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Autore: Oggetto: incredibile Heras

Livello Giro delle Fiandre




Posts: 102
Registrato: Aug 2005

  postato il 17/09/2005 alle 23:03
Roberto Heras, notoriamente non un fenomeno nelle gare contro il tempo, ha fatto la crono di oggi a oltre 56 di media e per soli sei decimi non ha vinto la tappa. Complimenti.
C'è da domandarsi cosa è andato a fare al Tour.

 
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Livello Giro del Lazio




Posts: 61
Registrato: Mar 2005

  postato il 17/09/2005 alle 23:22
io spero che rendendosi conto che al tour proprio no va venga al giro!
Saiz ad inizio stagione disse che per un corridore è meglio vincere corse diverse invece che sempre la stessa, perciò per il prorssimo anno potrebbe fargli fare il giro!!

 
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Livello Jaques Anquetil




Posts: 996
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  postato il 17/09/2005 alle 23:42
Manolo Saiz ha detto che c'è una sola corsa sicura x Heras il prossimo anno e quella è il Giro xtanto vedremo la scalatore di Bejar sulle nostre strade ...........

 

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esiste doping.... dove esiste
antidoping...

 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 333
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  postato il 18/09/2005 alle 10:18
Io non riesco proprio a capire come sia possibile che un ciclista come Heras,fisico da scalatore e stagione insignificante, possa andate a quella velocità di media in una crono lunga!!!!

La cosa è molto strana....

 

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antonio

 
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Livello Tour




Posts: 178
Registrato: Apr 2005

  postato il 18/09/2005 alle 10:41
Sono daccordo, come può essere che scalatori come Heras,Sastre e Mancebo volino letteralmente a crono come gli specialisti?Solo in Spagna succedono ste robe!
 
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Livello Alfredo Binda




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Registrato: May 2004

  postato il 18/09/2005 alle 11:02
I nodi verranno al pettine al mondiale a cronometro. Ci andrà Heras? Cosa farà contro Vino e Cancellara?

 

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Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 18/09/2005 alle 11:15
Certo che un Heras che vola a 56 di media (favorito anche dal forte vento alle spalle lungo tutto il tracciato) è quantomeno sorprendente... ma non so se sia abbastanza per essere sospettosi.
Probabilmente per attuare la regola del sospetto bisognerà attendere altri riscontri a cronometro, magari è solo l'exploit di una giornata favorevole.

Spero di vederlo bello motivato sulle strade del prossimo Giro, perchè un Heras con stimoli a 1000 e in buona condizione fisica si candiderebbe alla grande come uno dei possibili vincitori. Il problema è: come ci arriverà al prossimo Giro? Si sa che gli spagnoli, fuori dalla loro madre patria, non rendono moltissimo (con le dovute eccezioni, leggasi Indurain, Ocana e altri che sicuramente dimenticherò ).

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/09/2005 alle 13:45
Ok ragazzi, occhio però che esiste anche la teoria della relatività.
Guardate il risultato: Plaza Molina con lo stesso tempo di Heras, Sastre con quattro secondi in più, Menchov con sei secondi in più, mancebo con dieci secondi in più, Peña con 23 secondi in più, Devolder con 30, Pereiro con 33, etc etc
Insomma, un bordello di corridori hanno ottenuto prestazioni similari, significa che le condizioni geoclimatiche hanno spinto omogeneamente tutti i corridori.
Guardate invece il frazionamento dei tempi nell’ultima crono del Giro, dovrei forse pensare che Basso è bombato? Mah, gli anni scorsi perdeva tanto di quel tempo a cronometro...
Gabri59 vi direbbe che pure Basso ha rullato a quasi 56 km/h nei quindici km finali della crono di Firenze.
Tutto è relativo.
Non lo dico per difendere Heras o per negare che in Spagna ci sono delle peculiarità, ma solo per affermare ancora una volta che l’unico strumento credibile per "giudicare" un corridore è l’osservazione della sua carriera nel suo insieme, il dettaglio invece può essere spesso fuorviante.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/09/2005 alle 13:53
Sagge parole quelle di Aranciata!
 
