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Autore: Oggetto: LE SALITE PIU' DURE D'ITALIA - IMMAGINI

Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/11/2005 alle 00:11
PRIMO POSTO: SCANUPPIA - MALGA PALAZZO (7,5 Km al 17,6% di media)












 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/11/2005 alle 00:13
SECONDO POSTO: EDELWEISS (7,2 Km al 14,6%)

 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/11/2005 alle 00:17
TERZO POSTO: ALPE FUORI (9 Km al 13,4%)





 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/11/2005 alle 00:19
QUARTO POSTO: SAN GENESIO / EDELWEISS (6,9 Km al 15,3%)



 

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Mauro Facoltosi
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 01/11/2005 alle 01:07




Questa è Capraga!

 

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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 01/11/2005 alle 14:05

Alpe Rossombolmo (mt. 1582)
da Ornavasso









Località di partenza:
Ornavasso, bivio per santuario del Boden mt. 213
Località di arrivo:
Alpe Rossombolmo, mt. 1582
Lunghezza:
km. 13,160
Dislivello:
1368 mt
Pendenza media:
10,4 %
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt):
30 %
Stato del manto stradale:
Buono sino al km. 7,5: al limite della praticabilità il tratto finale, con buche che assomigliano più a voragini, pericolosissime in discesa dove occorre prestare la massima attenzione. Viste le pendenze del tratto conclusivo vi consiglio caldamente una sana e robusta MTB per questa salita....
Attenzione anche al traffico: nei giorni feriali è inesistente ma durante il week end può essere fastidioso e pericoloso, vista la ristrettezza della carreggiata.
Eventuali deviazioni che si possono compiere:
Prima di affrontare la deviazione per Cortevecchio conviene salire sulla strada principale sino al santuario del Boden, distante poche centinaia di metri.
Eventuali suggerimenti per la visita:

Data della ricognizione:
20 ottobre 2002

La salita nel dettaglio

Nella mia ultima ricognizione, risalente a due anni fa, avevo catalogato questa salita col nome di Alpe Scirombei: allora ritenevo che l'asfalto finisse lì, ma in realtà ero stato tratto in inganno da un breve tratto sterrato che mi aveva fatto desistere dal proseguire: Dietro segnalazione di alcuni conoscenti - primo fra tutti l'amico centocollista ticinese Andrè Rudaz - ho invece saputo che l'asfalto prosegue ben oltre, sino a raggiungere l'isolato alpeggio di Rossombolmo, sopra Cortevecchio. Ho quindi deciso di effettuare una nuova ricognizione, dalla quale è venuto fuori un profilo altimetrico da capogiro. Dati alla mano, questa salita ha un coefficiente di difficoltà che la colloca a livello del monte Zoncolan, considerato all'unanimità la salita più dura in Italia!
Ben difficilmente però riuscirete a rimanere in sella con una specialissima nel "chilometro maledetto" (pendenza media del 19%) che precede le baite di Schirombey. Vi aspettano rampe con pendenze del 30%, dove francamente il concetto di ciclabilità diventa quasi ridicolo. Se qualcuno riesce nell'impresa è pregato di avvisarmi: avrà una bevuta gratis assicurata, assieme ai miei complimenti naturalmente!!


