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Autore: Oggetto: Cunego, test al giro d’Emilia

Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 10:07


Anche stamattina colazione con cappuccino e gazza al bar che costa meno di Mantova. Come i veri ciclomani comincio dal fondo della rosea schifando il calcio e il Mantova calcio di cui non me ne può fregare di meno e cosa ti leggo? Ti leggo che Damiano ha toppato il finale della Sabatini. Pare che abbia fatto tirare i suoi per chiudere l’ennesima fuga e poi in salita sia partito in solitaria con una bella sparata. Solo che una volta fatto il vuoto si è imballato e non è riuscito a rientrare. Rinculando anzi nel gruppo e chiudendo a oltre 7 minuti da Bertolini.
Le dichiarazioni di Cunego sono abbastanza amare “sono deluso, non sono andato certo bene, ero qui per vincere…” sulla stessa linea Martinelli che ipotizza un nuovo calo di forma dopo il buon agosto. Dice che L’emilia sarà un test importante, se Damiano non convincesse salterebbe il Lombardia.

Mannaggia, annata duretta per il biondino. Non nascondo una punta di delusione, ma soprattutto ci stò capendo poco.
Ho visto le foto di Zurigo e si vede chiaramente che Cunego ha corso con il piglio solito (Bettini è sempre sulla sua ruota) ma poi si perde nel finale, ieri uguale.

Vediamo sul San Luca, invito chi ci sarà a osservarmelo per bene. Forse è meglio chiudere questa annata grigia e ripartire da zero.
Io spero ancora in un Lombardia del riscatto, ma diventa sempre più difficile.
Ho anche una mezza impressione che il gruppo e l’ambiente lo stiano un poco intralciando, intendo dire che parte spesso con i favori del pronostico e molto lavoro ricada sulla sua squadra, generando una situazione di tensione sottile, specie se la forma non è buon, che dite? È una impressione superficiale ovviamente. Non vorrei che succedesse come con Fondriest, che dovette andare alla Panasonic per ritrovarsi. Staccare dall’ambiente italiano potrebbe essere una opzione…

Che volete, ho un debole per quella canaglia di un biondino. Tutto è successo nel Lombardia 2004, con quella condotta di gara rabbiosa e vincente, quegli attacchi assurdi, la tenacia sul San Fermo, con quello scatto in discesa, quell’ultimo chilometro a chiudere in prima persona gli attacchi di tutti; “ Questo è un campione!” Mi sono detto. .

Non sono tifoso, non riesco a esserlo del tutto, ma mi piace quella cattiveria che ci mette Cunego.

Ciao belli
claudio



 
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  postato il 07/10/2005 alle 10:34
be guardando la sintesi della sabatini mi è parso che dopo lo scatto che ha fatto per tentare di riportarsi sotto si sia imballato non ne aveva proprio, se fosse stato in forma sarebbe stato li tra i primi, ho l'impressione che non ne abbia piu spero che mi smentisca gia dal giro dell emilia, se non va bene li e meglio che finisca l'anno e si prepari per il 2006 che sarà la vera prova della verità
 
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  postato il 07/10/2005 alle 10:44
E a chi, non piace?

Devo dire che però l'annata scorsa di Cunego è stato un "boom assoluto", e non dico che non mi aspettavo che nascesse un campioncino, ma mai mi sarei aspettato una crescita da Giro d'Italia + Giro di Lombardia.

La domanda è: è stato un bene?
L'anno 2005 direbbe di no, il "vincere tutto - o il tutto disponibile - e subito" non ha giovato al biondino di Cerro Veronese, che quest'anno era anche il numero 1 dell'ultima classifica UCI prima del ProTour ed ogni qualvolta inforcava la bicicletta, anche solo per andare dal giornalaio, era segnalato tra i favoriti.
E lui correva da favorito, sempre davanti sin dalle prime corse.

Non l'hanno saputo gestire. E' questo il punto. Focalizzare le attenzioni su qualche appuntamento particolare (ovvio fossero più numerosi del 2004, ma ad un ragazzo di 24 anni fa bene correre sempre davanti e sempre per vincere?), era questo l'obiettivo da perseguire.

Freccia, Liegi e Giro d'Italia. Poi stacco e rientro stile 2004 con fine estate italiana e preparazione per il Lombardia. Per il 2005 sarebbe andato più che bene, anche perché sarebbe andato di certo come suo solito, forte.

Certo, poi l'annata è stata anche jellata per quella maledetta mono-nucleosi, una malattia così bastarda che non fa capire a lui se sta bene o male e non fa capire a noi se sta bluffando (nel senso che ci prova per farsi vedere, ma in cuor suo sa di non andare forte) o ricadendo (nel senso che in estate, complice il caldo, qualche energia in più era tornata per poi riabbandonarlo ora)... malattia maledetta...

Aspetterei a dare un voto al 2005 di Cunego, perché questo qui è capace di inventarsi una doppietta Emilia-Lombardia come se fosse un bomber da 25 gol a stagione. Ma, per ora, il voto si avvicina molto all'N.G., con un 4 grosso come una casa a Martinelli, ed un 3 alla Lampre-Caffita tutta.

Ovviamente il voto alla Lampre-Caffita sarebbe circoscritto al "caso Cunego", perché far sbocciare un talento come Bennati è stata un'ottima cosa per la squadra di Usmate, così come portare alla ribalta un ragazzo come Ballan.

Panasonic, eh Claudiè?! Pensa che Gibo è andato alla Sony Ericsson...

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 10:51
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Aspetterei a dare un voto al 2005 di Cunego, perché questo qui è capace di inventarsi una doppietta Emilia-Lombardia come se fosse un bomber da 25 gol a stagione. Ma, per ora, il voto si avvicina molto all'N.G., con un 4 grosso come una casa a Martinelli, ed un 3 alla Lampre-Caffita tutta.



....sì sarebbe bello...., ma sono completamente daccordo a metà con te...gli exploit non si improvvisano nelle gare così dure...mah...incrocio le dita e chissà che non mi sorprenda, sarei contento di avere torto.

Mario, guardamelo bene sul San Luca eh!, sappimi dire.

ciao
claudio



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/10/2005 alle 11:00
concordo pienamente con voi, claudio e mario... quest'anno molto amaro non è giudicabile... anch'io non sono molto ottimista per l'emilia... sembra in difficoltà in questo finale... poi come avete detto partire sempre come favorito è un peso troppo grosso per un ragazzo di 24 anni che si ritrova a dover fare anche il padre... dopo il 2004 tutti pretendono da lui... forse forse cambiare aria non gli farebbe male...

 

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  postato il 07/10/2005 alle 11:19
cunego ha tutte le carte in regola per diventare un grande campione pero secondo me non bisogna caricarlo troppo non si puo pensare che ad ogni gara che partecipa deve vincere, si rischia di bruciarlo il ragazzo deve rimanere sereno e concentrato, non tutti reagiscono bene con la pressione di dover vincere sempre, a molti fa l'effetto contrario, se damiano non avrà nessun fastidio e fara una buona preparazione e conterra l'ansia della vittoria nel 2006 potrebbe fare grandi cose
 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 07/10/2005 alle 11:21
Ciao ragazzi,

ho sempre avuto dubbi sul gruppo di lavoro che ha gestito Cunego. L'errore più grande è stato quello di fargli fare la Vuelta alla fine dello scorso anno. Cunego ha cominciato ad andar forte in primavera, poi ha dominato il giro, poi un breve stacco e ha ricominciato a correre e vincere ad agosto, la Vuelta, il mondiale il Lombardia... troppo per essere la sua prima vera stagione a certi livelli... in questo sono d'accordo con Mario.

Sbaglierò, ma il 2005 di Cunego è finito e anche piuttosto malamente direi. Ipotizzo un riscatto nel 2006, ma ho infiniti dubbi sul suo ritorno a certi livelli. Fossi in Damiano mi preparerei solo per il giro, scegliendo un buon calendario di corse, dove però dovrà gestirsi bene, prepararsi, non pensare sempre a vincere, e poi al giro sparare tutte le cartucce.

A proposito: qualcuno di voi sa chi era il preparatore di Cunego nel 2004 e chi è il preparatore di Cunego quest'anno?

E ancora: sapete chi è il preparatore di Basso nel 2005 e chi era lo scorso anno?

Sapete chi è il preparatore di Simoni? E chi era un anno fa?

E sapete chi preparerà questi tre atleti nel 2006?

Non voglio essere criptico, ma rispondere a queste domande potrebbe aiutarvi a capire meglio cosa succederà il prossimo anno.

