Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Eroi tragici nel ciclismo
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
Autore: Oggetto: Eroi tragici nel ciclismo

Livello Parigi-Roubaix




Posts: 118
Registrato: Sep 2005

  postato il 24/11/2005 alle 10:35
Qualche tempo fa leggevo un articolo in cui si ricordavano alcuni ciclisti morti in giovane età tragicamente e in alcuni casi anche misteriosamente ciclisti quali Renè Pottier, Henry Pelissier, Bottecchia, Riviere (che per la verità rimase paralizzato causa una caduta e morì credo ancora giovane), Ocana (nell'articolo si diceva se non sbaglio che morì suicida), fino ai casi più recenti di Pantani e Jimenez...ho sentito parlare anche del portoghese Agostinho morto forse a causa di una caduta.
Qualcuno di voi ha qualche ricordo particolare su questi corridori e la loro fine tragica?

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 24/11/2005 alle 10:41
Manca Simpson sul Mont Ventoux.
Agostino mori' a meno di un km dall'arrivo di una tappa ma non ricordo perche'.
Adesso ricordo. Un cane gli attraverso' la strada e lo fece cadere.
Che sfiga.

 

[Modificato il 24/11/2005 alle 11:18 by stress]

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2490
Registrato: Dec 2004

  postato il 24/11/2005 alle 10:53
ma perchè morti misteriosamente?Non ti pare che Jimenez sia morto per depressione??

 

____________________
http://ilmiociclismo.blog.excite.it

"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Parigi-Roubaix




Posts: 118
Registrato: Sep 2005

  postato il 24/11/2005 alle 10:56
Se ve ne vengono in mente altri tanto meglio non voleva essere un elenco esustivo...e se avete qualche ricordo particolare sarebbe interessante magari anche su ciclisti meno noti ai più come Pottier e Pelissier!
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5092
Registrato: Apr 2004

  postato il 24/11/2005 alle 11:11
Originariamente inviato da tour de france

Qualche tempo fa leggevo un articolo in cui si ricordavano alcuni ciclisti morti in giovane età tragicamente e in alcuni casi anche misteriosamente ciclisti quali Renè Pottier, Henry Pelissier, Bottecchia, Riviere (che per la verità rimase paralizzato causa una caduta e morì credo ancora giovane), Ocana (nell'articolo si diceva se non sbaglio che morì suicida), fino ai casi più recenti di Pantani e Jimenez...ho sentito parlare anche del portoghese Agostinho morto forse a causa di una caduta.
Qualcuno di voi ha qualche ricordo particolare su questi corridori e la loro fine tragica?


Renè Pottier è nato ol 5 - 7- 1879 a Moret sur Loing ed è morto suicida, per questioni di cuore, il 25 - 1 - 1907 a Levallois Perret



Ottavio Bottecchia è nato il 1 - 8 - 1894 a San Martino di Colle Umberto, ed è deceduto il 15 - 6 - 1927. Alcuni giorni prima era stato trovato agonizzate in un viottolo di campagna vicino Peonis (Udine): anni dopo un contadino rivelò che era stato lui a massacrarlo di botte, dopo averlo visto rubare un grappolo d'uva dal suo vigneto.



Il monumeto eretto in suo ricordo a Peonis


Ocana, nato il 9 - 6 - 1945 a Priego Cuenca, si è suicidato il 19 - 5 - 1994



Confermo che Joaquim Agostinho è deceduto in corsa. Potete visitare il sito a lui dedicato all'indirizzo http://agostinhojoaquim.ifrance.com/

 

____________________
Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 5547
Registrato: Nov 2004

  postato il 24/11/2005 alle 11:16
Dimenticate Monserè, campione del mondo 1970, morto l'anno dopo in corsa con la maglia iridata per essere stato investito da una vettura pirata che procedeva incredibilmente in senso opposto alla corsa... Era un talento...

