dovuto alla malattia virale contratta al giro del 75 e mai perfettamente superata. Forse dovuto ad un limite fisiologico suo. Ma bisogna dire che ha spesso corso il giro sotto gli insulti dei tifosi avversari, (soprattutto moseriani) , dai quali prese sputi, botte, ombrellate. Tutto messo sempre sotto silenzio dalla vera dittatura dei mammasantissima di allora. Moser non si è mai sentito di difendere un collega (come sarebbe toccato poi a Visentini...) dalle interperanze dei suoi tifosi. Un esempio di sportività eccelso il trentino..... Tecnicamente il Tista era un bellissimo passista scalatore, non disastroso a cronometro, e in grado di vincere in carriera 94 corse, la maggioranza per distacco. Sapeva quindi attaccare e rischiare. Perse in modo incredibile il mondiale 81...se ricordi era in fuga all'ultimo giro con lo scozzese Millar....ancora più fermo di lui in volata. Il Tista mantenne le consegne..non tirò, ma fu inseguito alla morte dalla squadra azzurra, Panizza in particolare. Raggiunto a 600 metri dal traguardo, si mise lo stesso a tirare la volata a Saronni. Tirò fino ai 300 metri e doveva essere seguito nel treno da Moser...che disse di essere stato vittima di un salto di catena....Saronni, lasciato allo scopeerto troppo presto, fu rimontato da Maertens e giunse secondo. Moser, con la "catena saltata" giunse sesto. Baronchelli tacque ancora. Il bello è che passò per capro espiatorio...aveva tirato poco la volata...naturalmente.
Silenzio sul fatto che era in fuga, silenzio sul fatto che era appena stato ripeso dai suoi coequipier, silenzio sul fatto che Moser non aveva fatto la sua parte. Ma quelli erano tempi così. Dagli sempre ai soliti. 2 galletti e gli altri a fare gli zerbini. poi saltano fuori le storie relative al carattere. Il carattere si vide al mondiale durissimo di Sallanches, dove Hinault tirò il collo a tutti...Moser a casa dopo sei giri, Saronni dopo 4 ed il Tista a lottare contro la moto bretone a conquistare un argento che lo faceva primo degli umani dietro al mostro. Quello era il suo carattere.
Ho sofferto le pene dell'inferno col tista. Ma non riuscivo proprio a condannarlo. Non era un egoista come i due galletti. era amato dai colleghi anche dagli avversari. Era un ciclista buono, ma non eccezionale che non sopportò, a 21 anni, la pressione di una nazione intera che attendeva di liberarsi dalla schiavitù del cannibale. Oggi coccoliamo Cunego, e facciamo bene. Allora ci aspettavamo da un ragazzo che duellasse col cannibale. Semplicemente non ne era capace e si sbruciacchiò .
Su una cosa Tista sbagliò di grosso. Correva troppo poco all'estero e senza convinzione. per lui c'era solo il giro e le corse italiane. Il giro non l'ha mai vinto, ma le corse italiane più dure le ha vinte tutte. Spesso da dominatore.
Poteva vincere di più? Forse, ma chi lo sa? Non ci sono le controprove.
In realtà ha vinto più di quello che si crede comunemente. Se avesse avuto la volata.......
Si è capito che ero tifoso del Tista? Fate la tara al mio racconto ed avete il Tista....Ma non eccedete nella tara...era veramente un buon corridore............

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/11/2005 alle 22:57
Era un puledro di razza Baronchelli, uno che comunque ha vinto molto...Ricordo abbastanza bene quando vinse il Lombardia dell'86 a Milano...Comunque credo che una certa carenza mentale ci fosse... Per esempio nello stesso 86 al Giro si ritirò dopo alcuni scontri verbali con Moser e Stanga, passando dalla Supermercati Brianzoli alla Del Tongo di Saronni...subì molto le critiche di Stanga e si ritirò dalla corsa rosa quando era al 3° posto!!!

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 28/11/2005 alle 23:07
Vorrei dirvi solo una cosa... non parlate al passato quando dite che Baronchelli è un gran corridore, perché lo è tuttora!!
E dà del filo da torcere anche ai giovani!