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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 18/09/2005 alle 16:13
in questa cronometro, non solo Heras, ma un pò tutti hanno realizzato medie strabilianti, rileggendo bene le cronache pare che ci fosse un forte vento a favore dei corridori, e chi va in bici sa cosa vuole dire il vento a favore.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/09/2005 alle 20:13
cari amici,
io non voglio difendere heras e gli spagnoli a tutti i costi.
però vorrei osservare che abbiamo più volte affermato che per quanto riguarda le crono alla fine di un grande giro non conta la specializzazione ma piuttosto le energie residue.
basti pensare al pirata del 1998 (anche se io la penso un po' come jan al proposito) e quindi credo che si debba applicare lo stesso metro e ragionamento in questi casi, fino a prova contraria.
lo stesso heras nelle edizioni precedenti della vuelta, se si esclude qulla vinta da terminaitor, aveva sempre fatto bene.
ciao
mestatore

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 18/09/2005 alle 20:56
sono abbastanza d'accordo con mestatore.
a mio avviso il punto centrale non è heras che vola a cronometro, ma heras che vince la quarta vuelta. lo stesso heras che al tour rimedia figurette. peggio di simoni, che almeno ci prova a vincere una tappa al tour o alla vuelta.
sarò ripetitivo, ma a me quelli che vincono a ripetizione in patria e poi, varcato il confine, arrivano dopo l'ambulanza non mi piacciono, quelli che vincono più giri o vueltas e poi al tour non si fanno mai notare non sono degni vincitori di giri o vueltas (poi ci sono quelli che fanno solamente il tour: ma questo è un altro discorso).

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/09/2005 alle 23:11
Originariamente inviato da effebi

quelli che vincono più giri o vueltas e poi al tour non si fanno mai notare non sono degni vincitori di giri o vueltas (poi ci sono quelli che fanno solamente il tour: ma questo è un altro discorso).


Per me anche quelli che vincono il Tour e poi ai Giri e alle Vueltas non si fanno mai notare non sono degni vincitori del Tour. Per non parlare poi di coloro che non solo non si fanno mai notare ai Giri o alle Vueltas, ma al Tour finiscono sempre solamente piazzati...

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 18/09/2005 alle 23:28
Da fisico mi aspettavo che Aranciata disquisisse di spazio-tempo, trasformazioni di Lorentz ecc... Comunque a parte gli shcerzi la teoria della relatività vera c'entra, e adesso ve lo spiego se avete la pazienza di seguire il brevissimo ragionamento.
Più un corpo ha una velocità vicina a quella della luce e più la sua massa aumenta; quindi Heras nella crono di ieri rullando a quella velocità ha aumentato la sua massa e quindi da scalatore è diventato un passista autentico tipo ciccibello Ullrich e quindi è normale che vada a quelle medie a cronometro.
Semplice, vero?
A tutto c'è una spiegazione....

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/09/2005 alle 23:46
Umbi mi hai aperto un nuovo mondo!!!!!!!!!!!!!!!
Ma allora quanto pesava Indurain nella crono del Lussemburgo del '92 (3'00" a De las Cuevas e 3'40" a Bugno)?

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 18/09/2005 alle 23:48
mah, diciamo che sarà arrivato a 90-92 kg....
Chiaro però che il guadagno relativo conta di più per chi pesa meno...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/09/2005 alle 00:01
Originariamente inviato da Ottavio

Umbi mi hai aperto un nuovo mondo!!!!!!!!!!!!!!!
Ma allora quanto pesava Indurain nella crono del Lussemburgo del '92 (3'00" a De las Cuevas e 3'40" a Bugno)?