 

____________________
www.vcoazzurratv.it
...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 24/11/2005 alle 12:05
Hugo Koblet....di cui si pensa ad una morte per suicidio..in macchina se ricordo bene. Questioni extraciclistiche...
Bottecchia é morto in maniera misteriosa. Il contadino che "si prese la colpa" (ci pensate? un grappolo d'uva...) fu accusato di coprire affari di corna, questioni politiche (Bottecchia era un antifascista...). Nulla poi è stato chiarito.
Monserè era un vero talento...Campione del mondo in carica, aveva aggiunto il lombardia (in realtà era giunto secondo dietro al figlio di un notaio olandese, Gerben Karstens, squalificato poi per doping), in una epoca durissima per emergere...L'era del cannibale e dei suoi grandi rivali...
Riviere non è morto misteriosamente, ma tragicamente si. grande speranza del ciclismo francese, rivale a cronometro di Anquetil, recordman dell'ora con avversari a tic tac del calibro del normanno e di Baldini, tre volte C.M. insegiumento, cadde in discesa inseguendo Gastone Nencini al tour del 60. Lesione totale e permanente del midollo....sedia a rotelle e morte per complicanze infettive (allora frequenti per questa patologia....). Uno strazio. La stessa fine di Abebe Bikila, mieloleso per un incident estradale con un maggiolino in Etiopia...
Simpson morì in corsa sul Ventoux per collasso cardiocircolatorio da caldo e fatica, sotto amfetamine...poi i vari Casartelli e le tragedie delle cadute in corsa.
Ocana si suicidò per crisi depressiva (era malato di cancro...). poi andiamo nella cronaca ( nera) delle morti misteriose ed improvvise come quella di Denis Zanette.
Riguardo Jimenez, sembra che la cocaina sia stata per lo meno una concausa.
Ciao.

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Raymond Poulidor




Posts: 353
Registrato: Aug 2005

  postato il 24/11/2005 alle 12:11
Oltre a quella di Fabio Casartelli, altre tragiche che ricordo della storia moderna sono quella di Amilcare Tronca, di Andrei Kivilev, di Mirko Lauria, di Fabrice Salanson e di Alessio Galletti. Denis Zanette lo avete già nominato e quindi lo lascio fuori solo per questo motivo.

 

____________________
http://www.ultimokilometro.com

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Parigi-Roubaix




Posts: 118
Registrato: Sep 2005

  postato il 24/11/2005 alle 12:28
Non sapevo di Monserè....ho letto invece qualcosa di Henry Pelissier (vincitore tra l'altro di un tour e di alcune classiche come sanremo e lombardia) che sarebbe stato ucciso a colpi di pistola dalla compagna gelosa...incredibile!
Ma personalmete la vicenda che trovo più straziante leggendomi i racconti è quella di Riviere rimasto paralizzato a 24 anni proprio quando stava per vincere il Tour...chissà cosa avrebbe potuto fare questo ragazzo morto poi qualche anno più tardi a causa di complicazioni...una vita spezzata proprio in quello che poteva essere il momento più felice...

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 24/11/2005 alle 12:59
……Era un gran velocista che combatteva da solo contro la “guardia rossa” del “Sire di Herentals”, un tenace che non mollava mai, anche quando la strada s’alzava e la mente si immergeva nell’acido lattico. Arrivò, lui, il “Tamburino di Fossacesia”, dopo giornate di lotta e tanta maglia rosa ad eleggersi paggio principe dell’assolo dell’Angelo della Montagna sul bianco Bondone nel Giro de1956. Era un eroe più vincente della storia e delle considerazioni, un umile elettosi popolare per le sue facoltà; un uomo del sud, venuto al nord per la naia, fino a farsi adottare in tutto da Brescia, nell’amore, nella famiglia, fra la gente……

…..tratto da una prossima puntata di Graffiti dedicata ad Alessandro Fantini, velocista abruzzese divenuto bresciano d’adozione, morto sul campo, in volata, in seguito ad una spaventosa caduta, sul rettilineo d’arrivo di Treviri (città natale di Karl Marx) al Giro di Germania, il 3 maggio 1961.