 

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Enula.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/11/2005 alle 23:33
Esco dal tema del 3d, ma l'intervento di Jan mi ha fatto ricordare la foto della volata al mondiale dell'81 che io non ho visto, ero un bambino, ma del quale sicuramente Jan si ricorderà bene e vorrei fargli una domanda: come mai Saronni fece la volata tenendo le mani sull'impugnatura dei freni e non sulla parte bassa del manubrio come sarebbe stato logico fare e come aveva fatto Maertens?
E' una cosa che non mi riesco a spiegare. Saronni poteva battere Maertens, anche se con difficoltà, ma quella posizione sembra suggerire uno scarso impegno da parte del corridore italiano.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 00:22
Saronni si impegnò eccome! Scattò come suo solito, forte, sembrava anche allora volare. Ma era troppo lontano...Si piantò ai 50 metri....così venne rimontato da Maertens ed avvicinato da Hinault, che in volata non era un drago, ma se si faceva volata lunga di potenza, dopo 250 km diventava pericoloso....Ci fu uil famoso " Vai!!" di Baronchelli, troppo presto. Ma dietro a Tista doveva esserci Moser a portare ai 150 metri Saronni. in una volata secca di 150 metri, Saronni non era battibile da nessuno allora.
Ma era troppo lontano e nella foto dell'arrivo lo vedi spompato...ecco perchè ti pare "disimpegnato"....debito d'ossigeno.
Se guardi l'arrivo di quel mondiale, trovi Saronni 2, Moser 6, Gavazzi 10, Contini 17,Battaglin 26. Baronchelli 27 rialzato a 5", Panizza 29 a 10", Masciarelli 30 a 10". Solo Baronchelli tirò la volata a Saronni. Contini, Battaglin, gavazzi, Moser fecero gli affari loro. E il Tista si prese anche le rampognate dei tifosi Saronniani. Si, un difetto l'aveva. era troppo buono. E come tutti i buoni.........cornuto e mazziato.
Bauschan...è vero. Il tista corre ancora ...si diverte ed è sereno, lontano dal mondo del ciclismo "nobile". Forse è la sua vera dimensione umana. Si divertiva a fare ciclocross, mountan-Bike, lontano dai riflettori. 51 anni il Tista. Ed un fisico da grande.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 00:28
Jan ti ringrazio per la risposta.
In effetti la faccia di Saronni non sembra quella di uno che è andato a spasso. Quanto alla posizione forse è stato colto di sorpresa dall'essere stato lasciato "all'aria" troppo presto.
Il mondiale dell'81 fù una bella lezione per Martini ed i corridori italiani (su tutti Moser e Saronni) infatti l'anno successivo il trentino tirò la volata a Beppe e sappiamno come andò a finire.....
Quanto a Baronchelli, la cui carriera conosco solo in via indiretta, mi viene naturale accostarlo a Bugno, non certo come tipologia di corridore, ma per affinità di carattere.
Grandissime doti atletiche ma poca "cattiveria" agonistica.

 
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  postato il 29/11/2005 alle 01:44
Originariamente inviato da janjanssen
In realtà ha vinto più di quello che si crede comunemente. Se avesse avuto la volata.......

Una delle eccezioni credo che sia stato la vittoria di tappa a Campo Tenese al Giro del 1980 quando dopo la salita regolo' un po' di corridori tra i quali gli stessi Moser e Saronni ma anche Hinault,Beccia e Panizza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 06:19
Originariamente inviato da janjanssen
In realtà ha vinto più di quello che si crede comunemente. Se avesse avuto la volata.......


