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Autore: Oggetto: Curiosità......mondiale

Livello Hugo Koblet




Posts: 417
Registrato: Aug 2005

  postato il 25/09/2005 alle 18:36
ordine di arrivo (primi 14)

3 svizzeri
poi 11 corridori di 11 nazionalità differenti !!!!!!!!!!!

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 25/09/2005 alle 21:49
altrà curiosità: i primi tre classificati, Boonen Valverde e Geslin, sono nati tutti e tre nel 1980; peraltro, da quando seguo il ciclismo non ho mai visto un podio così giovane ai mondiali

 

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Registrato: Nov 2004

  postato il 28/09/2005 alle 21:40
Per restare in tema di curiosità e di svizzeri: avete notato che per la svizzera ha corso (e piazzandosi anche bene... 12°) Steffen Wesemann che a Verona aveva invece corso sotto bandiera tedesca?
Anche per lui un cambio di nazionalità per partecipare al mondiale?
Se ne avevate già parlato ditemi dove ma dopo 11 giorni e con il 56k non riesco a spulciare tutti i thread. Grazie

 
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Livello Alfredo Binda




Posts: 1134
Registrato: Nov 2003

  postato il 28/09/2005 alle 21:58
ho sentito che Bulbarelli durante la telecronaca aveva detto che Wesemann, pur essendo tedesco, era riuscito a correre per la squadra svizzera in maniera analoga a quanto aveva fatto Guido Trenti. però non so come ha fatto Wesemann ad ottenere la cittadinanza svizzera, se per parentele o altro

 

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Livello Gino Bartali




Posts: 1332
Registrato: Mar 2005

  postato il 28/09/2005 alle 21:59
Ha sposato una svizzera e vive la da anni

 

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http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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Livello Alfredo Binda




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Registrato: Nov 2003

  postato il 28/09/2005 alle 22:07
Ma allora anche Rogers potrebbe vincerli con la maglia azzurra sti mondiali no?

 

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Livello Gino Bartali




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Registrato: Mar 2005

  postato il 28/09/2005 alle 22:09
Si deve ancora sposare e magari ci tiene di più a rimanere australiano....

 

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http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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Livello Tour




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Registrato: Jun 2005

  postato il 28/09/2005 alle 23:23
A questo punto io preferisco dover fare i complimenti ad un australiano piuttosto che ad un vincitore che indossa la maglia azzurra, ma su di un cuore che rimarrà sempre australiano...

ciao

 

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Registrato: Oct 2004

  postato il 29/09/2005 alle 09:44
Originariamente inviato da Seb

Per restare in tema di curiosità e di svizzeri: avete notato che per la svizzera ha corso (e piazzandosi anche bene... 12°) Steffen Wesemann che a Verona aveva invece corso sotto bandiera tedesca?
Anche per lui un cambio di nazionalità per partecipare al mondiale?
Se ne avevate già parlato ditemi dove ma dopo 11 giorni e con il 56k non riesco a spulciare tutti i thread. Grazie


Seb, Seb...

...la spiegazione era negli "Spruzzi"...

...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Alfredo Binda




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Registrato: Nov 2003

  postato il 29/09/2005 alle 14:29
la mia frase su Rogers era una provocazione, comunque io sono contrario a questi strani cambi di nazionalità, nel ciclismo come in altri sport, soprattutto dopo la gara che ha fatto Guido Trenti: nel calcio ad esempio queste cose non succedono perché c\'è una regola che vieta ai giocatori che hanno già indossato la maglia della nazionale del loro paese d\'origine di vestirne un\'altra anche se hanno preso un altro passaporto. questa regola secondo me dovrebbe essere applicata anche al ciclismo

 

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  postato il 29/09/2005 alle 15:26
-nel calcio i calciatori possono rifiutare il controllo antidoping
facendola franca.
-nel calcio le squadre possono prendere giocatori stranieri falsificandone
i passaporti.
-nel calcio ci sono cori osceni, svilenti ed offensivi e
quelli dell\'altra squdra (e relativi tifosi) "hanno da mori\' ".

Andiamo avanti con i paragoni con il calcio ?

Direi che permettere ad uno sportivo (col doppio passaporto)
di gareggiare anche per l\'altra sua nazione (non contemporaneamente
alla prima) non possa essere considerato Alto Tradimento.
ld:

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 29/09/2005 alle 15:30
io non ho affatto paragonato calcio e ciclismo, cosa che trovo blasfema. ho semplicemente detto che, tra tanto marciume che c\'è nel mondo del pallone, almeno una cosetta giusta c\'è

 

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Moderatore




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Registrato: Oct 2004

  postato il 29/09/2005 alle 15:31
Come faceva notare aranciata_bottecchia post-Giro, situazioni come le alleanze trasversali di Ardila Cano e Van Huffel, Davitamon-Lotto per contratto ma "esploratori per un giorno" al fianco di Savoldelli nella tappa di Sestriere, sono molto meno tollerate nel calcio (e a ragione) che nel ciclismo.

Questo non vuol dire che non accadano anche lì - non sia mai - ma nel ciclismo si tende troppo a dire: <<...eh, vabbè, ma è sempre successo...>>.

Tutto questo per dire che i paragoni, a volte, sono il modo peggiore per spiegare le cose!

