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Autore: Oggetto: Scintille in vista in casa Milram

Livello Alfredo Binda




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  postato il 26/10/2005 alle 21:33
Sul rapporto Zabel-Petacchi io direi che non è più così scontato che le cose fileranno lisce. Udite udite l'intervista di AleJet sulla Gazzetta:

"Sento il bisogno di cercare nuovi stimoli - spiega Petacchi, 31 anni, plurivittorioso nel 2005 con 25 successi in gare ufficiali -. Non vorrei restare solo quello che vince le tappe dei Grandi Giri. L’anno prossimo ripartirò con l’obiettivo della Sanremo, ma il Fiandre sarà sullo stesso piano. E punterò anche ad Amburgo, Parigi-Tours e Gand-Wevelgem.....

....Chissà che non vada fortissimo e mi venga voglia di fare anche la Parigi-Roubaix, che mi hanno sempre presentato come una corsa in cui c’è da rischiare troppo...".

(Ma non sono questi tutti gli obiettivi di Zabel...la Sanremo che ha vinto 4 volte, il Fiandre dove è appena arrivato quarto, la Roubaix dove arrivò terzo, la Parigi Tours dove ha vinto 3 volte, Amburgo che è la corsa di casa, la Gand che è la classica più alla portata del tedesco)

E Petacchi, interrogato sulla convivanza col tedesco dal giornalista della gazzetta, rincara la dose:


Ma come la mettiamo con Zabel? Petacchi è ottimista: "Non ci sarà antagonismo. Erik sembra molto contento di correre con me. Averlo come APRIPISTA alla Sanremo sarebbe un onore, oltre che una sicurezza. Se vorrà darmi dei consigli, avrò molto da imparare anche da lui".

(Petacchi è convinto che il tedesco abbia portato un sacco di connazionali in squadra per fargli da apripista...io direi che se le cose stanno così, non ci sarà chiarezza nel gestire questa squadra e i due si pesternano le ossa)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/10/2005 alle 21:45
queste convivenze sono assurde! è come la storia di cunego e simoni. è inutile avere due campioni di questo calibro, con gli stessi obbiettivi, nella stessa squadra, sia per i due che si pesteranno i piedi, sia per lo spettacolo, non potendo i contendenti in questione duellare liberamente.

spero di essere smentito, ma ho i miei seri dubbi che il tedescone sacrifichi gli ultimi scampoli di carriera lavorando per il peta.

 
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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 26/10/2005 alle 21:54
Non ho molta simpatia per il corridore spezzino e queste previsioni potrebbero essere frutto di questa circostanza.
Credo tuttavia che un carattere come quello di Petacchi non potrà non avere problemi di inserimento in un nuovo contesto.
Per lui sarà importante vincere da subito perchè l'irriquietezza mostrata nella prima parte del Giro, potrebbe favorire il tedesco che quanto a carattere non è inferiore a nessuno.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 26/10/2005 alle 22:22
Eh! Anche io ho letto quelle dichiarazioni e sono rimasto perplesso. Cmq, già da quando si parlava di questa coppia avevo espresso forti dubbi, sul fatto che mai è poi mai Zabel sarebbe divenuto un vagone di Petacchi, e ci mancherebbe pure! Ma scherziamo stiamo parlando di un signor campione. Basti vedere come ha vinto la Parigi Tours 2005.
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 26/10/2005 alle 22:26
Veramente la situazione è diversa rispetto a quella della Saeco e poi della Lampre: Cunego e Simoni erano entrambi degli scalatori italiani e quindi puntavano tutti e due al Giro d'Italia, indi per cui era normale che si pestassero i piedi per forza di cose. Petacchi e Zabel sono due corridori diversi tra loro: Alessandro è il velocista più forte del mondo per le volate dei grandi Giri, è migliorato molto in salita ma soffre ancora rispetto a gente come Freire o Boonen nelle corse più dure; Zabel invece non è più uno sprinter puro, ma è ha una resistenza notevolissima che gli permette di dire la sua nelle gare con strappetti e/o pavé. Se Petacchi decide di correre Fiandre e Roubaix, corse che appartengono a quest'ultima categoria, è peggio per tutti e due, tanto più se consideriamo che diminuirà il tempo di recupero dello spezzino in vista del Giro.