Nelle volate di gruppetto Baronchelli non era poi male: mi ricordo una corsa del trittico lombardo del 1980 dove battè in uno sprint a 3 Moser e Gavazzi.
Sul mondiale 1981 Moser non avrebbe dovuto tirare la volata a Saronni: se fosse stato a ruota di Gibì avrebbe fatto la volata in proprio e non l'avrebbe certo tirata a Saronni.
Non sono poi d'accordo sul fatto che Baronchelli abbia lasciato Saronni allo scoperto troppo presto: se riguardiamo il filmato mi pare che la volata di Saronni duri circa 10-11 secondi, che a una velocità di 70 km/h fanno più o meno 200 m, la distanza giusta per lanciare uno sprint; se Saronni perse da Maertens fu solo colpa sua, che fece la volata con le mani alte sul manubrio contro un vero drago dello sprint come il fiammingo (che secondo me era in grado di batterlo anche se il Beppe non avesse sbagliato nulla).
Sul carattere diciamo che per emergere a certi livelli devi essere anche un pò "carogna" e Baronchelli non lo era affatto, al contrario di Moser e Saronni: lui incassava e stava zitto; se quello che è capitato a lui al mondiale di Praga (ripreso dagli azzurri quando aveva il titolo in tasca e accusato anche di aver fatto perdere il mondiale a Saronni) fosse capitato a Moser, il trentino avrebbe strillato per sei mesi e le sue urla si sarebbero sentite anche in Africa.

Avrebbe potuto vincere un Giro? secondo me si, perchè nelle corse a tappe era certamente più completo di Moser e Saronni, ma forse aveva qualche difficoltà a sopportare il peso del pronostico.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 29/11/2005 alle 07:01
Avrebbe potuto vincere un Giro? secondo me si, perchè nelle corse a tappe era certamente più completo di Moser e Saronni, ma forse aveva qualche difficoltà a sopportare il peso del pronostico.


Difficilmente Baronchelli avrebbe potuto vincere un Giro anche perchè in quegli anni dettava legge il dualismo Moser-Saronni e per questo si disegnavano percorsi con poche montagne. Fu sacrificata una intera generazione di scalatori, oltre a Baronchelli anche i vari Battaglin, Beccia, Visentini, Contini, Vandi e altri in Italia non avevano molte occasioni di mettersi in luce. Janjanssen dice che Baronchelli avrebbe dovuto correre di più all'estero, ma in quegli anni le squadre italiane non erano molto attrezzate. Nonostante questo Battaglin vinse una Vuelta, Contini un Midi Libre, Beccia un Giro di Svizzera e lo stesso Baronchelli ha nel suo palmares un Giro dei Paesi Baschi.

 

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The famous Sbrindolin hasta luego

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 09:00
Baronchelli è ancora un nervo scoperto per me.
Era veramente la nostra speranza anticannibale.
Scusandomi per l'autocitazione, ricordo che durante l'ultima tappa di montagna del Giro '74, nell'ultima occasione utile per recuperare i famigerati 12" , al pomeriggio avevamo due ore di educazione fisica e ci nascondemmo in uno sgabuzzino nel sottotetto della scuola dove c'era la palestra per ascoltare alla radio l'arrivo della tappa.
E poi al Tour '76 all'Alpe d'Huez era maglia gialla virtuale fino a 4 Km. dall'arrivo , andò in crisi di fame e addio. Quel Tour era alla sua portata ancor più del Giro '74, non c'erano fenomeni in circolazione ( e neppure galletti )ma andò ancora male.
Non sapevo del totale di 94 vittorie.
E tornando a Martini e al tormentone del capitano unico o doppio capitano mi rimuginano tutte le batoste (evitabili) ai mondiali, a partire dall'ultimo.

 

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nino58

 
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Livello Tour




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  postato il 29/11/2005 alle 09:08
Concordo con Janjanssen,quando ci sono due galletti vincenti le seconde linee fanno fatica ad emergere,non godono di appoggi nel gruppo e tantomeno presso i media,ma talvolta grazie al talento riescono ad emergere nelle prove dure e difficili come il Lombardia o il famoso mondiale di Sallanches dove contano i"garun".
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 09:36
Originariamente inviato da sbrindolin

Avrebbe potuto vincere un Giro? secondo me si, perchè nelle corse a tappe era certamente più completo di Moser e Saronni, ma forse aveva qualche difficoltà a sopportare il peso del pronostico.


Difficilmente Baronchelli avrebbe potuto vincere un Giro anche perchè in quegli anni dettava legge il dualismo Moser-Saronni e per questo si disegnavano percorsi con poche montagne. Fu sacrificata una intera generazione di scalatori, oltre a Baronchelli anche i vari Battaglin, Beccia, Visentini, Contini, Vandi e altri in Italia non avevano molte occasioni di mettersi in luce.


in quegli anni il Giro fu vinto da gente come Bertoglio, De Muynck, Pollentier e Battaglin, che non erano certo superiori a Gibì: la scusa dei percorsi facili non regge.
A parte il 1980-1982-1985 (c'era Hinault) ed il 1979-1983 (questi veramente facili), le altre edizioni erano tranquillamente alla portata di Baronchelli.

