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Autore: Oggetto: Erik Zabel

Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 03/11/2005 alle 15:57
Erik Zabel in coppia con Aldag ha vinto la sei giorni di Dortmund, tanto per far capire a tutti che è ancora un campione. Un grande atleta, un grande uomo, un vero signore. E lo ha dimostrato anche nelle tante sconfitte subite, io l'ho visto da vicino sul podio di Verona abbracciare Freire con il sorriso sulle labbra, mentre Paolini era visibilmente contrariato e non felice di trovarsi su un podio mondiale accanto a due grandi. Anche Petacchi, futuro capitano di Zabel, dovrebbe sentirsi onorato di correre al suo fianco invece di considerarlo un qualsiasi gregario del suo treno 2006.

 

[Modificato il 27/09/2006 alle 11:05 by Andrea_Web]

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 03/11/2005 alle 16:01

sono il primo a dire quanta ammirazione ci vuole per quest'uomo! se tutti fossero come lui...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 16:02
Sì,

"riciclo" un messaggio mandato ad alcuni amici dopo l'ultima Parigi-Tours.

Zaaaaaabel!
Oppure, come sul solitamente compassato sito "cycling4all": winner - yes !! Erik Zabel.

O ancora: Parigi-Tours (nel 1994, con Cipollini 4° e Jalabert 8°), 2 tappe al Tour (1995), 2 tappe e classifica a punti al Tour (1996), Milano-Sanremo, 3 tappe e classifica a punti al Tour (1997), Milano-Sanremo e classifica a punti al Tour (1998), classifica a punti al Tour (1999), Milano-Sanremo, Amstel Gold Race, 1 tappa e classifica a punti al Tour, Coppa del Mondo (2000), Milano-Sanremo, 3 tappe e classifica a punti al Tour, Cyclassics di Amburgo, 3 tappe alla Vuelta (2001), 1 tappa al Tour, classifica a punti alla Vuelta (2002), 2 tappe e classifica a punti alla Vuelta, Parigi-Tours (2003), classifica a punti alla Vuelta (2004), Parigi-Tours (2005).

In periodo di supervelocisti campioni del mondo, l'arcobaleno delle vittorie di Zabel è uno dei più ampi, colorati e nitidi. Chi ama Zabel per le vittorie, poi, non può che adorarlo per la sportività con cui non si è mai sottratto alle foto a fianco (e spesso dietro) a velocisti più forti e/o con più squadra e/o con più scatto di lui (a cominciare da Cipollini, McEwen, Petacchi, ma non pochi altri), ma senza la sua straordinaria capacità di esserci sempre.

D'accordo: Zabel avrà perso una marea di volate da Cipollini, McEwen, Petacchi. Ma provate a pensare a quante Sanremo ha vinto in faccia a Cipollini, e alle Parigi-Tours vinte in faccia a Petacchi a McEwen.
Uno degli aspetti più straordinari di Zabel è proprio nella sua capacità di vincere le corse che contano, anche battendo i suoi abitualmente più forti avversari.

In questo, il confronto fra lui e gli altri grandi velocisti dei suoi tempi è illuminante:
Tappe nei grandi Giri: Cipollini 57, Petacchi 40, Zabel 17, McEwen 16.
Tappe al Tour: Cipollini e Zabel 12, McEwen 8, Petacchi 4.
Classiche (mondiale compreso): Zabel 9, Cipollini 5, Petacchi 1, McEwen 0.
Classiche diverse (mondiale compreso): Zabel 4, Cipollini 3, Petacchi 1, McEwen 0.

p.s. Riscriveremo queste classifiche nel 2010, inserendo un giovane belga, un certo Tom Boonen ...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 20:37
Non c'è dubbio che in questi anni Zabel abbia rappresentato lo stereotipo di corridore vincente, bravo e pure simpatico alla gente...con gesti come quello che ha fatto a Verona (e che ha descritto Sbrindolin), uno così non può che piacerti.
A me poi piace perchè corre tanto durante l'anno, e non si fossilizza su poche corse come tanti (troppi) corridori fanno oggi. L'unica volta che gli ho tifato un po' contro è stato alla Sanremo di non mi ricordo quale anno... più che altro, speravo la lasciasse vincere a qualche suo collega, visto che il tedescone ne aveva già portate a casa 3!

