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Autore: Oggetto: Bici KUOTA

Livello Mondiali




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  postato il 21/09/2005 alle 12:26
Ciao a tutti, volevo sapere se qualcuno di voi possiede o ha provato delle KUOTA? Che impressione avete di questo marchio?
 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 21/09/2005 alle 12:40
Ho incontrato un cicloamatore che aveva una bici KUOTA in monoscocca di fibra di carbonio e a sentire lui va benissimo.
Per lo meno si sa che è made in TAIWAN.
Buona Marca

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/09/2005 alle 12:59
La fibra è quella delle migliori.. il mio meccanico monta queste biciclette per la zona. Leggerissime, esteticamente molto belle.. alcuni si lamentano a fine stagione che perde un poco di reattività.. ma si sà.. con l\'uso che si fa del mezzo..

 

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Moderatore
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  postato il 21/09/2005 alle 13:00
la ha un ragazzo con cui ogni tanto mi capita di pedalare.
Non ho mai sentito una lamentela....a parte il prezzo.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/09/2005 alle 13:05
Originariamente inviato da pedalando

la ha un ragazzo con cui ogni tanto mi capita di pedalare.
Non ho mai sentito una lamentela....a parte il prezzo.


Guarda.. per la qualità delle fibra e la componentisitca è ben al di sotto di alcune biciclette full carbon montate uguale..

 

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Livello Mondiali




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  postato il 21/09/2005 alle 13:08
X north wind: scusa la qualità è o non è buona? in un post lo affermi e nell\'altro no. scusa!
Le fanno anche loro a Taiwan? pensavo che era americana

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/09/2005 alle 13:13
No no sono orientali.. Scusa ma dove affermo che queste biciclette non sono buone? Nel caso in cui l\'avessi fatto molto probabilmente è stato prima di averci messo mano e provate.. Chiedo scusa se ti ho confuso.. l\'idea che mi sono fatto ora come ora è che qualitativamente siano ottime, il rapporto qualità/prezzo anche. A proprosito.. mi torverseti il thead dove ho scritto il contrario.. ora mi hai fatto venire il dubbio.. Ciao!

 

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Livello Mondiali




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  postato il 21/09/2005 alle 13:17


Guarda.. per la qualità delle fibra e la componentisitca è ben al di sotto di alcune biciclette full carbon montate uguale..

Scusa non so se capisco male io, questo che ho copiato qui sopra ,è il tuo post delle 13:05 proprio in questo thread.
Cmq ora ho capito ti ringrazio! Ciao

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/09/2005 alle 13:22
Originariamente inviato da North Wind

Originariamente inviato da pedalando

la ha un ragazzo con cui ogni tanto mi capita di pedalare.
Non ho mai sentito una lamentela....a parte il prezzo.


Guarda.. per la qualità delle fibra e la componentisitca è ben al di sotto di alcune biciclette full carbon montate uguale..


Scusami D.S non mi ero accorto dell\'errore madornale..
per la qualità delle fibra e la componentisitca è ben al di SOPRA di alcune biciclette full carbon montate uguale.
Scusami.. non me ne ero proprio accorto.
Rispondo anche all\'ultimo tuo intervento. Considera che la fibra lavorata bene o male viene da li.. anche i produttori italiani la acquistano in gran parte dall\'oriente. Il rapporto qualità/prezo è tra i migliori.. considerando anche i costi di prosuzione molto differenti a quelli italiani. Io sono per le biciclette di casa.. posso però dirti che alcuni modelli di kuota sono simili ai monoscocca made in italy.. mantenendo però un costo indferiore. Ciao!

 

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Elite




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  postato il 21/09/2005 alle 13:28
Ciao North Wind ti volevo chiedere una cosa: ma sei di bergamo?

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/09/2005 alle 13:33
Se invece ci si riferiva al discorso prezzo la frase andrebbe lasciata così.. scusami ancora.. ho scritto da cane! Per DaPoCcHiA.. no non sono di Bergamo. Ciao!

 

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Non registrato



  postato il 21/09/2005 alle 13:34
Originariamente inviato da North Wind
Considera che la fibra lavorata bene o male viene da li.. anche i produttori italiani la acquistano in gran parte dall\\'oriente. Il rapporto qualità/prezo è tra i migliori.. considerando anche i costi di prosuzione molto differenti a quelli italiani. Io sono per le biciclette di casa.. posso però dirti che alcuni modelli di kuota sono simili ai monoscocca made in italy.. mantenendo però un costo indferiore. Ciao!