 
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  postato il 29/11/2005 alle 11:05
Archivio Ciclisti > Elenco Ciclisti < 2/3 >

Gianbattista BARONCHELLI (Cod.1014) ITA

Scheda Anagrafica - Professione - Palmares - Classifiche UCI e FICP




PALMARES

1988
15/05/1988 Nanno
1987
Trofeo dello Scalatore Prova 5
1986
18/10/1986 Giro di Lombardia
15/05/1986 Giro d'Italia - Tappa n°4
Cronoscalata della Futa - Memorial Nencini
1985
Vuelta a Espana - Tappa n°3
1984
12/06/1984 Giro di Toscana
04/03/1984 Faenza
1982
18/08/1982 G.P. di Larciano
20/06/1982 Giro dell'Appennino
04/05/1982 Giro del Trentino - Tappa n°1
Giro dell'Umbria
1981
01/08/1981 Giro di Toscana
26/07/1981 Giro dell'Appennino
25/05/1981 Giro d'Italia - Tappa n°10
26/04/1981 Giro di Puglia
Giro del Lazio
1980
04/10/1980 Giro dell'Emilia
19/07/1980 G.P. di Montelupo
09/06/1980 Nanno
27/05/1980 Giro d'Italia - Tappa n°11
10/05/1980 Giro del Trentino - Tappa n°3
01/05/1980 Rund um den Henninger Turm Frankfurt
27/04/1980 Giro dell'Appennino
08/04/1980 Giro di Puglia - Tappa n°3
Giro della Provincia di Reggio Calabria
Giro del Piemonte
Coppa Sabatini
Ruota d'Oro
1979
15/08/1979 Carpineti
29/04/1979 Giro dell'Appennino
Cronoscalata della Futa - Memorial Nencini
Giro di Romagna
1978
18/06/1978 Giro dell'Appennino
23/05/1978 Giro d'Italia - Tappa n°15
Giro del Piemonte
Coppa Placci
Giro dell'Umbria
1977
08/10/1977 Giro di Lombardia
08/06/1977 Giro d'Italia - Tappa n°18
08/05/1977 Giro dell'Appennino
Tour de Romandie
1976
09/04/1976 Vuelta Ciclista al Pais Vasco
05/04/1976 Vuelta Ciclista al Pais Vasco - Tappa n°1
07/03/1976 Faenza
Giro di Romagna
1975
Col San Martino
Trofeo Laigueglia
Trofeo Baracchi
1973
Gran Prix de l'Avenir

Numero complessivo delle vittorie:50

 

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 29/11/2005 alle 11:30

Numero complessivo delle vittorie:50


Anche io avevo visto il palmares sul sito ciclomuseo-bartali, ma poi pare che siano molte di più. Qualcuno dispone del palmares completo di Baronchelli ?

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 29/11/2005 alle 13:07
a mio parere l'unico giro veramente facile di quegli anni fu quello del 79 mentre gli altri erano piu o meno impegnativi compreso quello dell'83
 
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Livello Parigi-Tours




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  postato il 29/11/2005 alle 13:16
grande tista,per me resta memorabile il mondiale dietro al grande Hinault,grazie a uno stile perfetto(era splendido da vedere in bicicletta),fino all'ultimo sembrava hinault il piu stanco, invece.....
Comunque peso che avesse una classe cristallina ma forse diffettava un po nel carattere, unico suo difetto ciclistico.
comunque grazie tista per le emozioni che ci hai fatto provare.

 

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vivo sull'onda delle passioni come in un sogno,che cerco ostinatamente di realizzare.....spero di non svegliarmi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/11/2005 alle 13:59
Riguardo alle vittorie, guardate qui...http://www.velo-club.net/article.php?sid=5747

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 29/11/2005 alle 14:33
......Toccata e fuga.....