Prova a fare il conto: devi prendere la massa a riposo (ovvero da fermo) e dividerla per la radice quadrata di 1 - il quadrato del rapporto tra la velocità dell'oggetto (Indurain in questo caso) diviso per la velocità della luce. Tenuto conto che la velocità della della luce é circa 300000 Km/sec, fai un po' tu...

 

[Modificato il 19/09/2005 alle 00:08 by Felice]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2005 alle 00:14
Ehhhmmm................mi sono perso un passaggio................!
 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 19/09/2005 alle 00:57
poi devi anche contare la curvatura dello spazio-tempo esercitata dalla massa di Indurain cher altera percorso e tempo di percorrenza, non sottovalutarlo!

 

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  postato il 19/09/2005 alle 01:00
Ok, chi ha una calcolatrice atomica può vedere quanto fa 78 (peso di Indurain) diviso la radice quadrata di 0,99999999999997591735254, sempre se non abbiamo sbagliato i conti...

Il risultato dovrebbe essere drammaticamente vicino a... 78

 
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Amministratore




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  postato il 19/09/2005 alle 01:03
Sulla curvatura spazio-tempo invece noi di Cicloweb siamo carenti...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2005 alle 01:58
Caro Umbi, confesso che volevo fare una battuta del tipo "guardate che Einstein la teoria della relatività l’ha già pubblicata", ma avevo preferito glissare.
Approfitto dunque della circostanza per porre alcune domande:
1) Aumenta davvero, in termini non trascurabili, la massa a velocità bassissime rispetto a quella della luce, come appunto 56km/h? (mi sa che ci scappa un Nobel per Admin).
2) Ma non è scorretta la domanda di Ottavio? Avevo sentito da qualche parte che la massa e il peso sono due concetti differenti.
3) E’ corretto dire che il vento ostile favorisce i corridori pesanti, mentre il vento propizio favorisce i corridori leggeri?
Il corpo offre una superficie che può essere considerata a seconda delle circostanze una vela propulsiva oppure un freno aerodinamico, mentre il peso è una zavorra che impedisce di rimbalzare indietro quando il vento è contrario, ma smorza anche la spinta del vento a favore, sbaglio?
4) A pari velocità, corridori di massa differente producono "quantità di moto differenti", la quantità di moto è in qualche modo legata alla capacità di contrastare con maggiore successo l’attrito dell’aria? (supponiamo che la superficie d’attrito sia identica).
Salutoni a fisici e ingegneri assortiti, ciao!

PS per Emiliano: ma la curvatura devo considerarla anche se il percorso era dritto? mmm, non odo la risposta...

 

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Davide

 
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Livello Tour




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  postato il 19/09/2005 alle 02:05
Tralasciando i conti ...dalla teoria della relatività si evince che l'oggetto che è in movimento non nota nessun cambiamento nello stato della sua quantità di materia anche quando viaggia a velocità molto elevate, vicine a quella della luce.

La nostra espressione di osservatori fermi che vedono questo oggetto muoversi ad alta velocità è la seguente: la sua massa è aumentata, ma questa è una semplice espressione della dipendenza della sua quantità di moto dal rapporto tra v e c, effetto dovuto alle correzioni relativistiche apportate alla trasformazione da un sistema di riferimento a un altro rispetto alla trattazione classica newtoniana.

Quindi...un "panzon" a cronometro non andrà mai e poi mai

 

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Amministratore




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  postato il 19/09/2005 alle 02:21
Dobbiamo chiarire un punto. Il numero di prima era relativo ad un ipotetico Indurain impegnato nella crono di sabato, a 56 orari. Ma siccome Indurain al giorno d'oggi non pesa sicuramente 78 kg, la questione è futile.

Nella crono di Lussemburgo invece la media fu di 49.038, quindi il numero, facilmente desumibile, da cui estrarre la radice quadrata per cui dividere 78, è nient'altro che 0,99999999999997938335525.

