Emiliano
|
postato il 23/08/2005 alle 01:07 |
Leggo sul televideo della RAI, in occasione della sua vittoria nella cronometro del Giro di Germania, che Jan Ullrich non parteciperà ai mondiali di Madrid nella gara in linea, perchè la giudica adatta ai velocisti. Annuncia congiuntamente che non farà nemmeno la cronometro perchè "non vale la pena" di andare in Spagna solo per quella.
Dopo la notizia il mio commento: il commento è che questa esternazione si commenta da sola...
1) parliamo su questo forum molto giustamente di Armstrong che non onora il ciclismo correndo solo il Tour e snobbando le altre corse, ma pure Ullrich snobba il campionato del mondo con tali affermazioni e disonora la corsa contro il tempo che pure ha vinto due volte...
2) almeno Armstrong punta tutta la stagione sul Tour e lo vince. Ullrich ultimamente fa altettanto e arriva all'appuntamento centrale in ritardo di condizione, salvo poi, quando la condizione la trova, rinunciare alla corsa più importante del finale di stagione: incredibile!!!
3) il mondiale in linea, che dei due per Ullrichè il più difficile da acchiappare, non è perso in partenza: una sparata negli ultimi km tipo Vinokourov sui Campi elisi si può sempre tentare.
4) se tutti pensassero come Ullrich allora al mondiale ci andrebbero solo McEwen, Boonen, Petacchi e rispettivi treni.
5) Ullrich avrebbe enormi possibilità di vincere per la terza volta il mondiale a cronometro. Possibile l'ipotesi non tanto remota di vincere una maglia iridata gli faccia così schifo?
6) Ullrich nella sua carriera ha raccolto di più negli obiettivi che lui evidentemente considera di "ripiego", cioè Vuelta, Olimpiadi e mondiali a cronometro che nel suo tanto amato Tour che, eccezion fatta per il 2003 (quando correva in una squadra un po' più intelligente, ha collezionato una serie di piazzamenti maturati in circostanze tali da ridicolizzarlo.
In sintesi auguro ad Ullrich, corridore di gran classe ma di scarse vedute, di non vincere più il suo amato Tour de France (nulla di personale, ma preferirei vincesse Basso) e che guarisse da questa sindrome franco-centrica.
Ci lamentiano (giustamente) di Armstrong che non è mai venuto a fare il Giro, ma Ullrich lo ha corso una volta in condizioni volutamente assai precarie...sai che differenza. Inoltre il tedesco le classiche del nord le ha sempre viste in tv, impegnato a digerire i wurstel mangiati in inverno
Ora comincia a snobbare pure il mondiale (il Lombardia inoltre 'ha mai corso?). E che dire dell'amato campionato di Zurigo? Ora che l'hanno spostato così avanti in stagione lo correrà ancora?
Insomma aspettare le olimpiadi ogni 4 anni mi sembra davvero esagerato per un corridore che arriva fuori forma ai soli 2 appuntamenti che sembrano contare per lui...Giro di Svizzera e Tour de France.
Scusate il tono dell'invettiva. ____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai
|
 | |
ANNA
|
postato il 23/08/2005 alle 02:00 |
Emiliano, da parte mia sei pienamente scusato.
Ullrich non sa gestire al meglio l'enorme potenziale che ha.
So che non è una cosa semplice, però effettivamente è dal 1998 che ricade sempre negli stessi errori.
Il suo "snobbismo" nei confronti di certe competizioni non piace neanche a me.
E' un peccato che non corra la crono mondiale.
A Zurigo dovrebbe esserci.
|
| |
Ninni
|
postato il 23/08/2005 alle 08:05 |
La decisione di Jan Ullrich di non partecipare al Mondiale non significa che la sua stagione sia gia' conclusa. Alla fine di questo Giro di Germania correra' qualche altra corsa di un giorno e poi, il 2 ottobre, il Campionato di Zurigo. Non essere a Madrid perche' si ritiene di non avere possibilita' di vittoria, dato il tipo di percorso, non credo sia una dichiarazione strumentale, anche perche' sarebbe facilmente smentibile. Certo, Ullrich ha sprecato molte possibilita', ma non penso si possa paragonare il suo modo di interpretare la stagione ciclistica con quello di Armstrong.
