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Autore: Oggetto: Dichiarazioni di Fanini

Livello Francesco Moser




Posts: 738
Registrato: Jun 2005

  postato il 15/07/2005 alle 17:41
Le parole di Fanini hanno fatto imbufalire Armstrong

Il caso Frigo ed in particolare le dichiarazioni rilasciate da Ivano Fanini, patron dell’Amore & Vita, hanno fatto imbufalire Lance Armstrong.
Il campione texano non ne ha parlato ufficialmente, ma ha chiesto ad alcuni colleghi americani ed in particolare alla giornalista texana Suzanne Halliburton, di raccogliere materiale e notizie sulla vicenda.
Ricordiamo che Fanini aveva sparato ancora una volta a zero sulle questioni di doping e vi riproponiamo le dichiarazioni che, evidentemente, hanno toccato un ervo scoperto: «L'arresto di Frigo è solo l'ultimo episodio che dimostra lo stato di degrado del ciclismo agonistico in materia di frode sportiva. A parte le morti di atleti accadute negli ultimi tempi e i recenti stop per valori ematici fuori norma inflitti ad atleti di squadroni ProTour come quelli di Manolo Sainz e di Saronni, anche tra i dilettanti sono stati bloccati numerosi atleti con in testa il campione italiano in carica Ricco' (vincitore tra i prof dell'ultima Settimana Lombarda) che recentemente in maglia azzurra e' stato fermato ancora una volta, come era gia' successo altre due volte nella sua carriera. La velocita' media attuale del Tour e' astronomica ed e' inspiegabile il fatto che nel '96, quando ancora non si effettuavano i test sull'eritropoietina e quindi era piu' facile doparsi, la media massima raggiunta era di 41-42 km/h e a correre c'erano approssimativamente gli stessi campioni di oggi. E' mai possibile che questo balzo in avanti sia solo il frutto del progresso tecnico? Se chi dirige le squadre fa poco e niente per eliminare i medicinali proibiti all'interno della proprie formazioni, allora e' bene che resti a casa per il bene del futuro del ciclismo. A mio parere tutto il movimento ciclistico ha urgentemente bisogno di fermarsi».

by tuttobiciweb.it

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 16/07/2005 alle 20:37
DICHIARAZIONE 2

16/07/2005
Fanini insiste e replica ad Armstrong attaccandolo

Ivano Fanini continua la sua battaglia contro il doping e interviene ancora una volta pesantemente sugli avvenimenti che hanno scosso il Tour negli ultimi giorni, andando all'attacco dell'UCI e dei controlli antidoping: ''Evidentemente nei test c'è qualcosa che non funziona perche' se e' possibile che un corridore faccia l'epo durante il tour passando indenne ai controlli significa che le analisi non sono in grado di individuare questo farmaco''.
Sulla vicenda dell' arresto Dario Frigo al Tour de France e al sequestro di sostanze dopanti rinvenute nella vettura guidata dalla moglie del ciclista italiano e' intervenuto ancora il patron del team ciclistico Amore & Vita Beretta, da anni impegnato nella lotta al doping.
''Se corrisponde a verita' il fatto che Frigo abbia confessato ai giudici che l'epo sequestrato alla moglie era per lui - scrive in una nota Ivano Fanini - vuol dire che e' possibile eludere gli attuali test antidoping. Quindi occorre subito iniziare a lavorare sodo per migliorare queste analisi. Dunque partendo dal dato di fatto che Frigo ha assunto per sua stessa ammissione l'epo - si domanda il patron della squadra ciclistica toscana - viene da chiedersi come facciano tutti gli altri atleti controllati e riconosciuti 'puliti' ad essere cosi' altamente competitivi da spingere le medie di velocita' del Tour de France a livelli astronomici, nonostante le dure tappe di montagna degli ultimi giorni''.
E in risposta a Lance Armstrong che, come abbiamo scritto ieri, si sta arraabbiando per le uscite di Fanini, il patron di Amore e Vita risponde: ''Lui e' come tutti gli altri, e' organizzato... inutile che si arrabbi. Piuttosto, ha dei figli: non penso consiglierebbe loro di correre. Lui dal ciclismo ha preso tanto, dovrebbe fare qualcosa per il futuro di questo sport. Che e' destinato a fermarsi, se non lo ferma qualcuno prima''. Con un tasso di ematocrito al 50% un ciclista viene fermato per 15 giorni a scopo preventivo. ''Ridicolo'', sbotta Fanini. ''La certezza dell'assunzione di Epo c'e', al 100%. E poi, pensate che con un tasso di ematocrito piu' alto solo del 10%, la resa sale del 70% in piu'. E il tasso normale di ematocrito per un ciclista nel pieno dell'attivita' dovrebbe essere attorno al 42%''.
Fanini auspica che siano sempre di piu' i familiari degli atleti a denunciare. ''Come ha fatto la moglie dell'ex calciatore della Fiorentina, Bruno Beatrice, che e' andata dai Nas di Firenze. La causa della morte fu abuso di farmaci? Allora e' giusto denunciare''. Fanini torna anche sul caso di Alessio Galletti, suo ex-atleta tra il '96 ed il '98, morto il 15 giugno scorso. ''Anche li', perche' la moglie non denuncia? Gli trovarono Epo nel frigo di casa. Sarebbe importante che le mogli degli atleti parlassero: le denunce servono, sempre e comunque''. Un'ultima battuta, Fanini la riserva ad Armstrong. ''E' l'ultimo che puo' parlare, visto che e' indagato dalla procura di Lucca e non solo. E quando si presenta racconta fandonie''.

 

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http://www.teamrossato.net

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 16/07/2005 alle 22:02
Può essere che qualche ragione Fanini ce l'abbia, ma sicuramente nelle sue dichiarazioni qualche sproloquio è evidente: come fa a dire che con l'ematocrito al 50% è sicura l'assunzione di epo, quando è noto che vi sono alcune persone, anche se in minoranza, che superano in maniera naturale tale limite (vedasi letteratura medica)?
E poi, che con il 10% in più di ematocrito la resa aumenti del 70% (quale resa, poi?) mi sembra affermazione francamente risibile.
Infine, se il ciclismo è tutto marcio come dice, perchè lui continua da anni a restarci, a guadagnarci sopra, oltre che a spararle grosse per attirare un po' d'attenzione?

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 17/07/2005 alle 01:31
Fanini dice molte cose che sono come scoprire l'acqua calda, poi aggiunge delle estremizzazioni su certi effetti, dimenticando sempre di inquadrare il problema del doping nel complesso dello sport e non solo nel ristretto orticello del ciclismo. Chissà perchè del nuoto, dove ci si può dopare col GH senza che nessuno possa scoprire nulla (salvo certi effetti collaterali che hanno valore per l'intelletto, ma non giuridico), nessuno dice mai niente.....
Ciononostante, l'acqua calda di Fanini - che ci potrebbe spiegare quanto siano ben più dopati degli altri, certi atleti-programmatori che si isolano dei mesi, o diverse settimane, senza lasciare tracce e senza essere raggiunti da nessun controllo a sorpresa - un effetto lo creano: fanno incaz.zare Armstrong. Evidentemente certi rapporti con la Maserati MF ci sono ancora...

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 17/07/2005 alle 09:04
Non avevo letto l’intervento che segue, ben più pesante delle dichiarazioni di Fanini. Parole che confermano certi perché e che, a mio giudizio, si fermano ancora su una parte dell’oceano dopatorio. All’uopo sono curioso di vedere le risultanze dei mondiali di nuoto in svolgimento in questi giorni, le prime partite del campionato di calcio e la stagione invernale dello sci. Se al Tour de France le medie sono impressionanti, con attenzione potremo verificare analoghe traduzioni anche negli sport citati (oltre ad altri naturalmente).
Comunque ciò che ci dice il dottor Guillame è significativo…..

Da Tuttobiciweb....

Il medico della FdJeux: doping, roba da ricchi
Il doping? roba da ricchi. Questo almeno secondo Gerard Guillame, il medico della Francaise des Jeux, che -dalle colonne de le Figaro- accusa le squadre piu' ricche di spendere tanti soldi in ricerca, per trovare un doping sempre piu' evoluto. ''Se le maglie della rete si allargano un pochino, allora qualcuno riesce a passare, ma e' solo una piccolissima parte del gruppo a potersi permettere il doping piu' evoluto'', dice Guillame al quotidiano francese 'Le Figaro'. Il medico ha constatato quanto in questo Tour de France sia ''grande la differenza'' tra quelli che ''vanno molto veloci'' e quelli che provano a tenere la scia, in qualche modo. ''Tutto il mondo si interroga'', commenta il medico. ''I recidivi corrono senza dover mai rendere conto a nessuno''. Guillame ha assicurato che esistono nuove pratiche dopanti sempre a base di Epo e che, con un'assunzione minima, ma potente, lasciano tracce solo per 24 ore.