Ciao

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/10/2005 alle 11:24
un'intervista di martinelli a tal proposito:


07/10/2005 Martinelli: Cunego è stanco, qualcosa abbiamo sbagliato

Affiorava un leggero filo di delusione nel team Lampre-Caffita, alla termine della Coppa Sabatini.
Damiano Cunego era molto atteso sulle strade della Valdera, ma forse già domenica a Zurigo, sia il campioncino veronese che Giuseppe Martinelli, suo tecnico e mentore, si erano accorti che la condizione non era più quella del Trofeo Melinda, all’inizio di settembre.
«Damiano ieri non era in giornata - confessa Martinelli -. Sono stato io ad insistere a non mollare, volevo che facesse la corsa, anche per rispetto nei confronti dei ragazzi che si erano impegnati già dalle prime battute della Coppa Sabatini. Alla fine però, Damiano non aveva la gamba e non è riuscito ad entrare nel gruppo dei 21 uomini che si è in pratica, giocato la corsa».
Il tecnico bresciano è realista a questo punto, nel porsi gli obiettivi per questi ultimi giorni di fine di stagione.
«A Zurigo domenica ho visto corridori pedalare davvero molto forte, Bettini in primis. Saranno questi che si giocheranno queste ultime gare. Per quanto riguarda Damiano, devo dire che lo vedo in calando. Molto probabilmente incomincia a pensare all’anno prossimo, considerando che quest‚anno ormai è andato. Penso che a settembre, si sia corso troppo poco e che si sia perso un po’ di mordente. Quattro corse sono davvero poca cosa. Ci siamo intestarditi negli allenamenti, perchè sapevamo che tutti gli altri corridori erano a correre. Alla fine però, penso che sarebbe stato meglio correre di più ed allenarsi un po' meno».
Un’analisi lucida e serena, nella quale Martinelli cerca di definire quella che avrebbe dovuto essere la migliore strategia di corsa e di allenamento per Damiano.
«Forse sarebbe stato meglio se a settembre Damiano avesse corso una corsa a tappe, quale ad esempio il Giro di Polonia. La logica induce a pensare anche che ad agosto è stato raggiunto il punto ottimale che poi però, è stato difficile da mantenere. La mononucleosi lo aveva sensibilmente debilitato. Si era dovuto lavorare molto, forse troppo, per arrivare a quei livelli. Quando fai fatica a trovare la condizione, è comunque difficile riuscire a mantenerla per periodi piuttosto lunghi».
Il programma di questo finale di stagione, non dovrebbe comunque subire delle variazioni.
«La cosa più sicura sarà che faremo la trasferta in Giappone, un impegno che abbiamo assunto già da tempo con gli sponsor. Probabilmente comunque, faremo tutte le corse che avevamo in programma. Penseremo un po’ meno in grande. Tutto qui».

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2005 alle 11:32
Mi allineo alle vostre considerazioni: ieri, guardando in tele la sintesi della Sabatini, mi è sembrato di vedere un Cunego con buone intenzioni, ma forse poco brillante e legnoso nella pedalata, che non mi sembra affatto la stessa del Trofeo Melinda di un mesetto fa, quando letteralmente volava…
Il dubbio che la sua condizione non sia più la stessa di fine agosto-inizio settembre c’è, eccome… ma potrebbe essere altrettanto vero che il ragazzo, sapendo magari di non avere in questo momento un’elevatissima riserva di energie (siamo pur sempre a fine stagione, non dimentichiamolo), si mantenga abbastanza conservativo in funzione della gara più importante di questo suo scorcio finale di stagione, il Lombardia appunto.
Non so come correrà domani all’Emilia… se darà segni di risveglio bene, ma se non dovesse farlo non sarei così allarmista nel dire che per la classica delle foglie morte non c’è speranza.
Certo ci sono corridori in questo momento che vanno più forte di lui, specie quelli usciti dal Mondiale (Bettini in primis). Ma anche l’anno scorso si disse di un Damiano stanco e oramai in calo di condizione (già al Mondiale di Verona ci furono i primi segni, a mio avviso), eppure ricordate come andò?

In quanto alla sua gestione in questo improbo 2005, dice bene Mario: sotto accusa sta sicuramente la Lampre, che mi sembra tutt’altro che esente da colpe: non so se però sia ancora arrivato il momento per Damiano di cambiare aria, e per di più all’estero: a 24 anni forse è ancora un po’presto, soprattutto a livello di esperienza.
Personalmente aspetterei ancora almeno un anno, lo voglio rivedere per bene nella nuova Lampre che sorgerà nel 2006, per poi a fine anno tirare le somme, e trarre di conseguenza le dovute conclusioni.

Credo fortemente che l’anno prossimo si vedrà un Cunego senz’altro migliore (anche perché è difficile fare peggio di quest’anno, anche impegnandosi! ) ma già ai suoi livelli di forma cui ci aveva abituati l’anno scorso, lottando per la vittoria al Giro e, perché no, magari fare un buon piazzamento al suo primo Tour de France.

 

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  postato il 07/10/2005 alle 11:40
Originariamente inviato da 55x11grimpeur

A proposito: qualcuno di voi sa chi era il preparatore di Cunego nel 2004 e chi è il preparatore di Cunego quest'anno?

E ancora: sapete chi è il preparatore di Basso nel 2005 e chi era lo scorso anno?

Sapete chi è il preparatore di Simoni? E chi era un anno fa?

E sapete chi preparerà questi tre atleti nel 2006?

Non voglio essere criptico, ma rispondere a queste domande potrebbe aiutarvi a capire meglio cosa succederà il prossimo anno.


Ciao Gerry...ehm...Alex ( ),
non è che puoi dircelo tu, dato che ne sembri a conoscenza (dici "aiutarvi" invece che "aiutarci")?

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 11:41
Dobbiamo attendere la prossima stagione per avere conferme più precise.
Il 2004 è stato un anno eccezionale, ma ci sono alcuni ma...
Il giro del 2004 è stata un corsa con un parco di partecipanti modesto, senza veri avversari, l'unico era il suo compagno di squadra Simoni.
Mi ricordo di aver seguito tutte le tappe del successivo giro di Spagna e Cunego, in salita, nonostante cercasse di stare coi primi, rimaneva sempre staccato. Là c'erano altri avversari. I miei primi dubbi sono nati alla Vuelta.
Poi è arrivato il Lombardia. Al Lombardia ha corso da campione, ma ricordiamo che è l'ultima classica dell'anno ed a ottobre la maggiorana dei corridori è ormai "in disarmo".
Ripeto bisognerà attendere il 2006.
Però, già da ora, mi sento di affermare che Cunego difficilmente potrà vincere il Tour a meno che non venga profondamente modificato nel suo tradizionale tracciato e neppure la Parigi-Roubaix.
Penso ancora che possa vincere qualsiasi corsa del calendario internazionale.
Anche se quest'anno qualche dubbio ha fatto capolino.
Vedremo.
E poi quello che mi lascia perplesso è il suo fisico e neppure in bici è "bello".

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 11:43
Originariamente inviato da 55x11grimpeur

A proposito: qualcuno di voi sa chi era il preparatore di Cunego nel 2004 e chi è il preparatore di Cunego quest'anno?

E ancora: sapete chi è il preparatore di Basso nel 2005 e chi era lo scorso anno?

Sapete chi è il preparatore di Simoni? E chi era un anno fa?

E sapete chi preparerà questi tre atleti nel 2006?

Non voglio essere criptico, ma rispondere a queste domande potrebbe aiutarvi a capire meglio cosa succederà il prossimo anno.

Ciao



...minchia Grimpeur parla!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 11:49
....gabryyyy, tesoro, te vojobbene!
lo vedi che gli vogliamo bene alla piccola canaglia. questo è il tuo thread bella. facci sapere qualche novità dai, se non ti fai viva ti vengo a beccare..
besos claudio

 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 07/10/2005 alle 11:58
Alex!
Ho provato con l'aiuto del computer, ho telefonato a casa ed
ho chiesto al pubblico, ma non sono stato capace di risponderVi.
Illuminaci !
(e grazie in anticipo)

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 07/10/2005 alle 12:00
Originariamente inviato da ciclgian
E poi quello che mi lascia perplesso è il suo fisico e neppure in bici è "bello".


Sono d'accordissimo Ciclgian. E' la cosa più preoccupante... è ingobbito, strano, tutt'altro che sciolto ed era così anche al Melinda. Non so, ho molta, molta paura per Damiano, spero vivamente di sbagliarmi e che nel 2006 centri l'accoppiata giro-tour...

Ah, Mario, Claudio, Pedalando... nessun segreto anche perché non so tutto in proposito. Anzi sul 2006 non so nulla, devo informarmi. Penso, però, che i cambiamenti nel 2005 in materia di preparatori abbiano inciso sul rendimento di questi tre atleti. A inizio 2005 un amico molto informato mi ha posto le stesse domande e... acipicchia mi ha più o meno predetto quello che sarebbe potuto succedere quest'anno. Però una cosa che non ci si chiede mai quando si parla di ciclismo è questa: chi è il preparatore... e anche questo conta. Gli atleti sono sempre meno bravi a gestirsi da soli e la guida sia tecnica che medica che atletica diventa fondamentale, soprattutto per un ragazzo giovane come Damiano.

Ciao

 

[Modificato il 07/10/2005 alle 12:07 by 55x11grimpeur]

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 07/10/2005 alle 12:04
Ah ho una domanda per qualcuno, per Jan, ma chiunque sappia rispondere. Sapete esattamente che tipo di strascichi lascia la mononucleosi. Poiché è un virus che continua a vivere nell'organismo delle persone che ne vengono infettate, anche dopo la guarigione volevo sapere se può incidere anche a distanza di mesi o di anni sul rendimento di un atleta a certi livelli. Qualcuno sa rispondere?

Grazie. Ciao

Alex

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2005 alle 12:11
Originariamente inviato da 55x11grimpeur
Grazie. Ciao
Alex


Si, ma almeno i nomi dei preparatori del 2004 e 2005 no?