Non credo si tratti di svogliatezza. Siamo in presenza di un ciclista fin dall'inizio considerato un talento. Ha vinto il Tour de France a 23 anni e avrebbe potuto vincerlo anche l'anno prima a 22 anni. Nella sua carriera non ci sono state metamorfosi nelle prestazioni. E' stato sempre un passista molto forte e ha sempre corso le cronometro tra i favoriti. Dal '96 a oggi, in tutte le edizioni del Tour tranne una, e' sempre arrivato a Parigi nei primi tre. Ha vinto una Vuelta nel '99, dopo che nei mesi precedenti aveva dovuto superare un infortunio al ginocchio e uno stato d'animo non proprio eccellente. Al Giro d'Italia, corso parzialmente e in condizioni precarie, nella prima settimana lo si vedeva partecipare alle volate. Nel 2003, quando ancora ad aprile non sapeva quale sarebbe stata la sua squadra in quella stagione, ha poi corso un Tour di notevole livello, con una cronometro in cui ha dato un minuto e mezzo di distacco ad Armstrong.
E' davvero un ciclista superficiale?
Saluti,
Ninni
-----
KRITIK. Newsletter indipendente su mostre d'arte, editoria, cinema, televisione, iniziative culturali.
__ Per ricevere la newsletter (gratuitamente) nella propria casella di posta elettronica: inviare una e-mail, senza testo, a mailto:ninnir@tin.it con oggetto: "RicevereKritik".
__ "Prima del nuovo numero di Kritik": http://kritik.135.it
-----
|
| |
mestatore
|
postato il 23/08/2005 alle 08:36 |
caro ninni,
sì, è un ciclista superficiale che ha sprecato il miglior motore degli ultimi 10 anni.
ciao
mestatore
|
| |
Emiliano
|
postato il 23/08/2005 alle 12:09 |
A Ninni: la mia invettita ad Ullrich era rivolta, come si legge chiaramente dal testo, non alle sue metamorfosi (che non ci sono state), ma al suo modo di scegliersi gli obiettivi stagionali.
Del resto io, che non stimo Armstrong ancora di più per le dichiarazioni odierne dell'Equipe, devo annotare che l'americano almeno qualche classica delle ardenne l'ha affrontata competitivo.
Ullrich che praticamente non ha mai fatto il Giro (salvo l'eccezione ricordata) e non ha mai fatto le classiche del nord, ha sempre iniziato a correre a giugno. E dopo il campionato di zurigo si è visto solo nelle uniche stagioni in cui ha vinto mondiale crono e vuelta. E' un corridore da due mesi all'anno fatti male.
Che talento sprecato! ____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai
|
| |
Ninni
|
postato il 23/08/2005 alle 13:03 |
A Emiliano: mi era chiaro il significato critico, in senso propositivo, di quanto hai scritto.
Che Ullrich sia stato il maggior talento sprecato degli ultimi anni e' un dato incontestabile, anche da chi ne e' estimatore. Quando dopo il Tour del '97 in Francia scrissero che si era in presenza di nuovo Eddy Merckx, a parte il "populismo" che c'e' in ogni paragone, emergeva una sensazione percepita da molti e in parte confermata dalla varieta' di corse che ha vinto in seguito (Vuelta, Olimpiadi, corse di un giorno, Giro dell'Emilia, etc.).
Credo anch'io che Ullrich avrebbe avuto tutte le possibilita' atletiche per correre, se non una intera stagione come Eric Zabel - un esempio per il ciclismo moderno -, almeno due grandi Giri e una delle Classiche del Nord (per vincerli, e' sottointeso).
L'argomento e' molto interessante perche' richiede approdimenti sia sul lato tecnico/atletico, sia soprattutto sul modo di vivere il ciclismo, sul carattere personale e la cultura. In riferimento a questi ultimi parametri le differenze tra Ullrich e Armstrong sono profonde.
Saluti,
Ninni
-----
KRITIK. Newsletter indipendente su mostre d'arte, editoria, cinema, televisione, iniziative culturali.
__ Per ricevere la newsletter (gratuitamente) nella propria casella di posta elettronica: inviare una e-mail, senza testo, a mailto:ninnir@tin.it con oggetto: "RicevereKritik".
__ "Prima del nuovo numero di Kritik": http://kritik.135.it
-----
|
| |
lubat
|
postato il 23/08/2005 alle 14:48 |
condivido in pieno il pensiero di Emiliano
|
| |
Ninni
|
postato il 24/08/2005 alle 19:53 |
Dopo quanto ufficializzato dall'Equipe, insieme con la rivalutazione del "fenomeno" Armstrong, quantomeno di quello del '99 - poi superato nelle prestazioni dall'Armstrong delle edizioni successive - forse sarebbe opportuno rivedere le conclusioni sugli avversari (in questo contesto Ullrich), qualora abbiano come termine di paragone il texano.