La nuova Epo? Bèh diciamo che si tratta di un PFC meno pericoloso nell’immediato e più completo negli scopi, poi, alla lunga si vedranno le conseguenze che porterà sul fisico. Alle parole del dottor Guillame, aggiungerei i già più volte accennati “ormoni poliformi”, di cui il THG è stato il capostipite….. potremmo dire artigianale. E il doping genetico? Lo vedremo, lo vedremo, basta solo aspettare….


Morris

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 17/07/2005 alle 19:19
Ciao Morris, indubbiamente bisognerà fare la tara alle parole del medico della Fdjeux, ma di sicuro offrono il benservito a chi pensa che tra i professionisti la competizione sia equa, perchè tutti si dopano.
Forse, come supponiamo, c’è differenza tra organismo e organismo nel "metabolizzare" le sostanze dopanti.
Forse, come supponiamo, c’è differenza nei margini d’incremento a seconda della morfologia dell’altleta che si va a modificare.
Ma tra le altre cose, molto più banalmente, ci si dimentica spesso delle differenze di budget a disposizione delle squadre. Qualcuno nel forum si era chiesto quali fossero questi budget, io con precisione non lo so.
Mi sembrava d’aver letto che la Disc-arica Channel (neologismo dell’ottimo Ilic Janssen) disponesse ufficialmente di 20 milioni di dollari (o di euro, ma non cambia tantissimo) a stagione, o forse su due stagioni.
Ma sarà tutto lì? Un qualche aiutino extra da qualche ministeriuccio "frodi contrabbandi e microchip"....
Di sicuro quello della T-Mobile è inferiore ma non credo di moltissimo.
Gli altri mi sembrano a distanze siderali, chi più chi meno, tutti.
Ma non voglio fare i conti in tasca a nessuno.
Vorrei invece chiederti una cosa: in questi giorni si è parlato molto delle medie orarie del Tour, foriere di pesanti sospetti, a mio avviso non è necessario che tutto il plotone sia allo stesso livello, perchè bastano quattro o cinque squadre ben orchestrate in testa al gruppo che il gioco è fatto.
Questa dichiarazione del Guillaume può inserirsi anche in questo discorso?
Un saluto.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 17/07/2005 alle 23:49
La Discovery ha un budget che è superiore alla T-Mobile di poco meno di 4 milioni di dollari. Gli altri sono distanti, molto distanti. Diciamo che Rabobank e CSC sono sul 50%. Ma non è questo il punto sul quale è possibile arrivare a “comprarsi” certo doping. I soldi ci sarebbero, ma non le esclusive e la ragion di stato, per ora. Il doping genetico viene dagli Stati Uniti, lo stesso Paese che ha inventato il THG e altri balzelli. E’ lo stato dominante ben oltre i suoi meriti, è una tenaglia per il mondo e potrei andare avanti all’infinito.
L’Epo immediata di cui fa cenno il dott. Guillaume, forse la possiedono in pochi, ma in numero decisamente maggiore a qualcosa di superiore in dotazione ad un gruppo di pochissime unità. Quell’eritropoietina però, è sufficiente per portare un gruppo abbastanza folto al demonio delle medie e gli altri, sono costretti a divenire dei piccoli Josè Meiffret, per stare al passo di quelle macchine. L’unica consolazione sono gli effetti ruota o protezione dal vento. Quindi il discorso del dottore è pertinente alle risultanze delle medie.
Da questo teatro è uscito un Tour brutto, ma chi ci fa più caso?!
La tappa di oggi poi, se non fosse stato per Basso (anche se ha attaccato in ritardo), poteva ridursi ad un sonnifero….
Se davvero il destino ci regalerà il ritiro di Leblanc e di Armstrong, forse una flebile luce si leverà all’orizzonte.

Ciao!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/07/2005 alle 19:48
caro aranciata, grande morris,
ho letto con molto interesse le vostre parole sul doping e mi sembrano in gran parte condivisibili.
in particolare gli ormoni poliformi mi sembrano poter essere la nuova frontiera agghiacciante per le conseguenze sulla salute a medio lungo termine e per lo stravolgimento dei valori sportivi.
però credo , che per un fatto di mercato, siano ben presto a disposizione di tutti, o meglio di molti (vedi thg: lo prendevano proprio in tanti)
quanto all' epo esplosiva mi sembra una boutade: i parametri (hgb, reticolociti etc)resterebbero comunque alterati e i pfc ed i trasportatori di ossigeno mi sembrano lontani dall' essere efficienti.

la cultura drogastica degli americani è un fatto assodato: dal viagra agli steroidi con tutti quei poveretti in giro per gli usa con protesi per avere il pettorale perfetto sopra un ventre rovinato dagli hamburger pieni di salse...

tuttavia su un punto non sono d' accordo: le medie al tour non mi sono sembrate così fuori dal mondo e un articolo di pier bergonzi sulla gazzetta di oggi mi ha molto interessato; purtroppo non so copiarlo e vi invito a leggerlo, se potete.
in salita non mi sembra che si siano viste prestazioni sopra le righe da far pensare al super doping : galibier salito ad una vam di 1450 (e ci credo che hincapie stava con i primi!), tappa di ieri media 33,600, assolutamente in media con gli anni precedenti (aranciata controlla, mi fido solo di te)
nella prima settimana tappe piatte come biliardi con nessuno in grado di controllare la corsa, con partenze a razzo; vento sempre dietro (non si è visto un ventaglio in tutto il tour), crono ultrapiatte (nella prima l' asperità era un ponte ed era comunque 19 km dove puoi sparare tutto), cronosquadre lunga e molto piatta: ecco spiegate le super medie, che non mi appassionano, non mi dicono niente ma non mi sembrano indice di superbomba in giro.
inoltre le medie le hanno fatte le fughe e le squadre dei velocisti (quick step, davitamon): non ho mai visto i disco tirare all' impazzata, non più di altri anni. intendete bene, non voglio certo difendere gli americani che mi stanno proprio lì.

insomma, la superbomba forse c'è, non lo so, ma nel tour mal disegnato dall' odioso leblanc le medie non mi sembrano così indicative.

quanto ai disco e a lens, io li ho visti forti, ma non dominanti come in altri anni (lens purtroppo imbattibile, ma non in grado di vincere una tappa fino ad ora).

cosa ne pensate?

ciao
mestatore

ps per morris: attendo, senza fretta, risposta sui pistard. se hai voglia , grazie.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/07/2005 alle 23:07
Ciao Mesty, sinceramente non so cosa dirti, perchè a chi si sbrodolava leggendo attraverso le medie orarie la grandezza del Tour io rispondevo che in fondo il territorio francese è quello che è e spesso il vento soffia forte.
In fondo nel 1997 Tchmil vinse la Parigi Tours rullando praticamente a 51 km/h per oltre 250 km, la terza tappa del Tour, che arrivata proprio a Tours, di 212,5km, è stata corsa a poco più di 46km/h.
Comunque queste sono le medie orarie finali del Tour negli ultimi dieci anni (arrotondate):

1995 39,2 km/h
1996 39,2 km/h
1997 39,2 km/h
1998 40,2 km/h
1999 40,3 km/h
2000 39,6 km/h
2001 40,1 km/h
2002 39,9 km/h
2003 41,0 km/h
2004 40,6 km/h

Non ci sono differenze abissali, ma è curioso notare che nonostante si dica che l’epo sia stata messa al guinzaglio, le medie orarie non sono state MAI inferiori a quelle del 1996, ultimo anno senza alcun limite di sorta.
Diciamo che la sensazione che le medie attuali siano più alte del solito c’è, ma anche che il caso è stato montato forse oltre il lecito dubbio.
Comunque vedremo quale sarà la risultante a Parigi.
Ciao Carissimo (e non te la prendere se ho tirato qualche "siluro" contro Hincapie).