 

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  postato il 26/10/2005 alle 22:34
Mi sembra che il problema delle "doppie punte" sia ormai comune
a quasi tutte le squadre. Forse e`colpa del Protour, non so, ma
sicuramente non se la sentono di scommettere tutto su un solo
uomo. Ed in fondo non li si puo`biasimare.
Prendiamo l'ultimo Giro d'Italia:
la Liquigas, inizialmente puntava su Garzelli, ma perfortuna
che hanno avuto in squadra DiLuca! E la lampre? avessero puntato
tutto e solo su Cunego sarebbero tornati casi pesti invece che
con un buon secondo posto...

Quindi i problemi di convivenza sono il male minore.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 26/10/2005 alle 22:38
Ma in un grande Giro la situazione è diversa, se il capitano designato non sta bene te ne accorgi al massimo dopo dieci giorni, e hai tutto il tempo di riorganizzare la squadra intorno ad un altro. Nelle corse di un giorno invece è molto più difficile fare una cosa del genere, e la condotta di gara della nostra nazionale agli ultimi mondiali ne è la prova!

 

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  postato il 26/10/2005 alle 22:41
Lubat, dipende come la vedi....
a Madrid abbiamo semmai capito il vantaggio di avere piu`
uomini potenzialmente vincitori in squadra.
Poi noi non siamo stati capaci di sfruttare la cosa

 

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  postato il 26/10/2005 alle 22:44
Se son veri campioni si scambiano le cortesie!!!
Guardate me e Claudio ai Mondiali su Caedagne...1° e 2°

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/10/2005 alle 22:44
comunque penso che il nodo verrà al pettine molto molto presto: pensate un pò alla milano-sanremo. voi credete che i due in questione lascino volentieri il ruolo di leader all'altro?! insomma zabel ne ha vinte 4, petacchi ha vinto l'ultima in maniera fantastica...che ne verrà fuori?

più che di scintille io credo che si tratterà di una vera e propria esplosione, a tutto discapito dei due corridori e del pubblico, e molto probabilmente anche della squadra, visto che una guerra interna non è mai una gran pubblicità.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 27/10/2005 alle 01:44
Io sinceramente pensavo che Zabel potesse rincuniare alla Sanremo: non rinuncerà mai a Roubaix, Fiandre, Amburgo e Parigi Tours: quetso è sicuro!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2005 alle 09:13
Se Petacchi vuole fare bene al Nord ha sbagliato compagno di squadra. Corse come il Fiandre o la Roubaix o anche la Gand-Wevelghem si vincono anche (soprattutto?) in tarda età. Il tedesco non vorrà davvero rinunciarvi, visto che a differenza dell'italiano, su quei terreni ha già dimostrato di essere affidabile, mentre il Peta, quest'anno, vinta la Sanremo ha disdegnato il Fiandre con scuse da fine stagione!
La convivenza Zabel-Petacchi potrà essere buona solo nelle gare a tappe: uno al Giro e uno al Tour, uno alla Parigi-Nizza e uno alla Tirreno-Adriatico, ....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2005 alle 09:37
Problemi? Forse qualcuno, ma anche qualche opportunità.

Credo che il punto starà in come decidono di impostare una ipotetica, e sottolineo ipotetica, volata di una grande classica in cui entrambi sono nel gruppo (a parte la Sanremo: gruppetto) di testa.

I punti sono due
1) Zabel vagone o Zabel battitore libero (magari che copre la ruota di Petacchi)? Pozzato e Paolini, anche se corridori diversi in una volata diversa, hanno mostrato che non è necessario che la volata la faccia uno solo.
2) sempre in vista di questa ipotetica volata di gruppetto, uno dei due (magari Zabel) prova a andare via prima?

Non so, secondo me i grandi campioni con visione di corsa (e Zabel lo è di sicuro) una soluzione la trovano sempre.

E, risottolineo, stiamo parlando di ipotesi. Forse alla Sanremo, ma già a Fiandre e Roubaix bisogna vedere se saranno tutti e due nel gruppetto di testa. MI sembra un po' il dibattito di prima di Madrid, in cui molto sacchianamente (e cioè senza prevedere la presenza di avversari) tutta l'Italia stava a chiedersi quanti vagoni mettere al treno di Petacchi in vista della teribile (ehi, ma sono professionisti!) curca ai 600metri, invece di preoccuparsi di Valverde e Boonen.

A proposito di Boonen: non mi sembra che la (Mapei)Quickstep, indubbiamente leader nelle classiche del nord, si sia mai posta di questi problemi.