Qualcosa ci dice che siamo ancora più vicini a 78...


 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 19/09/2005 alle 09:05
Ma come nessuno ha fatto considerazioni sul fondo???

E' grazie al peso (non la massa) che si puo' avere quell'attrito
col suolo che fa spostare in avanti il ciclista.
Attrito che dipende dal tipo di pneumatico e di terreno.
Qui si ha a che fare con un rapporto di forze che non
sempre e' ottimale.
Insomma un panzone sul bagnato va piu' forte
Qualcuno si ricordo che tempo c'era in Lussemburgo ?

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2005 alle 09:44
Io mi sono perso..........
Quando salgo sulla bilancia mi sembra che la mia massa sia sempre inferiore al peso che indica la bilancia! Che vorrà dire??

Quanto al vento contrario, mi sembra abbastanza logico che favorisca e di molto il passista rispetto allo scalatore, mentre il vento a favore, come ha ben evidenziato Aranciata analizzando la cronometro della Vuelta, favorisce i corridori più leggeri e assottiglia le differenze.
Mi sembra di ricordare che in Lussemburgo non piovesse. Il percorso presentatva lunghi tratti in falsopiano con strada larga e vento spesso contrario, una vera manna per Miguelon!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 20/09/2005 alle 20:29
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Caro Umbi, confesso che volevo fare una battuta del tipo "guardate che Einstein la teoria della relatività l’ha già pubblicata", ma avevo preferito glissare.
Approfitto dunque della circostanza per porre alcune domande:
1) Aumenta davvero, in termini non trascurabili, la massa a velocità bassissime rispetto a quella della luce, come appunto 56km/h? (mi sa che ci scappa un Nobel per Admin).


Come messo in evidenza dal conticino fatto da Admin, la risposta é no. Gli effetti legati alla relatività sono completamente trascurabili nella nostra esperienza quotidiana. Questo é in realtà abbastanza ovvio: se così non fosse, la gente non ci avrebbe impiegato qualche secolo per accorgersi che la meccanica di Newton aveva qualche problemino...
Evidentemente le cose cambiano se, ad esempio, schiaffi delle particelle elementari in un acceleratore, se vai a vedere come si comportano gli elettroni negli parti interne di un atomo pesante (tipo uranio, mercurio, piombo) o se ti chiedi cosa accade dentro un reattore nucleare. Ma se lo scopo e far prendere un po\\' di massa al buon Miguelon, ebbene, non riuscirai a schiodarlo in modo significativo dai suoi 78 Kg nemmeno se lo carichi su uno dei razzi della Nasa e lo spari nello spazio.

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
2) Ma non è scorretta la domanda di Ottavio? Avevo sentito da qualche parte che la massa e il peso sono due concetti differenti.


In effetti sono due cose differenti. Il peso é una forza e la massa é, per l\\'appunto, una massa. Le definizioni sono però date in modo tale che, spesso, queste due quantità sono rappresentate dallo stesso numero. Se, poniamo, la massa del Bottecchia é 70 Kg-massa, il suo peso sarà 70 Kg-peso. Se quindi uno dice genericamente 70 Kg, non si bene di cosa si stia parlando, a meno che questo non divenga chiaro dal contesto.
E\\' ovvio però che quanto detto vale in circostanze "normali", diciamo fin tanto che il Bottecchia resta con i piedi ben piantati per terra. Se, poniamo, dovesse decidere di prendere esempio da Armstrong (Neil...) e se ne andasse a fare quattro passi sulla Luna, le cose cambierebbero!

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
3) E’ corretto dire che il vento ostile favorisce i corridori pesanti, mentre il vento propizio favorisce i corridori leggeri?
Il corpo offre una superficie che può essere considerata a seconda delle circostanze una vela propulsiva oppure un freno aerodinamico, mentre il peso è una zavorra che impedisce di rimbalzare indietro quando il vento è contrario, ma smorza anche la spinta del vento a favore, sbaglio?