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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Registrato: Oct 2003

  postato il 18/07/2005 alle 23:58
Caro Mesty, l’EPO esplosiva di cui fa riferimento il dott. Guillaume esiste, ed è in commercio nelle solite linee ben conosciute al mondo dello sport. Con “Epo esplosiva”, forse, anzi sicuramente, non si fa riferimento alla classica eritropietina che conosciamo, ma ad una sostanza che agisce sull’emoglobina, il lavoratore dell’ossigeno, per un numero di ore sufficiente a coprire la manifestazione. Un farmaco che viene introdotto nell’atleta la mattina e che possiede effetti limitati ad una ventina di ore. Il celeberrimo PFC, di cui un corridore era principale protagonista nei tam tam dell’ambiente di qualche anno fa, aveva, per quei tempi, simili funzioni, ma dava effetti collaterali spaventosi in poco tempo. Oggi, probabilmente, si è messa a punto una sostanza nuova, volgarmente definita la nuova EPO, che dona queste facoltà e pare non incrinare l’organismo alle velocità del PFC. Che all’UCI dicano di no è scontato, idem al CIO e che poi le distanze fra antidoping e doping siano sempre lunghe, una buona volta sarebbe utile, per la stessa credibilità di costoro, ammetterlo.
Sulle medie, tutto si spiega senza per questo far incrinare e spingere gente che magia col ciclismo, ad esagerati ed a volte ridicoli giustificativi, perbacco nessuno fa loro colpe, ma è altrettanto vero che, ogni tanto perlomeno, dovrebbero imparare ad ammettere, per il pedale quanto per gli altri sport, ciò che con efficacia ha scritto la sorella di Frigo. E’ ovvio che fattori ambientali possono spingere in alto le medie, ma non con questa costanza e questa rilevanza, soprattutto considerando le tappe non piatte, come invece si usa in questi giorni prendere in esame.
Non ho letto Bergonzi, ma se sostiene che le medie di questo Tour non sono sospette, prende un granchio concettuale, perché non sono solo i biliardi da esaminare, ma le tappe con difficoltà. La Pforzheim - Gérardmer (corsa a 45,705 kmh!), la Gerardmer- Mulhouse (41,315), la Briançon - Digne-les-Bains (43,137), la Agde - Ax-3 Domaines (38,491kmh), erano frazioni con dislivelli e pendenze di nota, che hanno dato risultanze perlomeno di due chilometri superiori al prevedibile, o massimo concepibile. La meno probante di tutte è proprio la tappa di ieri, in assoluto la più deludente per come s’è svolta e poi per quella stanchezza che, dopato o meno, sempre coinvolge l’atleta. Ieri, il gruppo che doveva e poteva fare media ha dormito nel non attaccare Armstrong, alla fine, la velocità media l’hanno decisa corridori comprimari, che nelle ultime due salite andavano pianissimo, perché distrutti. D’altro canto poi, non sono i dati su una singola salita che possono stabilire una tendenza e, per ora, la media generale di questo Tour è di quasi due chilometri più veloce della più veloce mai corsa. Tra l’altro ci sono poche ragioni per pensare che i 42,5 kmh di oggi, si possano attestare sui 41 finali, a meno che non si voglia considerare ancora una volta il doping. Perché? I controlli a sorpresa o normali della punzonatura usano sistemi che sono più efficaci di quelli seguenti, perciò liberi dal primo impatto, i corridori si sono lasciati andare, per poi frenare in prossimità dell’ultimo controllo, generalmente nell’intono della crono finale. So bene quanto serva dire che è tutto regolare e che non c’è da stupirsi sulle medie, tirando fuori magari fattori come il vento ecc., ma se si vuole analizzare senza spirito di interesse (la Gazzetta organizza signori, non dimentichiamolo e, magari, ha ancora la ridicola-babbea speranza che Armstrong venga al Giro). E’ ora che i giornali, anziché campagne atte solo a depistare i lettori dalla via che porta alla verità, imparino a spendere il doping come una sovrastruttura peculiare ad uno status quo, che non si corregge con le leggi (stupidaggine storica), ma con un intervento radicale sulla cultura, quindi educando la gente a non criminalizzare Frigo, e scrivere come si conosce l’esistenza del doping, attraverso risultanze alla portata di tutti. Ed è ora che si ammetta, senza allarmismi e stupori da bigotti, che dalle provette giungono solo attestati giuridici, ma non di conoscenza. Quindi, senza timori, si metta pure in bocca al lettore che in gruppo girano nuove porcherie, come del resto già avviene sui campi verdi e su quelle piscine siamesi al doping incontrollabile e dove, gente col 44 di piede, dopo due anni ha il 47. I giornalisti liberi e culturalmente efficaci, sanno che l’acqua non allunga un piede. Se poi vogliono continuare a mangiare sul piatto del loro giornale, abbraccino pure l’ipocrisia, per carità, il denaro, in questa società è tutto, dalla mamma alla fidanzata, ma non abbiano la pretesa di passare per personaggi che trasportano conoscenza o fanno cultura, perché appaiono sempre più come dei burattini.

Caro Mesty, la risposta sui pistard arriverà, non mi sono scordato, ma in questi giorni non faccio altro che inseguire, facendomi sempre staccare…

Ciao!

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2004

  postato il 19/07/2005 alle 00:23
caro morris ,
ho molto apprezzato le tue parole. il concetto del doping presente in tutti gli sport e come cultura radicata nell' ambiente sportivo professionistico è da tenere sempre presente. talvolta la passione per lo sport mi fa dimenticare questa verità che fai bene a ricordare e che sai spiegare meglio di chiunque altro.
una cosa ancora mi amareggia un po' e mi lascia dubbioso: possibile che siano di uso comune nello sport sostanze che sarebbero molto utili in mille situazioni della medicina e che attualmente non sono utilizzate?
sono consapevole che il doping è un grande business, ma anche la medicina , aimè ,lo è e quindi non capisco bene.
cioè, capisco i profitti dall' uso distorto nello sport di epo e gh, ad esempio, ma stento ancora a credere che sostanze sperimentali, ma certamente in fase di studio o di validazione, siano con relativa facilità a disposizione di stregoni ed affini.
questo chiedo, anche per una ragione di costi, non certo etica, perchè forse sono un po' ingenuo ma , spero, non del tutto scemo.
intendo anche costi- ricavi per il campione dopato, perchè lens è il nono sportivo più pagato del mondo e quindi tutto è possibile, ma un suo gregario o un capitano di un altro team non credo si possa permettere simili investimenti
ciao
mestatore

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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Registrato: Sep 2004

  postato il 19/07/2005 alle 00:28
Io credo che l'unica differenza reale sia quella di budget e di livello di sviluppo della ricerca.
Per questo credo che ,oggi,ci sia qualcuno più "uguale degli altri".
Per il resto, quella che Capodacqua chiama la risposta individuale al doping, non mi convince.
Il famoso diarista del doping ( Tani) racconta di sensazioni esplosive, meno fatica, più forza, miglioramenti netti nella prestazione, però non vinceva nulla.
La risposta individuale c'era, mancavano le doti originarie.
E così anche per tutti quelli che hanno confessato l'uso e che non hanno mai vinto nulla.
Con l'uso, tutti migliorano ma a partire dalla qualità di partenza. La creazione dal nulla , per chi è credente, la fa solo Dio.
Ci possono essere meteore nei periodi di transizione da un doping all'altro quando non tutti hanno accesso al meglio, ma dopo le meteore spariscono e i valori si ristabiliscono.
Nei famosi anni novanta, a parte qualche meteora iniziale , poi i valori erano quelli, con la sola eccezione che se Pantani avesse avuto una carriera normale avrebbe vinto molto di più.
Voglio anche ammettere l'eccezione, ma,secondo me, in ogni epoca, a parità di doping, i valori espressi rispecchiamo quelli originari, anche perché il campione è tale anche per qualità caratteriali, personali che prescindono completamente dal doping.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 19/07/2005 alle 01:02
Scusa se intervengo solo ora pur essendo qui, ma per rispondere ad un messaggio privato con questo server è un'impresa. Lo devi scrivere tre volte e non farti scappare un apostrofo...

Mesty, quando c'è il doping di mezzo, dimentica ogni tuo valore deontologico e mettiti nei panni del tipo con pelo sullo stomaco, disponibile a tutto.
L'Hemassist, il famoso farmaco per il quale fu pizzicato Frigo la prima volta, non era in commercio, ma in fase sperimentale. Lui disse che se lo era procurato via internet, ed infatti era acqua salata. L'Hemassist vero, i meno disgraziati di Frigo, se lo procuravano con quelle amicizie che legano i loro santoni alla malavita e ai rapporti che questa ha in essere coi laboratori e le stesse case farmaceutiche. Gli atleti, oltre che rappresentare una parte importante del mercato (il resto, comunque maggioritario, sta negli amatori), svolgono spesso il ruolo di cavie.
Così sono nati gli esperimenti americani legati al Balco, così ve ne sono tanti altri, di cui ci è sconosciuta la collocazione. Un doping diffuso nella rete, quindi patrimonio di tutti coloro che riescono a comprarlo, è un doping collaudato e già superato da qualcosa di più innovativo, già in grado di dribblare gli antidoti dell'antidoping e già con una serie di giovani cavie sottoposte a verifiche. D'altronde la storia di questo flagello, come quella delle esclusive tecniche che costarono a Fignon due grandi giri (lenticolari e manubrio con appendici), ha una sua fase iniziale, lunga qualche mese, in cui le disparità fra atleti più fortunati o tutelati e gli altri, risultano evidenti.
Negli Usa, ovvero l'odierno fulcro mondiale del doping, si sono sfruttati gli studi della NASA, ed è perlomeno pensabile che anche per i dominatori del mondo, vi possan essere esclusive per la ragion di stato. Di qui vengon facili allusioni e meditazioni....
Detto questo, c'è un altro aspetto che fa dell'antidoping un predestinato alla sconfitta: la pubblicazione che il CIO fa, forse per dare spago a chi crede che si lavori contro il doping, delle sue scoperte. Tutto questo rappresenta una telefonata, un avviso utile a chi ricerca nuovi balzelli per cancellare e confondere. Oggi, ad esempio, da Losanna si urla che c'è l'anti GH, ma non ci si limita a questo, si aggiungono particolarità sul metodo e chi, fra i santoni del doping, legge o ascolta, sa come trovare antitodi, o produrre altro ormone similare...
Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma anche solo con questi accenni capiamo che è una lotta impari, tendenzialmente impossibile, se non pensiamo ad un uomo diverso al di fuori deller becere logiche di queste società ipocrite e falsamente evolute. Il doping non si sconfigge in un sistema che l'ha eletto funzionale a se stesso. Bisogna quindi cambiare sistema, se lo si vuole stradicare, altrimenti, solo con lo scopo di moderarlo, è indispensabile ragionare come i delinquenti, o, per essere più percepibili, come fa la CIA e come faceva il KGB.