E infine, a proposito di professionismo, non pensate che avere due punte in squadra garantisce proprio un risultato: che se ne parli.

 
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  postato il 27/10/2005 alle 09:40
Io penso, e le uscite con Bartoli lo dimostrano - in parte -, che Petacchi abbia una gran voglia di "studiare" il Nord e tutte le varie sfaccettature.

E se Bartoli si è "prestato" all'amico/ex compagno di squadra ad inizio stagione, ecco che AleJet potrebbe davvero apprendere molto da Erik Zabel nel caso la coppia si presentasse al via insieme nella spedizione al Nord.

Ricordiamo, come mi sembre già abbia sottolineato Pedalando, che molte altre squadre hanno situazioni simili, mi viene da pensare alla Davitamon-Lotto (Van Petegem, Van Bon, ma anche Steels) ed alla Quick Step (li devo elencare tutti?), che comunque riescono sempre a rendere al meglio, sia come singoli che come squadra. Certo, poi c'è anche l'esempio negativo della T-Mobile, ma in quella squadra le "bizze" non sono riconducibili al solo Nord.

Ricordiamoci che anche Celestino, nella Milram, ama il Fiandre e potrebbe essere adatto ad una corsa simile, e che anche altri corridori - tra cui il nostro Cadamuro - tra Gand e Roubaix potrebbero dire la loro.

Certo, se uno dei due si dimosterà "spocchioso" nei confronti dell'altro, le cose potrebbero andare diversamente. Ma io credo siano due persone intelligenti che sapranno gestirsi in corsa e gestire le corse nel modo migliore.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2005 alle 09:44
Originariamente inviato da Emiliano

Io sinceramente pensavo che Zabel potesse rincuniare alla Sanremo: non rinuncerà mai a Roubaix, Fiandre, Amburgo e Parigi Tours: quetso è sicuro!


Emiliano, Zabel ha vinto 4 sanremo e due volte è arrivato secondo. sarebbe strano se riunnciasse proprio a quseta corsa e non sarebbe giusto.
Concordo con coloro che avrebbero preferito vedere questi due campioni in squadre diverse e temo che questa concivenza porterà + danni che vantaggi ad entrambi.

 
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  postato il 27/10/2005 alle 09:53
Petacchi le classiche del nord è meglio che le corra per fare esperienza e capire se puo farcela, per quest'anno è meglio dare fiducia a Zabel che per quanto riguarda il palmares non ha nulla da invidiare a Peta
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2005 alle 09:58
Originariamente inviato da lolloso

Petacchi le classiche del nord è meglio che le corra per fare esperienza e capire se puo farcela, per quest'anno è meglio dare fiducia a Zabel che per quanto riguarda il palmares non ha nulla da invidiare a Peta


No, direi proprio che non ha nulla da invidiare al Peta....
Ragazzi, siamo seri: Il palmares di zabel è "qualche gradino sopra" a quello di petacchi ed ho forti dubbi che ha fine carriera lo spezzino potrà vantare i successi del tedesco.
Zabel è uno dei + grandi corridori degli ultimi dieci anni, in senso assoluto. Parlano i suoi risultati, il suo comportamento e il fatto che corre dalla sanremo alla parigi-tour sempre davanti (salta il lombardia, ma non mela sento di fargliene una colpa).

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 27/10/2005 alle 10:03
...che per quanto riguarda il palmares non ha nulla da invidiare a Peta


Concordo. Sarà ben il contrario...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/10/2005 alle 10:57
Originariamente inviato da Frank VDB

Se Petacchi vuole fare bene al Nord ha sbagliato compagno di squadra. Corse come il Fiandre o la Roubaix o anche la Gand-Wevelghem si vincono anche (soprattutto?) in tarda età. Il tedesco non vorrà davvero rinunciarvi, visto che a differenza dell'italiano, su quei terreni ha già dimostrato di essere affidabile, mentre il Peta, quest'anno, vinta la Sanremo ha disdegnato il Fiandre con scuse da fine stagione!
La convivenza Zabel-Petacchi potrà essere buona solo nelle gare a tappe: uno al Giro e uno al Tour, uno alla Parigi-Nizza e uno alla Tirreno-Adriatico, ....