Si parte dal centro di Ornavasso, subito dopo il ponte sul torrente Riale San Carlo, dove si segue la strada che procede rettilinea e parallela al torrente stesso: si raggiunge la bellissima parrocchiale di San Nicolao con uno svettante campanile che domina la cittadina, e quindi il grandioso complesso seicentesco della Madonna della Guardia, rimasto però incompiuto ed attualmente oggetto di lavori di restauro: da qui in poi la strada, stretta e tortuosa, entra a tratti nel bosco, con pendenze già discrete, attorno al 9%. Duecento metri prima del santuario del Boden (km. 2,8 mt. 452) si deve prendere a destra il bivio recante le indicazioni per l'alpe Cortevecchio: un cartello ci avvisa che la strada non è collaudata e che sono in corso lavori di sistemazione.
Da questo punto la strada entra nel fitto bosco (in prevalenza castagno), garantendo completa protezione ed ombra al ciclista. In questa stagione (ottobre...) la sede stradale è letteralmente tappezzata di foglie, ricci e castagne: una poltiglia pericolosa in caso di pioggia o asfalto umido poichè riduce di molto l'aderenza. Saliamo dunque timorosi, ci aspettiamo subito pendenze da capogiro ed invece troviamo un ottimo asfalto, appena rifatto, e pendenze tutto sommato abbordabili, attorno al 9-10% ma con numerosi seppur brevi tratti in prossimità dei tornanti dove si può ampiamente respirare: l'ambiente è selvaggio e solitario, ben difficilmente si incontra anima viva da queste parti al di fuori delle giornate festive. Si oltrepassano alcuni gruppi di belle baite ristrutturate dai proprietari che mantengono viva la tradizione di salire "in alpe" nelle giornate festive e per le ferie: rari i tratti ove la sede stradale si libera dal bosco. Uno di questi in prossimità dell'Alpe Bacco (km. 5,6 - mt. 735) da cui si scorgono ottime vedute sulla sottostante piana del Toce, con il Montorfano e gli aspri Corni di Nibbio che fanno da sentinella all'area protetta del Parco Nazionale della Val Grande.
Un breve tratto quasi pianeggiante precede le baite di Bedomye ( km. 7 mt.880, fontana): altri 500 metri e le condizioni dell'asfalto peggiorano sensibilmente. La sede stradale diventa molto stretta, rendendo problematico l'incrocio con un altro veicolo: la carreggiata è deformata dall'azione del gelo invernale e costellata di buche, detriti e pietroni.
Ci avviciniamo al punto chiave della salita: tra il km. 8 ed il km. 9,5 dobbiamo superare un dislivello di 250 metri. Ma non è tutto: tra il km. 8,5 ed il km. 9,5 la pendenza media è del 19% con numerose rampe al 30%. Sicuramente il tratto di strada asfaltata più ripido che abbia mai percorso!!! Si fa fatica a tenere la ruota anteriore aderente al terreno e credo di non avere mai raggiunto velocità così ridicole in sella ad una bici: 4 km/h !! Sarebbe molto più saggio scendere e procedere a piedi, ma l'orgoglio del ciclista prende il sopravvento e così proseguo in questo stillicidio di rampe e tornantini.
Un breve tratto che ci sembra pianeggiante dopo tanta fatica (in realtà è al 12%..) ci conduce alle baite di Schirombei (km. 9,75 - mt. 1249), ove si trova un rifugio alpino, aperto però solo la domenica e ad agosto).
Ci attende ora un tratto di strada particolarmente dissestato, ove l'asfalto non è che un lontano ricordo: ma è un tratto breve, dalle pendenze modeste, che si inoltra nel fitto sottobosco sino a raggiungere le baite di Pogalti (km. 10,3 mt. 1284) dove il manto stradale ritorna in discrete condizioni. Un tratto tutto sommato abbordabile (pendenze attorno al 9%) ci porta all'alpeggio Corte Mezzo (km. 11- mt 1340-fontana), in bellissima posizione panoramica: giusto il tempo di rifiatare ed ecco profilarsi un nuovo segmento di strada "verticale", con pendenze nuovamente prossime al 30% nei pressi del tornantino posto al km. 11,5. Ma ormai ci abbiamo fatto il callo e proseguiamo stoicamente, ben consci che la meta è ormai vicina. L'ambiente ora assume connotati decisamente alpini, il bosco diviene quello tipico della media montagna, con pini e betulle. Già scorgiamo, protette dalla imponente mole del Monte Massone, le baite di Cortevecchio.
In breve al km. 12,1 ci troviamo ad un bivio: proseguendo diritto si raggiunge dopo 300 mt. in buona parte sterrati l'Alpe Cortevecchio (mt. 1515). Noi invece prendiamo a destra, continuando a salire su strada asfaltata sino a raggiungere, senza grosse difficoltà, l'alpeggio di Rossombolmo: quest'ultimo tratto, costituito da tornantini che salgono sui fianchi spogli della montagna, è particolarmente suggestivo e panoramico. L'asfalto si interrompe bruscamente al km. 13,160 a quota 1582 metri: abbandonata la bici si può proseguire a piedi per tracce di sentiero sulle pendici erbose della montagna sino a giungere ad un aereo crinale dal quale la veduta verso la piana ossolana ed i laghi in lontananza è grandiosa. Una giusta ricompensa per aver domato - senza alcuna ombra di dubbio - una tra le più ostiche salite italiane.
La discesa richiede molta attenzione e va affrontata con la massima concentrazione, soprattutto se il fondo stradale risulta viscido. Presso l'alpeggio di Cortevecchio è situato anche l'omonimo rifugio alpino del CAI (non sempre aperto, per informazioni tel. 0323-837051)