Il curriculum di Gian Battista Baronchelli

(A volte presi da ciò che è stato scritto di un corridore….si dimentica la considerazione delle sue risultanze. Bèh....sul bergamasco spesso si ricorda quello che non ha vinto, più del comunque tanto che ha vinto....)


Vittorie

1974 Nessuna

1975 Trofeo Laigueglia
1975 Tappa Montespada (Giro di Sardegna)
1975 Circuito di Col S. Martino
1975 Trofeo Baracchi (con Moser)
1975 Circuito di Magione

1976 Circuito di Faenza
1976 Circuito di Cuneo
1976 Prima Tappa Giro dei Paesi Baschi
1976 Terza Tappa Giro dei Paesi Baschi
1976 Giro dei Paesi Baschi
1976 Giro di Romagna
1976 Frazione cronostaffetta a Martinsicuro
1976 Circuito di Chignolo Po
1976 Criteriem Monasterolo (Tipo Pista)

1977 Giro dell'Appennino
1977 Tappa Le Locle (Giro della Svizzera Romanda)
1977 Giro della Svizzera Romanda
1977 Tappa Pinzolo (Giro d'Italia)
1977 Circuito di Arezzo
1977 Circuito di Chignolo Po
1977 Circuito di Pergola
1977 Giro di Lombardia
1977 Circuito di Canelli

1978 Tappa Canazei (Giro d'Italia)
1978 Circuito Lido di Venezia
1978 Giro dell'Appennino
1978 Cantagallo Pistoia
1978 Giro dell'Umbria
1978 Circuito di Garbagnate
1978 Giro del Piemonte
1978 Circuito di Grotte di Castro
1978 Coppa Placci
1978 Circuito di Castellina Scalo

1979 Giro dell'Appennino
1979 Giro di Romagna
1979 Prima frazione cronoscalata di Genga
1979 Genga classifica finale
1979 Circuito di Carpineti
1979 Cronoscalata della Futa

1980 Giro della Provincia di Reggio Calabria
1980 Tappa Castellana Grotte (Giro di Puglia)
1980 Giro dell'Appennino
1980 Gran Premio di Francoforte
1980 Tappa Arco di Trento (Giro del Trentino)
1980 Tappa Campotenese (Giro d'Italia)
1980 Circuito di Nanno
1980 Gran Premio Montelupo
1980 Coppa Sabatini Peccioli
1980 Circuito di Cavo Isola d'Elba
1980 1 ° Frazione cronoscalata di Frasassi
1980 2° Frazione cronoscalata di Frasassi
1980 Cronoscalata di Frasassi (classifica finale)
1980 Kitzbuel fr. linea
1980 Kitzbuel fr. cronometro
1980 Circuito di Kitzbuel - classifica finale
1980 Giro del Piemonte
1980 Circuito di Rovereto
1980 Circuito di Laterina
1980 Giro dell'Emilia
1980 2° Prova Ruota d'Oro
1980 Ruota d'Oro (classifica finale)

1981 Giro di Puglia
1981 Tappa Cascia (Giro d'Italia)
1981 Circuito di Vigolo Marchese
1981 Giro dell'Appennino
1981 Giro di Toscana
1981 Circuito di Roccastrada
1981 Giro del Lazio

1982 Tappa Lodrone (Giro del Trentino)
1982 Giro dell'Appennino
1982 Circuito di Granze
1982 Cronoscalata Sarnico - San Fermo
1982 Giro dell'Umbria
1982 Cronoscalata di Frasassi
1982 Gran Premio di Larciano
1982 Circuito di Chignolo Po
1982 Cronoscalata Castione Monte Pora

1983 Circuito di Roccastrada
1984 Circuito di Faenza
1984 Giro di Toscana
1985 Tappa Santiago (Giro di Spagna)
1986 Tappa Nicotera (Giro d'Italia)
1986 Circuito di Vailate
1986 Cronoscalata della Futa
1986 Giro di Lombardia
1987 Cronoscalata del Ghisallo (Prova Trofeo dello Scalatore)
1988 Circuito di Bologna
1988 Circuito di Nanno
1988 Circuito di Sospirolo


Piazzamenti al Giro d'Italia
1974 2°
1975 10°
1976 5°
1977 3°
1978 2°
1980 5°
1981 10°
1982 5°
1983 17°
1984 6°
1985 6°