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 29/09/2005 alle 16:24
ehm... non ho capito niente....

le alleanze trasversali sono una brutta cosa ma attenzione a
renderle vietate.
Ad esempio tutti accettiamo che un gruppo in fuga si dia
dei cambi regolari a tirare, anche se qualcuno puo\' avere
piu\' benefici di altri. Un divieto rischierebbe di colpire
anche queste collaborazioni e sarebbe un male per il nostro sport.

Sul discorso nazionale, ripeto, non vedo niente di male uno lavora
per la nazione che lo ha scelto come rappresentante.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2005 alle 17:32
Originariamente inviato da ale

A questo punto io preferisco dover fare i complimenti ad un australiano piuttosto che ad un vincitore che indossa la maglia azzurra, ma su di un cuore che rimarrà sempre australiano...

ciao


Concordo appieno con quanto dici, e varrebbe per qualsiasi corridore in qualsiasi nazionale che non sia la propria. Ad esempio ricordo che Rebellin l\'anno scorso voleva correre con la nazionale argentina (argentina vero?) ma so bene che non si sarebbe sentito tale, ma italiano fino in fondo.

Fin qui sono d\'accordo, ma approvo anche tutti quegli esempi di stranieri naturalizzati italiani che portano con onore e orgoglio i colori del nostro paese, cosa che invece costituisce un altro discorso. Nel ciclismo questo non accade, ma pensate ad esempio all\'atletica..

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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Moderatore




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  postato il 30/09/2005 alle 10:08
Originariamente inviato da pedalando

le alleanze trasversali sono una brutta cosa ma attenzione a
renderle vietate.
Ad esempio tutti accettiamo che un gruppo in fuga si dia
dei cambi regolari a tirare, anche se qualcuno puo\\' avere
piu\\' benefici di altri. Un divieto rischierebbe di colpire
anche queste collaborazioni e sarebbe un male per il nostro sport.


Ciao pedalando,
forse ho dimenticato di sottolineare le "alleanze trasversali" diverse dagli "interessi comuni".

La Fassa e la Davitamon che tirano al Giro d\'Italia per far battagliare Petacchi e McEwen allo sprint hanno un interesse comune. Quello di provare a vincere.

Ardila e Van Huffel che scortano Savoldelli lungo il tratto che portava dal Finestre al Sestriere, o Wegmann che collaborava con Tonti e Mazzoleni verso la via di Falzes, o Lombardi che nell\'ultima tappa della Vuelta si è messo in testa al treno Fassa Bortolo un po\' decimato; bè, io queste le chiamo "alleanze trasversali" (con l\'unico appunto, forse, su Wegmann, che almeno ci ha "guadagnato" la maglia verde - in un modo comunque, secondo il sottoscritto, non sportivo).

Sul discorso nazionale, ripeto, non vedo niente di male uno lavora
per la nazione che lo ha scelto come rappresentante.


Niente di male anch\'io.

Ma se Trenti avesse fatto da stopper per Bettini, io mi sarei incazzato lo stesso. E mi incazzo perché ha fatto da traino per Boonen. Trenti ha corso con la maglia degli Stati Uniti, e si è svenato per riportare un gruppetto sugli attaccanti in testa senza avere nessuno all\'interno di quel gruppetto per cui dover lavorare (che so, un Fred Rodriguez, che invece era nel gruppo Petacchi).
Anzi, vist\'anche la posizione del velocista statunitense (anch\'esso però di origini colombiane - ma lo dico solo per precisare), Trenti avrebbe dovuto far tutto tranne che collaborare.

Ma forse ce l\'aveva su con Petacchi perché la Fassa non gli ha rinnovato in contratto (proprio ad inizio 2006 Guido è passato in Quick Step) e non voleva che l\'Italia riportasse sotto AleJet.
(questa è soltanto una congettura, però, prendetela con le molle.)

CIAO!

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2004

  postato il 30/09/2005 alle 10:21
Tra l\'altro avrebbe potuto almeno lavorare per Bettini, che è un suo capitano alla Quick Step... invece ha aiutato Boonen..

Comunque quello che mi da fastidio è che durante la stagione molti gli hanno chiesto a Trenti se in corsa avrebbe aiutato Petacchi, suo ex compagno e italiano, o Boonen, suo attuale compagno. Lui rispondeva indignato dicendo che era un professionista e se correva con la maglia USA avrebbe aiutato solo gli USA!!!!

 
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Non registrato



  postato il 30/09/2005 alle 10:28
Ammesso e concesso che Trenti abbia effettivamente "voluto" aiutare Boonen...guardatela in ottica Quick Step.
E\' meglio avere in squadra un campione del mondo italiano 31enne...o un iridato belga 24enne???
A voi l\'ardua sentenza di quale potesse essere il pseudo ordine da dato ai "gregari" di altra nazionalità dai datori di lavoro grigio azzurri.
E\' solo una supposizione, ma d\'altra parte siamo qui per questo!!!
Ciao

 

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Livello Gastone Nencini




Posts: 497
Registrato: Aug 2005

  postato il 30/09/2005 alle 10:54
si è visto quando è uscito dalla curva ke andava a tutta con a ruota Boonen, certamente non lo ha fatto nè per vincere nè per qualke piazzamento, forse ci sono stati accordi direttamente tra Boonen e Trenti prima della curva!
 
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