Saluti,
Ninni
-----
KRITIK. Newsletter indipendente, di Ninni Radicini, su mostre d'arte, editoria, cinema, televisione, iniziative culturali.
__ Per ricevere la newsletter (gratuitamente) nella propria casella di posta elettronica: inviare una e-mail, senza testo, a mailto:ninnir@tin.it con oggetto: "RicevereKritik".
__ "Prima del nuovo numero di Kritik": http://kritik.135.it
-----
|
| |
Monsieur 40%
|
postato il 24/08/2005 alle 20:02 |
No, Ninni, io non direi.
Non si può dire che Jan avrebbe vinto in assenza di Lance Armstrong, perché anche Gimondi quando Merckx non c'era non vinceva matematicamente... ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
|
| |
Maracaibo
|
postato il 24/08/2005 alle 21:03 |
| Ullrich sarà al via del GP Città di Misano - Integra Sport il 17 settembre a Misano Adriatico. ____________________
http://www.stefanobertolotti.com
Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)
Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono
Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri
Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose
|
| |
effebi
|
postato il 24/08/2005 alle 21:12 |
ullrich si è incaponito sul tour credendo di vincerlo con le stesse armi di armstrong pur essendo più o meno al suo livello a cronometro, ma molto meno valido in salita. in altre parole, non ha mai avuto l'umiltà di mettersi in discussione e migliorare i suoi punti deboli. cosa che ha fatto ivan basso, per esempio, che è notevolmente migliorato a cronometro senza perdere brillantezza in salita. questo è stato lo sbaglio di ullrich e di chi lo ha gestito. con il senno di poi, meglio avrebbe fatto a impostare la sua stagione prendendo in considerazione anche la vuelta (il giro no, troppe salite!), il mondiale a cronometro, corse a tappe come parigi nizza o romandia e qualche classica tipo roubaix, zurigo, amstel (ovviamente, seguito da un direttore sportivo con le palle).
grande talento sprecato? limitiamoci al talento, và, riserviamoci il grande a qualcun altro.
abbiate pazienza, ma io sono rimasto ai tempi in cui i grandi talenti correvano da marzo a ottobre e se si rendevano conto di essere meno forti di qualcun altro cercavano di inventarsi qualcosa pur di portare a casa una vittoria di prestigio.
|
| |
Ninni
|
postato il 25/08/2005 alle 07:55 |
Mario, non intendevo dire che Jan Ullrich avrebbe vinto i Tour con un Armstrong in condizioni "naturali". Sarebbe stata una affermazione qualunquista.
Intendevo dire invece che, nel confronto con Armstrong, gli avversari sono stati quasi ridimensionati, non senza punte di ironia, perche', secondo certi cronisti, non si allenavano come il texano.
Oggi comincia a emergere ufficialmente che la questione era altro che il tipo di allenamento.
Ovvero, il confronto tra Armstrong e Ullrich, ma anche tra Armstrong e Basso, e' stato fatto con parametri che oggi risultano senza significato.
Ribadendo che Ullrich, in senso assoluto e al di la' del confronto con Armstrong, avrebbe potuto ( e dovrebbe) gestirsi in modo differente - programmando ogni stagione o il Giro o la Vuelta, oltre al Tour - un rilievo va dato alla distanza culturale (sottolineo, culturale) che emerge tra il suo modo di intendere il ciclismo e quello dell'americano.
Saluti,
Ninni
-----
KRITIK. Newsletter indipendente, di Ninni Radicini, su mostre d'arte, editoria, cinema, televisione, iniziative culturali.
__ Per ricevere la newsletter (gratuitamente) nella propria casella di posta elettronica: inviare una e-mail, senza testo, a mailto:ninnir@tin.it con oggetto: "RicevereKritik".
__ "Prima del nuovo numero di Kritik": http://kritik.135.it
-----
|
| |
marco83
|
postato il 25/08/2005 alle 11:17 |
Non c'è niente da fare, Ullrich quest'anno sta perdendo anche la mia fiducia, che l'avevo finora difeso e sostenuto come corridore talentuoso. Ma non di solo talento vive il corridore...oltre a una gestione degli allenamenti invernali sempre discutibile (e che lo ha sempre fatto partire ad handicap al Tour), ora si mette anche a emulare Armstrong come gestione delle gare da correre... semplicemente assurdo!  ____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto) 
ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!
|
| |
|