PER IL GRANDE CLAUDIO DANCELLI (Claudiodance)
Nella storia di “Sandrino” Fantini, ci sono protagonisti del tuo narrato: la tua comunque amata città di Brescia, il mago della bici Piero Serena e quell’Amedeo Guizzi di cui parlammo mesi fa…. Il mondo è piccolo e grande come vedi….



Altri nomi di corridori evidenti e tragici non recenti che mi vengono in mente prima di scappare (ammesso che non li abbiate già scritti):
Il belga Costant Ockers (morto in una gara sulla pista di Anversa nel ’56)
Il francese Gerard Saint (incidente stradale)
Raffaele Marcoli (incidente stradale),
Il francese Jean Pierre Ducasse (incidente stradale)
Jean Pierre Monserè (morto durante una kermesse, in seguito all’impatto con un’auto che non aveva rispettato lo stop. Tragica ed identica sorte anche per il figlioletto di Pierre, quattro anni più tardi, investito da un’auto, aveva sette anni)
Emilio Ravasio (morto in conseguenza di una caduta in gara)

Devo scappare!

A presto!

 

____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 24/11/2005 alle 13:34
Originariamente inviato da Morris
…… fino a farsi adottare in tutto da Brescia, nell’amore, nella famiglia, fra la gente……

…..tratto da una prossima puntata di Graffiti dedicata ad Alessandro Fantini, velocista abruzzese divenuto bresciano d’adozione, morto sul campo, in volata, in seguito ad una spaventosa caduta, sul rettilineo d’arrivo di Treviri (città natale di Karl Marx) al Giro di Germania, il 3 maggio 1961.
PER IL GRANDE CLAUDIO DANCELLI (Claudiodance)
Nella storia di “Sandrino” Fantini, ci sono protagonisti del tuo narrato: la tua comunque amata città di Brescia, il mago della bici Piero Serena e quell’Amedeo Guizzi di cui parlammo mesi fa…. Il mondo è piccolo e grande come vedi….


Grande baffo! grazie.
Fantini....uhm...c'era una squadra con quel nome e mi sà che non era legata a uno sponsor, ma a quell'atleta di cui leggeremo....adesso la curiosità è ai massimi...maledetto Morris!!

ciao bello e grazie ancora a presto.
claudio

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 257
Registrato: Nov 2004

  postato il 24/11/2005 alle 13:51
altra morta suicida nel settembre del 1999 è stata quella di Thierry Claveyrolat soprannominato l'aquila di Vizile, corridore degli anni 1980/90 e vincitore di alcune tappe al Tour,
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5092
Registrato: Apr 2004

  postato il 24/11/2005 alle 13:55
Un'altra tragica storia è quella del corridore veneto Carlo Tonon. Rimasto per molto tempo in coma, dopo una brutta caduta ad un Tour anni 80 (scendendo dal Joux Plane verso Morzine, se non sbaglio), si è suicidato alcuni anni fa.

 

____________________
Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Hugo Koblet




Posts: 401
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/11/2005 alle 14:02
aggiungo carlo tonon corridore della carrera caduto nella discesa del joux plane nel tour 84. finito in coma dopo si riprese ma si suicidò credo per depressione
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5092
Registrato: Apr 2004

  postato il 24/11/2005 alle 14:08
L'avevo appena detto io!!!

 

____________________
Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Hugo Koblet




Posts: 401
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/11/2005 alle 14:10
ho cominciato a scrivere prima che arrivasse il tuo messaggio..non me ne sono accorto!
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 24/11/2005 alle 14:48
Originariamente inviato da Morris
Nella storia di “Sandrino” Fantini, ci sono protagonisti del tuo narrato: la tua comunque amata città di Brescia, il mago della bici Piero Serena e quell’Amedeo Guizzi di cui parlammo mesi fa…. Il mondo è piccolo e grande come vedi….