In merito a questo basti pensare a quello che ha fatto notare Itammb dalla Fiera di Milano...dove Colnago esponeva la dicitura "disegno italiano, produzione in Taiwan".
Robe da matti!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2005 alle 17:16
La questione della "nazionalità" del carbonio non esiste: è TUTTO orientale, cambia il luogo dell\'assemblaggio che può essere orientale o italiano & C.
Ovviamente conta anche la qualità del carbonio, in fiera ho visto bici praticamente identiche con 1.000 o 2.000 di differenza.
Le Kuota non le ho mai provate ma ne ho sempre sentito dire molto bene. Certo sono caruccie ma quanto ad estetica hanno pochissimi paragoni.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 21/09/2005 alle 19:42
Le ho viste a Milano, non sono male.
Da strada ci sono i modelli:
KHAN, KREDO, KHARMA, KSANO EV05, KISS, KALIBUR.
I costruttori dovrebbero avere esperienza nel thriatlon. Le bici hanno delle linee "affascinanti", ma secondo me sono troppo costose, soprattutto per una marca ancora non molto nota.
Cmq vedi il sito http://www.kuota.it/.

 
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Livello Tour




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  postato il 22/09/2005 alle 10:37
Originariamente inviato da WebmasterNSFC
In merito a questo basti pensare a quello che ha fatto notare Itammb dalla Fiera di Milano...dove Colnago esponeva la dicitura "disegno italiano, produzione in Taiwan".
Robe da matti!!!


Beh ma se questo contribuisse a tener bassi i prezzi, per me andrebbe bene...non so se sia normale vendere a partire da 3-4mila Euro biciclette che come costo di produzione avranno, a dirla larga 1000€...insomma a me sembra un mercato un tantino esaltato, come tanti altri del resto in Italia.

Staremo a vedere

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/09/2005 alle 12:27
Ben vengano i cinesi nel mercato,
ma ai loro prezzi no a quelli dei rivenditori assatanati di soldi che ci ricavano il 1000%.
Ci vorrebbe una legge per questo.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 22/09/2005 alle 12:37
Originariamente inviato da celapossorifare

Ben vengano i cinesi nel mercato,
ma ai loro prezzi no a quelli dei rivenditori assatanati di soldi che ci ricavano il 1000%.
Ci vorrebbe una legge per questo.


Non è limitato a questo campo. Quando compro un paio di scarpe di marca che fabbricano in Corea a costi di produzioni LIMITATISSIMI, solitamente cosa pago? la marca. E\' il caso del telaio.. ogni casa richiede apposite specifiche sia per la qualità della fibra che per la lavorazione della stessa.. i costi di produzione rimangono sempre limitati.. cosa pago in più? Il marchio con cui viene firmato il telaio!

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 22/09/2005 alle 12:48
Se avete notato in fiera al padiglione 20 c\'erano i cinesi con i loro prodotti, tutti senza marchio.
Ho visto un telaio esposto in monoscocca di fibra di carbonio da un cinese, gli ho chiesto se lo vendeva, mi ha risposto che l\'ultimo giorno era possibile acquistarlo.
Il prezzo era 350 € per il telaio e la forcella pure lei in carbonio 45 € sella in carbonio 20 €, ruote in carbonio (la coppia) con mozzo già montate 250 € se poi ci monto il gruppo Ultegra circa 600€,
la bici l\'avrei pagata 1265 € Totale (RIPETO bici in fibra di carbonio).
NON 6000 € della Colnago.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 22/09/2005 alle 12:52
Vedi celapossorifare io sono per la bicicletta italiana (anche se poi effettivamente è il marchio che è italiano. e basta). Se riesco a trovare il compromesso qualità/prezzo di una bicicletta con queste caratteristiche bene, altrimenti paro altrove.. D\'accordo il mercato italiano.. ma vaff.. perchè devo pagare 6.000 Euro di bici quando ne posso spendere meno della metà? Ciao!

 

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  postato il 22/09/2005 alle 13:23
io non mi fiderei a buttarmi giu\' da una discesa su un\'anonima
bici cinese.
E\' vero che le nostre marche ricaricano troppo ma non dimenticate
cosa significa la qualita\'.
Colnago,Bianchi, Olmo, etc. hanno un nome da difendere e pretendono
dai costruttori termini di qualita\' e danno (dovrebbero) assistenza
sul loro prodotto.
Tutto questo ha un costo.
Se hai un problema dove lo ritrovi il tizio che ti ha venduto
il telaio a 350 euro???
Ma avete idea di come (e con cosa) vengono fatti i prodotti cinesi?
Ma lo sapete che taroccano il marchio CE (che e\' un indice di qualita\'
ed ha un costo, non il bollino, ma le procedure di produzione "a norma")
sostenendo che, per loro, vuol dire China Economy ?
Ma vi ricordate cosa hanno fatto con la SARS????