Grafico altimetrico



 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 01/11/2005 alle 18:23
Se non hanno ancora inserito lo Zoncolan da Ovaro nel percorso del Giro per via di quelle gallerie, mi sembra davvero impossibile che possano proporre queste salite, visto che dalle foto sembrano più dei sentieri di montagna che delle strade. Poi forse sarebbero troppo dure, e molti corridori si ribbellerebbero. Mi ricordo di Millar sull'Angliru...poi, per curiosità, quel cartello che indica pendenza del 45%, corrisponde alla realtà? Come è possibile che abbiano costruito lì una strada?
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 01/11/2005 alle 18:34
Queste le conoscono tutti:




Ecco un' altre salita non facili:


Questa verrà affrontata dal Giro nel 2006:

















ed altre...

 
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Livello Tour




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  postato il 02/11/2005 alle 15:39
.......e io che mi preoccupo della cronoscalata di San Bernardino....!!!

 

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"...Signore Io Non Sono Irish...", ma anch'io verrò da te in bicicletta...

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 02/11/2005 alle 15:54
Questo è il percorso del Devero!
Partiamo da Goglio (m 1100), dopo aver posteggiato facilmente l'auto presso il ponte della centrale elettrica. Prendiamo la strada asfaltata che sale al Devero, tralasciamo il bivio per Agaro, percorriamo con attenzione la lunga e buia galleria in curva (ricordiamoci di portare una pila funzionante), continuiamo per i tornanti e passiamo l'altra breve galleria, poco dopo arriveremo nei pressi del costruendo parcheggio a più piani.

Dopo la sbarra e la fontana inizia il percorso su lastricato e sterrato per la piana del Devero (1650 m), da qui raggiungiamo facilmente la località Crampiolo (m 1767); saliamo a destra verso la sinistra orografica del lago di Codelago, indicazioni per Pianboglio, Alpe Forno, una breve erta salita difficilmente praticabile in sella ci porterà in quota, poi, con brevi saliscendi divertenti, arriveremo in fondo al lago.


 

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Gabriele Pella
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 02/11/2005 alle 16:12
Date un occhio a questa!

 

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Livello Miguel Poblet




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  postato il 02/11/2005 alle 17:16
Quella era la prima versione dell'altimetria dell'alpe rossombolmo, si fermava alle baite scirombei ma sono la stessa strada.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/11/2005 alle 17:49
Questa salita non e' tra le + dure del VCO ma e' in un posto da favola
e merita una presentazione adeguata.
La salita e' quella dell'Alpe Cheggio.



Questo rifugio, Cai Novara, merita una sosta.
Mangiare e bere ottimi e prezzi onesti (grappa da urlo)






Località di partenza:
Villadossola, mt 257
Località di arrivo:
Alpe Cheggio mt 1510
Lunghezza:
km. 23,5
Dislivello in salita:
mt. 1253 mt
Pendenza media:
5,3 %
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 500 mt):
14%