Peccato gli resti così poco ancora da dare... ma sicuramente merita un cenno, e un applauso!

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 20:50
Zabel è un vero grande. Le maglie verdi ai giri contano a qualificare la serietà del corridore, che non faceva le dieci tappe in linea del tour, poi tornava a casa....
Zabel è un vero protagonista di questi 10 anni. Bravo.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 03/11/2005 alle 21:11
concordo in pieno

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 03/11/2005 alle 21:24
Parole sante... Zabel è uno dei corridori che più stimo, e sono stato contentissimo quando l'ho visto vincere a Tours, dopo una stagione in cui non aveva ottenuto granché ma nonostante questo non si era mai arreso...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 23:06
un grandissimo.
e spero che non abbia ancora finito
ciau
mestatore

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 04/11/2005 alle 00:54
Riscriverò qui cose già dette, sed repetita iuvant:
Zabel, fra i velocisti, non ha la progressione di Cipollini.
Zabel, fra i velocisti, non è forte in salita come Freire, il quale ha anche doti di resistenza eccezionali.
Zabel, sempre fra i velocisti, non ha lo spunto di McEwen.
Zabel, fra le ruote veloci, non ha mai avuto il treno di Petacchi.
Zabel non ha nemmeno il talento e la versatilità di Valverde.
Ma allora...perchè ha vinto più corse di pregio di tutti questi?
Risposta: Zabel c'è sempre, non manca mai. Freire è fortissimo, ma per lunghi mesi dell'anno non si vede. Cipollini quante volte si è visto alla Parigi Tours? Valverde in quante classiche, al di fuori del mondiale, lo abbiamo visto? Petacchi, dopo il mondiale, dove è stato?
La grande forza di Zabel è che corre da febbraio ad ottobre, è fondamentalmente un piazzato...ma è sempre costante sui sui livelli. Quando gli altri sgarrano...lui vince e, se in una stagione può sembrare che abbia vinto poco, quando facciamo la somma delle vittorie nel corso degli anni...si scopre che non sono affatto poche.

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 04/11/2005 alle 00:57
A mio parere Zabel è stato insieme a Jalabert il corridore con maggior sportività e fair-play dell'ultimo decennio. Di Jalabert in particolare ricordo un episodio alla vuelta che vinse, nella tappa di Sierra Nevada
andò a riprendere da solo il tedesco in fuga ma ormai al limite delle forze(Henn, Heppner o un altro Telecom, non ricordo bene) e praticamente lo condusse all'arrivo lasciandogli la tappa.
Sono anche questi i gesti che fanno un campione, emozioni che solo uno
sport come il ciclismo sa regalare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2005 alle 01:09
Ti riferisci alla vuelta del 95 ..il tedesco era Dietz. Grande gesto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2005 alle 08:58
caro jan,
ricordo benissimo quel giorno in quella vuelta corsa da dominatore da jaja.
quel giorno mi innamorai del grande di mazamet,
ciao
gianni

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 04/11/2005 alle 09:00
Grandissimo Zabel, ho esultato per la sua vittoria a Tours! E' vero, anhe a me piace perchè corre tanto. E poi è un esempio di professionalità e di dedizione incredibile. Qualcuno di voi maestri sarà più preciso ma ricordo che qualche anno fa per vincere alla Sanremo si era presentato sulla linea di partenza con qualcosa tipo 20.000 km nelle gambe...
 