Ci stanno riportando indietro di 100 anni

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 22/09/2005 alle 13:35
La bici che ipoteticamente avrebbe potuto comprare celapossorifare equivarrebbe ad una bicicletta di un artigiano italiano. Solo che se acquisto la bicicletta nella bottega qui in italia, sò per certo che se avrò problemi dove andare a a chi rivolgermi, per il secondo caso non saprei. Il mio era un discorso rifetito al prodotto estero, sempre e comunque di qualità elevata e garantito. Dubito fortemente che un prodotto che non soddisfa i requisiti minimi richiesti entri in fiera.. forse qualche piccolo produttore. La mia sarebbe cmq una scelta orientata sulla fiducia, non su un produttore qualsiasi, per cui biciclette con un marchio non importante come le nostre italiane, ma che cmq soddisfano tutti gli aspetti..

 

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  postato il 22/09/2005 alle 13:55
Un artigiano Italiano fa la bici "ad arte" come da definizione.
Cioe\' con passione e precisione.
Di solito l\'artigiano e\' fiero di vedere le sue bici in giro.

Le bici cinesi sono fatte in catena di produzione da persone
sottopagate che non gliene frega niente della bici di noi e
di cosa ha preso Lance.

Inoltre quali sarebbero i requisiti minimi per entrare in fiera?
Il marchi CE ?

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 22/09/2005 alle 14:00
Beh pedalando l\'intervento voleva sottolineare la reperibilità del produttore.. non per altro, ed evidenziare la struttura in termini di "grandezza" dove il telaio viene ralizzato.. da questi dipende il paragone tra le due realtà. Per il discorso requisiti.. non saprei, non sono minimamente competente in questo settore, certo è che un marchio che entra in fiera per esposizione, se permetti dovrà rispondere a determinati criteri non credi? Non mi sembra un discorso da limitare all\'acquisto del metro quadrato dello stand. Che poi ci sia gente che vuole fare la furba.. è un altro paio di maniche.

 

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Livello Tour




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  postato il 22/09/2005 alle 14:16
La via migliore resta sempre quella "all\'italiana"

- se conosci qualcuno che lavora in cantina, ti porta fuori il vino buono a pochi soldi.
- se conosci qualcuno che lavora in libreria, ti porta fuori libri a prezzi stracciati.
- se conosci qualcuno che lavora in una frabbrica di bici te la porta fuori per poco!(ahn le catene di montaggio non sono solo in cina o corea...anche in Italia la stragande maggiornaza delle bici, o comunque dei pezzi, viene ormai fatta tutta in fabbrica e buona parte il tutto e automatizzato o quanto meno assisitito dai computer, sia da noi, che da loro)

Solito discorso...bisognerebbe avere le mani in pasta un po\' ovunque

 

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  postato il 22/09/2005 alle 14:22
North Wind,
mi scuso non volevo dire avevi torto, anzi concordo con il tuo scritto.
Volevo solo sottolineare le differenze.
Sui requisiti dubito. Ho avuto a che fare con altre fiere e ti assicuro
che il tutto si e\' limitato all\'acquisto dello spazio.
Le certificazioni servono per poter commercializzare in Italia
ma ovviamente ci sono modi per aggirarle. Se si e\' scorretti.

Ale,
sulle catene di montaggio hai ragione ci sono anche da noi.
In compenso in Cina vanno ancora a manina. Costa molto meno
la manodopera la\' che le macchine a controllo numerico.
Le fabbriche in Cina

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 22/09/2005 alle 14:30
Tranquillo pedalando..
Certo.. modi per raggirare ce ne sono, se proprio si vuole lavorare sporco. Quello che mi domandavo.. Un espositore orientale che entra in fiera per commercializzare il suo prodotto, è assurdo che non risponda ai requisiti minimi per poter commercializzare sia in Europa e nello specifico in Italia. Altrimenti il discorso si limiterebbe alla sola esposizione.. con risultato nullo. Poi ovviamente se si vuole fare i furbi e far apparire una certificazione che non è avvenuta.. beh questo è altra cosa. Io sono stato per tre anni di seguito a Treviglio in Bianchi, per farmi fare il telaio.. beh è una vera e propria cetena di montaggio..
Se non altro io nell\'orientale riconosco magari un disinteresse in quello che stà facendo. come dicevi per l\'artigiano italiano in maniere opposta.. però devo riconoscere anche che lavorano bene. Hanno una precisone e una meticolosità inarrivabile in confronto a certi europei per cui il lavoro viene svolto ottimamente pur non avendo un interesse e una cultura ciclistica che in questo caso a loro poco interessa.

 

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  postato il 22/09/2005 alle 16:45
Infatti io non mi fido dei cinesi che produco e vendono direttamente.
Non mi fido perche\' noto comportamenti poco chiari e corretti da
quel fronte: vedi cosa e\' successo alla Singer, alla Iveco ed alle
molte ditte tessili di Prato.
Il caso che hai portato tu ricade in quelli che considero sicuri
perche\' c\'e\' di mezzo un garante (la Bianchi) che ci mette la
faccia e tutta quell\'infrastruttura che garantisce, innanzitutto
a loro, di non dover convertire la produzione in sedie a rotelle.
Questo significa, minimo, far viaggiare della gente ed avere una
catena di collaudo a maglie strette, quindi con scarti che poi sono costi.