L\\'aria é un mezzo "viscoso" ed esercita sui corpi che si muovono al suo interno una forza d\\'attrito detta, per l\\'appunto, attrito viscoso.
L\\'attrito viscoso é una porcheria che ha la proprietà di essere proporzionale alla velocità del corpo in movimento con un coefficiente di proporzionalità che dipende dal corpo in questione. Fatto sta che, più tu ti sforzi per accelerare un corpo, più questo attrito si dà da fare perché tu non ci riesca. E il tutto va avanti così fino a quando la forza d\\'attrito annulla completamente l\\'effetto della forza motrice. A questo punto il corpo si muove con velocità costante. In pratica é quello che succede ai paracadutisti, i quali, benché continuamente sottoposti alla forza di gravità, finiscono per arrivare a terra con una velocità costante.

Quindi, per tornare ai nostri ciclisti, un corridore subisce una forza di attrito viscoso proporzionale alla sua velocità rispetto all\\'aria. In caso di vento contrario questa velocità é superiore a quella del ciclista rispetto al suolo e la forza d\\'attrito e\\' più intensa di quella si eserciterebbe in assenza di vento. Ovviamente l\\'opposto é vero in caso di vento a favore. Vabbeh, tutto questo é banale senso comune. Se ora vuoi sapere cosa accade a un pancione e a un mingherlino che procedono con la stessa velocità, devi chiederti qual\\'é l\\'effetto decelerante della forza d\\'attrito in questione. Per ottenere quest\\'effetto decelerante devi prendere la forza d\\'attrito e dividerla per la massa dell\\'oggetto in movimento. Se la massa é grande, l\\'effetto decelerante é piccolo e viceversa. Quindi, comunque vadano le cosa, l\\'effetto dell\\'aria sarà di avvantaggiare un Ullrich e svantaggiare un Rujano. Chiaro che il povero Rujano preferirà ridurre al minimo questo svantaggio, subendo la più piccola forza d\\'attrito possibile. E questo é appunto quanto accade quando il vento é a favore.
Ah, se sei pignolo potrai obbiettare che i due corridori avranno presumibilmente un coefficiente d\\'attrito differente. Direi però che questo fatto finisce per non avere grandi conseguenze.

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
4) A pari velocità, corridori di massa differente producono "quantità di moto differenti", la quantità di moto è in qualche modo legata alla capacità di contrastare con maggiore successo l’attrito dell’aria? (supponiamo che la superficie d’attrito sia identica).


A mio parere non c\\'entra niente...

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Salutoni a fisici e ingegneri assortiti, ciao!


Beh, saluti a tuti anche da parte mia. Penso di essermi guadagnato la cena!

 
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Livello Alfredo Binda




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Registrato: Nov 2003

  postato il 20/09/2005 alle 21:00
felice scusa ma tu studi fisica?

 

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Amministratore




Posts: 5978
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  postato il 20/09/2005 alle 21:54
--- MESSAGGIO AUTOREFERENZIALE ---

Ragazzi, ci trovate un "posto" in cui si svisceri in maniera così circostanziata e approfondita un aspetto così particolare del ciclismo? Se ci riuscite vi paghiamo una cena

Senza falsa modestia, questo forum è fantastico: grazie a tutti voi!!!


--- FINE DEL MESSAGGIO AUTOREFERENZIALE ---

 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




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Registrato: Apr 2005

  postato il 20/09/2005 alle 22:47
Originariamente inviato da Felice
Come messo in evidenza dal conticino fatto da Admin, la risposta é no.

a me il conticino di admin sembrava una burla, se cosi\\'non e\\' mi spiegate
come tirate fuori quel 0,99 e rotti ?


Ma se lo scopo e far prendere un po\\' di massa al buon Miguelon, ebbene, non riuscirai a schiodarlo in modo significativo dai suoi 78 Kg nemmeno se lo carichi su uno dei razzi della Nasa e lo spari nello spazio.