Ciao!

Morris

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 19/07/2005 alle 01:42
Originariamente inviato da Donchisciotte

Io credo che l'unica differenza reale sia quella di budget e di livello di sviluppo della ricerca.
Per questo credo che ,oggi,ci sia qualcuno più "uguale degli altri".
Per il resto, quella che Capodacqua chiama la risposta individuale al doping, non mi convince.
Il famoso diarista del doping ( Tani) racconta di sensazioni esplosive, meno fatica, più forza, miglioramenti netti nella prestazione, però non vinceva nulla.
La risposta individuale c'era, mancavano le doti originarie.
E così anche per tutti quelli che hanno confessato l'uso e che non hanno mai vinto nulla.
Con l'uso, tutti migliorano ma a partire dalla qualità di partenza. La creazione dal nulla , per chi è credente, la fa solo Dio.
Ci possono essere meteore nei periodi di transizione da un doping all'altro quando non tutti hanno accesso al meglio, ma dopo le meteore spariscono e i valori si ristabiliscono.
Nei famosi anni novanta, a parte qualche meteora iniziale , poi i valori erano quelli, con la sola eccezione che se Pantani avesse avuto una carriera normale avrebbe vinto molto di più.
Voglio anche ammettere l'eccezione, ma,secondo me, in ogni epoca, a parità di doping, i valori espressi rispecchiamo quelli originari, anche perché il campione è tale anche per qualità caratteriali, personali che prescindono completamente dal doping.


Cara Maria Rita, il tuo discorso in linea teorica non fa una grinza, ma sottostima un aspetto, tanto antipatico quanto perfido: la scienza, nei secoli non ha tradotto immediatamente conoscenza e tecnologia alla portata di tutti. Soprattutto è stata disonesta e concubina nell'alimentare le differenze nei momenti topici, quando l'uso poteva determinare vantaggi ai potenti di turno.
Oggi, il doping scientifico, quello più sottile e profondo che è nato nell'ultimo lustro, quello che s'è già confuso col genetico o gli ha semplicemente stretto la mano, possiede fasi di importanza, per ruoli superiori al significato sportivo, che creano differenze o allungano i tempi per l'arrivo del "tutti possono". C'è un caso? Ci sono pochi casi? Non lo so quanti siano, o meglio non lo voglio dire, ma stai certa che le Ferrari in gara con le 1100 maggiorate sono tutte di una terra, di un paese, o di uno stato, che mi è sempre più difficile enunciare, senza condirlo di dispregiativi.

Oggi carissima, sono stato a colloquio col papà di Marco e per quanto conoscessi particolari sulla sua grandezza fin da piccolino, non sapevo alcune cose che hanno riempito ancor più, l'immagine di supremo che avevo visto e conoscevo. A 17 anni, suonava su talune salite, professionisti vincenti coalizzati per staccarlo, quindi dire che le sue stimmate venivano direttamente dall'aldilà... è solo realismo. Sono poi andato a riguardarmi i suoi dati da ragazzino, ho studiato, sai la memoria a volte può confondere. Ne sono uscito stravolto. Con Paolo non sono stato capace di trattenere le lacrime e dire che ho fatto di tutto per non farglielo vedere, ma soprattutto ho pianto dopo, quando ho pensato allo schifo che su Marco continua ad essere gettato, solo e solamente in termini di sospetto, perchè le realtà erano di tutt'altro tipo. Ho fatto due più due. Conosco lo sport troppo per azzerarmi, non accetto più di vedere il dubbio armato su un talento supremo e, nel contempo, trovarmi di fronte a giudizi di invidia o altri peggiori, indirizzati a chi vede ciofo, uno che ciofo è rimasto anche con un curriculum bionico.
Cosa c'entra questo discorso? C'entra, c'entra....

Un abbraccio!

Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/03/2006 alle 22:25
Originariamente inviato da roby in un thread doppione

Vulcanico Ivano

ma come darti torto? è ora di finirla con le SUPERIPOCRISIE
ma quale TUTELA della Salute ??..FERMIAMOLI per mesi !!


Originariamente inviato da 53.11 nello stesso thread

Originariamente inviato da roby

ma come darti torto? è ora di finirla con le SUPERIPOCRISIE
ma quale TUTELA della Salute ??..FERMIAMOLI per mesi !!


Scusa faccio fatica a capire, potresti spiegarmi per favore?
Che succede? Grazie


Originariamente inviato da Vuelta Espana nello stesso thread

Scusa Roby, non si capisce molto bene di cosa stai parlando....ti riferisci forse a Ivano Fanini?


Originariamente inviato da _kaiser jan nello stesso thread

Roby ti do pienamente ragione!tutela della salute cosa?!!!
allora perchè quando hanno beccato Pantani sono andati avanti 2 anni e ora per ematocrito fuori norma uno si becca 15 giorni!!???
...ma ora non tiriamo in ballo ankora il povero Marco.


Originariamente inviato da 53.11 nello stesso thread

Originariamente inviato da _kaiser jan

Roby ti do pienamente ragione!tutela della salute cosa?!!!
allora perchè quando hanno beccato Pantani sono andati avanti 2 anni e ora per ematocrito fuori norma uno si becca 15 giorni!!???
...ma ora non tiriamo in ballo ankora il povero Marco.


2 anni??!!!!

Ma scherzi??!!!!
se ancora la smettono!!!!; non hai letto l'ultima perla del Candido Nazionale?!!!!

Comunque Rob, io, a cosa ti riferisci di preciso, ancora non l'ho capito


Originariamente inviato da roby nello stesso thread

alla nuova dichiarazione di Ivano Fanini

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 02/03/2006 alle 22:59
Ma io direi, Fanini per fare certe dichiarazioni ovviamente vuol dire che sa benissimo tante cose no?
E allora perchè no parla? perchè non va nelle sedi opportune e denuncia prima ancora che sui giornali?
Stavolta poi, poteva pure aspettare l'autopsia, magari cià ragione lui, però se così non fosse, fare certe accuse a chi oramai non può più difendersi, belòlo non è.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/03/2006 alle 15:37
Originariamente inviato da Paz&Caz nello stesso thread

Ivano Fanini è insopportabile non da oggi ma da sempre.
L'unico vero corridore è stato lo svedese Magnusson in 20 anni di ciclismo poi quando beccano i suoi corridori per ematocrito sono dei santi ... non capisco perchè i giornali gli danno ancora spazio. SCANDALOSO

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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  postato il 30/08/2006 alle 18:43
Posto in questo thread le dichiarazioni di Fanini,in questo caso si tratta del team manager Cristian che,oltre a fare qualche accenno all'organico del prossimo anno,è autore di una bella sbroccata contro alcuni atleti:
"Cristian Fanini team manager di Amore & Vita – McDonald’s esprime tutto il suo disappunto e la delusione dopo che nelle ultime competizioni la squadra non ha rispettato per l’ennesima volta le aspettative della dirigenza.

“Stendiamo un velo pietoso su questa seconda parte di stagione. E per quanto riguarda le ultime competizioni a cui puntavamo moltissimo abbiamo corso in maniera pessima.