Alè, Morris, Bingo!
-S.C. A. Fantini-
Me lo ricordavo! Andavano forte e il loro allenatore era un tipo simpatico con i baffoni e la faccia da ubriaco!
Alessandro Fantini, ma certo, ai miei tempi c’era la squadra! Morris, guarda e godi!

Ecco la foto. Lasciate stare il tizio al centro, che era un bel paracarro.
In seconda fila due ciclisti con maglia bianca e striscia orizzontale blu. Sul blu spicca la scritta.
“S. C. a. fantini”


Bingo! È sicuramente quel Fantini. Niente sponsor, ma solo un gruppo di appassionati che vuole ricordare un campione e una persona cara. Bella lì! Chissà se c’è ancora….dubito.
Nello specifico i due sono Carlo Ghisi (in piedi, caschetto rosso) e Mauro Savoldi, che all’epoca viaggiavano come delle spie! Savoldi mi relegò al secondo posto nella gara di Rovato, corsa un mesetto prima del giorno di questa foto, e quindi me lo ricordo bene. Eravamo in fuga due e mi staccò di forza all’utimo giro, porca troia!
Ultime curiosità in prima fila: il tipo a destra con il casco integrale è Alfredo Abrami, compagno di tante battaglie, mentre il biondino con la maglia gialla “Bresciaplast” è Ivan Luna, futuro professionista senza infamia ne lode.

Ciao belli
claudio

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 3308
Registrato: Aug 2005

  postato il 24/11/2005 alle 15:24
In questo topic vorrei ricordare anche la figura del "Tarangu" Jose' Manuel Fuente,che mori' di malattia nel 1996.Lo spagnolo fu protagonista di grandi duelli con Eddy Merckx soprattutto al Giro ma pago' spesso una tattica tanto incredibile quanto sciagurata:mi preme ricordare cio' che successe nel giro del 1972 quando Fuente fece vedere le streghe a Merckx nella breve semitappa abruzzese che pero' prevedeva la durissima ascesa al Block Haus da Roccamorice.Negli ultimi chilometri inflisse a Merckx quasi 3 minuti e mando' fuori tempo massimo una decina di atleti tra cui Marino Basso che qualche mese dopo sarebbe diventato campione del mondo.Ma altrettanto si ricorda il clamoroso crollo nella tappa del Jafferau dove Fuente si sfianco' con un inutile attacco in pianura per poi crollare nella salita finale.
Se avesse avuto un po' piu' di tattica probabilmente avrebbe raccolto molto di piu'di quanto aveva seminato.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Federico Bahamontes