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 07/10/2005 alle 12:18
Ho paura di dire le solite cose. Di risultare ancora una volta banale.
ma purtroppo mi nascono sospetti. che sia un talento non ne dubito, ma l'anno scorso pareva un biturbo quest'anno pare che abbiano montato il gpl...
altro campione abarthizzato?spero di no.perchè anche a me cunego piace.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 07/10/2005 alle 12:24
no dai, questi sospetti teniamoceli... cioè ciascuno è libero di dire ciò che vuole sul forum, sono il primo che è stato cazziato brutalmente e non mi va, né ho autorità alcuna per intervenire però davvero lasciamo perdere i sospetti su...

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 12:32
Originariamente inviato da stress

Originariamente inviato da 55x11grimpeur
Grazie. Ciao
Alex


Si, ma almeno i nomi dei preparatori del 2004 e 2005 no?


Esatto! alex, ahò!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2005 alle 12:54
Sapete esattamente che tipo di strascichi lascia la mononucleosi. Poiché è un virus che continua a vivere nell'organismo delle persone che ne vengono infettate, anche dopo la guarigione volevo sapere se può incidere anche a distanza di mesi o di anni sul rendimento di un atleta a certi livelli

La mononucleosi tipica è sostenuta da un virus, il virus di Epstein-barr, che ha una storia singolare.
trovato nelle cellule di un linfoma endemico in africa, il linfoma ad alto grado di malignità di Burkitt, è stato a lungo causa di discussioni mediche accanite. Era causa di questo linfoma o semplicemente infettava queste cellule? A forza di discutere si è giunti ad un compromesso...Forse è coinvolto nella genesi di quersto linfoma...raro qua, ma endemico in Africa. qua ci da una fastidiosa malattia, benigna , ma dal decorso abbastannza lungo, la mononucleosi infettiva.
Il decorso è normalmente di poche settimane, con strascichi di qualche mese. Cosa intendiamo per strascichi? Astenia. Fiacca insomma. Che non impedisce all'impiegato di andare tranquillamente a lavorare al PC, ma rende la scalata del Ventoux difficoltosa. Insomma, per un atleta è una malattia che impiega mesi a fare scomparire i postumi. Il virus non rimane nell'organismo,ma restano gli anticorpi che sono serviti a debellarlo, anticorpi che sono necessari per la diagnosi. Esistono infatti altre malattie virali molto simili, complessivamente denominate Mononucleosi, che sono sostenute da un virus meno aggressivo, un Citomegalovirus. La prognosi è più breve e la sintomatologia è di minore durata. Sapere quale è stata con precisione la forma che ha colpito Mayo o Cunego (tipica o da Citomegalovirus) non ci è dato a sapere. Resta il fatto che per un atleta liberarsi da un virus non è mai facile, perchè le difese immunitarie sotto stresss ed affaticamento , possono abbassarsi, rendendo il fisico molto debole e sensibile agòli attacchi virali.. Baronchelli nel 75 fu colpito da virosi durante il giro d'italia (disegnato per lui....) e si fece la seconda parte del giro, stelvio compreso, in condizioni fisiche menomate. Il suo recupero fu intaccato per sempre ed assieme ad un carattere non certo da killer della strada, comportò la limitazione della sua carriera. Attenti alle virosi quindi. Evitare soprattutto di compiere sforzi consistenti sotto attacco, per non compromettere una macchina che per andare al 100% deve essere integra. sicuramente controllando l'emocromo, si capisce bene se si sta combattendo un virus..certi parametri (numero dei linfociti, dei monociti) si alzano ed i medici possono fare diagnosi precocemente , evitando danni troppo seri. Ogni virosi, mononucleosi compresa, ha nel riposo la terapia migliore. Riposo e riposo. Quindi poi riprendere la preparazione diventa lungo...
ciao!

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 12:55
Raga, vi devo contraddire. Cunego non è mai stato bello in bici. La cosiddetta “gobba” l’ha sempre avuta. È il motivo per cui non mi sono riuscito a innamorarmi di lui al 100%! È molto coordinato in fuorisella e la sua pedalata è certamente efficace, ma bello no. La colonna di Cunego si piega naturalmente in quel punto lì e non è un bel vedere.
Le sue misure antropomorfiche e la postura della colonna vertebrale sono dati difficili da modificare. Ricordo che a inizio del’anno sul forum di Damiano si parlava molto del tentativo di migliorarne la posizione a crono per incidere sul suo rendimento. In realtà è molto difficile cambiare le posture, specialmente in atleti compatti e dalle fasce muscolari dorsali importanti come quelle di Damiano. Anche Michele83 intervenne in merito e se ne ricorderà. In effetti le prime foto delle crono alla vuelta Murcia ce lo mostrarono in punta di sella, su un mezzo troppo lungo. Si è allenato molto sulla bici da crono e questo potrebbe non aver giovato eccessivamente alla scioltezza del gesto. Perciò posso essere d’accordo sul fatto che sia apparso legnoso.

Però aggiungo un altro elemento: 10 giorni prima del Giro ha fatto benissimo al Romandia, sfracellando tutti in salita (savoldelli a 10 minuti) e correndo una buonissima crono finale. All’inizio del giro ancora ottimi segnali, un prologo molto cattivo, le prime tappe sempre davanti e una prima crono dignitosa…poi la crisi. Senza mononucleosi saremmo qui a dubitare di lui?

Dico la mia:

1. carichi di lavoro troppo pesanti per aumentare la resa a cronometro hanno compromesso la brillantezza dello scatto e reso “legnose” certe azioni
2. troppe corse, troppa pressione, Lampare Caffita rimandata
3. all’inizio ha cercato in modo vorace la vittoria, correndo come fosse Merckx, non l’ha vinta, si è innervosito…..e secondo me ha innervosito qualche altro nel gruppo.
4. La convivenza con Simoni non è stata un vantaggio.
5. la citata vuelta 2004 come prova di scarsa qualità è un vero abbaglio, si preparava per il mondiale di Verona (che ha corso bene)
6. La mononucleosi ha completato il quadro…
7. sui preparatori atletici e sui medici non so UNCA’….


Gabry..non è che posso fare io il tuo lavoro eh!!
ciao

 

[Modificato il 07/10/2005 alle 12:59 by claudiodance]


 
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  postato il 07/10/2005 alle 13:21
A proposito: qualcuno di voi sa chi era il preparatore di Cunego nel 2004 e chi è il preparatore di Cunego quest'anno?
Quello di quest'anno è quello che aveva l'anno scorso Basso che "dovrebbe" aver terminato il rapporto con il varesino proprio in concomitanza con l'accordo del veronese e del Kaiser con tale soggetto.
E ancora: sapete chi è il preparatore di Basso nel 2005 e chi era lo scorso anno?
Vedi sopra
Sapete chi è il preparatore di Simoni? E chi era un anno fa?
Boh
E sapete chi preparerà questi tre atleti nel 2006?
Boh

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/10/2005 alle 13:26
I miei 1 barra 2 neuroni hanno fatto tilt

Per favore fatemi capire

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 07/10/2005 alle 13:37
Rijs = Cecchini, Basso = Rijs, per prpoprieta' transitiva Basso = Cecchini
Grimpeur..dicci quali sono le altre variabili!!

 
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  postato il 07/10/2005 alle 13:41
Bene...da quest'anno Basso non sembra + con Cecchini che ora ha nella sua scuderia Cunego e Ullrich.
Ciao

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 07/10/2005 alle 13:52
Io penso che Basso ora sia seguito da Rijs(che anche non essendo medico avra appreso tanto da Cecchini in questi anni).
Certo che Cecchini e' ricercato nell'ambiente...meno discusso di Ferrari, ma ha vinto tantissimo con i suoi corridori.

 
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Non registrato



  postato il 07/10/2005 alle 14:05
Beh il fatto che avesse nella sua scuderia gente come Bartoli, Casagrande, Cipollini, Luperini...costituisce un certo palmarais.
Ora con Cunego e Ullrich penso che il suo nome sia diventato molto costoso!
Ciaooo

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 07/10/2005 alle 16:08
piepoli tchmil...
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/10/2005 alle 20:34
Originariamente inviato da claudiodance
5. la citata vuelta 2004 come prova di scarsa qualità è un vero abbaglio, si preparava per il mondiale di Verona (che ha corso bene)


Ho visto tutte le tappe di quella Vuelta ed ho seguito con la massima attenzione il comportamento di Cunego nelle tappe di montagna.
All'inizio ha cercato di fare classifica, provando a restare coi migliori ma non ce la faceva e, pur impegnandosi, rimaneva staccato quando c'era battaglia sulle salite dure.
Poi, una volta fuori classifica, ha cercato in tutti i modi di vincere una tappa : ho visto diverse volte che provava a tenere le ruote dei migliori per arrivare col primo gruppetto per disputare la volata.
Ma niente, quelli andavano troppo forte.
Poi il suo entourage, quando ha constatato che non riusciva a vincere nemmeno una tappa, ha ripiegato ancora dicendo che la Vuelta serviva di preparazione al campionato del mondo.
Sai qual'era il problema? Che al Giro 2004 le salite venivano affrontate ad andature inferiori a quelle della Vuelta, che in Spagna la battaglia si accendeva sin dalla prima salita, che in montagna c'era un nugolo di forti avversari.
Comunque Cunego è molto giovane e dovrebbe ancora migliorare su tutti i terreni. Non deve però essere mandato allo sbaraglio come si è fatto nel 2004 e come, ancor di più, si pensava di fare nel 2005 facendogli addirittura disputare il Tour dopo il Giro.
Se ha veramente "i numeri" lo vedremo nel 2006.