Eccezion fatta per Dainius Kairelis che con il 9° nel G.P. Nobili Rubinetterie ed il 5° posto nel G.P. Carnago, ha salvato come si dice in gergo l’ammiraglia e ha dimostrato la sua serietà e la sua grande determinazione, Il resto del team è stato completamente da dimenticare. Sono molto amareggiato e non soltanto per i risultati mancati – vorrei ricordare infatti che lo scorso anno di questi tempi eravamo a quota 16 vittorie contro le 3 di questa stagione – ma anche perché credevo di aver a che fare con una squadra di uomini, di veri professionisti, mentre invece mio malgrado ho capito che nella maggior parte dei casi ho di fronte un branco di bambini viziati senza futuro. Nonostante io, mio padre e tutti i direttori sportivi diamo il massimo per loro, questi ci ripagano solo con enormi delusioni. Noi infatti non cerchiamo chi sa quali risultati, perché capisco che con la nostra politica contro il doping vincere non è facile, però mi aspetto che le corse vadano quanto meno finite e che ci si impegni almeno a mettersi in evidenza per ripagare i nostri sponsor.

Purtroppo sembra che le nostre parole siano vane visto che poi gli atleti fanno come vogliono e questo mi manda in bestia.

Sono irritato da questi comportamenti poco professionali, per questo nella prossima stagione saremo costretti a rivoluzionare il nostro organico. Gli unici al momento sicuri di rimanere sono soltanto Dainius Kairelis e Christofer Stevenson. D’altronde dobbiamo guardare ai problemi concreti e soprattutto ai nostri interessi, ovvero a valorizzare al meglio i nostri sponsor, e con questo team ci è impossibile. Gli atleti a cui faccio riferimento non si sono comportati da veri professionisti, non hanno seguito i programmi d’allenamento dei D.S. e di certo non hanno fatto i sacrifici necessari per emergere in questo sport.

Quindi, per loro non ci sarà più futuro in Amore & Vita – McDonald’s, anzi spero che cambino mestiere. Non voglio fare nomi, perché ahimè sarebbero troppi, tuttavia sono sicuro che i diretti interessati sanno a chi mi riferisco. Comunque, non voglio sprecare ulteriore tempo polemizzando, ho capito che certi atleti non meritano neanche questo; meglio guardare avanti, focalizzandosi soltanto su chi merita rispetto. Domani correremo il Trofeo Melinda, sicuramente una corsa tra le più dure in calendario. Purtroppo potremmo contare soltanto su Kairelis. Dico purtroppo perché questo ragazzo meriterebbe dei veri compagni di squadra, più determinati in questo momento e soprattutto con una condizione decente per aiutarlo durante la corsa. Con un team sufficientemente preparato Kairelis domani potrebbe anche vincere, perché di certo non gli manca la classe e la gamba è in netta crescita in vista dei Mondiali di Salisburgo. Tuttavia, anche se non sarà facile il nostro atleta parte per vincere o quanto meno per migliorare il settimo posto della scorsa stagione. Oltre a lui, prenderanno il via i fratelli Stevenson, gli unici atleti che come Kairelis sono riusciti a far qualcosa di positivo nelle ultime competizioni. Poi ci saranno i polacchi Krol, Sowinski e Lorek, ed il finlandese Kananen. Purtroppo mancherà Tim Jones, ammalatosi proprio due giorni fa. Questa al momento per noi è una grande perdita, perché Jones anche se quest’anno ha reso notevolmente al di sotto delle aspettative, rappresenta sempre un punto di riferimento in salita e sarebbe stato molto utile a Dainius. Mentre per quanto concerne gli atleti italiani il d.s. Pelliconi ha deciso di lasciarli tutti a casa per questa competizione ed onestamente non è da biasimare. Speriamo soltanto di recuperare almeno Gasparre e Fanelli, due atleti con potenzialità indiscusse che sono stati protagonisti di uno splendido avvio di stagione ma che al momento stanno attraversando guai fisici. Se riuscissero a tornare in carreggiata almeno per queste ultime competizioni sono sicuro che potremmo ancora ottenere qualche altra soddisfazione .” Conclude Cristian Fanini."
(www.tuttobiciweb.it)

Di certo il prossimo anno per vari motivi molti atleti si ritroveranno a spasso e se i motivi non sono quelli della cessazione dell'attività della squadra(come nel caso della Phonak e molto probabilmente della L.P.R.)c'è poco da stare allegri.Evidentemente nelle ultime gare non è piaciuto il comportamento di qualcuno:personalmente ricordo che al Matteotti vidi passare 4 o 5 corridori dell'Amore e Vita in direzione delle docce quando alla fine della gara mancava ancora un pò e visto che come si evince dall'articolo ci tengono anche a finire le gare con più corridori possibili queste cose non vanno giù.
Le indisponibilità di Jones e Gasparre poi,che in una breve corsa a tappe in Spagna si erano comportati molto bene ha poi probabilmente accentuato la questione,visto che il solo Kairelis pare essere competitivo a questo punto della stagione.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/08/2008 alle 14:58
Torna a parlare di doping Ivano Fanini e lo fa con un'intervista concessa a Libero, il quotidiano diretto da Ivano Fanini, che dedica addirittura due pagine all'argomento. Più che una denuncia, il patron di Amore&Vita regala un excursus su dieci anni di brutte storie di doping, di errori e di storture nel mondo del ciclismo. Una storia che, purtroppo, tocca i confini della morte e che ha coinvolto tanti, troppi campioni. Il consiglio? Correte a comprare Libero in edicola e leggete... ( tuttobiciweb)
--
qualcuno ha letto l'articolo?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/08/2008 alle 15:09
Originariamente inviato da sceriffo

Torna a parlare di doping Ivano Fanini e lo fa con un'intervista concessa a Libero, il quotidiano diretto da Ivano Fanini, che dedica addirittura due pagine all'argomento. Più che una denuncia, il patron di Amore&Vita regala un excursus su dieci anni di brutte storie di doping, di errori e di storture nel mondo del ciclismo. Una storia che, purtroppo, tocca i confini della morte e che ha coinvolto tanti, troppi campioni. Il consiglio? Correte a comprare Libero in edicola e leggete... ( tuttobiciweb)
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qualcuno ha letto l'articolo?


Correre a comprare libero???

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/08/2008 alle 15:15
Manco se me lo regalano.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/08/2008 alle 15:17
Originariamente inviato da sceriffo

Torna a parlare di doping Ivano Fanini e lo fa con un'intervista concessa a Libero, il quotidiano diretto da Ivano Fanini, che dedica addirittura due pagine all'argomento. Più che una denuncia, il patron di Amore&Vita regala un excursus su dieci anni di brutte storie di doping, di errori e di storture nel mondo del ciclismo. Una storia che, purtroppo, tocca i confini della morte e che ha coinvolto tanti, troppi campioni. Il consiglio? Correte a comprare Libero in edicola e leggete... ( tuttobiciweb)
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qualcuno ha letto l'articolo?


Credevo che fosse diretto da Vittorio Feltri, non da Ivano Fanini...o sono la stessa persona?

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/08/2008 alle 00:47
Ciclismo: Fanini accusa Bertagnolli
Indice Ultim'ora

CAMAIORE - Ivano Fanini, patron della squadra Amore e Vita-McDonald's, attacca Leonardo Bertagnolli, vincitore oggi del Gran Premio di Camaiore: "Dovrebbe essere squalificato perche' si e' preparato a St.Mortiz con il dottor Michele Ferrari, invece e' ancora a correre e vincere le corse" sono state le parole di Fanini. Michele Ferrari, che tempo fa suscito' violenti polemiche con l'affermazione 'Non e' doping tutto cio' che non si trova ai controli', e' stato assolto, nel 2006, dall'accusa di aver prescritto farmaci proibiti. Attualmente opera a St. Moritz, in Svizzera, e sarebbe il preparatore di numerosi atleti. (Agr)
(gazzetta.it)
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mi domando come mai queste sparate diffamanti restino sempre impunite
ricordo ancora le sue accuse al team manager della squadra del povero cox, quando lo sfortunato ragazzo morì.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/08/2008 alle 16:30
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta di Leonardo Bertagnolli: «Ho appreso con grande stupore che Ivano Fanini nella giornata di ieri ha emesso un comunicato stampa che mi riguarda direttamente, in merito al quale mi vedo costretto a precisare quanto segue.
Innanzitutto smentisco categoricamente di essermi allenato a St. Mortiz con il dr. Ferrari e preciso che, come peraltro già comunicato nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio dopo la mia vittoria al Gran Premio di Camaiore, ho svolto un periodo di preparazione in altura nel corso del quale ho soggiornato sullo Stelvio, sul Passo Pordoi e sull’Eira.
La mia decisione di allenarmi in altura è stata dettata esclusivamente dalle condizioni climatiche: a Russi, infatti, come il Fanini dovrebbe ben sapere, la temperatura di queste ultime settimane non mi avrebbe consentito di allenarmi per più di un paio d’ore al giorno.
Al proposito sia l’U.C.I. che il C.O.N.I. che la F.C.I. conoscono i miei spostamenti delle ultime settimane dal momento che, in base ai Regolamenti vigenti, ho comunicato puntualmente agli organi preposti - attraverso i sistemi ADAMS e RTP - tutti i miei movimenti, nessuno escluso.
Anche il mio Team è a perfetta conoscenza dell’attività da me svolta nelle ultime settimane, nonché dei miei spostamenti.
Le dichiarazioni del Fanini - che tra l’altro non ho mai avuto il piacere di conoscere personalmente - rappresentano, pertanto, gravi accuse infamanti e del tutto destituite di fondamento.
Ho già incaricato i miei legali affinché mi tutelino nelle sedi che riterranno più opportune.
Mi dispiace dover constatare che, in un momento così difficile non solo per il ciclismo ma per lo Sport in generale, certe persone, pur di leggere il proprio nome sui giornali, lancino accuse tanto diffamatorie ed infamanti quanto infondate come quelle contenute nelle parole del Fanini, danneggiando gravemente l’immagine e la reputazione degli atleti nonché la credibilità del ciclismo».( tuttobiciweb)