Tratto finale:
da Antronapiana
Tot. Km 7.5 km
Dislivello 608 m
Pendenza media 8.1 %
Stato del manto stradale:
Buono sino ad Antrona Piana: le alluvioni degli ultimi anni hanno invece compromesso notevolmente il manto stradale sino a Cheggio:
in particolare presso l'Alpe di Campo occorre procedere per quasi un chilometro su una pista sterrata sassosa e pericolosa soprattutto in discesa.
Eventuali deviazioni che si possono compiere:
Salita a fondo cieco, ma che può facilmente essere abbinata a quella che porta al lago di Antrona e poi a quello di Campliccioli:
ritornati sui propri passi sino ad Antrona Piana basta seguire le chiare indicazioni stradali per il lago di Antrona.
Antrona Piana (mt. 902): lasciamo a sinistra la strada che sale al lago di Antrona e a Campliccioli e superiamo il centro del paese per iniziare l'ultimo impegnativo tratto che ci porterà a Cheggio.
Per ampi pratoni si risale con numerosi e divertenti tornanti (24 in tutto) il ramo sinistro della valle di Antrona, chiamato Loranco. La sede stradale è stretta ed in condizioni molto precarie: numerose le buche e i piccoli smottamenti rappezzati: l'ambiente è comunque molto suggestivo e oserei dire che la salita è piuttosto divertente in quanto i continui tornanti consentono di spaziare la vista sui vari angoli di queste montagne solitarie.
Superato il ponte sul torrente si giunge nei pressi dell'Alpe Campo dove si vedono evidenti i segni della alluvione dello scorso anno: si deve percorrere quasi un chilometro di strada sterrata in condizioni precarie e con pendenza elevata (attorno al 9%) e ciò comporta un notevole sforzo con la specialissima. Ci auguriamo che il manto di asfalto venga ripristinato quanto prima! In ogni caso è questa la fase cruciale della salita: infatti occorre superare un ultimo gradino roccioso con alcuni tornanti nel bosco di conifere e con pendenze costantemente vicine al 10%. Giunti all'alpeggio di Cheggio si supera il RIfugio Alpino del CAI Novara e con un ultima rampa di 450 metri si giunge al centro del piccolo borgo, dove finisce l'asfalto


Ndr: Poco dopo il rifugio c'e' un allevatore che vende delle tome e delle ricotte affumicate spettacolari.
Il posto è splendido e si possono fare splendide passeggiate, trekking impegnativi, oppure nulla e godersi il panorama.

 

[Modificato il 02/11/2005 alle 18:14 by stress]

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L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 02/11/2005 alle 19:16
Questa e' davvero disumana nel tratto finale cementato, si trova vicino a Sondrio non molto lontano dal mortirolo, il fondo e' perfetto anche nel tratto cementato.



Questa e' sicuramente meno dura (sul livello del mortirolo), ma e' molto bello il paesaggio secondo me.



Poi faccio un po' di pubblicita' a due salite brevi dalle mie parti (sono vicino a Torino), due muri tremendi comunque.




 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 02/11/2005 alle 19:36
é...pesanti anche le ultime 2.....!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/11/2005 alle 21:09
La prossima salita sono 3 salite. Si tre salite diverse che portano allo stesso punto. In ordine:
1. Piancavallo da Verbania Intra via Premeno (gia' 2 volte sede trofeo scalatore);
2. Piancavallo da Verbania Trobaso via Aurano (alpe segletta);
3. Piancavallo da Cannero Riviera (alpe pian bello - il colle).

Ecco la carta geografica. Si scollina dove c'e' la O di Aurano.


Al termine c'è una sorpresa per i Bikers.

Si comincia:
Piancavallo da Verbania intra: Lunghezza 23.4 km dislivello msm 1052 m pendenza media 4.5 %


Piancavallo da Verbania Trobaso via Aurano (alpre segletta): Lunghezza 17.1 km dislivello msm 1012 m pendenza media 5.9 %
(Pero' dal grafico si vede che la verita' e' un'altra!!)
Panorama da Piancavallo:

In questo pezzo Indurain stacco tutti senza alzarsi sui pedali!!!! Altro panorama.




Stessa salita epurata della parte facile:Lunghezza 8.8 km dislivello msm 765 m pendenza media 8.7% !!!!!!!!!!!!!


Piancavallo da Cannero Riviera (alpe pian bello - il colle): Localita' di partenza: Cannero Riviera
Localita' di arrivo: Il Colle mt 1200
Lunghezza: km. 16,5
Dislivello in salita:
Primo troncone: 910 mt
Secondo troncone: 230 mt
Pendenza mediarimo troncone 10,4 km al 8,8% Secondo troncone 4,6 km al 7,7%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 500 mt):10 %





Per i BIKERS.
Se quanto presentato non vi basta,
guardate questo link: http://www.cappef.com/le%20valli/grande/vada.htm
C'è un percoso circolare per MTB che parte da Piancavallo.

