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Autore: Oggetto: Curiosità sul acido lattico

Livello Miguel Indurain




Posts: 676
Registrato: Jun 2005

  postato il 25/08/2005 alle 10:20
Quando si alternano grosse impegni sportivi...uno dei problemini è l'accumolo di acido lattico... Esistono delle pratiche per meglio far smaltire l'accumulo nei muscoli in minor tempo ? ... o è soltanto un fattore legato a dopti personali ?

Qualcuno sà rispondermi ?


 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 325
Registrato: Jun 2005

  postato il 25/08/2005 alle 11:08
Premetto che per cio' che ne so io l'eccessivo accumulo di acido lattico nei muscoli , persistente dopo gli allenamenti , in genere è sintomo di allenamenti non corretti , eccessivi carichi di lavoro e di conseguenza primi sintomi di sovrallenamento... infatti l'acido lattico dovrebbe essere smaltito abbastanza velocemente una volta terminato l'allenamento.Il primo mito da sfatare è che il dolore che sentiamo il giorno dopo un' allenamento intenso sia dovuto all' acido lattico. Si può apprendere che l'acido l'attico, ha tempi di smaltimento al massimo di qualche ora. Il dolore che sentiamo, può essere così spiegato:

legato a fenomeni indotti da microlacerazioni o meglio microtraumi miofibrillari, con rottura parziale o totale dei filamenti proteici;

aumento delle attività ematiche e linfatiche con conseguente sensibilizzazione delle aree;

presenza di processi infiammatori post-contrattili.

Essendo l'ATP l'unica fonte di energia, perché il lavoro muscolare possa continuare, l'ATP deve però essere ricostruito prontamente partendo dal glucosio, ma è la velocità della richiesta di ricostituzione che fa la differenza: quando questa è molto alta si parla di glicolisi anaerobica, viceversa di glicolisi aerobica.



Nel caso di un lavoro muscolare intenso e di una certa durata (come ad esempio nella glicolisi anaerobica), le cellule non riescono a scindere il glucosio in anidride carbonica ed acqua (processo che permetterebbe di ricavare tutta l'energia contenuta nella molecola del glucosio), per cui si fermano all'acido piruvico. Solo la conversione dell'acido piruvico in acido lattico, permette il proseguimento della glicolisi anaerobica lattacida.

La presenza di acido lattico nei muscoli determina uno stato di intossicazione delle cellule, che si traduce nella sensazione di fatica muscolare.

Quando invece le cellule possono disporre di una sufficiente quantità di ossigeno (glicolisi aerobica), il processo di demolizione del glucosio è completo e non si formano scorie. La sanno bene i ciclisti che non devono superare la famosa soglia anaerobica (vedi test Conconi), pena l'accumulo di acido lattico con conseguente fatica muscolare e calo della prestazione.

L'acido lattico accumulato deve essere infine demolito in presenza di ossigeno: è il famoso pagamento del debito di ossigeno lattacido.

Concludendo: l'accumulo graduale di acido lattico nei muscoli funziona come un segnale per il nostro cervello di graduale eccessiva fatica, in un processo energetico nel quale non siamo sufficientemente allenati.

Questo er un discorso tecnico che cmq porta a pensare che prima di tutto io rivedrei i tuoi allenamenti dopo di che per meglio smaltire l'acido lattico ci sono vari metodi : elettrostimolazione , massaggi ect...questo sempre appena terminato l'allenamento ...rimane il fatto che l'eccessivo accumulo non è buon segno ... cmq se cerchi in rete trovi molti articoli riguardanti questi argomenti..io negli anni ho letto di tutto e di piu' , anke perchè avendo io un valore alto per natura di VO2 muscolare smaltisco l'acido lattico abbastanza velocemente...bisogna qindi vedere prima di tutto quali siano i tuoi valori , dopodichè controllare i carichi di lavoro , e solo dopo preoccuparsi di come meglio smaltire gli accumuli.


 
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Livello Octave Lapize




Posts: 471
Registrato: Aug 2005

  postato il 25/08/2005 alle 11:17
Originariamente inviato da Michele83

Premetto che per cio' che ne so io l'eccessivo accumulo di acido lattico nei muscoli , persistente dopo gli allenamenti , in genere è sintomo di allenamenti non corretti , eccessivi carichi di lavoro e di conseguenza primi sintomi di sovrallenamento... infatti l'acido lattico dovrebbe essere smaltito abbastanza velocemente una volta terminato l'allenamento.Il primo mito da sfatare è che il dolore che sentiamo il giorno dopo un' allenamento intenso sia dovuto all' acido lattico. Si può apprendere che l'acido l'attico, ha tempi di smaltimento al massimo di qualche ora. Il dolore che sentiamo, può essere così spiegato:

legato a fenomeni indotti da microlacerazioni o meglio microtraumi miofibrillari, con rottura parziale o totale dei filamenti proteici;

aumento delle attività ematiche e linfatiche con conseguente sensibilizzazione delle aree;

presenza di processi infiammatori post-contrattili.

Essendo l'ATP l'unica fonte di energia, perché il lavoro muscolare possa continuare, l'ATP deve però essere ricostruito prontamente partendo dal glucosio, ma è la velocità della richiesta di ricostituzione che fa la differenza: quando questa è molto alta si parla di glicolisi anaerobica, viceversa di glicolisi aerobica.



Nel caso di un lavoro muscolare intenso e di una certa durata (come ad esempio nella glicolisi anaerobica), le cellule non riescono a scindere il glucosio in anidride carbonica ed acqua (processo che permetterebbe di ricavare tutta l'energia contenuta nella molecola del glucosio), per cui si fermano all'acido piruvico. Solo la conversione dell'acido piruvico in acido lattico, permette il proseguimento della glicolisi anaerobica lattacida.

La presenza di acido lattico nei muscoli determina uno stato di intossicazione delle cellule, che si traduce nella sensazione di fatica muscolare.

Quando invece le cellule possono disporre di una sufficiente quantità di ossigeno (glicolisi aerobica), il processo di demolizione del glucosio è completo e non si formano scorie. La sanno bene i ciclisti che non devono superare la famosa soglia anaerobica (vedi test Conconi), pena l'accumulo di acido lattico con conseguente fatica muscolare e calo della prestazione.

L'acido lattico accumulato deve essere infine demolito in presenza di ossigeno: è il famoso pagamento del debito di ossigeno lattacido.

Concludendo: l'accumulo graduale di acido lattico nei muscoli funziona come un segnale per il nostro cervello di graduale eccessiva fatica, in un processo energetico nel quale non siamo sufficientemente allenati.


http://www.sportmotion.it/fisiologia/l'acido_lattico.htm

 

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Livello Claudio Chiappucci




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Registrato: Jun 2005

  postato il 25/08/2005 alle 11:20
si ho appena scritto di cercare in rete...questo gia' l'ho riportato io potevi riportarne un'altro non c'era bisogno di far notare il link...che simpaticone cmq di tutto il discorso è che si deve differenziare se l'acido lattico va smaltito subito dopo l'allenamento e allora chiedersi quali metodi usare...ma se uno si ritrova con accumuli anke a distanza di ore il discorso cambia , ed io mi preoccuperei di altro ...

 

[Modificato il 25/08/2005 alle 11:22 by Michele83]


 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 26/08/2005 alle 15:06
Non è tanto...allenamento... tengo in mente le soglie del test conconi....

Ma il recupero dopo ad es. una gf impegnativa o una garetta il sabato pom.... non è sempre immediata...saro vecchio !!


 
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