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Autore: Oggetto: Bravo Paolino

Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 20/07/2005 alle 20:09
Ebbravo Paolino, hip hip hurra!
Sei stato grande sai? Come? Te l’hanno già detto? Eh beh Paolino, lasciatelo ridire allora, braaaavo!
He eh eh, con quel delizioso faccino d’angioletto a Zoldo, eh? Lì hai fatto il furbetto, ma come ti sei arrabbiato con il povero Hinault, eh? No, era Sebastien, non era Bernard. Come dici? Aaaah, capisco, però anche il Sebastien ne ha passate, l’anno scorso al Tour l’hanno raccolto in fosso del Massiccio Centrale con la cucchiaia e...come dici? Aaaaah, capisco.
Ma non avevi paura che dopo l’episodio di Hincapie dicessero che voi della DC siete stati un pochetto ipocriti?
No, no, lo so che sei di F.I., non intendevo quella DC, intendevo la Disc....ecco, hai capito anche tu, allora dicevo, non temevi che...aaaaah capisco, eh eh eh che furbacchioni.
Vabbè va, ti saluto, alla prossima, ciao!

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3270
Registrato: Jul 2005

  postato il 20/07/2005 alle 20:13
Ecco un altro corridore che da molto di + delle sue potenzialità, molti altri dovrebbero seguire il suo esempio...
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2005 alle 20:35
Vabbe la vodka nell'"Aranciata", ma sta politica proprio non riesci
ad eliminarla è????????

Comunque oggi dei fuggitivi ha vinto il + forte/il migliore.

per il resto chiacchiere e distintivo/aranciata e vodka!!!!!!!!!

senza smiles altrimenti la cornice supera il quadro!!!!!!!

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Milano-Sanremo




Posts: 120
Registrato: May 2005

  postato il 20/07/2005 alle 20:43
potevo capire Hincapie ma Savoldelli se l'è meritata
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2005 alle 20:47
Scusate, dimenticavo una cosa importante.
La firma.
Mi chiamo Mauro di nome.
Bevo si, ma non per dimenticare ma per piacere.
Alla salute dei socialmente impegnati.
Che vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2005 alle 21:24
a, dimenticavo e 2:

Magistrale Savoldelli!
Il Falco mostra gli artigli al mondo

In genere siamo parchi di esclamazioni, ma qui proprio ci voleva: solo un bel punto esclamativo poteva dare la misura della stupenda vittoria di Paolo Savoldelli, oggi a Revel.
Il bergamasco, orrore degli orrori, era venuto al Tour, da campione del Giro d'Italia, per rivestire un semplice ruolo da gregario. Peccato di lesa maestà, anche se il capitano si chiama Lance Armstrong ed è reduce da 6 vittorie di fila nella Grande Boucle. Però Savoldelli, con umiltà e realismo (quello non gli ha davvero mai fatto difetto), si è messo sotto e ha fatto il suo, dando un buon contributo nelle tappe di montagna e meritandosi un quadratino del giallo di cui veste Lance.
Ora, a operazione portata brillantemente quasi in porto (la settima del texano è quasi passata in giudicato), anche i gregari hanno il loro spazio, ed ecco che Savoldelli (col compagno Rubiera) si infila in una fuga che parte al mattino e che si capisce subito che porterà i suoi componenti all'arrivo, a giocarsi la vittoria. Ci sono Cioni e Righi, per restare ai nostri, ma sono presenti nel gruppetto anche bei corridori come Dekker, Sevilla, Arvesen, Davis, Grivko, Lövkvist e Fedrigo.
La fuga va, prende oltre 20' al plotone, poi, una volta messisi al sicuro da ritorni ormai impossibili degli inseguitori, gli attaccanti danno il via alla resa dei conti. La prima scrematura, a 50 dall'arrivo, vede Savoldelli tra i primi a rispondere a un bell'allungo di Grivko. A ruota, anche Sevilla e Gerrans, e ancora Arvesen, Hinault, Tankink e Righi. Gli altri, non pervenuti; il 25% della fuga parla ora italiano, le premesse per ben figurare già ci sono.
Poi negli ultimi 10 km il capolavoro di Savoldelli. Tankink, da sprovveduto quale non è, fa una sparata e resta subito a secco; lo imita Grivko, che almeno ha la scusante della giovane età e dell'inesperienza. La salitella di Saint-Ferreol premia invece la consueta sagacia di Paolo, che parte in contropiede quando quei due sono al lumicino, e quando Hinault ha provato a rilevarli in testa alla corsa. L'ultima maglia rosa si porta sul francese dal destino infame (schiacciato da un simile cognome avrebbe dovuto fare il bancario, perché nel ciclismo aveva tutto da perdere, e lo sapeva).
Il buon Sébastien però non ne aveva già più, come si dice da queste parti, e aveva voglia, Paolino, di insultarlo in tutte le lingue: la realtà era che da Hinault non poteva venire uno straccio di collaborazione. Trenate alternate a frenate, per stimolare lo sprovveduto compagno d'avventura a tirare qualche metro, ma Savoldelli non ha ottenuto niente; chiaro che, a simili condizioni, i due di dietro (Arvesen e Gerrans, che avevano staccato Grivko in cima) non potevano far altro che rientrare.
Ed ora, come la mettiamo? Due parecchio veloci che piombano addosso a 3 km dal traguardo: come uscirne vivi?
Una mano al bergamasco l'ha data, è inutile negarlo, Arvesen. Preso da non si sa bene quale fregola, il norvegese è partito di scatto a un chilometro e mezzo dal traguardo; figurarsi se uno tra Gerrans e Hinault si metteva a inseguire. No problem, Paolino, capita l'antifona, s'è messo in testa al trenino e ha tenuto a tiro l'evaso. Non solo: nell'ultimo chilometro le sue curve pennellate hanno fatto sì che gli altri due non potessero tenere la sua ruota, e così il Nostro s'è trovato a sentire l'odore dei copertoncini di Arvesen sul rettilineo finale.
Una progressione memorabile, con cui Savoldelli si è portato sullo scandinavo proprio in tempo per saltarlo negli ultimi 200 metri e andare a vincere la sua prima tappa al Tour. Talmente lucido, Paolo, da aver un po' rallentato, prima di entrare in scia di Kurt-Asle, "per superarlo poi con maggiore slancio". Un capolavoro, applausi.
Signori, questo ragazzone qui è il vincitore del nostro Giro d'Italia, l'avete visto bene? Avete visto cosa è capace di fare quando si mette in testa una cosa? Avete capito che sorta di campioni siamo in grado di sfornare? Che tempra, ma soprattutto che pazienza, per venir fuori da due anni di incredibili colpi di sfortuna, e risorgere all'ultima corsa rosa, inatteso e sottovalutato, ma in grado di portare a termine un'impresa notevole.
Ogni risultato legittima, giustifica, dà lustro al precedente. Il Giro di Savoldelli del 2002 era ricordato come abbastanza casuale, con i big tutti sbattuti fuori, chi per un motivo e chi per l'altro, e il giovanotto della Val Seriana primo al traguardo, come una Minardi che vince perché Ferrari, McLaren, Renault e Williams hanno finito la benzina. Questo era rimasto, nella testa di molti, dopo quel successo. Lui, per dirla tutta, non aveva fatto molto, sulle prime, per smentire l'impressione popolare: "Dopo una simile vittoria si fatica a trovare nuovi stimoli, ci si può sentire appagati, è normale lasciarsi un po' andare ad un certo rilassamento", questo ci disse all'indomani di quel Giro.
Ma poi, la sorte si è messa di traverso, impedendogli per ben due anni, tra un infortunio e l'altro, tra una caduta e una frattura, di tornare a livelli ottimali. Fino alla sua rinascita di questa primavera, annunciata da qualche buon piazzamento al Giro di Romandia, e coronata dal bis in rosa. Ecco, allora non era un caso quella vittoria del 2002, allora Savoldelli non è il buon villico trovatosi - nemmeno lui sa come - sul trono del re per un giorno. Savoldelli era, ed è, in grado di vincere una grande corsa come il Giro d'Italia. La sua vittoria del 2005 ha legittimato quella del 2002.
Ed ora, questa tappa al Tour. Il fatto che abbia centrato una meta così prestigiosa lo pone su un gradino più alto anche a livello internazionale. Non diciamo che una tappa al Tour sia più importante di due Giri, ci mancherebbe! Ma una vittoria voluta e ottenuta di fronte al gotha del ciclismo mondiale ci dà di Paolino una statura che fin qui non gli era riconosciuta. Ora sì, ora lui è uno di quelli che sanno dare spettacolo e primeggiare anche nella più importante corsa del mondo. Vi sembra poco?
Alle spalle dell'impresa del giorno, il gruppo aveva intanto smesso di sonnecchiare. Il fatto: la Tonti-Mobile si era infatti accorta che, con Sevilla davanti, c'erano due Discovery, e ciò, col vantaggio enorme dei fuggitivi, significa che gli Esploratori avrebbero strappato a Ullrich e soci la leadership nella classifica a squadre. Ecco quindi una delle scene grottesche che uno pagherebbe per vedere in un qualsiasi teatro, e di cui invece può fruire gratis sulle strade del ciclismo: Sevilla in fuga e in risalita (fino alla top 15) in classifica, e i suoi compagni dietro a inseguire alla disperata, per limare qualcosa agli attaccanti e precedere almeno in una classifica la Discovery.
Giunti al Saint-Ferreol, già che c'erano, Vinokourov e Ullrich hanno attaccato. L'andatura era già alta, questo strappo ha frazionato il gruppo. Armstrong, figurarsi se si faceva sorprendere; Rasmussen ha risposto, pure lui, con freschezza. Basso ci ha messo un secondo di più ad accorgersi che restava indietro, ma quando ha visto l'andazzo non ci ha messo niente a rientrare sui primi, insieme a Mazzoleni (sempre più ammirevole), Leipheimer, Mancebo, Hincapie. Il margine su tutti gli altri è rimasto fino al traguardo, misurabile in un paio di decine di secondi, che saranno un'inezia, ma permettono a Vino di risalire dalla nona alla settima posizione, e noi di questo siamo contenti.