Tutte le immagini sono state ridimensionate.

 

[Modificato il 02/11/2005 alle 22:34 by stress]

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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 02/11/2005 alle 21:12
Ecco altri percorsi da provare a fare..
Grande stress..

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 02/11/2005 alle 21:34
De Ale quest'estate ci andiamo a fare sti giri!

 

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  postato il 02/11/2005 alle 21:43
Scusate ragazzi, vi è così difficile ridimensionarle le immagini prima di postarle???
Uno diventa isterico a leggere questo thread!!!
Ciao belli

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 02/11/2005 alle 21:46
C'hai ragione web...è che visto il primo thread che era fatto cosi,siamo stati tutti un po pigroni...

 

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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 02/11/2005 alle 21:56
si c'e li facciamo tutti con l'Omar

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/11/2005 alle 23:37
La prossima salita ha due varianti.
Uno e' duro, l'altro e' piu' duro.

Signori e signore l'alpe Quaggione.
Credo sia la salita + dura del Verbano/Cusio/Ossola (a parte l'alpe Fuori e l'alpe Rossombolmo).
La strada è quasi perfetta ed e' tenuta bene.

Piccola carta geografica: (Germagno e' poco sopra Omegna)


Per i Bikers e per chi fa trekking arrivati in cima ci sono dei bei sentieri.

Per chi cerca la pappa o la bumba, al termine della salita c'e' lo Zio Lalo che fa dei piatti buonissimi con prodotti genuini.
Il rifugio/ristorante sarebbe dove e' stata scattata la foro piccola.
Arrivati al piazzale sotto le antenne della TV c'e' una discesina sulla destra, li dopo 50 metri c'e' lo zio lalo.

Versante duro ( ):
Omegna - Germagno - Alpe Colla - Alpe Quaggione:
Lunghezza: km. 9,7
Dislivello: 850 mt
Pendenza media: 8,8%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 18% (nei pressi dell'Alpe Cardello tra il km 6 e il km. 7)

Altimetria:



Versante + duro ( )
Crusinallo - Gattugno - Alpe Colla - Alpe Quaggione
Lunghezza: km. 9,2
Dislivello: 884 mt
Pendenza media: 9,6%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 18% (nei pressi dell'Alpe Cardello tra il km 5,5 e il km. 6,5)

Altimetria:



Adesso qualche foto:




Ci sono anche 5 salitine, nel senso di brevi, e un'altra bella salita nella val strona.
Ecco le altimetrie:






La valle finisce in un posto splendido.
Campello Monti.
ecco una foto e l'altimetria:




Località di partenza: Omegna, al ponte Strona (inizio SP42) mt. 306
Località di arrivo: Campello Monti mt 1305
Lunghezza: km. 19,2
Dislivello: 999 mt
Pendenza media: 5,2% Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 16% (ultimi 500 mt della salita)



Un ringraziamento ai siti www.salitomania.it e www. salite.ch

 

[Modificato il 03/11/2005 alle 00:05 by stress]

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  postato il 02/11/2005 alle 23:44
Sbaglio,ho la stada è perfettamente asfaltata?

 

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  postato il 02/11/2005 alle 23:46
Questa è la più ripida d'italia (solo trecento metri di strada ma 28,7% di media)



Da Comano Terme seguire le indicazioni per Lundo. Giunti a un bivio posto su un tornante indicato come inizio della SP 213 svoltare a destra ignorando l'indicazione per Lundo in direzione opposta. Dopo 150 metri inizio muro posto di fronte a cippo chilometrico VI 4.
Si tratta di una mulattiera asfaltata per trattori. Il breve percorso è adatto solo a mountain bike

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/11/2005 alle 23:49

Omonimo ridimensiona le immagini anche tu, dai.

 

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Per salire al Forte di Gavi (Alessandria) ci sono 0,5 Km al 20,6% di media



 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 00:00
Ma scusate al 36% non ci si ribalta?!?!?!?!
 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 03/11/2005 alle 00:47
L'alpe quaggione passando da gattugno e' una delle salite piu' belle che abbia mai fatto, ho fatto anche quella verso piancavallo da cannero, non molla quasi mai, la ho presa troppo forte nei primi km poi sono scoppiato ed e' stata dura arrivare in cima.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/11/2005 alle 14:47
Il colle San Carlo e il piccolo San Bernardo da Morgex.