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  postato il 04/11/2005 alle 09:17
Originariamente inviato da janjanssen in un altro Thread

Il gesto più nobile che ho visto fare in bicicletta, è stato alla Vuelta del 95, quella dominata da Jalabert. Nella dodicesima tappa , che terminava in sierra nevada, lunghissima fuga di Dietz, della Telekom. I big si danno battaglia e Jaja già in maglia Amarillo, ma tutt'altro che al sicuro da Olano (una lunga cronometro li attendeva ancora) secondo in classifica raggiunge Dietz ai 700 metri. Il tedesco era cotto. Jaja si è fermato, facendo vincere l'esausto tedesco in fuga da oltre 200 km. Lo scortò alò traguardo, anticipando Olano di soli 5". Mise insomma a repentagliop il giro per fare vincere un atleta di un'altra squadra autore di una fuga lunghissima.
Jaja poi staccò Olano ancora, vincendo con largo margine la sua unica Vuelta, ma quel gesto di grande cavaliere, che non ricordo fatto da nessuno (almeno visto da me...) mi ha fatto avere sempre un occhio di riguardo per Jalabert, gandissimo uomo prima che grande campione. Molti altri avevo visto fare vincere compagni di fuga, o compagni di squadra preziosi come Bernaudeau sullo stelvio (Il Tasso....), ma un fuggiasco della prima ora, evitando di guadagnare secondi preziosi rispetto agli avversari per la generale, mai l'ho visto fare.
Très encantè messieur Jalasbert!

 

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  postato il 04/11/2005 alle 10:08
Zabel ha dimostrato di essere uno dei corridori piu forti di questo decennio e le sue vittorie lo dimostrano, mi sembra inutile fare paragoni con Petacchi Cipollini McEven ecc, lui è un corridore diverso e uno molto regolare sta sempre li pronto a non farsi sfuggire l'occasione e un "cagnaccio" se sbagli un attimo ti punisce, a me e questo che piace non e un Petacchi dove ti aspetti sempre la vittoria, Zabel se la suda tutta e alla fine ha dimostrato che correndo da marzo a ottobre i grandi rusultati arrivano ha un palmares da fare invidia a tanti 4 sanremo 3 parigi tours maglie verdi al tour tappe in tutte le corse
complimenti Erik

 
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  postato il 04/11/2005 alle 10:10
Originariamente inviato da lolloso

...tappe in tutte le corse.


In realtà, mi pare gli manchi una tappa del Giro d'Italia...

...ma, ovviamente, è solo per precisare, mica per sminuire...

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 04/11/2005 alle 15:40
Originariamente inviato da janjanssen

Ti riferisci alla vuelta del 95 ..il tedesco era Dietz. Grande gesto.


Nel ciclismo a volte emoziona più un gesto di fair-play che un gesto atletico. Come scordare ad esempio Riis nel tour del 96 che alza la mano allo sconfitto Indurain a Pamplona, onorandolo davanti alla sua gente.
Questo e tanti altri episodi rendono unico questo grande sport.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2005 alle 18:05
i primi anni in cui fece il Tour, Zabel era un velocista al livello di Cipollini: altro che McEwen. E' stato l'unico capace (forse con Minali e Quaranta) di battere il Re Leone al top; poi migliorando in salita ha perso un pò di spunto veloce. Se avesse fatto la scelta di Cipollini (rimanere un velocista puro) avrebbe vinto almeno una quarantina di tappe nei grandi giri, ma certamente non avrebbe vinto le 4 Milano-Sanremo, l'Amstel Gold Race e la Coppa del Mondo