 

[Modificato il 07/10/2005 alle 21:34 by Admin]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2005 alle 00:50
grimpeur, la sapporo ti ha lasciato la ciuca triste?
cosa fai, gli indovinelli oppure tiri il sasso e nascondi la mano?

credo che un esperto come te sappia che dare così importanza ai preparatori medici possa da qualcuno anche essere interpretato come un riferimento a pratiche illecite, soprattutto se fatto in modo così sibillino come nel tuo post.
quindi parla ora o taci per sempre!

cecchini è un preparatore molto conosciuto da molti anni. egli stesso è stato uno dei più forti amatori italiani nella categoria oltre i 50 anni, dominando un giro delle regioni con prestazioni strabilianti e naturalmente, non so se a torto o a ragione, chiaccherate.
ha seguito molti corridori ed è stato anch' egli indagato dalla magistratura in ambito doping, se ricordo correttamente, ma mi sembra che tutto sia finito in nulla.
ha seguito molti corridori, oltre ai citati, anche bettini, ora con luca guercilena, un giovane molto preparato.
bene non mi sembra che il rendimento di bettini sia cambiato in modo significativo.
kaiser jan già da alcuni anni è seguito da cecchini, e forse nel buon tour corso con il team coast c' era già lo zampino del medico toscano.
ma poi, negli ultimi anni, le cose anche con cecchini non sono cambiate.
almeno, non in modo significativo.
basso al contrario con cecchini, preparatore di riferimento per i corridori di riis, è invece molto migliorato.

quindi, come vedete, stesso preparatore, 3 corridori diversi , 3 storie diverse.
questo per dire che i preparatori contano, eccome se contano, ma non sono sempre così determinanti.
a quel livello tutti sono validi professionisti, conta molto anche la determinazione del corridore.
i programmi sono tutti buoni, conta molto come sono interpretati.

poi, grimpeur se ritieni che ci sia qualcosa di più, scrivilo.
se no, incominci a bruciarti il credito che ti sei guadagnato.

stasera io ho bevuto birra pedavena, rara a trovarsi dalle mie parti ma molto buona

ciao
mestatore

ps 1 : ricordo male o cecchini era anche il preparatore di hamilton ai tempi di riis? (non vuole essere una domanda maliziosa, non è sempre o solo colpa dei preparatori. diciamo che è una curiosità)

ps 2 : alex, non ce l' ho con te, davvero, ma spiegati meglio. non sempre può finire a tarallucci e vino.


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 08/10/2005 alle 13:07
...é ufficiale, i giornalisti sportivi leggono il forum. Oggi sulla gazza c'è un'approfondimento sulla crisi di Cunego che sembra sviscerato dai post di questo thread! Raga, la prossima mossa è scrivere un thread di sole cakkiate ma mascherate da argomenti seri e documentati, per poi vedere cosa succede il giorno dopo!
scherzi a parte beccatevi l'articolo di oggi e vedete se non è vero.
baci a tutti.
claudio.

ps. mesty la pedavena è ottima, la bevo quando vado a Feltre da alcuni amici, bisogna regalarne una cassa ad alex perchè le ciucche così sballate che non si ricorda nemmeno dei post che ha scritto non ese le può più permettere

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 08/10/2005 alle 13:36
Oh accidenti Mesty! Non l'hai capito che era un trucco per farmi regalare una cassa di Pedavena?!? Meno male che Claudio capisce al volo!

Tornando serio la verità è che per evitare di scrivere inesattezze volevo controllare bene tutto e poi postare una storiella completa. Perché m'è venuto il dubbio di non ricordare bene. Per cui ho posto le domande sperando che qualcuno rispondesse, nel frattempo volevo rintracciare l'amico con cui avevo avuto l'interessante scambio di opinioni... ma non ci sono ancora riuscito. Lo farò presto e tornero sul tema, datemi il tempo.

Del resto non è colpa mia se quando si parla di preparatori subito si pensa male... se è per questo in altro thread si è discusso di come basti pronunciare la parola "ciclista" e per riflesso automatico tutti purtroppo pensano "dopato" o giu di lì. Lo ha scritto l'équipe.

Naturalmente, però, non basta dire "preparatore" perché si sia autorizzati a pensare "stregone". Io intendevo dire proprio preparatore e far notare come, quando si discute di ciclismo, si discute di tutto: la squadra, la tattica, le caratteristiche di questo o quel corridore, come è messo in sella ecc., mentre non si parla mai o quasi mai di preparatori. Eppure nello sport moderno sono importanti e sarebbe forse anche loro interesse far circolare i loro nomi e i loro successi... invece no...

La vena romantica che è in noi ci porta a snobbarli e alla maggior parte di loro piace lavorare nell'ombra. Naturalmente questo crea attorno al loro lavoro un'aurea di mistero e si è portati a pensar male. Ma non credo sia giusto, per lo meno non sempre. Cecchini, ad esempio, ha concesso una sola intervista alla Gazzetta dello Sport mesi fa... certo in questo mondo quelli bravi sono ben conosciuti e di lavoro ne hanno sin troppo, però - in fondo - che ci sarebbe di male a uscire un po' più allo scoperto?

Era questo che intendevo dire. Comunque appena posso scrivo la storiella completa. Ciao

Alex

 

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 08/10/2005 alle 13:52
Ah Claudio... la posizione in sella di Cunego non è mai stata bella dici... è vero, con quelle misure non è facile.

Ma sei sicuro che non sia peggiorato? Io ho usato la parola ingobbito e giustamente tu mi hai fatto notare che lo è sempre stato. La parola era sbagliata, hai ragione. Volevo dire che è peggiorato, più brutto da vedere... non saprei trovare un aggettivo, ma prova a farci caso, era più bello (o meno brutto) da vedere nel 2004.

Inoltre, tra le cause del rendimento non eccezionale, non sottovaluterei quanto scritto da Jan sui postumi della mononucleosi. Speriamo bene.

Ciao

 

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Moderatore




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  postato il 08/10/2005 alle 13:55
...certo è che la pioggia di oggi, sul San Luca (ma anche prima), non l'aiuterà...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 08/10/2005 alle 14:05
Originariamente inviato da ciclgian
Mi ricordo di aver seguito tutte le tappe del successivo giro di Spagna e Cunego, in salita, nonostante cercasse di stare coi primi, rimaneva sempre staccato. Là c'erano altri avversari. I miei primi dubbi sono nati alla Vuelta.


Concordo totalmente! Grande Ciclgian! Alla Vuelta Martinelli ha fatto come la volpe con l'uva... prima han provato a farlo stare con i primi, poi siccome non ci riuscivano han detto che "no, siamo qui solo per fare esperienza"... un piffero! L'hanno gestito male, la vuelta è durissima, troppo. E' stato un errore.


Poi è arrivato il Lombardia. Al Lombardia ha corso da campione, ma ricordiamo che è l'ultima classica dell'anno ed a ottobre la maggioranza dei corridori è ormai "in disarmo".


Qui concordo solo in parte... secondo me lui ha metabolizzato il gran lavoro della Vuelta con un po' di ritardo e gli è uscita la condizione un po' dopo il mondiale, al Lombardia. Gli altri forse erano un po' in calo, ma direi che Basso andava fortissimo... no direi che il Lombardia è tutto farina del suo sacco.

Ciao

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2005 alle 15:19
caro grimpeur,
non sono completamente d' accordo con te (ormai un vizio)sul ruolo dei preparatori.
io credo che abbiano avuto troppo importanza nel ciclismo e negli anni 90 il ruolo dei preparatori medici è stato molto negativo.
è stata creato il mito della possibilità di creare i picchi di forma esattamente al momento giusto, stravolgendo la preparazione tradizionale, favorendo corridori che puntano un solo obiettivo e che se poi lo mancano si sono bruciati anche psicologicamente tutta la stagione.
per me la forma si trova correndo, lo dice anche hinault, in maniera intelligente.
per me troppi medici, troppo pochi tecnici, troppi corridori stravolti da una preparazione eccessivamente polarizzata su carichi di lavoro e potenza insostenibili senza doping.
tra gli stessi amatori si assiste alla caccia al preparatore, a quello in grado di farti fare il salto di qualità.
oltretutto questo andazzo si è trasferito tra i giovani , con i disastri che morris ha ben evidenziato.
con questo non voglio certo dire che i preparatori non contano o che sono tutti uguali. sono molto importanti ma vorrei aggiungere che il loro ruolo dovrebbe essere subordinato a quello dei direttori sportivi e mediato da chi conosce e ha esperienza di ciclismo. come forse succede, mi auguro, ma magari sbaglio , alla csc, con il duo riis- cecchini.
non basta sapere di fisiologia ed alimentazione( e farmacologia...) per essere un buon preparatore. poi, per me, meno medici più tecnici, a scanso di equivoci.

concordo invece pienamente per quanto riguarda i tuoi rilievi su cunego.
certo , forse ha trovato avversari più forti, ma , comunque, anch'io, dalla vuelta in poi, non ho più visto il piccolo panettiere migliore in salita. neppure al lombardia dove ha vinto da campione.
poi magari oggi fa il vuoto, ma mi sembra veramente improbabile.
vorrei far notare che quanto ha scritto jan vale sia per cunego, da me mai criticato in questi mesi, sia per mayo, da altri accusato di sbalzi da doping, ma anch' egli vittima della mononucleosi. certo la mano sul fuoco non la metto per iban come per nessun altro, ma ricordate quanto ci volle a pietro paolo virdis, anch' egli vittima della mononucleosi per riprendersi in uno sport sia pure meno faticoso del ciclismo, dove la tecnica può , o meglio, poteva, vicariare in parte deficit fisici

ciao
mestatore

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 08/10/2005 alle 15:47
Ciao Mesty,
non importa se non sei d'accordo. Non c'è una legge che ti obbliga altrimenti compro la gazzetta ufficiale e la regalo a mia moglie eh eh, così non discute più quello che dico e faccio. E poi, secondo me, siamo d'accordo invece.