Posts: 390
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/11/2005 alle 16:34
Ho letto velocemente questo topic, tanto interessante quanto triste, e mi sembra incredibile che nessuno tra di voi, enciclopedie viventi del ciclismo, abbia citato i fratelli Coppi: per quanto riguarda Fausto non è il caso di sottolineare la tragicità della sua storia (a partire dalle mille sfortune in cui è incorso in carriera fino alla morte, per certi versi ancora oggi misteriosa); per quanto concerne Serse, ottimo corridore (vinse anche una Roubaix) per quanto offuscato dalla gloria del fratello, tutti sappiamo che morì improvvisamente dopo essere caduto, apparentemente senza conseguenze, in una Milano-Torino nell'attraversamento delle rotaie del tram.
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 24/11/2005 alle 17:20
Di solito ci si ricorda delle morti tragiche dei corridori più famosi.
Pochi si ricordano dello spagnolo Santiesteban, deceduto in seguito ad una caduta nella tappa inaugurale del Giro d'Italia 1976, a Catania.
Se il prossimo anno il Giro partirà dalla Sicilia, certamente gli dedicherà un ricordo, a trent'anni esatti dalla morte.
Un altro corridore deceduto in circostanze tragiche successivamente al ritiro dalle competizioni fu Carlo Chiappano, ottimo gregario in carriera e, poi, splendido direttore sportivo della Scic.
Morì in un incidente stradale nel 1982, poco prima che Saronni diventasse campione del mondo.
Beppe (che era passato professionista sotto la guida di Chiappano nel 1977 e che fino ad allora lo aveva avuto come direttore sportivo)rimase segnato da quella tragica fine tant'è che molti sostennero all'epoca che il successivo declino di Saronniv era da imputarsi-almeno in parte- alla scomparsa di Chiappano.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 24/11/2005 alle 17:38
Un altro corridore che morì in circostanze tragiche dopo il ritiro dalle corse fu Silvano Schiavon,ucciso nel 1977 dal suo trattore mentre lavorava nei campi
Era un buon corridore, sorridente , dallo spiccato accento veneto.
Lo ricordo in maglia rosa nel Giro d'Italia del 1967 e non nascondo che tifavo per lui.
Nella tappa delle Tre cime di Lavaredo, in una giornata terribile, riuscì a difendersi bene ed a indossare per l'ultima volta la maglia rosa, che gli venne sfilata il giorno dopo.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 24/11/2005 alle 18:05
Giustamente Strongale ricorda Fausto e Serse Coppi.
Su quest'ultimo è uscito recentemente un libro (Serse e la bestia , di Mauro Gorrino, Edizioni Limina), che non ho avuto ancora il tempo di leggere.
Gianni Mura, nella prefazione , ricorda che Serse(che qualcuno in gruppo chiamava Gilda poichè alla vigilia della San Remo del 1947 era andato a vedere l'omonimo film in compagnia, tra gli altri, di Gino Bartali)era un viveur, un ballerino, un uomo che amava la vita.
A Torino lo aspettava una donna e per questo
" si era portato l'abito buono, la camicia, la cravatta blu. Per essere bello, portarla fuori a cena, amarla, lui abituato alla stella rossa del mattino(contro i regolamenti di Cavanna, il maestro cieco di Novi Ligure), lui catturato senza nemmeno accorgersene dal sole bianco della morte".
(dalla Prefazione di Gianni Mura)

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 24/11/2005 alle 20:53
tra le più recenti tragedie del ciclismo ricordo quella del giovane velocista spagnolo Manuel Sanroma, morto a soli 22 anni a causa di una caduta nel giro di catalogna del 1999.
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Tour




Posts: 257
Registrato: Nov 2004

  postato il 24/11/2005 alle 21:16
I due fratelli Otxoa: Javier e Ricardo: Javier vincitore della tappa del Tour 2000 a Hautacam. Furono investiti in allenamento, Ricardo morì all'istante e Javier rimasto per un lungo periodo in coma ora partecipa a qualche gara per atleti diversamente abili
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Bernard Hinault




Posts: 1191
Registrato: Jul 2004

  postato il 24/11/2005 alle 21:55
Originariamente inviato da Gibo

I due fratelli Otxoa: Javier e Ricardo: Javier vincitore della tappa del Tour 2000 a Hautacam. Furono investiti in allenamento, Ricardo morì all'istante e Javier rimasto per un lungo periodo in coma ora partecipa a qualche gara per atleti diversamente abili


Infatti è stata una storia tragica dei 2 fratelli...

P.S. Bentornato Gibo!!!!

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Learco Guerra




Posts: 918
Registrato: May 2005

  postato il 24/11/2005 alle 22:15
Oltre a Santisteban, in una caduta al giro d'italia, anch'essa in una tappa in Sicilia (mi sembra nell'86 o poco lontano) morìil neoprofessionista dell'Atala Ravasio (entrambe morti probabilmente evitabili se allora fosse stato obbligatorio il casco). Sempre in quel periodo, ricordo un bravo scalatore, mi pare si chiamasse Cervato, che morì non in bicicletta, ma per una caduta in un burrone mentre camminava in montagna.