Cartina della zona:


Localita' di partenza:
Morgex (AO), mt 923 (ponte Dora B.)
Localita' di arrivo:
Colle San Carlo mt 1952
Lunghezza: km. 10,5
Dislivello in salita: mt. 1030
Pendenza media: 9,8 %
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 500 mt): 13 %

Immagini:



Altimetrie:

Da www.salite.ch:


Da www.salitomania.it:


L'alternativa meno dura e' quella di salire da La Thuile

Lunghezza: 7 km
Dislivello: 530 m
Pnedenza media: 7.6 %

Altimetria da www.salite.ch


Sempre partendo da Morgex e' possibile salire al piccolo S. Bernardo e,
dopo essere scesi a La Thuile, salire sul San Carlo con discesa su Morgex.
Un bel giro di una sessantina di chilometri e un bel dislivello.
Altimetria piccolo san bernardo da Morgex:


Due immagini del piccolo san bernardo:

 

[Modificato il 03/11/2005 alle 15:32 by stress]

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 03/11/2005 alle 15:19
Originariamente inviato da maurofacoltosi

PRIMO POSTO: SCANUPPIA - MALGA PALAZZO (7,5 Km al 17,6% di media)







Mauro, 45% ??????
teriBBBilee

 

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Livello Tour




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  postato il 03/11/2005 alle 22:51
comunque la prima salita scanuppia malga palazzo è geniale!!!le foto dicono tutto...un budello di cemento, ma chi si arrampica su di li'?
 
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  postato il 04/11/2005 alle 08:50
Questa è + dura

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/11/2005 alle 09:04
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Questa è + dura




...sei un esperto in materia eh!?!

 
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  postato il 04/11/2005 alle 09:12
Anni e Anni di esperienza sul campo

P.S. Bacchetta Teofrasto!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2005 alle 23:08
Salite nel cusio (zona Omegna).
Altra variante Valstrona


Salendo da Omegna, in Valstrona oltre l'alpe Quaggione, Campello Monti
e le cinque salitine (nel senso di brevi)
precedentemente segnalate, c'e' un'altra bella salita.
Non lunghissima ma tosta.

L'alpe Loccia.

Localita' di partenza: Prelo, mt 465
Localita' di arrivo: Alpe Loccia, mt. 1097
Lunghezza: km. 6,3
Dislivello: 632 mt
Pendenza media: 10 %
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt):20 %
Stato del manto stradale:
Buono sino a Chesio: l'interpoderale per l'Alpe Loccia presenta tre brevi tratti sterrati
facilmente affrontabili anche con la specialissima, anche se il primo,
tra il km. 3,8 ed il km. 4,1 va affrontato con la dovuta cautela per la presenza di sassi e ghiaia.

Alcune foto:



Altimetria da www.salitomania.it


Tratto da www.salitomania.it

Prossime salite: "Le quarne e l'alpe Camasca" da Omegna

 

[Modificato il 04/11/2005 alle 23:30 by stress]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2005 alle 23:54
Salite nel Cusio da Omegna.
"Le quarne e l'alpe Camasca".


La salita dell'alpe Camasca.

Localita' di partenza: Omegna loc. Tre Cascine mt 323
Localita' di arrivo: Alpe Camasca mt 1230
Lunghezza: km. 10,5
Dislivello: 907 mt
Pendenza media: 8,6%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 500 mt):14%
Stato del manto stradale:Ottimo sino a Quarna,
recentemente asfaltato l'ultimo tratto prima dell'Alpe Camasca.
Prestare attenzione alla presenza di foglie e terriccio dopo piogge abbondanti e in autunno.
Visite: A Quarna Sotto il Museo degli Strumenti Musicali;
A Quarna Sopra di eccezionale valore paesaggistico il Belvedere nei pressi dell'omonimo hotel-ristorante.