Infatti quando scrivo: "la nostra vena romantica ci porta a snobbarli" (i preparatori) intendo proprio affermare che ci piaceva più il ciclismo di prima. Me compreso.

Scusa la citazione colta, però, ma Sant'Agostino diceva che era inutile combattere con il tempo, perché questi sarebbe andato avanti comunque infischiandosene di chi avrebbe voluto fermarlo.

La specializzazione c'è e i preparatori anche. Temo che non possiamo farci nulla. C'è in tutti gli sport, più o meno.

Nel tennis ci sono gli specialisti delle superfici. Tolto Federer (che comunque non ha mai vinto Parigi) che per me è il più grande di tutti i tempi (o comunque il più grande che ho visto) gli altri sono specialisti di una, massimo due superfici.

Nello sci i Girardelli e gli Zurbriggen non ci sono più, ma da Tomba in avanti abbiamo avuto specialisti di una, max 2 discipline (in verità il discorso sullo sci sarebbe più lungo, ma per sintesi mi fermo qui).

Nel calcio c'è il turnover perché bisogna focalizzare la preparazione su campionato, Champions League e su pochi big-match ecc.; In Coppa Italia giocano le mezze pippe perché gli altri devono risparmiare energie per il campionato e la champions...

Potrei continuare... insomma io penso che i preparatori siano parte della logica evoluzione dello sport. Anche se non ci piacciono. Chi se ne è servito per primo ne ha tratto grandi benefici e gli altri si sono adeguati. Poi, come in tutte le cose, c'è stata una degenerazione del fenomeno, particolarmente sentita in uno sport come il ciclismo che ha grandissimi appuntamenti in un arco che va da marzo a ottobre. Sono otto mesi. Tantissimi.

Ti chiedo: se tu fossi un ciclista professionista e dovessi preparare un grande appuntamento (che so... la Girada... ) non ti rivolgeresti a un preparatore?

Giusta, comunque, l'idea di ridimensionarne il ruolo e di fare in modo che i tecnici che sanno di ciclismo possano mediare le loro indicazioni.

Ciao

 

[Modificato il 08/10/2005 alle 15:49 by 55x11grimpeur]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/10/2005 alle 15:57
Originariamente inviato da 55x11grimpeur


Poi è arrivato il Lombardia. Al Lombardia ha corso da campione, ma ricordiamo che è l'ultima classica dell'anno ed a ottobre la maggioranza dei corridori è ormai "in disarmo".


Qui concordo solo in parte... secondo me lui ha metabolizzato il gran lavoro della Vuelta con un po' di ritardo e gli è uscita la condizione un po' dopo il mondiale, al Lombardia. Gli altri forse erano un po' in calo, ma direi che Basso andava fortissimo... no direi che il Lombardia è tutto farina del suo sacco.


certo , forse ha trovato avversari più forti, ma , comunque, anch'io, dalla vuelta in poi, non ho più visto il piccolo panettiere migliore in salita. neppure al lombardia dove ha vinto da campione.


Ragazzi, a titolo di cronaca vi faccio presente che l'anno scorso Cunego corse il Lombardia il giorno dopo essere tornato dall'Interbike di Las Vegas (per impegni di sponsor), col jet lag nel fisico e praticam nessun allenamento della settimana precedente nelle gambe.

Ora, non voglio per forza difendere a spada tratta Cunego (chi mi conosce un po', oramai sa bene che difendo e attacco un po' tutti indipendentemente dal tifo)... ma non credete che l'anno scorso abbia vinto il Lombardia ancora più da campione, visto che non era comprensibilmente al 100% (a differenza di Basso, che stava meglio di lui) per il motivo sopracitato?

Saluti a tutti!

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/10/2005 alle 16:11
Originariamente inviato da 55x11grimpeur

Originariamente inviato da ciclgian
Mi ricordo di aver seguito tutte le tappe del successivo giro di Spagna e Cunego, in salita, nonostante cercasse di stare coi primi, rimaneva sempre staccato. Là c'erano altri avversari. I miei primi dubbi sono nati alla Vuelta.


Concordo totalmente! Grande Ciclgian! Alla Vuelta Martinelli ha fatto come la volpe con l'uva... prima han provato a farlo stare con i primi, poi siccome non ci riuscivano han detto che "no, siamo qui solo per fare esperienza"... un piffero! L'hanno gestito male, la vuelta è durissima, troppo. E' stato un errore.
Ciao


ma se l'avevano detto già in partenza che la vuelta era una preparazione per il mondiale! che cunego si sforzi a stare con i primi e lotti è insito nel suo carattere: è più forte di lui... almeno io non l'ho mai visto correre così tanto per fare... finchè rimane un lumicino di forze lo usa... qualcuno lo ha definito "rabbioso"... in un certo senso è vero! che martinelli e la lampre lo gestiscano male è sotto gli occhi di tutti ma che addirittura abbiano pensato a fargli fare la vuelta x la classifica generale mi sembra troppo stupido anche x martinelli & co...


x quanto riguarda il lombardia ha già detto tutto marco!

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 08/10/2005 alle 22:46
Eccomi Claudio…Ciao a tutti!
Originariamente inviato da claudiodance

Le dichiarazioni di Cunego sono abbastanza amare “sono deluso, non sono andato certo bene, ero qui per vincere…” sulla stessa linea Martinelli che ipotizza un nuovo calo di forma dopo il buon agosto. Dice che L’emilia sarà un test importante, se Damiano non convincesse salterebbe il Lombardia.

Mannaggia, annata duretta per il biondino. Non nascondo una punta di delusione, ma soprattutto ci stò capendo poco.
Ho visto le foto di Zurigo e si vede chiaramente che Cunego ha corso con il piglio solito (Bettini è sempre sulla sua ruota) ma poi si perde nel finale, ieri uguale.


Che tristezza… speravo in un miracolo che riscattasse una stagione che più sfortunata non si poteva, che permettesse a Damiano di vivere l’ inverno con maggiore serenità e fiducia, che fosse anche e soprattutto un premio alla volontà di non mollare e di onorare la stagione fino in fondo messa in mostra dopo la mazzata della mononucleosi, ma nel ciclismo non si inventa nulla, come dice Damiano stesso…

Vi dirò che sono abbastanza stupefatta, lo dico senza peli sulla lingua, da alcuni dei commenti che ho letto in questo thread. Innanzitutto questo:

Originariamente inviato da luna46
purtroppo mi nascono sospetti. che sia un talento non ne dubito, ma l'anno scorso pareva un biturbo quest'anno pare che abbiano montato il gpl... altro campione abarthizzato?spero di no.perchè anche a me cunego piace.


Per forza pare che abbiano montato il gpl, Luna! Credo ti sia sfuggito il fatto che Damiano ha avuto la mononucleosi, ovvio che sia andato più piano dell’ anno scorso, e abbia anche dovuto fermarsi!

Ma sono sinceramente allibita anche dai dubbi espressi da qualcuno, o dai processi in questo contesto alla gestione di Damiano. Non che non ci siano stati problemi ed errori in quest’ ultimo campo, che abbiamo anche già dibattuto durante il Giro d’ Italia, e che sono stati peraltro ammessi più volte da Martinelli, Saronni e da Damiano stesso, ma mi sembra assurdo montare processi in vista dell’ eventualità che Damiano non corra il Lombardia.
Credo sia il caso di inquadrare la questione nel suo contesto corretto. Vorrei quindi portare l’ attenzione di tutti sui seguenti fatti:
Stiamo parlando di un campione giovanissimo, che ha compiuto 24 anni meno di un mese fa
Stiamo parlando di un corridore che è salito sul podio con continuità dall’ inizio di marzo a metà maggio, che è stato colpito dalla mononucleosi nel clou della sua stagione, ma che nonostante questo ha avuto la forza, sia fisica che mentale, per ricominciare da zero o quasi e per vincere due corse tra la fine di luglio e l’ inizio di agosto.
E infine, stiamo parlano di un atleta che ha onorato tutte e dicasi tutte le corse cui ha partecipato dall’ inizio di marzo!