 
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Moderatore




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  postato il 08/08/2008 alle 16:48
Io dico che questo thread si può tranquillamente chiudere, visto che le dichiarazioni di Fanini possono tranqullamente essere ospitate nel thread del doping.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/08/2008 alle 11:25
fanini tutti gli anni salta fuori in questa stagione prendendo di mira,di volta in volta,i ciclisti trentini col cognome che inizia per "bert"; lo scorso anno bertolini ed ora bertagnolli...
basta!

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 11/08/2008 alle 15:24
Originariamente inviato da sceriffo

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta di Leonardo Bertagnolli:


Fanini: caro Bertagnolli, io ripeto che...

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di Ivano Fanini che replica a quello diffuso venerdì da Leonardo Bertagnolli.

"Ho letto sul vostro sito che il Sig. Bertagnolli ha risposto ad un mio ipotetico comunicato stampa – peraltro inesistente – che avrei rilasciato subito dopo la sua vittoria nel G.P. città di Camaiore di giovedì scorso. Ebbene, mi aspettavo un suo commento, in quanto subito dopo l'arrivo, ho liberamente dichiarato all'emittente televisiva NOI TV (che riprendeva la competizione versiliese) di essere deluso della sua vittoria perché sulle sue prestazioni nutro delle perplessità (soprattutto dopo gli eventi della scorsa stagione). Tuttavia, dopo la sua pronta e legittima replica in diretta tv (non mi importa niente se Fanini non è contento del mio successo – aveva esclamato al cronista), mi aspettavo che tutto fosse concluso.
E' necessario precisare che l'atleta della Liquigas è stato male informato, infatti in questi ultimi giorni non ho rilasciato alcun comunicato stampa che coinvolgesse o intendesse accusare direttamente la sua persona. Mi sono semplicemente permesso di dare un sacrosanto parere ad una emittente televisiva che mi ha fatto una domanda. Evidentemente Bertagnolli faceva riferimento a quanto pubblicato sul settimanale Oggi o sul quotidiano Libero che mi hanno intervistato dopo gli scandali doping dell'ultimo Tour de France.
Non mi nascondo di certo e ribadisco nuovamente - come peraltro ho fatto in quelle interviste – che la scorsa stagione alcuni atleti, tra cui Bertagnolli, si allenavano in incognito nei pressi di Saint Moritz, proprio dove abita il famigerato e discusso 'stregone' del doping Michele Ferrari.
Forse Bertagnolli faceva riferimento a questo: a fatti di un anno fa.
Allora, non era necessaria una smentita su dove si trovasse quest'anno prima della corsa di Camaiore, ne tanto meno una precisazione sui luoghi in cui ha svolto la sua 'preparazione'.
Forse Bertagnolli ha la coda di paglia. Perché invece di perdersi in inutili dibattiti non smentisce le mie dichiarazioni di un anno fa? Semplicemente perché dichiarerebbe il falso e questo lui, come tutti gli altri atleti che ne vennero coinvolti (e di cui non ho paura a rifare i nomi: Bertolini, Gasparotto e Moser), lo sanno bene. Poi, dove sia stato o non sia stato quest'anno Bertagnolli ad allenarsi non è certo affar mio. Se poi, tiene comunque a puntualizzare i suoi spostamenti, per me non ci sono problemi. Io ribadisco soltanto di aver fatto riferimento ad eventi alquanto sospetti accaduti proprio un anno fa e su cui non si è mai fatta chiarezza.
Aggiungo inoltre che nemmeno io ho il piacere di conoscere personalmente l'atleta in questione e visto che ritiene di essere stato da me infamato gratuitamente, sono a disposizione in qualunque momento ad incontrarlo personalmente, per metterlo di fronte a prove in mio possesso ormai da un anno che, purtroppo per il ciclismo, confermano la veridicità delle mie accuse. In tutti questi mesi mi sono sempre detto disponibile a parlare sia con le autorità competenti, sia con il manager del suo team per dimostrare la fondatezza delle mie parole, tuttavia a parte finte querele che ancora sto aspettando, ed alcuni ignobili tentativi di boicottaggio al mio team da parte di certe formazioni direttamente coinvolte dalle mie dichiarazioni, mai nessuno si è fatto vivo. Né per smentire ciò che è stato denunciato a mezzo stampa, né per andare in fondo a quanto accaduto in quel di Saint Moritz. Io comunque, anche ad un anno di distanza, resto ancora disponibile per qualsiasi chiarimento con chiunque. Chi vuole smentire quei fatti non ha che dimostrare il contrario. Tuttavia nessuno, per primo Bertagnolli, sembra volerlo fare e chissà come mai…..!
Che poi oggi un ciclista abbia non uno ma addirittura diversi avvocati (come da lui dichiarato) che tutelino la sua immagine mi sembra ancor più incredibile. Che se ne fa degli avvocati un atleta che non ha niente da nascondere? Voglio infine replicare a questo corridore – che un anno fa alla Gazzetta dello sport dichiarò che le mie parole erano paragonabili a spazzatura – di pensare bene prima di criticare il sottoscritto perché ad oggi la realtà dimostra che quando ho dichiaro
qualcosa sul doping, dopo i fatti mi danno sempre, e sottolineo sempre, ragione (vedi anche il caso Sella, trovato positivo 24 ore dopo le mie pubbliche accuse sul quotidiano Libero). Io non parlo soltanto per il piacere di finire sui giornali come da lui dichiarato, ne per danneggiare il ciclismo. Il ciclismo lo danneggiano i corridori che di questi tempi si permettono di travestirsi da dark man con tanto di bicicletta in incognito per prepararsi con certi medici che si sa fanno del doping il loro cavallo di battaglia. Io invece non ho bisogno di parlare per soddisfazione personale come crede questo ragazzo, le mie soddisfazioni fortunatamente sono ben altre.
Io parlo soltanto per il bene del ciclismo, perché certi atleti e medici che continuano a rovinare questo sport, vengano smascherati dal primo all'ultimo e se possibile addirittura radiati da questo mondo che amo profondamente e di cui faccio parte da molto tempo prima che Bertagnolli nascesse. Le mie dichiarazioni - purtroppo per molti –non sono mai infondate e se parlo è per salvare questo ciclismo malato e soprattutto la salute degli atleti. Chi veramente ama questo sport lo sa e mi sostiene.
Detto questo, invito Bertagnolli ad andare pure avanti legalmente se ritiene opportuno, non avrò certo paura o problemi a difendermi".

Ivano Fanini

da tuttobiciweb

 

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Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
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(GANDHI)

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Livello Tour




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  postato il 12/08/2008 alle 03:47
Mi piace molto come parla Ivano Fanini, senza peli sulla lingua.

Penso sia un personaggio che fa bene al ciclismo.


Pensavo che Michele Ferrari fosse stato radiato dall'ordine dei Medici.
Non è così?

Com'è possibile che Michele Ferrari non sia in galera?

 
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Livello Tour




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  postato il 13/08/2008 alle 01:07
Originariamente inviato da El Diablo

Mi piace molto come parla Ivano Fanini, senza peli sulla lingua.