Altri piazzamenti di rilievo:
1974 3° Tappa Sanremo (Giro d'Italia)
1974 2° Tappa Tre Cime di Lavaredo (Giro d'Italia)
1974 2° Giro d'Italia (Classifica finale)
1974 3° Giro della Provincia di Reggio Calabria
1975 3° Cronotappa il Ciocco (Giro d'Italia)
1975 3° Tappa La Maddalena (Giro d'Italia)
1975 2° Giro del Friuli
1976 3° Tappa Il Ciocco (Giro d'Italia)
1976 3° Tappa Bergamo (Giro d"Italia)
1976 3° Tirreno Adriatico
1976 3° Giro di Puglia
1976 3° Valli Varesine
1976 2° Trofeo Laigueglia
1977 3° Giro d'Italia (classifica finale)
1977 2° Coppa Agostoni
1978 3° Tappa Ravello (Giro d'Italia)
1978 2° Giro d'Italia (classifica finale)
1978 3° Tre Valli Varesine
1978 3° Coppa Agostoni
1978 3° Gran Premio Montelupo
1978 3° Trofeo Baracchi (in coppia con Johansson)
1978 2° Freccia Vallone
1979 2° Giro della Svizzera Romanda
1979 3° Giro del Piemonte
1979 3° Trofeo Pantalica
1980 2° Tappa Isola d'Elba (Giro d'Italia)
1980 2° Giro di Puglia
1980 3° Giro del Trentino
1980 2° Giro del Lazio
1980 2° Sallanches - Campionato del Mondo
1980 2° Gran Premio di Larciano
1981 3° Trofeo Matteotti
1982 2° Tappa Agrigento (Giro d'Italia)
1982 3° Tappa Monte Campione (Giro d'Italia)
1982 3° Giro di Puglia
1982 3° Giro del Trentino
1982 2° Giro di Toscana
1982 3° Tre Valli Varesine
1982 3° Gran Premio di Camajore
1983 2° Giro di Campania
1983 3° Giro dell'Umbria
1983 3° Cronoscalata della Futa
1983 2° Giro di Puglia
1984 3° Giro di Puglia
1984 2° Cronoscalata della Futa
1984 2° Giro dell'Umbria
1984 2° Tre Valli Varesine
1985 3° Tappa Selva di Val Gardena (Giro d'Italia)
1986 3° Coppa Placci
1986 3° Trofeo Matteotti
1987 2° Giro del Trentino

Presenze in Nazionale:
1976 42 Ostuni
1978 16° Adenau Nurburgring
1979 ritirato a Valkenburg
1980 2° a Sallanches
1981 27° Praga
1982 30° Goodwood
1983 32° Antenrhein
1984 20° Barcellona
1985 60° Giavera del Montello
1986 40° Colorado Spring

Note (1):
1973 1 ° Tour dell'Avvenire Dilettanti
1973 1 ° Giro d'Italia Dilettanti

Note (2)
Alle 89 vittorie singole sono da aggiungere 2 Cronostaffette.