E spararlo in un ciclotrone ?

Se, poniamo, dovesse decidere di prendere esempio da Armstrong (Neil...) e se ne andasse a fare quattro passi sulla Luna, le cose cambierebbero!

Sti Armstrong....uno e\\'un marziano l\\'altro e stato sulla luna per primo...

In pratica é quello che succede ai paracadutisti, i quali, benché continuamente sottoposti alla forza di gravità, finiscono per arrivare a terra con una velocità costante.


E qui troviamo la conferma ai dubbi di Lubat Solo i fisici possono
considerare l\\'apertura del paracadute come un "accidente" che rovina
una dimostrazione. Scherzo naturalmente. Felice intendeva che a parte
la fase transitoria iniziale in cui il corpo in caduta accellera, i
paracadutisti scendono a velocita\\' costante. A patto che non cambino
posizione o che .... ...aprano il paracadute


Se ora vuoi sapere cosa accade a un pancione e a un mingherlino che procedono con la stessa velocità, devi chiederti qual\\'é l\\'effetto decelerante della forza d\\'attrito in questione. Per ottenere quest\\'effetto decelerante devi prendere la forza d\\'attrito e dividerla per la massa dell\\'oggetto in movimento. Se la massa é grande, l\\'effetto decelerante é piccolo e viceversa. Quindi, comunque vadano le cosa, l\\'effetto dell\\'aria sarà di avvantaggiare un Ullrich e svantaggiare un Rujano.

Un semplice esperimento e\\' gareggiare con un amico di peso diverso
lasciandosi andare in discesa (senza pedalare). Il piu\\' "grosso"
andra\\'piu\\'forte


Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
4) A pari velocità, corridori di massa differente producono "quantità di moto differenti", la quantità di moto è in qualche modo legata alla capacità di contrastare con maggiore successo l’attrito dell’aria? (supponiamo che la superficie d’attrito sia identica).

A mio parere non c\\'entra niente...

concordo non si vince per inerzia....


Beh, saluti a tuti anche da parte mia. Penso di essermi guadagnato la cena!

Sicuro! E per colazione che ne dici su un\\'altra disquisizione
"ciclo-cinetica" ?
I freni convenzionali agiscono sul cerchione ovvero dove il
raggio e\\'maggiore mentre quelli a disco agiscono molto vicino al
centro della ruota (raggio molto piccolo).
E se si riuscisse a fare un cerchione abbastanza robusto da sopportare
le pastiglie ? pensa che frenate!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2005

  postato il 20/09/2005 alle 22:57
Signori, non è retorica... ma credo di aver imparato più leggi della fisica in questi pochi post rispetto a tutte le lezioni del triennio di liceo scientifico messe assieme... davvero bravi!

Per carità, facevo pure la mia porca figura in classe (a volte arrivavo anche al 5, con gente del banco davanti a me che arrivava a stento al 3 ), ma questa è l\\'ennesima prova che il mio professore di fisica non valeva un benemerito particolare anatomico che, se danneggiato, simboleggia seccatura !!!

 

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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




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Registrato: Apr 2005

  postato il 20/09/2005 alle 23:16
Marco hai ragione, la Moratti nella sua riforma avrebbe dovuto
unire l\'educazione fisica alla fisica:
tutti in bici col prof di fisica ad imparare Newton!
fa bene alla salute, fa bene alla mente

 

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Livello Giro del Lazio




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  postato il 20/09/2005 alle 23:21
io penso che ridurre lo sport e di conseguenza il ciclismo a pura meccanica ( cinematica e dinamica ) sia quantomeno riduttivo, la componente di testa e cuore è fondamentale..
Detto questo a parità di watt uno in carne va più forte in pianura di uno magro, e la ragione è semplice: legge di conservazione della quantità di moto..
Attendo critiche, anche alla mia laurea in ingegneria..

