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postato il 26/11/2005 alle 22:59 |
Tempo fa scrissi qualche verso in cui provavo ad immedesimarmi nei pensieri di Marco Pantani negli ultimi, dolorosi giorni della sua vita, non so se questo è il posto opportuno per pubblicarla però mi piaceva l'idea di farla leggere a voi amici del forum.
"Ho camminato nella pioggia
me nessuna goccia è riuscita e bagnarmi
avanzavo con incerto andare nel vento
senza che il suo gelo sferzasse il mio volto
attraversavo lugubri gallerie di luce
senza riuscire a trovare la mia ombra
ho chiuso gli occhi abbagliato dall'oscurità
procedendo a tentoni con le mani protese
alla ricerca di volti familiari e amici
ma le mie dita diafane e tremolanti
erano capaci solo di scuotere l'aria dell'inverno
eppure sentivo tante voci intorno a me
ho gridato...basta, smettetela, dove siete?
sentite la mia voce? vedete le mie mani?
siete vicini ma non riesco a sfiorarvi
adesso finalmente c'è silenzio,
ma è proprio questo che cercavo?
non so dove sono, guardo i miei piedi
e sembrano percorrere sempre la stessa strada
senza che il rumore dei passi oltraggi la quiete della notte
non so dove sto andando ma so che devo proseguire
una forza che non conosco mi spinge nell'incedere,
accompagnato dal rumore delle onde di un mare furioso.
ha smesso di piovere, solo adesso mi sento bagnato
mi asciugo il viso con il velo che mi avvolge
e che non riuscirò mai più a togliere
come non riuscirò più a liberarmi di questo
sapore salato a cui mi sto già rassegnando
una mano impietosa ha già scritto tutto, è la mia.
...non griderò piu'"
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violetta
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postato il 27/11/2005 alle 11:44 |
bella la frase conclusiva "non griderò più" ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini
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