Saluti

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/11/2005 alle 21:25
Gibì Baronchelli appartiene alla nutrita schiera di quei corridori dai quali ci si apettava di più.
L'essere passato professionista dopo una duplice vittoria tra i dilettanti, nel 1973, al Giro e al Tour,aveva creato grandi aspettative.
L'ottimismo nei suoi confronti era stato confermato dal secondo posto nel Giro del '74, ma quei dodici secondi di distacco dal cannibale hanno segnato per sempre la sua carriera di corridore.
All'epoca, infatti, c'era la certezza che Tista , dopo un esordio di tal fatta, avrebbe spadroneggiato nelle corse a tappe.
Quando Torriani disegnò il Giro del 75, con l'arrivo allo Stelvio, pensò a lui, memore dell'exploit sulle Tre Cime dell'anno precedente.
In quel Giro tuttavia, a causa di malanni fisici e , forse, del peso di un'eccesiva resoponsabilità, deluse le aspettative.
Cercò di far suo il Giro (grazie all'aiuto della squadra) nella tappa di Alleghe, ma senza successo.
Concordo con chi sostiene che i giri degli anni seguenti fossero ampiamente alla sua portata: infatti fu quinto, a 1'e 35" nel '76, terzo nel 77 e ancora secondo nel '78, a 59" da De Muynck.
E'vero: sulle Dolomiti i tifosi di Moser erano schierati contro di lui, e non si contarono i fischi dopo la bella vittoria di Pinzolo nel "77.
Anche nel Giro del '78 fu protagonista, in una giornata da tregenda , a Canazei, ma non gli fu sufficiente per il successo finale.
Dall''80 all'82 fu una delle punte del famoso "tridente " della Bianchi -Piaggio(con Prim e Contini), ma gli anni migliori, per il Giro, erano passati.
Indossò la maglia rosa per la prima volta nel Giro dell'86,vestendola per un paio di giorni.
Baronchelli sembrava nato per le corse a tappe,ma i successi migliori li ha ottenuti nelle corse di un giorno.
Il Giro dell'Appennino lo vide vittorioso per sei anni consecutivi , dal 1977 al 1982, tanto che a Pontedecimo era considerato uno di famiglia.
Il primo anno frantumò il record di scalata della Bocchetta , portandolo da 24'01"(Fabbri) a 22'46" . Vinse da solo e in volate più o meno ristrette, dimostrando sulle strade dell'hinterland genovese quel carattere e quella determinazione di cui talvolta difettava.
Il Giro dell'Appennino è stata la "sua" corsa" e difficilmente il record stabilito potrà esere battuto facilmente.
Negli ultimi Giri d'Italia disputati si rese protagonista di episodi "curiosi", mai del tutto chiariti.
nell' 1986, infatti, non si presentò al via dopo la tappa di Foppolo, pur essendo terzo in classifica generale, pare per un diverbio con Stanga.
Nell'87 perse le ruote dei compagni (forse per un improvviso malore) nella cronosquadre di Camaiore.
Quella di Baronchelli resta comunque un'ottima carriera, pur costellata di chiaroscuri, di giornate di grande vena (Sallanches '80, ma non solo) e di appannamenti apparentemente inspiegabili.
Una carriera lunga , con tanti successi.
Certo, quei dodici secondi......



 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/11/2005 alle 21:45
Aggiungo che il record della Bocchetta , stabilito da Baronchelli, resistette per ben 17 anni.
Meglio di lui fece Berzin nel 1994, con 22'31".
Meglio ancora fece Marco Pantani, l'anno successivo, con 21'56".
Non era male, in salita, Baronchelli.

 
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Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 29/11/2005 alle 22:51
io aggiungerei che G.B. non era proprio fermo in volata: dai velocisti era ovviamente battuto, ma con gli altri se la giocava. qualche corsa l'ha vinta battendo piccoli gruppetti: ad esempio, se non ricordo male, qualche tappa del Giro d'Italia ed alcuni Giri dell'Appennino (ricordo nell''82 che battè Chioccioli al fotofinish). Per confermare quanto fosse buono Baronchelli, ricordo anche ad un altro giro dell'Appennino dove nel finale era in fuga con Vandi e Saronni, allora suo compagno di squadra alla Scic. L'ordine di scuderia era che dovesse vincere Beppe, nonostante che Baronchelli fosse il vincitore uscente, e lui si era già rassegnato. Ma Saronni cadde proprio alla curva dell'ultimo km, così Baronchelli, battendo facilmente Vandi in volata, potè continuare la sua serie record.
sono anche convinto che se avesse trovato più percorsi adatti alle sue possibilità, un Giro lo avrebbe vinto. Un anno, nel '79 con la Magniflex, saltò il Giro per prepararare il Tour, ma fu sfortunato: caduta nella tappa di pavè e ritiro.

 

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Livello Franco Ballerini




Posts: 308
Registrato: Oct 2005

  postato il 27/01/2009 alle 10:07

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1671
Registrato: Dec 2004

  postato il 27/01/2009 alle 20:03
muchas gracias fuente
sei un grandissimo

mesty

 
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Juniores




Posts: 7
Registrato: Sep 2007

  postato il 27/01/2009 alle 20:21
Che grande campione. Che bella foto. Grazie amici. Certo, da lui, mi aspettavo qualcosa in più, date le grandissime doti.
 
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