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 04/11/2005 alle 18:11
credo che se si fosse dedicato unicamente alle volate di gruppo avrebbe vinto di più, ma non come supermario. Però io per 4 sanremo...ne darei indietro non 100 tappe in grandi giri, ma pure 1000.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 16:48
guarda, io ricordo Zabel al Tour contro Cipollini nel biennio 96-97: se allora Mario in volata era da 10 Erik valeva almeno 9,5. Aveva uno scatto letteralmente impressionante, sui primi 10 metri di una volata era capace di prendere una bicicletta a tutti. Abdujaparov, Baffi, Bljlevens, Leoni, Steels, McEwen hanno battuto Cipollini ma hanno sempre dovuto sfruttare qualche errore del toscano: Zabel in quegli anni è riuscito a batterlo anche quando Mario non sbagliava nulla. Riguardo alla sua serietà e professionalità, mi sarebbe piaciuto vedere Ullrich allenarsi come lui: probabilmente le ultime 7 maglie gialle sarebbero finite in Germania piuttosto che negli USA.
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 05/11/2005 alle 18:40
Infatti... secondo me Zabel aveva molto meno talento di Ullrich ma grazie alla sua dedizione ha ottenuto successi complessivamente più prestigiosi del connazionale. Jan e Erik in questo sono proprio il diavolo e l'acqua santa

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 19:04
più prestigiosi direi di no: il Tour, la Vuelta, il Tour de Suisse, l'Olimpiade ed i due titoli mondiali a cronometro valgono più delle 4 Sanremo, 3 Parigi-Tours, 3 GP di Francoforte, Amstel Gold Race, Amburgo e Coppa del Mondo. Però mentre Zabel ha sfruttato al 100% (e forse anche di più) le qualità che Madre Natura gli ha fornito, Ullrich le avrà sfruttate si e no al 40%: con Bugno, secondo me, è il corridore che ha vinto di meno in rapporto al proprio talento.
 
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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 05/11/2005 alle 21:44
anch'io mi associo ai complimenti x questo grande campione, un vero "signore" del ciclismo, spero la prossima stagione possa regalargli tante soddisfazioni, magari una bella classica del nord.
credo che stando in squadra con lui petacchi possa imparare ancora molte cose.
grande erik!!!

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 06/11/2005 alle 00:41
La grandezza di Zabel si vede anche dal fatto che in Germania è molto più amato di Ullrich. Negli anni d'oro Erik è stato più volte eletto sportivo tedesco dell'anno precedendo addirittura Schumacher e i calciatori.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2005 alle 13:39
Dalla Gazzetta di oggi, intervista a Petacchi (meglio quella di Raf Benson) e Zabel:

"Una corsa che prima o poi volete fare?"
Zabel: "La Freccia Vallone. Mai fatta, nel 2006 sarà la mia prima volta. Quando smetterò di correre, vorrei diventare un opinionista televisivo. Ma senza Freccia Vallone, che opinioni potro avere?"


 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/12/2005 alle 14:04
Grande Zabel, un corridore da febbraio a ottobre come ormai si contano sulle dita di una mano!
Forse ha perfino esagerato nel gareggiare, bruciandosi un po' prima del tempo. Gli auguro di vivere a 35 anni la migliore stagione della carriera, come un certo Cipollini, per far abbassare la cresta al nostro Petacchi che ne ha un po' bisogno.

PS: Petacchi, prima di chiedere a Zabel di tirarti la volata, pensa alle 4 Sanremo che ha vinto. Forse sarai tu a tirarla a lui!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2005 alle 14:33
Zabel come tanti del resto ha l'unico neo del mondiale, e in questo caso secondo me vale doppio rispetto a un Van Pettegem per fare un nome, perchè lui + di una volta poteva vincere allo sprint, per il resto io l'ho già definito uno che insieme a Ullrich ha mandato in orbita il ciclismo tedesco, al pari o forse meglio di Altig...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 14/12/2005 alle 15:43
Sarei felice di vedere Petacchi tirare la volata a Zabel: sarebbe bello rivedere Zabel superiore a Petacchi e questi costretto a sacrificarsi per lui. Forza Erik!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 04/02/2006 alle 13:44
Su BS di febbraio c'è un'intervista a Zabel... che personaggio!
Un corridore veramente innamorato della bici, serio ma capace anche di non prendersi troppo sul serio.