 

[Modificato il 24/11/2005 alle 22:18 by maglianera]

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 559
Registrato: Jul 2005

  postato il 24/11/2005 alle 23:12
Ciao a tutti.

Ho letto velocemente i post sopra ma mi è sembrato che non sia ancora stato ricordato il fratello di Gino Bartali, Giulio.

Forse per amore e compassione, forse perché era davvero così, Ginettaccio diceva spesso che il fratello era fortissimo, addirittura più di lui... Cadde in un burrone durante una corsa nel 1936 e morì tragicamente.

Altro campione deceduto recentemente è stato Thierry Claveyrolat, altrimenti noto come l'Aquila di Vizille, ottimo scalatore e vincitore della maglia a pois al Tour del 1990. Se non ricordo male cadde in depressione dopo aver causato la morte di una famiglia in un incidente stradale... una storia tristissima. Morì suicida a 40 anni il 7 dicembre 1999 (era nato il 31/3/'59).

 

____________________
Fu nel 1982 che capii. Odio le armi, ma la fucilata - quel giorno - mi fece innamorare.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 25/11/2005 alle 00:03
La scorsa estate ho visto una intervista sulla TVE a Javier Otxoa che corre in bicicletta nelle gare per atleti diversamente abili.
Era molto triste sentirlo parlare di suo fratello e delle grosse difficoltà che ha nella vita di tutti i gionri, ma quando pedalava sembrava quasi che tutto fosse come prima dell'incidente....

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 25/11/2005 alle 00:13
beh visto che non lo ha ancora menzionato nessuno
lo faccio io:
Gianni Dancelli zio del nostro grande Claudiodance.
la storia (bellissima) puo` essere letta qui:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3150

P.S.: nel racconto troviamo anche una caduta + coma di
Renato Bongioni che, fortunatamente, si riprendera`.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 25/11/2005 alle 08:06
Grazie Lando!
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 25/11/2005 alle 13:23
morris, visto che sei in linea, guardati, qualche post più in alto, la maglia della "s.c. a.fantini" nei primi anni ottanta.
ciao
claudio

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1420
Registrato: Jun 2005

  postato il 25/11/2005 alle 17:25
Seguivo, qualche anno fa, le vicende di Javier Ochoa e di suo fratello Ricardo. Storia tristissima purtroppo. Gli incidenti sulle strade a danno dei ciclisti andrebbero punite in ben altro modo !!! O perlomeno le assicurazioni dovrebbero tenere conto di tutti i danni riportati e provvedere al rapido pagamento !!! Dico questo perché mi è successo di recente di essere vittima di questi eventi e fino ad ora non mi hanno rimborsato quanto ho effettivamente speso tra riparazione (bici praticamente da buttare) e fisioterapista: una vergogna !!!


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 25/11/2005 alle 18:11
Renè Pottier, ricordato nel post di apertura di questo thread, trionfò nel Tour del 1906.
La sua fama è legata alla vittoria nel 1905 sul Ballon d'Alsace, il primo colle inserito in un Tour e sulla cui vetta venne innalzata, a suo ricordo, una stele commemorativa.
Fu anche ottimo pistard, stabilendo il primato mondiale del chilometro con partenza da fermo dietro allenatore , mancando per soli 40 cm. il record dell'ora.
Si suicidò nel 1907, per ragioni sentimentali , nella fabbrica di biciclette che portava il suo nome.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 25/11/2005 alle 18:39
Henry Pelissier venne ucciso con un colpo di pistola dalla sua compagna nel corso di un litigio, nel 1935.
Era il maggiore dei tre fratelli Pellisier : nato nel 1889, fu corridore completo, capace di imporsi su ogni terreno. La sua vittoria più importante fu il Tour del 1923.
Corse molto anche in Italia, vincendo ben tre edizioni del Giro di Lombardia (1911,1913,1920), la Milano-San Remo del 1912 , la Corsa delle Tre Capitali e la Milano-Torino del 1911.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 26/11/2005 alle 17:09
se non ricordo male anche Alberto Fernandez, secondo alla Vuelta del 1984 (per pochissimi seondi dietro Caritoux) e vincitore di 2 tappe al Giro nel 1983, morì tragicamente in un incidente stradale
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Parigi-Roubaix