Il cognome è lo stesso. il nome è simile. Il contenuto è lo stesso!!!!!!!!

Vodka e "Aranciata" per tutti.

Ps: dimenticavo, questo è il forum del sito www.cicloweb.it
Prima di sparare cazz......te leggete anche le cose e le notizie che ci sono sulla home page. (la direzione del sito e stress ringraziano)
PPs: Scusate Willy ma, dovete sapere, noi domani alle 05,00 siamo già in viaggio. comunque vi saluto io a nome suo.



 

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La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2005 alle 22:02
L'articolo copiato non è mio ma di
"Marco Grassi"

Ciauz a tutti Mauro

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1409
Registrato: Nov 2004

  postato il 21/07/2005 alle 00:33
Originariamente inviato da stress

L'articolo copiato non è mio ma di
"Marco Grassi"

Ciauz a tutti Mauro


Beh ,che sia di Stress o di Marco Grassi, a me quest'articolo un po' di tristezza la da. Perché? E' semplice: se per dare credito a 2 vittorie al Giro d'Italia bisogna vincere una tappa al Tour, allora siamo proprio mal messi!! Ora, secondo me questo non é prorio il caso.

Io sono fra quelli che non hanno sminuito la vittoria di Paolo al Giro e poco tempo fa ho anche detto che se fosse venuto al Tour da capitano di una squadra della forza della Discovery, invece che da gregario, Paolo si sarebbe giocato le sue chances per la vittoria finale.

Però la vittoria di oggi al Tour vale più o meno quanto quella di Basso al Colle di Tenda: non un granché. Perché? Ma perché entrambe sono state ottenute da corridori fuori classifica e quindi in libera uscita, come, d'altronde, i loro compagni di avventura. Quindi non si tratta di vittorie realmente ottenute contro l'intero lotto dei partecipanti. Si tratta piuttosto di battaglie limitate ad un limitato numero di corridori che nel contesto generale hanno un ruolo di secondo piano. Di conseguenza le vittorie stesse sono vittorie di secondo piano. Comunque vittorie che valgono infinitamente meno di quella ottenuta da Paolo al Giro d'Italia.

Buona notte a tutti.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 21/07/2005 alle 00:38
Comunque vittorie che valgono infinitamente meno di quella ottenuta da Paolo al Giro d'Italia

si.
quoto felice.

 

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pedala che fa bene.....

 
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