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Autore: Oggetto: BS-Cose interessanti

Livello Jaques Anquetil




Posts: 996
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/11/2005 alle 19:00
Nell'ultimo Bs C'è un intervista dell'ottimo Tony lo Schiavo a Renato di Rocco Presidente della Federazione Italiana.
Fra le varie domande sulla vecchia presidenza sciagurata di Ceruti ho trovato una risposta che mi ha lasciato un'po perplesso..
Riporto il Testo.....
Lo Schiavo."Molti,in giro si lamentano una riduzione dei controlli antidoping."
Di Rocco"..........noi abbiamo verificato che in passato i controlli si concentravano su alcune società e molte altre godevano di una totale impunità.Questo meccanismo non esiste più. Anzi abbiamo assolutamente delegato questi controlli ad un terzo ente......"

Comé!!!!!!!!!!!!! alcune società non venivano mai controllate ed altre si....
Bravo Ceruti complimenti....
Vorrei un vostro parere.

 

____________________
esiste doping.... dove esiste
antidoping...

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/11/2005 alle 20:05
Nell'intervista di BS, ma anche in ogni altra occasione, Di Rocco attacca ferocemente la gestione di Ceruti, in particolare riguardo agli aspetti finanziari.
Sembrerebbe infatti che la precedente gestione abbia lasciato grande confusione e un enorme buco nei bilanci. Un esempio è quello dei premi per Atene 2004, promessi ma mai stanziati e dunque consegnati.

 
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Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 17/11/2005 alle 23:04
non so come di rocco riuscirà a gestire la federazione ma sicuramente farà meglio di ceruti, la sua presidenza è stata a dir poco nefasta per il ciclismo italiano, abbiamo perso peso politico a livello internazionale e ci ha lasciato in eredità un buco da 5 milioni di euro.
speriamo di rocco riesca a risanare la situazione circondandosi di persone competenti, rilanciando la pista, valorizzando i giovani e, soprattutto, attuando una seria politica di lotta al doping, senza guardare in faccia a nessuno e senza "crocifiggere" nessuno!

 
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Livello Gino Bartali




Posts: 1332
Registrato: Mar 2005

  postato il 18/11/2005 alle 09:25
Originariamente inviato da W00DST0CK76

speriamo di rocco riesca a risanare la situazione circondandosi di persone competenti, rilanciando la pista, valorizzando i giovani e, soprattutto, attuando una seria politica di lotta al doping, senza guardare in faccia a nessuno e senza "crocifiggere" nessuno!


Da tuttobiciweb

Il "Progetto Scuola Ciclismo" rischia di scomparire. L'allarme arriva da Giuseppe Ardigò, presidente del Comitato Provinciale di Milano della FCI, nonchè ideatore del progetto di educazione stradale ed all'uso della bicicletta rivolto ai ragazzi e ragazze della scuola elementare. Dopo aver introdotto il ciclismo in numerose sezioni didattiche della provincia di Milano e non solo, dopo tanti sacrifici, dispendio di ore e di liquido monetario, la Federazione Ciclistica Italiana pare intenzionata a chiudere la sponsorizzazione al programma di promozione. L'iniziativa di Ardigò aveva consentito al ciclismo di entrare in 185 classi di 48 scuole elementari, con il coinvolgimento di 5000 alunni circa. Una vera e propria manna per l'attività giovanile sempre alla ricerca di nuovi adepti e sempre più difficili da reclutare. L'idea di Ardigò ha sicuramente portato benefici a tutto il movimento del pedale, che ricordiamolo, è basato sull'attività dei giovani e non certo dei cicloamatori. Insomma, una promozione di tale portata meritebbere più rispetto e maggiore considerazione da parte di chi governa il nostro ciclismo. E' incredibile che tutto ciò passi inosservato e che i nostri massimi dirigenti non comprendano l'importanza e la validità di questa situazione. Così Ardigò è costretto a rimboccarsi le maniche e spingersi personalmente alla ricerca di nuovi proventi, che in questo caso gli consentirebbero di portate avanti un impegno valido e concreto.

 

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http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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