Ora, ditemi una cosa. Dove sono i vari Basso, Ullrich, Kloden, Savoldelli, Vinokourov, Boogerd, Voigt, Mancebo, Heras, Popovich (o anche Pellizzotti o Mazzoleni) e chi più ne ha più ne metta? Tutti IN VACANZA, qualcuno come Basso da più di due mesi! E tutti costoro hanno corso al vertice uno-due mesi al massimo, e nessuno di loro ha avuto la mononucleosi.
Tra i protagonisti del Lombardia della scorsa stagione Damiano sarebbe stato l’ unico ad esserci quest’ anno. Sarebbe stato estremamente ammirevole, praticamente un miracolo se ci fosse stato, dato che ha appena 24 anni, è stato in prima fila fin dall’ inizio di marzo ed ha avuto la mononucleosi, bruttissima malattia per un atleta; che invece accusi stanchezza è assolutamente normale dopo una stagione del genere e soprattutto con addosso i postumi della mononucleosi. E se si istituiscono processi o si instillano dubbi per questo allora cosa bisognerebbe dire di tutti i suoi colleghi?


Originariamente inviato da Monsieur 40%

"vincere tutto - o il tutto disponibile - e subito" non ha giovato al biondino di Cerro Veronese, che quest'anno era anche il numero 1 dell'ultima classifica UCI prima del ProTour ed ogni qualvolta inforcava la bicicletta, anche solo per andare dal giornalaio, era segnalato tra i favoriti.
E lui correva da favorito, sempre davanti sin dalle prime corse. (…)

Certo, poi l'annata è stata anche jellata per quella maledetta mono-nucleosi(…)
Aspetterei a dare un voto al 2005 di Cunego, perché questo qui è capace di inventarsi una doppietta Emilia-Lombardia come se fosse un bomber da 25 gol a stagione. Ma, per ora, il voto si avvicina molto all'N.G., con un 4 grosso come una casa a Martinelli, ed un 3 alla Lampre-Caffita tutta.


Originariamente inviato da Claudiodance

Però aggiungo un altro elemento: 10 giorni prima del Giro ha fatto benissimo al Romandia, sfracellando tutti in salita (savoldelli a 10 minuti) e correndo una buonissima crono finale. All’inizio del giro ancora ottimi segnali, un prologo molto cattivo, le prime tappe sempre davanti e una prima crono dignitosa…poi la crisi. Senza mononucleosi saremmo qui a dubitare di lui?


In questo thread c’ è tantissima carne al fuoco…e di tanti argomenti abbiamo già parlato. Non è facile cercare di sintetizzare il tutto (la Gazza ha tentato di farlo quest’ oggi, e ci ha aggiunto un’ intervista “incazzata” a Martinelli sulla quale tornerò) . A mio parere però qualsiasi discussione sul momento di Damiano e sulla sua stagione, nonché sul suo valore, va inquadrata nel contesto di cui ho parlato prima, e soprattutto non va dimenticato ciò che Damiano, nonostante tutto, è riuscito a fare.

Innanzitutto, mi sembra ovvio (come fa rilevare Dancè) centrare il discorso sulla mononucleosi , che mi sembra troppi dimentichino o sottovalutino decisamente, manco si trattasse di un banale raffreddore invece che di una malattia subdola ed estremamente debilitante per un atleta., e che ha pesantissimamente condizionato (per non dire completamente rovinato) la stagione di Damiano.

Originariamente inviato da Janjanssen

La mononucleosi tipica è sostenuta da un virus, il virus di Epstein-barr, (…)
per un atleta è una malattia che impiega mesi a fare scomparire i postumi.
Sapere quale è stata con precisione la forma che ha colpito Mayo o Cunego (tipica o da Citomegalovirus) non ci è dato a sapere.


Caro Jan, la Lampre ha sempre parlato di virus di Epstein-Barr, quindi direi che Damiano è stato colpito dalla forma tipica della malattia, purtroppo. Per Mayo non saprei, ma vista la fatica che sta facendo per tornare competitivo azzarderei la stessa forma; anzi, ho letto che la mononucleosi può avere come conseguenza la Sindrome da Stanchezza Cronica, ritieni che possa essere successo proprio questo a Iban?

Originariamente inviato da Janjanssen

Baronchelli nel 75 fu colpito da virosi durante il giro d'italia (disegnato per lui....) e si fece la seconda parte del giro, stelvio compreso, in condizioni fisiche menomate. Il suo recupero fu intaccato per sempre ed assieme ad un carattere non certo da killer della strada, comportò la limitazione della sua carriera. Attenti alle virosi quindi. Evitare soprattutto di compiere sforzi consistenti sotto attacco, per non compromettere una macchina che per andare al 100% deve essere integra. sicuramente controllando l'emocromo, si capisce bene se si sta combattendo un virus..certi parametri (numero dei linfociti, dei monociti) si alzano ed i medici possono fare diagnosi precocemente , evitando danni troppo seri. Ogni virosi, mononucleosi compresa, ha nel riposo la terapia migliore. Riposo e riposo. Quindi poi riprendere la preparazione diventa lungo...


Non sapevo di Baronchelli, e sinceramente la notizia che ci dai è abbastanza terrorizzante, perché anche Damiano ha corso la seconda parte del Giro, Stelvio compreso, in condizioni menomate.
Martinelli ha detto Cunego è stanco, qualcosa abbiamo sbagliato. La logica induce a pensare anche che ad agosto è stato raggiunto il punto ottimale che poi però, è stato difficile da mantenere. La mononucleosi lo aveva sensibilmente debilitato. Si era dovuto lavorare molto, forse troppo, per arrivare a quei livelli. Quando fai fatica a trovare la condizione, è comunque difficile riuscire a mantenerla per periodi piuttosto lunghi.
Nei mesi scorsi aveva anche detto che la malattia aveva sensibilmente compromesso le capacità di recupero di Damiano, e che per questo avevano escluso di fargli correre qualsiasi corsa a tappe nel resto della stagione.
Tra noi tifosi di Damiano serpeggiava la preoccupazione per le conseguenze della mononucleosi, e siamo stati in molti ad esortarlo ad avere pazienza e a pensare a guarire più che a cercare il riscatto nella seconda parte della stagione. Alla luce di quanto dici, temo che gli errori della Lampre in questo caso siano stati i più gravi commessi quest’ anno. Innanzitutto, quelle analisi fatte due giorni dopo la conclusione del Giro e non prima: hanno sottovalutato quello che stava succedendo a Damiano? E se sì, può questa leggerezza avere conseguenze gravi sul futuro agonistico di Damiano, come è successo a Baronchelli? (sto come potrete immaginare facendo tutti gli scongiuri possibili e immaginabili mentre scrivo queste parole…). E ancora: il recupero è stato troppo affrettato? E’ stato un errore ricominciare gli allenamenti in luglio?
Non ti chiedo delle risposte, Jan, so che non è il tuo campo e so che è impossibile dare delle risposte precise, tanto più se non si hanno sottomano le cartelle cliniche; sono solo preoccupazioni che mi assillano da mesi, che si erano un po’ dileguate quando Damiano è sembrato essere ritornato sui suoi livelli il mese scorso, e che mi auguro di tutto cuore vengano fugate l’ anno prossimo da un Damiano scintillante.

Mentre scrivo sta arrivando il risultato del test di oggi al Giro dell’ Emilia: da tuttobiciweb “Damiano Cunego, molto atteso, ha chiuso al nono posto davanti a Luca Mazzanti: per il veronese si trattta di un ottimo risultato dopo la gara deludente di giovedì a Peccioli nella Coppa Sabatini. A questo punto non pare più in discussione la presenza dik Cunego al Lombardia di sabato prossimo.
Non so come possano definirlo un ottimo risultato (ma non ho ovviamente visto la corsa e potrebbe essere successo qualcosa che non so). In linea di massima, direi che Damiano non mi sembra assolutamente competitivo per la vittoria al Lombardia, e che (soprattutto se dovesse esserci di nuovo Simoni) è meglio che chiuda la sua stagione qui, senza sprecare ulteriori energie per nulla – e soprattutto per il demenziale viaggio in Giappone che Martinelli prospetta come inevitabile.


CAPITOLO LAMPRE CAFFITA:

Originariamente inviato da Monsieur 40%

"vincere tutto - o il tutto disponibile - e subito" non ha giovato al biondino di Cerro Veronese, che quest'anno era anche il numero 1 dell'ultima classifica UCI prima del ProTour ed ogni qualvolta inforcava la bicicletta, anche solo per andare dal giornalaio, era segnalato tra i favoriti.
E lui correva da favorito, sempre davanti sin dalle prime corse. (…)
Aspetterei a dare un voto al 2005 di Cunego, perché questo qui è capace di inventarsi una doppietta Emilia-Lombardia come se fosse un bomber da 25 gol a stagione. Ma, per ora, il voto si avvicina molto all'N.G., con un 4 grosso come una casa a Martinelli, ed un 3 alla Lampre-Caffita tutta.