Dalla Gazzetta
Ciclismo, Fanini: "Vittorie al Giro poco pulite. Penso a doping di squadra"
Indice Ultim'ora

MILANO - E' un attacco a tutto tondo quello che Ivano Fanini, patron dell'Amore e Vita e da anni impegnato nella lotta al doping, porta al mondo del ciclismo. Si comincia con i corridori: ''Mi viene da pensare che le confessioni di Ricco' e Sella siano state obbligate, perche' trovati con le mani nel sacco''. La seconda spallata e' rivolta ai manager di Ricco' e Sella: "Il loro ragionamento e' questo: a noi non importa come vincete, noi non controlliamo ne' il modo con cui vi preparate ne' con chi lo fate, ma se vi beccano vi licenziamo e la 'baracca' e' salva. Viene fortemente il dubbio che in seno a questi team il doping sia addirittura organizzato. Anche le vittorie ottenute all'ultimo Giro non sono pulite''. Poi l'affondo finale: "Quei corridori e quelle squadre che al Giro si sono piazzati dietro Ricco' e Sella si dovrebbero ribellare, ma forse non lo fanno perche' hanno qualcosa da nascondere''. (Agr)



 
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Professionista




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  postato il 13/08/2008 alle 17:38
interessanti e condivisibili le ultime di Fanini
 
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Livello Marco Pantani
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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 20/08/2008 alle 19:31
Cui prodest? Sì, queste ennesime dichiarazioni di Fanini mi provocano questa domanda.
Da un punto di vista “giudiziario” non hanno valore alcuno. Si dice che alcuni ciclisti, vestiti di nero, sono andati in una nota località ( dove andava anche Nietzsche), che in questa nota località opera un altrettanto noto medico e che, al termine di questo soggiorno, almeno uno di questi ha avuto risultati buoni.
E’ provato che ci siano andati? No, ci sono le parole di Fanini. E’ provato che, pur essendoci andati, siano andati dal noto medico? No. E’ provato che il noto medico li abbia dopati? No. Sono risultati irreperibili a qualche controllo? Che si sappia, no.
Tutto si regge sulle dichiarazioni di Fanini e sulla nota petizione di principio: dato che sappiamo benissimo come vanno le cose nel mondo dello SPORT professionistico e che lo sappiamo PRIMA di leggere le dichiarazioni di Fanini, sappiamo anche quale valore di verità dare a queste dichiarazioni.
Cioè, non è che Fanini si possa vantare di avere sempre ragione, anch’io potrei mettermi a fare 4,5, 100 nomi e, nel tempo, ci azzecco, ma, appunto, non perché sono un genio, solo per la petizione di principio. Nota a tutti. Infatti, guarda caso, nessuno fa mai la previsione che Casper possa risultare positivo
Ci sarebbe da chiedersi come faccia Fanini a sapere gli spostamenti di questi corridori, ci sarebbe da chiedersi se, per esempio, anche le squadre di questi corridori conoscano i loro spostamenti.
In realtà queste informazioni, che sicuramente Fanini non è il solo ad avere ( sempre ammesso che siano vere), servono agli organi competenti all’accumulo di notizie e dati. Come dire? Buono a sapersi, potrebbe tornare utile.
Intanto, però, il risultato immediato qual è?
Nell’immaginario di tutti quelli che leggono quelle dichiarazioni i ciclisti citati sono, ormai, legati al doping, senza mai essere risultati positivi, comunque sputtanati..
Il messaggio che passa per i ciclisti è che, andando in una nota località e da un noto medico, si ottengono risultati prodigiosi e che i ciclisti siano, come tutto l’universo consumista e capitalista in cu vivono, mossi dalla pubblicità lo dimostra questo vecchio articolo: http://www.repubblica.it/online/sport/giroquattro/pentito/pentito.html ( da qui si capisce che i ciclisti non potrebbero essere imputabili, manca il presupposto della capacità di intendere e di volere).

Ecco, quale benefico effetto antidoping abbiano cose come questa lo avevo sempre sospettato………
Fanini dubita anche di essere stato davvero querelato dal ciclista con cui è in polemica, fa capire, quasi: vediamo se ha il coraggio di attirare la magistratura su un fatto simile.
Ecco, perché non si chiede perché non lo quereli il noto medico?
Perché sputtana sempre l’ultima ruota del carro, cioè l’atleta?
Quando successe il fatto di Riccò, Mura scrisse un articolo bello in cui citava Donati che parlava duramente delle responsabilità dell'ambiente ,Donati parla di medici, sponsor. media ecc.
Mura commentava : CON TANTI E TALI LIVELLI DI COMPLICITA, VERREBBE DA DUBITARE DELLA SCOMPARSA DEL DOPING DALLO SPORT E DAL CICLISMO IN PARTICOLARE.
Poi, dato che Donati aveva parlato di crepuscolarismo dei giornalisti sportivi , Mura scriveva: sul crepuscolarismo non mi pronuncio.
Metà dei giornalisti è qui per raccontare delle storie,l'altra metà per parlare di doping e antidoping.
Fauna stanziale ( quella che parla solo di doping e antidoping) , non la si vede al Roland garros o a una partita di Champions.......
Ecco, sono d’accordo con Mura sulla fauna stanziale ( che non è fatta solo di giornalisti), sparisse il doping tanta gente che farebbe?

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 23/08/2008 alle 12:36
Ma Fanini la cui credibilità è scemata completamente negli ultimi anni va avanti a colpi sensazionalistici ed ora parla, a quanto leggo dal sito ciclonews.it , di intuire il possibile scoppio di una "bomba atomica" in tema di doping ai mondiali di Varese..

é uscito di senno, sembra un compagno di merende e bevute del suo compare Mcquaid...

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 23/08/2008 alle 15:36
Fanini è più furbo di quanto sembri e ultimamente ci azzecca.
 
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Professionista




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  postato il 25/08/2008 alle 16:24
Vorrei proprio che le "denunce" di Fanini,le "confessioni" di Riccò e Sella portassero finalmente e definitivamente pulizia ma dubito si riesca ad abbattere il muro omertoso di tanti loschi individui, ma mi sorge anche un dubbio: lo si vuole abbattere o far finta ??
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 21:40
A pochi giorni dall'inizio del campionato del mondo che si disputa in Italia, a Varese, si prepara un nuovo terremoto nel mondo del ciclismo. Le dichiarazioni di Ivano Fanini, uomo di ciclismo da sempre, sono pronte a far scoppiare un nuovo caso mediatico. Era il 1999 quando Fanini, patron della "Amore & Vita", in un’intervista a Panorama alzò il sipario sul doping nel ciclismo. A quasi 10 anni Fanini torna a parlare di ciclismo e doping con una nuova intervista choc rilasciata a “Lunedì gol” che andrà in onda lunedì 22 settembre. La trasmissione sportiva condotta dal trio composto da Augusto De Megni, Ciccio Graziani e Natalie Kriz, dopo aver ospitato nella prima puntata Luciano Gaucci in diretta da Santo Domingo, nella prossima puntata trasmetterà l’intervista con l’uomo che ha scoperto e portato alla ribalta grandi campioni del calibro di Michele Bartoli, Mario Cipollini Rolf Sorensen e Andrea Tafi e che ha inoltre avuto nelle sue squadre fuoriclasse come Baronchelli, Gavazzi, Chioccioli. Quel Fanini che rinnova le sue accuse al mondo delle due ruote dicendosi certo che il doping non è stato sconfitto. Un’intervista che si annuncia come vero terremoto.
Fanini da un lato è profondo conoscitore del ciclismo, dall’altro ha sempre creduto nei valori di lealtà. La squadra "Amore & Vita" nasce proprio dal desiderio di Ivano Fanini di voler diffondere con lo sport i valori cristiani in cui ha sempre creduto e nonostante tutto continua a Credere.
L’intervista sarà trasmessa durante la puntata di Lunedì gol in onda a partire dalle ore 21 su Telestudio, Telesanterno, Rete 37, TV Centro Marche, RETE8, TeleRadio Sud, Teleoggi, Ies TV, Antenna Sud,Tele Costa Smeralda, Rte 24h e in replica alle 23 su Canale Italia (883 decoder sky).
( tuttobiciweb )

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2008 alle 15:26



(www.inuyaksa.com)
Rabbrividiamo...Brrrr!!!

 

[Modificato il 22/09/2008 alle 15:32 by Subsonico]

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2008 alle 17:39
Novanda, la paura....

 

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nino58

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 22/09/2008 alle 18:24
Fanini dovrebbe parlare con Torri anzichè ad un ex del Grande Fratello.

Indipendemente dallo quello che dice.

 

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Pap

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2008 alle 20:51
Solo dai titoli di apertura prevedo una denuncia da parte della Pantani Onlus

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/09/2008 alle 21:04
Originariamente inviato da Subsonico

Solo dai titoli di apertura prevedo una denuncia da parte della Pantani Onlus

tienci informato x cortesia

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 22/09/2008 alle 23:51
appena visto questo "grandioso" reportage: morale della favola, sono stato sveglio inutilmente!
fanini ha fatto il suo solito show, dicendo si delle verità di fondo, come sempre farcite con un po' di demagogia e qualche dato sbagliato...
niente di nuovo nè scioccante insomma, tantomeno nei confronti di pantani, riguardo al quale ha tirato fuori la vecchia storia delle provette scambiate con forconi...
il vecchietto cmq è indubbiamente abile a far parlare di se, facendo del male al ciclismo, non per ciò che dice, che poi è sostanzialmente vero, ma per come lo dice, perdipiù in un contesto totalmente ostile, quello calcistico e gridando allo scandalo
niente di nuovo insomma, solita faninata

 

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http://davidepode.altervista.org

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 23/09/2008 alle 00:52
Ho mandato un email ad Andrea Scanzi che era presente in studio.
 