antonello64
postato il 05/11/2005 alle 19:04
più prestigiosi direi di no: il Tour, la Vuelta, il Tour de Suisse, l'Olimpiade ed i due titoli mondiali a cronometro valgono più delle 4 Sanremo, 3 Parigi-Tours, 3 GP di Francoforte, Amstel Gold Race, Amburgo e Coppa del Mondo. Però mentre Zabel ha sfruttato al 100% (e forse anche di più) le qualità che Madre Natura gli ha fornito, Ullrich le avrà sfruttate si e no al 40%: con Bugno, secondo me, è il corridore che ha vinto di meno in rapporto al proprio talento.


Mi spiace ma non sono d'accordo: Jan è da anni che butta via le sue stagioni, perchè almeno potrebbe avere la furbizia di sfruttare la gamba del Tour e provare a vincere Amburgo, San Sebastian, Zurigo, il Lombardia, il Mondiale.
Escluso il 2003, negli anni passati ha speso i mesi da gennaio a luglio per dimagrire (con la parentesi vergognosa del Giro 2001: non si tratta la corsa rosa alla stregua di un centro dimagrimento!), al Tour non ha mai lottato (a parte il 2003, l'ultimo attacco serio è datato 2000!).
Zabel ha sempre "guadagnato lo stipendio", lottando su tutti i fronti.
I trofei di Ullrich hanno già le ragnatele: Zabel fra un po' metterà un annuncio su Cicloweb per cercare un garage dove mettere i suoi.

Concludo dicendo: l'avere ottenuto poche vittorie rispetto al proprio potenziale, specie in un corridore che ha subito veramente pochi infortuni seri (ha perso una stagione - 2002 - e mezza - 1999 - per problemi al ginocchio, e basta) e che ha avuto sempre degli squadroni a disposizione, è un'aggravante e non una scusante.

 
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Livello Francesco Moser




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  postato il 05/02/2006 alle 20:18
Zabel...secondo me è un grandissimo corridore...anzi è il migliore..

nonostante l'età è ancora lì sempre piazzato nei primissimi anche nelle gare di rilievo...

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2006 alle 21:30
Letta l'intervista a Zabel su BS.

So di ripetermi, ma

Zabel è uno dei migliori ciclisti in circolazione da vari anni a questa parte (il migliore? Forse).
E per migliore intendo forte, bravo, umano, intelligente, e quant'altro.
La persona che vorresti avere nella tua famiglia (di quanti dei "nostri eroi" lo diremmo così a cuor leggero?).

Volevo riportarvi qualche frase dell'intervista, e ne avevo in mente una, poi un'altra, un'altra ancora ... insomma, se c'è un mese in cui BS vale i 5 euro, è questo.
Fra l'altro, che io mi ricordi, è una delle prime (la prima?) lunga intervista a Zabel.

In bocca al lupo per il 2006, vecchio e grande Erik!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2006 alle 19:15
Zabel: corro ancora per due anni

Erik Zabel non si arrende: il 36enne tedesco ha appena sfiorato la maglia iridata, finita sulle spalle di Paolo Bettini. A Salisburgo ha ottenuto la medaglia d'argento e l'ennesimo piazzamento di una carriera lunghissima e ricca soprattutto di vittorie: 196 in 13 anni di professionismo. Tantissime, ma avrebbero potuto essere ancora di piu'. Il trionfo mondiale sarebbe stato l'epilogo ideale. Invece, a Salisburgo, negli ultimi 100 metri e' spuntato Bettini. «E' spuntato Bettini e io continuo a gareggiare altri 2 anni», dice Zabel, che prova a superare la delusione con una puntata all'Oktoberfest a Monaco di Baviera. «Prima della corsa avevo promesso a mio figlio che, se avessi vinto, avrei avuto piu' tempo da dedicargli. Avrei portato la maglia arcobaleno fino alla Parigi-Tours», in programma l'8 ottobre, «poi avrei lasciato tutto». E adesso? «Adesso coltivero' la mia passione per altri due anni. Rispettero' fino in fondo il mio contratto che scade nel 2008'».