Originariamente inviato da 55x11grimpeur

ho sempre avuto dubbi sul gruppo di lavoro che ha gestito Cunego. L'errore più grande è stato quello di fargli fare la Vuelta alla fine dello scorso anno. Cunego ha cominciato ad andar forte in primavera, poi ha dominato il giro, poi un breve stacco e ha ricominciato a correre e vincere ad agosto, la Vuelta, il mondiale il Lombardia... troppo per essere la sua prima vera stagione a certi livelli... in questo sono d'accordo con Mario
Sbaglierò, ma il 2005 di Cunego è finito e anche piuttosto malamente direi. Ipotizzo un riscatto nel 2006, ma ho infiniti dubbi sul suo ritorno a certi livelli. Fossi in Damiano mi preparerei solo per il giro, scegliendo un buon calendario di corse, dove però dovrà gestirsi bene, prepararsi, non pensare sempre a vincere, e poi al giro sparare tutte le cartucce


Originariamente inviato da marco83

In quanto alla sua gestione in questo improbo 2005, dice bene Mario: sotto accusa sta sicuramente la Lampre, che mi sembra tutt’altro che esente da colpe: non so se però sia ancora arrivato il momento per Damiano di cambiare aria, e per di più all’estero: a 24 anni forse è ancora un po’presto, soprattutto a livello di esperienza


Originariamente inviato da Claudiodance

Dico la mia:
1. carichi di lavoro troppo pesanti per aumentare la resa a cronometro hanno compromesso la brillantezza dello scatto e reso “legnose” certe azioni
2. troppe corse, troppa pressione, Lampare Caffita rimandata
3. all’inizio ha cercato in modo vorace la vittoria, correndo come fosse Merckx, non l’ha vinta, si è innervosito…..e secondo me ha innervosito qualche altro nel gruppo.
4. La convivenza con Simoni non è stata un vantaggio.
5. la citata vuelta 2004 come prova di scarsa qualità è un vero abbaglio, si preparava per il mondiale di Verona (che ha corso bene)
6. La mononucleosi ha completato il quadro…
7. sui preparatori atletici e sui medici non so UNCA’….


Della mononucleosi, causa della difficile stagione di Damiano, abbiamo già detto; ci sono tuttavia altri problemi, che si sono manifestati prima della malattia e che possono essere stati un fattore che l’ ha favorita, procurando stress che come noto abbassa le difese immunitarie. Alcuni erano praticamente inevitabili, come ad esempio l’ enorme pressione che gravava su Cunego e che Mario descrive molto efficacemente; o come l’ arrivo di Ludovica, certo non pianificato e che ha aggiunto stress supplementare sulle spalle di un ragazzo che aveva avuto la vita rivoluzionata da un giorno all’ altro a causa del proprio clamoroso successo.
Direi che concordo in linea di massima con l’ analisi di Dancè, con alcuni distinguo però. Damiano ha corso molto in primavera, ma altrettanto ha fatto Basso. Il problema è che mentre Basso correva tranquillo e arrivava sempre con i ritardatari, Damiano ha cercato la vittoria fin dalla prima corsa della stagione, all’ inizio di marzo. Con il conseguente dispendio di energie psicofisiche, accumulo di stress, e probabilmente come fa notare Claudio anche creando qualche malumore tra i colleghi.
Probabilmente su questo atteggiamento ha influito la presenza di Simoni in squadra e la necessità, molto probabilmente reale oltre che psicologica, di dover provare qualcosa nel confronto a distanza con il rivale. E’ anche vero però che quello di dare tutto, sempre, è un atteggiamento tipico di Damiano, che onora tutte le corse cui partecipa, lui che afferma che un campione corre sempre per vincere.
Intendiamoci, è tutt’ altro che un atteggiamento sbagliato, ed è uno dei motivi principali per cui lo amo così tanto; ed è anche il modo in cui i campioni interpretavano il ciclismo fino a una quindicina d’ anni fa (e quanto, quanto rimpiango quel ciclismo!).
Non è quindi il caso di fargliene una colpa, ma forse bisognerebbe chiedersi se questo atteggiamento paghi in un (orrido) ciclismo esasperatamente specializzato come quello attuale. .. Tanto più se da questa sua generosità nei confronti del ciclismo Damiano ricava critiche sui media perché non corre la Sanremo (!), dubbi perché non stravince fin da marzo (!), sondaggi che chiedono se in realtà sia un bluff, percorsi studiati per favorire gli avversari e processi se non corre il Lombardia mentre i suoi colleghi tutti sono già da settimane (o mesi!) in vacanza!
Al di là di tutto questo, però, ci sono alcuni evidentissimi e pesanti errori di gestione fatti da Martinelli (soprattutto): i troppi impegni durante l’ inverno, causa di stress, stanchezza e tempo sottratto all’ allenamento: l’ aver obbligato Damiano a correre corse assurde tipo il Giro della provincia di Reggio Calabria; la convivenza forzata con Simoni, soprattutto al Giro, e la scarsissima chiarezza su di essa; l’ aver affidato a Simoni il ruolo di capitano al Giro; l’ aver costretto un Damiano con la mononucleosi a lavorare per simoni al Giro invece di mandarlo a casa ad investigare i perché del suo calo atletico (e questo a martinelli non lo perdonerò MAI!) ; le perplessità che ho espresso prima per quanto riguarda la gestione della malattia; ed infine la demenzialità assoluta del progetto di fargli correre anche la Japan Cup quest’ anno! Roba da matti.
Devo dire purtroppo che sia le scelte che le dichiarazioni di Martinelli , soprattutto quest’ anno, hanno fatto precipitare sotto zero la considerazione che ho di lui, e che ritengo che sia assolutamente inadatto a gestire un talento come Damiano sia sotto l’ aspetto tecnico che sotto quello psicologico. Questa è la grossa preoccupazione che ho per il futuro di Damiano, conseguenze della mononucleosi a parte, e mi auguro che Damiano possa e voglia almeno qualche volta dire NO.
Devo invece purtroppo dare a Cesare quel che è di Cesare e dire obtorto collo che Riis, che ho sempre detestato fin da quando correva, si sta rivelando una manna dal cielo per Basso. Basta guardare l’ abissale differenza di atteggiamento che i due hanno tenuto nei confronti dei loro corridori durante il Giro, per non parlare di tutto il resto.

CAPITOLO PREPARATORI
Senza dubbio sono molto importanti, nel senso che sono coloro che stilano i programmi di lavoro, curano la preparazione atletica che è la base dello sport.
Mi risulta però incomprensibile questo discorso:

Originariamente inviato da 55x11grimpeur

A proposito: qualcuno di voi sa chi era il preparatore di Cunego nel 2004 e chi è il preparatore di Cunego quest'anno?
E ancora: sapete chi è il preparatore di Basso nel 2005 e chi era lo scorso anno?
Sapete chi è il preparatore di Simoni? E chi era un anno fa?
E sapete chi preparerà questi tre atleti nel 2006?
Non voglio essere criptico, ma rispondere a queste domande potrebbe aiutarvi a capire meglio cosa succederà il prossimo anno
-------------
Penso che i cambiamenti nel 2005 in materia di preparatori abbiano inciso sul rendimento di questi tre atleti. A inizio 2005 un amico molto informato mi ha posto le stesse domande e... acipicchia mi ha più o meno predetto quello che sarebbe potuto succedere quest'anno



Beh, prevedere che Simoni e Basso sarebbero stati competitivi l’ uno per il podio del Giro e l’ altro per quello del Tour non era certo difficile, dato che lo erano stati anche la stagione precedente. Non mi sembra che la stagione di nessuno dei due sia stata diversa dalla precedente: Basso ha sì corso anche il Giro, però non ha corso il finale di stagione.
Per prevedere la mononucleosi di Cunego ci sarebbero voluti poteri divinatori, che non credo il tuo amico abbia.
Non so chi siano/siano stati i preparatori dei tre. Mi era sembrato di capire che l’ anno scorso Cunego fosse seguito principalmente da Martinelli (che in un’ intervista aveva detto che si confronta con preparatori esperti), e mi ricordo che Sergio Neri aveva elogiato il fatto che si fosse tenuto lontano da personaggi “chiacchierati”.
Webmaster afferma che da quest’ anno Damiano si è rivolto al Dr. Cecchini. Ho fatto una ricerca ed ho trovato questa lista di suoi clienti di rango: Bugno, Cipollini, Richard, Soerensen, Tafi, Bartoli, Casagrande, Riis, tutta la CSC (quindi anche Basso), Ullrich (da anni) e Hamilton (mestatore, ti ricordavi bene). Non sapevo di Bettini, ma anche nel suo caso il cambio di referente di cui parla mestatore non sembra aver cambiato i risultati.
In ogni caso, vista appunto questa lista di campioni, garanzia che come preparatore il Dr. Cecchini ci azzecca, capisco ancora meno il discorso che fai, o che ti ha fatto il tuo amico, grimpeur, relativo alle previsioni sull’ andamento della stagione di Damiano. Attendo lumi…..

CAPITOLO GIRO/VUELTA/LOMBARDIA

Originariamente inviato da Ciclgian

Il 2004 è stato un anno eccezionale, ma ci sono alcuni ma...
Il giro del 2004 è stata un corsa con un parco di partecipanti modesto, senza veri avversari, l'unico era il suo compagno di squadra Simoni.


Beh, alla fin della fiera anche quest’ anno i protagonisti del Giro sono rimasti più o meno gli stessi, e Basso ad esempio non è riuscito a batterli… Poi, Damiano ha battuto Popovich, miglior giovane al Tour di quest’ anno.

Al Lombardia ha corso da campione, ma ricordiamo che è l'ultima classica dell'anno ed a ottobre la maggiorana dei corridori è ormai "in disarmo”.


Ma niente affatto. Quest’ anno sarà così. L’ anno scorso il Mondiale non era una burletta come quest’ anno, e i più forti l’ avevano preparato e c’erano anche al Lombardia. Un podio con Boogerd secondo e Basso terzo (e con Evans quarto) è di assoluto valore mondiale.
E sottolineo anche ciò che ha ricordato Marco83, ovvero che Damiano era reduce da una folle partecipazione all’ Interbike di Las Vegas, dove era stato costretto ad andare ad allenarsi alle sei del mattino (e nel piattume del deserto). Senza contare gli effetti del jet-lag. Altra colpa gravissima che imputo a Martinelli, questa, per inciso, anche se fortunatamente Damiano è riuscito a vincerlo lo stesso, il Lombardia.