Con questo voglio giustificare solo le "normali" differenze di
prezzo. Non quelle abissali che, chiaramente, nascondono speculazioni
sulle nostre spalle.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 22/09/2005 alle 17:18
Io considero Colnago, Bianchi e le marche top troppo care per il prodotto offerto (c\'è ovviamente il ricarico dell\'enorme quantità di pubblicità). Non mi fiderei mai di acquistare a poco prezzo un prodotto cinese, vuoi per l\'assistenza inesistente vuoi perché non sono un gran meccanico. Mi sembra giusto il discorso degli artigiani-"tuttoitaliano", da loro trovi sempre assistenza e le classiche "due parole" che aiutano. Alcune marche italiane (Battaglin, Olmo) offrono comunque un buon prodotto ad un prezzo abbordabile.


 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 23/09/2005 alle 00:39
Io non penso che una ditta cinese spende 30000 € di stand per portare un prodotto scadente in fiera, questi prodotti vengono visionati da gente molto esperta che conosce tutti i segreti del prodotto presentato.
Chi viene in fiera ha tutto l\'interesse a presentare il suo miglior prodotto e cercare di trovare il maggior numero di agganci.
Io mi ero fatto, praticamente la bicicletta a pezzi, peccato che lunedì la fiera ha chiuso alle 17.30 e io non ho fatto in tempo a comprare niente.
Sarà per il prossimo anno
ciao!!!

 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 23/09/2005 alle 00:52
Originariamente inviato da celapossorifare
Io non penso che una ditta cinese spende 30000 € di stand per portare un prodotto scadente in fiera, questi prodotti vengono visionati da gente molto esperta che conosce tutti i segreti del prodotto presentato.
Chi viene in fiera ha tutto l\\'interesse a presentare il suo miglior prodotto e cercare di trovare il maggior numero di agganci.

Vero se vengono in buona fede, ma io per le ragioni che ho
gia\'detto sopra ho seri dubbi. Non si puo\' fare di tutta l\'erba
un fascio ma dato che non posso distinguere la foglia buona
da quella cattiva, se non a mie spese, preferisco stare su
prodotti garantiti

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 23/09/2005 alle 12:25
Tornando nello specidico alle biciclette Kuota, proprio oggi sono passato dal mio meccanico che è responsabile della zone e che ha montato tutte le biciclette per la Fiera. Si parlava di costi elevati.. secondo me non è affatto vero. Mi parlava di 1500 Euro di differenza tra un top gamma Kuota e un top gamma Colnago, montata con gli stessi componenti: Shimano Durace, Ksirium sl, canotto.. manubrio.. pedivelle FSA in carbonio e sella Fi\'zi:k..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/09/2005 alle 16:17
North wind sai meglio di me che Colnago ha prezzi tutti suoi. Non credo di esagerare dicendo che sulle loro bici ci sono almeno € 500,00 di sovraprezzo per il nome.
 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 23/09/2005 alle 16:26
Originariamente inviato da Ottavio

North wind sai meglio di me che Colnago ha prezzi tutti suoi. Non credo di esagerare dicendo che sulle loro bici ci sono almeno € 500,00 di sovraprezzo per il nome.


Solo? Azz pensavo anche di più. Cmq confermo quello che dicevo.. mi sono fatto spegare bene.. Kuota utilizza la stessa fibra ad alto modulo (che proviene da 2 grandi colossi orientali.. i migliori produttori di fibra..) che usano tutte le case italiane. I tubi arrivano in italia su specifiche della casa e vengono solamente incollati assieme mediante l\'utilizzo di resine particolari. Il carbonio è quello.. cambia solo chi ci mette mano. Dal canto suo Kuota sotto questo aspetto può vantare di una garanzia.. il fatto che i telai monoscocca vengano consegnati direttamente dalla stessa casa produttrice della fibra, in partica gli realizzano i telai completi. E chi se non il produttore stesso della fibra può conoscere le migliori appicazioni per rendere al meglio il telaio?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/09/2005 alle 16:54
Inoltre Kuota inserisce dei rinforzi in kevlar in certe parti della bici come i foderi posteriori, che dovrebbero garantire maggiore sicurezza.
Dico di nuovo che ho solo sentito parlare bene di questa marca.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 23/09/2005 alle 16:58
Per ora si tratta di un banale interesse.. non c\'è ancora conferma.
Molte squadre professionistiche sarebbero interessate per l\'anno prossimo a Kuota, tra queste anche una formazione ProTour e 2 Continental..
Prima di fare i nomi aspetterei conferme cmq..

 

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