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Livello Giro di Romandia




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  postato il 23/09/2008 alle 08:53
L'argomento più importatante trattato da Fanini è stato quello della morte di molti ciclisti ed ex ciclisti.


 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 23/09/2008 alle 10:32
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/ciclismo/200809articoli/16797girata.asp

"Tranquilli, il Mondiale lo vincerà un dopato"


Fanini: «I big hanno lasciato la Vuelta per fare la cura a casa. E se
sono stati intelligenti, supereranno i controlli»
PAOLO ZILIANI


Non usa giri di parole Ivano Fanini, 57 anni, presidente del team
ciclistico «Amore & Vita-McDonald's», parlando dell'aria pesantissima
che si respira in gruppo a 5 giorni dalla gara clou dei professionisti
ai Mondiali di Varese.


Fanini, che Mondiali saranno?
«Se alla Rai facessero le cose per bene, domenica, al momento della
premiazione della prova iridata su strada dei professionisti,
dovrebbero mandare una didascalia che dica: "Corridore Tizio, medaglia
d'oro, dopato; corridore Caio, medaglia d'argento, dopato; corridore
Sempronio, medaglia di bronzo, dopato"».


Le sue sono accuse molto gravi.
«Lo so, ma accadrà quello che avviene da anni nei Giri d'Italia, di
Spagna e di Francia: vincerà un corridore che si dopa, altrimenti non
ce la farebbe, e batterà un corridore che si dopa e un altro che si
dopa. E se le "cure" saranno state fatte in modo "intelligente",
l'antidoping non diventerà un problema».


Si spieghi meglio.
«Ha visto cos'è successo nell'ultima settimana della Vuelta? Tutti i
big che puntano a vincere il Mondiale e i loro gregari sono tornati a
casa senza un motivo giustificato. Ho chiesto al mio direttore
sportivo, Pierino Gavazzi, che è stato tre volte campione d'Italia e
ha vinto una Sanremo, come mai succede questo: e mi ha risposto che i
corridori tornano per fare quello che in gergo viene chiamato il
"rifornimento", cioè per assumere epo al riparo da occhi indiscreti.
E' quello che i corridori chiamano "la cura". La fanno tutti, il big
che deve vincere e il gregario che deve aiutare a vincere. Unica
avvertenza: sospenderla qualche giorno prima della corsa per non
lasciare tracce il giorno fatidico».


Qualcuno però ogni tanto viene beccato.
«Poca roba. Nella rete generalmente finiscono i giovani, come Riccò e
Sella. Dopo i tanti casi di doping in cui era stato coinvolto da
dilettante, Riccò avrebbe già meritato di essere squalificato a vita.
In quanto a Sella, fino a un anno fa era un corridore normale. Di
colpo, al Giro 2008, è diventato un fenomeno: e anche nel suo caso la
spiegazione ha il nome della nuova epo, il Cera. Anche lui in un certo
senso paga l'inesperienza. Errori così non li commette certo un
Piepoli, la lunga ombra di Riccò. Che la sua squadra ha licenziato lo
stesso perché nessuno ormai si fida più di uno come lui».


Riccò cacciato dal Tour ha fatto rivivere i fantasmi di Pantani,
spedito a casa in maglia rosa a Madonna di Campiglio il 5 giugno del
1999.
«E' vero. Ma nessuno sa che anche l'anno prima, al Giro del '98,
quello da lui vinto trionfalmente, Pantani avrebbe dovuto essere
mandato a casa. Invece al posto suo fu cacciato Forconi, un gregario.
Che il giorno dopo, visto che era un mio ex corridore, era stato con
me 6 anni all'Amore & Vita, venne a trovarmi in ufficio e mi raccontò
tutto. "Hanno fatto uno scambio di provette e hanno mandato a casa me,
che alla Mercatone sono l'unico ad avere i valori bassi", mi disse.
Riccardo era un modesto gregario, uno da 20-30 milioni di lire l'anno.
Beh, dopo quell'episodio, e quella squalifica, si è costruito una
villa sulle colline di Empoli: e si è fatto una posizione. Oggi
collabora con Beppe Martinelli, il direttore sportivo di allora, ed è
il team manager della Vangi, un club di dilettanti assai quotato».


Abbiamo parlato di Riccò, Sella, Piepoli, ma fra i corridori
squalificati in casi diversi ci sono stati anche Basso, Di Luca,
Petacchi...
«E' una situazione senza ritorno. Un anno fa, al Giro, dopo il tappone
dello Zoncolan vennero sottoposti a un controllo a sorpresa Di Luca,
Riccò, Simoni e Mazzoleni: i 4 italiani meglio piazzati in classifica.
Ebbene, tutti e 4 fecero la pipì degli angeli: in pratica mostrarono
il profilo ormonale di un bambino di 7 anni. Una cosa da ridere.
Nonostante questo, credo che Di Luca continui a intrattenere rapporti
col medico super-squalificato Santuccione; e il massaggiatore di Riccò
è sempre Pregnolato, che seguiva Pantani e fu incastrato nella retata
dei Nas a Sanremo, nel Giro del 2001, con un sacco di robaccia in
valigia, quindi venne squalificato. Per non parlare di Basso, che è
stato coinvolto nell'Operación Puerto, ha raccontato un sacco di balle
e adesso è pronto al rientro, bello come il sole».


Che cosa si dovrebbe fare?
«Squalificare a vita l'atleta trovato positivo. Ed estendere
automaticamente la squalifica al team manager, o direttore sportivo,
perché alle verginelle tradite dal loro pupillo non crede più nessuno.
Due anni fa, dopo i pasticci combinati dai suoi corridori, la Milram
ha licenziato in tronco il d.s. Stanga - che sapeva tutto - e ha fatto
bene. E mi chiedo: che cosa ci sta a fare ancora nel ciclismo uno come
Bjarne Rijs? Uno che ha imbrogliato tutta la vita, che ha vinto un
Tour da dopato e che dopo gli scempi commessi da d.s. è ancora lì,
sull'ammiraglia, e ha appena vinto il Tour de France con Sastre, che
sul podio a Parigi ha avuto l'impudenza di ringraziare Manolo Saiz,
ossia il principale artefice del doping nel ciclismo assieme ai medici
Ferrari e Santuccione».


Lei è il presidente dell'Amore & Vita-McDonald's e da molti anni si
sta battendo a spada tratta contro il doping. Perché lo fa?
«Fino al '98 sono stato un dirigente come un altro, ho fatto come
tutti. Le mie squadre hanno vinto una quindicina di tappe, tra Giro e
Vuelta, con corridori che si dopavano. Poi ho cominciato a vedere
ragazzi che stavano male, ho cominciato a contare i morti, e mi sono
ribellato. Vuole sapere quanti miei ex ragazzi sono morti negli ultimi
anni? Sei. E ben tre nelle ultime tre stagioni: Galletti, Cox e Fois.
Galletti l'avevo ingaggiato a 30 anni a patto che non toccasse più il
doping e si era rilanciato al punto da diventare un fido gregario di
Cipollini. E' morto in gara due anni fa. Cox, sudafricano, aveva
talento e a 23 anni era passato alla Barloworld: a 28 anni è morto nel
suo Paese, abbandonato da tutti, dopo un'inutile operazione in Francia
per problemi vascolari dovuti all'assunzione di sostanze proibite.
Fois è stato l'ultimo, circa 6 mesi fa: è morto con la maglia
dell'Amore & Vita nell'armadio. Come ho fatto spesso con tanti
corridori in difficoltà, l'avevo ingaggiato per ridargli una ragione
di vita, per toglierlo dalla strada. Si stava riprendendo. Non ce l'ho
fatta».


Ma i telecronisti e gli inviati, quando Riccò vince «alla Pantani», si
perdono in peana.
«Sanno tutto ma tacciono. E quando succede il fattaccio fingono di
stracciarsi le vesti. La parola d'ordine è "business & spettacolo": il
resto non conta. E la salute dei corridori meno che mai. Un dramma,
perché molti di questi ragazzi, quando subiscono lunghe squalifiche o
smettono di correre, passano dal doping alla cocaina o ad altre
tossicodipendenze. Com'è successo a Pantani, a Jiménez e a Fois: che
purtroppo oggi non ci sono più».


 

____________________
Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
(GANDHI)

Love is lacking leaders, and leaders are lacking love

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/09/2008 alle 11:17
certo, sono parole dure, forse c'è una realtà dietro che andrebbe capita meglio: quella dei Corridori.

 

____________________
VAI VINCENZO NIBALI!
Torri Dimettiti!

 
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