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2005

  postato il 20/09/2005 alle 23:23
Guarda Pedalando, la mia considerazione di donna Letizia Moratti è talmente prossima allo zero, che mi permetto di dire che oramai di Moratti conosco solo il buon Massimo, presidente dell\\\'Internazionale (e lo dice uno juventino )!

Un brindisi al ciclismo, alla Moratti e alle lezioni di fisica (poi basta che sennò vado OT )!!!

 

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  postato il 20/09/2005 alle 23:38
Originariamente inviato da saian75
io penso che ridurre lo sport e di conseguenza il ciclismo a pura meccanica ( cinematica e dinamica ) sia quantomeno riduttivo, la componente di testa e cuore è fondamentale..
Detto questo a parità di watt uno in carne va più forte in pianura di uno magro, e la ragione è semplice: legge di conservazione della quantità di moto..
Attendo critiche, anche alla mia laurea in ingegneria..

Illustrissimo Ing.
giusto come ripasso:
la legge di conversazione della quantita\' di moto dice che se io
sono fermo in mezzo alla strada e tu mi dai una facciata dentro
entrambi prendiamo una gran botta e rimbalziamo in modo
proporzionale alla tua velocita\' ma ripartita fra le nostre masse.
Si parla di masse e di velocita\' niente a che fare con la
forza motrice esercitata dai ciclisti. Tranne quando si danno le
facciate dentro.

I watt, cioe\'la potenza, non hanno a che fare con la legge che hai
menzionato, controlla pure sull\'Halliday-Resnick.


Marco\' visto il titolo del Threads ormai OT lo siamo da un po \'

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2005 alle 01:35
Originariamente inviato da Admin

--- MESSAGGIO AUTOREFERENZIALE ---

Ragazzi, ci trovate un "posto" in cui si svisceri in maniera così circostanziata e approfondita un aspetto così particolare del ciclismo? Se ci riuscite vi paghiamo una cena

Senza falsa modestia, questo forum è fantastico: grazie a tutti voi!!!


--- FINE DEL MESSAGGIO AUTOREFERENZIALE ---


Ahahah, il sistema-paese costringe i "cervelli" alla fuga all\'estero, e Cicloweb in qualche modo li riporta in Italia!
Grande Cicloweb!

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2005 alle 01:38
Caro Marco83, mi hai tolto le parole di bocca, quindi quoto quello che hai scritto (anche se non me la prendo con le mie professoresse ma con me stesso).

Grande Felice, sempre più degno ambasciatore dell’italianità in Francia!
Vorrei chiederti un chiarimento inerente all’argomento del thread: se ho capito bene il vento favorevole non avvantaggia i corridori di massa inferiore, ma sostanzialmente annulla il vantaggio che il corridore di massa superiore incontra quando invece il vento è ostile, o da un altro punto di vista il vento propizio annulla lo svantaggio che il corridore di massa inferiore incontra invece quando il vento, quel maledetto, è ostile.
Sono promosso a settembre o rimandato a vita?

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2005 alle 10:50
Approfitto della numerosa presenza di discepoli di Einstein e .....non mi viene in mente il nome di una grande matematico (sarà perché non c\'è il Nobel per la matematica?), per porvi un quesito che non mi fà dormire la notte ed assorbe ogni mia forza durante il giorno (più o meno.....): la posizione del magnete del ciclocomputer sulla ruota anteriore.
Ora, le mie limitatissime nozioni di matematica o fisica (per me sono argomenti assimilabili alla magia nera ed al woodoo) mi dicono che la velcità del copertoncino è maggiore rispetto al quella del mozzo, dunque teoricamente se io mettessi il magnete subito sotto il cerchio dovrei registrare una velocità maggiore rispetto a quella rilevabile dal magnete istallato vicino al mozzo. Ma allora perché questo non avviene ed è indifferente dove metto il magnete (è quello che mi ahnno detto tutti)? Ho sentito parlare di "velocità angolare e non lineare" che vuol dire?
Vi ringrazio per le Vs. spiegazioni che porteranno un\'pò di pace nel mio animo sconvolto!