Concordo con Frank...
Zabel è stato preso perchè potesse fare la Campagna del Nord, Petacchi per vincere tappe ai Grandi Giri: ora, se i programmi dell'uno o dell'altro (ma in questo caso soprattutto Petacchi) dovessero cambiare di qualche virgola, è chiaro che vi saranno problemi di convivenza in casa Milram... si parla di un 35enne che vuole giocarsi le ultime chance di vittoria in carriera, e che non credo voglia perdere i suoi obiettivi primari per fare da apripista (che termine osceno, messo in questo contesto ) al suo compagno più giovane.
E, tra l'altro, non so nemmeno con che risultati ne uscirà Ale-Jet... non ci si inventa corridori da classiche da un giorno all'altro, non vorrei rovinasse quelle sue straordinarie doti da sprinter che, ad oggi, lo mettono come miglior interprete al mondo della specialità volata.

In quanto alla convivenza... è chiaro che se si parla di due corridori identici per caratteristiche e obiettivi, come ad esempio i già citati Cunego e Simoni, ciò può portare a problemi interni alla squadra, inutile girarci attorno.
Però in questo caso trattiamo di due corridori diversi, Zabel e Petacchi, e per definire la loro convivenza realmente "problematica" io aspetterei un po'...

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 27/10/2005 alle 13:36
Marco dice la cosa giusta: io credo che l'unico modo di farli convivere bene sia quello di chiarire bene gli obiettivi stagionali:
Sarebbe giusto, nonostante io tifi Zabel, che apprezzo enormemente di più anche per il carattere, che Petacchi sia capitano alla Sanremo in un ipotetico sprint con entrambi nel gruppo davanti: Petacchi è il vincitore uscente (Zabell'anno scorso non ha fatto una buona Sanremo) ed è giusto dare fiducia allo spezzino.
Con questo però non intendo dire che Zabel debba fare necessariamente l'apripista...dico solo che il treno dovrebbe essere predisposto per Petacchi.
Sarebbe anche giusto far scegliere a Petacchi 2 grandi GT su 3, perchè molto più affidabile per le vittorie parziali: il tedesco obiettivamente non più un vincente.
Ma tutto il resto della torta...deve andare al tedesco.
Fiandre, Gand, Roubaix, Amburgo, Tours sono più adatte a Zabel.

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 27/10/2005 alle 13:37
...anzi dico di più...Petacchi se va ad un Fiandre...dovrebbe anche lavorare, a metà corsa, per il tedesco.

 

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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 27/10/2005 alle 14:04
In corse come Fiandre, Roubaix e Gand, una delle doti più importanti è l'esperienza. Petacchi le fa per la prima volta o quasi.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 27/10/2005 alle 18:05
Zabel quando ha firmato il contratto si sarà chiesto quali saranno gli obbiettivi di Peta e sicuramente avranno trovato qialke accordo che potremo conoscere nel 2006, ciò non esclude che ci possano essere delle scaramucce tra di loro

 

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Demetrio Vilardi

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  postato il 18/11/2005 alle 10:10
Zabel and Petacchi involved in conflict

MILANO, Nov 17 (CP) - Milram sprinters Alessandro Petacchi and Erik Zabel are involved in a conflict concerning their participation in the 2006 editions of the Giro d'Italia and the Tour de France.

Zabel left German team T-Mobile at the end of this season, in order to obtain more freedom at a new team. At Milram, the rider would be given priority during the Tour de France.

Petacchi meanwhile, planned to focus on the Giro d'Italia, but changed his mind following Saturday's presentation. The Italian race only contains five stages with possible mass sprints, which is insufficient for 'Ale-Jet'.

Now, Petacchi wants to ride the Tour de France, which would threaten Erik Zabel's position at the team. Milram's management will organise a meeting with the two riders, in order to solve the conflict.

(fonte: CyclingPost.com)

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 18/11/2005 alle 10:18
era scontato!! bisognava solo aspettare quelche settimana ed eccolo qua che arrivano i primi problemi!!! chissa che accordo troveranno, secondo me Petacchi fa il Giro e Zabel il Tour

 

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Gianni



 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/11/2005 alle 15:33
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Zabel and Petacchi involved in conflict

MILANO, Nov 17 (CP) - Milram sprinters Alessandro Petacchi and Erik Zabel are involved in a conflict concerning their participation in the 2006 editions of the Giro d'Italia and the Tour de France.

Zabel left German team T-Mobile at the end of this season, in order to obtain more freedom at a new team. At Milram, the rider would be given priority during the Tour de France.