Foto Alpe Camasca:


Altimetria Alpe Camasca:


Se non si vuole arrivare all'alpe Camasca, si puo', arrivati a Quarna sotto, Proseguire a destra per Quarna sopra al belvedere (panorama mozzafiato!!).

Localita' di partenza: Cireggio (bivio su SP Omegna-Cesara) mt.323
Localita' di arrivo: Quarna Sopra, mt 860
Lunghezza: km. 7
Dislivello: 537 mt
Pendenza media: 7,7%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 500 mt): 8,5%
Stato del manto stradale:Ottimo (strada ampia, ma attenzione al traffico)

Foto Quarne:



Altimetria salita delle Quarne:


Tratto da www.salitomania.it

Prossime salite "La Cannobina con le salite di Sella Pian dei sali, Gurro e Falmenta".

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 11:52
Le salite nel Verbano.
La Cannobina con le salite di Sella Pian dei sali, Gurro e Falmenta

Ecco la carta geografica della zona.


La salitadi Sella Pian dei sali:

Localita' di partenza: Cannobio mt 212
Localita' di arrivo: Sella di Pian di Sale mt 960
Lunghezza: km. 19,7
Dislivello: 746 mt
Pendenza media: 3,8 %
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 10% nel primo tratto di salita
Stato del manto stradale: Discreto, buono nella parte conclusiva dell'ascesa.
Il tracciato e' decisamente tortuoso con numerose curve e tratti molto esposti: in discesa occorre prestare attenzione.
Il traffico e' fortunatamente molto scarso.

Foto:


Altimetria da salitomania.it:


Al termine della salita si e scendere in Val Vigezzo e poi Re con il suo Santuario, percorrere tutta la centovalli fino a Locarno ed infine rientrare a cannobio. Sono circa 50 Km.

Se invece si vuole fare qualche altra salita (non lunga), nella vallata ci sono due belle varianti: Gurro e Falmenta.

Foto:

Salita di Gurro:

Localita' di partenza: SS631 Cannobina, bivio per Gurro al km 11,2 (mt 503)
Localita' di arrivo: Gurro, piazzale municipio mt 816
Lunghezza: km. 4,3
Dislivello: mt 313
Pendenza media: 7,3%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 13% nel primo chilometro di salita
Stato del manto stradale: Discreto

Altimetria:



Salita di Falmenta:

Localita' di partenza: Bivio SS631 Cannobina km 9,1 mt 437
Localita' di arrivo: Falmenta, sagrato parrrochiale mt 669
Lunghezza: km. 3,6
Dislivello: mt 241
Pendenza media: 7,3 % (al netto del tratto conclusivo di discesa)
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 10% nel tratto all'ingresso di Falmenta
Stato del manto stradale: Molto dissestato il primo tratto, buono invece quello conclusivo.

Altimetria:


Prossima salita del Verbano/Cusio "Il Mottarone"

 

[Modificato il 05/11/2005 alle 12:26 by stress]

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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 05/11/2005 alle 13:22
Bella l'ultima mario,se non mi sbaglio quando si fa la cannobina, poi si scende dalla valle formazza!!

 

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ciclismo che passione

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 18:20
Originariamente inviato da Ale10orna

Bella l'ultima mario,se non mi sbaglio quando si fa la cannobina, poi si scende dalla valle formazza!!

No, me spiase.
Si scende a Masera in Ossola o a Locarno (svizzera) con la centovalli.

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 05/11/2005 alle 18:42
Ragazzi, ce ne sono parecchie di salite dalle parti di Verbania!
Ora capisco il campanilismo di tutti i ciclowebbisti provenienti da quelle parti (a proposito, come vi chiamate? Verbaniesi?)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 18:48
Io sono Abruzzese di nascita e Pallanzotto d'adozione!!!!!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2005 alle 19:04
La prossima salita del/nel Verbano/Cusio e' "Il Mottarone".
Partiamo dalla zona di Omegna.

Cartina:


In cima al mottarone, oltre ad uno splendido panorama, vi sono alberghi e ristoranti.
E' possibile acquistare prodotti tipici (es. Formaggio caprino).