(fonte:tuttobiciweb.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2006 alle 19:19
Questo post dimostra che in questo forum ce ne sono di persone coerenti, ma io vi rivolgo nuovamente la domanda:
se Zabel ieri fosse arrivato secondo dietro a Valverde, Bulbarelli avrebbe detto le stesse belle parole del tedesco?

 

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Livello Tour




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  postato il 25/09/2006 alle 19:51

La strepitosa prova mondiale di Erik Zabel ancora una volta dimostra, se ce ne fosse bisogno, l'enorme, invidiabile, quasi unica, professionalità ed amore nei riguardi del ciclismo di questo corridore. E' l'unico straniero per cui tifo veramente, interprete di un ciclismo antico, ma attuale, che esalta, al di là della vittoria o della sconfitta, la sofferenza, la voglia di stupire ancora e di gareggiare anche per gli altri e per un'obiettivo. Non per niente Zabel è stato quest'anno il gregario di Petacchi. E corridori come lui, Baldato, Petito, Zanini, continueranno ad essere esempi per tutti.....

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 27/09/2006 alle 11:03
Originariamente inviato da riddler

Questo post dimostra che in questo forum ce ne sono di persone coerenti, ma io vi rivolgo nuovamente la domanda:
se Zabel ieri fosse arrivato secondo dietro a Valverde, Bulbarelli avrebbe detto le stesse belle parole del tedesco?


Il Bulba, con tutti i difetti che ha, ha sempre speso belle parole per Zabel, anche in tempi non sospetti e anche quando vinceva, battendo gli italiani...anche perchè obbiettivamente, a meno di motivate antipatie personali, la vedo dura parlare male del vecchio Erik!!

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/09/2008 alle 12:20
A quanto pare a fine anno Zabel si ritira, in passato ho avuto parole di elogio nei suoi confronti, di certo in questi ultimi anni non posso dire lo stesso..
Vedete non tanto per quanto ha fatto, quanto per il fatto, secondo me, che non ha avuto senso in questi anni correre dopo aver rivelato di avere assunto epo, l'età ce l'aveva, sono stati condannati altri corridori per questo, per me sarebbe stato + dignitoso un ritiro...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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  postato il 26/09/2008 alle 12:26
Erik Zabel



Originariamente inviato da tonymontana

MILANO, 26 settembre 2008 - Terminati i Mondiali di Varese, Erik Zabel dirà basta. Lo sprinter tedesco infatti si ritirerà la prossima settimana dal ciclismo professionistico. L'annuncio è stato dato dal suo team, Milram. L'ultima gara prima dell'addio sarà quella del 3 ottobre a Muenster, in Germania.
COMUNICATO - "Mi sono diverito molto a correre quest’anno - riporta il sito della Milram- e mi sono battuto contro i più forti del mondo. Non so cosa avrei potuto fare correndo per un'altra stagione, ma credo che sia arrivato il momento giusto per chiudere. L’ultima corsa la disputerò in Germania il 3 ottobre, sarà lo Sparkassen Münsterland. Voglio ringraziare tuti i compagni, i colleghi, i tecnici, il personale e gli amici che ho incontrato in sedici anni di professionismo. E naturalmente la Milram che mi ha aiutato in un momento molto difficile per me". Il commento del suo team: "Con l’addio di Erik non solo la Milram ma tutto il mondo dello sport perdono un atleta esemplare - ha detto il manager della società tedesca Gerry van Gerwen - Noi auguriamo ad Erik una carriera ugualmente emozionante in futuro, con la speranza che resti nel mondo del ciclismo".
CARRIERA - Zabel diventa professionista nel 1992 e l'anno seguente passa al Team Telekom (precursore della T-Mobile) come velocista ufficiale della squadra. Molti ricordano i suoi numerosi testa a testa con Mario Cipollini e le sue tre maglie verdi (premio per la classifica a punti), conquistate al Tour de France (dal '96 al 2000 e nel 2001). Quattro i successi nella Milano-Sanremo ('97-'98-2000-2001) e una Coppa del Mondo (2000) in bacheca. Nel suo palmarès anche 12 vittorie di tappa al Tour, 7 alla Vuelta, 3 Parigi-Tours e una Amstel Gold Race.