Mi ricordo di aver seguito tutte le tappe del successivo giro di Spagna e Cunego, in salita, nonostante cercasse di stare coi primi, rimaneva sempre staccato. Là c'erano altri avversari. I miei primi dubbi sono nati alla Vuelta.


Sono allibita. Stai dicendo che ti sono venuti dei dubbi su Cunego in seguito alla Vuelta dell’ anno scorso?
Scusa, ma cosa pretendevi, che a 22 anni oltre a vincere il Giro e il Lombardia vincesse anche la Vuelta? :
Hai presente quando è accaduto l’ ultima volta che un campione riuscisse a vincere due Grandi Giri nella stessa stagione, o anche solo a collezionare una vittoria e un podio? Aggiungendoci anche una Classica Monumento?
E a te vengono dei dubbi su un ragazzo di 22 anni che si è “limitato” a vincere “solo” un Grande Giro e una Classica Monumento? :
Dai Ciclgian, non ti sembra di avere delle pretese un tantinello esagerate?
Damiano l’ anno scorso ha corso la Vuelta, come già hanno sottolineato altri, per preparare il Mondiale e il fiale di stagione. Era anche un esperimento per capire se Damiano fosse in grado di correre due Grandi Giri nella stessa stagione nonostante la giovanissima età, in vista del progetto Giro-Tour di quest’ anno. Ed infine era un modo per accumulare esperienza sia nei Grandi Giri (ne aveva corsi solo due) che come capitano, che nelle cronometro.
E’ quindi logico che Damiano abbia comunque cercato fino ad un certo punto di fare classifica, e nonostante la bruttissima caduta del terzo giorno di corsa che l’ ha condizionato molto ha stretto i denti (questa è una cosa che è stata minimizzata tantissimo, tanto è vero che io stessa quando ne ho avuto l’ occasione gli ho posto delle domande in proposito). L’ obiettivo di Damiano non era comunque certo quello di vincere la Vuelta, anche prima della caduta, anche perché si è discusso a lungo qui di come vadano forte gli spagnoli in spagna (e abbiamo visto ad esempio come mai andava così forte Santi Perez…).
Se hai guardato così attentamente le tappe avrai notato come Damiano non abbia mai forzato, andando su con il suo passo quando gli spagnoli si scatenavano sull’ ultima salita e facendo sempre lo sprint sul traguardo. Forse non sai inoltre che dopo le tappe, troppo corte per preparare bene un Mondiale, Damiano faceva altri km di allenamento, con anche lavori dietro macchina.
E comunque, nonostante tutto questo Damiano ha ottenuto un più che onorevole piazzamento finale, centrando l’ obiettivo di preparare bene il finale di stagione. E ricordo anche che disputò un’ ottima crono finale, in relazione alla sua età, esperienza e attitudine.

Originariamente inviato da lolloso

cunego ha tutte le carte in regola per diventare un grande campione pero secondo me non bisogna caricarlo troppo non si puo pensare che ad ogni gara che partecipa deve vincere, si rischia di bruciarlo il ragazzo deve rimanere sereno e concentrato, non tutti reagiscono bene con la pressione di dover vincere sempre, a molti fa l'effetto contrario, se damiano non avrà nessun fastidio e fara una buona preparazione e conterra l'ansia della vittoria nel 2006 potrebbe fare grandi cose


Concordo e sottoscrivo.
Per fortuna almeno una causa di stress non ci sarà più, Simoni; e come ha detto recentemente Damiano, ci sarà più responsabilità, ma anche più chiarezza e più tranquillità”


PS: Dancè, caro, il problema è che sto lavorando troppo (davvero, non esagero) e che ho troppi impegni e che mi rimane pochissimo tempo; e la mia priorità è l’altro forum, per ovvie ragioni. Ogni qualche giorno, quando ho qualche minuto, cerco di seguirvi (perlomeno i thread più interessanti dato il volume dei contributi), ma non trovo davvero il tempo per farmi coinvolgere nelle discussioni, e mi sembrerebbe anche brutto fare come ho fatto altre volte e iniziarne una senza poi poter partecipare fino in fondo (anzi, approfitto dell’ occasione per scusarmi con Mario, con il quale ho fatto proprio questo).
Oggi avevo finalmente del tempo (sottratto comunque ad altri impegni, macchecavolo!) e non potevo esimermi dal dire la mia, ed ho partorito questo lunghissimo intervento (mi auguro di non aver fatto casino con i quote!). Spero di avere il tempo di seguire almeno questa discussione…
Sciau bello, besos ricambiati











 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 09/10/2005 alle 00:08
Originariamente inviato da gabri59

Damiano ha corso al vertice moltissimo quest' anno, tanto quanto l' anno scorso e molto di più di Basso ad esempio, e ti sfido a citarmi un corridore che è salito con continuità sul podio fin dall' inizio di marzo che non sia già in vacanza!
E per di più ha anche avuto la mononucleosi, e invece di mettere fine alla sua stagione come molti gli avevano consigliato di fare ha tenuto duro, ha ricominciato da capo ed è riuscito nonostante tutto a conquistare due vittorie.
Ma non ha assolutamente senso che continui, viste le sue condizioni: il test di oggi è andato male, e dire che dovrebbe farlo per aiutare simoni è come dire che Basso dovrebbe partecipare per aiutare Schleck! Ma non scherziamo, per favore.
Si è detto tante volte, noi qui e alcuni suoi colleghi, che Damiano corre troppo, ed è vero. E' in pista dall' inizio di marzo, ed è demenziale farlo correre fino al Giappone, a fine ottobre! Sarebbe demenziale anche se non avesse avuto la mononucleosi, soprattutto perchè è molto giovane, lo è ancora di più alla luce di quello che ha passato, e che sta ancora scontando.
Buone vacanze, Damiano


Riposto in questo thread, molto più appropriato, quanto postato nel topic sul Giro dell' Emilia, che sta diventando un doppione di questo

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 09/10/2005 alle 00:41
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Bene...da quest'anno Basso non sembra + con Cecchini che ora ha nella sua scuderia Cunego e Ullrich.
Ciao
:


CECCHINI????!!!!!!!
Beh... in realtà si sapeva da mesi ( solo su alcuni siti stranieri che mi hanno segnalato).
Cecchini..........

 

____________________
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Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Greg Lemond




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  postato il 09/10/2005 alle 02:49
Prima Ullrich, poi anche Basso, e infine anche Cunego... Se è vero, certo chi accennava a conflitti d' interesse non scherzava mica...
Comunque una cosa che salta all' occhio sono le differenze di preparazione di questi tre corridori: Ullrich corre ormai solo un mese l' anno, Basso due, Cunego circa cinque (beninteso, per "correre" intendo essere protagonisti, non prendere il via per accumulare km e distacchi abissali).
Boh....


 
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  postato il 09/10/2005 alle 03:16
Leggevo "l'editto di Gabri", quando mi sono imbattuto in questo:

Originariamente inviato da gabri59

Ora, ditemi una cosa. Dove sono i vari Basso, Ullrich, Kloden, Savoldelli, Vinokourov, Boogerd, Voigt, Mancebo, Heras, Popovich (o anche Pellizzotti o Mazzoleni) e chi più ne ha più ne metta? Tutti IN VACANZA, qualcuno come Basso da più di due mesi! E tutti costoro hanno corso al vertice uno-due mesi al massimo, e nessuno di loro ha avuto la mononucleosi.
Tra i protagonisti del Lombardia della scorsa stagione Damiano sarebbe stato l’ unico ad esserci quest’ anno. Sarebbe stato estremamente ammirevole, praticamente un miracolo se ci fosse stato, dato che ha appena 24 anni, è stato in prima fila fin dall’ inizio di marzo ed ha avuto la mononucleosi, bruttissima malattia per un atleta; che invece accusi stanchezza è assolutamente normale dopo una stagione del genere e soprattutto con addosso i postumi della mononucleosi. E se si istituiscono processi o si instillano dubbi per questo allora cosa bisognerebbe dire di tutti i suoi colleghi?


Perché i confronti, Gabri?!
Perché!?

Il fatto che i corridori che tu hai citato non abbiano avuto la mononucleosi non è di certo una loro colpa, e ti faccio notare che molti dei nomi da te citati quest'anno sono stati più vincenti di Damiano (Voigt, Vinokourov) oppure hanno corso ad altissimi livelli corse di assoluta rilevanza (Popovych, Mancebo, Savoldelli, Basso, lo stesso Ullrich).

Non farti dire quali corse, Cicloweb.it ha un archivio completissimo.
Basta scrivere il nome all'interno del box in home-page che ti si apriranno tutti i risultati di questi corridori.

Ripeto, il tuo "editto" () è condivisibile sotto molti punti di vista, ma i confronti per difendere Cunego non servono.

Perché anche Scarponi ha avuto la mononucleosi al Giro d'Italia, ma alla Vuelta è arrivato 12° aiutando, e di molto, Heras...
...vedi che poi i confronti possono essere un boomerang?

Ciao!!!

P.S.: Mancanza di tempo, eh!? E io che per una volta pensavo di averti fatto desistere...

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

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