 
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  postato il 21/09/2005 alle 11:11
Qualche matematico Laplace,Fourier...io personalmente preferisco Godel
o Cantor. Per via delle definizioni ricorsive (sono un informatico
:boh.
Passiamo al contachilometri:
il magnete serve a misurare il numero di giri che la ruota
compie in un\'unita\' di tempo.
Questo e\' il motivo per cui puoi posizionare il magnete in qualunque
punto della ruota (tranne il mozzo ).
Sul computer e\' importante impostare con precisione lo sviluppo
metrico ovvero la distanza percorsa dalla bici (possibilmente
con te sopra) per fare esattamente un giro completo di ruota.
In altre parole il diametro della ruota misurato sul lato esterno del copertone.
Conoscendo questa distanza il computer misura il numero di giri e
moltiplica.
Ciao!

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 21/09/2005 alle 11:16
Ottavio, pure io non pasteggio con l\'algebra, ma la questione dovrebbe essere così:
un punto sul copertoncino e uno a metà del raggio hanno velocità diverse, ma entranbi compiono il medesimo numero di giri in un tempo t. (la ruota è un solido) infatti non conta la velocità ma il numero di rotazioni.Avrai notato che al momento dell\'installazione ti viene richiesto di inserire una cifra di 4 numeri, che altro non è se non il perimetro della ruota, che poi viene moltiplicato a seconda del numero dei giri che compie fino a ricavarne i dati.. Infatti, se cambi copertoncino ad esempio un 19" con un 23" devi cambiare impostazione.


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 21/09/2005 alle 11:17
azzz, pedalando, brutto velocista, mi hai anticipato con il colpo di reni!
 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 21/09/2005 alle 11:19
mi correggo ho scritto diametro invece che perimetro.
Archimede si rigirera\' nella tomba

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2005 alle 17:31
Pedalando e Cladiodance mi avete tirato fuori dal paleolitico grazie!!!!
Mi costa ammettere che bastava la logica per arrivare alla soluzione senza bisogno di disturbare matematica e fisica.
Grazie ancora!

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 22/09/2005 alle 10:51
Arieccomi...
La legge di conservazione della quantità di moto dice anche che ( considerando quasi pari la superficie resistente) faccio più fatica a fermare un ciccione che pedala piuttosto che uno smilzo...
L\'halliday mi ha portato bene sia per fisica 1 che 2, ma per questi problemi preferisco usare lo Jacazio-Piombo...grazie per il suggerimento comunque, hai avuto anche te la sfiga di frequentare il poli torinese?

 
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  postato il 22/09/2005 alle 11:38
Ho frequentato Genova, ma penso che quel libro sia diffuso in tutta Italia
da qualche decade (si trovano delle edizioni da collezionismo, ormai).

Sulla quantita\' di moto mi sembra che stai facendo un po\' di confusione:
la legge di conservazione (e non conversazione come avevo scritto )
dice che il prodotto della massa per la velocita\' di un qualsiasi
oggetto non varia.
In numeri: la quantita\' di moto di un ciccione di 100Kg
che va a 60Km/h e\' uguale a quella di uno smilzo di 60Kg che va ai 100all\'ora.
Punto e basta.
O meglio, trascurando gli attriti, QdM e\' grazie alla QdM che non
non diamo una patta per terra quando smettiamo di pedalare.

Quando parli di superfice resistente e di "fatica" stai alludendo
ad una forza esercitata (fatica = lavoro = forza * spostamento)
ovvero ad un\'azione esterna sul sistema in oggetto.
Se cosi\' non fosse avremmo inventato il moto perpetuo....

 

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