gazzetta.it

un corridore magnifico, vincente, poliedrico, un "velocista" in grado di vincere una coppa del mondo la dice lunga sulle qualità di questo grande interprete delle due ruote, oltre alle 4 sanremo [incredibile]. da bambino lo tifavo quasi come cipollini.
ciao erik e grazie di tutto.




Originariamente inviato da riddler

Io ho ripreso un post precedente, ma il pensiero non cambia...
Ha confessato? E a che pro? Per svuotarsi la coscienza e continuare a correre?



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/09/2008 alle 10:22
Grande dispiacere per il ritiro di Erik, uno dei più grandi e costanti campioni di sempre, un professionista serissimo, competitivo da gennaio a dicembre, spero che molti corridori prendano esempio da lui.






ah se domani vince sono contento, se lo meriterebbe davvero. Anche se le possibilità sono pochissime.

 
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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 28/09/2008 alle 19:47
significativo l'abbraccio tra lui e bettini ricorda van petegem e museeuw
 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 29/09/2008 alle 00:18
Salutiamo un altro grande

 

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Livello Tour




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  postato il 29/09/2008 alle 00:56
Originariamente inviato da Bartoli

Salutiamo un altro grande


Salutiamoli...
come anche loro han salutao oggi...
la prova era questa del saluto allora.




la fonte sta qui.
http://cache.daylife.com/imageserve/0fhqfwr2ce1bx/340x.jpg

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 03:15
Quando un grande campione come Erik Zabel si ritira rimane sempre un velo di tristezza. Ma d'altronde anche i grandissimi devono arrendersi all'incedere del tempo.
Erik è stato un corridore immenso, uno dei pochi ciclisti attuali in grado di essere competitivo dalla Milano-Sanremo alla Parigi-Tours, passando per le classiche del nord, Tour, Vuelta e mondiali. Senza dimenticare l'impegno profuso nelle sei giorni.
Bellissimo l'abbraccio con Bettini negli ultimi metri del mondiale odierno. Anche a me ha ricordato quello tra Museeuw e Van Petegem.

Grazie Erik.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 08:40
Si ritira Zabel, un grande campione che ha vinto molto grazie alle sue doti di fondista e di tenuta sulle salite, rispetto ai velocisti puri. Ha avuto una lunga carriera nonostante ha sempre corso molto (quest'anno giro tour e vuelta) e si è sempre allenato molto soprattutto per arrivare pronto alla Sanremo. Alla fine non si è logorato ma era nell'aria che questo sarebbe stato il suo ultimo anno. Forse nella sua carriera gli manca un mondiale che in almeno 3 occasioni poteva vincere ma la sua volata non è stata all'altezza.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Tour




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  postato il 29/09/2008 alle 10:38
Gran corridore
Complimenti alla sua carriera ed alla sua costanza.

 

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...SONO ARRIVATO AL PUNTO CHE OGNI VITTORIA E' UN DUBBIO...



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 10:45
Originariamente inviato da Salvatore77
Forse nella sua carriera gli manca un mondiale che in almeno 3 occasioni poteva vincere ma la sua volata non è stata all'altezza.


Beh hai detto niente! Le occasioni le ha avute: ha perso in volatone di gruppo contro ad esempio Cipollini a Zolder, ha perso volate a tre come a Salisburgo, a mio modo di vedere qualche rimpianto ce l'ha...

 

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