Petacchi meanwhile, planned to focus on the Giro d'Italia, but changed his mind following Saturday's presentation. The Italian race only contains five stages with possible mass sprints, which is insufficient for 'Ale-Jet'.

Now, Petacchi wants to ride the Tour de France, which would threaten Erik Zabel's position at the team. Milram's management will organise a meeting with the two riders, in order to solve the conflict.

(fonte: CyclingPost.com)


C.V.D.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/11/2005 alle 19:53
Secondome alla Milram hanno commesso l'errore di prendere due capitani con caratteristiche e obiettivi simili. A mio parere una squadra dovrebbe avere capitani con caratteristiche diverse per essere competitiva ovunque (la Quick Step ad esompi è una squadra fortissima per le classiche, ma nei grandi giri il suo uomo migliore è intorno alla 30° posizione) e non avere conflitti interni.
 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 18/11/2005 alle 20:12
Originariamente inviato da lolloso

secondo me Petacchi fa il Giro e Zabel il Tour

a seconda delle dichiarazioni di Peta alla presentazione del giro 2006 non si direbbe, tra giro e tour sceglierebbe il tour, e anche questo secondo me sarà motivo di discussione tra i due

 

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Demetrio Vilardi

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/11/2005 alle 23:48
cari amici,
se ben ricordo, lo scorso inverno il grande erik non potè preparare la sanremo come al solito per problemi di salute.
certamente alla classicissima non era il solito zabel , non era lo zabel della parigi tours.
infatti si presentò al top al fiandre, dove solo un enorme boonen e la condotta oscena della t.mobile gli impedirono di giocarsi la vittoria fino alla fine.
4 sanremo, 2 volte secondo (di cui una regalando a freire una volata già vinta): ma come si fa a dire che deve fare il vagone?
per uno poi, che a parte quella sanremo, nelle corse oltre i 250 km ha tutto da dimostrare?
mi sa che freire, se torna lui, e boonen con i quick step....
ciao
mestatore

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/12/2005 alle 19:56
Team Milram: primo incontro a Brema
Al via anche Alessandro Petacchi e Erik Zabel


Grande entusiasmo per il primo raduno del Team Milram che si e` tenuto dal 29 novembre a oggi 1 dicembre. Una visita nei vari reparti produttivi della Nordmilch (azienda casearia tedesca) per scoprire la madre dei prodotti Milram. Un’accoglienza calda da parte di tutti i dipendenti e dei vertici dell’azienda, soprattutto attorno ai due leader della nuova struttura di Stanga: Alessandro Petacchi ed Erik Zabel. Nel pomeriggio di ieri gli atleti si sono cimentati in una caccia al tesoro da fare in tandem.

Invece di oggetti hanno trovato prove di abilita` da fare rigorosamente in collaborazione del proprio equipaggio (tre membri per ogni tandem). Dopo la caccia al tesoro la giornata e` continuata in una fattoria della zona: mungitura di mucche, cavalcata di un toro meccanico, taglio di un tronco d’albero, lancio del lazzo e cosi` via. Assente Ongarato per influenza mentre c’era Marco Velo dolorante a causa di un incidente avuto il giorno prima della partenza verso Brema. Un auto lo ha investito mentre si allenava vicino a casa. Per lui il collare, qualche punto di sutura in testa, diverse botte e la nuova bicicletta distrutta. `Tutto sommato mi e` andata bene`, dice Velo `visto come si e` ridotta la bici essere qui oggi, anche se dolorante, e` una gioia` .

Alessandro Petacchi: `E’ stata una giornata interessante e divertente allo stesso tempo. Mi hanno impressionato per la mole di lavoro che ogni giorno riescono a sviluppare in azienda. Ottimo anche il primo approccio con i nuovi compagni di squadra. Nonostante la difficolta` della lingua, ognuno di noi si e` sforzato di parlare inglese, ho gia` notato un’ottima carica emotiva. Zabel e` una persona veramente in gamba anche fuori dalla bici. Sono entusiasta`.

Erik Zabel: `Anch’io sono rimasto impressionato da quanti migliaia di litri di latte lavorano ogni giorno alla Nordmilch. Veramente una bella realta`. Divertente, inoltre, l’approccio con il resto della squadra. Con Petacchi c’e` gia` feeling`.


fonte: tgcom.it

 

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