La salita del mottarone dal Cusio (zona Omegna) parte da Armeno.
Per giungere ad Armeno vi sono 2 brevi salite da fare.
Eccole:

Armeno da Omegna: Localita' di partenza: Omegna, bivio SS229-Sp42 mt 295
Localita' di arrivo: Armeno, piazza principale mt. 535
Lunghezza: km. 6,2
Dislivello: 240 mt
Pendenza media: 3,9% (al netto dei tratti in discesa la pendenza invece e' del 4,6%)
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 12% tra le localita' Pescone e Bassola (al km. 3,7)
Stato del manto stradale: Ottimo

Altimetria da salitomania.it:


Armeno da Orta San Giulio:

Localita' di partenza: Orta, semaforo SS229 mt 328
Localita' di arrivo: Armeno, piazza principale mt. 535
Lunghezza: km. 4,5
Dislivello: 205 mt
Pendenza media: 4,7%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 8%
Stato del manto stradale: Ottimo

Altimetria:


Qualche foto delle due salite:



Adesso, arrivati ad Armeno, non ci resta che salire su su in cima al Mutarun (Mottarone).

Località di partenza: Armeno, piazza centrale mt 535
Località di arrivo: Mottarone, piazzale sterrato partenza skilift mt. 1455
Lunghezza: km. 12,100
Dislivello: 920
Pendenza media: 7,6%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 14% (tornante di Cheggino)
Stato del manto stradale: Ottimo

Foto:




Altimetria:



Qualora non si volglia salire su fino al mottarone, da Armeno e' possibile
fare una piccola salita (sempre indicando la lunghezza).
Questa salita e' la Armeno - Coiromonte.
Ecco qualche foto, i dati e l'altimetria:



Località di partenza: Armeno mt 535
Località di arrivo: Coiromonte mt. 845
Lunghezza: km. 5
Dislivello: 310 mt
Pendenza media: 6%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 14%
Stato del manto stradale: Discreto



Adesso illustriamo la salita dal Verbano.

Cartina geografica:



Come per la parte del Cusio, anche dalla parte del verbano la salita del
Mottarone ha una sede di partenza (Gignese) e diverse varianti per arrivare
alla base della salita.
Cominciamo con ordine.

Gignese da Baveno-Levo:

Località di partenza: Baveno, lungolago (semaforo) mt 200
Località di arrivo: Gignese (piazza) mt. 690
Lunghezza: km. 9,7
Dislivello: mt 490
Pendenza media: 5,1 % (6,7% lungo i primi 6 km di salita continua da Baveno a Levo)
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 8,6% nel primo chilometro attraversando il centro di Baveno)
Stato del manto stradale: Ottimo

Altimetria:



Gignese da Stresa - Vezzo:

Località di partenza: Stresa, lungolago SS33 mt 200
Località di arrivo: Gignese (piazza) mt. 690
Lunghezza: km. 8.8
Dislivello: mt 487
Pendenza media: 5,5%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 10% (breve rampa tra il km 7 ed il km 7,2 all'uscita di Vezzo
Stato del manto stradale: Ottimo

Altimetria:




Arrivati a Gignese, dopo aver visitato il museo dell'ombrello, si incomincia la salita.

Alcune foto:


Località di partenza: Gignese mt. 674
Località di arrivo: Mottarone, piazzale sterrato partenza skilift mt. 1455
Lunghezza: km. 11,6
Dislivello: mt. 781
Pendenza media: 6,7%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di almeno 100 mt): 13% (nei pressi della località Alpino di Gignese)
Stato del manto stradale: Discreto

Altimetria da Gignese:


Adesso analizziamo la salita del Mottarone dal lago Maggiore:

Lunghezza: 20.1 km
Dislivello: 1252 metri
Pendenza media: 6.2 %



Si ringraziano i siti internet: www.salitomania.it e salite.ch
Visitate queste zone, sono splendide.
E se lo dice un Abruzzese, dovete credergli!!!!

 

[Modificato il 05/11/2005 alle 20:03 by stress]

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 05/11/2005 alle 19:08
Originariamente inviato da stress
Qualche foto delle due salite:


foto? quali foto?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2005 alle 01:33
Ma le prime sono percorribili? A me pare di no...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Ferdy Kubler




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  postato il 06/11/2005 alle 12:20
Per lubat..ci chiamiamo verbanesi,non verbaniesi

 

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