Posts: 118
Registrato: Sep 2005

  postato il 28/11/2005 alle 10:38
Per Grimpeur:
sapevo che Claveyrolat era morto suicida qualche anno fa ma sei sicuro che la causa sia stata quella da te citata? Sai qualcosa di più preciso? All'epoca non mi pare ne avessero fatto cenno...è comunque una storia molto triste...

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 28/11/2005 alle 11:26
Tommy Simpson, morto sul Mont ventoux nel 1967, ufficialmente per collasso dovuto ad abuso di sostanze dopanti;

però secondo alcune voci autorevoli pare che il doping fosse una scusa per coprire gli errori, i ritardi e le carenze imputabili al soccorso medico.

Chi ne sa di più?

ciao

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Hugo Koblet




Posts: 401
Registrato: Oct 2005

  postato il 28/11/2005 alle 12:28
vorrei ricordare tra i tanti spagnoli deceduti in incidenti sulla strada antonio martin. classe 70, quella di pantani, era considerato il nuovo fenomeno delle corse a tappe. nel 93 a soli 23 anni arrivò 11° o 12°, non ricordo, al tour de france. morì nel febbraio del 94
 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 3308
Registrato: Aug 2005

  postato il 28/11/2005 alle 15:27
Una citazione anche per Lauri Aus,che correva per l'Ag2r e si era laureato anche campione nazionale estone,travolto e ucciso da un camionista ubriaco mentre si allenava sulle strade di casa,nel 2004 se non erro.
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Moreno Argentin




Posts: 375
Registrato: Nov 2005

  postato il 28/11/2005 alle 16:57
un ricordo anche per il kazako Kivilev

 

____________________
La bùca l'è mea straca
se la sà mea ad vaca(detto Ornavassese)
...ecco il pirata che getta via la bandana e scatta...(A.De Zan)
Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole...(full metal jacket)

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Professionista




Posts: 42
Registrato: Nov 2005

  postato il 28/11/2005 alle 17:30
Che tutto questo è bene trista...

Non sappevo che tanti ciclisti erano morti subito...

L'anno 2003 erà molto tragico...Finito per chi sapete in Febraio 2004...

Più mai questo!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Claudio Chiappucci




Posts: 335
Registrato: Oct 2005

  postato il 29/11/2005 alle 10:36
Originariamente inviato da Radja

Oltre a quella di Fabio Casartelli, altre tragiche che ricordo della storia moderna sono quella di Amilcare Tronca, di Andrei Kivilev, di Mirko Lauria, di Fabrice Salanson e di Alessio Galletti. Denis Zanette lo avete già nominato e quindi lo lascio fuori solo per questo motivo.


In particolare la morte di Mirko Lauria (prof nel 1999 con la Riso Scotti e nel 2000 con la Alexia, per poi tornare dilettante) è stata incredibile e assurda. Nel 2003 Lauria ha 26 anni ed ha smesso di correre l'anno precedente. A una riunione di parenti presso Pistoia, non vedendo rientrare lo zio, Mirko va a cercarlo nel suo orto e lo trova esanime in fondo a un pozzo che stava scavando. Scende nel pozzo per soccorrerlo e anche lui rimane fulminato da un filo elettrico scoperto. Per entrambi la morte è stata istantanea. Era la sera del 26 Agosto 2003.

 

____________________
The famous Sbrindolin hasta luego

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 29/11/2005 alle 16:52
Ricordo anche la tragica fine del belga Rudy Dhaenens, campione del mondo in Giappone nel 1990, morto in un incidente stradale pochi giorni prima del Fiandre di qualche anno fa, mi sembra che ci sia anche uan corsa intitolata al suo nome.
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage
Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
1.4534779